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Monday, 23 April 2012

Cani Giganti - "Brain Confusion" (51 beats 036)

"CANI GIGANTI (Marcio McFly - Pepè - Plasman),  hidden by their machines, play live with analogue synthesizers, samplers and effects with the aim of radically change our clubbing and dancelfoor experiences. The structures of the analogical sequencers are prepared in the studio but this is followed by their sometimes radical and dynamical (r)evolution during live performances, where the mathematics of the machines meets emotions and improvisation for establishing strong magnetic interactions between the stage and the dancefloor. Continuous evolutions of techno rhythms and resonating analogical sounds alternate with hypnotic melodies sometimes touching trance-like sounds."

Un istantaneo flashback iniziale, durante l'ascolto della prima traccia, "1997 Runaway"...ma certo! I Rockets di "Galactica", estate 1980, qualche decennio fa. Non me ne vogliano i Cani Giganti, ma i Rockets sono una delle band che ho amato di più nella mia infanzia. Certo, i suoni sono quelli del nuovo millennio, ma lo spirito di questo brano mi riconduce nello spazio interstellare tanto caro alla band francese degli anni 70/80. Ed é un grande intro per questa nuova release firmata 51 beats a circa 4 mesi dall'ultima uscita. Un'energia imponente si sprigiona immediatamente dai suoni analogici e dai ritmi prepotenti qui presenti. Profumi eightes, (spaghetti dance?), soprattutto nella scelta dei suoni delle tastiere e nei sapori di alcuni pattern ritmici. Non solo dance, come nel caso di "Starman", che nei primi 3 minuti non rilascia impronte di bassdrum in 4/4. Ossessioni psicotiche, ben raccontate nella divertente "Turkey=Tacchino", brano con cui scatenarsi nelle piste dei dancefloor. Mega bassi moog sincopati cha danno lo stampo infuocato ad ogni traccia, rendendosi fondamentali per l'enorme energia rilasciata da questo lavoro. "Adriana" potrebbe essere la colonna sonora per un nuovo film di Dario Argento ambientato in locali dance/psycho/drugs...luci intermittenti, sguardi sfuggenti, inseguimenti e cadaveri tra divani macchiati e maleodoranti. Pensaci Dario...la colonna sonora è già fatta. Dance acida e ipnotica, a volte scura e ossessiva creata da tre esperti professionisti del settore. Marcio McFly, Pepè, Plasman, ossia i Cani Giganti, sanno quello che fanno e dove vogliono arrivare e danno l'impressione di divertirsi anche molto nel farlo. Un'ultimo accenno per la traccia finale,"Gbrain Confusion", uno spettacolare dialogo tra bassi ruvidi e gommosi su una base soft-dance che lascia un buon sapore in bocca, tipo mirto sardo a fine cena.

Cani Giganti

Title: Brain Confusion
Artist: Cani Giganti
Label: 51 beats
Style: Techno, live analogue electronics
Date: April 20th, 2012

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Thursday, 8 December 2011

[51bts034] The Swindler Beat - "Nabù"

"A journey through the stars. The spaceship conducted by Isaac and Elia takes us far away, where time and space mix together and we feel free to move at the rhythm of the bass and the drums. Overthere, only the emotions and the positive vibrations of the groove made in TSB are worthy. More than one year of hard work in the studio plus some fresh "tests" in the most underground clubs of Milan, able our heroes to build up this gem of contemporary dance music. "Nabu'"fuses techno, electrofunk, and nu-disco."

C'è un bel post pubblicato il 21 novembre dalla netlabel milanese 51Beats che dice così: "A milano si aggira una realta' incredibile, musica elettronica di qualita', riconoscimenti internazionali, recensioni di livello,collaborazioni importanti, live, djset, gente che balla.... Tutto questo a budget ZERO!!! Un po' siamo bravi...Un po' siamo pirla." Realtà del mondo delle netlabels, guidate da un'enorme passione musicale, intenso impegno e grandi sforzi ma purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista) mai ricambiati in termini economici. Svariati sono i dibattiti aperti in rete. 51Beats continua il suo cammino promuovendo ottimi album ( edPorth - "Key Black") e diversi eventi nella provincia di Milano. "Nabù", l'ultima release, è in gemellaggio con la netlabel sudafricana Bushmen records ed è firmata dal duo The swindler beat (Isaac Dante & Elia Rocca, Brianza), giunti alla seconda uscita con la netlabel milanese. Rapito fin dal primo ascolto dalla potenza sonora di questo "Nabù", costantemente presente in macchina a volumi assordanti (ebbene si, non ho più vent'anni ma a volte mi concedo queste "liberazioni"). Basta solo la prima traccia, "Chri_s_Mono_Phase", a dare la linea di ciò che ci aspetterà per il resto dell'album. Suoni ricercati, aggressivi ed acidi..."schizzamenti" di pan-pot, bass-drum che rendono impossibile l'immobilità di un qualsiasi arto od elemento corporeo, che sia il collo, la testa o un sopracciglio. "t_train" mi fa sobbalzare sulla sedia, ostinate sequenze di sedicesimi in continuo levare. Suoni ed atteggiamenti che in alcuni casi mi riportano all'indimenticabile "The fat of the land" dei Prodigy (sarà la prepotenza e la violenza di certe timbriche). The swindler beat sanno manovrare le loro macchine con capacità e disinvoltura proponendo un album di pura energia unito ad una ricerca sonora che lo contraddistingue da innumerevoli altre pubblicazioni di questo genere. Ballabile ad ogni latitudine ed in ogni frastornante club di questo mondo. Se mia figlia di 13 anni ad un certo punto in macchina, durante il playing di "Chri_s_Mono_Phase", mi dice: "Che forte! Alza il volume!", per me significa che 51Beats e The swindler beat sono sulla buona strada per "catturare" le nuove generazioni con il raro olfatto del futuro che verrà.

The Swindler Beat
Title: Nabù
Label: 51 Beats
Date: 21 November 2011






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The Swindler Beat - T-Train by The Swindler Beat
The Swindler Beat - Chri's Mono Phase (Il Leprotto Remix) by The Swindler Beat

Wednesday, 20 July 2011

[51bts #033] edPorth - "Key Black"

"The world is a crazy place hosting even more crazy people, artists who make their music with the only aim to create  emotions and to send them around to everyone."


Microbeats tenebrosi, un lento procedere senza meta in una calda e umida notte d'estate. Alcune voci cercano di dirmi qualcosa ma non capisco. Tentacolari braccia di un'elettronica invadente ed evocativa. Il sole di un universo appartenente ad un altro tempo mi guarda incuriosito. La finestra n°101 dei Massive Attack o la meravigliosa finestra n°2 di edPorth (Patrizio Piastra), talentuoso musicista elettronico romano. La presenza costante di lunghi bassi intensi e penetranti. Una omogeneità ed una limpidezza di suono esaltanti. 51beats, che ha la capacità di dedicarsi alla musica elettronica con un'ampia veduta  fa centro con un album profondo e immaginifico, buio ma speranzoso. Perfetta colonna sonora per un notturno e solitario viaggio in macchina in una afosa notte d'estate.

Release Name: Key Black
Artist: edPorth
Label: 51beats
Date Release: 11 July 2011

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edPorth - "Oversight"
edPorth - "View from the Window"
edPorth - "Aeriform"

Monday, 27 December 2010

[51bts#030-WM114] Happy Elf - "Beach Street"

Ecco qua l'EP che nel giorno di Santo Stefano è stato il più gettonato nel mio piccolo Juke-Box cerebrale:"Beach Street" di Happy Elf, presentato addirittura da due netlabel in momentaneo gemellaggio, l'italiana e parecchio valida 51beats (da me conosciuta soprattutto per aver rilasciato quel piccolo capolavoro minimal elettro-acustico intitolato "The winter season" di Errnois) e dall'olandese WMrecordings (oramai attiva da più di 6 anni). "Beach Street" sembra essere stato catapultato ai giorni nostri con una rudimentale macchina del tempo costruita negli anni 80. Sonorità synth-pop a me care, drum machine, vocoder e synth analogici, il tutto suonato in modo semplice e quasi innocente da quell'artista stravagante che si fa chiamare Happy Elf (vero nome Jeroen Elfferich, da Delft, Olanda), attivo sin dal 1999 e con alle spalle una decina di album. Si dice che ha iniziato a fare musica una trentina di anni fa, componendo quasi una canzone alla settimana con i suoi amati synth e drumcomputers. "Thinking About You" non mi si stacca dal cervello sin dal primo ascolto, con quella vocina che sembra uscita dal coro di "La Double Vie de Véronique" di Kieslowski. Malinconia grigio-azzurra da primi anni 80. Cassa, rullante e basso in 4 con hi-hat in levare per "Roberto"(con simpatico home-video allegato)...e qui le gambe iniziano a chiedere di essere messe in movimento...quando la discomusic si trasformò in dancemusic. Un po' Royksopp, un po' Italian Dance 80...Happy Elf ha un modo di comporre semplice ma non banale, coinvolgente e malinconico...basta ascoltare la struggente "Juno Six Sex", ombre nere su pallide guance rilasciate da due linee tracciate sotto agli occhi eccessivamente inumiditi. O la malinconica melodia su base elettro-latin di "My face"( con simpatico home-video allegato). Sei brani per circa 25 minuti di musica, dove la semplicità domina sopra ad ogni altra cosa con una  disinvoltura disarmante. Forse il mondo dovrebbe essere così. Puro piacere all'ascolto.

Thinking about you
Juno Six Sex
My Face

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