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Markting & Distribuzione

Per le citazioni delle fonti, per le riproduzioni varie inserite in quest'opera, nonché per eventuali non volute omissioni nei riferimenti o nelle attribuzioni all'interno del libro, l'editore è a disposizione degli accertati aventi esclusivo diritto. Il copyright delle iconografie e la proprietà dei marchi registrati citati nel testo, utilizzati ai soli fini didattici e a titolo esemplificativo, sono dei rispettivi proprietari e inseriti nei limiti della normativa vigente per le opere a carattere didattico scolastico. Le immagini di prodotti commercializzati utilizzate sono da intendersi solo come esempi didattici e non come scelte di merito, né come propensione all'acquisto o quant'altro. L'Editrice San Marco dichiara che il presente libro di testo è in versione mista con estensione web, in conformità all'art. 11 della Legge n. 221/2012. Printed in Italy ISBN 978-88-8488-199-1 TUTTI I DIRITTI RISERVATI ©2013 Editrice San Marco S.r.l., Bergamo Ponteranica www.editricesanmarco.it -info@editricesanmarco.it È vietata la riproduzione anche parziale o a uso interno o didattico, con qualsiasi mezzo, non autorizzata dall'editore. I trasgressori saranno puniti a norma di legge. I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le fotocopie effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Centro Licenze e Autorizzazioni per le Riproduzioni Editoriali, Corso di Porta Romana 108, 20122 Milano, e-mail autorizzazioni@clearedi.org e sito web www.clearedi.org. Ristampa 1 2 3 4 5

Seghid Hurui Marketing & Distribuzione Prima edizione: 2013 Con la collaborazione della Redazione e dei Consulenti della CESM Curatela, progetto grafico e impaginazione: Studio editoriale Ardigò Copertina: Vavassori & Vavassori, Bonate Sotto (BG) Stampa: Castelli Bolis Poligrafiche S.p.A. - Cenate Sotto (BG) Per le citazioni delle fonti, per le riproduzioni varie inserite in quest’opera, nonché per eventuali non volute omissioni nei riferimenti o nelle attribuzioni all’interno del libro, l’editore è a disposizione degli accertati aventi esclusivo diritto. Il copyright delle iconografie e la proprietà dei marchi registrati citati nel testo, utilizzati ai soli fini didattici e a titolo esemplificativo, sono dei rispettivi proprietari e inseriti nei limiti della normativa vigente per le opere a carattere didattico scolastico. Le immagini di prodotti commercializzati utilizzate sono da intendersi solo come esempi didattici e non come scelte di merito, né come propensione all’acquisto o quant’altro. L’Editrice San Marco dichiara che il presente libro di testo è in versione mista con estensione web, in conformità all’art. 11 della Legge n. 221/2012. Printed in Italy ISBN 978-88-8488-199-1 TUTTI I DIRITTI RISERVATI ©2013 Editrice San Marco S.r.l., Bergamo Ponteranica www.editricesanmarco.it – info@editricesanmarco.it È vietata la riproduzione anche parziale o a uso interno o didattico, con qualsiasi mezzo, non autorizzata dall’editore. I trasgressori saranno puniti a norma di legge. I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le fotocopie effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Centro Licenze e Autorizzazioni per le Riproduzioni Editoriali, Corso di Porta Romana 108, 20122 Milano, e-mail autorizzazioni@clearedi.org e sito web www.clearedi.org. Ristampa 1 2 3 4 5 2013 2014 2015 2016 2017 Presentazione Presentazione Il marketing, nell’era del mercato globalizzato, tende sempre più verso un mercato unico; in un periodo di recessione e di concorrenza aggressiva, come quello attuale, esso sta diventando il cardine del sistema economico mondiale e, perciò, influenza tutte le attività dell’impresa. Scritto con un linguaggio di agevole e sicura comprensione, Marketing & Distribuzione illustra in modo puntuale tutti gli aspetti del marketing contemporaneo. Il volume si struttura seguendo due direzioni principali: da una parte, presta particolare attenzione alle piccole aziende, anche artigianali, presentando casi pratici e reali esperienze aziendali; dall’altra, è un testo molto attento agli sviluppi che la disciplina del marketing ha avuto dall’incontro con Internet: e-commerce e business on-line. Il tutto è finalizzato alla conoscenza del consumatore finale, centro dell’universo del marketing, oggetto di grande attenzione (customer care). A livello teorico, il testo poggia sui tre pilastri fondamentali del marketing (il produttore, il prodotto-servizio e il consumatore finale) e prende in esame, in primo luogo, il marketing analitico, analizzando le varie indagini che è possibile eseguire per valutare la posizione dei prodotti sul mercato. Dopodiché, attraverso il marketing strategico, il testo prende in esame le decisioni riguardanti la segmentazione e il posizionamento, approfondendo, nel modulo dedicato al marketing operativo, la combinazione delle ben note “4P”: prodotto, prezzo, pubblicità e piazzamento. A un modulo introduttivo dedicato alla ripresa dei concetti fondamentali di economia aziendale e di distribuzione, segue l’esposizione di teorie e applicazioni del marketing, strutturata in moduli corredati di un apparato di box di approfondimento, di letture sia cartacee, sia on-line e da studi su problemi svolti, che esemplificano quanto esposto adattandolo alla realtà dell’imprenditoria artigiana, delle piccole imprese e del web. Alla fine di ogni Unità didattica, è presente un corpus di esercizi variamente strutturati, che mirano all’apprendimento del lessico specialistico, nonché all’acquisizione delle competenze e delle abilità richieste dalle direttive ministeriali. Alla fine di ogni modulo allo studente vengono sottoposti problemi da svolgere riguardanti casi pratici con i quali, verosimilmente, questi si dovrà confrontare una volta entrato nel mondo del lavoro. In Appendice al volume, è stata aggiunta una esauriente fraseologia di settore di facile consultazione e di immediato utilizzo didattico. Nell’Interactive E-book sono disponibili approfondimenti di sicuro appeal ed ulteriori esercitazioni. Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito a portare a termine questo lavoro. 3 4 Come leggere il testo Come leggere il testo Marketig & Distribuzione è un testo strutturato in 5 moduli, a loro volta suddivisi in Unità didattiche. Ogni Unità didattica inizia con una mappa dei concetti – questa metodologia di sintesi viene riproposta anche all’interno del testo – (1), comprende box di approfondimen- 1 La mappa presenta i contenuti che lo studente andrà ad affrontare All’interno del testo sono presenti numerosi box di approfondimento e numerose letture, sia cartacee che web 2 3 4 Il testo è puntualmente corredato da glossari che spiegano allo studente i termini tecnici della materia Come leggere il testo 5 to (2), letture (3), glossari esplicativi (4), box con casi pratici risolti (5) ed espansioni web (6). Alla fine di ogni Unità didattica c’è una ricca mole di esercizi (7), come anche alla fine di ogni modulo (8). Al termine del libro è possibile consultare un ampio glossario tecnico (9). 5 La presenza di casi pratici risolti garantisce allo studente l’immediato passaggio dalla teoria alla pratica 9 Un ricco e aggiornato glossario termina il volume 7 Ogni Unità didattica termina con un corpo di esercizi, mentre problemi da risolvere sono sottoposti allo studente alla fine di ogni modulo 8 Il testo è corredato da numerose espansioni web 6 A mia madre Zewdi e allo zio Zerai Indice 7 Presentazione ...................................................................................... pag. 3 Come leggere il testo................................................................................... 4 Modulo 0: Prerequisiti di Economia 10 1. L’imprenditore............................................................................................................................................ 11 2. Le tipologie di impresa ........................................................................................................................... 15 3. Le tipologie di società ............................................................................................................................ 16 4. L’impresa e il macroambiente .............................................................................................................. 19 Unità didattica 2: La produzione 24 1. Il processo di produzione ...................................................................................................................... 25 2. I costi di produzione e l’utile d’impresa ............................................................................................ 29 Unità didattica 3: Il mercato 32 1. Domanda e offerta ................................................................................................................................... 33 2. Il mercato e la concorrenza ................................................................................................................... 34 Unità didattica 4: La distribuzione 42 1. Le reti di distribuzione ............................................................................................................................ 43 Modulo 1: Le ricerche di mercato Unità didattica 1: Evoluzione del marketing 52 1. Il concetto di marketing ......................................................................................................................... 53 2. Le origini del marketing ......................................................................................................................... 54 3. L’evoluzione del marketing ................................................................................................................... 56 4. Il marketing oggi....................................................................................................................................... 58 Unità didattica 2: Il sistema delle ricerche di marketing 62 1. La ricerca come strumento.................................................................................................................... 63 2. Le tipologie di ricerche ........................................................................................................................... 64 3. Pianificazione di una ricerca di marketing ............................................................................................. 67 4. Gli strumenti della ricerca ...................................................................................................................... 69 Unità didattica 3: Tipi di ricerche 78 1. I test di prodotto ....................................................................................................................................... 79 2. Ricerche sul packaging ........................................................................................................................... 80 3. Ricerche sulla pubblicità ........................................................................................................................ 81 4. Ricerche sulle vendite ............................................................................................................................. 82 Modulo 2: Il marketing strategico Unità didattica 1: Segmentazione e posizionamento 90 1. Gli obiettivi del marketing strategico................................................................................................ 91 2. La segmentazione del mercato .................................................................................................................. 91 3. Strategia e posizionamento di un’impresa sul mercato ............................................................. 94 Unità didattica 2: Il piano di marketing 101 1. L’elaborazione del piano di marketing ............................................................................................102 2. Le motivazioni d’acquisto....................................................................................................................109 3. La matrice SWOT ....................................................................................................................... 111 Indice Unità didattica 1: L’impresa 8 Indice Modulo 3: Il marketing operativo Unità didattica 1: Il prodotto 118 1. Il prodotto: elemento primo del marketing mix .........................................................................119 2. La strategia di marketing sul prodotto ...........................................................................................122 3. La strategia della combinazione di prodotti.................................................................................123 4. La strategia del ciclo di vita del prodotto ......................................................................................126 5. Influenza del ciclo economico nel marketing di prodotto ......................................................132 6. Il marchio ...................................................................................................................................................139 7. La marca .....................................................................................................................................................140 Unità didattica 2: Il prezzo 144 1. Il secondo elemento del marketing mix ........................................................................................145 2. Determinazione del prezzo in base ai costi .................................................................................146 3. Determinazione secondo il metodo del Break Even Point ......................................................148 4. La determinazione del prezzo in base alla domanda ................................................................151 5. La determinazione del prezzo in base alla concorrenza ..........................................................152 6. Le politiche di prezzo ............................................................................................................................152 Unità didattica 3: La pubblicità 157 1. La comunicazione ..................................................................................................................................158 2. Il sistema pubblicitario .........................................................................................................................160 3. La campagna pubblicitaria .................................................................................................................162 4. I mezzi pubblicitari tradizionali .........................................................................................................165 5. Altri strumenti pubblicitari .................................................................................................... 169 6. Le pubbliche relazioni...........................................................................................................................170 7. Il direct marketing (pubblicità diretta)............................................................................................170 8. La vendita personale e la promozione delle vendite ...............................................................171 Unità didattica 4: La vendita 175 1. Le politiche distributive (trade marketing) ...................................................................................176 2. La rete di vendita ....................................................................................................................................177 3. La distribuzione fisica............................................................................................................................180 4. Il merchandising .....................................................................................................................................181 Modulo 4: Internet e marketing Indice Unità didattica 1: Le aziende e Internet 190 1. Internet e web..........................................................................................................................................191 2. Come è fatto un sito Internet .............................................................................................................193 3. Le aziende e Internet .............................................................................................................................199 Unità didattica 2: La compravendita on-line 205 1. L’e-commerce ...........................................................................................................................................206 Appendice ..............................................................................................213 Fraseologia di settore ...............................................................................................................................214 Questo libro di testo è pubblicato in forma mista interattiva (cartacea + web). Collegandosi al sito dell’Editrice San Marco (www.editricesanmarco. it), è possibile scaricare il materiale didattico a disposizione degli utenti del libro selezionando il titolo e cliccando sull’icona Interactive e-book. È necessario registrarsi e inserire il codice PIN individuale riportato in fondo al libro. Modulo 0 Prerequisiti di Economia In questo modulo introduttivo verranno approfonditi i concetti fondamentali legati ai termini “impresa” e “azienda”, i quali, insieme alla conoscenza del mercato, costituiscono il prerequisito per lo studio e l’applicazione del marketing d’impresa vero e proprio. CONOSCENZE llLe figure chiave del sistema economico llLe attività dell’impresa llI canali distributivi ABILITÀ llDeterminare il grado di elasticità di un bene llValutare i costi di produzione e l’utile di impresa llInterpretare le dinamiche del mercato 10 Modulo 0: Prerequisiti di Economia Unità didattica 1 L’impresa Imprenditore e impresa. Figure chiave del mondo di oggi L’impresa Mappa dei concetti è gestita da deve tener o del conto si distingue in b base a imprenditore macroambiente tipologie pt compiti - programmare la produzione - prevedere l’andamento dei mercati - pianificare gli investimenti ttipologie tip p - imprenditore artigiano - imprenditore commerciale - imprenditore agricolo - imprenditore familiare individuale collettiva società di capitali società di persone Unità didattica 1: L’impresa 11 1. L’imprenditore Secondo il Codice Civile (libro V, art. 2082), l’imprenditore è colui che “esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e servizi”. L’imprenditore deve svolgere un’attività abituale e non occasionale; quest’ultimo termine non va confuso con la continuità (cioè senza qualche ricorrente interruzione): è un imprenditore anche chi gestisce stagionalmente uno stabilimento balneare o un impianto sciistico; esso va distinto anche dall’esclusività: è un imprenditore anche un lavoratore dipendente che, nelle ore libere, svolge una seconda attività a carattere imprenditoriale, per esempio fornendo un servizio di intermediazione immobiliare. Per approfondire I I liberi professionisti I professionisti intellettuali o accademici (medici, ingegneri, architetti, notai, dottori commercialisti, ecc.) possono essere considerati imprenditori solo nel caso in cui non si limitino a svolgere il servizio che caratterizza la professione intellettuale, ma forniscano un servizio più ampio, che generi a sua volta ricchezza e valore sotto forma di beni e servizi offerti alla collettività. È il caso, per esempio, del medico che gestisce una casa di cura e fornisce ai pazienti, insieme al servizio di cura, quello di vitto e alloggio. █ 1.1 I compiti dell’imprenditore All’interno dell’azienda, l’imprenditore deve: l operare scelte economiche appropriate su che cosa, come, quando e quanto produrre; l prevedere la collocazione dei prodotti sul mercato, in base alla domanda e all’eventuale concorrenza; l programmare l’innovazione, il lavoro, gli investimenti, gli ammodernamenti degli impianti e l’introduzione di nuove tecnologie; l adottare le forme pubblicitarie più adatte per fare conoscere i propri prodotti o servizi. Per adempiere queste funzioni l’imprenditore può avvalersi del supporto di dirigenti e manager. In determinati settori, per poter svolgere l’attività di imprenditore, occorre essere in possesso di determinati requisiti o superare un esame di abilitazione. Per diventare imprenditore agricolo, per esempio, bisogna sostenere l’esame di “imprenditore agricolo professionale”, mentre per operare nel commercio è d’obbligo iscriversi al R.E.C. – Registro Esercenti il Commercio – presso la Camera di Commercio. La Camera di Commercio svolge attività di interesse generale per il sistema delle imprese, curandone lo sviluppo nell’ambito dell’economia locale. Essa assolve anche funzioni amministrative attraverso il Registro delle Imprese, l’archivio ufficiale che riunisce gli atti pubblici emanati dalle Camere di Commercio. 12 Modulo 0: Prerequisiti di Economia Per approfondire I Azienda e impresa Azienda e impresa sono due concetti ben distinti. L’impresa rappresenta l’attività dell’imprenditore, svolta professionalmente e organizzata, mentre l’azienda è l’insieme dei beni materiali (materie prime, macchinari, attrezzature) e immateriali (know-how, innovazione, saperi e conoscenze, forza lavoro) utilizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa. █ 1.2 Le tipologie di imprenditore La legge distingue diverse categorie di imprenditore, in base alle normative che regolano l’attività, agli adempimenti fiscali, alle agevolazioni comunitarie, ecc. Si analizzano ora ad una ad una. L’imprenditore agricolo L’imprenditore agricolo è colui che esercita un’attività diretta alla coltivazione del fondo (la terra), alla viticoltura, all’allevamento del bestiame (compresa l’acquacoltura) e altre attività connesse. Per “attività connesse” si intendono quelle legate alla trasformazione e alla vendita dei prodotti agricoli. Ma, se accanto al bestiame del suo allevamento un agricoltore vendesse anche bestiame acquistato da terzi, perderebbe lo status di imprenditore agricolo e configurerebbe la sua impresa come commerciale. L’imprenditore commerciale Secondo il Codice Civile, è un imprenditore commerciale colui che svolge una delle seguenti attività: L’imprenditore agricolo esercita la coltivazione del fondo Unità didattica 1: L’impresa l attività industriale diretta alla produzione di beni e servizi; l attività intermediaria nella circolazione di beni (è l’attività del commerciante all’ingrosso e al dettaglio); l attività di trasporto via terra, via acqua e via aria; l attività bancaria o assicurativa; l altre attività ausiliarie delle precedenti (per es. mediatori, agenti di commercio). L’attività di produzione deve essere comunque industriale, cioè non agricola. L’imprenditore familiare L’impresa familiare è necessariamente un’impresa individuale, condotta da una persona fisica, il titolare, che ne è anche il proprietario. In questo tipo di impresa possono collaborare anche alcuni familiari: il coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo. Per la collaborazione prestata dai familiari è riconosciuta, entro determinati limiti, una quota di partecipazione agli utili dell’impresa. Per essere considerati collaboratori dell’impresa, i familiari devono partecipare all’attività della stessa in modo continuativo e prevalente. Sono dunque esclusi i familiari che: l prestano la loro attività nella famiglia e non nell’impresa; l svolgono la loro attività prevalente all’esterno dell’impresa; l esercitano in via continuativa un’attività di lavoro dipendente, autonomo o sono loro stessi titolari d’impresa. L’imprenditore artigiano L’imprenditore artigiano esercita personalmente, professionalmente e in qualità di titolare, l’impresa artigiana, svolgendo in misura prevalente il proprio lavoro, anche manuale, nel processo produttivo. Nell’impresa, la produzione dei beni o dei Nell’impresa artigiana, il titolare deve operare servizi è, quindi, stretinsieme ai suoi dipendenti tamente collegata alla persona dell’imprenditore, il cui apporto nel processo produttivo è complementare a quello dei dipendenti, ma allo stesso tempo prevalente in quanto, accanto a esso, svolge compiti dirigenziali. Il numero massimo di dipendenti di un’impresa artigiana è variabile a seconda delle modalità di produzione e del settore di attività. L’impresa artigiana può inoltre contare su un determinato numero di apprendisti, anch’esso stabilito per legge. 13 Il titolare è chi gestisce l’impresa individuale in via esclusiva, ha la qualifica di imprenditore ed è l’unico responsabile, anche se si avvale della collaborazione dei familiari. Pertanto solo su di lui gravano le eventuali perdite subite dall’impresa. L’utile si ottiene sottraendo i costi di produzione e amministrazione ai ricavi (prodotti o servizi venduti) relativi all’esercizio amministrativo (periodo di tempo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno in questione). Modulo 0: Prerequisiti di Economia 14 Limiti dimensionali delle imprese artigiane Numero massimo di dipendenti* Numero massimo di apprendisti Lavorazioni non in serie 18 9 Lavorazioni in serie non del tutto automatizzate 9 5 Lavorazioni artistiche e tradizionali 32 16 Trasporto 8 - Costruzioni edili 10 5 Settore e tipologia dell’impresa *Compresi gli apprendisti L’impresa artigiana può essere svolta in forma di ditta individuale o in forma societaria. In quest’ultimo caso tutti i soci, o la maggioranza di essi, vi devono svolgere un lavoro personale che abbia, all’interno dell’impresa, una funzione preminente sul capitale. Per approfondire I L’apprendistato L’apprendistato è considerato il principale veicolo per l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Esso è disciplinato dal D. Lgs. n. 167/2011 che lo definisce come un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e all’occupazione dei giovani, e stabilisce le seguenti regole: l il periodo di apprendistato ha una durata minima di 6 mesi; l l’apprendista è seguito in azienda da un tutor o referente aziendale; l il rapporto tra apprendisti e lavoratori qualificati deve essere di tre apprendisti ogni due lavoratori; l l’apprendistato si deve inserire in un più ampio percorso di formazione che il giovane dovrà seguire in azienda, ai fini del raggiungimento della qualifica professionale. Inoltre la legge identifica tre tipologie di apprendistato: l apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, per i giovani dai 15 ai 25 anni, che vogliano conseguire la qualifica assolvendo all’obbligo formativo; l apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere, per i giovani tra i 18 e i 29 anni che vogliano acquisire una qualifica professionale ai fini contrattuali; l apprendistato di alta formazione e di ricerca, per il conseguimento di un diploma di istruzione secondaria superiore o di titoli universitari e postuniversitari. █ L’apprendistato unisce giovani e mondo del lavoro Unità didattica 1: L’impresa 15 2. Le tipologie di impresa Le imprese si possono classificare in base a diversi criteri, a seconda dei quali si distinguono: l imprese dirette o indirette; l imprese pubbliche o private; l imprese individuali e collettive. Mappa dei concetti Tipologie di impresa dirette / indirette pubbliche / private individuali / collettive Imprese dirette e indirette Sono imprese dirette (agrarie, estrattive, artigianali e industriali, dei servizi) quelle il cui scopo è la produzione di beni o servizi. Sono, invece, imprese indirette (mercantili, bancarie, assicurative) quelle il cui fine è permettere più agevoli forme di scambio, svolgendo principalmente attività di intermediazione. Le Ferrovie dello Stato sono un’azienda pubblica Imprese pubbliche e private Sono definite pubbliche quelle imprese i cui capitali sono in maggioranza statali. La gestione di questo tipo di imprese, solitamente di importanza strategica per la collettività (trasporti, energia, carburanti, ecc.), è controllata dallo Stato. Le imprese private, invece, sono gestite da una privata persona fisica o giuridica. Queste imprese hanno quasi sempre fine di lucro. 16 Modulo 0: Prerequisiti di Economia Imprese individuali e collettive Sono imprese individuali quelle i cui capitali appartengono a un individuo privato; mentre le imprese collettive sono costituite grazie a capitali provenienti da diversi soci che si organizzano dando vita a una società. 3. Le tipologie di società La società è l’organismo economico che nasce da un atto costitutivo (art. 2247 Codice Civile) con il quale uno o più soci si impegnano a conferire beni o servizi (che andranno a costituire il capitale della società) per svolgere una attività economica allo scopo di dividere gli utili (attività a scopo lucrativo). L’atto costitutivo di una società può essere: l un atto unilaterale, se essa è fondata da un unico socio; l un contratto stipulato tra più soci, se ha origine dall’accordo tra diversi soggetti. Per approfondire I La personalità giuridica Con personalità giuridica si intende la capacità di essere titolari di diritti e di doveri nei confronti della società civile e dell’ordinamento dello Stato. Nelle società di persone, la personalità giuridica è affidata a singoli soci che devono rispondere con il proprio patrimonio alle eventuali controversie, mentre le società di capitali, dotate di personalità giuridica, hanno anche autonomia patrimoniale e sono pertanto tenute a rispondere con il capitale d’impresa in caso di azioni legali. █ Le società di capitali hanno una propria personalità giuridica Unità didattica 1: L’impresa 17 In base al grado di autonomia patrimoniale, si distinguono: l le società di persone, a cui non viene riconosciuta la personalità giuridica; l le società di capitali, che godono di personalità giuridica. Vi è inoltre un particolare tipo di società, che non ha scopo lucrativo: la cooperativa. 3.1 Le società di persone Nelle società di persone, il fattore personale è prevalente rispetto a quello patrimoniale e i soci sono tenuti a rispondere personalmente e solidalmente per tutte le obbligazioni sociali. Per questo motivo le società di persone si dicono a responsabilità illimitata. In caso di insolvenza, i creditori sociali possono richiedere il dovuto rivalendosi sia sul patrimonio della società, sia sul patrimonio personale dei soci. Sono società di persone: l la società semplice, che svolge, come impresa collettiva, attività non commerciale; l la società in nome collettivo (s.n.c.), dedicata ad attività commerciali; l la società in accomandita semplice (s.a.s), che distingue tra soci accomandanti (che rispondono delle obbligazioni sociali solo nei limiti delle quote conferite) e soci accomandatari (che invece rispondono illimitatamente alle obbligazioni sociali). Rispondere in solido significa “rispondere insieme”; nelle società di persone tutti i soci devono rispondere insieme di eventuali obbligazioni e debiti della società. Per obbligazione sociale si intende qualsiasi debito contratto dalla società. 3.2 Le società di capitali Le imprese medio-grandi sono solitamente organizzate sotto forma di società di capitali. In queste società, il fattore patrimoniale prevale su quello personale. Infatti, vi è la totale separazione tra i beni della società (i beni e i capitali conferiti dai soci in fase di stipulazione del contratto, le quote societarie di proprietà, ecc.) e i beni personali dei soci. Per le obbligazioni sociali risponde la società con il suo patrimonio, ben distinto da quello dei singoli soci. Nel caso in cui il patrimonio sociale non sia sufficiente a estinMolte aziende familiari, col tempo si guere i debiti sociali non è quindi possibile, per i cresono trasformate in società di capitali ditori, agire contro i soci. Ne consegue che la scelta della forma societaria spesso dipende dalla capacità economica dei contraenti (i soci): quando questa capacità non è elevata, si costituisce, solitamente, una società di persone; al contrario, se il capitale di cui i contraenti dispongono è ingente, si opterà per costituire una società di capitali. Anche le aziende condotte in passato da un unico imprenditore, che affidava la gestione al proprio successore in una tradizione di tipo familiare (si pensi per esempio alla Fiat e alla Pirelli), hanno dovuto trasformarsi, 18 Modulo 0: Prerequisiti di Economia nel tempo, in grandi società per azioni. Ciò ha consentito di aumentare fortemente il capitale e gli investimenti e, in definitiva, ha fornito la garanzia di una crescita economica. Sono società di capitali: l la società per azioni (s.p.a.), in cui le quote di partecipazione sono costituite da azioni e che è la forma più importante di società di capitali; l la società a responsabilità limitata (s.r.l.), che svolge attività commerciale a fini lucrativi e può essere esercitata in forma individuale o collettiva; l la società in accomandita per azioni (s.a.p.a), che distribuisce le responsabilità tra i soci accomandanti e accomandatari. I tipi di società previsti dall’ordinamento italiano Società semplice Società di persone Società in nome collettivo (S.n.c.) Società in accomandita semplice (S.a.s.) Società per azioni (S.p.a.) Società di capitali Società a responsabilità limitata (S.r.l.) Società in accomandita per azioni (S.a.p.a.) Per approfondire I Impresa e società Le imprese artigiane, per esempio, possono essere costituite, secondo la L. n. 443/85, esclusivamente nelle seguenti forme giuridiche: l ditta individuale; l società in nome collettivo (s.n.c); l società cooperativa; l società in accomandita semplice (s.a.s.); l società a responsabilità limitata (s.r.l.) unipersonale e pluripersonale. Le società per azioni e le società in accomandita per azioni non sono invece considerate imprese artigiane. █ 3.3 Le società cooperative Le cooperative sono società aventi scopo mutualistico. Ciò significa che esse non vengono costituite per conseguire degli utili da ripartire ai soci, ma al fine di svolgere un’attività economica che dia ai soci la possibilità di ottenere beni o servizi a condizioni più favorevoli rispetto a quelle che otterrebbero singolarmente. Quando le società cooperative stipulano Le cooperative di consumo hanno l’obiettivo di contratti con i loro soci, si ha un rapporto di abbassare i prezzi di vendita