Seghid Hurui
Marketing
&
Distribuzione
Prima edizione: 2013
Con la collaborazione della Redazione e dei Consulenti della CESM
Curatela, progetto grafico e impaginazione: Studio editoriale Ardigò
Copertina: Vavassori & Vavassori, Bonate Sotto (BG)
Stampa: Castelli Bolis Poligrafiche S.p.A. - Cenate Sotto (BG)
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attribuzioni all’interno del libro, l’editore è a disposizione degli accertati aventi esclusivo diritto. Il copyright delle iconografie e la proprietà
dei marchi registrati citati nel testo, utilizzati ai soli fini didattici e a titolo esemplificativo, sono dei rispettivi proprietari e inseriti nei limiti
della normativa vigente per le opere a carattere didattico scolastico. Le immagini di prodotti commercializzati utilizzate sono da intendersi
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L’Editrice San Marco dichiara che il presente libro di testo è in versione mista con estensione web, in conformità
all’art. 11 della Legge n. 221/2012.
Printed in Italy
ISBN 978-88-8488-199-1
TUTTI I DIRITTI RISERVATI
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Milano, e-mail autorizzazioni@clearedi.org e sito web www.clearedi.org.
Ristampa
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2013
2014
2015
2016
2017
Presentazione
Presentazione
Il marketing, nell’era del mercato globalizzato, tende sempre più verso un mercato unico; in un periodo di recessione e di concorrenza aggressiva, come quello
attuale, esso sta diventando il cardine del sistema economico mondiale e, perciò,
influenza tutte le attività dell’impresa.
Scritto con un linguaggio di agevole e sicura comprensione, Marketing & Distribuzione illustra in modo puntuale tutti gli aspetti del marketing contemporaneo.
Il volume si struttura seguendo due direzioni principali: da una parte, presta particolare attenzione alle piccole aziende, anche artigianali, presentando casi pratici
e reali esperienze aziendali; dall’altra, è un testo molto attento agli sviluppi che la
disciplina del marketing ha avuto dall’incontro con Internet: e-commerce e business on-line. Il tutto è finalizzato alla conoscenza del consumatore finale, centro
dell’universo del marketing, oggetto di grande attenzione (customer care).
A livello teorico, il testo poggia sui tre pilastri fondamentali del marketing (il produttore, il prodotto-servizio e il consumatore finale) e prende in esame, in primo
luogo, il marketing analitico, analizzando le varie indagini che è possibile eseguire per valutare la posizione dei prodotti sul mercato. Dopodiché, attraverso
il marketing strategico, il testo prende in esame le decisioni riguardanti la segmentazione e il posizionamento, approfondendo, nel modulo dedicato al marketing operativo, la combinazione delle ben note “4P”: prodotto, prezzo, pubblicità
e piazzamento.
A un modulo introduttivo dedicato alla ripresa dei concetti fondamentali di
economia aziendale e di distribuzione, segue l’esposizione di teorie e applicazioni
del marketing, strutturata in moduli corredati di un apparato di box di approfondimento, di letture sia cartacee, sia on-line e da studi su problemi svolti, che
esemplificano quanto esposto adattandolo alla realtà dell’imprenditoria artigiana, delle piccole imprese e del web.
Alla fine di ogni Unità didattica, è presente un corpus di esercizi variamente
strutturati, che mirano all’apprendimento del lessico specialistico, nonché all’acquisizione delle competenze e delle abilità richieste dalle direttive ministeriali.
Alla fine di ogni modulo allo studente vengono sottoposti problemi da svolgere
riguardanti casi pratici con i quali, verosimilmente, questi si dovrà confrontare
una volta entrato nel mondo del lavoro.
In Appendice al volume, è stata aggiunta una esauriente fraseologia di settore
di facile consultazione e di immediato utilizzo didattico.
Nell’Interactive E-book sono disponibili approfondimenti di sicuro appeal ed
ulteriori esercitazioni.
Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito a portare a termine
questo lavoro.
3
4
Come leggere il testo
Come leggere il testo
Marketig & Distribuzione è un testo strutturato in 5 moduli, a loro volta suddivisi in Unità
didattiche. Ogni Unità didattica inizia con una mappa dei concetti – questa metodologia di
sintesi viene riproposta anche all’interno del testo – (1), comprende box di approfondimen-
1
La mappa presenta i contenuti che lo studente andrà ad affrontare
All’interno del testo sono presenti numerosi
box di approfondimento e numerose letture, sia cartacee che web
2
3
4
Il testo è puntualmente corredato da glossari che
spiegano allo studente i termini tecnici della materia
Come leggere il testo
5
to (2), letture (3), glossari esplicativi (4), box con casi pratici risolti (5) ed espansioni web
(6). Alla fine di ogni Unità didattica c’è una ricca mole di esercizi (7), come anche alla fine di
ogni modulo (8). Al termine del libro è possibile consultare un ampio glossario tecnico (9).
5
La presenza di casi pratici risolti garantisce
allo studente l’immediato passaggio dalla
teoria alla pratica
9
Un ricco e aggiornato glossario termina il volume
7
Ogni Unità didattica termina con un corpo
di esercizi, mentre problemi da risolvere
sono sottoposti allo studente alla fine di
ogni modulo
8
Il testo è corredato da numerose espansioni web
6
A mia madre Zewdi e allo zio Zerai
Indice
7
Presentazione ...................................................................................... pag. 3
Come leggere il testo................................................................................... 4
Modulo 0: Prerequisiti di Economia
10
1. L’imprenditore............................................................................................................................................ 11
2. Le tipologie di impresa ........................................................................................................................... 15
3. Le tipologie di società ............................................................................................................................ 16
4. L’impresa e il macroambiente .............................................................................................................. 19
Unità didattica 2: La produzione
24
1. Il processo di produzione ...................................................................................................................... 25
2. I costi di produzione e l’utile d’impresa ............................................................................................ 29
Unità didattica 3: Il mercato
32
1. Domanda e offerta ................................................................................................................................... 33
2. Il mercato e la concorrenza ................................................................................................................... 34
Unità didattica 4: La distribuzione
42
1. Le reti di distribuzione ............................................................................................................................ 43
Modulo 1: Le ricerche di mercato
Unità didattica 1: Evoluzione del marketing
52
1. Il concetto di marketing ......................................................................................................................... 53
2. Le origini del marketing ......................................................................................................................... 54
3. L’evoluzione del marketing ................................................................................................................... 56
4. Il marketing oggi....................................................................................................................................... 58
Unità didattica 2: Il sistema delle ricerche di marketing
62
1. La ricerca come strumento.................................................................................................................... 63
2. Le tipologie di ricerche ........................................................................................................................... 64
3. Pianificazione di una ricerca di marketing ............................................................................................. 67
4. Gli strumenti della ricerca ...................................................................................................................... 69
Unità didattica 3: Tipi di ricerche
78
1. I test di prodotto ....................................................................................................................................... 79
2. Ricerche sul packaging ........................................................................................................................... 80
3. Ricerche sulla pubblicità ........................................................................................................................ 81
4. Ricerche sulle vendite ............................................................................................................................. 82
Modulo 2: Il marketing strategico
Unità didattica 1: Segmentazione e posizionamento
90
1. Gli obiettivi del marketing strategico................................................................................................ 91
2. La segmentazione del mercato .................................................................................................................. 91
3. Strategia e posizionamento di un’impresa sul mercato ............................................................. 94
Unità didattica 2: Il piano di marketing
101
1. L’elaborazione del piano di marketing ............................................................................................102
2. Le motivazioni d’acquisto....................................................................................................................109
3. La matrice SWOT ....................................................................................................................... 111
Indice
Unità didattica 1: L’impresa
8
Indice
Modulo 3: Il marketing operativo
Unità didattica 1: Il prodotto
118
1. Il prodotto: elemento primo del marketing mix .........................................................................119
2. La strategia di marketing sul prodotto ...........................................................................................122
3. La strategia della combinazione di prodotti.................................................................................123
4. La strategia del ciclo di vita del prodotto ......................................................................................126
5. Influenza del ciclo economico nel marketing di prodotto ......................................................132
6. Il marchio ...................................................................................................................................................139
7. La marca .....................................................................................................................................................140
Unità didattica 2: Il prezzo
144
1. Il secondo elemento del marketing mix ........................................................................................145
2. Determinazione del prezzo in base ai costi .................................................................................146
3. Determinazione secondo il metodo del Break Even Point ......................................................148
4. La determinazione del prezzo in base alla domanda ................................................................151
5. La determinazione del prezzo in base alla concorrenza ..........................................................152
6. Le politiche di prezzo ............................................................................................................................152
Unità didattica 3: La pubblicità
157
1. La comunicazione ..................................................................................................................................158
2. Il sistema pubblicitario .........................................................................................................................160
3. La campagna pubblicitaria .................................................................................................................162
4. I mezzi pubblicitari tradizionali .........................................................................................................165
5. Altri strumenti pubblicitari .................................................................................................... 169
6. Le pubbliche relazioni...........................................................................................................................170
7. Il direct marketing (pubblicità diretta)............................................................................................170
8. La vendita personale e la promozione delle vendite ...............................................................171
Unità didattica 4: La vendita
175
1. Le politiche distributive (trade marketing) ...................................................................................176
2. La rete di vendita ....................................................................................................................................177
3. La distribuzione fisica............................................................................................................................180
4. Il merchandising .....................................................................................................................................181
Modulo 4: Internet e marketing
Indice
Unità didattica 1: Le aziende e Internet
190
1. Internet e web..........................................................................................................................................191
2. Come è fatto un sito Internet .............................................................................................................193
3. Le aziende e Internet .............................................................................................................................199
Unità didattica 2: La compravendita on-line
205
1. L’e-commerce ...........................................................................................................................................206
Appendice ..............................................................................................213
Fraseologia di settore ...............................................................................................................................214
Questo libro di testo è pubblicato in forma mista interattiva (cartacea + web). Collegandosi al sito dell’Editrice San Marco (www.editricesanmarco. it), è possibile scaricare il materiale didattico a disposizione degli utenti del libro selezionando il titolo
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Modulo
0
Prerequisiti
di Economia
In questo modulo introduttivo verranno approfonditi i concetti fondamentali
legati ai termini “impresa” e “azienda”, i
quali, insieme alla conoscenza del mercato, costituiscono il prerequisito per lo studio e l’applicazione del marketing d’impresa vero e proprio.
CONOSCENZE
llLe figure chiave del sistema economico
llLe attività dell’impresa
llI canali distributivi
ABILITÀ
llDeterminare il grado di elasticità di un bene
llValutare i costi di produzione e l’utile di impresa
llInterpretare le dinamiche del mercato
10
Modulo 0: Prerequisiti di Economia
Unità didattica 1
L’impresa
Imprenditore e impresa. Figure chiave del mondo di oggi
L’impresa
Mappa dei concetti
è gestita da
deve tener
o del
conto
si distingue in
b
base
a
imprenditore
macroambiente
tipologie
pt
compiti
- programmare la
produzione
- prevedere
l’andamento dei
mercati
- pianificare gli
investimenti
ttipologie
tip
p
- imprenditore
artigiano
- imprenditore
commerciale
- imprenditore
agricolo
- imprenditore
familiare
individuale
collettiva
società di
capitali
società di
persone
Unità didattica 1: L’impresa
11
1. L’imprenditore
Secondo il Codice Civile (libro V, art. 2082), l’imprenditore è colui che
“esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e servizi”.
L’imprenditore deve svolgere un’attività abituale e non occasionale;
quest’ultimo termine non va confuso con la continuità (cioè senza qualche ricorrente interruzione): è un imprenditore anche chi gestisce stagionalmente uno stabilimento balneare o un impianto sciistico; esso va distinto anche dall’esclusività: è un imprenditore anche un lavoratore
dipendente che, nelle ore libere, svolge una seconda attività a carattere
imprenditoriale, per esempio fornendo un servizio di intermediazione immobiliare.
Per approfondire
I
I liberi professionisti
I professionisti intellettuali o accademici
(medici, ingegneri, architetti, notai, dottori
commercialisti, ecc.) possono essere considerati imprenditori solo nel caso in cui non si
limitino a svolgere il servizio che caratterizza
la professione intellettuale, ma forniscano un
servizio più ampio, che generi a sua volta ricchezza e valore sotto forma di beni e servizi
offerti alla collettività.
È il caso, per esempio, del medico che gestisce una casa di cura e fornisce ai pazienti,
insieme al servizio di cura, quello di vitto e alloggio. █
1.1 I compiti dell’imprenditore
All’interno dell’azienda, l’imprenditore deve:
l operare scelte economiche appropriate su che cosa, come, quando
e quanto produrre;
l prevedere la collocazione dei prodotti sul mercato, in base alla domanda e all’eventuale concorrenza;
l programmare l’innovazione, il lavoro, gli investimenti, gli ammodernamenti degli impianti e l’introduzione di nuove tecnologie;
l adottare le forme pubblicitarie più adatte per fare conoscere i propri
prodotti o servizi.
Per adempiere queste funzioni l’imprenditore può avvalersi del supporto
di dirigenti e manager. In determinati settori, per poter svolgere l’attività di
imprenditore, occorre essere in possesso di determinati requisiti o superare
un esame di abilitazione. Per diventare imprenditore agricolo, per esempio,
bisogna sostenere l’esame di “imprenditore agricolo professionale”, mentre
per operare nel commercio è d’obbligo iscriversi al R.E.C. – Registro Esercenti il Commercio – presso la Camera di Commercio.
La Camera di
Commercio svolge
attività di interesse generale per il
sistema delle imprese, curandone lo
sviluppo nell’ambito
dell’economia locale.
Essa assolve anche
funzioni amministrative attraverso
il Registro delle
Imprese, l’archivio
ufficiale che riunisce
gli atti pubblici emanati dalle Camere di
Commercio.
12
Modulo 0: Prerequisiti di Economia
Per approfondire
I
Azienda e impresa
Azienda e impresa sono due concetti
ben distinti. L’impresa rappresenta l’attività
dell’imprenditore, svolta professionalmente
e organizzata, mentre l’azienda è l’insieme
dei beni materiali (materie prime, macchinari, attrezzature) e immateriali (know-how,
innovazione, saperi e conoscenze, forza lavoro) utilizzati dall’imprenditore per l’esercizio
dell’impresa. █
1.2 Le tipologie di imprenditore
La legge distingue diverse categorie di imprenditore, in base alle normative
che regolano l’attività, agli adempimenti fiscali, alle agevolazioni comunitarie, ecc. Si analizzano ora ad una ad una.
L’imprenditore agricolo
L’imprenditore agricolo è colui che esercita un’attività diretta alla coltivazione del fondo (la terra), alla viticoltura, all’allevamento del bestiame
(compresa l’acquacoltura) e altre attività connesse. Per “attività connesse” si intendono quelle legate alla trasformazione e alla vendita dei prodotti
agricoli. Ma, se accanto al bestiame del suo allevamento un agricoltore vendesse anche bestiame acquistato da terzi, perderebbe lo status di imprenditore agricolo e configurerebbe la sua impresa come commerciale.
L’imprenditore commerciale
Secondo il Codice Civile, è un imprenditore commerciale colui che svolge
una delle seguenti attività:
L’imprenditore agricolo esercita la coltivazione del fondo
Unità didattica 1: L’impresa
l attività industriale diretta alla produzione di beni e servizi;
l attività intermediaria nella circolazione di beni (è l’attività del commerciante all’ingrosso e al dettaglio);
l attività di trasporto via terra, via acqua e via aria;
l attività bancaria o assicurativa;
l altre attività ausiliarie delle precedenti (per es. mediatori, agenti di
commercio).
L’attività di produzione deve essere comunque industriale, cioè non agricola.
L’imprenditore familiare
L’impresa familiare è necessariamente un’impresa individuale, condotta
da una persona fisica, il titolare, che ne è anche il proprietario. In questo
tipo di impresa possono collaborare anche alcuni familiari: il coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo. Per la collaborazione
prestata dai familiari è riconosciuta, entro determinati limiti, una quota di
partecipazione agli utili dell’impresa.
Per essere considerati collaboratori dell’impresa, i familiari devono partecipare all’attività della stessa in modo continuativo e prevalente. Sono
dunque esclusi i familiari che:
l prestano la loro attività nella famiglia e non nell’impresa;
l svolgono la loro attività prevalente all’esterno dell’impresa;
l esercitano in via continuativa un’attività di lavoro dipendente, autonomo o sono loro stessi titolari d’impresa.
L’imprenditore artigiano
L’imprenditore artigiano esercita personalmente, professionalmente e
in qualità di titolare, l’impresa artigiana, svolgendo in misura prevalente il proprio lavoro,
anche manuale, nel processo produttivo.
Nell’impresa, la produzione dei beni o dei
Nell’impresa artigiana, il titolare deve operare
servizi è, quindi, stretinsieme ai suoi dipendenti
tamente collegata alla
persona
dell’imprenditore, il cui apporto nel processo produttivo
è complementare a quello dei dipendenti, ma
allo stesso tempo prevalente in quanto, accanto a esso, svolge compiti dirigenziali.
Il numero massimo di dipendenti di un’impresa artigiana è variabile a seconda delle modalità di produzione e del settore di attività.
L’impresa artigiana può inoltre contare su un
determinato numero di apprendisti, anch’esso
stabilito per legge.
13
Il titolare è chi
gestisce l’impresa
individuale in via
esclusiva, ha la
qualifica di imprenditore ed è l’unico
responsabile, anche
se si avvale della
collaborazione dei
familiari. Pertanto
solo su di lui gravano
le eventuali perdite
subite dall’impresa.
L’utile si ottiene
sottraendo i costi
di produzione e
amministrazione ai
ricavi (prodotti o servizi venduti) relativi
all’esercizio amministrativo (periodo
di tempo che va
dal 1° gennaio al 31
dicembre dell’anno
in questione).
Modulo 0: Prerequisiti di Economia
14
Limiti dimensionali delle imprese artigiane
Numero massimo di
dipendenti*
Numero massimo di
apprendisti
Lavorazioni non in serie
18
9
Lavorazioni in serie non del tutto automatizzate
9
5
Lavorazioni artistiche e tradizionali
32
16
Trasporto
8
-
Costruzioni edili
10
5
Settore e tipologia dell’impresa
*Compresi gli apprendisti
L’impresa artigiana può essere svolta in forma di ditta individuale o
in forma societaria. In quest’ultimo caso tutti i soci, o la maggioranza
di essi, vi devono svolgere un lavoro personale che abbia, all’interno
dell’impresa, una funzione preminente sul capitale.
Per approfondire
I
L’apprendistato
L’apprendistato è considerato il principale
veicolo per l’ingresso dei giovani nel mondo
del lavoro. Esso è disciplinato dal D. Lgs. n.
167/2011 che lo definisce come un contratto
di lavoro a tempo indeterminato finalizzato
alla formazione e all’occupazione dei giovani,
e stabilisce le seguenti regole:
l il periodo di apprendistato ha una durata minima di 6 mesi;
l l’apprendista è seguito in azienda da
un tutor o referente aziendale;
l il rapporto tra apprendisti e lavoratori
qualificati deve essere di tre apprendisti ogni
due lavoratori;
l l’apprendistato si deve inserire in un
più ampio percorso di formazione che il giovane dovrà seguire in azienda, ai fini del raggiungimento della qualifica professionale.
Inoltre la legge identifica tre tipologie di
apprendistato:
l apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, per i giovani dai 15 ai 25
anni, che vogliano conseguire la qualifica assolvendo all’obbligo formativo;
l apprendistato professionalizzante o
contratto di mestiere, per i giovani tra i 18 e
i 29 anni che vogliano acquisire una qualifica
professionale ai fini contrattuali;
l apprendistato di alta formazione e di ricerca, per il conseguimento di un diploma di
istruzione secondaria superiore o di titoli universitari e postuniversitari. █
L’apprendistato unisce giovani e mondo del lavoro
Unità didattica 1: L’impresa
15
2. Le tipologie di impresa
Le imprese si possono classificare in base a diversi criteri, a seconda dei
quali si distinguono:
l imprese dirette o indirette;
l imprese pubbliche o private;
l imprese individuali e collettive.
Mappa dei concetti
Tipologie di impresa
dirette /
indirette
pubbliche /
private
individuali /
collettive
Imprese dirette e indirette
Sono imprese dirette (agrarie, estrattive, artigianali e industriali, dei servizi) quelle il cui
scopo è la produzione di beni o servizi. Sono,
invece, imprese indirette (mercantili, bancarie, assicurative) quelle il cui fine è permettere
più agevoli forme di scambio, svolgendo principalmente attività di intermediazione.
Le Ferrovie dello Stato sono un’azienda
pubblica
Imprese pubbliche e private
Sono definite pubbliche quelle imprese i cui
capitali sono in maggioranza statali. La gestione di questo tipo di imprese, solitamente di importanza strategica per la collettività (trasporti,
energia, carburanti, ecc.), è controllata dallo
Stato.
Le imprese private, invece, sono gestite da una privata persona fisica o
giuridica. Queste imprese hanno quasi sempre fine di lucro.
16
Modulo 0: Prerequisiti di Economia
Imprese individuali e collettive
Sono imprese individuali quelle i cui capitali appartengono a un individuo
privato; mentre le imprese collettive sono costituite grazie a capitali provenienti da diversi soci che si organizzano dando vita a una società.
3. Le tipologie di società
La società è l’organismo economico che nasce da un atto costitutivo (art.
2247 Codice Civile) con il quale uno o più soci si impegnano a conferire
beni o servizi (che andranno a costituire il capitale della società) per svolgere una attività economica allo scopo di dividere gli utili (attività a scopo
lucrativo).
L’atto costitutivo di una società può essere:
l un atto unilaterale, se essa è fondata da un unico socio;
l un contratto stipulato tra più soci, se ha origine dall’accordo tra diversi soggetti.
Per approfondire
I
La personalità giuridica
Con personalità giuridica si intende la
capacità di essere titolari di diritti e di doveri
nei confronti della società civile e dell’ordinamento dello Stato. Nelle società di persone, la
personalità giuridica è affidata a singoli soci
che devono rispondere con il proprio patrimonio alle eventuali controversie, mentre le
società di capitali, dotate di personalità giuridica, hanno anche autonomia patrimoniale
e sono pertanto tenute a rispondere con il
capitale d’impresa in caso di azioni legali. █
Le società di capitali hanno una propria personalità giuridica
Unità didattica 1: L’impresa
17
In base al grado di autonomia patrimoniale, si distinguono:
l le società di persone, a cui non viene riconosciuta la personalità
giuridica;
l le società di capitali, che godono di personalità giuridica.
Vi è inoltre un particolare tipo di società, che non ha scopo lucrativo: la
cooperativa.
3.1 Le società di persone
Nelle società di persone, il fattore personale è prevalente rispetto a quello
patrimoniale e i soci sono tenuti a rispondere personalmente e solidalmente per tutte le obbligazioni sociali. Per questo motivo le società di
persone si dicono a responsabilità illimitata. In caso di insolvenza, i creditori sociali possono richiedere il dovuto rivalendosi sia sul patrimonio
della società, sia sul patrimonio personale dei soci.
Sono società di persone:
l la società semplice, che svolge, come impresa collettiva, attività non
commerciale;
l la società in nome collettivo (s.n.c.), dedicata ad attività commerciali;
l la società in accomandita semplice (s.a.s), che distingue tra soci
accomandanti (che rispondono delle obbligazioni sociali solo nei limiti
delle quote conferite) e soci accomandatari (che invece rispondono illimitatamente alle obbligazioni sociali).
Rispondere in
solido significa
“rispondere insieme”; nelle società di
persone tutti i soci
devono rispondere
insieme di eventuali
obbligazioni e debiti
della società.
Per obbligazione
sociale si intende
qualsiasi debito contratto dalla società.
3.2 Le società di capitali
Le imprese medio-grandi sono solitamente organizzate sotto forma di società di capitali.
In queste società, il fattore patrimoniale prevale su
quello personale. Infatti, vi è la totale separazione tra i
beni della società (i beni e i capitali conferiti dai soci in
fase di stipulazione del contratto, le quote societarie
di proprietà, ecc.) e i beni personali dei soci. Per le obbligazioni sociali risponde la società con il suo patrimonio, ben distinto da quello dei singoli soci. Nel caso
in cui il patrimonio sociale non sia sufficiente a estinMolte aziende familiari, col tempo si
guere i debiti sociali non è quindi possibile, per i cresono trasformate in società di capitali
ditori, agire contro i soci. Ne consegue che la scelta
della forma societaria spesso dipende dalla capacità
economica dei contraenti (i soci): quando questa capacità non è elevata,
si costituisce, solitamente, una società di persone; al contrario, se il capitale di cui i contraenti dispongono è ingente, si opterà per costituire una
società di capitali.
Anche le aziende condotte in passato da un unico imprenditore, che affidava la gestione al proprio successore in una tradizione di tipo familiare
(si pensi per esempio alla Fiat e alla Pirelli), hanno dovuto trasformarsi,
18
Modulo 0: Prerequisiti di Economia
nel tempo, in grandi società per azioni. Ciò ha consentito di aumentare
fortemente il capitale e gli investimenti e, in definitiva, ha fornito la garanzia di una crescita economica.
Sono società di capitali:
l la società per azioni (s.p.a.), in cui le quote di partecipazione sono
costituite da azioni e che è la forma più importante di società di capitali;
l la società a responsabilità limitata (s.r.l.), che svolge attività commerciale a fini lucrativi e può essere esercitata in forma individuale o collettiva;
l la società in accomandita per azioni (s.a.p.a), che distribuisce le
responsabilità tra i soci accomandanti e accomandatari.
I tipi di società previsti dall’ordinamento italiano
Società semplice
Società di persone
Società in nome collettivo (S.n.c.)
Società in accomandita semplice (S.a.s.)
Società per azioni (S.p.a.)
Società di capitali
Società a responsabilità limitata (S.r.l.)
Società in accomandita per azioni (S.a.p.a.)
Per approfondire
I
Impresa e società
Le imprese artigiane, per esempio, possono essere costituite, secondo la L. n. 443/85,
esclusivamente nelle seguenti forme giuridiche:
l ditta individuale;
l società in nome collettivo (s.n.c);
l società cooperativa;
l società in accomandita semplice (s.a.s.);
l società a responsabilità limitata (s.r.l.)
unipersonale e pluripersonale.
Le società per azioni e le società in accomandita per azioni non sono invece considerate imprese artigiane. █
3.3 Le società cooperative
Le cooperative sono società aventi scopo mutualistico.
Ciò significa che esse non vengono costituite per conseguire degli utili da ripartire ai soci, ma al fine di svolgere
un’attività economica che dia ai soci la possibilità di ottenere beni o servizi a condizioni più favorevoli rispetto a
quelle che otterrebbero singolarmente.
Quando le società cooperative stipulano
Le cooperative di consumo hanno l’obiettivo di
contratti con i loro soci, si ha un rapporto di
abbassare i prezzi di vendita