Books by Giovanni Scarpato
Questo libro intende tracciare un itinerario ideale nella storia del libertinismo italiano, da Pa... more Questo libro intende tracciare un itinerario ideale nella storia del libertinismo italiano, da Paolo Sarpi a Gregorio Leti.
Venezia rappresenta il centro di questa tradizione, scettica e irriverente, che investe in una polemica incessante i costumi conformistici degli italiani, le aspirazioni politiche del papato, il dominio esercitato dagli spagnoli
attraverso le massime della Ragion di Stato.
Le vicende di questi scrittori, spesso avventurose, sono poste in relazione con quelle dei libertini d’oltralpe che scrivono di politica all’ombra del cardinale Richelieu. Nel loro rapporto ambivalente con il potere, i libertini
sperimentano una continua tensione tra necessità del segreto e volontà di disinganno, prudente ricorso alla dissimulazione e consapevolezza della nascita dell’opinione pubblica. Le filosofie libertine, infine, offrono
una riflessione realistica e disincantata sui limiti dell’agire politico e sulle cause occasionali e fortuite che ne sono alla radice.
This book aims to trace an ideal itinerary ideal in the history of Italian libertinism, from Paolo Sarpi to Gregorio Leti.
Venice represents the centre of this tradition, sceptical and irreverent, which invests in an incessant polemic on the conformist customs
of the Italians, the political aspirations of the papacy, the domination exercised by the Spanish through the maxims of Reason of State.
The vicissitudes of these writers, often adventurous, are placed in relation with those of the esprits forts from beyond the Alps who write about
politics in the shadow of Cardinal Richelieu. In their ambivalent relationship with power, the libertines experience a continuous tension
between the need for secrecy and the desire for disenchantment,prudent recourse to dissimulation and awareness of the emergence of public
public opinion. The libertine philosophies, finally, offer a realistic and disenchanted reflection on the limits of political action and on the occasional
and fortuitous causes at its root.
1784-1872) non fu solo tra i principali scrittori militari del suo tempo, ma anche un lucido stor... more 1784-1872) non fu solo tra i principali scrittori militari del suo tempo, ma anche un lucido storico del Regno di Napoli nelle sue relazioni con la storia istituzionale europea. Il volume prende in considerazione il contributo dell'autore alla tradizione italiana del realismo politico, attraverso la discussione di un nutrito corpo di testi, editi e inediti, con particolare riferimento a quelli risalenti agli anni 1820-1824, in cui si collocano le prime fasi del liberalismo europeo. Il testo, inoltre, raccoglie quattro scritti inediti dell'autore, tra i quali le analisi della Scienza nuova di Vico e dei Saggi politici di Pagano, oltre alle memorie sul medioevo e sull'idea di equilibrio politico. Emerge la centralità della riflessione sulle forme costituzionali che, a suo giudizio, più che ispirarsi a uno statico modello di conservazione, devono essere in grado di accompagnare il naturale sviluppo civile e morale dei popoli.
Giambattista Vico dall'età delle riforme alla Restaurazione Il volume ricostruisce quasi un secol... more Giambattista Vico dall'età delle riforme alla Restaurazione Il volume ricostruisce quasi un secolo di dibattiti relativi alla Scienza nuova di Vico. Accanto a una linea interpretativa laico-illuminista, orientata a valorizzare la riflessione di Vico sui rapporti tra storia e politica, emergono le diversificate reazioni del mondo cattolico, il più delle volte impegnate a sanzionare il presunto materialismo del filosofo napoletano. Emerge, in particolare, la "politicità" dell'eredità vichiana, il cui lascito coinvolge però uno spettro molto ampio di discipline: dalla storia delle istituzioni latine alla filosofia del linguaggio, dalla pedagogia civile all'antiquaria. Nel bene e nel male il ritratto di Vico non era quello di un filosofo isolato, bensì posto in relazione costante con il pensiero filosofico europeo del Settecento.
Papers by Giovanni Scarpato
"Storia del Pensiero politico", 2022
Copyright c by Società editrice il Mulino, Bologna. Tutti i diritti sono riservati. Per altre inf... more Copyright c by Società editrice il Mulino, Bologna. Tutti i diritti sono riservati. Per altre informazioni si veda https://www.rivisteweb.it Licenza d'uso L'articoloè messo a disposizione dell'utente in licenza per uso esclusivamente privato e personale, senza scopo di lucro e senza fini direttamente o indirettamente commerciali. Salvo quanto espressamente previsto dalla licenza d'uso Rivisteweb,è fatto divieto di riprodurre, trasmettere, distribuire o altrimenti utilizzare l'articolo, per qualsiasi scopo o fine. Tutti i diritti sono riservati.
Bollettino del Centro di Studi Vichiani, 2021
Rivista di politica, 2021
Abbonamento annuo per quattro numeri: dall'Italia: € 40 dall'estero: € 60 Prezzo di un singolo fa... more Abbonamento annuo per quattro numeri: dall'Italia: € 40 dall'estero: € 60 Prezzo di un singolo fascicolo: € 10 Gli abbonamenti possono essere sottoscritti utilizzando i riferimenti presenti alla fine della Rivista. Gli abbonamenti decorrono dal gennaio di ciascun anno. Chi si abbona durante l'anno riceve i numeri già pubblicati. Stampa Rubbettino print per conto di Rubbettino Editore S.r.l. 88049 Soveria Mannelli (Catanzaro) Registrazione: Tribunale di Lamezia Terme n. 5/09 del 22/12/2009
Storia del pensiero politico, 2020
This paper examines Vico’s and Leopardi’s reading of Homer’s Iliad, approached
by the two authors... more This paper examines Vico’s and Leopardi’s reading of Homer’s Iliad, approached
by the two authors as a poem celebrating heroism. More specifically, Leopardi’s Zibaldone
pages dedicated to Vico’s ideas on Homer and the Age of heroes will be
considered. The analysis will show that, for both authors, the idea of using violence
as a privileged way to solve conflicts and Achilles’ capability of exemplifying ancient
Greek’s virtues and values constituted a source of fascination. The paper concludes
that such fascination witnesses their commitment to a form of political realism according
to which political authority is grounded on force.
Giambattista Vico’s “Scienza nuova” often appeals to several kinds of “proofs”: historical, philo... more Giambattista Vico’s “Scienza nuova” often appeals to several kinds of “proofs”: historical, philological or theological proofs to name some of them. This article shall show that a further kind of proof may be added, which Vico has used to evaluate the degree of development reached by a civilisation and which may be called “artistic proof”. It will be first shown that, in Vico’s view, art is the sign of the increasing ability of a civilisation to imitate nature -a correlation that had already been proposed by Vasari and Winckelmann (the latter accounted as a likely reader of the Scienza Nuova by Gombrich). More specifically, painting is the form of art to which the greatest explanatory power is attached, given the capability of abstraction that it requires. Relying on these assumptions, Vico concludes that the more complex a painting is, the older the civilisation is that produced it. Subsequently, all the Scienza Nuova’s parts dedicated to the Ancient Egyptian and Chinese art shall be examined, in order to give an example of how Vico applies such kind of proof. As it will be shown in the article, his reasoning leads to the conclusion that those civilisations cannot be as old as it has always been retained, since their paintings lacks perspective. Oppositely, the lack of any mention to paintings whatsoever is evidence for Homer’s and Moses’ antiquity. Finally, it will be stated that reasonings like the ones described in the article seem to support the idea that artistic proof -alongside those previously mentioned- is indeed used by Vico to ground his ideas on chronology, historical subdivision in Eres and writing techniques.
Tra giusnaturalismo e storicismo. Norberto Bobbio lettore di Giambattista Vico, in Norberto Bobbi... more Tra giusnaturalismo e storicismo. Norberto Bobbio lettore di Giambattista Vico, in Norberto Bobbio: filosofo del diritto, filosofo della politica, storico del pensiero politico (Atti del convegno tenuto a Napoli nel novembre 2017), a cura di Maurizio Griffo, supplemento speciale ad “Annali del Centro di Studi Gaetano Salvemini”, Ogliastro Cilento, Licosia, 2019, pp. 227-242
1. «Il Voltaire della buona causa»: il sodalizio tra Ventura e il principe di Canosa. La figura d... more 1. «Il Voltaire della buona causa»: il sodalizio tra Ventura e il principe di Canosa. La figura di Gioacchino Ventura (1792-1861) è stata al centro di un crescente interesse critico a partire dal secondo dopoguerra, almeno da quando Luigi Sturzo indicò nel padre teatino di Raulica uno dei suoi ispiratori e un esponente tra i piú cospicui del cattolicesimo democratico. A partire da quella fase, i numerosi studi dedicati a Ventura si sono concentrati sullo svolgimento democratico del suo pensiero, mettendo in evidenza l'importante apporto dell'autore al pensiero neo-guelfo e al cattolicesimo sociale 1 . Molto scarsa, invece, è stata l'attenzione dedicata all'attività che il teatino siciliano, fervente oratore e brillante polemista, dispiegò negli anni a ridosso dei moti costituzionali del 1820-22, quale divulgatore dei temi piú caratteristici del cattolicesimo reazionario 2 . Il presente contributo si focalizza
This essay analyses some landmarks of the reception of Vico and
Rousseau’s thought in Italy. Duri... more This essay analyses some landmarks of the reception of Vico and
Rousseau’s thought in Italy. During the last thirty years of the 18th century, renewed interest in Vico’s Scienza Nuova frequently overlapped the recurring debates on Rousseau’s political philosophy, that in Southern Italy centered especially on his Discours sur l’origine de l’inégalité. While emphasizing analogies, scholars such as Appiano Buonafede, Francesco Antonio Grimaldi and Vincenzo Cuoco
also outlined the differences between the two thinkers, presenting Vico’s work as a conservative alternative to Rousseau’s reflection. [k.w.: Vico; Rousseau; Contractualism; Natural Law; Forms of Government]
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Books by Giovanni Scarpato
Venezia rappresenta il centro di questa tradizione, scettica e irriverente, che investe in una polemica incessante i costumi conformistici degli italiani, le aspirazioni politiche del papato, il dominio esercitato dagli spagnoli
attraverso le massime della Ragion di Stato.
Le vicende di questi scrittori, spesso avventurose, sono poste in relazione con quelle dei libertini d’oltralpe che scrivono di politica all’ombra del cardinale Richelieu. Nel loro rapporto ambivalente con il potere, i libertini
sperimentano una continua tensione tra necessità del segreto e volontà di disinganno, prudente ricorso alla dissimulazione e consapevolezza della nascita dell’opinione pubblica. Le filosofie libertine, infine, offrono
una riflessione realistica e disincantata sui limiti dell’agire politico e sulle cause occasionali e fortuite che ne sono alla radice.
This book aims to trace an ideal itinerary ideal in the history of Italian libertinism, from Paolo Sarpi to Gregorio Leti.
Venice represents the centre of this tradition, sceptical and irreverent, which invests in an incessant polemic on the conformist customs
of the Italians, the political aspirations of the papacy, the domination exercised by the Spanish through the maxims of Reason of State.
The vicissitudes of these writers, often adventurous, are placed in relation with those of the esprits forts from beyond the Alps who write about
politics in the shadow of Cardinal Richelieu. In their ambivalent relationship with power, the libertines experience a continuous tension
between the need for secrecy and the desire for disenchantment,prudent recourse to dissimulation and awareness of the emergence of public
public opinion. The libertine philosophies, finally, offer a realistic and disenchanted reflection on the limits of political action and on the occasional
and fortuitous causes at its root.
Papers by Giovanni Scarpato
by the two authors as a poem celebrating heroism. More specifically, Leopardi’s Zibaldone
pages dedicated to Vico’s ideas on Homer and the Age of heroes will be
considered. The analysis will show that, for both authors, the idea of using violence
as a privileged way to solve conflicts and Achilles’ capability of exemplifying ancient
Greek’s virtues and values constituted a source of fascination. The paper concludes
that such fascination witnesses their commitment to a form of political realism according
to which political authority is grounded on force.
Rousseau’s thought in Italy. During the last thirty years of the 18th century, renewed interest in Vico’s Scienza Nuova frequently overlapped the recurring debates on Rousseau’s political philosophy, that in Southern Italy centered especially on his Discours sur l’origine de l’inégalité. While emphasizing analogies, scholars such as Appiano Buonafede, Francesco Antonio Grimaldi and Vincenzo Cuoco
also outlined the differences between the two thinkers, presenting Vico’s work as a conservative alternative to Rousseau’s reflection. [k.w.: Vico; Rousseau; Contractualism; Natural Law; Forms of Government]
Venezia rappresenta il centro di questa tradizione, scettica e irriverente, che investe in una polemica incessante i costumi conformistici degli italiani, le aspirazioni politiche del papato, il dominio esercitato dagli spagnoli
attraverso le massime della Ragion di Stato.
Le vicende di questi scrittori, spesso avventurose, sono poste in relazione con quelle dei libertini d’oltralpe che scrivono di politica all’ombra del cardinale Richelieu. Nel loro rapporto ambivalente con il potere, i libertini
sperimentano una continua tensione tra necessità del segreto e volontà di disinganno, prudente ricorso alla dissimulazione e consapevolezza della nascita dell’opinione pubblica. Le filosofie libertine, infine, offrono
una riflessione realistica e disincantata sui limiti dell’agire politico e sulle cause occasionali e fortuite che ne sono alla radice.
This book aims to trace an ideal itinerary ideal in the history of Italian libertinism, from Paolo Sarpi to Gregorio Leti.
Venice represents the centre of this tradition, sceptical and irreverent, which invests in an incessant polemic on the conformist customs
of the Italians, the political aspirations of the papacy, the domination exercised by the Spanish through the maxims of Reason of State.
The vicissitudes of these writers, often adventurous, are placed in relation with those of the esprits forts from beyond the Alps who write about
politics in the shadow of Cardinal Richelieu. In their ambivalent relationship with power, the libertines experience a continuous tension
between the need for secrecy and the desire for disenchantment,prudent recourse to dissimulation and awareness of the emergence of public
public opinion. The libertine philosophies, finally, offer a realistic and disenchanted reflection on the limits of political action and on the occasional
and fortuitous causes at its root.
by the two authors as a poem celebrating heroism. More specifically, Leopardi’s Zibaldone
pages dedicated to Vico’s ideas on Homer and the Age of heroes will be
considered. The analysis will show that, for both authors, the idea of using violence
as a privileged way to solve conflicts and Achilles’ capability of exemplifying ancient
Greek’s virtues and values constituted a source of fascination. The paper concludes
that such fascination witnesses their commitment to a form of political realism according
to which political authority is grounded on force.
Rousseau’s thought in Italy. During the last thirty years of the 18th century, renewed interest in Vico’s Scienza Nuova frequently overlapped the recurring debates on Rousseau’s political philosophy, that in Southern Italy centered especially on his Discours sur l’origine de l’inégalité. While emphasizing analogies, scholars such as Appiano Buonafede, Francesco Antonio Grimaldi and Vincenzo Cuoco
also outlined the differences between the two thinkers, presenting Vico’s work as a conservative alternative to Rousseau’s reflection. [k.w.: Vico; Rousseau; Contractualism; Natural Law; Forms of Government]