Papers by Brunella Casalini
Jesenková is the author of The Ethics of Care (2016 Unibook, in Slovak) and several articles on f... more Jesenková is the author of The Ethics of Care (2016 Unibook, in Slovak) and several articles on feminist philosophy, ethics of care, and issues of power, care, and justice in the teaching profession and in medical practice. Her research project focuses on sex education in the context of ethics of care.
This paper aims at analyzing precarity as an existential condition that is structural and that pe... more This paper aims at analyzing precarity as an existential condition that is structural and that permeates one's affective environment. The uncaring rules of contemporary public management and their competitive spirit produce a sense of widespread precarity. This paper explores the effects of this sense of precarity on subjectivities, specifically in relation to those operating in domains with a caring mission, such as social work or university education and research, where burnout, depression and exhaustion, due to trying to comply with new rules, often occurs. However, it is also possible to find other reactions, such as cynicism, which, when directed not towards those who expect care but towards the organization itself, may be a form of resistance that signals an alternative approach to care of the self in the face of systemic neoliberal imperatives. These alternative tendencies in relation to care of the self suggest not only the relevance, from a care ethics perspective, of r...
Avvertenza I saggi che vengono qui raccolti sono inediti, tranne il terzo, che è stato pubblicato... more Avvertenza I saggi che vengono qui raccolti sono inediti, tranne il terzo, che è stato pubblicato in una versione più che dimezzata nel volume a cura di Maria Donzelli e Regina Pozzi, Patologie della democrazia, Roma, Donzelli 2003. Ad eccezione del primo, che costituisce un tentativo di tessere insieme i fili che mi hanno condotta a studiare tre pensatrici così diverse tra loro come Mary Wollstonecraft, Catharine Beecher e Charlotte Perkins Gilman, essi non sono stati pensati originariamente per essere pubblicati insieme e mantengono qui una loro relativa autonomia, sebbene sia da un punto di vista cronologico sia da un punto di vista tematico si prestino ad essere letti nell'ordine che qui viene proposto. Ringraziamenti Anche nella stesura di un lavoro breve si contraggono debiti e si ha il desiderio di dire grazie alle persone che in una forma o nell'altra sono state coinvolte e alle quali si è chiesto aiuto. Un ringraziamento particolare voglio rivolgere a Francesca Di Donato per essersi sobbarcata l'onore della lettura dell'intero testo, per i suoi molti consigli e suggerimenti; a Maria Chiara Pievatolo per averlo accolto nella collana da lei diretta; ad Angelo Marocco per l'aiuto tecnico-informatico, e ad Elena Pulcini per l'attenzione con cui ha letto il II capitolo. Sono debitrice nei confronti di Monica Toralo di Francia per le tante cose che mi ha insegnato durante le nostre "conversazioni filosofiche". Un grazie desidero dedicare anche a Miriam Aziz, Antonella Brillante e Debora Spini. Ho presentato il contenuto del III capitolo nel gennaio del 2002 a Firenze, in occasione di un seminario organizzato in seno al gruppo MURST sulle "patologie della democrazia", coordinato a livello nazionale da Regina Pozzi. Per i suggerimenti e le critiche ricevute durante la discussione che è seguita alla mia relazione ringrazio: Gianluca Bonaiuti, Cristina Cassina, Salvatore Cingari, Claudio De Boni e Regina Pozzi. Un ringraziamento più grande di quanto queste righe possano esprimere va a Sergio Caruso, Vittore Collina e Antonio Zanfarino. I molti limiti di queste pagine sono, naturalmente, mia unica responsabilità; se esse contengono qualcosa di buono, quel qualcosa vorrei dedicarlo a Igor.
Are we today in a post-patriarchal or in a neo-patriarchal society? To answer this question, the ... more Are we today in a post-patriarchal or in a neo-patriarchal society? To answer this question, the article explores-in a gender perspective-the contemporary redefinition of public and private sphere, as well as the main changes taking place in connection with reproductive and sexual freedom, and in family life.
L'8 dicembre del 1792, Mary Wollstonecraft partì alla volta di Parigi con l'intenzione di rimaner... more L'8 dicembre del 1792, Mary Wollstonecraft partì alla volta di Parigi con l'intenzione di rimanervi solo sei settimane, il tempo necessario a raccogliere notizie e informazioni di prima mano per scrivere un resoconto della Rivoluzione francese 1 , dell'evento che fin dal suo sorgere aveva acceso le sue speranze politiche. Si trovò nella metropoli nei giorni più sanguinosi della rivoluzione: il 26 dicembre, nascosta dietro le persiane della finestra della propria stanza, vide il re, Luigi XVI, in piedi su una carrozza diretta al tribunale che ne avrebbe decretato la condanna a morte, poi eseguita il 21 gennaio dell'anno successivo 2. Il primo febbraio del 1793 la Convenzione dichiarò guerra alla Gran Bretagna, e per gli inglesi che si trovavano allora in Francia la vita divenne molto difficile. Nella capitale francese, comunque, Wollstonecraft riuscì a stabilire dei contatti con alcuni intellettuali suoi connazionali, quali Helen Maria Williams, Thomas Paine e Thomas Christie, e a stringere amicizia con vari esponenti dei circoli girondini. Tra le sue relazioni parigine si possono ricordare: Brissot de Warville, Madame Roland e Madame Genlis 3. Le risultò utile biglietto di presentazione la pubblicazione in francese (da poco avvenuta) della sua A Vindication of the Rights of Woman: With Strictures on Political and Moral Subjects, tradotto col titolo Une Défence des Droits des Femmes, suivie de quelques Considérations sur des Sujets Politiques et Moraux. Nel febbraio del 1793 si trovò impegnata persino nella formulazione di un piano educativo per il Comitato d'istruzione pubblica, incarico probabilmente affidatole da Paine o da Condorcet 4. I suoi 1 Il progetto iniziale, d'accordo con l'editore Joseph Johnson, era quello di scrivere una serie di lettere con testimonianze dirette dalla scena della rivoluzione. Di questo progetto rimane soltanto una lettera,
Il presente volume è stato sottoposto a processo di double blind peer-review. Il volume è finanzi... more Il presente volume è stato sottoposto a processo di double blind peer-review. Il volume è finanziato con i fondi per la ricerca scientifica dell'Ateneo di Firenze dal Dipartimento di Scienze politiche e sociali
in: Anna Simone e Federico Zappinto (a cura di). Fare giustizia. Neoliberismo, diseguaglianze soc... more in: Anna Simone e Federico Zappinto (a cura di). Fare giustizia. Neoliberismo, diseguaglianze sociali e desideri di buona vita, Milano: Mimesis, in corso di stampa.
The essay illustrates some aspects of the more recent feminist debate in Italy, connecting it wit... more The essay illustrates some aspects of the more recent feminist debate in Italy, connecting it with the international debate and presenting the origin and design of this special issue of the Journal “Genero e direito”.
Nelle scienze sociali, politiche e giuridiche si e diffuso negli ultimi anni il ricorso alla nozi... more Nelle scienze sociali, politiche e giuridiche si e diffuso negli ultimi anni il ricorso alla nozione di “vulnerabilita”. Ad essa sono tuttavia attribuiti significati diversi, talora contraddittori, in particolare quando dalla definizione di determinati soggetti o gruppi sociali come “vulnerabili” si cerca di ricavare delle conseguenze sul piano politico e giuridico. I saggi contenuti in questo volume si soffermano sul “vulnerability turn”. Muovendo dalle prime elaborazioni della nozione di vulnerabilita nel dibattito etico e filosofico-politico, essi ne indagano criticamente gli usi attuali, rilevando tanto le potenzialita del “paradigma della vulnerabilita”, quanto i rischi che esso reca con se.
Siamo oggi testimoni di una nuova vita culturale del femminismo. C’e tuttavia ben poco da rallegr... more Siamo oggi testimoni di una nuova vita culturale del femminismo. C’e tuttavia ben poco da rallegrarsi, e cio per diverse ragioni. Da un lato, infatti, il riemergere dei movimenti femministi e un segno tangibile delle violenze epistemiche, concrete e ordinarie che le donne ancora vivono quotidianamente; del peso che gli effetti delle politiche di austerita sortiscono soprattutto sulle loro vite; dell’anti-femminismo dichiarato e aggressivo che anima battaglie come quella contro la cosiddetta “ideologia gender”; della misoginia palese contenuta nei siti dedicati alla riscoperta e alla valorizzazione della “mascolinita” (in cui le femministe vengono eloquentemente definite feminazi); o del sessismo che, periodicamente, si scatena sui social network, soprattutto nei confronti delle esponenti della politica parlamentare e istituzionale. Dall’altro lato, nel discorso politico contemporaneo si assiste alla diffusione di idee e posizioni in cui il femminismo si mescola e contamina con ordin...
Nell'ambito della filosofia politica contemporanea due approcci teorici femministi offrono un... more Nell'ambito della filosofia politica contemporanea due approcci teorici femministi offrono un contributo significativo alla comprensione dell'ampio orizzonte di attivita che possono farsi rientrare all'interno del lavoro di cura: l'etica della cura e l'approccio della riproduzione sociale. Il primo nasce negli anni Ottanta, nel mondo anglosassone, nell'ambito della critica alle teorie della giustizia liberali; il secondo, invece, ha la sua primissima origine negli anni settanta dal dibattito internazionale interno al femminismo marxista e materialista. Se il primo si misura con l'oblio liberale della dimensione della relazione e dei legami, e con il prevalere di un modello di mascolinita che e costruito sull'esonero dalle attivita di cura, il secondo parte da una critica ad una nozione di sfruttamento limitata al mercato del lavoro produttivo remunerato e alla cecita intorno al significato che il lavoro riproduttivo non pagato delle donne ha nel proce...
The aim of this article is to provide a short overview of some recent decisions of the EctHR rega... more The aim of this article is to provide a short overview of some recent decisions of the EctHR regarding children born to surrogate mothers abroad. These decisions have to be celebrated as they recognize the best interest of the child. They seem to live the member states with few options to enforce their legislation against surrogate motherhood arrangements once a child is born. Things so standing, it is suggested that states should consider the possibility of legalizing surrogate motherhood to avoid being complicit with global and local inequalities.
Prendendo come punto di partenza la condizione di gruppi storicamente discriminati come le donne ... more Prendendo come punto di partenza la condizione di gruppi storicamente discriminati come le donne disabili, le minoranze sessuali, le donne delle popolazioni aborigene del Canada, i rifugiati e i richiedenti asilo, il volume esplora il nesso tra ingiustizia e corporeita. La dimensione corporea ed emotiva dell'interazione e gli schemi di intelligibilita all’interno dei quali collochiamo i corpi determinano le condizioni che rendono possibile la visibilita e l'ascolto dell’altro e quelle che possono ostacolarli, costituendo cosi un serio ostacolo al raggiungimento della giustizia sociale.
Attraverso la classificazione giuridica della «bianchezza» (whiteness), come qualcosa di legato a... more Attraverso la classificazione giuridica della «bianchezza» (whiteness), come qualcosa di legato al sangue, le corti statunitensi, soprattutto dopo la guerra civile, l’emancipazione (1863-1865) e il riconoscimento della cittadinanza ai maschi neri con la ratifica del quattordicesimo e quindicesimo emendamento (1868-1870), hanno tentato di tracciare confini fissi, immutabili, oggettivi e neutri (in quanto ritenuti come geneticamente determinati) tra la razza nera e la razza bianca. Al fine di fissare i confini tra la razza bianca e la razza nera fu messo in opera un intenso lavorio culturale, giuridico e simbolico, che ha avuto molteplici espressioni: dalla legislazione statale contro i matrimoni misti, dichiarata incostituzionale solo nel 1967 con la sentenza Loving v. Virginia; alla costituzionalizzazione del sistema «separate but equal» introdotta con la sentenza Plessy v. Ferguson del 1896, all’intreccio tra nazionalismo, femminismo, maternita e riproduzione della razza, che sara ...
Abstract Si torna ad esplorare qui le difficoltà sollevate dai paragrafi 116-122 del II trattato ... more Abstract Si torna ad esplorare qui le difficoltà sollevate dai paragrafi 116-122 del II trattato a partire da una domanda tanto semplice quanto trascurata: qual era lo status giuridico del denison all'epoca di Locke? La parola “denison”(cfr. II, § 122)–che nelle traduzioni ...
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Papers by Brunella Casalini
tuttavia ben poco da rallegrarsi, e ciò per diverse ragioni. Da un lato,
infatti, il riemergere dei movimenti femministi è un segno tangibile
delle violenze epistemiche, concrete e ordinarie che le donne ancora
vivono quotidianamente; del peso che gli effetti delle politiche di austerità
sortiscono soprattutto sulle loro vite; dell’anti-femminismo dichiarato
e aggressivo che anima battaglie come quella contro la
cosiddetta “ideologia gender”; della misoginia palese contenuta nei siti
dedicati alla riscoperta e alla valorizzazione della “mascolinità” (in cui
le femministe vengono eloquentemente definite feminazi); o del sessismo
che, periodicamente, si scatena sui social network, soprattutto nei
confronti delle esponenti della politica parlamentare e istituzionale.
Dall’altro lato, nel discorso politico contemporaneo si assiste alla diffusione
di idee e posizioni in cui il femminismo si mescola e contamina
con ordini discorsivi che lo trasformano in un’ombra di se stesso, nel
suo “doppio inquietante” o, meglio, forse, nei suoi “doppi inquietanti”.
Che si tratti del cosiddetto trickle down corporate feminism, di
cui sono fautrici donne di successo come Sheryl Sandberg e Anne-
Marie Slaughter; o che si tratti invece del post-femminismo, di un femminismo
“complice”, come sostiene Nancy Fraser, o forse meglio
“sposato” o “adottato” dal neoliberismo, come suggerisce invece Angela
McRobbie, è certo che le idee e le teorie femministe sono chiamate
a misurarsi con la complessità del presente. Non solo per resistere alle
strumentalizzazioni o alle sfide del neoliberismo, ma anche per rispondere
a una crisi economica, politica, sociale, ambientale che appare
come il frutto avvelenato di una modernità costituitasi sulla rimozione
della vulnerabilità e dell'interdipendenza sociale. E sulle quali paradigmaticamente
continuano a insistere, e a persistere, le teorie femministe
contemporanee, alle quali questo libro è dedicato.
ed eteronormative, vizi che nella fase attuale – anche per effetto
delle recenti riforme in direzione di una gestione sempre più manageriale e neoliberista dell’università – sembrano essere destinati ad
acuirsi. Gli spunti che qui sviluppo riguardano, in particolare, la
concezione del tempo, dello spazio, la questione del sapere interdisciplinare e del rapporto tra saperi accademici e saperi locali