Asher Salah
Professor at the Bezalel Academy of Arts
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Books by Asher Salah
Gioielliere alla corte degli ultimi Medici e dei Lorena e mercante ben inserito nelle reti commerciali internazionali del tempo, a suo agio nei contesti più diversi, nei salotti aristocratici come negli accampamenti militari, nei monasteri cristiani come nelle accademie talmudiche, nelle borse mercantili dell’Europa settentrionale come nei suk del Medio Oriente, Cafsuto fu un uomo animato da una straordinaria apertura nei confronti delle sollecitazioni intellettuali del primo illuminismo, ma anche profondamente legato alle temperie mistica del mondo ebraico dell'epoca. Per la straordinaria estensione geografica dei suoi viaggi e la lunga durata dei suoi soggiorni, i diari portano una testimonianza di prima mano, avvincente e ironica delle peripezie di questo fiorentino che non esitò tra il 1733 e il 1735 ad affrontare pericoli non indifferenti per portare il figlioletto unico in Terra Santa, visitando poi tra il 1741 e il 1743 le principali corti europee con l'intenzione di vendervi un diamante di straordinarie dimensioni e inestimabile valore.
L'opera e la personalità di Cafsuto contribuiscono a smentire l'immagine di un ebraismo fiorentino chiuso su sé stesso e in posizione marginale rispetto ai grandi centri della cultura ebraica ed europea del Settecento, mostrando se non altro che anche nelle dure condizioni di vita nel ghetto, alcuni ebrei mantennero stretti legami con rappresentanti delle classi dirigenti, esplicando delicate missioni diplomatiche e frequentando scienziati, artisti e intellettuali del più alto livello, tanto ebrei che cristiani e mussulmani.
Se gli esempi di scrittura bambina nell’Ottocento sono stati spesso condannati all’oblio dalle generazioni successive, quelli scritti da ebrei sono una assoluta rarità. I due testi, caratterizzati dalla diade “Torah e Risorgimento” e corredati di un ricco apparato critico, sono accompagnati da quattro saggi che consentono di meglio apprezzarne il
valore storico e linguistico: colpisce la differenza delle quotidianità e delle sollecitazioni culturali tra i due ragazzi. Il libro è introdotto da Amos Luzzatto, già Presidente della Unione Comunità Ebraiche Italiane, medico e discendente da un fratello di Giuseppe.
Each author has a biographical notice, followed by a list of his printed works and manuscripts, their location in the major international judaica collections and a bibliography of the relevant secondary sources. The book is illustrated with more than forty portraits of authors and includes rich analytical and thematic indexes.
This work is intended to be a fundamental instrument for scholars interested in the Jewish Italian Enlightenment. It allows us to address, from a sociological and quantitative perspective, questions such as: what did Italian Jews write about?, for whom?, where?, in which language?
Il suo libro è molto di più di un semplice resoconto di viaggio e può essere considerato per molti versi come il primo romanzo ebraico moderno, opera di un raffinato e ironico conoscitore dell'animo umano. Armonizzando con grande originalità il retaggio della cultura tradizionale ebraica e una notevole apertura verso le scienze profane, Romanelli si dimostra un maestro della narrazione, in cui il dettaglio di costume, l'appunto folcloristico confluisce in una visione storica e sociale di ampio respiro.
Papers by Asher Salah
Gioielliere alla corte degli ultimi Medici e dei Lorena e mercante ben inserito nelle reti commerciali internazionali del tempo, a suo agio nei contesti più diversi, nei salotti aristocratici come negli accampamenti militari, nei monasteri cristiani come nelle accademie talmudiche, nelle borse mercantili dell’Europa settentrionale come nei suk del Medio Oriente, Cafsuto fu un uomo animato da una straordinaria apertura nei confronti delle sollecitazioni intellettuali del primo illuminismo, ma anche profondamente legato alle temperie mistica del mondo ebraico dell'epoca. Per la straordinaria estensione geografica dei suoi viaggi e la lunga durata dei suoi soggiorni, i diari portano una testimonianza di prima mano, avvincente e ironica delle peripezie di questo fiorentino che non esitò tra il 1733 e il 1735 ad affrontare pericoli non indifferenti per portare il figlioletto unico in Terra Santa, visitando poi tra il 1741 e il 1743 le principali corti europee con l'intenzione di vendervi un diamante di straordinarie dimensioni e inestimabile valore.
L'opera e la personalità di Cafsuto contribuiscono a smentire l'immagine di un ebraismo fiorentino chiuso su sé stesso e in posizione marginale rispetto ai grandi centri della cultura ebraica ed europea del Settecento, mostrando se non altro che anche nelle dure condizioni di vita nel ghetto, alcuni ebrei mantennero stretti legami con rappresentanti delle classi dirigenti, esplicando delicate missioni diplomatiche e frequentando scienziati, artisti e intellettuali del più alto livello, tanto ebrei che cristiani e mussulmani.
Se gli esempi di scrittura bambina nell’Ottocento sono stati spesso condannati all’oblio dalle generazioni successive, quelli scritti da ebrei sono una assoluta rarità. I due testi, caratterizzati dalla diade “Torah e Risorgimento” e corredati di un ricco apparato critico, sono accompagnati da quattro saggi che consentono di meglio apprezzarne il
valore storico e linguistico: colpisce la differenza delle quotidianità e delle sollecitazioni culturali tra i due ragazzi. Il libro è introdotto da Amos Luzzatto, già Presidente della Unione Comunità Ebraiche Italiane, medico e discendente da un fratello di Giuseppe.
Each author has a biographical notice, followed by a list of his printed works and manuscripts, their location in the major international judaica collections and a bibliography of the relevant secondary sources. The book is illustrated with more than forty portraits of authors and includes rich analytical and thematic indexes.
This work is intended to be a fundamental instrument for scholars interested in the Jewish Italian Enlightenment. It allows us to address, from a sociological and quantitative perspective, questions such as: what did Italian Jews write about?, for whom?, where?, in which language?
Il suo libro è molto di più di un semplice resoconto di viaggio e può essere considerato per molti versi come il primo romanzo ebraico moderno, opera di un raffinato e ironico conoscitore dell'animo umano. Armonizzando con grande originalità il retaggio della cultura tradizionale ebraica e una notevole apertura verso le scienze profane, Romanelli si dimostra un maestro della narrazione, in cui il dettaglio di costume, l'appunto folcloristico confluisce in una visione storica e sociale di ampio respiro.
KRAKÓW, POLAND, JULY 15-19, 2018
This panel on the Italian rabbinate aims at scrutinizing whether Italian Jews represent a particular model of confronting modernity and under which conditions is it possible to address the existence of an Italian Jewish "special path". It is thus intended to stimulate a reassessment of the Italian Jewish experience in the transition from the early-modern to the modern period from within a European perspective.