LE AVVENTURE DI PINOCCHIO
Canzone: “C’era una volta”
C'era una volta un albero al vento
di mille anni e più,
ma la tempesta lo prende in testa
e i rami vanno giù.
Notte di piombo,fiamma di lampo,
rotola il tuono e scoppia l'oscurità
ormai.
C'era una volta un pezzo di legno
che più fortuna avrà.
Precipitando chiede alla luna
aiuto e lo troverà.
Non può scappare, non sa volare,
ma quasi sempre chi sa sognare ce la fa.
Mai,
mai lasciare che il vento ci porti via
nel ciclone del tempo.
C'è sempre un mondo un po' più in là.
Se funzionano i sogni c'è libertà.
Ricomincia la storia: c'era una volta…
C'era una volta un pezzo di legno
che più fortuna avrà.
L'ultima pioggia sgocciola piano
e l'uragano non lascia indietro solo guai.
Mai,
mai lasciare che il vento ci porti via
nel ciclone del tempo.
C'è sempre un mondo un po' più in là.
Se funzionano i sogni c'è libertà.
Ricomincia la storia: c'era una volta…
Narratore:
Figaro
Narratore:
Figaro
Narratore
Figaro
Narratore
Figaro:
Narratore:
Figaro
Narratore:
“C’era una volta… un re.
No!
c'era una volta un cavaliere
No!
un soldato
No!
nemmeno un soldato? un boscaiolo, un ortolano, un pirata, uno stuzzicadenti
ECCO C'era una volta un pezzo di legno. Così deve cominciare questa
storia
E se non dovessi iniziare così?
muori
C'era una volta un pezzo di legno…
Mastro ciliegia, con nostalgia regala a Geppetto
un inutile bizzarro legnetto.
Con lo scalpello sega e martello,
dopo un pochino nasce il burattino,
che salta, che corre, che parla parla parla come un bambino
sveglio è sveglio! ma troppo birichino.
SCENA 1
Geppetto:
Figaro:
Geppetto:
Figaro:
Geppetto
Figaro:
Geppetto:
Sisifo?
mh nooooo
Pino? eh? è di legno...
Ma dai Sarà fatto pure di legno ma mi sembra sciocco chiamarlo Pino
Ho deciso caro Figaro! Lo chiamerò Pinocchio.
e che razza di nome è? Pinocchio
è un nome che gli porterà fortuna
Canzone: “Un figlio perfetto”
GEPPETTO UN FIGLIO PERFETTO CE L'HO NELLA TESTA,
TI ASCOLTA E STA ZITTO, NON SPORCA E NON COSTA,
NON CERCA AVVENTURE, MA È SEMPRE AL TUO FIANCO,
SE TU DI PARLARE DA SOLO SEI STANCO.
UN FIGLIO PERFETTO NON TURBA LA GENTE,
NON CRESCE DISTRATTO, BUGIARDO E ARROGANTE,
NON DICE MAI "NO", SE GLI IMPONI QUALCOSA,
NON GIOCA D'AZZARDO E NON SCAPPA DI CASA.
1 PASSANTE Ma cosa stai dicendo?! Questo non è un figlio! Questa è... una cosa da
comandare... un burattino!
GEPPETTO Un burattino?!
2 PASSANTE Non male! Anche un burattino andrebbe bene per cominciare...
GEPPETTO Un burattino, sì! Certo lo saprei fare...
2 PASSANTE Come padre sarebbe un buon apprendistato...
GEPPETTO Un burattino...?! Mi piace l'dea!
2 PASSANTE E allora che aspetti? Datti da fare!
GEPPETTO UN FIGLIO PERFETTO È UN AMICO,
HA SEMPRE STAMPATO UN SORRISO,
NON VUOLE GIOCARE COL FUOCO,
SA DOVE NON METTERE IL NASO.
UN FIGLIO PERFETTO È UN SIGNORE,
NON TIRA SASSATE SUI VETRI,
NON FA FARE BRUTTE FIGURE,
CON DUE CANZONETTE LO NUTRI.
È QUESTO IL PROGETTO DI UN FIGLIO PERFETTO
Verso del Grillo : (dispettosetto) Crì Crì
Pinocchio: Chi è che mi chiama?
Grillo:
sono io!
Pinocchio: E tu chi sei?
Girllo:
io sono il Grillo parlante ed abito in questa stanza da più di cent’anni.
Pinocchio: oggi però questa stanza è mia e se vuoi farmi un vero piacere vattene
Grillo:
io non me ne andrò di qui se prima non ti avrò detto una grande verità
Pinocchio: Dimmela e spicciati!
Grillo:
guai a quei ragazzi che non ubbidiscono ai loro genitori. Combineranno solo
guai
NARRATORE: Pinocchio, proprio non voleva ascoltare il Grillo. Seppur fosse al mondo da
poco sapeva che obbedire ai genitori vuol dire SGOBBARE come somari. E
questo, proprio non gli entrava in testa! Lui voleva solo giocare!
Grillo:
Pinocchio:
Grillo:
Pinocchio:
Grillo:
Pinocchio:
Grillo:
Pinocchio:
Grillo:
Pinocchio:
Grillo:
Pinocchio:
Grillo:
Pinocchio:
devi vestirti bene e andare a scuola
io a scuola non ci vado
se proprio non vuoi andare a scuola, almeno cercati un lavoro onesto.
A pensarci bene c’è un lavoro che mi piacerebbe proprio fare.
finalmente! Vedi che capisci. Dimmi quale.
voglio mangiare, bere, divertirmi e stare con i miei amici!
(si batte una mano sulla fronte) Razza di somaro che non sei altro! Non hai
capito niente! Lascia che ti dica questo: i ragazzini che fanno sempre di testa
propria finiscono sempre in carcere o all'ospedale
Chetati! e vattene questa è casa mi!
Sei proprio una testa di legno! Finirai male! Razza di somaro!
OOOOH Grillo! mi hai stufato grillo di parecchio, smettila! (Pinocchio afferra
un martello e lo tira verso il grillo)
Aia! ci mancava poco che non
taci grillaccio del malaugurio!! (scaglia un secondo oggetto) Spero tu sia
morto così non mi stuzzichi più!
AAAAAHH (si spegne la luce su di lui)
(al pubblico) adesso non parli più èh!? Ben ti sta! Mi ha messo di malumore:
adesso sai che fò? Mi metto a dormire così non ci penso più. (pinocchio si
sdraia e si strofina sulle braccia) Ih ma che freddo, io mio babbo è proprio un
grullo, quando fa freddo ci se deve scaldare. Toh ! il braciere! (si sdraia con i
piedi sul braciere) Schiaccerò un pisolino e poi farò merenda perchè ho fame
NARRATORE: E di infatti il giorno Pidocchio dopo si ritrovò senza piedi. E cominciò a
strillare così forte, ma così forte, ma così forte... insomma fortissimo
PInocchio:
Geppetto:
Pinocchio:
Babbo, Babbino mio, guarda che cosa è successo!
Piccolo mio ma non si mettono i piedi sul fuoco! Non sei un bambino vero tu.
Perché non sono un bambino vero? perchè babbo Babbino?
Narratore:
Perché non lo era? perchè era un ciocco di legno. Geppetto rifece i piedi al
quel pezzo di legno che egli considerava il suo figliolo prediletto: lo rassicurò
e lo mise a dormire. Ma durante la notte avvenne un fatto strano: in mezzo
ad uno sfavillar di stelle ecco comparire una misteriosa fata
Pinocchio: e tu chi sei?
Fata turchina: come chi sono? Una fata
Pinocchio: ah! e cosa vuoi?
Fata:
cosa vuoi tu? Non ti piacerebbe essere un bimbetto paffutello
Pinocchio: sì sì sì mi piacerebbe e di parecchio!
Fata:
e va bene! ma solo se prometti di essere un bravo bambino e di ubbidire
sempre sempre sempre a babbo mio!
cambio luci si para il mattino. Geppetto si alza e parla da solo
Geppetto:
Pinocchio:
Oh che dormita! Ho dormito troppo. Dormire troppo all'età mia fa male
buongiorno babbo!
Geppetto sorpreso guarda Pinocchio
Geppetto:
Piniocchio:
Geppetto:
Pinocchio:
Geppetto:
Pinocchio:
Geppetto:
Pinocchio:
Geppetto:
Pinocchio:
Geppetto:
e tu chi sei?
Pinocchio!
Ah sei tu! (sviene)
ho fame!
ma io..
forza! prima devo mangiare e poi devo andare a scuola
Mangiare?
e poi a scuola!
certo! che sbadato che sono!!
ho fame!
ho capito ho capito! aspetta qui un attimo e ti porto tutto
Narratore:
Geppetto era così povero che dovette impegnare la giacca al monte dei
pegni per comprare il pane e l'abbecedario per Pinocchio
Geppetto rientra infreddolito senza giacca
Geppetto:
Pinocchio:
Geppetto:
Pinocchio:
Geppetto:
Pinocchio:
ecco Pinocchio questo è l'abbecedario
abeceché?
ci vuole un libro su cui studiare
ma papà, dove hai messo la giacca!? con questo freddo!
La giacca? L’ho venduta, tanto avevo caldo. A gennaio fa un caldo che...
Forza, forza adesso: a scuola(e lo porge a Pinocchio)
(pinocchio lo abbraccia forte) Finalmente andrò a scuola, poi troverò un
lavoro e guadagnerò tanti soldi così potrò comprare una giacca nuova per il
mio papà. Gli regalerò la più bella giacca del mondo!
Pinocchio con L’abbecedario in mano cammina e canticchia. Sul palco ci sono due scritte:
SCUOLA e TEATRO DEI BURATTINI.
Pinocchio dopo qualche esitazione decide di prendere la strada del TEATRO DEI
BURATTINI
NARRATORE: Pinocchio usci con tutti i migliori intenti, ma appena uscito di casa, fece di
nuovo di tesa sua. Il povero grillo l'aveva avvertito: chi disobbedisce mal
gliene incolga! Infatti, mentre era sulla strada per la scuola Pinocchio venne
attratto da un baraccone pieno di luci e di colori
Giullare:
venghino Venghino signori, Venghino al gran teatro dei burattini, 3 soldi per
vedere il gran teatro di MANGIAFUOCO! Streghe, maghi, mostri orrendi,
bestie incredibili sul palco questa sera! Venghino signori, più gente entra più
bestie si vedono!
Pinocchio si avvicina per entrare il giullare lo blocca
Giullare
Pinocchio
Giullare
Pinocchio
Giullare
Pinocchio
Giullare
ehi dove credi di andare?
a vedere i burattini
bisogna pagare per entrare
soldi non ce ne ho,
e allora 'un si entra
ma ho questo libro vale tre soldi
mmmh mi sembra poco. Via ti lascio entrare
scena con i burattini sul palco Pinocchio guarda di schiena
Buratuno:
(epico) tu o novile cavalieve che sguaini la spada... tu? oh nobile? oh
cavalieve
BuraDue:
(sottovoce) che ti prende? vai avanti a recitare o Mangiafuoco ci usa per la
grigliata
BuraTree
(epico) sì io nobile oh cavaliere nobile sono OH cavaliere
Buratuno
non posso continuare, guardate la tra la gente
Buratre
toh un burattino?
BuraDue
che ci fa la da solo in mezzo a tutti quegli umani
tutti
dai ! vieni con noi forza ! sali qui
Pinocchio
salute ragazzi
Buratuno
ci ha chiamato ragazzi
Buraquattro siamo burattini mio caro
Buradue
come te (ridono tutti)
Buraquattro facci vedere come balli! forza avanti
pinocchio balla tra l'ilarità di tutti al culmine entra Mangiafuoco
Mangiafuoco: Che cosa succede? chi ha rovinato il mio spettacolo? cosa ci fai tu?
Pinocchio: sono pinocchio e sono un bambino
tutti i burattini: (ridendo a crepapanza) un bambino ! uh che spiritoso! mi fa scompisciare
Mangiafuoco: Un bambino? Ne ho sentite di bugie... ma questa...Sei tutto di legno e
saresti un bambino vero tu? (lo acchiappa)
Pinocchio: giuro che sono un bambino
Mangiafuoco: vieni con me, mi servi per riscaldare la cena avanti! Stasera brucerò legna
buona per una volta
Mangiafuoco porta via pinocchio che strilla
NARRATORE: Mangiafuoco... in fondo anche lui ha un cuore tenero. E quando senti la
storia di Pinocchio si commosse...
Mangiafuoco:(singhiozzando - tutti piancono) e così Geppetto adesso è senza giacca e
senza cibo? Che storia triiiiiiste
tutti:
che triste stooooooria
Mangiafuoco: tieni! queste sono 5 monete! Non le perdere! sono per te e per tuo padre
non fermarti per strada. Vai e sii felice (tutti piangono e sventolano un
fazzolettino per salutare Pinocchio)
SCENA 2
Sulla musica entrano il Gatto e la Volpe e il Grillo. gatto e volpe sono uno di fronte all'altro
Volpe:
Gatto:
Volpe:
Gatto:
Volpe:
Gatto:
mmmmhh Gatto, vedi tu quello che vedo io?
mh? no
(lo gira con forza)
Ah adesso sì! Mh ma cosa devo vedere?
razza di citrullo scimunito spelacchiato! guarda bene!
un bambino che trotterella
Volpe:
Gatto:
Volpe:
Gatto:
Volpe:
Gatto:
Volpe:
Pinocchio
Volpe:
Pinocchio:
Gatto:
Volpe:
Pinocchio
Volpe:
Gatto:
Volpe:
Pinocchio:
Gatto
Grillo:
Pinocchio:
Grillo:
Pinocchio:
e noi...
e noi ce lo mangiamo
(gli da un pugno in testa) ti si è ghiacciato il cervello! sacco di pulci! No che
non ce lo mangiamo. Guarda cosa in mano! un sacchetto che tintinna
tin! tin! eh sarà Natale
(gli da un pugno in testa) Ma cosa dici gatto dei miei stivali! quelli sono soldi.
e con un poco di astuzia saranno tutti nostri
uuh?
vieni.. (incontra Pinocchio) buongiorno messere. al vostro servizio
e voi chi siete?
siamo il Messer Gatto e Sire Volpe, come possiamo aiutarti
non ho bisogno di aiuto io!
eh non ha bisogno!
(gomitata al gatto) Peccato davvero! Siamo specializzati nel rendere la gente
ricca e senza fatica
Potete farmi ricco?
moooooolto molto ricco
(alla volep) ah sì e come si fa?
(gomitata alla volpe)
ma quanto ricco mi farete?
ti faremo ricco come... come ... come uno ricco!
Pinocchio stai attento! Questi non hanno buone intenzioni
chi parla?
Cri cri, Sono la voce della tua coscienza Crì Crì
ma non eri morto! Vattene Grillaccio. E voi ... come farete a farmi ricco?
Canzone “ Gatto e volpe S.p.a”
VOLPE DICCI COSA VUOI, CI PENSEREMO NOI,
"GATTO & VOLPE S.P.A.".
GATTO ANNI D'ESPEREINZA, COMPETENZA E SERIETÁ.
VOLPE NOI FREGHIAMO TUTTI, SANTI E FARABUTTI,
SENZA LIMITI D'ETÁ.
GATTO TRUFFE, FURTI E SCASSI,
E MILLE E PIÚ SPECIALITÁ.
INSIEME NOI... RUBIAMO.
NOI... IMBROGLIAMO.
CON DESTREZZA E PRATICITÁ.
NOI... SCIPPIAMO.
RAGGIRIAMO.
SE HAI SOLDI DA FARTI FREGARE RIVOLGITI A NOI.
SIAMO LADRI PER MESTIERE,
MA CON CLASSE E FANTASIA
E TALVOLTA UN TOCCO DI POESIA.
NON TEMIAMO CONCORRENZA
PER LA NOSTRA ABILITÁ,
I PIÚ RICERCATI QUI IN CITTÁ.
SIAMO DUE MARPIONI, "GATTO & VOLPE S.P.A".
DA QUASI UN SECOLO LA "GATTO & VOLPE S.P.A".
Passa di fronte a loro Pinocchio
Volpe: Allora Pinocchio., vuoi diventare ricco?
Pinocchio: come fai a sapere il mio nome?
Volpe: conosco tuo padre Geppetto
Pinocchio: dove l’hai visto?
Volpe: l’ho visto proprio questa mattina, era sulla porta di casa in maniche di camicia e
tremava dal freddo.
Pinocchio: povero babbo! Mi devo affrettare a tornare da lui! Se tutto va bene da oggi di
sicuro non tremerà più! Oggi sono un gran signore!
Volpe: e perché ma dici così?
Pinocchio: non vorrei farvi venire strane idee ma ho qui con me 5 monete d’oro tutte per
lui!
Il gatto accenna un salto e la volpe sposta gli occhiali per vedere mentre Pinocchio apre
la mano con le monete
Volpe
Volpe:
Pinocchio:
Gatto:
: Pinocchio oggi sei fortunato! Vuoi raddoppiare i tuoi soldi? Vuoi che 5
monete d’oro diventino, trenta , quaranta, cento?
però dovrai venire con noi…
(per un attimo è pensieroso) No. No. Devo tornare subito dal mio babbo.
Sarà già in pensiero per me
come vuoi tu… ciao pinocchio!
Fanno due passi avanti, Pinocchio si gira e li trattiene, i due sorridono
Pinocchio: senti ma… e come potrebbero diventare così tanti?
Il Gatto e la Volpe con un balzo tornano indietro
Volpe:
Pinocchio
è semplicissimo, basta andare nel paese dei barbagianni, trovare il capo dei
miracoli, sotterrare le monete e aspettare la mattina dopo che tutto l’albero
sia pieno di monete!… noi sappiamo dov’è il campo!
(esita un attimo): Mi avete convinto. Andiamo!
i due afferrano Pinocchio da sotto le braccia e lo portano via ed escono
Grillo:
Pinocchio:
Grillo:
Pinocchio:
Grillo:
Pinocchio:
Grillo:
Pinocchio
Grillo:
Pinocchio:
Volpe:
Gatto:
Volpe:
Gatto:
Pinocchio, dai retta a me, torna indietro.
e io, invece, voglio andare avanti.
l’ora è tarda!
voglio andare avantii
la notte è scura..
Voglio andare avanti!
La strada è pericolosa..
Voglio andare a-v-a-n-t-i
fai come vuoi testa di legno! ma non ti lamentare se finirai nei guai!
dove sei grillaccio fetente! vieni che ti ammazzo con le mie mani
facciamo tardi Pinocchio
facciamo taaAAAaaAArdi Pinocchio
viene scuro mio caro
viene moOooOOOlto scuro
lo incappucciano Pinocchio urla si dibatte e viene portato via di peso.
Buio. Pinocchio disteso a terra immobile. Nel buio entra la fata
Canzone “ Vita”
TURCHINA NELLA VITA C'È UN DESTINO SEMPRE
E NESSUNO NASCE MAI PER NIENTE,
VIVERE È IL MESTIERE DEI PERCHÉ,
MA È IL PIÚ BELLO CHE C'È.
VITA,
QUESTA VITA È DURA E A VOLTE AMARA,
CHI È DIVERSO SPESSO FA PAURA
A CHI GUARDA SOLO LA REALTÁ
E SOGNARE NON SA,
MA CHI VA CON IL CUORE, PUÓ FIDARSI DI SÉ
E RESTARE COM'È.
LA LUNA CONOSCE A MEMORIA LA VITA CHE VA
E RIESCE A VEDERE DOMANI CHE COSA SARÁ,
PER SAPERE DI NOI, DOMANDIAMOLO A LEI.
SCENA 3
Arrivo dei due dottori con la barella e lo portano via.
Fata:
Dottore 2:
Dottore 1
Dott.2:
Egregi dottori! Vogliate concedermi il vostro favore. (indica Pinocchio) E'
privo d'alito e la faccia esangue. Credo che sia morto. Occorrerà seppellirlo.
Ma prima occorre il vostro esimio responso: dobbiamo sapere se questo
burattino è vivo o morto
Oh Sarebbe buffa questa beffa, seppellire un burattino morto. Fatti avanti
(facendosi avanti per primo) Tosto tasto la testa. (tasta la testa) e se pulsa il
polso... OPS il polso non pulsa
Beh Mia Signora.. dopo tanto anni di esperienza.. anche secondo me è
morto. Ma al massimo, se non è morto, è vivo!!
Pinocchio si scuote la testa sulla parola Morto e annuisce sul vivo
Dott.2:
Fata:
Grillo:
Dott 1
Dott. 2
Grillo:
Fata:
(interrompe il dottore) Mio augusto collega le dirò di più. Dopo tanti anni di
esperienza, potrei non concordare, perché secondo me è VIVO. Ma se per
disgrazia non lo fosse, allora, vorrebbe dire che è morto!
(rivolto al grillo parlante) e voi grillo non dite nulla?
Crì Crì. Io dico che se questo grullo mi avesse dato retta non saremmo
questo punto
da cui io dico che si desume che esso è morto
Grazie Collega (alla fata) quindi io dico che è vivo
io dico che se uno non sa cosa dire dovrebbe stare zitto! Ceì Crì
E allora che venga seppellito. Se sarà vivo si risveglierà
Pinocchio, che fin’ora era stato immobile come un pezzo di legno, salta su
Grillo:
Mmmmh quel burattino è un birbante. Monellaccio disubbidiente che farà
morire di infarto il suo povero babbo
DOTTORI 1 E 2: E’ vivo! Avevo ragione io! Sì Sì (uscendo)
La fata prende un bicchiere d’acqua e si avvicina a Pinocchio che sta ancora piangendo.
Fata:
Pinocchio:
Fata:
Pinocchio:
Fata:
Pinocchio:
Mio caro Pinocchio, Non stai bene: per guarire dei prendere questa
medicina. Avanti. bevila su, ti farà bene.
se è una medicina vuol dire che è amara! Io non la bevo!
Da bravo! Se la bevi ti darò una pallina di zucchero!
prima voglio la pallina di zucchero e poi berrò la medicina
me lo prometti?
si, certo
Pinocchio mangia la pallina di zucchero poi prende il bicchiere, annusa e lo allontana
Pinocchio:
Fata:
Pinocchio:
Puàh che schifo! no! È troppo amara! io non la voglio!
se non la bevi morirai! Non ahi paura della morte?
io non ho paura di niente!
Si sente bussare alla porta ed entrano i due dottori con la barella
DOTTORE1 e DOTTORE2: siamo venuti a prenderti
Pinocchio: a prendermi? Ma io non sono ancora morto!
Dottre 1:
ancora no. Ma ti restano pochi minuti di vita visto che non hai voluto bere la
medicina
Pinocchio: oh fata, fatina mia, datemi subito quel bicchiere. Io non voglio morire, non
voglio morire
Pinocchio beve la medicina tutto d’un fiato
Dottore2:
pazienza, per questa volta abbiamo fatto il viaggio per niente
Narratore:
e così Pinocchio si era preso un tale spavento ma un tale spavento. Che non
gli venne nemmeno più in mente di fare il birbante. Divenne studioso, e
ubbidiente. E a casa della Fata turchina Pinocchio mangiava tutto quello che
più gli piaceva. E tutto scorreva tranquillo. Ma con il tempo la fata vide che
Pinocchio si intristiva di giorno in giorno. E così, poichè meritava un premio
la fata promise a Pinocchio di fare una grande festa, tutta per lui. Alla fine
della festa, Pinocchio sarebbe rimasto per sempre un bambino. Intanto nella
piazza in città...
Lucignolo:
1 amico:
2 amico:
Lucignolo:
1 amico:
2 amico
Ecco! Ho vinto ancora
Ma non è possibile! Vinci sempre tu! Mh Qui c’è qualcosa di strano!
E' vero! Non ho mai visto uno con una fortuna così sfacciata
no vinco perché sono più bravo di te! Ah ah!
invece no, secondo me Lucignolo sta imbrogliando
sei un imbroglione baro patentato
I 3 si azzuffano. Poi Pinocchio corre in mezzo a loro per dividerli
Pinocchio: basta! Smettetela di fare così! Sentite me piuttosto! Ho una grande notizia:
domani a casa della fata ci sarà una grande festa per me che da burattino
diventerò bambino come voi! Ci sarà da mangiare ogni genere di delizia!
Gelati dolciumi, ogni sorta di leccornìe! Venite?
Lucignolo: noooo non ci interessa
1 e 2 amico: come non ci interessa? a noi interessa
Lucignolo: vi siete già dimenticati di.... (strizza l'occhio) eh?
2 amico:
ma così ci perdiamo la festa di Pinocchio!
Pinocchio: tu lucignolo? Verrai? Forza La fata farà anche i fuochi d'artificio
Lucignolo: fate come volete. Voi ve la spasserete per una sera sola. Dove vado io
invece potrò spassarmela a vita
Pinocchio: tutta la vita? e dove vai? dimmelo dimmelo!
Lucignolo: mi piacerebbe ma non posso.. tra pochi minuti arriverà un carro per portarmi
là. Perchè non veni anche tu?
Pinocchio: La Fata mi aspetta a casa e ho promesso di tornare per la mia festa
Lucignolo: Io vò. Peggio per te. Voi che fate?
amico 1:
si mangia si gioca e non si studia mai per tutta la vita?
amico 2 :
è così davvero davvero davvero?
Lucignolo
e che vi dico bugie? E' per questo che io ci vado. Se proprio non vi piace
potete tornare a piedi
tutti 2:
allora noi veniamo con te Lucignolo. Pinocchio da vieni!
Pinocchio: io ... vedete
tutti:
ddai! vieni con noi e poche storie! Solo un pochino! Tanto per vedere! vedrai
che sballo
Canzone coreografia “ sballo”
TUTTI SBALLO! PROVA E VEDRAI CHE SBALLO!
QUEL CHE TI GIRA FALLO,
SENZA NESSUN CONTROLLO!
SBALLO! SENZA CRAVATTE AL COLLO!
FUORI DI TESTA È BELLO, BASTA CHE SIA DA SBALLO
LUCIGNOLO L'EDUCAZIONE, LA PRECISIONE
SON PER LA GENTE SNOB.
RAGAZZO 1 BATTI IL TAMBURO E SCRIVI SUL MURO.
FAI DELLA SCUOLA UN PUB.
ALTRI MANGIA COME LE SCIMMIE.
BALLA COME UN MASAI.
FUORI SON TUTTI MUMMIE.
LUCIGNOLO PENSA CHE SBALLO
QUI NON SI CRESCE MAI!
TUTTI NON SI CRESCE MAI!
SBALLO! PROVA E VEDRAI CHE SBALLO!
QUEL CHE TI GIRA FALLO,
BASTA CHE SIA DA SBALLO!
Strumentale
...NON SI CRESCE MAI!
SBALLO! PROVA E VEDRAI CHE SBALLO!
QUEL CHE TI GIRA FALLO,
BASTA CHE SIA DA SBALLO!
SBALLO! SE IL SOLE SCOTTA IL COLLO,
TUTTI A BUTTARSI A MOLLO
E DOPO L'INTERVALLO LEZIONI DI BREAK...
DI BREAK DANCE! DI BREAK DANCE...!
Strumentale
SBALLO! PROVA E VEDRAI CHE SBALLO!
QUEL CHE TI GIRA FALLO,
BASTA CHE SIA DA SBALLO!
SBALLO! DA QUANDO CANTA IL GALLO,
LAVAGGIO DEL CERVELLO
E DOPO L'INTERVALLO LEZIONI DI BREAK...
LEZIONI DI BREAK...
LEZIONI DI BREAK...
DI BREAK DANCE!
Pinocchio:
Lucignolo:
Pinocchio:
Lucignolo:
Pinocchio:
Lucignolo:
Pinocchio.
Lucignolo:
ooh Lucignolo! Che sballo
che ti dicevo! Qui è sempre così! È una scuola speciale!
senza libri! Che bello. Oh Lucignolo non saprò mai come ringraziarti IH OH
cosa hai detto?
oh detto che è bello IH OHH
che ridere ! ma come parli? IH OOOHHH
anche tu però IO OHHHH
IH OHHH
entrambi escono correndo e ragliando
Grillo:
lo dicevo io che finivano male... Crì Crì
NARRATORE: Che disdetta quella sera tutti i bambini furono tramutati in somari. Di li
imbarcati. Per un circo dove, derisi da tutto il pubblico erano costretti a fare
esercizi faticosi e pericolosi. Una sera il povero pinocchio vide in platea la
Fata Turchina. Con i suoi occhioni asinini la guardò supplicando
Pinocchio:
Fata:
Pinocchio:
Fata:
fata! dolce Fatina! io non volevo! E' stata colpa di Lucignolo!
Dovevi tornare a casa Pinocchio. L'avevi promesso! E io ti ho aspettato per
ore, per giorni. E tu non sei tornato
fata! Fatina ti prego salvami!
non posso Pinocchio. Per colpa tua sono morta di dolore e ora non posso
fare più niente per te. Addio Pinocchio. Addio
Narratore:
quella sera Pinocchio in un esercizio più faticoso del solito si azzoppò e il
domatore non sapeva che farsene di un asino zoppo
Domatore:
prendete quel ciuco. (prendono il ciuco) Non serve per lo spettacolo. Datelo
in pasto ai pesci.
SCENA 6:
Inserire il rumore del mare che accompagna il narratore
NARRATORE : Che strano il destino. Pinocchio fu gettato da una nave e ben presto
affondò. Man mano che scendeva i suoi abiti da ciuchino si dissolvevano e
tornava a scoprirsi il legno di cui era fatto. Tornato a galla cominciò a nuotare
a fren ribelle. Ma un enorme pescecane lo vide e con un balzo ne fece un sol
boccone
Geppetto:
Pinocchio:
Geppetto:
Pinocchio:
Geppetto:
Pinocchio:
Geppetto:
Pinocchio :
Geppetto:
Pinocchio:
Geppetto:
Pinocchio:
(riassettando) Se questo pesce se ne stesse un po' fermino io riuscirei anche
a dormire tranquillino. E invece no. VUOI STAR FERMO? Appena esco di qui
ti faccio a fettine e ci mangio per un anno intero
Aiuto! dove son finito ! Aiuto!
E' inutile che strilli. L'ho detto e lo faccio. Mica mi faccio impressionare da
una triglia cresciutella
aiuto. ti prego aiuto
ti ho detto che ...
sono pinocchio Babbo Sono Pinocchio
Aspetta Pinocchio devo risovere una cosa con questa carcassa di
pescecagnaccio... Pinocchio?
Babbo Babbino mio (compare)
Pinocchio... ma... ma... ma dov'eri finito
Babbo ho disubbidito alla fata, ho disubbidito anche a te! Babbo Babbino
sono felice di vederti.
anch'io tesoro son felice di vederti ma come vedi adesso siamo chiusi qua
dentro. Beh Non fa nulla, qui si sta più al caldo che a casa
Eh no babbo Ti ho trovato e ora si torna a Casa
Narratore:
si sa che i pescecani hanno il sonno pesante pesante pesante e nella notte,
I due scivolarono via e nuotarono fino a riva. E poi a piedi fino a casa. Ma
Geppetto aveva una certa età. E tutta quella strada lo fecero ammalare.
Pinocchio:
Grillo:
Pinocchio:
Grillo
babbo, babbino mio cosa ti succede? Babbo riprenditi per favore
Crì crì, non può sentirti
perchè?
Perché è molto malato. Non sarebbe in quella condizione se tu non avessi
disubbidito così tanto e così spesso. Grullo dispettoso e impenitente, hai
portato il tuo babbo alla morte!
ma come posso fare ? non voglio che il mio babbo muoia
e allora mettiti a lavorare! E con quello che porterai a casa forse il tuo babbo
guarirà
Pinocchio:
Grillo:
NARRATORE : Pinocchio lavorò giorno e notte, notte e giorno. E si prese cura di suo
padre come mai aveva fatto in vita sua. E giorno dopo giorno, Geppetto
riprese salute e forza. E Pinocchio riprese fiducia in sè stesso. Una notte
stanco come non mai Pinocchio si addormentò vicino al focolare. E nella
quiete della notte comparve la sua stella protettrice
Entra la fata e va da Pinocchio diventato bambino
FATA :
Bravo Pinocchio! Sei stato molto generoso, perciò ho deciso di perdonare
tutte le monellerie. I ragazzi che aiutano i propri genitori nel momento del
bisogno meritano lodi e affetto. Per questo eri un burattino. Prometti
Pinocchio, per il futuro, un pochino più di giudizio! E sarai per sempre un
bambino
Entra Geppetto tutto arzillo e con un vestito nuovo
GEPPETTO: Figlio mio! ma tu... tu....!
PINOCCHIO : Babbo mio, non sono più un burattino! Guarda
Pinocchio inizia a correre da tutte le parti, poi abbraccia Geppetto.
Geppetto: vieni bambino mio! Vieni, Abbiamo tutta una vita davanti da vivere insieme. Mi
prometti che non farai mai più il bambino cattivo?
Pinocchio: io? ma ti pare! Andiamo in piazza. Dobbiamo festeggiare!!
Canzone “Tutti in piazza”
UOMO SCENDI IN PIAZZA CHE FACCIAMO FESTA!
DONNA OGGI NO, NON SI LAVORA PIÚ!
TUTTI SCENDI IN PIAZZA CHE FACCIAMO FESTA!
OGGI NO, NON SI LAVORA PIÚ!
CHIUDI TUTTO CHE PER OGGI BASTA!
DILLO A TUTTI DI VENIRE GIÚ!
VIENI ANCHE TU!
SCENDI IN PIAZZA TU,
C'È UNA FESTA QUI,
CHIUDI TUTTO CHE NON SI LAVORA. (3 volte)
DILLO A TUTTI, SÍ, DI VENIRE GIÚ,
COL VESTITO PIÚ BELLO CHE HANNO, SÍ!