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L’errore in medicina
Maurizio Catino
Molte persone muoiono in tutto il mondo, e subiscono danni gravi, a causa di
errori sanitari. L’Italia è allineata con gli altri paesi. Il problema non può essere
affrontato scaricando i costi sul sistema assicurativo, o le colpe su singole persone. Va invece affrontato nella sua dimensione organizzativa.
Il problema, i danni, i costi
Ilrischioderivantedall’eserciziodellaprofessionemedicacostituisceunproblemadicrescenterilievoalivellosociale,istituzionaleeassicurativo.
Iprimistudisuquestotemarisalgonoagliinizideglianni'90(Leapeetal.,
1991;Wilsonetal.,1995;Vincent,1997).Nel1991il“NewEnglandJournalof
Medicine”pubblicòunaseriediarticolichefacevanopartediunprogettonoto
comeHarvardMedicalPracticeStudy,unostudiosupiùdi30.000casiospedalieridelloStatodiNewYork.Daquestaricercarisultavachequasiil4%dei
pazientisoffrivadicomplicazionidovuteaitrattamenticheneprolungavanola
permanenzainospedale,lidisabilitavano,oneprovocavanolamorte.Dueterzi
diquestecomplicazionieranodovuteaerrorimedicicommessinelcurarli.Dati
similiemergevanodaricerchecondotteinaltripaesi.
Èsoprattuttoconlapubblicazionedelrapporto To err is human(2000)da
partedell’InstituteofMedicinecheiltemadell’erroreumanoinmedicinadiventa
oggettodidibattitonellacomunitàprofessionaledeimedici.Inquestorapporto
sidenunciava,attraversoun’analisidettagliatadialcunistudi,l’inquietantefenomenodellemalpracticeedellemortiprevenibilinegliospedaliamericani.
Tab. 1 – Eventi avversi in Europa e nel mondo (Vincent, 2005)
New York
Utah Colorado
Australia
UK
Danimarca
Nuova Zelanda
Francia
Canada
Maurizio Catino
Università di Milano Bicocca
Studi
N. pazienti
% Eventi avversi
1984
1992
1992
1999
1998
1998
2002
2000
30.195
14.052
14.179
1.014
1.097
6.579
778
3.745
3,7
2,9
16,6
10,8
9,0
11,2
14,5
7,5
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Lacommissionecherealizzòilrapportoevidenziò,attraversodueprecedenti
ricerchecondotteinalcunistatiamericani(Colorado,UtaheNewYork),comesu
100pazientiricoveratiunapercentualetrail2,9%eil3,7%incorrevainunevento
avversoche,inalcunicasi,necausavaildecesso.Il53%diquestieventipoteva
essereevitato.Talitassi,proiettatisu33,6milionidiricoveri/annonegliStatiUniti,stimavanotra44milae98milailnumerodipazientidecedutipereventiavversi.Questacifraimpressionantesuperaquelladeimortiinincidentistradaliper
annonegliUSAeaddiritturailtotaledeisoldatistatunitensimortiinundecennio
nelVietnam.Inumerieranopiuttostoinquietanti:nonsitrattavadunquedicasi
sporadicieisolatimadiqualcosaaddiritturadi“epidemico”.
NegliStatiUnitiglierroriinmedicinacostituisconol’ottavacausadimorte,
provocandouncostodicirca29miliardididollaril’anno.
Tab. 2 – Gli errori in medicina negli Stati Uniti
Eventi avversi sul totale pazienti ricoverati
3-4%
Eventi avversi prevenibili sul totale
53%
Mortalità
6,6%
Costi
$29 miliardi
Fonte: To err is human, 2000
Aseguitodelrapportoamericano,furonocondottenumeroseindaginiericercheindiversipaesidelmondooccidentalecheconfermarono,accrescendoin
alcunicasi,quantosistavascoprendosullarischiositàdeglierroriinmedicina.
Tab. 3 – Sintesi di alcuni risultati delle ricerche internazionali
USA
Australia
Nuova Zelanda
UK
4%
16.6%
12.9%
10,8%
Eventi avversi prevenibili
(sul totale degli eventi avversi)
53%
53%
35%
47%
Mortalità
(sul totale degli eventi avversi)
6.6%
4.9%
15%
8%
Eventi avversi
In Italia il problema dell’errore in medicina inizia a essere indagato dal
2001,anchesesonotuttoraassentianalisisistematicheeprecise.Unostudio
condottodalPolitecnicodiMilanonel2002stimacheilnumerodellemortiin
ospedalepererroreinmedicinavaritrale14.000e50.000l’anno.Il4%circa
delle8milionidipersonericoverateogniannonegliospedaliitaliani(320.000)
andrebberoincontroaundannoderivantedaunerroreimputabileallestrut-
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turesanitarieoaglioperatoridellasanità.IlnumerodimortiinItaliacausato
daunerroreinmedicinaèdunquemaggiorediquelleprovocatedagliincidenti stradali, cancro ai polmoni e AIDS. Questi errori costerebbero alle strutture
ospedalierealmeno260milionidieurol’annoperilprolungamentodeitempi
didegenzadeipazienti.Moltidiquestierrori,comeèemersosuigiornalianche
direcente,derivanodascambiodifarmaci,daerrorinellaletturadelleprescrizionimediche,daerroridisomministrazioneedidosaggi.Unaricercacondotta
dallaSIFO,laSocietàItalianadiFarmaciaOspedaliera,insetteospedalihamostratocheogni100prescrizionisipossonoverificareda4a15errori.
Il ricorso al mercato assicurativo
Leconseguenzedell’erroreinmedicinanonsonocostituitesoltantodaidanniai
pazientiedallecondannedeglioperatorisanitari,maanchedall’impattochela
gestionedeirischiedeirelativirisarcimentiperidannicausatidallecuremedichehasulfunzionamentoesuicostidegliospedali.Unaprimaconseguenza
attieneallarotturadelfragileequilibriotraassicurazioniestrutturesanitarie.
Lapiùimportantecompagniaassicuratricepermalpractice,laSt.PaulCos(USA),
halasciatonel2001ilmercatoacausadelleperditecrescenti.Altreassicurazioni,tralequalilaReciprocalofAmericaelaMedicalAssuranceCompanysonoin
gravisituazionieconomicheerifiutanodiassicurarealtrimedici.Ilfenomeno
riguardaanchealtripaesicomel’Australia,doveèfallitalapiùgrandecompagniadiassicurazionimediche,laUnitedMedicalProtection,lasciandosenza
copertura32.000medici.Unasituazionesimilestariguardandol’Italiaconil
tentativodialcunecompagniediassicurazionediusciredalmercatoperi“rischi”eicostitroppoelevati.Idatidimostranocometrail1994eil2002sisia
registratounforteincrementodelledenunceerichiestedirisarcimento:+148%
perledenuncepercolpaprofessionalee+31%perquellerelativeallestrutture
sanitarie.Parallelamentecresceilcostomediodeisinistrichesuperalacrescita
dellaraccoltadeipremi:ilcostomediodeisinistripercolpaprofessionaleèaumentato,nelperiodo1994-2002,del21%,mentrequellorelativoallestrutture
sanitarieèaumentatodel67%.
I dati più recenti confermano questa tendenza. Anche nel 2004, come attestanoleultimerilevazione(Fonte: ANIA ,2005),hannochiusoinfortedeficit
ilramodellepolizzeperlacoperturadeirischisullaresponsabilitàciviledei
mediciedellestrutturesanitarie,conunaspesapersinistridicirca450milioni
dieuroinconfrontoaimeno300milionidieuroincassatiperpremi.Aquesti
costivannoaggiuntiquellidigestionecherendonolaperditatecnicaeffettiva
ancoramaggiore.Ilrapportotrasinistriepremisiè,ineffetti,ridottonell’ultimoquinquennio,passandodal300al150percento.Questomiglioramentosi
spiegaperòconl’impennatadeipremi,ilcuiammontarecomplessivoèpiùche
triplicatoin5anni(da55a175milioni).
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Tab. 4 – Confronto dei costi medi per sinistri e dei premi incassati
R.C. professionale medica
- Premi incassati (mln euro)
- Numero sinistri
- Costo medio sinistri (euro)
- Loss Ratio1
R.C. strutture sanitarie
- Premi incassati (mln euro)
- Numero sinistri
- Costo medio sinistri (euro)
- Loss Ratio
1995
1999
2004
27,5-32,5
3.000
18.500
180%-190%
55,0-60,0
4.500
25.000
190%-200%
110,0-115,0
7.500
27.000
170%-180%
1995
1999
2004
30,0-35,0
3.000
31.500
300%-315%
55,0-60,0
6.000
33.500
350%-360%
175,0-180,0
7.500
37.000
150%-160%
Con Loss Ratio si intende il rapporto tra le spese per sinistri e premi incassati.
Fonte: stima ANIA, 2005
1
Idati1dimostrano,dunque,chel’azioneassicurativaeilmiglioramentodelle
tecnichedipricingdeirischinoncomportanonecessariamenteunariduzione
deglionerifinanziariacaricodellestrutturesanitarieel’ottimizzazionedelle
risorsedestinateallagestionedeirischiconnessiaifenomenidimedicalmalpractice.Paradossalmente,lapresenzadiunapolizzaassicurativaacopertura
dellaresponsabilitàdellestrutturesanitariehageneratoun“effettotrasparenza”poichéharesopercepibilel’aumentogradualedelrischio.Èproprioquesto
“effettotrasparenza”arendereevidentiledimensionidelproblemadellamalpraciticeelanecessitàdielaborarevalidesoluzioni.Lasituazioneattualevede
che,afrontediunaraccoltapremiannuasemprepiùaltaperl’assicurazione
diresponsabilitàcivilesanitaria(contassidipremioinsostenibiliperalcune
struttureospedaliere),irisarcimentipagaticresconoancoradipiù.Lastruttura
attuale del mercato assicurativo è dunque critica, con un rapporto sinistripremi relativo a tali coperture sempre più preoccupante per l’ammontare dei
sinistripagatimaggioredeipremiraccolti.
La maggiore consapevolezza dei propri diritti da parte dei pazienti, una
maggioreinformazione,unamaggioreattenzioneesensibilizzazionedellamagistratura,l’allargamentodelleresponsabilitàversolestruttureorganizzative
hacomportatounaumentodellerichiestedirisarcimento:ledenuncepresentateallecompagniediassicurazioneammontanoperil2004a25.500casi.Si
ècosìattivatouncostanteprocessodicrescitadeicostichelestrutturesanitariedevonosostenereperlasottoscrizionedellepolizzeassicurativedestinate
1
Va precisato che relativamente alla gestione
tecnica del ramo assicurativo, negli ultimi anni
si è inoltre verificata una transizione graduale da
un sistema di assunzione del rischio di tipo loss
occurance, a un sistema di tipo claims made. Nel
sistema loss occurance si considera come data
del sinistro il momento nel quale si è verificato
l’evento dannoso, a prescindere dal momento
nel quale il danneggiato presenta richiesta di
risarcimento all’assicurato. Nel sistema claims
made si considera come momento del sinistro la
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prima richiesta di risarcimento del danno, e prevede un tipo di copertura normalmente limitato
ai fatti dannosi verificatisi durante il periodo di
vigenza della polizza. Questo sistema di assunzione del rischio consente tuttavia la copertura
degli eventi dannosi verificatisi prima della data
di decorrenza della polizza, limitatamente a un
periodo di uno o due anni (retroattività), a condizione che il reclamo sia presentato per la prima
volta durante l’operatività della polizza stessa.
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a coprire i possibili rischi di responsabilità civile professionale. Un ospedale
che serve un centro abitato di 50 mila persone deve pagare alle imprese di
assicurazioneunpremiodicirca750milaeuro;perlestrutturepiùgrandisi
arrivafinoa1-2milionidieuro.Nonostantel’aumentodeicosti,leimpresedi
assicurazionenonriesconoatenereilpassoconirisarcimentichecresconoin
manieraincontrollata.
Ilmercatoassicurativononèdunquecapacedirispondereinformaefficiente
alleesigenzedicoperturadeirischiassicurativi,ancheperchéquestinonpossonooggiesserevalutatiinmodoprobabilisticoperassenzadidaticerti.Lasottoscrizionedellapolizzaincondizionediassenzadiinformazionicertediventaper
leimpresediassicurazioneunprocessodecisionaleincertoeaelevatorischio,
poichéladefinizionedelprezzoottimalenonèpossibileacausadell’assenzadi
osservazionistatistichesufficientiaricostruirelaspecificastrutturaprobabilisticachecaratterizzailfenomenodaassicurare.All’assenzadelleinformazioni
statisticheoccorreaggiungereinoltreunainappropriatagestionedelleinformazioniesistenti,utilizzateprevalentementeinunalogicaamministrativa.
L’attualesistema,dunque,costasempredipiùmaproteggesempredimeno
e,dipersé,noneliminacertolecondizionidirischiosottostanti.
Incidenti organizzativi: oltre l’errore umano e la cultura
della colpa
Ilproblemadell’erroreinmedicinapuòessereaffrontatoinduemodidiversi,
con due approcci diversi. Un primo approccio - accusatorio - è basato sulla
personaericonduceilproblemaprevalentementeaunerroreumanooauna
violazione.Neconseguecheleazionisarannovolteatrovareilcolpevoleea
risarcire il danno. È dunque un problema legale e assicurativo. Un secondo
approccio-sistemicoefunzionale-siinterrogainprimoluogosuifallimentiorganizzativichehannoresopossibilel’eventoemiraaindividuarequelle
criticitàche,senonrimosse,continuanoacostituireunfattoredirischionel
sistema.Ladifferenzafondamentaletraidueapprocciècostituitadallefinalitàcheessiperseguono:l’uno,quello“accusatorio”,ètesoall’accertamento-o
meno-diunaresponsabilitàpersonale;l’altro,quello“funzionale”,èvoltoa
comprenderelecauseeifattoriorganizzatividiundeterminatoeventopericolosoperevitarechesiripresenti.
L’approccio alla persona si focalizza sugli errori e sulle mancanze degli
individui degli operatori di front line, assumendo che le persone - medici e
infermieri-sbaglianoperchénonprestanosufficienteattenzionealcompito.
Essoadottaunmodellocausalelinearelasciandoilcontestoorganizzativosullosfondo.Neconseguecheglisforziperrimediaresonodirettiallepersonein
primalinea.L’esitodell’approccioèl’attribuzionedellacolpa:selapersonaè
colpevolevarimossaosanzionatainquantositrattadiuna“melamarcia”.Le
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soluzioniproposteeattuatesonoprincipalmentedisciplinariedirinforzodella
norma. L’approccio alla persona si basa su alcune “buone ragioni” (Boudon,
1992),unaseriediragionichegliattoriritengonoappunto“buone”,ovverovalideperprendereledecisioniedeffettuarelescelteattuate,qualilavolontarietà
dell’azione;laresponsabilitàindividuale;ilrafforzamentodelsensodigiustizia;
laconvenienzaeconomica.Basarsisullaresponsabilitàindividuale,sullaindividuazionedellamelamarcia,haindubbivantaggiperleorganizzazionidalpuntodivistalegaleedeconomico,ancheperchéconsentedimantenereinalterata
lastrutturaorganizzativaelesueregoledifunzionamento.
Inun’analisiincidentaletesaaindividuareresponsabilità,cisifocalizzasugliattiinsicurianormali,azionieomissioni,chehannocondottoall’incidente.
Ècertamentepiùfacileindividuareilsoggettoapiùstrettocontattoconilsistema(medicieinfermieri)qualeresponsabiledell’accadutopiuttostocheifattori
latenti,dinaturaorganizzativaemanageriale,fruttodiazionicollettivediffuse
neltempo.Questoaccadeperdiversifattori:perchéèpiùfacilecognitivamente;
perché il sistema giudiziario penale è basato sulla responsabilità personale;
perché talvolta le organizzazioni coinvolte hanno indubbi vantaggi, legali e
assicurativi, nell’attribuire all’operatore la responsabilità causale dell’evento;
perunadiffusaculturadellacolpabasatasulcaproespiatorio.
L’approccio accusatorio comporta una serie di “effetti perversi” o effetti di
composizione(Boudon,1992).Sitrattadiqueglieffettinonvoluti,ottenutiinintenzionalmentecomeesitodiazioniintenzionali.Inprimoluogo,perseguiresoltantolaricercadelcolpevolenonportadanessunaparteinquantononcambia
lostatodellecoseenonmiglioral’organizzazione.Èunapprocciocheguarda
alpassato,creaunsensodipauraperlesanzionielecontroversielegali,non
favorisceilreportingdeglierroridapartedeglioperatoridifrontline,inibendo
l’apprendimentoorganizzativoeiritornidiesperienza.L’approccioaccusatorio
nonconsentedieliminarelecondizionidirischioenonescludelapossibilitàche
unostessoeventopossaripetersiconaltriattori.
L’approccioalsistemasibasasulpresuppostochelafallibilitàèpartedella
condizione umana, e che se non possiamo cambiare la condizione umana, si
possonocambiarelecondizionisottolequaligliesseriumanilavorano(Reason,1997).Sel’approccioallapersonaconduceall’individuazionedellepersoneresponsabilidell’accaduto,l’approccioalsistemaintendeinveceaumentare
le condizioni di sicurezza e di affidabilità del sistema organizzativo, tende a
eliminare i possibili fattori latenti 2 e le criticità all’origine di un incidente,
evitandochealtriincidentipossanoaccaderenelfuturo.L’approccioalsistema
riconduce i fattori causali di un evento all’intera organizzazione, sostenendo
chesegliincidentisonoilrisultatodimistakescommessidaindividui,questi
mistakessonoperòsocialmenteorganizzatiesistematicamenteprodotti(Vaughan,1996;Catino,2002;2003).Quandounostessosetdicondizioniprovoca
2
I fattori latenti sono elementi di natura organizzativa generati da decisioni manageriali che
possono rimanere silenti e non visibili facilmente
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in un sistema organizzativo finché un errore o
una violazione, combinandosi con essi, genera
l’incidente.
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ripetutamentelostessotipodierroriindifferentipersone,èchiarochesiha
achefareconunasituazionepronaall’errorepiuttostocheconunindividuo
pronoall’errore,disattentoe/oincompetente.Gli“incidentiorganizzativi”derivanodaunasequenzacollegata(disolitorara)dimancanzeinnumerosedifese,
salvaguardie,barriereecontrollimessiinoperaperproteggerel’organizzazione
daeventirischiosiconosciuti.Questifattori,incombinazionecontriggerlocali,
apronounafinestradiopportunitànellaqualeairischièconsentitodipassare,
senzacontrollo,attraversoledebolezzenelprofondodelsistema.
Glisforziperrimediareepermiglioraresonodiretti,secondoquest’approccio,siaallesituazionispecifichedell’erroreoincidente,siaalleorganizzazioni.
L’analisisaràquindicondizionatadallaconoscenzadeirimedipossibiliedallaloroapplicabilità.Ciòimponedicontemplare,nell’individuazionedeifattori
dirischio,altrielementinormalmentetrascurati,comeperesempioleattività
ordinarie che potrebbero aver avuto un ruolo nell’attivazione dell’incidente. I
risultatidiquestaanalisicomportanoinprimoluogol’attivazionedidecisioni
migliorativedellecondizionidelsistema.
L’approccio al sistema è quindi coerente con un approccio organizzativo
volto alla individuazione degli elementi che generano un incidente. Esso distingue gli “errori attivi” che attivano l’incidente, commessi dagli operatori
a più stretto contatto con il compito, dai “fattori latenti” intesi come criticità organizzative che rendono possibile, anzi talvolta determinano, l’incidente: pressioni temporali, tecnologia equivoca con interfacce uomo-macchina
ambigue, formazione e addestramento insufficienti, strumenti di supporto
non adeguati, cultura del lavoro non orientata alla sicurezza, procedure poco
chiare e non del tutto utilizzabili nelle situazioni concrete, problemi di comunicazione, e altro ancora (Reason, 1997). L’approccio al sistema va quindi
a individuare le criticità non soltanto a livello individuale, ma anche a livello organizzativo, interorganizzativo e di campo organizzativo (Catino, 2003).
Èovviocheilfattoreumanoèl’elementocheinnescal’incidente,masitrattasoltantodellefirstordercauses,diunpezzodellastoriaincidentalechesicompleta
attraversol’analisidellesequenzeprecedentiedeifattorilatentieorganizzativi
preesistenti.Lafinalitàdell’approccioalsistemaèdunquequelladiconsentire
l’apprendimentoorganizzativo(Friedberg,1993;ArgyriseSchon,1996)edifavorireilcambiamentoorganizzativo,aidiversilivelli,introducendocosìanche
unapossibiledimensione“clinica”.Taleapprocciohadunqueunvalorepragmatico,nelsensocheisuoirisultatipossonoaiutareisoggettiarivederelelogiche
difunzionamentodelsistemaorganizzativo,migliorandolaconoscenzachegli
attorihannodelsistemaedelpropriocontestod’azione.
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Conclusioni
La persistenza di un approccio basato sulla persona con finalità accusatorie
ostacolaitentativimessiincampoperridurrelesituazionielecondizionidi
rischio. Gli oramai numerosi progetti di error management e di clinical risk
managementattivatinelnostropaesesirapportanoconunaculturadellacolpa
che rende difficile il reporting degli errori e dunque l’avvio di reali processi
diapprendimentoorganizzativodaglierroriedicambiamento(Waring,2004;
Catino, 2005). L’approccio accusatorio, infatti, basato sulla ricerca del colpevole,comportailcelarel’erroreconconseguenteinerziaorganizzativa.Come
hannoscrittoMerryeSmith(2003,217)conriferimentoalsistemasanitario:
“lavoraresottolaminacciadiunacontroversialegalecreaunclimadipaurail
qualenonconducealmigliorusodellepersoneinunsistemamedico”.Lademonizzazionedeglierroriimpediscedunqueaimedicidiammetterliediscuterli
pubblicamenteperchéquestipotrebberoessereusaticontrodiloronellecause
penali.Ilsistemagiudiziariomette,difatto,medicoepazientel’unocontrol’altro(Gawande,2002),costringendoentrambiadareunaversionenonrealistica
dei fatti. E questo non riduce di certo i costi. L’approccio funzionale invece,
voltoamigliorareilsistema,vaallaricercadellecriticitàdifunzionamentoe
dunquefavoriscelasegnalazionedeglierrori,l’individuazionedellecriticitàe
dellerelativesoluzioni,larimozionedeirischi.
Ilrapportodell’Institute of Medicinedel2000noneraimportantesoltanto
per aver portato alla ribalta, con i dati drammatici, un fenomeno apparentemente invisibile e nascosto nelle organizzazioni, ma anche per una nuova e
piùpromettenteprospettivadianalisidell’errore.Ilrapportosuperava,infatti,
unaconcezionedell’erroreumanocentratasullaricercadelleresponsabilitàindividuali e derivanti da fattori quali negligenza, superficialità dell’operatore,
inosservanzadiregoleoprotocolli,dimenticanzeodisattenzione,incompetenza
professionale.Questaconcezioneprecedentedavaungrandesensodisicurezza
all’opinionepubblicaealsistemaorganizzativoperchéindividuavaepunivail
responsabiledell’evento.Ma,sequestaconcezioneepraticasanzionatoriadaun
latorassicuravailmanagement,dall’altrononeliminava,nériducevailproblema:lecondizionisottostantiglieventiavversicontinuavanoapersisterecosì
comecontinuavanoaessererischioselecondizionidisicurezzaperipazienti.
Lariduzionedell’erroreinmedicina,edeiconseguentidanniecosti,èdunqueunproblemaorganizzativochenonpuòesseredelegatoalsistemalegalee
assicurativo.Richiedeuncambiamentodiconcezioneedigoverno,attraverso
ladiffusionediprogrammiefficacidiriskeerrormanagementmapromossida
una diversa cultura dell’errore. Sono naturalmente evidenti le difficoltà istituzionali,legalieorganizzativediunasimilestradache,tuttavia,comeinsegnanoleesperienzeinternazionalidisuccesso3,restalaviaprioritariaperuna
effettivariduzioneecontenimentodelproblemaperrenderequestisistemipiù
resilienti,menovulnerabiliemenocostosi.
3
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Cfr. per esempio “The Patient Safety Agenda”
del National Health Service, UK, 2000-2001.
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Riferimenti bibliografici
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