Dopo il nostro articolo su questo caso - caso, come molti dei casi che raccontiamo, che ci era parso davvero emblematico - abbiamo ricevuto parecchie richieste di precisazione e di rettifica. Evidentemente molti protagonisti della faccenda, resisi conto delle sciocchezze che avevano detto, avevano necessità di fare un passo indietro. E questo è positivo e sintomo di intelligenza, oltre che sintomo di efficacia del nostro articolo. Abbiamo atteso qualche giorno prima di pubblicare tutto il materiale sia per raccogliere tutte le smentite che stavano arrivando, da associazioni e partiti (le trovate sotto), sia per ritornare sull'argomento potendo pubblicare le immagini del contestato intervento finalmente finito. (PS. Sembra che il ristorante che troverà spazio nella torretta sarà Kilo, pure un dignitosissimo ristorante di carne oltretutto...)


Non abbiamo foto di qualità ancora, ma un'idea di come questa vicenda architettonico-urbanistica che ha scosso le anime belle assuefatte alla bidonville circostante Ponte Milvio ce la possiamo fare grazie a qualche immagine e qualche video. Di più: l'opera è stata anche selezionata per far parte di OPEN HOUSE, una straordinaria rassegna di architettura che ci racconta che anche a Roma, perfino a Roma, si è costruito e si stanno costruendo cose interessanti, frutto di un progetto e di un pensiero e non di una banale sciatteria. E così adesso in quella che mezzo quartiere e tutte le testate giornalistiche chiamavano "golada de cemendo" e "spegulazione edilizzzia" (l'edificio è tutto in legno e in corten, realizzato da una delle ditte più all'avanguardia d'Europa), tra una decina di giorni inizieranno le visite guidate... Dopo questa clamorosa figura di mer*a comitati, cittadini, siti, blog, politici e cialtroni vari avranno capito la lezione?
Il Comitato Abitare Ponte Milvio, constatato che
nell'articolo “Incredibile storia da Ponte Milvio.
Costruiscono per una volta un edificio interessante, ma tutti protestano”
del 14 marzo 2016:
-
si legge
-
“...Da oltre un
anno tuttavia la cittadinanza intera invece di pigliarsela con tutti questi
elementi e con gli altri diretta conseguenza dello sconsiderato...con cosa si è invece accanita?...E gliene hanno dette di
tutti i colori in questi giorni i comitati di quartiere. Guardate la foto
sopra, è del Comitato Abitare Ponte Milvio....”,
-
a corredo di questo testo si utilizza una
immagine pubblicata su altro sito dal Comitato stesso, esplicitandone la fonte,
-
più avanti nel testo, a rafforzare
la tesi, si aggiunge “...La "anomalia" di cui parla il Comitato di
Quartiere riguardo a questo progetto è proprio questa: è un progetto fatto come
si deve e dunque, a Roma, anomalo. Meritevole di essere diffamato, bloccato a
tutti i costi, preso per i fondelli...”
-
“...Inutile dire che con questa
cittadinanza, con queste norme, con questi organi di informazione, con questi
comitati e con questa politica a pochissime persone viene voglia di imbarcarsi
in un'avventura...”
-
dalla lettura di quanto sopra è semplice dedurre
che secondo l'Autore dell'articolo il Comitato Abitare Ponte Milvio non si
preoccupa del vero degrado del quartiere, in difesa dei cittadini contro “... sconsiderato sfruttamento serale dell'area... sosta selvaggia..
mancato sviluppo del territorio...ex area del mercato trasformata in un
mediocre parcheggio a cielo aperto...scadente e squallida movida...dehor da
vomito...offerta commerciale umiliante...palazzi storici sfigurati”, ma piuttosto si accanisce – a braccetto “... con questi
organi di informazione e con questa politica...”
- contro i progetti “ fatti come si deve”, ritenendoli per questo motivo
“meritevoli di essere diffamati, bloccati a tutti i costi, presi per i
fondelli...”.
Da quanto sopra, il Comitato, ritenendosi diffamato dal
totale distorcimento della realtà esercitato nell'articolo, evidentemente
disinformato o volutamente pretestuoso e volto a sostenere tesi
preconfezionate, chiede all'Amministrazione del blog romafaschifo di
volere rettificare le informazioni distorte presenti nell'articolo, pubblicando
il seguente comunicato predisposto dal Comitato stesso:
“Il Comitato Abitare Ponte Milvio dal 2011 svolge volontariamente un'attività etica di controllo
sull'amministrazione dei beni comuni.
Tale continua e incisiva attività viene
condotta in merito alle diverse gravi problematiche che affliggono l'area: la
situazione di generale degrado ambientale, il commercio ambulante anche
abusivo, la sosta selvaggia, l'occupazione di suolo pubblico non regolamentata,
l'anomala quantità di licenze commerciali per somministrazione di cibo e
bevande, il fenomeno della movida notturna, l'inquinamento acustico, la
mancanza di regole e controlli da parte delle forze municipali, la
moltiplicazione incontrastata di canne fumarie al di fuori di sistematici
controlli sulla loro regolarità rispetto alle norme, ecc.
Il Comitato porta avanti la sua battaglia in
un continuo confronto con l'Amministrazione Municipale, presentando
interrogazioni, denunce formali, esposti, anche con un atteggiamento
costruttivo e propositivo, a tal fine predisponendo studi e documentazione,
oltre che proposte di soluzioni praticabili.
Inoltre, mediante la presenza alle riunioni di
Consiglio e delle diverse Commissioni competenti per argomento.
In merito alla questione specifica della nuova
costruzione a fianco della Villa dei Cardinali, il Comitato, fin dal maggio
2015, espletando niente di più che la sua azione di controllo sul territorio,
ha semplicemente e reiteratamente depositato in Municipio richieste di accesso
agli atti (parzialmente ottenuti in più riprese) e denunce al solo ed unico
scopo di avere certezze sulla regolarità del cantiere, in considerazione delle
perimetrazioni vigenti nella Città Storica.
In ultimo, giustamente preoccupati per la
comparsa dell'ennesimo locale di ristorazione, ha anche presentato un esposto
per ottenere controlli sulla nuova canna fumaria che si aggiungerà alla foresta
di quelle già esistenti.
Per altro senza mai ricevere alcuna risposta,
né formale né informale, dall'Amministrazione Municipale.
Dopo nove mesi dall'inizio della nostra
attività sull'argomento, in modo assolutamente autonomo e a nostra insaputa,
alla fine dello scorso febbraio il Capogruppo del PD in Consiglio Municipale,
il Consigliere Marco Paccione ha chiesto formalmente la convocazione di una
Commissione Trasparenza con lo scopo di fare chiarezza sull'intera vicenda,
della quale non si conoscevano gli esatti termini.
Si è dunque trattato di una lecita azione di
controllo e verifica dell'operato della Pubblica Amministrazione, nel caso in
questione di quella Municipale, che, riteniamo, rientri nei diritti di
qualsiasi cittadino.
Il Comitato, dunque, respinge il profilo
distorto e diffamatorio che emerge dall'articolo e sottolinea che i gravissimi commenti
che ne sono derivati sono comunque riconducibili alla responsabilità
dell'Amministrazione del blog romafaschifo, anche se questa si cautela con l'inutile velo della frase “Ogni
commentatore si assume la responsabilità di ciò che inserisce nel commentario.
Questa bacheca non può essere moderata a monte”.
Pertanto il Comitato Abitare Ponte Milvio chiede che, a
riparazione del danno subito, venga pubblicata per intero la presente
rettifica.”
***
Sono Loredana Dursi, Addetto Stampa del Municipio Roma XV.
Di seguito invio la dichiarazione del Capogruppo SEL del Municipio Roma XV Alessandro Pica in merito all'articolo pubblicato sul vostro portale al seguente link:
"Ci tengo a sottolineare che SEL non è affatto sulla 'stessa lunghezza d'onda' del Capogruppo PD Marco Paccione, in merito alla costruzione del nuovo edificio a Ponte Milvio. Ho letto e studiato con attenzione il Piano Casa e ho potuto constatare che la costruzione è perfettamente in regola. Inoltre preciso di non aver affiancato in alcun modo il consigliere Paccione nelle azioni intentate contro il cantiere."