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Meta\MAR 2025. Un cantiere museale partecipato

2024, Meta\MAR 2025. Un cantiere museale partecipato

Il Museo Archeologico Regionale di Aosta si sta trasformando in qualcosa di nuovo, diverso, partecipato. Un vero e proprio percorso di metamorfosi quindi, che parte dal nome META\MAR Metamorphose e prosegue in tutta la nuova comunicazione di cantiere museale partecipato realizzata appositamente per questa fase transitoria. Il numero 01 ne traccia il percorso e ci conduce verso la meta del 2025 quando il Museo verrà riaperto completamente rinnovato.

O1 META\MAR 2025 di Aosta un approccio multidisciplinare agli spazi museali. IL CANTIERE MUSEALE PARTECIPATO MAR - META\MAR - MAR 2025 Maria Cristina Ronc Il Museo partecipato Sandro Debono Il design thinking al servizio del museo Marketing Toys società benefit IL CANTIERE MUSEALE PARTECIPATO 3 TEAM DI LAVORO MARIA CRISTINA RONC Archeologa, Responsabile MAR ALESSANDRA ARMIROTTI Archeologa, Funzionario soprintendenza PAOLA ALLEMANI Archeologa, Tecnico del restauro GIORDANA AMABILI Archeologa GWENAEL BERTOCCO Archeologa SANDRO DE BONO Museum thinker LORENZO GREPPI Architetto, Museografo FILIPPO GIUSTINI Design Strategist GAIA PROVVEDI Design Thinking Expert ALESSANDRO RABATTI Direttore creativo MAURIZIO CASTOLDI Archeologo Passi dall’archeologia al museo partecipato Maria Cristina Ronc Arco d’Augusto Teatro Romano Anfiteatro Criptoportico MAR Il patrimonio archeologico di epoca romana era noto fin dalla I cantieri fin dalla metà degli anni Ottanta aprirono i battenti metà del XVIII secolo. Città e territorio furono oggetto di interessi anche ai non addetti ai lavori in occasione dei primi eventi e delle paesaggistici e archeologici fin dal Grand Tour d’Italie al Grand giornate a porte aperte e s’inaugurò una fase di condivisione Tour des Alpes e soprattutto i viaggiatori inglesi risentivano dei progetti finanziati con denaro pubblico e i cittadini furono del fascino delle montagne, delle rovine dei castelli e della responsabilmente coinvolti nel cambiamento in corso. Fu in quei monumentalità di Aosta. momenti di trasformazione che molti di noi professionisti dello scavo ci riconvertimmo verso gli ambiti della comunicazione e della Fu quello il lontano avvio del turismo culturale in Valle d’Aosta. Ora è il tempo di tracciare il nuovo profilo d’utente, dal turista sempre Veduta di Aosta alla fine del XVII secolo. Anonimo. Olio su tela. musealizzazione. più attento ed esigente al residente consapevole e responsabile Per Le Goff l’innovazione d’inglobare nella ricerca storica altre del proprio passato. L’indagine archeologica da molti decenni si scienze sociali consentirebbe di scrivere una storia il più possibile fonda sulla multidisciplinarità tra archeologi, architetti, ingegneri, ‘globale’, contrapponendo alla storia come racconto di avvenimenti geologi, restauratori, chimici, fisici per definire nuove metodologie una storia concepita essenzialmente come proposta di problemi: di approccio globale e condiviso al Patrimonio. Così accadde anche riteniamo che l’archeologia e la “sua” musealizzazione non nell’ambito della valorizzazione e le professionalità si ibridarono. sfuggano a questo principio. Ve ne proponiamo un percorso possibile. 01 / 2025 IL CANTIERE MUSEALE PARTECIPATO - 4 MAR - META\MAR - MAR 2025 Maria Cristina Ronc Qualunque cosa si faccia, si ricostruisce sempre il monumento a proprio modo; ma è già molto adoperare pietre autentiche. - Marguerite Yourcenar La citazione della Yourcenar connotava lo spirito che ne animò Il passato non si ricorda, si ricostruisce partendo dalle nel 2004 l’allestimento originario la cui missione era quella domande del presente: così il MAR è diventato per la sua città di fornire al grande pubblico e alle scuole gli strumenti per il luogo dove le “storie” vivono e i reperti, da muti oggetti, scoprire la storia più antica della città e dei primi abitanti diventano parole. Dalla metà degli anni Novanta gli indirizzi della regione. Il museo, forse perché allocato nel cuore della di politica culturale hanno reso le indagini archeologiche in piccola città, ha avuto da sempre negli studenti i suoi principali città un’occasione di conoscenza e di dialogo tra i cittadini fruitori. L’attenzione a questa tipologia di target nel 2010 portò contemporanei e quelli del passato. I cantieri di scavo si il primo rinnovamento del museo con l’integrazione di grandi trasformavano in contesti di temporanea musealizzazione scenografie immersive e la collocazione sotto le vetrine dei e diventavano luoghi di incontro generando nuovi spazi di “cassetti della memoria” contenenti le copie dei reperti esposti aggregazione. In quei momenti particolari la città sotterranea per comprendere le funzioni dei manufatti antichi. viene alla luce, si svela e nel lasciarsi scoprire offre ai suoi abitanti una città raddoppiata anche dal punto di vista Il museo “A misura di bambino” consentiva di fare esperienza della storia studiata sui libri, di ripercorrere le conquiste, il pensiero e la forma delle rielaborazioni dell’uomo. Il percorso tematico-cronologico, dal Mesolitico (VII millennio a.C.) al Medioevo recente, ha consentito fino a questa nuova fase METAMORFICA di ripercorrere la storia della quotidianità che, nelle sue tracce, ci parla di noi ora, uomini e donne contemporanei, ma indissolubilmente legati ad una memoria storica collettiva. urbanistico perché, sotto quella attuale, ne emerge una sconosciuta, nascosta e spesso diversa. Non solo: l’esperienza diventa anche interiore nella dilatazione della propria conoscenza e nel riappropriarsi di un patrimonio che significa per alcuni identità, per tutti memoria. Una città sotto-sopra sempre più consapevole, attenta e disponibile, con un museo che le somiglia e vuole rappresentarla nei suoi intendimenti educativi di crescere insieme, anche nella formazione dei cives di domani. 01 / 2025 IL CANTIERE MUSEALE PARTECIPATO - 5 È stato detto che il museo è una grande “machine à lire”; e se il Anche nelle trasparenze dell’allestimento del MAR – riproposto e esaltato nella fase META\MAR - emerge la natura del dialogo tra le fasi architettoniche, come se le fondamenta della Porta Principalis Sinistra e del palazzo neoclassico costituissero le radici, l’ossatura stessa della storia in cui si susseguono le sue museo è un grande libro le sale sono i suoi capitoli, le vetrine le sue pagine, i reperti le sue parole. Il racconto che ne scaturisce mette in ordine le parole e il testo si articola snodandosi tra le vetrine. Ma essendo per sua natura un luogo concluso deve essere inteso anche come luogo della sintesi. Sale. Il Museo trova la sua collocazione non solo come museo tradizionale che raccoglie, conserva, tutela e espone i suoi La fase transitoria che stiamo proponendo ai nostri visitatori reperti, ma il suo ruolo principale è quello di essere diventato in questi mesi tiene conto delle esperienze maturate in questi una voce per l’intero patrimonio archeologico urbano e per i 20 anni e la spirale è pronta ad ampliarsi. I reperti saranno suoi resti più o meno monumentali. Il suo percorso allestitivo oggetto di una nuova selezione, l’avanzamento delle ricerche raccorda semplicemente le varie tracce, crea delle reti di archeologiche arricchito sempre più dalle analisi scientifiche congiunzione tra le epoche e le “cose” e rende visibile anche ne consentirà la rilettura e la loro potenzialità narrativa. Temi, ciò che non lo è più. Ma soprattutto il MAR è sempre stato una concetti e lo stesso percorso andranno rivisti nella futura fucina di attività. Ha svolto e svolge il compito di mediare e di esperienza del nuovo MAR o del MAR nuovo. Poiché il percorso porgere nelle svariate forme dei linguaggi la memoria di “noi” espositivo terrà conto dei contesti di provenienza dei suoi e dell’origine delle soluzioni ai nostri bisogni. reperti, si interfaccerà con essi anche con approfondimenti come se fossero link di un ipertesto. Questi saranno variamente sviluppati e arricchiranno trasversalmente le conoscenze ampliando le forme di educazione all’Antico. Il museo è una “macchina del tempo” e diventa un’astronave, una piroga, una biga. Il museo è “tempo” e diventa calendario, operosità e otium. Il museo è “natura” e diventa clima, migrazioni, commercio, cosmesi, medicina, riti. Il museo è “materia” e diventa nome di un liberto su un’epigrafe, sigla di uno scalpellino, calice di un prelato, spada di cavaliere, smeraldo incastonato in un anello. Approfondiremo qui di seguito il lavoro che si sta sviluppando in questa prima tappa in considerazione delle sfide epocali e della velocità dei cambiamenti che il mondo sta affrontando. È necessario perfezionare la capacità di visione sulle ipotesi dei possibili scenari futuri passando attraverso il meraviglioso quotidiano, cercando proposte, oggetti che ci fanno abituare al futuro che vorremmo immaginare. Il passato non si ricorda, si ricostruisce partendo dalle domande del presente: così il MAR è diventato per la sua città il luogo dove le “storie” vivono e i reperti, da muti oggetti, diventano parole. 2025 IL CANTIERE MUSEALE PARTECIPATO - 6 La linea del tempo del MAR I passi del museo 1929 1981-1996 1997 – 1999 2004 2009 - 2010 2014 2017 2023 2025 Il Regio museo di antichità di Aosta Archeologia in Valle d’Aosta Attività didattiche ed educative Nascita del Museo MAR a misura di bambino Il Museo raddoppia META\MAR NUOVO MAR Tre sale nel complesso di Sant’Orso inaugurate il 27 ottobre 1929. Il Canonico Boson noto assiriologo e filologo aostano ne è il primo direttore. Cercherà invano nel 1932-1933 di far trasferire il museo in una sede più prestigiosa. Al castello Sarriod de La Tour distante da Aosta 10 Km la mostra supplisce alla funzione del museo fino al 1996 quando viene chiuso per ragioni di messa a norma. Realizzazione di attività dedicate all’educazione al patrimonio archeologico rivolto alle scuole, ma anche al grande pubblico attraverso il recupero del linguaggio delle emozioni. Premio speciale Roi Badouin in occasione dell’European Herirage Days 1998 per il miglior progetto didattico in Europa per ragazzi 8-12 e Grand Prix Cap’ Com 1999. Le attività trovano “casa”. Inaugurazione MAR 15 ottobre 2004 come luogo di conservazione, ma anche di innovazione. Le opere del passato vengono custodite e valorizzate, e si esplorano anche nuove tendenze collegando il presente con il passato e il futuro. Il museo viene riallestito e integrato con arredi scenografici ricostruttivi e dotato di “cassetti della memoria” per l’esperienza tattile e interpretativa della funzione dei manufatti, che riproducono i reperti esposti nelle soprastanti vetrine. Ampliamento e allestimento sala delle Collezioni Il Museo raddoppia: allestimento del percorso del sottosuolo. Partendo dalla citazione di un celebre archeologo Sir Mortimer Wheeler, “l’archeologo non scava oggetti, ma esseri umani”, il progetto culturale collega il sottosuolo del museo con la sua attuale sezione. Si offre l’opportunità al visitatore di entrare in relazione sia con la memoria storica collettiva sia con i suoi ricordi personali, le sue aspettative, la sua vita quotidiana. Nasce il progetto META\ MAR Cantiere Museale Partecipato attraverso un team multidisciplinare composto da archeologi, consulenti, museologi, architetti, professionisti del marketing. L’obiettivo è quello di immaginare il museo del futuro attraverso un percorso di progettazione partecipato e condiviso che coinvolga gli utenti ed il territorio. Il MAR è in metamorfosi. Il progetto del Cantiere Museale Partecipato porterà alla costruzione e progettazione del nuovo museo anche attraverso la raccolta di dati, input, feedback durante la fase di Metamorfosi avviata nel 2023. Nuove acquisizioni egizie e orientali Consolidate le attività, il museo diventa un punto di riferimento per la città e per le scuole. Un periodo ricco di eventi sui siti che afferiscono al museo che diventano la sua seconda casa, Il MAR esce da se stesso. EVOLUZIONE DEL MUSEO 01 / 2029 MOSTRE 100 anni dalla nascita del museo regio 1999 2002 2008 2009-2010 2013-2015 2016 Arte di Vulcano Simultaneità nel racconto del Tempo Agli dei Mani: mostra lunga/ museo breve Memoria sottotraccia “Alt(r)i popoli. Falisci e Celti” L’esposizione scientifica dei risultati di scavo tra il 1997 e il 2002 diventa la prima forma di narrazione compiuta e cronologicamente concepita nelle sale del futuro Museo. Il percorso emozionale prende le mosse dalla pira e dall’immaginaria partecipazione al rito del funerale da parte del visitatore e si sviluppa attraverso la ricostruzione onirica dell’oltretomba. Approfondimenti tematici / eventi e mostre nei siti del MAR diffuso Light art e archeologia in mostra nel sottosuolo del Museo. La messa in mostra di foto storiche trattate come reperti diventa una libera riflessione sul significato dell’operazione “ricordare”. Relazioni tra antico e arte contemporanea con la collaborazione del Politecnico di Torino. La provocazione: tatto e olfatto per vedere. Fuoco, Come allo specchio, Medievalia, Ottaviano Augusto nel bimillenario della morte, Sapori nel tempo (EXPO), Imperium, Itinerarium AUGUSTense, Mangia Prega Ama... In occasione dello scavo dell’Ospedale di Aosta e in collaborazione con il nuovo Polo Museale Regionale e la Soprintendenza Archeologica della Toscana, rivive uno degli antichi popoli dell’Italia centro-tirrenica - i Falisci - insieme ai Celti e a quelle popolazioni che abitavano le montagne tra l’VIII e il I secolo a.C. e che subirono sorte analoga. 01 / 2025 IL CANTIERE MUSEALE PARTECIPATO - 7 Un museo partecipato Infatti, anziché essere un luogo per conservare e preservare il patrimonio culturale, il museo diventa uno spazio sociale con Sandro Debono un senso di luogo partecipato. Questo crescente interesse nella socio-museologia si “Qualsiasi istituzione culturale partecipativa rappresenta un luogo nel quale i visitatori possono creare, condividere e connettersi gli uni con gli altri intorno ai suoi contenuti.” - Nina Simon. Il Museo partecipato. 2010. accavalla con un approccio partecipativo da parte dei musei promosso da Nina Simon, ex direttore esecutivo del Museum of Art and History (MAH) di Santa Cruz (California), nel suo libro Il Museo Partecipativo (2010). Successivamente, Simon Immagina un museo coinvolgente con un allestimento facile ha lanciato il Movimento Of/By/For All. Questo movimento da comprendere, che non richieda competenze speciali per globale di organizzazioni civiche e culturali si impegna a far comprendere temi, narrazioni e reperti esposti. diventare il museo parte integrante della propria comunità di Immagina un museo dove ti sentiresti a tuo agio a scoprire appartenenza. Meno di cento musei e organizzazioni culturali le storie raccontate, dove puoi trovare risposte a svariate dell’ecosistema museale internazionale si riconoscono nelle domande ipotetiche e dove potresti comprendere futuri linee guida del movimento Of/By/For All. I musei europei possibili grazie a narrazioni ed oggetti dal passato. Si potrebbe costituiscono una piccolissima frazione tra i quali tra i quali immaginare? Direi di si. troviamo un solo museo Italiano - Il museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci (Milano). In linea Storicamente i musei sono stati da sempre luoghi della conservazione e preservazione di oggetti, reperti ed opere d’arte. Questi tesori loro affidati vengono spesso presentati di massima, sono pochissimi i musei italiani che si riconoscono Il progetto può essere paragonato anche ad una cassetta degli attrezzi con la quale costruire una pratica partecipativa che informa un’esperienza museale centrata sul pubblico, in cerca di un equilibrio tra contenuti e pubblico museale. nella pratica della socio-museologia, tanto meno adottando le Tra questi strumenti che contiene la scatola degli attrezzi del linee guida del museo partecipativo di Nina Simon. I pochissimi Cantiere Museale Partecipato troviamo anche il design thinking. che lo hanno fatto sono prevalentemente eco-musei. La metodologia si incastra perfettamente nello schema al pubblico in visita come reliquie di un passato storico da riconoscere, studiare e comprendere. L’enfasi spesso riguarda i contenuti all’interno del contenitore museale con il pubblico Il META\MAR Metamorphose - Cantiere Museale Partecipato museale che spesso passa in secondo piano. della Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Valle partecipativo della socio-museologia al quale il nuovo Museo Archeologico Regionale di Aosta aspira. Gli ultimi sviluppi nella museologia europea riguardano più che altro gli aspetti sociali. In poche parole, la sociomuseologia, con le sue radici nelle pratiche di museologia Sud Americana degli anni’70, riconosce pari rilevanza a contenuti e pubblici museali, ponendo maggiore enfasi sull’incontro di scoperta che avviene tra i due all’interno del museo. d’Aosta inquadra perfettamente questo pensiero museologico. La metodologia non è del tutto nuova per i musei, spesso Invece di chiudere le porte al suo pubblico e procedere con i utilizzata per creare prodotti o esperienze specifiche come, per preparativi del nuovo allestimento museale come si fa di solito, esempio, la creazione di un’audioguida. Con il Cantiere Museale il museo si è trasformato in uno spazio sperimentale guidato Partecipato si stanno cercando di definire nuovi percorsi da pratiche socio-museologiche ed esperienze partecipative e nuovi utilizzi. Siamo ancora all’inizio di un percorso che in sintonia con le ultime tendenze sul continente. promette innovazione ed approcci alternativi. 01 / 2025 IL CANTIERE MUSEALE PARTECIPATO - 8 Un museo a misura di futuro Marketing Toys società benefit Come sarà il futuro? Soprattutto dove si svilupperà questo futuro? Sarà liquido, tra reale e virtuale? Come ci aspettiamo di vivere l’esperienza museale del futuro, e soprattutto chi saranno gli utenti dei musei dei prossimi 5, 10 o 20 anni? Queste sono solo alcune delle domande che ci siamo posti e Attraverso la condivisione di conoscenze, l’integrazione di che continuano a risuonarci. La risposta, le risposte, le stiamo prospettive diverse e l’adozione di metodologie innovative, cercando, costruendo, e immaginando insieme a tutto il team di possiamo plasmare un futuro sicuramente più sostenibile, lavoro multidisciplinare del MAR. inclusivo e prospero. Sperimentare e capitalizzare i risultati e In un mondo in continuo cambiamento, emerge la necessità di un approccio collaborativo e integrato che possa trasformare i feedback che sistematicamente si raccolgono diventa quindi fondamentale. in valore i prodotti e i servizi, ivi compresi quelli museali. L’esperienza del META\MAR è essa stessa una sperimentazione: Intendiamo valore non solo per l’utente finale, ma per la il team di lavoro composto da archeologi, consulenti, museologi, comunità intera, valore per il territorio, valore per il prossimo architetti, professionisti del marketing e della comunicazione futuro che presto sarà il presente delle nuove generazioni di ha lavorato sin dall’inizio in sinergia per poter iniziare ad utenti dei musei. immaginare il museo del futuro attraverso un percorso di progettazione partecipato e condiviso che coinvolge gli utenti ed il territorio. 01 / 2025 IL CANTIERE MUSEALE PARTECIPATO - 9 Sentiti MAR Il design thinking per i musei L’approccio utilizzato all’interno degli spazi museali non è stato Questo approccio - che si sovrappone al tradizionale percorso Il design thinking rappresenta uno dei principali metodi che Così è stato naturale per noi applicare il design thinking al invasivo, bensì ri-generativo, creando valore dall’integrazione del MAR - permette ai visitatori di sperimentare un’esperienza applichiamo nel nostro lavoro e ci consente di immaginare prodotto “museo” permettendoci non solo di ri-posizionare e re-interpretazione degli spazi del MAR. È nata così anche museale estesa ed arricchita, oltre che permetterci di prodotti e servizi secondo una logica precisa, ovvero quella di l’utente all’interno del sistema museale ma consentendoci la scelta di rivestire e non smontare i pannelli all’interno del raccogliere importanti feedback sulla visita anche durante il porre al centro della progettazione l’utente ed i suoi bisogni. di esplorare nuove possibili chiavi di lettura per l’attuale ed il museo, evidenziando la presenza di un cantiere e di una percorso. • La people-centricità: futuro utente del MAR durante la sua visita. trasformazione in divenire, con i supporti di comunicazione, la segnaletica e l’utilizzo dei tipici colori (giallo e nero) dei cantieri Rigenerare quindi gli spazi, attraverso strumenti visivi e Il progetto sta seguendo nel suo sviluppo ciascuna delle l’ascolto dei loro bisogni reali; comunicativi che non dimenticano il vecchio ma lo valorizzano in corso. al cuore del metodo ci sono le persone, la loro conoscenza, attraverso installazioni provvisorie (e transitorie) contribuendo Sono state fornite al visitatore quattro chiavi di lettura ad una nuova e più ricca narrazione del museo e del viaggio diverse che permettono di esplorare il museo: Viaggiare lo all’interno del MAR. spazio/tempo, Sentirsi Archeologo, Sentirsi Romano, Sentirsi Museologo. tipiche fasi/azioni del design thinking (empathy, define, ideate, • La sperimentazione: integra azioni, test, apprendimenti in modo iterativo; dei momenti. • L’adozione di un mindset ottimistico: ogni difficoltà rappresenta un’opportunità per generare Il percorso progettuale del MAR e META\MAR rappresenta creatività e innovazione; sicuramente una novità per il settore museale italiano ed • La collaborazione e la fusione di prospettive diverse; SENTITI ROMANO Vivere il quotidiano di duemila anni fa prototype, test) con l’adozione di diversi strumenti per ciascuno internazionale, e sta permettendo a professionisti di discipline riconosce l’importanza dei differenti punti di vista come diverse di dialogare e sperimentare rispetto ad un obiettivo arricchimento per trovare nuove soluzioni. ed una visione comuni: mettere al centro dell’esperienza Con questa prospettiva è possibile lavorare sui problemi, museale il visitatore ed i suoi bisogni, contribuendo ad approcciarsi ai bisogni delle persone e disegnare prodotti e immaginare quello che sarà il museo del futuro. servizi che portino impatto e un contributo di valore reale. SENTITI MUSEOLOGO Partecipare all’ideazione del futuro museo. VIAGGIA LO SPAZIO TEMPO Camminare tra passato e presente. SENTITI ARCHEOLOGO Scoprire il presente nei reperti del passato. EMPATHY Maggio 2023 DEFINE Giugno-Luglio 2023 ICOM 2023 Workshop “Un museo è una risorsa per la comunità” progetto partecipativo aperto al pubblico. Definizione problema da risolvere, spazio e ambiti progettuali, linee guida del progetto. Condivisione punti di vista e scenari associati alla soluzione individuata: il Cantiere Museale partecipato. IDEATE Luglio-Settembre 2023 PROTOTYPE Ottobre-Novembre 2023 TEST In corso. Nascita concept META\MAR Metamorphose,definizione stile e linee guida di comunicazione. Sviluppo delle quattro letture per il percorso del visitatore. Costruzione pannelli e contenuti, design strumenti di comunicazione, progettazione visual all’interno del museo. Riapertura e avvio sperimentazione META\MAR 2025. Raccolta feedback degli utenti nel museo, questionari, analisi dati per finalizzare la soluzione. Analisi input, errori e processo di miglioramento del prototipo. METAMORPHOSE 2025 Cantiere Museale Partecipato Per saperne di più