Marco Versiero
Istituto Superiore di Scienze Religiose Milano, Università della Terza Età "Cardinale Giovanni Colombo", Adjunct
Istituto Italiano di Scienze Umane (Scuola Normale Superiore, Pisa), Sezione di Napoli, PhD in Italian Modern Literature
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Corso di Formazione Superiore in Storia del Pensiero Politico, Borsista di ricerca
University of California, Los Angeles, CMRS - Center for Medieval and Renaissance Studies, Post-Doc Fellow
Birkbeck College, University of London, Leonardo da Vinci Society, Committee Member - Publicity and Web Management
Dal 2019: docente incaricato annuale di Iconologia Politica presso l'ISSR - Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano e l'UTE - Università della Terza Età "Card. Colombo" di Milano
Dal 2023: curatore, Museo Leonardo3; Milano
2022-2023: contratto di collaborazione scientifica presso la Biblioteca Nazionale Braidense di Milano, per supporto curatoriale alla progettazione della mostra per il 150° anniversario della morte di Alessandro Manzoni
2020-2022: Borsa di ricerca biennale presso il Museo Galileo - Istituto e Museo di storia della scienza di Firenze, per l'implementazione del progetto di ricerca Leonardo//thek@
Ente Raccolta Vinciana (Milano, Castello Sforzesco): Socio Ordinario, Segreteria Organizzativa per il periodo 2018-2019
Leonardo da Vinci Society (Birkbeck, University of London): Committee Member, Publicity and Web Management
Post doctorant 2016/2017 à l'ENS de Lyon dans le cadre du LabEx Comod - Laboratoire d’Excellence «Constitution de la Modernité : Raison, Politique, Religion».
UMR 5206 "Triangle: Action, Discours, Pensée politique et économique"
Projet de travail: "Léonard de Vinci entre Florence et Milan, au début des Guerres d’Italie: visions nouvelles de l’homme, du citoyen, du combattant".
Directeur de recherche : Prof. Romain Descendre (ENS, Lyon)
MIUR - Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca
ASN - Abilitazione Scientifica Nazionale (2013):
abilitato alla Docenza di II Fascia (Prof. Associato) per i settori disciplinari
14/A1: "Filosofia Politica"
14/B1: "Storia delle Dottrine e della Istituzioni Politiche"
PhD in "Italian Modern Literature. Representations, ideologies, images of cultures" (2014)
Professor of History of Political Thought (2009-2010, 2010/2011)
PhD in Political Philosophy (2009)
BA in Political Sciences (2005)
BA in Business and Economics (2001)
main fellowships:
Scuola di Alti Studi "Scienze della Cultura", Fondazione Collegio San Carlo, Modena (Postgraduate Maintenance Grant, 2009)
Center for Medieval and Renaissance Studies at UCLA - University of California, Los Angeles (Summer Fellowship, 2009)
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Napoli (Postgraduate Maintenance Grant, 2006-2007)
Supervisors: Pietro C. Marani, Emanuele Cutinelli Rendina, Gennaro Maria Barbuto, Romain Descendre, Paolo Galluzzi, and Marzia Pontone
Address: via Inganni 52
20147 Milano
Italy
Dal 2023: curatore, Museo Leonardo3; Milano
2022-2023: contratto di collaborazione scientifica presso la Biblioteca Nazionale Braidense di Milano, per supporto curatoriale alla progettazione della mostra per il 150° anniversario della morte di Alessandro Manzoni
2020-2022: Borsa di ricerca biennale presso il Museo Galileo - Istituto e Museo di storia della scienza di Firenze, per l'implementazione del progetto di ricerca Leonardo//thek@
Ente Raccolta Vinciana (Milano, Castello Sforzesco): Socio Ordinario, Segreteria Organizzativa per il periodo 2018-2019
Leonardo da Vinci Society (Birkbeck, University of London): Committee Member, Publicity and Web Management
Post doctorant 2016/2017 à l'ENS de Lyon dans le cadre du LabEx Comod - Laboratoire d’Excellence «Constitution de la Modernité : Raison, Politique, Religion».
UMR 5206 "Triangle: Action, Discours, Pensée politique et économique"
Projet de travail: "Léonard de Vinci entre Florence et Milan, au début des Guerres d’Italie: visions nouvelles de l’homme, du citoyen, du combattant".
Directeur de recherche : Prof. Romain Descendre (ENS, Lyon)
MIUR - Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca
ASN - Abilitazione Scientifica Nazionale (2013):
abilitato alla Docenza di II Fascia (Prof. Associato) per i settori disciplinari
14/A1: "Filosofia Politica"
14/B1: "Storia delle Dottrine e della Istituzioni Politiche"
PhD in "Italian Modern Literature. Representations, ideologies, images of cultures" (2014)
Professor of History of Political Thought (2009-2010, 2010/2011)
PhD in Political Philosophy (2009)
BA in Political Sciences (2005)
BA in Business and Economics (2001)
main fellowships:
Scuola di Alti Studi "Scienze della Cultura", Fondazione Collegio San Carlo, Modena (Postgraduate Maintenance Grant, 2009)
Center for Medieval and Renaissance Studies at UCLA - University of California, Los Angeles (Summer Fellowship, 2009)
Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Napoli (Postgraduate Maintenance Grant, 2006-2007)
Supervisors: Pietro C. Marani, Emanuele Cutinelli Rendina, Gennaro Maria Barbuto, Romain Descendre, Paolo Galluzzi, and Marzia Pontone
Address: via Inganni 52
20147 Milano
Italy
less
InterestsView All (73)
Uploads
Degrees by Marco Versiero
Books by Marco Versiero
Lo snodo centrale dell’analisi verte sull’anima-specchio di Leonardo, quell’occhio dell’artista frapposto tra l’umano e la Natura, riflettendo l’uno nella luce dell’altra, come in uno specchio. Un’essenziale nota biografica introduce alle pagine del testo, accompagnate da 61 accurate immagini, che, riproducendo un’attenta selezione non solo dell’opera pittorica ma anche dei disegni di Leonardo, e impreziosite da un corredo di didascalie approfondite, raccontano il suo percorso dall’apprendistato fiorentino col Verrocchio agli anni della maturità.
Il libro ripercorre la trama di rapporti che legano Leonardo ad alcuni fra i principali protagonisti delle guerre d'Italia. Giunto nella Milano di Ludovico il Moro nel 1482, forse accompagnando l'umanista Bernardo Rucellai in una manovra diplomatica diretta da Lorenzo il Magnifico, alla fine del 1494 Leonardo ipotizza di porsi al seguito dell'armata francese in avanzata verso Napoli. La contemporanea ascesa di Savonarola, la cui riforma mistica ispira il nuovo ordinamento repubblicano sino al 1498, prelude alla notizia della convocazione di Leonardo a Firenze nell'estate del 1495, per pronunciarsi in merito all'edificazione della Sala del Maggior Consiglio: è l'occasione per tentare un raffronto intellettuale tra le due personalità, esplorando l'interesse di Leonardo per il genere profetico. Testimone dei tragici eventi politici di questi anni anche al tempo della seconda repubblica di Pier Soderini, dal quale riceve importanti commesse ufficiali attorno al 1504, Leonardo intreccia il proprio destino con quello di Machiavelli ma anche di altri meno noti personaggi (come Agostino Vespucci), rivelando in scritti e disegni, spesso a carattere allegorico, la sua sensibilità politica.
cartonato con sovraccoperta
24 × 31,5 cm, 270 pp.
immagini a colori
isbn 978-88-7461-292-5 italiano
Il volume, dedicato al genio rinascimentale di Leonardo, si presenta non come una semplice monografia della vita dell’artista ma come una fitta trama in cui s’intrecciano in modo inedito fonti storiche e produzione artistica, sapientemente dosate in un linguaggio colto ma accessibile al grande pubblico. Attraverso, dunque, le principali opere su tavola ma anche quelle meno note, come i numerosi bozzetti e schizzi, si scopre il tratto multiforme della carriera di Leonardo dove convivono non solo l’arte classica con i soggetti “più tradizionali” ma anche l’arte militare con i disegni di innovative macchine da guerra, l’urbanistica con i congegni idraulici e l’anatomia con i particolari anatomici di rara bellezza, tutti riprodotti in immagini di altissima qualità corredate da didascalie italiane e inglesi. Tutta la produzione leonardiana va letta, inoltre, alla luce dell’incontro e del confronto con gli autori e le personalità del suo tempo, come – tra gli altri – Savonarola a Machiavelli, per i quali non mancano puntuali rimandi.
Un libro innovativo che non tralascia neppure le ultime opere scoperte come le controverse Bella Principessa e Gioconda “Isleworth”, e il recentissimo quanto straordinario Salvator Mundi.
Ringraziamenti 7
Presentazione, di Pietro C. Marani 9
Introduzione 13
PARTE PRIMA
L’ART AU-DESSUS DE TOUTES LES POLITIQUES
Il dilemma storiografico
Capitolo I.
LEONARDO, DALL’APOLITICITÀ AL COSMOPOLITISMO 23
Capitolo II.
IL LEONARDO DI GRAMSCI, TRA ESTETICA E POLITICA 40
Capitolo III.
STRANI CONCETTI E NUOVE CHIMERE: IL DIBATTITO SU LEONARDO FILOSOFO 46
PARTE SECONDA
O PER SANGUINITÀ O PER ROBA SANGUINATA
Per un lessico politico leonardiano
Capitolo I.
NATURA, TEMPO, UOMO 59
I.1. La farfalla e il lume: l’inesorabilità della legge di natura 61
I.2. Disfazioni di re e mutazioni di stati: tempo naturale e tempo politico 63
I.3. Crudele e dispietato monstro: antropologia negativa 64
Appendice A. Trascrizioni critiche dei testi 68
Capitolo II.
LO STATO, LAROBA E LA LIBERTÀ 71
II.1. Mezzo a usurpare il mondo: lo “stato” 73
II.2. La “roba”: interesse economico e fedeltà politica 79
II.3. Il dono principal di natura: il “bene comune” della libertà 88
Appendice B. Trascrizioni critiche dei testi 99
Capitolo III.
BELLEZZA E UTILITÀ: IL“CORPO” DELLA CITTÀ 110
III.1. Popoli, magnati, signori: rifondare una città politica 113
III.2. Gli ufiziali dell’anima: la metafora organologica 121
III.3. Alberti e Leonardo: l’architettura, linguaggio socio-politico 128
Appendice C. Trascrizioni critiche dei testi 137
Capitolo IV.
LA PAZZIA BESTIALISSIMA: LA GUERRA 141
IV.1. “Naturalità” del conflitto 143
IV.2. La guerra come scontro di forze vitali 148
IV.3. La vocazione pacifista di un ingegnere militare 152
Appendice D. Trascrizioni critiche dei testi 157
PARTE TERZA
UNA RARA CONGIUNZIONE DI ASTRI
Il rapporto intellettuale con Machiavelli
Capitolo I.
LE RAGIONI DI UN INCONTRO E L’INCONTRO DELLE RAGIONI 165
I.1. Indizi convergenti. 166
I.2. Il contratto per l’incarico della Battaglia di Anghiari 171
I.3. L’impresa della deviazione del corso dell’Arno 174
Capitolo II.
INVENTORI E INTERPRETI TRA LA NATURA E LI OMINI 178
II.1. Politica, natura e scienza 182
II.2. La scienza dell’uomo e i rimedi della politica 183
II.3. Medicina, fisiologia comparata, arte della guerra 186
Capitolo III.
L’INGEGNO E LA FANTASIA 190
III.1. Il disegno dei paesi e la natura dei popoli 194
III.2. Colorire la inosservanzia: uomo e bestia, dualismo e dissimulazione 205
III.3. Dall’eternità del mondo al governo delle città 210
Appendice E. Machiavelli, Leonardo e l’idea di “stato” 222
435
PARTE QUARTA
UNA FINZIONE CHE SIGNIFICA COSE GRANDI
Le allegorie politiche di Leonardo.
Premessa
Figurare e descrivere: le forme di rappresentazione e trasmissione del pensiero
di Leonardo 231
CATALOGO DELLE ALLEGORIE POLITICHE 237
I. Disegni e tracce testuali 241
Dal “broncone” alla “fortuna calva” (1479-82) 241
La “scopetta”, gli “occhiali” e la “cadrèga” di fuoco (1485-97) 245
Dall’“hostinato rigore” alla nave dello stato (1508-15) 262
II. Dipinti 271
Opere conservate 271
Opere perdute 290
III Progetti di scenografie per feste e giostre 314
ELENCO DELLE TAVOLE FUORI TESTO 325
APPARATI
I. Prospetto biografico 369
II. Manoscritti e codici di Leonardo citati 371
III. Regesto cronologico degli scritti 374
BIBLIOGRAFIA 376
Addenda 409
Indice dei nomi 421"
Exhibition Catalogues by Marco Versiero
Milano, Castello Sforzesco, Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana - Sala Weil Weiss (30 ottobre ~ 22 novembre 2015)
Coordinamento: Isabella Fiorentini, Marzia Pontone
Progetto scientifico: Pietro C. Marani, Marco Versiero
Testi: Marco Versiero
The double theme of the book is articulated in the following sections:
I. Le acque, i venti e le tempeste
II. Narrazioni e figurazioni fantastiche e terrifiche
III. I diluvi
IV. Paesaggi e "macchie""
V. Le profezie
Italian abstract:
Tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo, Leonardo intreccia la speculazione scientifica sui fenomeni meteorologici e sulla turbolenza atmosferica con una fascinazione letteraria e filosofica sul tema dell'ineluttabile disfacimento della materia nei processi di rigenerazione della natura, dando luogo alle sue ultime mirabili "invenzioni", immani e inusitate visioni di distruzione, anticipate da testi profetici in cui si pronostica la fine dei tempi, sulla spinta dei traumatici eventi politici contemporanei.
Leonardo, Politics and Allegoriesis the fourth in a series of twenty-four exhibitions which, until 2015, will be held in Milan in both the Biblioteca Ambrosiana and the
Sacrestia del Bramante in Santa Maria delle Grazie.
Focusing on a different theme each time, the exhibitions will be displaying all the 1119 folios of the famous Codex, which was subjected to the delicate
task of disassembly in 2009 so that it could be seen in its entirety.
Leonardo, Politics and Allegories, the fourth exhibition of folios from the Codex Atlanticus, offers an insight into the political thoughts of Leonardo. This comprehensive, annotated overview reveals a cosmopolitan Leonardo who was anything but indifferent to the human condition. Quite apart from any ideological affiliation the great Master may have had, we see traces of thoughts that, drawing on the rediscoveries of Italian Humanism, place the fundamental value of freedom – the “greatest gift of nature” – at the heart of his anthropological and political ideas.""
Papers from Journals and Chapters in Books by Marco Versiero
disegno vinciano con l’Allegoria del ramarro, oggi al Metropolitan Museum di New York, ipotizzandone la destinazione a Giasone Del Maino, celebre giurista designato da Ludovico il Moro come proprio oratore ufficiale.
(Sala dei Gigli, Museo di Palazzo Vecchio, 29 marzo - 24 giugno 2019) catalogo a cura di Cristina Acidini
Firenze, Giunti
Questo contributo si propone di analizzare un corpus di scritti di Leonardo contrassegnati dalla titolazione unitaria Pronostico o dalla fiera rivendicazione «Profezia di Lionardo da Vinci». Gli esempi più antichi risalgono alla seconda metà dell’ultima decade del Quattrocento, negli anni del repentino declino del ducato di Milano, alla cui corte Leonardo operava. Ipotizzando, sulla base di dati documentali indiziari, un incontro con Savonarola a Firenze nel 1495, se ne suggerisce la rilevanza per l’insorgere in Leonardo dell’interesse per la scrittura profetica, per poi seguirne l’evoluzione formale e concettuale: dai primi trastulli enigmistici sforzeschi, finalizzati all’intrattenimento cortigiano, al grandioso progetto di un romanzo epistolare sull’avvento in Armenia di un «novo profeta» annunciante la «stupenda e dannosa maraviglia» di un cataclisma naturale (c. 1500-1502), sino ad alcuni componimenti profetici del tempo del ritorno di Leonardo ad una Firenze ormai passata al gonfalonierato del Soderini (c. 1503-04), contraddistinti da una marcata valenza etico-politica (come nel caso della profezia Un comune).
Cette contribution se propose d’analyser un corpus d’écrits de Léonard intitulés Pronostico ou fièrement signés comme « Profezia di Lionardo da Vinci ». Les plus anciens datent de la dernière décennie du XVe siècle, au temps de la chute soudaine du duché de Milan, dont Léonard était un protégé. La conjecture d’une rencontre avec Savonarole à Florence pendant l’été 1495 pourrait également expliquer la naissance de l’intérêt de Léonard pour le genre de l’écriture prophétique, dont on suit l’évolution tout au long de sa carrière : depuis ses premières énigmes prophétiques conçues pour le divertissement des Sforza, jusqu’au projet ambitieux d’un roman épistolaire sur l’apparition d’un « novo profeta » en Arménie, annonçant la « stupenda e dannosa maraviglia » d’un cataclysme naturel (c. 1500-1502). Les prophéties plus tardives, du temps de son retour à Florence sous le patronage de Soderini (c. 1503-1504), comme l’énigme intitulée Un comune, sont analysées à la lumière de leur valeur éthique et politique.
The present contribution aims to analyze a corpus of writings by Leonardo, entitled Pronostico or proudly signed as “Profezia di Lionardo da Vinci”. The earliest examples are from the last decade of the 15th century, at the time of the quick decline of the Duchy of Milan, in whose service Leonardo was operating. A conjecture is proposed with reference to a possible meeting with Savonarola in Florence in the summer of 1495, as a decisive circumstance in involving Leonardo in the prophetic genre, whose evolution is then followed throughout his career: from the first courtly attempts to conceive prophetic riddles for the Sforza, to the ambitious project of a novel written in the form of a letter, focused on the appearance of a “novo profeta” in Armenia, announcing the “stupenda e dannosa maraviglia” of a natural cataclysm (c. 1500-1502). Some prophetic writings of the time of Leonardo’s return to Florence under the patronage of Soderini (c. 1503-1504), such as the prophecy entitled Un comune, are discussed in the light of their ethical and political value.
Mots-clés :prophétie, Léonard de Vinci, Savonarole, épistolographie, Déluge
Keywords :prophecy, Leonardo da Vinci, Savonarola, epistolography, Deluge
Parole chiave :profezia, Leonardo da Vinci, Savonarola, epistolografia, diluvio
Lo snodo centrale dell’analisi verte sull’anima-specchio di Leonardo, quell’occhio dell’artista frapposto tra l’umano e la Natura, riflettendo l’uno nella luce dell’altra, come in uno specchio. Un’essenziale nota biografica introduce alle pagine del testo, accompagnate da 61 accurate immagini, che, riproducendo un’attenta selezione non solo dell’opera pittorica ma anche dei disegni di Leonardo, e impreziosite da un corredo di didascalie approfondite, raccontano il suo percorso dall’apprendistato fiorentino col Verrocchio agli anni della maturità.
Il libro ripercorre la trama di rapporti che legano Leonardo ad alcuni fra i principali protagonisti delle guerre d'Italia. Giunto nella Milano di Ludovico il Moro nel 1482, forse accompagnando l'umanista Bernardo Rucellai in una manovra diplomatica diretta da Lorenzo il Magnifico, alla fine del 1494 Leonardo ipotizza di porsi al seguito dell'armata francese in avanzata verso Napoli. La contemporanea ascesa di Savonarola, la cui riforma mistica ispira il nuovo ordinamento repubblicano sino al 1498, prelude alla notizia della convocazione di Leonardo a Firenze nell'estate del 1495, per pronunciarsi in merito all'edificazione della Sala del Maggior Consiglio: è l'occasione per tentare un raffronto intellettuale tra le due personalità, esplorando l'interesse di Leonardo per il genere profetico. Testimone dei tragici eventi politici di questi anni anche al tempo della seconda repubblica di Pier Soderini, dal quale riceve importanti commesse ufficiali attorno al 1504, Leonardo intreccia il proprio destino con quello di Machiavelli ma anche di altri meno noti personaggi (come Agostino Vespucci), rivelando in scritti e disegni, spesso a carattere allegorico, la sua sensibilità politica.
cartonato con sovraccoperta
24 × 31,5 cm, 270 pp.
immagini a colori
isbn 978-88-7461-292-5 italiano
Il volume, dedicato al genio rinascimentale di Leonardo, si presenta non come una semplice monografia della vita dell’artista ma come una fitta trama in cui s’intrecciano in modo inedito fonti storiche e produzione artistica, sapientemente dosate in un linguaggio colto ma accessibile al grande pubblico. Attraverso, dunque, le principali opere su tavola ma anche quelle meno note, come i numerosi bozzetti e schizzi, si scopre il tratto multiforme della carriera di Leonardo dove convivono non solo l’arte classica con i soggetti “più tradizionali” ma anche l’arte militare con i disegni di innovative macchine da guerra, l’urbanistica con i congegni idraulici e l’anatomia con i particolari anatomici di rara bellezza, tutti riprodotti in immagini di altissima qualità corredate da didascalie italiane e inglesi. Tutta la produzione leonardiana va letta, inoltre, alla luce dell’incontro e del confronto con gli autori e le personalità del suo tempo, come – tra gli altri – Savonarola a Machiavelli, per i quali non mancano puntuali rimandi.
Un libro innovativo che non tralascia neppure le ultime opere scoperte come le controverse Bella Principessa e Gioconda “Isleworth”, e il recentissimo quanto straordinario Salvator Mundi.
Ringraziamenti 7
Presentazione, di Pietro C. Marani 9
Introduzione 13
PARTE PRIMA
L’ART AU-DESSUS DE TOUTES LES POLITIQUES
Il dilemma storiografico
Capitolo I.
LEONARDO, DALL’APOLITICITÀ AL COSMOPOLITISMO 23
Capitolo II.
IL LEONARDO DI GRAMSCI, TRA ESTETICA E POLITICA 40
Capitolo III.
STRANI CONCETTI E NUOVE CHIMERE: IL DIBATTITO SU LEONARDO FILOSOFO 46
PARTE SECONDA
O PER SANGUINITÀ O PER ROBA SANGUINATA
Per un lessico politico leonardiano
Capitolo I.
NATURA, TEMPO, UOMO 59
I.1. La farfalla e il lume: l’inesorabilità della legge di natura 61
I.2. Disfazioni di re e mutazioni di stati: tempo naturale e tempo politico 63
I.3. Crudele e dispietato monstro: antropologia negativa 64
Appendice A. Trascrizioni critiche dei testi 68
Capitolo II.
LO STATO, LAROBA E LA LIBERTÀ 71
II.1. Mezzo a usurpare il mondo: lo “stato” 73
II.2. La “roba”: interesse economico e fedeltà politica 79
II.3. Il dono principal di natura: il “bene comune” della libertà 88
Appendice B. Trascrizioni critiche dei testi 99
Capitolo III.
BELLEZZA E UTILITÀ: IL“CORPO” DELLA CITTÀ 110
III.1. Popoli, magnati, signori: rifondare una città politica 113
III.2. Gli ufiziali dell’anima: la metafora organologica 121
III.3. Alberti e Leonardo: l’architettura, linguaggio socio-politico 128
Appendice C. Trascrizioni critiche dei testi 137
Capitolo IV.
LA PAZZIA BESTIALISSIMA: LA GUERRA 141
IV.1. “Naturalità” del conflitto 143
IV.2. La guerra come scontro di forze vitali 148
IV.3. La vocazione pacifista di un ingegnere militare 152
Appendice D. Trascrizioni critiche dei testi 157
PARTE TERZA
UNA RARA CONGIUNZIONE DI ASTRI
Il rapporto intellettuale con Machiavelli
Capitolo I.
LE RAGIONI DI UN INCONTRO E L’INCONTRO DELLE RAGIONI 165
I.1. Indizi convergenti. 166
I.2. Il contratto per l’incarico della Battaglia di Anghiari 171
I.3. L’impresa della deviazione del corso dell’Arno 174
Capitolo II.
INVENTORI E INTERPRETI TRA LA NATURA E LI OMINI 178
II.1. Politica, natura e scienza 182
II.2. La scienza dell’uomo e i rimedi della politica 183
II.3. Medicina, fisiologia comparata, arte della guerra 186
Capitolo III.
L’INGEGNO E LA FANTASIA 190
III.1. Il disegno dei paesi e la natura dei popoli 194
III.2. Colorire la inosservanzia: uomo e bestia, dualismo e dissimulazione 205
III.3. Dall’eternità del mondo al governo delle città 210
Appendice E. Machiavelli, Leonardo e l’idea di “stato” 222
435
PARTE QUARTA
UNA FINZIONE CHE SIGNIFICA COSE GRANDI
Le allegorie politiche di Leonardo.
Premessa
Figurare e descrivere: le forme di rappresentazione e trasmissione del pensiero
di Leonardo 231
CATALOGO DELLE ALLEGORIE POLITICHE 237
I. Disegni e tracce testuali 241
Dal “broncone” alla “fortuna calva” (1479-82) 241
La “scopetta”, gli “occhiali” e la “cadrèga” di fuoco (1485-97) 245
Dall’“hostinato rigore” alla nave dello stato (1508-15) 262
II. Dipinti 271
Opere conservate 271
Opere perdute 290
III Progetti di scenografie per feste e giostre 314
ELENCO DELLE TAVOLE FUORI TESTO 325
APPARATI
I. Prospetto biografico 369
II. Manoscritti e codici di Leonardo citati 371
III. Regesto cronologico degli scritti 374
BIBLIOGRAFIA 376
Addenda 409
Indice dei nomi 421"
Milano, Castello Sforzesco, Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana - Sala Weil Weiss (30 ottobre ~ 22 novembre 2015)
Coordinamento: Isabella Fiorentini, Marzia Pontone
Progetto scientifico: Pietro C. Marani, Marco Versiero
Testi: Marco Versiero
The double theme of the book is articulated in the following sections:
I. Le acque, i venti e le tempeste
II. Narrazioni e figurazioni fantastiche e terrifiche
III. I diluvi
IV. Paesaggi e "macchie""
V. Le profezie
Italian abstract:
Tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo, Leonardo intreccia la speculazione scientifica sui fenomeni meteorologici e sulla turbolenza atmosferica con una fascinazione letteraria e filosofica sul tema dell'ineluttabile disfacimento della materia nei processi di rigenerazione della natura, dando luogo alle sue ultime mirabili "invenzioni", immani e inusitate visioni di distruzione, anticipate da testi profetici in cui si pronostica la fine dei tempi, sulla spinta dei traumatici eventi politici contemporanei.
Leonardo, Politics and Allegoriesis the fourth in a series of twenty-four exhibitions which, until 2015, will be held in Milan in both the Biblioteca Ambrosiana and the
Sacrestia del Bramante in Santa Maria delle Grazie.
Focusing on a different theme each time, the exhibitions will be displaying all the 1119 folios of the famous Codex, which was subjected to the delicate
task of disassembly in 2009 so that it could be seen in its entirety.
Leonardo, Politics and Allegories, the fourth exhibition of folios from the Codex Atlanticus, offers an insight into the political thoughts of Leonardo. This comprehensive, annotated overview reveals a cosmopolitan Leonardo who was anything but indifferent to the human condition. Quite apart from any ideological affiliation the great Master may have had, we see traces of thoughts that, drawing on the rediscoveries of Italian Humanism, place the fundamental value of freedom – the “greatest gift of nature” – at the heart of his anthropological and political ideas.""
disegno vinciano con l’Allegoria del ramarro, oggi al Metropolitan Museum di New York, ipotizzandone la destinazione a Giasone Del Maino, celebre giurista designato da Ludovico il Moro come proprio oratore ufficiale.
(Sala dei Gigli, Museo di Palazzo Vecchio, 29 marzo - 24 giugno 2019) catalogo a cura di Cristina Acidini
Firenze, Giunti
Questo contributo si propone di analizzare un corpus di scritti di Leonardo contrassegnati dalla titolazione unitaria Pronostico o dalla fiera rivendicazione «Profezia di Lionardo da Vinci». Gli esempi più antichi risalgono alla seconda metà dell’ultima decade del Quattrocento, negli anni del repentino declino del ducato di Milano, alla cui corte Leonardo operava. Ipotizzando, sulla base di dati documentali indiziari, un incontro con Savonarola a Firenze nel 1495, se ne suggerisce la rilevanza per l’insorgere in Leonardo dell’interesse per la scrittura profetica, per poi seguirne l’evoluzione formale e concettuale: dai primi trastulli enigmistici sforzeschi, finalizzati all’intrattenimento cortigiano, al grandioso progetto di un romanzo epistolare sull’avvento in Armenia di un «novo profeta» annunciante la «stupenda e dannosa maraviglia» di un cataclisma naturale (c. 1500-1502), sino ad alcuni componimenti profetici del tempo del ritorno di Leonardo ad una Firenze ormai passata al gonfalonierato del Soderini (c. 1503-04), contraddistinti da una marcata valenza etico-politica (come nel caso della profezia Un comune).
Cette contribution se propose d’analyser un corpus d’écrits de Léonard intitulés Pronostico ou fièrement signés comme « Profezia di Lionardo da Vinci ». Les plus anciens datent de la dernière décennie du XVe siècle, au temps de la chute soudaine du duché de Milan, dont Léonard était un protégé. La conjecture d’une rencontre avec Savonarole à Florence pendant l’été 1495 pourrait également expliquer la naissance de l’intérêt de Léonard pour le genre de l’écriture prophétique, dont on suit l’évolution tout au long de sa carrière : depuis ses premières énigmes prophétiques conçues pour le divertissement des Sforza, jusqu’au projet ambitieux d’un roman épistolaire sur l’apparition d’un « novo profeta » en Arménie, annonçant la « stupenda e dannosa maraviglia » d’un cataclysme naturel (c. 1500-1502). Les prophéties plus tardives, du temps de son retour à Florence sous le patronage de Soderini (c. 1503-1504), comme l’énigme intitulée Un comune, sont analysées à la lumière de leur valeur éthique et politique.
The present contribution aims to analyze a corpus of writings by Leonardo, entitled Pronostico or proudly signed as “Profezia di Lionardo da Vinci”. The earliest examples are from the last decade of the 15th century, at the time of the quick decline of the Duchy of Milan, in whose service Leonardo was operating. A conjecture is proposed with reference to a possible meeting with Savonarola in Florence in the summer of 1495, as a decisive circumstance in involving Leonardo in the prophetic genre, whose evolution is then followed throughout his career: from the first courtly attempts to conceive prophetic riddles for the Sforza, to the ambitious project of a novel written in the form of a letter, focused on the appearance of a “novo profeta” in Armenia, announcing the “stupenda e dannosa maraviglia” of a natural cataclysm (c. 1500-1502). Some prophetic writings of the time of Leonardo’s return to Florence under the patronage of Soderini (c. 1503-1504), such as the prophecy entitled Un comune, are discussed in the light of their ethical and political value.
Mots-clés :prophétie, Léonard de Vinci, Savonarole, épistolographie, Déluge
Keywords :prophecy, Leonardo da Vinci, Savonarola, epistolography, Deluge
Parole chiave :profezia, Leonardo da Vinci, Savonarola, epistolografia, diluvio
[seguendo il link è possibile raggiungere il sito LIBRAweb dell'Editore Fabrizio Serra, dove è consentito effettuare il download dell'articolo]
http://www.libraweb.net/articoli3.php?chiave=201604101&rivista=41&articolo=201604101019
hand, Savonarola's preaching does not have any properly predictive character, in terms of intentional "divination", standing rather as a projection or representation of the contingency of the current days, in purely political terms, Leonardo's riddles, which he literally called "prophecies", on the other hand - and similarly - transform the genre of presages or predictions into entertainment tools for courtly audiences, that, however, in some cases, become a vehicle for a critical evaluation of the troubles of contemporary society. The likelihood that, on the occasion of his convocation in Florence in 1495, Leonardo was able to listen to Savonarola's sermons, so steeped in apocalyptic prophecy, may provide an
explanation to the appearance of writings called "prophecies", among his notes, just in the last five years of the century. Their underlying vision of man, clearly pessimistic, offers significant points of contact with the negative anthropology advocated by Savonarola's preaching, which also makes use of animal apology, especially in the conceptual and ideological interpretation of the "anti-human" conflictuality among men, that makes them "beasts" towards themselves, in a sort of anticipation of Hobbes' famous motto homo homini
lupus.
Such dream-like enterprise - never concretely realized - may be assumed as the symbolic synthesis of a route through the Mediterranean in the Renaissance.
Leonardo and Machiavelli on the archeological discovery of Castellina in Chianti (1507) and the question of the "aeternitas mundi", in the context of the intellectual milieu of Bernardo Rucellai's "Orti" in Florence.
the theme of warfare, as documented by two different, but interrelated, series of
tests. The analysis concerns, on the one hand, Leonardo’s anthropology and cosmolo-
gy, highlighting his ideal of naturalness in politics, especially with regard to the notion
that conflict is the inevitable concomitant of all human relationships. On the other
hand, I discuss Leonardo’s involvement in the military arts and his attempt to explain
and justify war as a means of preserving the liberty of a state, in order to illustrate his
idea of the necessity of war in certain circumstances. The final aim of the article is to
propose a way of reconciling Leonardo’s activity as a military engineer and architect
with his own undoubted pacifism.
A MILANO (1450-1525)
a cura di
Gabriele Baldassari, Guglielmo Barucci,
Sandra Carapezza e Michele Comelli
Il contributo si propone di esplorare la pervasiva ricorrenza, in Leo-nardo, di temi connessi alla semantica del tempo, riconducibili a fonti letterarie e filosofiche antiche e moderne di cui i manoscritti vinciani attestano il possesso e la consultazione.
the chivalric decoration entitled to San Michele and called Armellino, instituted by the King of Naples.
Key words: allegory, ermine, Moor, Sforza, Aragon
Riassunto − Cecilia Gallerani fu introdotta intorno al 1486 alla corte di Ludovico il Moro, divenendone ben presto la favorita e dando alla luce nel 1491 Cesare, prontamente legittimato. Il ritratto che di lei dipinse Leonardo da Vinci, celebrato in un sonetto encomiastico del poeta cortigiano Bernardo Bellincioni risalente al 1490 circa, si identifica unanimemente nella stupenda Dama con l’ermellino oggi nel museo Czartoriskji di Cracovia. Esso è anche interpretabile come allegoria politica sforzesca per la presenza dell’animale araldico, allusivo al conferimento dell’ordine cavalleresco di San Michele o dell’Armellino, ottenuto dal re di Napoli alla fine del 1486.
Parole chiave: allegoria, ermellino, Moro, Sforza, Aragona
Cicero’s Familiar Letters (Bologna, 1477), currently preserved in the Heidelberg
University’s Library, which presents a consistent corpus of both interlinear and
marginal annotations inscribed by several hands, among whom one, at least, is
recognizable in Agostino Vespucci’s, once a student in Poliziano’s school, later
known to have served as an assistant to Machiavelli in the Second Chancery of
Florence. The book is annotated in three chronological periods: before 1493, under
Poliziano’s direct mastery; between 1497 and 1508, with particular intensity in
the years 1503-4, at the time of Vespucci’s association with Machiavelli; and in the
decade 1520-30, by the hand of its last known possessor, Agostino Nettucci. Such
precious incunable, therefore, reveals to be a peculiar witness of the cultural and
political scenario of Florence in those years and offers some interesting hints about
Leonardo’s life and work at the time of his return to Florence in the first five years
of the 16th Century
link to download the paper: https://www.peterlang.com/view/9783035295672/xhtml/chapter012.xhtml#hc_26
Da allora, poco è cambiato: il tema “Leonardo e la politica” ha continuato ad essere trascurato. Eppure, prescindendo da questioni di partigianeria politica dichiarata e militante, che, dato lo status professionale e l’indole solipsistica di Leonardo, sarebbe arduo aspettarsi da lui, una selezione di alcuni fra i suoi scritti frammentari e un conseguente esame lessicale e semantico consentono di evidenziare una sua discreta familiarità con il vocabolario politico della prima modernità, segnato dall’impiego di una lingua volgare, ancora in fieri, che connette gli ambienti ufficiali della politica con il circuito delle strade e delle botteghe.
Da un drammatico memorandum della disfatta del ducato di Milano è possibile individuare tre famiglie categoriali di precipuo interesse politico: lo stato (termine-concetto fondamentale, la cui gestazione semantica giunge al suo culmine al tempo di Leonardo); la roba (insieme di vincoli patrimoniali, tra pubblico e privato); la libertà (condizione imprescindibile di equilibrio politico). Il presente contributo si propone di tessere una trama concettuale tra queste categorie, ricorrendo a stralci di svariati scritti vinciani, afferenti a molteplici ambiti: dall’urbanistica all’arte militare, dall’anatomia alla teoria artistica."
Le but de cette contribution est d'illustrer la conception de la guerre dans la penseé de Léonard de Vinci, à partir de ses écrits présentants une valeur philosophique (soit anthropologique, soit plus spécifiquement politique), à comparer avec ses créations figuratives (non seulement celles proprement artistiques mais aussi les dessins et projets liés au domaine de l'art militaire). Léonard s'est intéressé à la figure du guerrier et à sa représentation iconographique, selon une vision qui oscille entre deux bouts conceptuels: l'homme vertueux et la bête indomptée, le chevalier doué d'un appareil de qualités héraldiques, morales et techniques (champion de l'art de la guerre entendue comme discipline humanistique) et l'homme réduit à sa condition primordiale d'animal instinctif et colèrique.
Abstract:
The aim of this paper is to illustrate the conception of war in Leonardo da Vinci's thought, on the basis of those writings of his endowed with a philosophical value (in both anthropological and political terms), to be compared with his figurative works (not only the properly artistic ones but also those referring to the field of the military arts). Leonardo's interpretation of the figure of the warrior and its iconographic representation wavers between two conceptual extremes: the virtuous man and the wild beast, the knight displaying a heraldic apparatus of moral and technical qualities (champion of the art of war in the sense of a humanistic discipline) and the man reduced to the primitive condition of instinctive and irascible animal.
Versiero's chapter is an updated version of the paper presented at the Conference, summarising for the very first time in English language the core-subjects of the research program on Leonardo da Vinci as a political thinker.
The conference was held at University of Napoli "L'Orientale" (December 4-5, 2008), under the patronage of Fondazione Istituto Gramsci (Roma) and AISDP - Associazione Italiana degli Storici delle Dottrine Politiche (Torino).
Pochi anni dopo, verso il 1494, questa similitudine è moltiplicata e amplificata in un meraviglioso frammento di scrittura, nel quale la propagazione delle onde acquatiche e vocali è a sua volta paragonata ai più espansi riverberi prodotti dal fuoco nello spazio (ad esempio, attraverso il subitaneo squarcio dei cieli operato da fulmini, folgori e saette), sino alla ancora più ampia proiezione delle onde della mente nell'incommensurabile dimensione dell'universo.
https://www.zetaesse.org/single-post/Continuita-leonardesche
A critical approach to Gramsci's category of cosmopolitanism against Croce's idea of intellectual apoliticality, through their own interpretation of Leonardo's personality as a thinker, to explain the cultural and political failure of the Italian Renaissance. With excerpts of unpublished letters of Gramsci's wife on the subject.
Journée d’études Question d’agrégation d’italien « Léonard de Vinci. Art, science et écriture »
"Nodi, vincoli e groppi"