Angela Leonardi
Angela Leonardi is a Tenure-Track Researcher (RtdB) at the Department of Humanities of the University of Naples “Federico II”, where she teaches English Literature. In addition to the books Tempeste. Eduardo incontra Shakespeare (Colonnese, 2007), Il cigno e la tigre. Figurazioni zoomorfe in Shakespeare (Liguori, 2010), and Il pensiero e la visione. Virginia Woolf saggista (Pacini, 2021), she has published several essays, both in peer-reviewed journals and in edited collections, on William Shakespeare, English theatre, and authors of the Twentieth century. Her more recent publications include: "It is too much of joy". The Exaltation of Love in Three Shakespearean Tragedies (2019), Canto a due voci: Shakespeare tradotto da Ungaretti (2020), In trincea. Poeti inglesi della Prima Guerra Mondiale (2020), Masaniello nel teatro inglese del Seicento (2020), Depression on a Screen. The Love Song of J. Alfred Prufrock in the Light of Cognitive Theories of Depression (2020), Iago: un clown che fa paura. Deformazioni del comico in Othello (2021), Psicosi individuale e psicosi di massa in Blasted di Sarah Kane (2022), “Lavorato alla moresca”. Le trame del linguaggio e della psiche da Giraldi Cinzio a Shakespeare, in Lo scrigno del Bardo. Storie ritrovate prima e dopo Shakespeare, a cura di A. Leonardi e A. Natale, Pacini, Pisa, 2023; The Irreverent Face of Myth: Eroticism, Homoeroticism, and Comic Sensibility in Christopher Marlowe’s “Hero and Leander” (Textus, 2023)
Angela Leonardi è Ricercatrice di tipo B in LETTERATURA INGLESE (L-LIN/10) presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, dove insegna Letteratura inglese nel corso di studi triennale in Lingue Culture e Letterature Moderne Europee.
Address: https://www.docenti.unina.it/#!/professor/414e47454c414c454f4e415244494c4e524e474c37395034344638333959/riferimenti
Angela Leonardi è Ricercatrice di tipo B in LETTERATURA INGLESE (L-LIN/10) presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, dove insegna Letteratura inglese nel corso di studi triennale in Lingue Culture e Letterature Moderne Europee.
Address: https://www.docenti.unina.it/#!/professor/414e47454c414c454f4e415244494c4e524e474c37395034344638333959/riferimenti
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Papers by Angela Leonardi
Questo articolo analizza “The Love Song of J. Alfred Prufrock“ alla luce di alcuni studi dello psichiatra americano A. T. Beck, in particolare le teorie cognitive e i criteri diagnostici da lui elaborati per interpretare e analizzare sintomi e livelli della depressione. Dallo studio è emerso che molti dei sintomi presenti nell’Inventory for Measuring Depression (sedici su ventuno) sono rinvenibili – a diversi livelli di significato e significante – sia nella struttura poetica che nel tessuto figurativo dell’opera, mentre aspetti specifici della Cognitive Therapy of Depression (in particolare ciò che Beck definisce “Faulty Information Processing” e due dei punti cruciali di questo processo cognitivo, vale a dire la “Selective abstraction” e la “Arbitrary inference”) sono individuabili in alcune delle più importanti isotopie figurative del poema.
Questo articolo analizza “The Love Song of J. Alfred Prufrock“ alla luce di alcuni studi dello psichiatra americano A. T. Beck, in particolare le teorie cognitive e i criteri diagnostici da lui elaborati per interpretare e analizzare sintomi e livelli della depressione. Dallo studio è emerso che molti dei sintomi presenti nell’Inventory for Measuring Depression (sedici su ventuno) sono rinvenibili – a diversi livelli di significato e significante – sia nella struttura poetica che nel tessuto figurativo dell’opera, mentre aspetti specifici della Cognitive Therapy of Depression (in particolare ciò che Beck definisce “Faulty Information Processing” e due dei punti cruciali di questo processo cognitivo, vale a dire la “Selective abstraction” e la “Arbitrary inference”) sono individuabili in alcune delle più importanti isotopie figurative del poema.
Si tratta di una produzione di primaria importanza per chiunque voglia riflettere su un genere proteiforme come il saggio, su molti dei più importanti autori della letteratura inglese ed europea e su quel fenomeno di rinnovamento artistico e culturale che va sotto il nome di Modernismo.
Il pensiero e la visione. Virginia Woolf saggista, prendendo le mosse dai contributi sul genere saggio vergati da Lukács, Adorno, Steiner, Berardinelli e altri, si sofferma sui più rilevanti scritti critici di Woolf per dimostrare come il carattere apparentemente asistematico dei suoi saggi poggi invece su un metodo che coincide con l’alto spessore interpretativo e cognitivo che li caratterizza.
Sorretta da un’intelligenza finissima, da una inconfondibile ironia e da una totale e fiera libertà di giudizio, Virginia Woolf accompagna il lettore attraverso percorsi critici che, scanditi dalle armonie irregolari del suo pensiero e in virtù di quel principio di onestà intellettuale che sottende ogni suo atto di lettura e di scrittura, conducono all’intuizione geniale su quell’autore o su quell’opera, alla visione definitiva in cui sempre si sentono vibrare la sua sensibilità e il suo coraggio.
I will go on adventuring, changing, opening my mind & my eyes, refusing to be stamped & stereotyped. The thing is to free one’s self: to let it find its dimensions, not be impeded.
The Diary, 29th October 1933