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2011, Relation and/as a cure.
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Understanding role and meaning of what takes places within the relations system of any kind of psychotherpeutic setting is of relevance in order to go deeper into the 'nature' or 'essence' of what we generally call 'change' or psychological developement in psychotherapies. Together with a more sophisticated and empirically founded understanding of the peculiar process which make it possible for a 'body' to become a 'mind' and for a 'member of a family group' to become a virtually autonomus subject or individual.
Dalla relazione di cura alla relazione di prossimità L'approccio delle capability alle persone con disabilità a cura di Mario Biggeri e Nicolò Bellanca Liguori Editore Questa opera è protetta dalla Legge sul diritto d'autore (http://www.liguori.it/areadownload/LeggeDirittoAutore.pdf). Tutti i diritti, in particolare quelli relativi alla traduzione, alla citazione, alla riproduzione in qualsiasi forma, all'uso delle illustrazioni, delle tabelle e del materiale software a corredo, alla trasmissione radiofonica o televisiva, alla registrazione analogica o digitale, alla pubblicazione e diffusione attraverso la rete Internet sono riservati. La riproduzione di questa opera, anche se parziale o in copia digitale, fatte salve le eccezioni di legge, è vietata senza l'autorizzazione scritta dell'Editore. Liguori Editore Via Posillipo 394 -I 80123 Napoli NA http://www.liguori.it/ © 2010 by Liguori Editore, S.r.l. Tutti i diritti sono riservati Prima edizione italiana Dicembre 2010 Stampato in Italia da OGL -Napoli Biggeri, Mario (a cura di): Dalla relazione di cura alla relazione di prossimità. L'approccio delle capability alle persone con disabilità/Mario Biggeri, Nicolò Bellanca (a cura di) Biòtipi Napoli : Liguori, 2010 ISBN-13 978 -88 -207 -4107 -5
2013
Il concetto di relazione e la relazione terapeutica
Psychotherapie-Wissenschaft, 2020
In questo contributo, vengono delineati i principi della relazione di cura basata su un'antropologia duale, propria dell'approccio intenzionale alle scienze cognitive, comune sia alla tradizione scolastica che a quella fenomenologica. Tale approccio è basato sul principio della inoggettivabilità dell'io al sé e quindi sul principio che la relazione di cura consista ultimamente nel restituire all'io il suo dinamismo, evitando la sua fissazione in sempre inadeguate immagini del sé, indotte dall'ambiente o dallo stesso individuo, e restituendolo così ad una sua costruttiva relazione con la realtà. Dell'antropologia duale viene offerta anche una sua fondazione fisico-matematica, basata sulla distinzione energia-informazione, che definisce il vivente e l'uomo in particolare come un sistema «aperto» in continuo scambio reciproco di energia e informazione con l'ambiente fisico e interumano. Questo fa sì che la mente e le sue funzioni superiori (intelletto e volontà) si collochino non «nel» cervello, ma nell'interfaccia del cervello col proprio ambiente, dando alla nozione di «persona» come individuo aperto alla relazione intersoggettiva una fondazione che-contro la schizofrenia moderna dei dualismi fra «materia» e «spirito», fra «fisica» e «metafisica», fra «scienza» e «umanesimo»-è in grado di abbracciare in una sintesi armoniosa il meglio della scienza moderna con il nucleo delle grandi tradizioni metafisiche, al di qua delle successive distinzioni di fedi e culture.
2019
Introduzione alla relativitità speciale, corso di fisica moderna per il corso di laurea in fisica all'università di Padova, appunti.
La relazione è all'origine del processo educativo. Ci formiamo attraverso le relazioni interumane, nel bene e nel male, all'interno di determinate culture e di precisi contesti ambientali. La relazione va considerata, per questo, nel suo "primato ontologico", ossia nel suo costituire l'essenza stessa del senso dell'umanità, rappresentandone il suo presentarsi e configurarsi nella storia, manifestantesi all'interno di un particolare orizzonte culturale. E' in tal senso che Martin Buber può sostenere che "all'inizio è la relazione; è la categoria dell'essere; è ciò che sta pronto, che coglie la forma, che è modello dell'anima; è l'a priori della relazione, il Tu innato" 2. Questa è la "struttura ontologica originaria", una realtà che si configura attraverso la relazione tra l'io e il tu. Da qui la necessità, per qualsiasi relazione autentica, di una condizione di reciprocità, tale che attraverso il dialogo "l'io e il tu vengono a essere due tu che diventano due io" 3. La stessa libertà umana si fa possibile, come un continuo divenire, in forza di tale alterità: è l'altro che permette la relazione. L'altro come persona, comunità, popolo, mondo. L'altro con cui si è in relazione. L'altro come genitore, fratello, amico, maestro, insegnante, animatore, gruppo o comunità. L'altro, che è sempre termine di confronto e di crescita, passando anche per il conflitto. L'altro-che si presenta talvolta come diverso, distante o difforme da noi-ma che rappresenta sempre il nostro costitutivo termine di riferimento. L'altro che, attraverso i rapporti interpersonali o transpersonali, è parte costitutiva della fondamentale relazione intrapersonale. Per questo, è attraverso l'altro che la "libertà" può e deve farsi "responsabilità" o, meglio ancora, "corresponsabilità". La relazione diventa, in tal senso, il costituirsi stesso di ciò che intendiamo per "anima"-così come la concepisce San Tommaso-dato che "è il rapporto che rende possibile ogni tensione al vero" 4. Questa la dimensione verticale della relazione-che in Kierkegaard culmina nella relazione di personalità a personalità fra l'uomo e l'Uomo-Dio, ossia il Cristo 5-, mentre la relazione orizzontale porta alla dimensione dell'intersoggettività, quale insieme delle
Sommario: 1. Il consenso del paziente di fronte alla emergenza.-2. Disposizione uni-soggettiva e terzi. * Relazione al convegno "La responsabilità sanitaria: bilanci e prospettive dopo la legge n. 24/2017 e la Pandemia".
In the present paper the possibility of reconfiguring bioethics on the basis of care ethics approaches is explored, aiming at showing how this leads to a richer understanding of bioethics as a form of theoretical reflection and as a practice. In so doing the richness of care ethics is explored as well, and different interpretations of this approach are articulated and argued for in their different value.
2020
Nell'era della comunicazione digitale e dei social network, accade con frequenza sempre maggiore che la comunicazione medico-paziente avvenga anche a distanza, con l'ausilio di strumenti quali e-mail, social network, sms, messaggi WhatsApp e via dicendo. Il presente contributo si sofferma sul problema della spersonalizzazione del rapporto medico-paziente, nonché sull'emergere di nuovi scenari di responsabilità sanitaria connessi appunto all'impiego di mezzi di comunicazione digitali. In the age of digital communication and social networks, the doctor-patient communication is increasingly performed via remote, using means like e-mails, SMS, What-sApp messages and so on. This article deals with the issue of the depersonalization of the doctor-patient relationship, as well as on the emergence of new basis of medical liability related to the use of digital communication means.
da Atti del Convegno "Quale anima per il lavoro?" Pontificia Università della Santa Croce Roma, 19-20 ottobre 2017 Volume V/5 "Il volto del lavoro professionale"
Altrettanto, possiamo anche asserire in riferimento alla relazione parentale. In essa, anzi, possiamo addirittura scorgere forse la massima rappresentazione culturale e psicologica della cura come preoccupazione eminente verso il bene: quel bene sommo che sono i figli. Così pervasiva è questa curvatura "preoccupativa " nella relazione parentale, che non pensiamo di errare di molto asserendo che l'essere genitori (quindi l'essenza della relazione parentale) coincida con l'essere preoccupati. E, per essere ancora più precisi (azzardati?), coincida in quella forma originale di pre-occupazione che si manifesta simbolicamente nell'abbraccioquest'ultimo essendo la più umana e profonda manifestazione dell'amore che sostiene, protegge, condivide, sente l'altro. E questo proprio perché nell'abbraccio e per il suo tramite si esprime la capacità (diversamente ma non antinomicamente differenziata) della madre e del padre di graduare l'iniziale interporsi tra il bambino/a e il mondo (che in larga misura prevale nelle radici più para-biologiche del codice materno 11 ), così da trasformarlo in un graduale affiancarsi al figlio/a e al suo mondo, che infine preclude ad un distacco che mai rinnega la disponibilità alla ri-accoglienza. L'abbraccio, in breve, lascerà il posto ad un "camminare a fianco" e poi un "po' più indietro e ancora di più", fino a "ridursi ad una "base sicura virtuale", ove i figli sanno di poter comunque tornare.
3. Qualcosa di simile, anche se in genere con minore intensità affettiva, possiamo vedere in riferimento alla relazione educativa nel contesto dei processi socioculturali della socializzazione e della trasmissione della cultura, e che possiamo correttamente definire processi didattico-educativi. E' in questo orizzonte che viene infatti messa a tema la capacità degli adulti (insegnanti ed educatori di ogni ordine, grado e tipo) di prendersi cura dei processi di apprendimento critico e rielaborativo dei "minori" ponendo particolare attenzione ai processi di costruzione del senso di adeguatezza e competenza dei minori stessi. E quindi facendo sì che la trasmissione di cultura si trasformi in esperienza sensata e tale riconosciuta dagli allievi. Fatto questo che, a sua volta implica, che l'educatore (l'insegnanti) mai dimentichi come il suo interlocutore sia sempre e preminentemente persona, più-che-studente e piùche-allievo: appunto soggetto che vive e impara secondo una logica che dovrebbe essere la prosecuzione, maturativamente adeguata, delle infantili esperienze della curiosità, della scoperta, del fascino, dell'incanto e della strutturazione di interessi. Prosecuzione che, a ben vedere, coinvolge (dovrebbe coinvolgere e potenziare) 12 quelle capacità di riflessione che rappresentano la forma più adulta e strutturata di quella "mentalizzazione" tipica della prima infanzia e che trova nella famiglia la sua originaria collocazione spazio-temporale e relazionale. Di qui una peculiare significatività anche "terapeutica"della relazione educativo-didattica, per via del suo essere occasione per acquisire quelle capacità di "pausa", di "intervallo" di "non re-azione" agli stimoli immediati che rappresenta la precondizione tanto di adeguati processi e competenze cognitive; quanto dei processi inibitori di meccanismo compulsivi e stimolo-reattivi, oltremodo dannosi perché predisponenti alla dipendenza, all'impulsività, alla perdita di controllo.
In riferimento alla relazione psico-terapeutica, è ora ancora più facile evidenziare la peculiare intensità e pervasività emozionale e affettiva dei processi e degli atteggiamenti di "cura" che vengono a strutturare la relazione terapeuta-paziente. E che fanno di tale relazione un paradosso unico nel suo genere. Tale relazione, infatti si viene a caratterizzare: a. per una implicazione personologica radicale da parte di entrambi, secondo modalità, forme e tempi che non trovano riscontro in nessun altra relazione specialistica (e che invece svelano affinità strutturali con relazioni di cura non specialistiche, come quelle di coppia, parentali ed educative). b. questa implicazione personologica, a sua volta, proprio in forza della sua radicalità, obbliga il terapeuta ad un prendersi cura del paziente per il tramite del doppio paradosso dell'essersi (già in qualche modo) preso cura di sé e del suo continuare a farlo nel contesto specifico delle sollecitazioni che il paziente produce in forza delle peculiarità della sua patologia;
c. queste ultime sollecitazioni del paziente, a causa della loro indeterminatezza (almeno iniziale) e della loro complessa opacità (di cosa soffra "realmente" il paziente è il quesito che trova paradossale risposta "definitiva" alla fine della storia relazionale stessa) producono effetti emozionali (e pulsionali) 13
Pagini de filosofie [Philosophical Files], 2024
Revista Estudos Feministas (UFSC), 2019
Cybersecurity Providing for Maritime Automatic Identification System, 2022
Epidemiology and Psychiatric Sciences
Advances in Mathematics Education, 2014
"Le "Finzioni" alla prova", a cura di M. R. Dondi, G. Salvaggio, Milano 2025, 2025
Tribology Letters, 2022
Deleted Journal, 2023
Australasian Radiology, 1999
SSRN Electronic Journal, 2010
Critical Perspectives on Contemporary Slavery, 2025
EMC - Pathologie professionnelle et de l 'environnement, 2007