Abituarsi lentamente all'idea di restare sola.
Abituarsi lentamente all'idea che è inutile sperare ed illudersi.
Abituarsi lentamente all'idea che tu non verrai mai scelta.
Abituarsi lentamente all'idea che ormai stai diventando totalmente vuota.
Ma non potrò mai abituarmi a quel forte dolore al petto.
Che mi mangia viva ogni volta che la consapevolezza si fa avanti.
Va avanti e mi mangia,con tutta la cattiveria possibile.
E alla fine tutte le lacrime finiscono.
Tutte le forze si esauriscono.
Tutto quel provare e provare svanisce.
E di te,ormai,non rimane niente se non un involucro vuoto.
E alla fine anche quel dolore al petto,che mi attanaglia mentre scrivo,morirà con me.
–Roadtonowhere.
“Ti si affolla una tale quantità di cose nella testa che vorresti pensarle tutte insieme e il cuore non riesce a star buono.”
(via @vulneree )
Non so più niente,davvero.
Il fatto è che i giorni passano e io mi sento sempre più strana. Non sono triste, ma non sono neanche felice. Mi sto svuotando, lentamente, ma lo sto facendo. E ogni secondo che passa la situazione peggiora. Il mondo sembra scivolarmi addosso, e a me non importa più niente quasi di nessuno. E fa paura. Fa maledettamente paura. Ho paura di non riuscire più a provare nessun tipo di emozione. Ho paura di guardare fuori dalla finestra e non riuscire più a vedere tutta la bellezza che c'è nel mondo. Ho paura che un giorno smetterò di sentire il bisogno di parlare con gli altri; ho paura che non riuscirò più ad avvertire il calore di un abbraccio. Ho paura di svuotarmi, ma svuotarmi sul serio.