Guide Pratique Du Professeur Esabac
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Guide Pratique Du Professeur Esabac
PROFESSEUR ESABAC
Un parcours intgr franco-italien
Septembre
2013
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Introduction
La conoscenza di pi lingue sempre stata un arricchimento dellanima. Solo per restare nel
mondo latino, Ennio, lantico poeta, diceva di possedere tria corda, tre anime, perch
conosceva tre lingue importanti per il mondo dallora. Giulio Cesare aveva imparato molte
lingue galliche non solo per comunicare pi agevolmente, ma per capire i nemici che aveva
di fronte.
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Ai nostri tempi, credo che siamo tutti ormai consapevoli che anche se ragioni economico-
politiche hanno ormai fatto dellinglese una lingua franca da cui non si pu prescindere ai fini
della comunicazione e della comprensione di fatti e fenomeni di diversa natura, la
conoscenza dellinglese, per quanto accurata, da sola non basta per comprendere il mondo
in cui viviamo nella sua complessit.
Le differenze culturali, vissute come ricchezza, come valore aggiunto alla percezione di noi
stessi e degli altri, si esprimono attraverso altre lingue e altre culture, che dovremo
imparare a conoscere.
La scuola dovrebbe offrire gli strumenti per farlo e intende farlo al meglio, con gli strumenti
che ha a disposizione, nonostante la crisi economica e la scarsit delle risorse a
disposizione.
Lintroduzione di una I lingua nella scuola primaria, la possibilit di una II lingua comunitaria
nelle scuole medie di I grado, lo spazio, sia pur limitato, di una II lingua in alcuni indirizzi
delle scuole superiori, lintroduzione del CLIL (ossia dellinsegnamento di una disciplina in
lingua straniera nellultimo anno di ogni percorso di studi superiori) sono stati pensati come
strumenti per migliorare il sistema, modificare i metodi di insegnamento e rendere pi
produttivo lapprendimento. Certamente lindirizzo privilegiato per lo studio delle lingue
(comunitarie e non) il liceo linguistico, ove il monte ore dedicato alle 3 lingue nel corso di
tutto il quinquennio di tutto rispetto e ove la veicolazione in lingua prevista fin dal III anno
di corso.
qui che la metodologia del CLIL pu trovare la sua migliore applicazione ed in questo
indirizzo quindi che possono reindirizzarsi pi agevolmente gli indirizzi pi significativi.
Situazioni particolari deccellenza per quanto riguarda le lingue si riscontrano tuttavia anche
nei licei classici europei e nei cosiddetti settori ad opzioni internazionali.
eccellenza, il successo dei primi esami e le grandi potenzialit formative insite nel progetto
stesso hanno indotto sempre pi scuole a richiedere ladesione al progetto. Tale adesione
subordinata, come giusto, al vaglio degli USR di competenza.
Le scuole richiedenti, nella loro autonomia, fanno ogni sforzo per realizzare le condizioni
necessarie per il progetto, soprattutto per quanto riguarda le risorse umane; il Ministero
tutto e la Direzione degli Ordinamenti in particolare cercano di fare del loro meglio per
sostenere il progetto attraverso laccuratezza dellinformazione, il monitoraggio e la
formazione dei docenti coinvolti.
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Il Progetto Esabac nato dalla comune volont di due Paesi europei, che pretendono di avere
alle spalle una grande tradizione culturale e scolastica. Almeno questo vale per la Francia,
un po meno per lItalia, considerato che lItalia rifugge ormai dal vantarsi della propria
storia, non amata e non rispettata. A torto, probabilmente, perch non c motivo di dolersi di
ci che ha fatto lItalia almeno nei campi della dellarte e della letteratura, e almeno in certi
periodi della sua storia. Fortunatamente, quando si stipulano accordi internazionali, le Parti
sono forzate ad esibire il meglio di s. Pertanto, lItalia deve almeno mostrare di credere
ancora in un futuro che rispecchi un degno passato. Secondo laccordo, Italia e Francia
riconoscono senza riserve i pregi dei rispettivi ordinamenti scolastici e delle rispettive
pratiche scolastiche. Ben volentieri rilasciano i rispettivi diplomi di istruzione secondaria agli
studenti del Paese partner, ovviamente a patto che siano rispettate alcune condizioni
nellambito di alcuni percorsi di studio. Le condizioni non sono in realt particolarmente
onerose. Riguardano la conoscenza della lingua, della letteratura e della storia dei Paesi
interessati, secondo obiettivi e programmi concordati. Non il caso di dilungarsi sui motivi
che possono avere indotto Italia e Francia a stipulare i loro accordi. Vale il principio che i
risultati sono in genere migliori delle intenzioni e dei propositi degli uomini, sempre appesi
al filo degli interessi contingenti.
Non sono in grado di pronunciarmi sul grado di affezione per la lingua e la cultura italiana
nel mondo. Le valutazioni variano a seconda dei punti di vista. per interessante notare che
la difesa dellItaliano nel mondo costa non poco al contribuente e che, in questi tempi di crisi,
si fa sempre pi forte la voce di chi vorrebbe ridimensionare i relativi impegni finanziari.
Evidentemente litaliano non in grado di difendersi da s e necessita del costoso traino
ministeriale. Ci si afferma senza nulla togliere alla benemerita Societ Dante Alighieri. C
anche da considerare che la lingua e la cultura italiana non reggono il confronto con la
lingua e la cultura francese in fatto di diffusione e prestigio nel mondo. N consola certo il
fatto che la lingua e la cultura francese, al pari, peraltro, delle lingue e delle culture di altri
Paesi europei, come la Germania e la Spagna, siano ormai da tempo alle prese con la
devastante aggressivit della lingua inglese (ivi comprese le sue variet) e delle culture
anglosassoni, dominanti in ogni settore della vita politica, economica e culturale
dellOccidente almeno dalla fine della seconda guerra mondiale. Notoriamente
Schopenhauer (in Parerga e paralipomena , vol. II, 283, verso la fine), che non era tenero
nemmeno con il tedesco in uso tra i suoi contemporanei, prende in giro un professore
universitario che ebbe lardire, a met dellOttocento, di chiamare il francese una lingua
classica, cio la terza lingua classica dopo il greco e il latino 1. E si lancia poi allattacco della
1
Cf. E. Egger, Notions lmentaires de grammaire compare pour servir ltude des trois langues
classiques, Ouvrage rdig sur linvitation du Ministre de linstruction publique conformment au
nouveau programme officiel, August Durand Libraire, Paris 1852. Lopera ebbe pi edizioni nel giro di
pochi anni. Giunse alla settima nel 1875. Ovviamente, Ferdinand Sommer si guard bene dal chiamare
lingue classiche quelle studiate nella Vergleichende Syntax der Schulsprachen: Deutsch, Englisch,
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difendersi. auspicabile che la situazione non resti per troppo tempo quella attuale,
determinata, almeno suppongo, dalla necessit di contenere le spese anche con la riduzione
dellorario complessivo di insegnamento nelle scuole. Per quanto lecito dedurre dai dati
che pervengono al Ministero, il bilinguismo in genere considerato con favore dalle scuole,
anche se non mancano posizioni di assoluta contrariet da parte di quanti vorrebbero
perseguire obiettivi connotati da forte specializzazione nelle materie tecniche e tecnologiche
e considerano una perdita di tempo lo studio delle materie umanistiche in genere e delle
lingua straniere in particolare, fatta naturalmente eccezione per linglese.
Il Progetto Esabac ha un fondamento culturale. Perci merita lapprezzamento di chi prova
ancora qualche interesse per i valori dellUmanesimo, nato in Italia e amorosamente nutrito
in Francia.
Il valore del percorso formativo integrato e del diploma finale (Viviana Duc)
Merita ricordare che la creazione dei percorsi EsaBac stata possibile grazie al fatto che per
la prima volta i Ministeri dellistruzione dei due paesi hanno lavorato insieme per definire di
comune accordo le caratteristiche di tale progetto originale. La fiducia reciproca stata la
cifra che ha permesso di portare a compimento tale progetto di doppio diploma.
Nelle discipline che caratterizzano tale formazione deccellenza - la lingua e la letteratura e
la disciplina non linguistica storia- le culture educative dei due Paesi si sono ravvicinate e
raffrontate dialogando in un reciproco contributo attivo e proponendo le rispettive migliori
pratiche pedagogiche.
Tale duplice ottica coinvolge quindi sia gli studenti che i docenti, tutti partecipi di una nuova
prospettiva che arricchisce la formazione di ciascuno aprendo scenari e percorsi educativi
innovativi.
Far convergere questi due approcci pedagogici, stabilire un rapporto realmente dialettico tra
questi due sistemi scolastici, valorizzare le migliori pratiche, creando un progetto originale
di successo, tutto ci stata la vera sfida, lambizione dellEsaBac di cui oggi possono
beneficiare i nostri ragazzi.
Quando il progetto EsaBac stato avviato abbiamo subito avuto la sensazione che era stato
scelto il momento giusto! Le scuole di eccellenza nel campo dellinsegnamento delle lingue
straniere, come i licei internazionali e i classici europei, hanno accolto naturalmente il
progetto con estrema gioia, avvertendo un riconoscimento ufficiale alla valenza formativa
del Clil presente da tempo nei loro curricula.
E stato per sorprendente come allEsaBac abbiano subito aderito alcuni istituti in cui per
tradizione previsto lo studio del francese ma non la veicolazione di una disciplina in lingua
straniera, nellintento di trasformare la propria offerta formativa in ottica europea e
nellesercizio di unautonomia responsabile che vuole valorizzare lo studio delle lingue in
vista del raggiungimento di esiti certificati e validi nel paese Partner.
Degno di nota, a tale proposito, stato lo sforzo culturale degli istituti tecnici coinvolti nella
fase transitoria del progetto: senza troppi timori i loro dirigenti scolastici e i docenti hanno
scommesso su questa esperienza formativa che , non solo si basa sullinsegnamento della
storia in francese, ma vede come nucleo fondante un percorso triennale di letteratura
comparata della Francia e dellItalia.
E quindi doveroso affermare che dobbiamo il successo delliniziativa allimpegno delle
persone che vi hanno lavorato con la convinzione reciproca dellutilit del progetto e
dellimportanza di sviluppare curricoli in risonanza a chiara matrice europea.
I 1683 diplomi binazionali che, pertanto, sono stati gi rilasciati agli studenti italiani in
appena due anni di fase operativa nelle scuole, rappresentano il concreto e tangibile
successo del progetto, anche in termini di valorizzazione delle eccellenze e possono essere
considerati il coronamento delle varie fasi di sviluppo dellEsaBac che, grazie anche alle
attivit formative che il MIUR ha posto in essere per sostenere i dirigenti e i docenti delle
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scuole, pu ora passare alla fase a regime con la certezza che possibile estendere il
percorso formativo triennale ad altre realt scolastiche.
- NUMERI SIGNIFICATIVI
Il primo anno di esame (2010-11) ha visto la partecipazione di 26 scuole (vedi glossario con i
nominativi delle istituzioni scolastiche)e il rilascio di 682 diplomi con un tasso di successo di
oltre il 92% dei candidati allesame, di cui oltre il 15% si colloca nella fascia di valutazione
massima (trs bien).
I primi studenti diplomati appartenevano alle 26 scuole pioniere delle 40 comprese nella
fase transitoria. Non a caso tra queste prime scuole compaiono tutti i licei con sezione
internazionale francese e 8 dei 9 classici europei che studiano francese; a fianco di queste
istituzioni storiche, importante, per, ricordare che numerosi licei e alcuni istituti tecnici
hanno aderito al progetto e hanno deciso di affrontare gli esami gi in questa fase
transitoria, scommettendo sulla propria capacit didattica e organizzativa e rendendo attuale
e operativa lautonomia funzionale propria delle istituzioni scolastiche del nostro Paese.
Durante il secondo anno (2011-12), i 40 istituti che hanno partecipato alla sessione di esame
hanno presentato un totale di 1096 candidati di cui 1001 promossi, confermando sia lalta
competenza degli studenti (19% di trs bien e 37% di bien come menzione al baccalaurat)
sia la grande professionalit di chi li prepara.
Il primo anno della fase a regime vedr linserimento di ulteriori 10 scuole italiane, nonch,
in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, la partecipazione del liceo italiano di
Parigi L. da Vinci.
Questi numeri, non solo confermano il permanere dellinteresse diffuso per lEsaBac tra i
vari indirizzi di studio, pur nella logica predominanza del percorso del liceo linguistico, ma
sono significativi dellelevato interesse degli studenti italiani ai processi certificatori
nellambito delle lingue straniere.
- PROSPETTIVE FUTURE
Ci rendiamo conto che questo importante numero di docenti e studenti coinvolti implica la
necessit da parte del MIUR di un coordinamento stabile e durevole con la parte francese,
non solo per organizzare al meglio tutti gli adempimenti amministrativi connessi al rilascio
dei diplomi (anchessi necessari e sempre pi impegnativi), ma soprattutto per assicurare
nel tempo la qualit del progetto educativo comune e garantire ai docenti e ai dirigenti
coinvolti tutte le possibilit di approfondimento e confronto.
Sar, pertanto, opportuno intensificare gli scambi e i partenariati reali e virtuali, costruire
accordi di rete fra scuole e enti locali, partecipare a progetti europei per scambiare buone
pratiche con altri Paesi che stanno intraprendendo percorso analoghi (Spagna e Germania,
in particolare).
A tale fine, ci auguriamo anche di proseguire, con la consueta collaborazione dei nostri
partner, iniziative di formazione e di tirocinio mirate al progetto EsaBac.
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Il Progetto EsaBac
Antonio CANNOLETTA
Dirigente MIUR Ufficio Esami di Stato
Direzione generale Ordinamenti scolastici
Premessa
Preliminarmente, nel rilevare che il Progetto ESABAC si iscrive in un quadro di respiro
europeo, mi pare opportuno evidenziare, sia pure brevemente, la difficile situazione che oggi
attraversa il processo di unificazione europea.
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano scriveva, nel 2007, che <<Il richiamo alla
storia e allidea dEuropa, ai suoi caratteri costitutivi e al suo profilo unitario, resta
essenziale per rafforzare lautocoscienza europea, per dare consapevolezza del fondamento
ideale su cui ha poggiato nel nostro tempo limpresa della graduale unificazione
dellEuropaE tuttavia deve guidarci una nozione chiara di quel che nato negli anni
Cinquanta dello scorso secolo: un concreto progetto di integrazione, che sembra ora giunto
al bivio tra un suo pi conseguente sviluppo e un suo fatale deperimento>>.(1 ).
Ancora attuale appare quanto scriveva Tommaso Padoa Schioppa, sempre nel 2007, sulle
difficolt dellEuropa <<LEuropa oggi in difficolt. Lidea di unione sembra fuori moda e
diffuso appare il desiderio di fermarsi nel cammino dellunificazione, se non di tornare
indietro. Molti sostengono che ci non deve stupire. LEuropa , direttamente o
indirettamente, responsabile di molti dei mali della nostra societ come vuole una retorica
falsa e superficiale che attribuisce allEuropa immaginari misfatti, catastrofi ed eccessi.
La mia lettura, come ho detto, diversa. Non lEuropa a costituire il problema, la
mancanza dEuropa..E dalla lettura che ho suggerito deriva anche lindicazione dellunica
risposta efficace; colmare la mancanza dEuropa;>>. (2).
Ancora, Edmond Grace S.J. nel 2013 scrive che <<LUnione Europea stanca; molti in Gran
Bretagna e altrove sono convinti che possa essere messa da parte come un vestito vecchio.
Ma la civilt che lU.E. si sforza di rappresentare, cos come il bisogno di proteggerla, non
spariranno. Il Regno Unito non pu ragionevolmente essere estromesso da questo progetto,
n tirarsene fuori.>> (3)
In tale ottica Occorre, pertanto, il Progetto ESABAC con il conseguimento del doppio titolo di
studio appare come uno strumento di integrazione culturale di notevole efficacia,
consentendo una pi ampia circolazione del lavoro in ambito europeo.
Aspetti generali
Occorre chiarire che il termine ESABAC un acronimo di Esame di Stato e
Baccalaureato. Con esso si fa riferimento allo specifico Accordo italo francese del 24
febbraio 2009, che prevede la predisposizione di un esame di fine studi secondari
binazionale che conduce al duplice rilascio del diploma di Esame di Stato di istruzione
secondaria di secondo grado e del Baccalaurat.
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Il rilascio dei due diplomi finali si inserisce, quindi, in un quadro europeo di collaborazione
bilaterale, gi collaudata, che ha riscosso grande successo in altri Paesi, poich il
riconoscimento del diploma del Paese partenaire a tutti gli effetti di legge amplia le
possibilit di lavoro e le occasioni di mobilit professionale.
A riguardo, esaminiamo i relativi precedenti nomativi.
Lesame ESABAC ha il suo fondamento normativo nel Protocollo tra Italia e Francia del 17
luglio 2007, che ha la finalit di rafforzare la cooperazione in ambito linguistico e culturale e
favorire il miglioramento della qualit dellinsegnamento delle rispettive lingue.
A tal fine, il Protocollo prevede la predisposizione di un esame di fine studi secondari
binazionale (Esame di Stato e Baccalaureato), che conferisca gli stessi diritti ai titolari nei
due Paesi.
Successivamente, in attuazione del Protocollo, stato firmato a Roma in data 24 febbraio
2009 lAccordo che, a ben vedere, si colloca nellambito della Convenzione Culturale tra Italia
e Francia, stipulata in data 4 novembre 1949 e ratificata con Legge 30 luglio 1952, n.1177.
LAccordo prevede, allarticolo 1, la predisposizione dellesame ESABAC con il rilascio del
Diploma dellEsame di Stato e del Diploma di Baccalaurat gnral agli allievi dei due Paesi
che abbiano completato il percorso di formazione integrata.
Il piano degli studi italiano integrato a partire dal terzo anno della scuola secondaria
superiore, per gli istituti scolastici italiani e francesi che preparano al conseguimento dei
diplomi dellEsame di Stato e del Baccalaurat. Ogni Parte rilascia il suo diploma nazionale
ai candidati ai quali stato rilasciato il diploma nazionale dallaltra Parte, purch abbiano
ottenuto almeno la sufficienza nella parte specifica dellesame (articolo 2 dellAccordo).
Il curricolo italiano prevede lo studio approfondito della lingua e della letteratura francese
nonch di una disciplina non linguistica (nella fase attuale, transitoria biennale, la storia).
In base allAccordo, il percorso di formazione integrata d luogo a una parte desame
specifica, costituita da:
una prova di lingua e letteratura francese,con lattribuzione di un solo
voto, ottenuto a partire da una valutazione scritta e da una valutazione orale;
una prova scritta che verte sulla disciplina non linguistica, che nella fase
biennale transitoria la storia.
Il voto globale, conseguito nella parte specifica dellesame (denominata ESABAC ), risulta
dalla media aritmetica dei voti ottenuti nelle due prove specifiche.
Le due prove scritte di lingua e letteratura francese e di storia veicolata in francese si
configurano quale quarta prova scritta (daltronde questo gi avveniva nelle sezioni ad
opzione internazionale francese). Tale prova scritta si propone di verificare le competenze
in lingua e letteratura francese nonch nella disciplina non linguistica della storia
veicolata in lingua francese.
Come si integra la valutazione della quarta prova scritta con lesame di Stato?
La valutazione della quarta prova scritta (prova scritta di lingua e letteratura francese e
prova scritta di storia) va ricondotta nellambito dei punti previsti per la terza prova. A tal fine
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Aspetti specifici
LAccordo prevede allart.11 due anni di fase transitoria nella quale i due diplomi (il diploma
di Baccalaurat per gli allievi italiani e il diploma di Esame di Stato per quelli francesi)
possono essere rilasciati, alle condizioni stabilite dallart.2 dellAccordo medesimo, agli
allievi di Istituti di cui stato stilato apposito elenco concordato tra le Parti.
ll diploma di Stato viene rilasciato in Francia agli studenti, che, a seguito del percorso
concordato, abbiano ottenuto nella stessa sessione di esame il diploma di Baccalaurat;
reciprocamente, in Italia, viene attribuito il diploma di Baccalaurat agli studenti che abbiano
conseguito nella stessa sessione di esame il diploma di Stato.
Lattribuzione di questo duplice diploma viene considerata nelle realt scolastiche
interessate come lauspicato riconoscimento di un percorso impegnativo di studi
deliberatamente scelto per ottenere una formazione di eccellenza in campo linguistico e
letterario.
Lesame ESABAC ha trovato la sua formalizzazione nel DM n.91 del 22-11-2010 e il suo
primo svolgimento nella sessione di giugno 2011. Il decreto ministeriale disciplina la fase
transitoria biennale per gli anni scolastici 2010/2011 e 2011/2012.
I primi esami relativi al Progetto ESABAC si sono svolti, con successo, nellanno scolastico
2010/11.
LItalia ha coinvolto per lanno scolastico 2010/2011 n. 26 scuole a cui si sono aggiunte
nellanno scolastico 2011/2012 ulteriori 14 scuole e nel 2012/2013 altre 10 scuole per
complessive n.50 istituzioni scolastiche, cui si aggiunge anche il Liceo Scientifico italiano di
Parigi L.Da Vinci che va ad esame a giugno 2013.
Dallanno scolastico 2012/2013, lesame ESABAC si svolge a regime per le istituzioni
scolastiche che assicurano lo svolgimento del percorso formativo triennale previsto
dallAccordo medesimo e per detta fase stata emanata apposita decretazione, con il D.M.
n.95 dell8 febbraio 2013.
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Il nuovo decreto non altera la sostanza del DM n.91/2010, ma apre la possibilit anche alle
scuole italiane allestero, statali o paritarie, di poter attivare il percorso ESABAC, su
autorizzazione del Ministero Affari Esteri, previo parere favorevole della Parte francese e del
Ministero dellistruzione, delluniversit e della ricerca. In ogni caso, le prove scritte relative
alla parte specifica dellesame di Stato sono identiche a quelle somministrate nelle scuole
del territorio metropolitano e devono svolgersi nello stesso giorno e con orari
corrispondenti. A giugno 2013 il Liceo Da Vinci di Parigi porter i propri alunni ad esame
ESABAC.
Innovazioni del DM n.95 dell8-2-2013
Il decreto n.95 dell8 febbraio 2013 consente agli alunni del penultimo anno, che si trovano
nelle condizioni previste dallart.6, comma 2, del D.P.R. 22 giugno 2009, n.122, di accedere
allesame di Stato per abbreviazione per merito.
consentito agli alunni inseriti nei percorsi ESABAC frequentare il terzo o il quarto anno in
scuole straniere allestero. Al rientro in Italia tali studenti, ai fini della riammissione al
percorso ESABAC, devono comunque sostenere con esito positivo una prova, scritta e orale,
di lingua e letteratura francese e una prova orale di storia in francese.
Commissioni di esame
Nelle commissioni di esame che valutano gli alunni del corso ESABAC assicurata la
presenza sia del commissario esterno competente per la materia di lingua e letteratura
francese sia del commissario per la disciplina di storia. Il predetto commissario di storia si
avvale, altres, per la valutazione della prova scritta della disciplina della storia, della
collaborazione del commissario esterno di lingua e letteratura francese; eventualmente, pu
avvalersi su autorizzazione del Presidente della commissione anche della collaborazione
di personale esperto, quale il docente conversatore di lingua, gi utilizzato durante lanno
scolastico;
autorizzata lassistenza di Ispettori scolastici francesi, inviati dalle competenti Autorit
francesi, alla parte specifica dellesame di Stato, denominata ESABAC. La relativa spesa non
grava sul bilancio dello Stato.
Valutazione
La valutazione della quarta prova scritta (prova scritta di lingua e letteratura francese e
prova scritta di storia) va ricondotta nellambito dei punti previsti per la terza prova. A tal fine
la Commissione, attribuito il punteggio in modo autonomo per la terza e la quarta prova
scritta, determina la media dei punti, che costituisce il punteggio complessivo da attribuire
alla terza prova scritta. I punteggi sono espressi in quindicesimi. La sufficienza
rappresentata dal punteggio di dieci quindicesimi.
Il punteggio globale della parte specifica dellesame di Stato risulta dalla media aritmetica
dei voti ottenute nelle prove specifiche relative alle due discipline.
Ai sensi dellarticolo 7, comma 2 del D.M. 22 novembre 2010, n.91, riproposto dallart.7,
comma 2, del DM n.95/2013, la valutazione della prova orale di lingua e letteratura francese
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va ricondotta nellambito dei punti previsti per il colloquio. Ai soli fini dellESABAC, la
Commissione esprime in quindicesimi il punteggio relativo alla prova orale di lingua e
letteratura francese.
Qualora dai risultati della prova scritta di storia consegua il non superamento dellesame di
Stato, non si tiene conto di tali risultati ai fini dellesame di Stato stesso. La commissione,
pertanto, allatto degli adempimenti finali, ridetermina il punteggio da attribuire alla
prima e alla quarta prova scritta, nonch il punteggio complessivo delle prove scritte. Al
candidato che superi in tal modo lesame di Stato non rilasciato il diploma di
Baccalaurat.
Valle dAosta.
Sono previste disposizioni particolari in relazione allart. 9 dellAccordo italo francese ed alla
legge regionale n.52 del 3-11-1998.
Gli studenti delle scuole della Regione autonoma Valle dAosta sostengono, infatti, ai sensi
dellart.9 del DM n.91/2010, ora art.9 DM n.95/2013, nellambito della quarta prova scritta di
francese prevista dalla citata legge regionale, la prova specifica di lingua e letteratura
francese, nonch quella relativa alla disciplina non linguistica (storia). Tale prova
corrisponde a quella prevista dalla legge regionale n.52 /1998. Il punteggio ottenuto nella
quarta prova scritta (parte specifica dellesame) fa media, pertanto, con quello ottenuto nella
prima prova scritta dellesame di Stato.
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(1) Giorgio Napolitano, Radici antiche e nuove ragioni dellunit europea in il Mulino, n.2/2007, pagina
216 segg.
(2) Tommaso Padoa-Schioppa, Mancanze dEuropa in il Mulino n.2/2207, pgina 237 e segg.
(3) Edmond Graces S.J. Politologo, direttore di Conversation on Democracy in Ireland, in Rivista
aggiornamenti sociali-N.03- Marzo 2013.
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LEsaBac non da poco car il est pour lItalie la premire certification double dlivrance.
La France dispose de trois autres accords du mme type : lAbibac (Abitur allemand et
Baccalaurat franais), Bachibac (Bachillerato espagnol et Baccalaurat franais) et enfin
Baccalaurat franco-amricain (accord avec le College Board National Office qui dlivre
les crdits pour entrer luniversit amricaine). Lorsque deux pays saccordent pour
mettre en place une certification de ce type, ils font ainsi la preuve dune grande confiance
rciproque. LEsaBac permet aux lves franais dobtenir lEsame di Stato et aux lves
italiens dobtenir le baccalaurat franais. Ce faisant, les ministres italien et franais de
lInstruction/Education ont marqu un temps fort de la coopration ducative entre nos deux
pays.
Les Baccalaurats dcerns dans le cadre de lEsaBac ne sont pas des Baccalaurats au
rabais . La promotion 2012 en donne des preuves : sur un millier de laurats, 4 sur 5 ont
obtenu une mention et15 % dentre eux se sont vu dcerner la mention Trs Bien .
LEsaBac non da poco au regard du nombre de candidats, 700 la premire anne, 1000 en
2012 et 4500 attendus en 2015 daprs le recensement des lves de terza liceo cette
anne.
Depuis plus de vingt ans, la France et lItalie sont inscrites dans lespace Erasmus qui
encourage la mobilit des tudiants en Europe. Mais, nen pas douter, lEsaBac donne un
nouvel lan la mobilit des jeunes Italiens vers la France et des jeunes Franais vers
lItalie. Les titulaires de lEsaBac seront un public de choix pour les 250 doubles diplmes
universitaires franco-italiens. Ces formations, vritablement biculturelles et bilingues,
ouvrent sans conteste de belles perspectives dinsertion professionnelle sur le march du
travail franco-italien.
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L'EsaBac in Francia
Myriem BOUZAHER
Ispettrice generale
Ministero delleducazione nazionale francese
Nel 2004, nellambito del programma europeo INTERREG, stato avviato tra lAcadmie di
Grenoble e la Regione autonoma Valle dAosta un progetto sperimentale percorso di
formazione integrata, denominato ESABAC.
Tale progetto si inquadrava nelle priorit stabilite dal Processo di Lisbona (2000),
negli orientamenti delle politiche educative definite dallUnione europea e nelle
raccomandazioni del Consiglio dEuropa in materia dinsegnamento / apprendimento delle
lingue.
Tale dispositivo sperimentale concerneva, in Francia come in Italia, i licei e gli istituti
tecnici e professionali, interessando diverse DNL (discipline non linguistiche) in funzione
degli indirizzi di studio.
In seguito allaccordo di cooperazione educativa siglato nel luglio 2007 tra i ministri
delleducazione di due Paesi, si passati dalla fase INTERREG alla dimensione nazionale.
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LESISTENTE:
La mobilit studentesca
Ogni sezione francese ha un partenariato con un liceo italiano e applica il principio del
Periodo dinserimento scolastico temporaneo. Gli studenti sono accolti dal liceo partner, per
una durata che pu variare dalle due settimane a un mese, periodo durante il quale seguono
linsieme delle lezioni previste. Si gi in grado di valutare limpatto positivo di tale mobilit.
Si pu a ragione rallegrarsi del successo delle due prime sessioni desame (2011 e
2012) relative alla fase transitoria (durante la quale solo i licei che avevano aderito alla
sperimentazione ESABAC potevano presentare dei candidati): la percentuale di successo
risultata molto elevata (89,71% nel 2011; 90,41% nel 2012); le prove e la loro
somministrazione si sono svolte senza alcun problema; il livello di difficolt delle prove
stato ben recepito sia dagli studenti che dai docenti e dai genitori.
La sessione desame 2013 sar la prima vera sessione per le scuole che accedono
alla fase definitiva del dispositivo (e non pi soltanto quelle della fase transitoria). 448
candidati sono iscritti a tale sessione e non possiamo far a meno di esprimere loro, a tutte e
a tutti, il nostro incoraggiamento.
LE PROSPETTIVE FUTURE:
Il diploma bi-nazionale ESABAC nasce alle fine degli anni 2000, con la volont
espressa da ambedue i paesi di rinforzare la cooperazione educativo-linguistica, fondandosi
sullesperienza dei percorsi bilingue italo-francesi, gi avviati nelle diverse sperimentazioni
consolidate sul territorio.
Il percorso formativo di tre anni (cinque anni nei Licei internazionali e Classici
Europei) caratterizzato da un approccio integrato alla lingua e letteratura francese ed alla
storia in francese (disciplina non-linguistica)[3]. La valutazione delliter formativo si inserisce
alla fine nel quadro generale dellEsame di Stato, essendo prevista una quarta prova
composta da due scritti, letteratura e storia, e una prova orale di letteratura. Gli studenti
ammessi si vedono conferire il titolo Baccalaurat francese insieme allEsame di Stato
italiano, e cos viene facilitato laccesso alle universit e alle classes prparatoires aux
Grandes Ecoles (CPGE) in Francia.
Lesperienza didattica avviata ormai da due decenni nel nostro liceo e oggi
riaffermata con lESABAC ha senzaltro permesso l'affacciarsi di pi generazioni di studenti
in questo percorso. Insegnare ed imparare una materia in lingua straniera implicano uno
spostamento in relazione alla nostra abituale lettura della realt, legata a condizionamenti
culturali, sociali e linguistici, spesso impliciti e inconsapevoli. Linsegnamento della
letteratura e della storia nella lingua francese mira a portare il soggetto, attraverso il
confronto con lalter e la sua conoscenza approfondita, al riconoscimento dellaltro come
soggetto, ad una conoscenza critica e distanziata di se stesso. Capire che laltro si conforma
ai propri schemi culturali, sociali e storici porta a ritrovare nella diversit di questi schemi
luniversalit della condizione umana, e ad adottare una posizione critica nei confronti dei
propri schemi di interpretazione.
[1] Facciamo riferimento allAccordo tra il Governo Della Repubblica Italiana e della Repubblica
Francese relativo al doppio rilascio del diploma del Baccalaurat e del diploma dellEsame di Stato (24
febbraio 2009), seguito dal D.M. 91/10 relativo alle modalit di integrazione dellesame specifico
ESABAC allEsame di Stato.
[2] Si veda : AA. VV. (2000) La differenza come ricchezza. Linterculturalit nelle sezioni
internazionali. Seminario di formazione per docenti. Liceo Classico Statale L. Galvani Bologna,
ottobre 1997, Bologna, Ministero della Pubblica Istruzione, Direzione Generale, Istruzione Classica,
Scientifica e Magistrale, Quaderni n. 30.
[3] previsto un minimo di quattro ore di insegnamento settimanali per la lingua e la letteratura
francese, e di due ore settimanali per la storia in francese.
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I. Langue et littrature
1) La littrature mdivale
2) Il Rinascimento et La Renaissance
3) La Contre-Rforme et le Baroque ; le Classicisme
4) Lilluminismo la nuova razionalit Le sicle des Lumires ;
5) La naissance dune nouvelle sensibilit au XVIIIe ; Prromantisme
6) Le romantisme ;
7) Ralisme et naturalisme en France ; vrisme en Italie.
8) La posie de la modernit : Baudelaire et les potes maudits ; Il decandentismo
9) La recherche des nouvelles formes de l'expression littraire et les rapports avec les
autres manifestations artistiques.
Chaque itinraire littraire est constitu de 4 8 morceaux choisis. Dans les deux
dernires annes de formation, au moins 2 uvres doivent tre lues dans leur version
intgrale.
A titre dexemples, les parcours qui suivent ont t raliss de faon co-disciplinaire,
notamment avec le professeur ditalien et dhistoire (DNL). Pour chaque parcours, il sera
indispensable de prciser les finalits, les objectifs des activits langagires, le matriel, les
supports technologiques, etc.
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FRANAIS :
Mme de Stal. Chateaubriand (extraits)
Lamartine/ V.Hugo (extraits)
Stendhal (extraits)
ITALIANO :
U.Foscolo, G.Leopardi, A.Manzoni (brani)
J.P.Sartre et lExistentialisme
A.Camus : de labsurde la rvolte (extraits)
Queneau (extraits)
Tournier (extraits)
ITALIANO :
Svevo, Montale, Morante, U. Eco (brani)
Rception B1 B2
Comprendre les points essentiels d'une Comprendre des discours assez longs et suivre
oral intervention nonce dans un langage une argumentation en langue standard, si le sujet
clair et standard est relativement familier
Lire en autonomie des textes d'actualit dans les-
Comprendre des textes principalement
quels les auteurs adoptent un certain point de vue,
rdigs dans une langue courante sur
crit ainsi que des textes littraires de diffrentes
des sujets concrets ou abstraits, rela-
poques, du Moyen ge l'poque contemporaine
tifs aux domaines familiers
incluse
Production B1 B2
S'exprimer de faon claire, cohrente et dtaille :
- en soulignant les points importants et les dtails
S'exprimer de manire simple sur
oral pertinents
des sujets varis
- en exprimant son opinion
- en argumentant
Rdiger des textes clairs, structurs et dtaills
Rdiger un texte articul et cohrent pour :
crit sur des sujets concrets ou abstraits - transmettre des informations
relatifs aux domaines familiers - exposer son opinion
- exposer une argumentation
Interaction B1 B2
oral Faire face des situations varies
avec une relative aisance Communiquer avec aisance sur la plupart des su-
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Enfin, lapproche didactique en langue et littrature prvoit lutilisation des TICE (pour le
matriel audio-visuel, publicitaire, iconographique, etc), notamment comme dclencheur
afin de motiver les lves, et avant de poursuivre lanalyse littraire de manire plus
consciente, dans une dmarche qui pourrait sapparenter une vritable enqute textuelle.
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Le professeur ou les quipes pdagogiques laborent une progression sur les trois annes
de formation, et sont laisss libres de rpartir ltude des thmatiques culturelles sur les
trois annes. Des sminaires de formation ont cependant abouti une proposition de
rpartition des thmatiques culturelles sur le triennio :
Cette rpartition permet davoir le temps en quinta de travailler sur le XXe sicle. Lors de
lpreuve de lEsaBac, le commentaire dirig porte dailleurs sur un texte postrieur 1850.
Cependant, cette rpartition reste chronologique. Elle permet de travailler toutes les
thmatiques culturelles mais il faut se garder davoir une approche purement
chronologique. Il est important dlaborer des itinraires qui proposent des ouvertures
chronologiques, des parallles dautres contextes, dautres esthtiques, pour favoriser la
mise en relation des poques :
Proposer des itinraires littraires construits autour d'un thme commun aux deux
littratures, qui relient les poques, mettent en vidence les aspects de continuit, de
rupture et de reprise, et fassent merger l'intertextualit
II. Quels principes retenir pour organiser une programmation annuelle qui intgre une
progression des comptences ?
Il faut compter pour un itinraire : 3 4 semaines (10 16 heures), en fonction des objectifs
dfinis.
Il est prfrable de faire des itinraires plus courts, pour varier les thmes, les
problmatiques.
Sur lanne, on peut envisager entre 6 10 itinraires.
Titre de
Thmatique Comptences Comptences Comptences
litinraire et corpus
de litinraire mthodologiques doral linguistiques
problmatique
Les activits de lecture, de production crite et orale peuvent donc servir de support pour
travailler les objectifs linguistiques indiqus par le programme. Ainsi, titre dexemple, on
pourra travailler largumentation travers diffrentes situations dapprentissage :
Thmatique
Comptences
titre de Problmatique Corpus
mthodologiques
litinraire
Le moyen ge Le hros La chanson de Roland, Roland et Durandal - mthode du
mdival, Chrtien de Troyes, Perceval, Le Graal commentaire
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Titre de
Thmatique Problmatique Corpus
litinraire
Le sicle des La littrature La littrature Montesquieu, Lettres persanes, Le roi de France est
Lumieres comme une est-elle une un grand magicien
arme arme de Voltaire, Candide, Rien ntait si beau (la guerre)
combat Voltaire, Candide, lautodaf
efficace ? Rousseau, Discours sur lingalit, la proprit prive
et classes sociales
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Titre de Problmatiq
Thmatique Corpus
litinraire ue
Ralisme et Flaubert, Comment Les lectures
naturalisme en Madame lcriture Le bal
France, vrisme Bovary raliste Les rveries dEmma
dtourne-t- La mort dEmma
en Italie
elle les Perspective : parodie par Queneau dans Les Fleurs bleues
uvre
clichs Document iconographique : adaptation au cinma par Claude
intgrale romantiques
Chabrol
?
Les enseignants sont libres dtudier les textes de leur choix, cependant, le programme
donne des orientations en donnant une liste duvres du patrimoine franais et italien par
thmatique culturelle (voir le programme).
Le programme invite donc organiser ltude les textes de faon thmatique. Cependant la
prsence des thmatiques culturelles engage une tude des diffrentes priodes
chronologiques. Llaboration des itinraires littraires doit donc se faire au croisement des
deux approches, chronologique certes, mais aussi thmatique et problmatique.
Dmarche adopter
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Thme choisi
Problmatique dtude de ce thme
Thmatique(s) culturelle(s) concerne(s)
Objectifs et comptences viss
Corpus de documents tudis (textes et documents
iconographiques)
Documents complmentaires (pouvant appartenir une
autre thmatique culturelle, pour ouvrir, mettre en
perspective, faire merger les phnomnes
dintertextualit, de rupture ou de continuit).
Textes italiens
tudes densemble prvues
Activits proposes la classe
Travail sur les mthodes des exercices type examen
valuation(s) envisage(s)
THEMATIQUE 1- LE MOYEN-AGE
CULTURELLE 2- LA RENAISSANCE
3- LA CONTRE-REFORME ET LE BAROQUE ; LE CLASSICISME
Corpus de
documents
Problmatique Le constat de la fuite du temps : lan vital et crateur ou constat amer de
la vanit de lexistence ?
Corpus Villon, La ballade des pendus, p.62-63
Du Bellay, LOlive, Si notre vie est moins quune journe
Ronsard, Mignonne allons voir si la rose , p.101
Chassignet, Le Mpris de la vie et consolation contre la mort (1594),
photocopie
Document iconographique : Philippe de Champaigne, Vanit
uvres Bernardino Daniello, se il viver nostre breve (en lien avec le texte
italiennes de Du Bellay)
Etudes - Connatre une cole potique : La Pliade. Ronsard et Du Bellay
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Les thmatiques culturelles ici tudies sont la Renaissance et le Baroque. La prsence dun
texte de Villon permet de souligner le phnomne de continuit et de rupture avec litinraire
prcdent dont la thmatique culturelle principale tait le Moyen Age.
2. Autre exemple ditinraire centr sur une thmatique culturelle avec ajout de documents
en contrepoint appartenant dautres thmatiques culturelles :
Corpus de
documents
Problmatique Le mal du sicle, lan vers lidal ou rverie vaine ?
Corpus Chateaubriand, Ren (1802) Llan vers linfini .
Musset, La confession dun enfant du sicle (1836).
Lamartine, Les Mditations Potiques (1820), Le Lac
Vigny, Chatterton, A quoi sont-ils bons ?
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Cet itinraire est centr sur le romantisme : lajout dun texte de Chateaubriand permet de
montrer lmergence et le dveloppement dune nouvelle sensibilit. Lextrait de Madame
Bovary, permet de montrer la critique de lidalisme romantique et de ses clichs et de
souligner ainsi un phnomne dintertextualit, la rupture ici de lesthtique raliste avec
lesthtique romantique.
Il sagit de diversifier les approches pour mettre en jeu des comptences diffrentes et de
susciter lintrt des lves. Toutes les innovations pdagogiques sont les bienvenues tant
quelles restent dans un cadre didactique cohrent.
Diversifier au maximum les activits (dbats, compte rendu, utilisation des Tice pour la
recherche, la documentation et la production, tude de textes, etc.)
Une faon dentraner les lves lessai bref sur corpus peut consister distribuer les
documents choisis pour litinraire sans donner le thme et la problmatique, et leur
demander dtablir des relations entre les documents pour dfinir le thme et la
problmatique.
Exemple : en quinta, lors dun itinraire sur le personnage du parvenu (dcrit dans la
progression quinta)
Etape 1 : Lecture en classe entire dun premier extrait (Balzac, extrait du Pre
Goriot, discours de Vautrin Rastignac ).
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Etape 2 : Rpartition des lves par groupe. Chaque groupe dispose de trois
documents :
Lextrait lu en classe entire
Un autre extrait du corpus quils dcouvrent (chaque groupe a un extrait diffrent, ce
qui permet daborder lintgralit du corpus)
Le document iconographique (commun tous les groupes).
Consigne : trouver les points communs et les diffrences entre les trois
documents pour dfinir le thme commun et formuler une problmatique
dtude.
Etape 3 : Restitution par groupe, puis formulation collective du thme et de la
problmatique de litinraire
Chaque document fera ensuite lobjet dune tude plus prcise dans les sances ultrieures.
Cette approche permet dentraner les lves problmatiser un corpus, les met en
situation active par rapport aux questionnements suscits par la mise en relation des
documents.
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Lessai bref prsente lintrt de mettre en uvre chez les lves leur esprit de synthse,
leur culture et leurs capacits rdactionnelles. Il consiste en une rflexion de type dissertatif
sur une thmatique (indique dans le titre), qui est elle-mme illustre par un ensemble de
documents. Ce corpus est compos de trois textes franais, un texte italien et un document
iconographique. Il est demand llve de les comprendre, de saisir leurs points communs
et leurs diffrences, et de rpondre dans le cadre dun dveloppement organis la probl-
matique suggre dans le titre.
Lessai bref a pour fondement un problme, contenu dans le sujet, auquel il apporte une r -
ponse organise et illustre dlments des textes du corpus. Une fois ce problme formul,
les composantes de rponse sont en effet organises dans un ordre logique, qui correspond
au plan. Cette conception de la problmatique et du plan demande llve de savoir envisa-
ger les diffrents aspects de la question et de les articuler logiquement. Lessai bref nexige
pas lnonc dune rponse prcise, mais plutt une souplesse de rflexion conduisant en -
visager les diffrents angles permettant de rflchir sur une thmatique donne.
La particularit de lessai bref est de conduire les lves travailler sur un ensemble de do -
cuments regroups autour dune thmatique. Le premier objectif de cette preuve est donc
de les conduire exploiter la culture littraire et artistique personnelle quils ont acquise
tout au long de leur scolarit. Savoir replacer les auteurs et les documents dans un contexte
culturel vient enrichir le travail de rflexion thorique proprement parler. En revanche,
lessai bref nest pas le lieu dun expos de culture gnrale. Cette dernire doit tre utilise
bon escient, pour affiner une analyse, et surtout pas pour viter de parler des documents.
Enfin, ce travail de comprhension et de rdaction se fait en temps limit : lessai bref est
loccasion de montrer sa capacit mobiliser ses connaissances littraires tout en respec-
tant la mthodologie de lessai bref et les connaissances linguistiques permettant de rdiger
un texte de 400 600 mots dans un franais soign.
Le jour de lpreuve, llve doit tre capable de rdiger son essai bref en quatre heures. Les
diffrents entranements dont il aura bnfici durant sa formation lui permettront dappli-
quer la mthodologie de manire ordonne.
La premire tape est celle de lapprhension du sujet, qui, en fin de quinta, ne devrait de -
mander que quelques minutes. Avant de lire et danalyser les textes dans le dtail, les lves
doivent savoir sinterroger dabord sur le titre du corpus, qui offre des indications de probl-
matique et souvent de plan. Lanalyse des termes qui le composent est un moyen de cerner
lorientation donne pour la lecture des documents. Ces derniers ne devront en effet pas
tre exploits dans toute leur amplitude, mais uniquement dans la mesure o ils rpondent
la thmatique propose. Lapprhension du sujet conduit galement sintresser la
composition du corpus, mais sans ncessairement avoir encore pris connaissance des docu-
ments. La culture littraire est alors mettre en uvre pour saisir les enjeux principaux de
la thmatique propose.
Vient ensuite ltape de lanalyse des documents. Le jour de lEsaBac, elle doit pouvoir tre
ralise en une heure et demande au moins deux lectures de chaque document. Lors de la
premire, il sagit pour les lves de reprer dans les textes et le document iconographique
les lments de rponse la thmatique indique par le titre. lissue de cette lecture, le
candidat a isol ce qui se rattache cette thmatique de manire vidente. Une deuxime
lecture est alors intressante pour se pencher sur la composition du corpus, cest--dire
pour mettre en vidence de probables points communs et diffrences entre les documents,
et affiner ainsi la comprhension des documents.
La troisime tape, qui, en conditions relles, demande galement une heure, est celle de la
formulation prcise dune problmatique et de la confection du plan dtaill. Les pistes de
rflexion dgages dans la comparaison des documents et la mise au jour de leurs points
communs et diffrences sont autant daspects du problme fondamental qui se cache der-
rire le titre et sur lequel on veut faire rflchir les lves. Ce problme fondamental ou
problmatique se prsentera sous forme dune question, laquelle lessai bref constituera
une rponse dveloppe. Dans le devoir rdig, elle sera un lment majeur de lintroduc-
tion. Le dveloppement quant lui sera structur en deux ou trois parties, elles-mmes
composes ventuellement de deux ou trois sous-parties. Chacune des parties constitue un
lment de rponse la problmatique.
Si cette tape peut tre ralise en une heure, cest que le type de structure exige de llve
correspond des schmas couramment utiliss. Si le sujet est ferm , il appelle un plan
de type dialectique (couramment appel thse-antithse-synthse, mais que nous appel-
lerons plus volontiers certes- mais-donc ). Si le sujet est ouvert, il appelle un plan de type
thmatique . Ce dernier envisage les diffrentes facettes dune question. Les plans par
document (I. Document 1 II. Document 2 etc.) sont proscrits. Au minimum, si le sujet est pr-
sent de faon binaire (par exemple voyage rel, voyage imaginaire ), on pourra se
contenter de deux parties reprenant lopposition formule dans le titre.
Une fois la structure densemble tablie et des titres donns aux grandes parties au
brouillon seulement - , il faut dgager les sous-parties, cest--dire les diffrents arguments
qui permettent dtayer lide de chaque partie. Les sous-parties doivent galement tre do -
tes dun titre, qui permet llve de vrifier que son argument est bien synthtique, et qui
permettra, lors de la phase de rdaction, de formuler la phrase damorce. la suite de
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chaque argument, llve note sur son brouillon quels lments des documents lui servent
dillustration.
2. La rdaction
Enfin, la dernire tape est celle de la rdaction. Il doit rester environ deux heures llve
pour effectuer ce travail. Lintroduction et la conclusion, rputes pour tre des compo-
santes cls de tout travail de rdaction, peuvent tre travailles au brouillon et rdiges au
propre. Le dveloppement, lui, sera fait, de prfrence, directement au propre. Un plan as-
sez dtaill et un temps suffisamment long avant la fin de lpreuve doivent permettre de se
passer de tout crire au brouillon (lexprience montre que les brouillons sont souvent des
propres et que le travail damlioration du premier jet ne se fait qu la marge. Autant
alors peut-tre soigner directement le propre plutt que tout crire au brouillon avec
lillusion que lon corrigera).
a. Lintroduction
Le dfaut majeur que les lves doivent viter est celui dune introduction trop gnrale.
Lintroduction rpond une structure codifie, qui va du gnral au particulier. Cet lment
important du devoir doit comporter trois parties : une entre en matire prsentant le thme
de lessai bref, en essayant dviter les platitudes, et en cherchant une amorce efficace (une
citation reprsentative, connue ou extraite dun des textes du corpus, par exemple) ; une
brve prsentation du corpus, avec les titres des uvres et le nom de leur auteur ; lannonce
de la problmatique et du plan, de manire la fois claire et lgante si possible (viter
premirement / deuximement ).
b. Le dveloppement
Le dveloppement est compos de deux ou trois grandes parties, qui comportent elles-
mmes chacune deux ou trois sous-parties, matrialises, typographiquement parlant, sous
forme de paragraphes, commenant par un alina.
Chaque paragraphe comporte son tour plusieurs lments : introduit par un connecteur
logique, il souvre sur une phrase qui annonce largument du paragraphe et qui reprend le
titre donn dans le plan dtaill). Cet argument est ensuite explicit et dtaill, grce des
illustrations tires de textes du corpus. Suite au travail de confrontation des textes, les
lves doivent tre en mesure de produire au moins deux exemples par argument, puisquils
ont confectionn leur plan en sappuyant sur lide que les textes pouvaient tre rapprochs
ou mis en opposition. Ces exemples ne sont pas seulement constitus de citations : ces der-
nires ne sont pas des preuves en soi ; il faut justifier leur exploitation. Enfin, le paragraphe
se clt sur une reformulation de largument prsent.
Le paragraphe est une unit rhtorique qui doit faire progresser la rflexion. La difficult est
qutant donn la nature de lpreuve, sa rdaction doit tre extrmement synthtique, et
donc efficace sur le plan argumentatif.
c. La conclusion
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La conclusion est galement un moment attendu dans la composition dun devoir. Les lves
doivent tre sensibles au fait quelle constitue la dernire impression laisse au correcteur ;
en effet, un essai bref de bonne tenue prsente souvent galement une conclusion perti -
nente. Sa rdaction nest dailleurs pas complique comme celle de toutes les formes codi-
fies.
d. La relecture
Lenjeu linguistique de lEsaBac est fondamental et llve doit montrer des comptences
importantes en la matire dans son essai bref. Or lpreuve est dense, et la fatigue peut en-
gendrer une relecture trop superficielle si elle est rserve la fin de lpreuve. Il est donc
conseill de relire chaque partie aprs lavoir rdige. Outre le fait que cela vite la lassitude
(ou la panique) de la fin de lpreuve, cela permet galement de contrler la rigueur du rai-
sonnement avant davancer. Toutefois, une ultime relecture, dans les dix dernires minutes
de lpreuve, reste indispensable.
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Pour prparer les lves, il sagit dintgrer de faon rgulire ltude de documents
iconographiques dans les itinraires littraires, en essayant au maximum de les mettre en
relation avec les textes tudis, de varier les approches et les supports. On peut ainsi
distinguer plusieurs modalits dtude dun document iconographique dans un itinraire
littraire, avec des objectifs diffrents :
Le document iconographique peut tre tudi dans une sance initiale, pour servir
daccroche et amener les lves dgager la problmatique de litinraire. On peut ainsi
faire trouver par induction les caractristiques dun mouvement littraire et culturel ( partir
dun tableau romantique, raliste ou surraliste par exemple).
Max Ernst, La fort, 1927, Huile sur toile, 80,7 x 100 cm, Muse de Grenoble
Il est possible galement de travailler sur le rle de lillustration par rapport au texte
(illustration de Gustave Dor par exemple) : ce quelle apporte, ce quelle met en lumire,
comment elle interprte ou enrichit le texte.
Pablo Picasso, Guernica (1937), huile sur toile, 349,3 cm 776,6 cm, Muse Reina Sofa,
Madrid
1-Etude dun extrait du Voyage au bout de la nuit de Cline o la guerre est prsente
comme une apocalypse, un enfer, texte accompagn du tableau de Picasso.
2-Activit : Dgager les points communs entre le texte et le tableau : quelle vision de la
guerre prsentent-ils ?
3-Etude du texte.
2-Rinvestissement du vocabulaire et de la technique tudie : faire une description du
tableau Guernica de Picasso, en faisant apparatre le mythe de lenfer ou de lapocalypse.
Enfin, il est possible de demander aux lves, partir du corpus de textes tudi pendant
litinraire et en ajoutant un document iconographique, de rpondre la problmatique de
dpart, sous la forme dun plan dessai bref. Ce travail permet de sentraner lpreuve de
lessai bref tout en faisant la synthse de litinraire travaill. Le document iconographique
trouve alors toute sa place dans la relation tablir avec les textes du corpus.
Caspar David Friedrich (1774-1840), Voyageur contemplant une mer de nuages , 1818, huile
sur toile, 98,4 cm x 78,8, Kunsthalle de Hambourg
Objectifs
- Identifier les caractristiques de lexpression du mal du sicle dans une uvre picturale en
rinvestissant les connaissances acquises au cours de litinraire
- Utiliser les outils de la lecture de limage pour dcrire et interprter luvre
- Faire la synthse en fin ditinraire sur le romantisme, sur les caractristiques de
lesthtique romantique
Activits
1-Prparation : Avant de montrer le tableau
Par groupe, faites une description du tableau tel que vous vous limaginez daprs le titre et
daprs son rapport lesthtique romantique.
Lecture des textes et justification des choix.
Confrontation avec le tableau.
2-Introduction : Repres biographiques sur le peintre
3-Consigne de travail :
En quoi ce tableau exprime-t-il le thme suivant : le mal du sicle, souffrance et exaltation
de lme ?
Justifiez votre rponse en vous appuyant sur les outils danalyse de limage :
Choix du sujet / Composition (plans, lignes de force, formes, perspective et lignes de fuite,
cadre, angle du vue, direction des gestes et des regards) / Couleurs / Lumire / Technique
utilise / symboles
Les lves sont rpartis en groupe. Chaque groupe doit mettre en relation un outil danalyse
avec la problmatique.
4-Mise en commun et construction du commentaire.
5-Prolongement :
Ecrire le monologue que pourrait tenir ce personnage.
Exemple : prolongement dun itinraire et prparation dun nouvel itinraire sous forme
dune recherche
Objectifs :
- Elargir les connaissances sur le romantisme en travaillant sur dautres artistes que ceux
abords en cours
- Prparer le travail sur litinraire venir : le ralisme
- Rechercher, slectionner et reformuler des informations
- Restituer oralement le rsultat du travail
Consignes de travail :
Par deux, faites une recherche et prparez un compte-rendu oral et crit sur un artiste
romantique, choisir dans la liste ci-dessous.
A lcrit, vous synthtiserez vos informations sur une fiche (un recto) prsentant :
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A loral, vous prsenterez au reste de la classe votre recherche en vous appuyant sur votre
fiche.
Vous penserez apporter votre extrait sur un support informatique, audio ou papier.
Le temps imparti pour la prsentation est de 10 minutes.
4. Synthse
Peinture/sculpture :
Joconde : catalogue des collections des muses de France pour recenser et faire connatre
la grande richesse des muses de France dans les domaines de l'archologie, des beaux-
arts, des arts dcoratifs, de l'ethnologie europenne et extra-europenne, de l'histoire ou
encore des sciences et techniques.
Accessible partir du site du Louvre uvres , Bases donnes
http://www.culture.gouv.fr/documentation/joconde/fr/pres.htm
Atlas : permet de consulter les 30 000 uvres exposes dans le muse exposes dans le
muse du Louvre. uvres d'art et d'art dcoratif (dessins, estampes, peintures, sculptures,
photographies, objets d'art...) des collections publiques franaises. 130.000 notices et 16.000
images
Accessible partir du site du Louvre uvres , Bases donnes
http://cartelfr.louvre.fr/cartelfr/visite?srv=crt_frm_rs&langue=fr&initCritere=true
http://www.photo.rmn.fr/
BNF : site pdagogique de la BNF. Espace ddi aux enseignants : dossiers pdagogiques,
ressources, exemples dactivits.
http://classes.bnf.fr/
Enluminures :
Enluminures : (CNRS) Enluminures et lments de dcor des manuscrits mdivaux
conservs dans les bibliothques municipales franaises. 114.000 images en ligne
http://www.enluminures.culture.fr/documentation/enlumine/fr/
Cinma :
Bibliothque du film : site de la cinmathque franaise : sites documentaires, dossiers
thmatiques
http://www.bifi.fr/public/index.php
Musique :
Collections du muse de la musique : instruments, photos, dossiers pdagogiques
http://mediatheque.cite-musique.fr/masc/?
url=/clientbooklineCIMU/toolkit/p_requests/default-collection-musee.htm
Thtre :
Sites thtraux : Paris et province
http://www.educnet.education.fr/theatre/ressources/lieux/lieux
Photographie :
Muse franais de la photographie
http://www.museedelaphoto.fr/mod_webcms/content.php?CID=LQ1007C
Louvre :
Dcouvrir : uvres la loupe, visites et expositions en 3D, dossiers thmatiques
http://www.louvre.fr/llv/commun/home.jsp
Louvre.edu : ensemble de ressources visuelles, sonores et textuelles sur les uvres d'art,
leur histoire et celle des civilisations qui leur ont donn naissance. (index, cartes des foyers
de cration par poque). Chaque utilisateur du service dispose d'un bureau virtuel qui lui
permet de slectionner des documents (textes et images) lors de la consultation du site, de
les enregistrer ou de les tlcharger pour une exploitation ultrieure (expos, support de
cours, travail personnel ou collectif).
http://www.educnet.education.fr/louvre/louvre1.htm
Centre Pompidou : collection en ligne du Muse dart moderne. Plus de 60 000 uvres des
XXe et XXIe sicles
http://collection.centrepompidou.fr/
ARTS ET LITTERATURE
Prsence de la littrature : CNDP, site destin aux enseignants et aux tudiants, consacr
la relation entre littrature et autres formes artistiques, du collge l'universit
http://www.cndp.fr/presence-litterature/
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Le Commentaire dirig est lune des deux preuves proposes lEsaBac, pour lexamen de
Littrature Franaise. Il va de soi que tous les lves doivent tre prts traiter chacun des
deux sujets - le corpus et le commentaire - pour faire leur choix le jour de lexamen en fonc-
tion des thmes et auteurs proposs. Il ne faut pas tre enferm dans un type dpreuve !
Le commentaire est ici nomm dirig parce quil est balis par un questionnaire qui
guide llve vers une comprhension fine et claire du texte propos : deux ou trois ques-
tions de comprhension, deux ou trois questions dinterprtation et un sujet de rflexion per-
sonnelle. Une analyse rigoureuse, une bonne connaissance des notions tudies en franais
et une lecture sensible permettront de russir cette preuve qui est assez littraire.
Lintrt est de montrer que le candidat sait mener une lecture de faon autonome, sait r-
pondre avec clart aux questions de comprhension et dinterprtation en prlevant des l-
ments pertinents dans le texte, et sait mener une dmonstration littraire structure, qui
claire le texte avec pertinence. Bien videmment, la qualit de la langue franaise pratique
est trs importante !
Une bonne connaissance des auteurs au programme, de leurs uvres, et dlments histo-
riques et biographiques cls peuvent tre des atouts pour mettre en valeur lanalyse du
texte. Ils serviront particulirement pour la rdaction de la rflexion personnelle. Mais ils ne
sont pas indispensables la russite de lpreuve.
COMPREHENSION
1. Sur quelle figure gomtrique se construit ce pome ?
2. A qui le pote sadresse-t-il ? Reprez et analysez les marques de lnonciation
3. Reprez et tudiez les mots et expressions appartenant au champ lexical de la lumire.
INTERPRETATION
1. Comment le pote relie-t-il le regard de la femme la nature et au cosmos ?
2. En quoi peut-on parler dun loge amoureux ? Dmontrez que la forme et le contenu de
ce pome se font cho cette fin.
REFLEXION PERSONNELLE
En voquant ltre aim, souvent les potes sadressent en mme temps lhumanit. Dve-
loppez ce thme en vous appuyant aussi sur dautres uvres potiques que vous avez lues
(300 mots environ).
On note que le sujet comporte trois questions de comprhension et deux questions dinter-
prtation. Il est donc important dtablir demble la distinction entre question de compr-
hension et question dInterprtation.
ponse.
Le pote ici sadresse la femme quil aime, comme le prouve lemploi du dterminant pos -
sessif tes qui actualise le nom yeux , tandis que le dictique mon actualise le nom
cur .
Cette question demande daller un peu plus loin que le simple relev : Reprez et
tudiez
Les termes jour (vers 6), lumire (vers 8), couleurs (vers10), aurores (vers11),
astres (vers 12) constituent le champ lexical de la lumire dans le pome. On peut re-
marquer que cette lumire est la lumire naturelle du monde : celle du jour, des astres.
Il est indispensable de comprendre que le sujet est construit selon une progression
et que les questions de comprhension qui ont dj t traites peuvent tre utiles
lcriture des questions dinterprtation.
Ce qui importe, cest ladverbe interrogatif comment . Il sagit donc, non pas de
dmontrer que le regard de la femme est reli la nature et au cosmos, postulat ad -
mis par la question elle-mme, mais de montrer par quels procds le pote cre ce
lien.
Comme plusieurs lments de rponse seront avancs, on consacrera un para-
graphe chacun dentre eux. Chaque paragraphe sera plus ou moins structur selon
la dmarche suivante : je pose lide, je formule llment de rponse / Je dveloppe
lide, je lexplique/ Je cite le texte lappui de ma rponse / je commente la citation
par lanalyse des procds.
59/208
Jai un peu moins dvelopp la rponse cette question parce que jaurais r-
pt des lments danalyse dj voqus dans la premire partie. Lessentiel
est de montrer une interprtation claire du pome, de travailler lexpression,
de ne pas se perdre dans des remarques qui ne font pas sens.
Aprs les questions qui ont permis dclairer le sens du texte, le commentaire
sachve par lcriture dune rflexion personnelle en lien avec le texte. La r-
flexion est oriente par un sujet, auquel il convient de bien rflchir pour
construire un texte structur qui illustre le thme impos.
Il sagit ici douvrir la lecture vers une rflexion moins acadmique, de mon-
trer une culture personnelle, dvoquer les textes qui nous touchent, de mon-
trer notre capacit tisser des liens entre les uvres.
Il est bien prcis que la production vise doit stendre 300 mots environ.
Or, 300 mots, cest finalement assez peu. Ni lintroduction ni la conclusion ne
pourront tre vraiment dveloppes. Lattente nest donc pas vraisemblable-
ment une rflexion trs approfondie et exhaustive du sujet mais la capacit
structurer un dveloppement pertinent qui se tourne vers dautres uvres.
A ce stade de votre composition, on peut imaginer que vous disposerez dune
heure et demie environ pour laborer votre rflexion personnelle. Il est ce-
pendant selon moi indispensable de construire un plan au brouillon, et de no-
ter les uvres auxquelles vous ferez rfrence, uvres que vous connaissez
et qui, selon vous, illustrent le thme voqu par le libell du sujet. Il ne sagit
pas dtablir une course aux rfrences. Mieux vaut quelques rfrences bien
exploites et bien intgres une rflexion construite et pertinente quune
liste duvres voques sans lments de rflexion.
REFLEXION PERSONNELLE
En voquant ltre aim, souvent les potes sadressent en mme temps lhumanit.
Dveloppez ce thme en vous appuyant aussi sur dautres uvres potiques que vous
avez lues (300 mots environ).
Liste de pomes pouvant tre voqus dans la rflexion : Victor Hugo, A une femme ;
Aragon, Les mains dElsa , Les yeux dElsa ; Baudelaire, A une passante , Linvi-
tation au Voyage ; Apollinaire, Le Pont Mirabeau ; Prvert, Le jardin
Problmatique : Est-ce que la posie amoureuse est limite lvocation des sentiments
amoureux du pote ou a-t-elle une porte plus large ?
Plan : I. Un amour singulier II. Un amour universel III. La posie comme invitation lamour,
qui est le fondement de notre humanit
Introduction :
La posie lyrique doit son nom la lyre porte par Apollon. Elle existe depuis lAnti-
quit et met le sujet, lintime, le Je, son rapport au monde, la nature, la mort, au cur de
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lacte potique. Mais quel est ce Je qui est au cur de la posie lyrique ? Et, dans la posie
amoureuse, qui sadresse-t-il ? A ltre aim ou un rcepteur beaucoup plus large, qui
peut tre lhumanit entire ? Nous montrerons quau-del dun amour singulier, la posie
amoureuse voque lAmour connu de tous les hommes, dont elle fait lloge et quelle place
au cur de lhumanit.
Lorsquun pome est charg de marques dnonciation de premire et de deuxime
personne, la tentation biographique nest jamais trs loin, surtout lorsquon connat suffi-
samment la vie de lauteur pour comprendre les rfrences. Ainsi, comment ne pas penser
Gala, lpouse dEluard, la lecture de ce pome, comment ne pas se rfrer Elsa Triolet
lorsquon dcouvre les clbres pomes dAragon, Les yeux dElsa , Les mains dEl-
sa ?
Il sagit cependant indubitablement dun cueil. Le propos nest pas l. Le Je de la
posie lyrique ne renvoie pas lauteur, il sagit dune dsignation plus large, qui est une g -
nralisation de lintime, Je au centre duquel tous les hommes peuvent se retrouver. La po-
sie amoureuse ne chante pas un amour singulier mais voque un amour universel tel que le
vivent tous les hommes, qui sen ravissent et en souffrent tour tour. Que ce soit le sonnet
de Louise Labb, Je vis, je meurs, je me brle et me noie , Demain ds laube de Vic-
tor Hugo, ou Le Pont Mirabeau dApollinaire, chaque homme retrouve dans les vers des
potes le miroir de ses propres joies et des souffrances lies la perte de ltre aim, que
ce soit par la faute du temps qui passe ou par la sparation lie la mort. La posie amou-
reuse sadresse donc lhumanit toute entire.
On peut mme considrer que le pote sadresse lhumanit dans ses pomes
amoureux non pas tant parce quil partage avec elle le vcu du sentiment amoureux mais
parce que sa posie devient une invitation lamour, un amour plus gnral. Lamour dans
La courbe de tes yeux est une invitation contempler et aimer le monde, de mme que
dans LInvitation au Voyage ou dans A une Passante , Baudelaire appelle le lecteur
dvelopper son imaginaire pour porter un regard plus esthtique sur lunivers.
Ainsi, on peut affirmer que lAmour voqu par les potes est un amour universel, li-
vr lhumanit, et non un amour singulier et anecdotique. Cest bien le propre de lArt et de
la posie en particulier que de sublimer le rel pour tendre vers un Idal et le faire vivre.
Dans ce texte, jai utilis 478 mots soit dj pour que le nombre de mots demand
(300) alors que jai peine dvelopp mon raisonnement sans pouvoir commenter v-
ritablement les exemples proposs.
Cela montre bien quil ne faut pas tre trop exhaustif, ni trop exigeant, au risque de
se perdre dans un raisonnement inachev. Limportant est de mener une rflexion
claire et structure.
Le candidat fera attention ne pas utiliser la premire personne du singulier.
Les phrases doivent tre assez simples, pas trop pompeuses. Le candidat essaiera
dtre prcis dans le vocabulaire employ.
Et surtout, le candidat soignera la qualit de lexpression et de la langue, critre in-
faillible dvaluation de la qualit dune copie en franais pour des lves italiens.
En conclusion : une bonne capacit de lecture, une matrise solide des notions, des
rponses claires et structures et vous russissez assurment lpreuve !
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Lvaluation dun travail portant sur la littrature peut prsenter aux yeux des lves un
risque majeur, celui de larbitraire, voire de lalatoire. Or lvaluation en littrature ne porte
pas seulement sur la comprhension et lanalyse du ou des textes et sur la finesse des inter-
prtations proposes. Elle porte galement sur la mthodologie applique, garante dun
cadre identique exig de tous les candidats et donc de lquit de lvaluation. Enfin, et plus
particulirement dans le cadre de lEsaBac, elle sintresse aux comptences linguistiques
des lves.
I. La composante mthodologique
Sil est bien un filet de scurit permettant aux lves de saisir quils ne sont pas valus se-
lon la subjectivit du correcteur, il sagit bien des critres mthodologiques. Il est donc im-
portant de les leur enseigner et peut-tre de justifier sa notation selon eux durant lanne,
de manire ce quils comprennent la neutralit ncessaire de cet aspect de la notation. En
outre, ces critres prsentent lavantage dtre simples comprendre et respecter, et as-
surent une note minimale aux candidats.
Il est demand llve que lexpos de ses arguments respecte une forme qui les mette en
valeur. Ainsi, la premire approche du lecteur / valuateur est une approche visuelle. La
clart de la structure du devoir doit donc apparatre clairement, avant mme que la lecture
ne commence. Un texte monolithique, sans sauts de ligne ni alinas laisse prsager une ab-
sence de structure. On peut donc enseigner aux lves les normes de prsentation typogra-
phique.
Dans un essai bref, par exemple, on leur demandera de sauter une ou deux lignes entre lin-
troduction et le dveloppement, et entre le dveloppement et la conclusion, pour isoler ces
units rhtoriques. De mme, on sautera une ligne entre les parties car le dveloppement
constitue galement une unit. Concernant les paragraphes, il est important que les lves
placent un alina, qui favorise la lisibilit et met en vidence le passage un nouvel argu -
ment.
Les lments les plus attendus, comme une introduction ou une conclusion, ou les para-
graphes dveloppant un argument, sont dautant plus convaincants quils respectent un
ordre de prsentation traditionnel. On peut sinterroger, dans labsolu, sur le caractre fig
de ces normes. Toutefois, leur existence constitue justement la garantie dune valuation
impartiale.
Ainsi, une introduction doit comporter trois lments, une conclusion doit au moins prsen-
ter la synthse du raisonnement, et ventuellement une ouverture. Un paragraphe argumen-
tatif, lui, doit tre amorc par une phrase prsentant largument, puis doit dvelopper ce
dernier, lillustrer dexemples comments, et enfin se clore sur une conclusion partielle, r-
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capitulant le propos du paragraphe. Sil manque un de ces lments, la rflexion est incom-
plte.
Cette section concerne davantage lessai bref que lanalyse de texte, ce dernier exercice
tant balis par des questions. Toutefois, ses critres sappliquent galement la partie
Rflexion personnelle .
Le devoir ne doit pas tre une succession darguments sans articulation. Il doit suivre un
plan argumentatif et / ou thmatique. Une juxtaposition dides ne constitue pas une r -
flexion. La cohrence densemble, ventuellement mise en vidence par des mots de liaison
(mais ce nest quun outil de mise en valeur et non une garantie de lexistence dune logique),
est un critre dterminant : la rflexion part dune hypothse, dune question formule dans
la problmatique, et aboutit un rsultat. Elle est un cheminement, et le dveloppement de
cette rflexion en constitue la mise en scne.
Un lment rdhibitoire est galement la prsence dlments hors sujet. Difficiles rep-
rer par les lves lorsquils sengouffrent dans la brche, ils constituent des indices tmoi-
gnant de la faiblesse du raisonnement et empchent donc llve de marquer des points .
Llve doit tre habitu se demander, pour chaque ide ou chaque exemple quil avance,
si ceux-ci se rattachent bien la problmatique pose ou au moins au titre de lessai. De
mme que les hors sujet, les lments trop gnraux nont pas leur place dans les exercices
dEsaBac, qui sont de nature essentiellement synthtique. Ainsi, la culture gnrale de
llve doit tre mise en uvre de manire judicieuse : si elle est indispensable pour com-
prendre les documents, les dveloppements de type expos nont pas leur place dans les
rflexions de synthse.
Enfin, de manire gnrale, un devoir quilibr est apprciable : dans lessai bref, par
exemple, une place quitable doit tre accorde chaque document. Un exemple ne doit pas
tre dvelopp de manire hypertrophie et ne laisser aucune place aux autres.
Le premier niveau est celui de lobservation du ou des textes. Llve doit avoir com-
pris la syntaxe et la structure des documents tudier. Le devoir ne doit pas prsen-
ter de contresens sur le quoi du texte.
Le deuxime est celui de lanalyse. On value la capacit de llve percevoir les
spcificits dcriture du ou des textes, les divers registres. Il doit avoir travaill sur
le comment du texte.
Enfin, le troisime niveau de lecture est celui du pourquoi et llve doit avoir r-
flchi sur linterprtation donner aux documents, sur leur sens profond, sur la r-
ponse quils donnent la question pose.
tion et des normes de composition (utilisation des capitales, soulignement du titre des
uvres). Les parenthses ou les guillemets ouverts ne sont parfois pas referms. On voit
aussi des termes extraits des textes voire des citations non encadres de guillemets. Cet ou-
bli prsente un double inconvnient : il donne limpression (probablement injustifie) que
llve sest appropri les mots de lauteur et ne lui rend pas justice mais aussi quil ne
propose pas dexemples, alors que ces derniers sont bien prsents, mais non prsents
comme tels. Concernant les citations, elles doivent tre totalement exemptes derreurs or-
thographiques (il sagit simplement de copie).
Il peut tre conseill aux lves dutiliser une syntaxe simple, au lieu de se lancer dans de
grandes priodes qui ont toutes les chances dtre mal composes. Enfin, on apprciera un
vocabulaire prcis et vari.
Ainsi, il est intressant de travailler avec les lves sur des grilles de critres, qui peuvent
voluer au cours des annes ddies la prparation de lEsaBac, et qui affinent progressi -
vement les exigences. Elles permettront aux lves de savoir ce quils ont acquis et ce qui
reste amliorer, et les rassureront sur le fonctionnement de lvaluation dans ce domaine
rput subjectif quest la littrature.
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Pour se prparer une preuve, il faut se donner les moyens de laborder en sachant de
quoi elle est compose, quels sont ses objectifs. Or le cadre de lEsaBac donne loral de
franais au sein du colloquio des objectifs bien dtermins : la matrise de niveau B2 de la
langue franaise et une approche interculturelle. Cela exige donc de dvelopper ses
comptences avec une prparation approprie et une mthode de travail essentielle, le
travail par groupes, sans que soit laisse de ct une certaine matrise phontique de la
langue. Dans ces conditions les rsultats lpreuve en langue franaise au colloquio ne
peuvent qutre trs positifs!
- Le programme de littrature est celui de lanne de Quinta (1850 nos jours) et la con-
certation entre les membres de lquipe pdagogique mne un document dit du 15mai,
qui dtermine les modalits de passage du colloquio.
- Les comptences exiges en langue franaise sont celles demandes dans le B2 (acquis)
du CECRL : est donc considre comme comptente la personne qui peut comprendre le
contenu essentiel de sujets concrets ou abstraits dans un texte complexe, y compris une dis -
cussion technique dans sa spcialit. Peut communiquer avec un degr de spontanit et
d'aisance tel qu'une conversation avec un locuteur natif ne comportant de tension ni pour
l'un ni pour l'autre. Peut s'exprimer de faon claire et dtaille sur une grande gamme de
sujets, mettre un avis sur un sujet dactualit et exposer les avantages et les inconvnients
de diffrentes possibilits.
Pour lEsaBac, et cela est precis dans le Programma di lingua e letteratura italiana e fran-
cese per il rilascio del doppio diploma , Allegato 2 , consultable sur le site www.vizazi-edu.it,
la dimension interculturelle est essentielle : le candidat sait tablir des relations entre sa
culture dorigine, italienne, et celle du pays partenaire, la France.
Pour ce qui est du domaine littraire qui nous occupe, le parcours de formation prvoit la ca -
pacit de llve mettre en relation la littrature des deux pays, les apports rciproques
entre les deux langues et les deux cultures. Ltude du sonnet par exemple permet de pas-
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ser de Ptrarque Clment Marot et de dresser un tableau des changes, passages, trans-
formations entre les deux littratures. Une des proccupations de lquipe enseignante, en
particulier le professeur de franais, celui ditalien et celui de la discipline non linguistique
Storia/Histoire, est, grce linterdisciplinarit, de former les lves cet apprentissage.
Cette acquisition dune mthode de travail pour acqurir des comptences est grandement
facilite par un travail de groupe. En classe ou en cellule autonome, le travail par groupes
est en effet un outil essentiel :
- les groupes (de trois lves?) laborent des questions sur une squence, un groupement
de textes, une uvre intgrale Un exemple : la dnonciation de linjustice sociale, avec des
extraits des Misrables, de Germinal, laffiche du film homonyme de Claude Berri.
- Lenseignant/e demande chaque groupe de trouver un texte li au travail termin. Par
exemple, si ltude portait sur les Lumires, et quun extrait des Lettres Persanes de Mon-
tesquieu a t vu en classe, la prsentation orale dun extrait dune autre lettre, mis en pers-
pective par lun des membres du groupe, serait la bienvenue.
Ce travail accompli en groupe est une tape de transition et de formation vers lexpression
du point de vue de llve seul pendant le colloquio. Aprs le travail en groupe, llve doit
envisager les interventions en solitaire.
Attention! Il arrive trop souvent quun lve fasse une dclaration premptoire sans argu-
mentation. Au cours de lentretien, au fil des questions poses par lexaminateur et portant
sur le roman, on a pu entendre: Proust, je dteste, sans aucune explication. Cest l le
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contraire de ce qui est attendu! Mieux vaut se prparer et prparer ses camarades ou ses
lves en leur demandant immdiatement une justification argumente de leur avis.
Pour viter des confusions fcheuses, il est souhaitable que, par exemple, le nom de lcri-
vain surraliste Andr Breton ne devienne pas [brtne], quon nidentifie pas comme tel.
Cela demande un travail important pour lenseignant et un entranement rpt pour les
lves. De nombreuses pistes peuvent tre exploites, dont voici des exemples :
Une coute attentive daccents diffrents en langue franaise (le site TV5 Monde offre
cette possibilit), avec le reprage des variantes.
La lecture interprtative (voir sur le site de http://francparler-oif.org/, Outils, Pour
la classe, Fiches pdagogiques), qui est lorigine une lecture expressive pour les ni-
veaux de matrise lmentaires, peut donner lieu un travail de dcalage, trs for-
mateur. Un exemple : de mauvaises nouvelles sont annonces avec hilarit
Le travail sur de petits extraits de films, qui sont interprts comme des sayntes -
on peut penser Intouchables ou Lauberge espagnole - enregistres et reprises,
concourt une meilleure matrise phontique.
Les interventions formelles, avec laccent mis sur les exposs, les dbats, les plai-
doiries (on peut aller voir sur www.memorial-plaidoiries.fr, le concours de plaidoiries
des lycens pour les droits de lhomme du Mmorial de Caen- Normandie, Cit de
lhistoire pour la paix) permettent de poser un cadre oral qui conduit un oral matri-
s.
Enfin, tout ce qui est jeu thtral - des sayntes ont dj t voques - avec linter-
prtation de textes tudis dans le cadre de la classe, concourt une meilleure ma -
trise phontique.
Lutilisation des TICE rend le travail sur loral plus ais : pour savoir comment prparer
loral travers une plateforme Moodle, ou crer un podcast, on peut consulter par exemple
le site http://lettres.ac-orleans-tours.fr/.
Limpratif premier est de respecter les contraintes de lpreuve, qui prvoit dabord lexpo-
sition du thme central du parcours pluridisciplinaire, la tesina , choisi par le/la
candidat/e en accord avec ses enseignants, puis les rponses aux questions poses par les
membres du jury, et enfin le commentaire des enseignants sur la correction des preuves
crites, et les corrections ventuelles. Linsistance qui a t porte sur la capacit du/de la
candidat/e rpondre avec -propos aux questions poses renvoie la forme de lpreuve
elle-mme. Il faut mobiliser ses connaissances et son savoir-faire en diverses langues (lita-
lien, le franais, langlais, lespagnol ou lallemand) dans un temps limit, quarante minutes
environ. Cela ne laisse pas place limprparation. La russite lpreuve - et nous nous
bornerons ici au franais - dpend donc du candidat, de son travail avec ses camarades,
mais aussi des enseignants concerns par le franais, Langue, littrature et Discipline Non
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Linguistique, Storia/Histoire, qui lui auront permis dacqurir les bonnes mthodes de tra-
vail.
Le choix du thme central du parcours disciplinaire permet de mettre en valeur la capacit
relier les diffrentes matires entre elles et doit montrer une cohrence densemble. Un bon
exemple serait et cela a t prsent lors dun colloquio - le thme du Rouge . Sont
unis dans le parcours Rosso Malpelo de Verga, Voyelles ( i rouge ) de Rimbaud, The scar-
let letter de Hawthorne, Bodas de sangre de Lorca, le drapeau rouge en histoire
Si elle est aussi une construction collective, la russite loral de lEsaBac, dans le cadre du
colloquio est surtout une construction personnelle, le produit de trois annes de travail.
On doit sy prparer avec un apprentissage mthodique. Les conseils donns ici ont pour ob-
jectif de le faciliter.
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tant donn le rseau inextricable de relations qui compose le monde de lart, aucune
uvre [] ne se suffit elle-mme, ni ne se contient elle-mme : la transcendance des
uvres est sans limites.
Une uvre littraire nexiste jamais de faon isole. Le Nouveau Roman nexiste que par
rapport des formes gnriques prtablies, de mme que le livret de lopra Carmen de
Bizet est une rcriture de la nouvelle de Mrime. Les objectifs des programmes de lEsa-
Bac se situent dans cette perspective de mise en relation entre les uvres : facendo
emergere lintertestualit ; sviluppare lanalisi dei testi inquadrandoli nel contesto storico,
sociale, culturale e cogliendone il rapporto con la letteratura del paese partner ; eviden-
ziare il rapporto fra la letteratura e le altre arti, comprese le nuove manifestazioni artis-
tiche .
Limage
La premire ressource que lon pense utiliser en classe est limage, parce quelle figure
dans le corpus de lpreuve de lEsaBac. Il faudra habituer les lves sa frquentation ; ils
doivent tre capables de la dcrire, de comprendre en quoi elle est uvre dart, mais aussi
et surtout de lintgrer une problmatique densemble. Le programme de quinta, par
exemple, invite sintresser lvolution du personnage romanesque. Il sera donc utile
dobserver des photographies des personnages des films de la nouvelle vague : Antoine
Doisnel dans Les Quatre Cents Coups de Truffaut, Pierrot le Fou de Godart, ou Paul et Ca-
mille Javal dans Le Mpris adapt de Moravia, qui fait aussi partie de la liste indicative des
auteurs tudier. Ainsi pourra-t-on proposer aux lves dcrire ce quils peroivent de
limage (Antoine Doisnel est-il un personnage banal ? Quelle image de lui est-elle montre
dans le film ?), et, dans un deuxime temps, leur demander de rflchir au personnage prin-
cipal de LEtranger, par exemple, puis de rpondre une problmatique plus gnrale (Un
personnage banal peut-il tre un hros de roman ? Pour quelles raisons les personnages de
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La peinture peut tre le complment de la lecture dun crivain. On peut trs bien, pour faire
percevoir lesthtisme de Baudelaire, le thme de certains de ces pomes et le caractre
subversif de sa posie, montrer le tableau de Manet, Olympia, qui reprsente Jeanne Duval ;
ou bien pour tudier, chez Proust, les illusions doptique que crent les jeux de lumire,
nous pourrons parler dcrivain impressionniste :
Cultivs en quinconces, ces poiriers, plus espacs, moins avancs que ceux que javais vus,
formaient, spars par des murs bas, de grands quadrilatres de fleurs blanches, sur
chaque ct desquels la lumire venait se peindre diffremment, si bien que toutes ces
chambres sans toit et en plein air avaient lair dtre celles de Palais du Soleil, tel quon au-
rait pu le retrouver en Crte, et elles faisaient penser aussi aux chambres dun rservoir ou
de telles parties de la mer que lhomme pour quelque pche ou ostriculture subdivise,
quand on voyait, selon lexposition, la lumire venir se jouer sur les espaliers comme sur les
eaux printanires (Le ct de Guermantes)
et nous pourrons en classe crer un lien entre lauteur d A la Recherche et Claude Monet :
"(...) dans les petits tangs que forme la Vivonne, de vritables jardins de Nymphas () a et
l, la surface, rougissant comme une fraise une fleur de nymphas au cur carlate, blanc
sur les bords. Plus loin, les fleurs plus nombreuses taient plus ples, moins lisses, plus
grenues, plus plisses, et disposes par le hasard en enroulements si gracieux quon croyait
voir flotter la drive, comme aprs leffeuillement mlancolique dune fte galante, des
roses mousseuses en guirlandes dnoues " (Du ct de chez Swann).
Grce limage, on peut aussi inviter les lves rflchir sur les techniques narratives en
elles-mmes. Par exemple, on peut tudier les points de vue narratifs en associant un texte
de Stendhal (extrait de La Chartreuse de Parme) ou de Hugo (Les Misrables) et le tableau
dAndrieux (La Bataille de Waterloo) (1852) autour de la dfaite de lempereur : Quel est le
point de vue de vue adopt dans les textes et dans le tableau ? Quels sont les effets produits
par ces choix ? Selon vous, dans quelle mesure le romanesque et lHistoire peuvent-ils se
mler ? . De cette manire, llve sera en mesure de comprendre lobjectif du peintre la
reprsentation historique, grandiose, magnifique et pique de la bataille avec celle du ro-
mancier qui, grce au point de vue interne, montre la vision personnelle, subjective et par-
tielle du personnage pris dans le chaos de Waterloo.
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Les interactions entre le texte et limage ne vont pas toujours dans le mme sens, limage ne
constituant pas de faon immuable un cho au texte. La dynamique peut tre inverse ; ainsi
peut-on observer avec les lves une photographie de Robert Doisneau, en dgager un cer-
tain nombre de remarques concernant la classe sociale des personnages, les sentiments ex-
prims, lintrt de sintresser aux humbles, et aborder dans un second temps le texte ra -
liste. Limage favorise de cette faon une lecture plus fine du texte ; la dmarche artistique
dun crivain pourra ainsi tre mieux comprise : Quel est lintrt, chez Zola ou Maupas-
sant, de peindre un milieu social dfavoris ? En quoi Zola peut-il tre dfini par un pote
des profondeurs ? Comment comprendre cette phrase de Maupassant : Je suis un reg
ardeur ? Quelle est la ralit de la vie dEmma ? Comment essaie-t-elle dy chapper ?
Enfin, lextrme diversit des images laisse place aux nouvelles formes dexpression : la
photographie de luvre de Boltanski Personnes, expose au Grand Palais dans le cadre de
lexposition Monumenta 2010 , a sa place dans un corpus dont le thme serait la repr-
sentation de la guerre. Le professeur doit tre ractif et moderne, et intgrer les vne-
ments culturels rcents ; ainsi, par exemple, une exposition Florence en 2011 rassemblant
les uvres de jeunesse de Picasso, Miro et Dali et qui sintitulait : Les peintres de la mo-
dernit : jeunes gens en colre, la naissance de la modernit - G iovani e arrabiati : la nascita
della modernit a t rattache ltude des nouvelles formes potiques.
Le cinma
Il semble difficile de pouvoir se passer du cinma. Les Instituts franais en Italie illustrent sa
vitalit par les nombreux films qui sont proposs en projection gratuite ou travers une
large mdiathque (plus de mille titres par exemple disponibles lInstitut franais de Flo-
rence !).
Les diteurs proposent souvent des fascicules pdagogiques permettant dassocier le livre
et le film. On pourrait conseiller par exemple le guide pdagogique Nathan concernant le
film de Philippe Le Guay, Alceste bicyclette, avec Fabrice Lucchini et Lambert Wilson (sorti
en salles le 16 janvier 2013 en France), dont voici le synopsis (extrait du guide Nathan) :
Au sommet de sa carrire dacteur, Serge Tanneur a quitt une fois pour toutes le
monde du spectacle. Trop de colre, trop de lassitude. La fatigue dun mtier o tout le
monde trahit tout le monde. Dsormais, Serge vit en ermite dans une maison dlabre sur
lle de R
Trois ans plus tard, Gauthier Valence, un acteur de tlvision adul des foules, abonn aux
rles de hros au grand cur, dbarque sur lle. Il vient retrouver Serge pour lui proposer
de jouer Le Misanthrope de Molire. Serge nest-il pas devenu une pure incarnation du per-
sonnage dAlceste ? Serge refuse tout net et confirme quil ne reviendra jamais sur scne.
Pourtant, quelque chose en lui ne demande qu cder. Il propose Gauthier de rpter la
grande scne 1 de lActe I, entre Philinte et Alceste. Au bout de cinq jours de rptition, il
saura sil a envie de le faire ou non. Les rptitions commencent : les deux acteurs se me-
surent et se dfient tour tour, partags entre le plaisir de jouer ensemble et lenvie brutale
den dcoudre.
Cette uvre est prcieuse parce quelle fait rfrence au Misanthrope de Molire,
parce quelle contient des passerelles directes certaines scnes, parce quelle rflchit au
personnage et ses rapports avec les autres en actualisant la comdie de murs, enfin
parce quelle fait rflchir la mise en scne. Dans le film, Alceste /Lucchini essaie de mon-
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ter la pice de Molire. Si on tudie en classe une scne de la pice avec la question : com-
ment jouer le personnage dAlceste ? , on favorisera en classe ltude de la ponctuation, du
rythme du texte, de son implicite, des mots quil faut savoir mettre en relief, ou prononcer
plus doucement, crant ainsi un effet. Or il sera tout propos de montrer aux lves un ex-
trait choisi du film ; parce que cette interrogation en est le cur, comme le dit le ralisateur
lui-mme, cit par Nathan :
Une des dimensions de mon projet tait de montrer deux acteurs au travail : assister
aux rptitions, suivre les ttonnements, les lans, le moment o le personnage simpose. Il
est clair que Gauthier a du mal sapproprier Alceste, il passe par des trucs dacteur.
Mais peu peu, le rapport de violence dans lequel Serge linstalle laide trouver le nerf
dAlceste. Aprs la bagarre avec le chauffeur de taxi, il arrive tumfi, dans un tat de colre
quon ne lui souponnait pas. Et quand il se met dire Alceste, il est au cur du personnage.
Cest une illustration quasi littrale du paradoxe du comdien de Diderot, qui explique que
lacteur doit puiser dans la vrit de son vcu. Un homme bless pour de bon peut jouer la
blessure Toute la question est de savoir sil saura fabriquer cette motion ensuite dans les
centaines de reprsentations que suppose un spectacle. Diderot se mfie de lmotion vraie
mais au cinma, il nest besoin que dune fois pour exister devant une camra.
On peut prfrer montrer la classe ladaptation filme dune pice de thtre. Montrer
Phdre de Patrice Chreau est une invitation sinterroger non seulement sur la mise en
scne (rfrences Vnus, symbolique des couleurs utilises, ) mais aussi sur le texte lui-
mme ( Comment le personnage de Phdre est-il interprt ? Comment le registre tra-
gique du texte est-il mis en valeur par le vocabulaire, la ponctuation, le jeu de lacteur ?
Comment Phdre sadresse-t-elle aux Dieux ? Comment linterprtation incarne-t-elle le
rythme du texte ? ). En quinta, une tude des costumes de ladaptation de Caligula par
Charles Berling (2006) montrera parfaitement comment le thtre de labsurde montre la
dchance de personnages qui deviennent des pantins grotesques, issus dune humanit qui
souffre et qui na plus de sens.
Si lon peut se contenter dun extrait, on peut aussi mener ltude conjointe dune uvre
complte et dun film dans son intgralit. En quinta, ltude du roman Zazie dans le mtro
de Queneau pourra tre mene paralllement ltude du film de Louis Malle. Une interview
du ralisateur, la veille de la sortie de son film, et disponible sur le site www.ina.fr, pose
demble lintrt narratif, littraire et pdagogique dune telle dmarche :
[] mais la vraie raison [de ladaptation] cest que ce quil y a de profond dans le livre de
Queneau et dimportant, cest que cest une critique trs pousse du langage de lcriture,
de la littrature. Alors le transposant au cinma, ladaptant, jai voulu faire une critique du
langage cinmatographique, alors je me suis servi de trucages, cest un film techniquement
trs labor, avec beaucoup de choses assez subtiles, assez compliques, qui est (sic) en
fait une critique avec beaucoup de parodie, de pastiches, une utilisation systmatiquement
irraliste de la couleur, beaucoup dacclrs, beaucoup de choses pour trouver une quiva-
lence dans ce qui a intress Queneau, cest--dire la critique du roman classique.
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On pourrait imaginer, par exemple, imaginer un parcours didactique commun aux uvres de
Raymond Queneau et de Louis Malle qui voquerait dabord la relation dadaptation ( les dif-
frences entre le roman et le film, ltude compare des deux incipits ) puis le laboratoire
du langage, lequel serait tudi selon plusieurs axes qui sappuieraient sur des lectures m-
thodiques et des extraits du film : la syntaxe du langage (le travail sur la langue et largot,
mais aussi le montage narratif) ; les genres et les registres (le roman, le pastiche, la paro-
die, lpope retourne en burlesque, le fantastique, les formes du comique) ; le rgime de
la citation (rfrences Sartre, Montaigne, et dans le film Mlis, Welles, Fellini) ;
ltude dun personnage de Zazie.
Lopra
Si lon sintresse la reprsentation dun texte thtral, il va de soi que lon peut aussi as-
socier ltude dune uvre littraire et dun opra. On peut imaginer, dans une squence p -
dagogique consacre au Mariage de Figaro de Beaumarchais, mler la lecture de la pice
une observation attentive de lopra Le Barbier de Sville de Rossini par la lecture dune
partie du livret de Cesare Sterbini ou du visionnage dune reprsentation de lopra par
exemple avec la mise en scne de Jrme Savary en dcembre 2005. Cette confrontation
permettrait de rflchir aux rcritures (Le Figaro des premires scnes est-il le mme
chez Beaumarchais que dans le livret ? Les propos du personnage ont-ils la mme force
dans le livret ? Quels sont les changements et les transformations entre la pice et lopra ?
Quelle utilisation de la musique est-elle faite dans la pice de Beaumarchais ?...). Ce serait
galement loccasion de mener des sances de lecture dont lobjet serait la comparaison de
deux extraits (par exemple, tude du registre comique avec le personnage de Bartholo, ou
tude de la mtaphore file dans la scne de la calomnie, pour laquelle on pourrait proposer
aux lves des questions communes aux deux extraits :
BAZILE
La calomnie, monsieur ! Vous ne savez gure ce que vous ddaignez ; jai vu les plus hon-
ntes gens prs den tre accabls. Croyez quil ny a pas de plate mchancet, pas dhor -
reurs, pas de conte absurde, quon ne fasse adopter aux oisifs dune grande ville en sy pre -
nant bien : et nous avons ici des gens dune adresse !... Dabord un bruit lger, rasant le sol
comme lhirondelle avant lorage, pianissimo, murmure et file, et sme en courant le trait
empoisonn. Telle bouche le recueille, et piano, piano, vous le glisse en loreille adroite-
ment. Le mal est fait ; il germe, il rampe, il chemine et rinforzando de bouche en bouche il va
le diable ; puis tout coup, ne sais comment, vous voyez calomnie se dresser, siffler, sen-
fler, grandir vue dil. Elle slance, tend son vol, tourbillonne, enveloppe, arrache, en-
traine, clate et tonne, et devient, grce au ciel, un cri gnral, un crescendo public, un cho -
rus universel de haine et de proscription. Qui diable y rsisterait ?
(Acte II, scne 8)
BASILIO
La calumnia un venticello
un auretta assai gentile
(Acte I, scne 9, air N6)
Ltude compare de ces deux extraits serait particulirement propice la rflexion des
lves concernant des sujets concernant la rcriture, par exemple ce sujet bien connu (Bac
de Franais, 2004) : Une uvre inspire ou adapte dune autre place le public dans une
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certaine attente, qui sera, selon le cas, satisfaite ou due. Prfrez-vous retrouver dans
une rcriture ce que vous connaissez dj de luvre originale ou vous laisser sur-
prendre ?
Mme sil est toujours possible de parler avec profit de lopra vriste au moment o on tu-
die Verga, ou de lopra bouffe de Francis Poulenc Les Mamelles de Tirsias en lien avec le
surralisme ou Apollinaire, lutilisation des livrets semble assez difficile. Les limites du pro-
gramme de lEsaBac ne permettent pas dexploiter les opras de Verdi et les drames ro -
mantiques. Nanmoins, une lecture cursive de deux extraits de Hernani et dErnani (ou du
Roi samuse et de Rigoletto), pourrait se justifier par par un exercice sur les registres, les fi-
gures de style, la faon qua le livret italien de retranscrire les ides fortes du texte, ou par
un travail sur le rythme du vers romantique qui serait ponctu par une mise en voix du texte
et par lcoute de la musique :
TRIBOULET
RIGOLETTO
Enfin, puisquil existe des liens entre Beaumarchais et Rossini ou entre Molire et Mozart, on
pourrait galement laisser la parole Leporello Voglio fare il gentiluomo, /e non voglio pi
servir pour une comparaison entre le valet du livret de Da Ponte et le Sganarelle de Mo-
lire, dans une squence dont la problmatique serait de caractriser le valet de comdie et
son volution.
Parmi les difficults auxquelles sont confronts les professeurs dhistoire enseignant dans
la filire EsaBac, la question de la programmation est rgulirement voque comme lune
des plus complexes, au mme titre que celle de la mthodologie retenue par le projet fran-
co-italien.Sans tablir de hirarchie dans les dfis auxquels les enseignants dhistoire
doivent faire face, il faut insister sur le sens du programme EsaBac, qui est la cl de vote
de la mise en uvre dune programmation dont on esquissera ici les contours. La mthodo-
logie, au del des objectifs de formation qui la sous-tendent, est quant elle, dabord une
technique au service de la mise en uvre du programme.
Objectifs gnraux
Le programme officiel en Histoire EsaBac a pour a pour ambition de construire une culture
historique commune nos deux pays, de fournir aux lves les cls de comprhension du
monde contemporain et de les prparer exercer leur responsabilit de citoyens . Le titre
du programme Les fondements du monde contemporain et de lhistoire europenne
prcise cette ambition, en affichant un choix clair, quoique limit. Lambition historico-cultu-
relle europenne et franco-italienne est en effet dlibrment privilgie au dtriment
peut-tre de louverture vers le monde extra-europen (Afrique, Amrique, Asie), trs peu
tudi durant le parcours de lEsaBac, lexception de la dernire anne. Au moins ne peut-
on reprocher ce programme un encyclopdisme excessif !
Le programme affiche aussi une ambition civique, qui trouve son sens le plus vident en
dernire anne (Quinta), travers la priode trs contemporaine tudie, de 1945 nos
jours. Lobjectif est bien celui dune rflexion citoyenne permanente : partir par exemple de
ltude de la cration de lONU en 1945, et du mcanisme du droit de veto, il est ais de faire
rflchir les lves sur des vnements rcents, voire actuels, de leur environnement de ci-
toyens europens, tels que lapprobation juridique du conseil de scurit de lONU pralable
lintervention militaire en Libye ou au contraire le blocage diplomatique du dossier syrien
au mme conseil de scurit de lONU. De mme, on pourra voquer la gense dune justice
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Contenu du programme
le premier axe relve dune approche thmatique, sans continuit historique chrono-
logique dans ltude des hritages du monde contemporain et de lhistoire euro-
penne. Cet axe constitue certainement lapproche la plus originale, voire dconcer-
tante pour les lves italiens habitus la trame chronologique dense de la Storia. Il
sarticule autour de quatre thmes qui ont t retenus comme des fondements de la
civilisation et de lhistoire de lEurope :
- Linvention de la citoyennet Athnes au Vs av.J.C. et la citoyennet dans lem-
pire romain aux I et IIs ap.J.C.
- La Mditerrane au XII-XIIIs, carrefour de civilisations
- Humanisme, Renaissance, et nouveaux horizons : une modification de la vision de
lhomme et du monde.
- Le nouvel univers politique n de la Rvolution franaise
ltude des XIX et XX sicles correspond une approche plus classique, chronolo-
gique, mme si sept thmes traiter sont prciss, qui constituent autant de fils
conducteurs vitant de sgarer dans le pige de lencyclopdisme et de lrudition.
Ce deuxime axe apparatra certainement plus familier dans sa structure au public
italien.
Les sept thmes retenus sont :
L'apprentissage de la politique : rvolutions librales, nationales et sociales en Eu-
rope au XIXme sicle
La France et l'Italie du milieu du XIXme sicle la Premire Guerre mondiale
L'ge industriel et sa civilisation du XIXme sicle 1939
La premire moiti du XXme sicle : guerres, dmocraties, totalitarismes (jusqu'en
1945)
Le monde de 1945 nos jours
L'Italie de 1945 nos jours
La France de 1945 nos jours
Cette feuille de route impose lenseignant une trs grande vigilance dans la construction
de sa programmation, afin de respecter rigoureusement le programme prcis rappel ci-
dessus, qui nest trait intgralement dans aucun manuel scolaire, puisquil nexiste (mal-
heureusement) pas de manuel EsaBac : tout en faisant malgr tout du manuel la base mtho-
dologique de lenseignement de lhistoire, il faut imprativement avoir prsent lesprit et le
faire savoir aux lves - que cet outil didactique est imparfait : de nombreux chapitres des ou-
vrages franais retenus, quels quils soient, ne doivent pas tre traits, tandis qu linverse
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certains thmes du programme EsaBac ne sont pas abords dans les manuels, et doivent donc
faire lobjet dun enseignement complmentaire, en sappuyant sur un matriel didactique
fournir aux lves partir dautres sources.
- ltude plus classique, chronologique, des XIX et XXsicles, peut alors tre mene du-
rant les deux dernires annes du Triennio, en Quarta et Quinta, en dveloppant les sept
thmes prvus, avec une seule contrainte imprative, celle du respect du programme de
lpreuve finale de lEsabac, soit ltude des trois derniers thmes aprs 1945. Cela impose
de commencer effectivement en 1945 et de traiter intgralement les trois thmes sur les-
quels portera lpreuve crite de la Quarta Prova.
Chaque enseignant dispose tout de mme, sauf en Quinta, dune grande libert dans lorga-
nisation de sa programmation. La seule rgle dor quil est souhaitable de respecter, sur
lensemble du Triennio, est de terminer chaque anne le programme, quitte traiter de
manire plus ou moins approfondie tel ou tel thme :
- la fin de la Terza, il faut donc avoir achev le thme 4 de la premire partie, lhritage de
la rvolution franaise, au dbut du XIXs.
- la fin de la Quarta, on aura trait la 2 guerre mondiale, puisque le programme de Quinta
commence par un bilan du Monde en 1945.
La programmation en Terza
La programmation en Terza semble a priori plus difficile mettre en uvre pour deux rai-
sons :
- il sagit de la dcouverte dun nouveau programme et dune nouvelle mthodologie pour les
lves ; la progression est donc forcment plus lente, sans parler de leffort linguistique de-
mand.
- le champ chronologique couvert par lapproche thmatique est trs tendu : du V sicle
avant J.C. au dbut du XIXs, cest presque 2500 ans dhistoire qui sont concerns par cette
recherche des hritages de lhistoire europenne. Il ne peut tre question de traiter en 1
an et 2 heures par semaine (puisquil faut souvent tenir compte de lenseignement de la Sto-
ria) une telle priode, il est donc impossible de privilgier une dmarche drudition histo-
rique exhaustive et approfondie. Cette contrainte peut entraner parfois un sentiment de
frustration de lenseignant, qui a limpression de survoler lhistoire de manire simpliste,
et stonne de la relative pauvret du texte des manuels franais, compar la richesse
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On est donc au cur de cette diffrence culturelle entre la France et lItalie, qui donne tout
son sens au programme biculturel de lEsaBac. Le dfi nen est que plus intressant rele-
ver.
Parce que la logique de cette premire partie du programme est thmatique, il nest pas
question de chercher assurer une continuit chronologique entre les diffrents
thmes, pas plus quil nest ncessaire de rpartir le nombre dheures parts gales entre
les diffrents thmes : chaque enseignant doit choisir librement ce qui est le plus suscep-
tible dintresser ses lves.
Lobjectif thmatique de cette question est de bien faire ressortir les trois ruptures essen-
tielles de lpoque : rupture de lesprit et de lart, de lespace, de la religion. On peut se de-
mander si, l encore, ce thme nest pas dune grande modernit : ne vivons-nous pas une
rupture comparable, de lesprit (avec la rvolution Internet et la fin de la galaxie Guten-
berg chre MacLuhan), de lespace (avec la rvolution des transports contemporains et
lavnement du village plantaire ), de la religion (dchristianisation, sectes, intgrismes
divers, bouleversements scientifiques et problmes thiques). On peut sur chaque thme,
terminer par un dbat civique montrant aux lves lactualit de la problmatique tudie.
Pour le premier point prvu par le programme (La France en rvolution), lapproche syn-
thtique est imprative, dans lesprit du propos de Clemenceau : La rvolution est un
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bloc . Pour construire une squence vitant le pige du rcit chronologique, le programme
invite choisir trois vnements dans une liste de neuf dates symboliques de la rvolution
franaise : on peut, aprs avoir fait lire aux lves chez eux le chapitre sur la priode (1789-
1804), soit quelques pages de leon seulement, proposer la classe (rpartie en groupes
ventuellement) de choisir elle-mme les trois vnements mettre en perspective, bonne
manire pour les lves de sapproprier le programme, un moment o ils commencent
tre plus familiers avec sa logique. Ce choix, qui doit tre justifi et argument, constitue
une premire rflexion autonome des lves sur la rvolution, et quelques groupes peuvent
tre alors chargs, en recherchant des documents ou en utilisant ceux du manuel, de pr-
senter la classe chacun des trois vnements. Le professeur, en synthse finale, pourra
ventuellement faire une rapide synthse chronologique des autres dates symboles non re-
tenues par la classe pour en montrer brivement limportance.
Le deuxime point traiter - les effets de la Rvolution franaise en Italie - sappuie sur
une tude de cas (la rpublique de Naples 1799), mais on peut sappuyer sur la situation lo-
cale et faire travailler les lves sur leur environnement historico-gographique familier.
Enfin, le dernier point sur la modernisation politique et sociale et ses limites, son impact
en Europe sappuie une nouvelle fois sur une tude de cas, choisir dans une liste de cinq
sujets proposs (la conscription, le systme dcimal, le Code civil, lUniversit impriale, le
Concordat). Une nouvelle fois, on peut laisser la classe choisir ltude de cas qui lintresse
le plus, mme si les deux questions du Concordat ou du Code civil permettent sans doute le
mieux de privilgier une approche biculturelle franco-italienne, et sont toujours dactualit
(rapport entre Eglise et Etat, concordat italien et lacit franaise). Si le thme de la
conscription est retenu (bien quil ne fasse plus partie dsormais de lenvironnement de nos
lves), on peut en montrer limpact sur toutes les guerres du XIXs et plus encore du XXs,
des guerres mondiales la guerre dAlgrie ou du Vietnam.
Ces quelques ides de mise en uvre du programme de Terza montrent, jen suis person-
nellement convaincu, que malgr son ambition large, le programme dhistoire de lEsaBac,
une fois sa cohrence bien assimile, est traitable dans les volumes horaires impartis.
INTRODUZIONE
In questo articolo cercheremo di chiarire che cosa sia un programma, affrontando quindi
problemi di definizione italo-francesi. A tal fine sar necessario interpretare in modo
operativo le indicazioni pratiche fornite dai programmi EsaBac, al fine di superare le
divergenze di opinioni emerse nel corso di questi anni di sperimentazione[1]. Andremo poi ad
esaminare le esperienze, reali e possibili, sulla gestione dei programmi, anche in relazione
alla parte metodologica, che rischia di passare in secondo piano quando ci si concentra solo
sui contenuti. Per interpretare i problemi adotteremo diversi approcci, tenendo in
considerazione le osservazioni dei genitori e degli studenti, le difficolt degli insegnanti, che
si sentono spesso inadeguati al compito, e i problemi che potrebbero presentarsi in sede
d'esame. In tutto questo, cercheremo di fornire (diverse) soluzioni pratiche, in particolare
attraverso un esame analitico dei programmi e uno schema (realistico) di programmazione
oraria che tenga in considerazione: a) le ore a disposizione per ogni anno di corso; b) le
tematiche da affrontare; c) i vincoli dei singoli moduli.
Proviamo ora ad assumere il punto di vista dello studente: il programma italiano, se svolto
come previsto, effettivamente ingente, talvolta persino al di l della portata di buona parte
degli alunni. Se possibile gestire una verifica (contenutistica) su un numero ridotto di
argomenti, risulta invece pi problematico gestire un programma troppo vasto. Stando cos
le cose, e prescindendo in questo contesto dalla ricerca di cause e concause per queste
difficolt, dal punto di vista dello studente, una verifica come quella prevista per la quarta
prova, che sia anche sulle competenze e verifichi conoscenze minime obbligatorie aiuta a
gestire meglio il programma di storia. Il fatto che lesame di storia sia in forma scritta e
riguardi comunque un certo numero di argomenti, anche se il docente non li ha affatto svolti,
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Il problema non consiste cos nel dover rinunciare allideale della completezza, bens nel
capire come esercitare competenze disciplinari, acquisendo al contempo una visione
dinsieme e approfondendo alcuni mattoni rilevanti (le eredit). Qui le due tradizioni
didattiche, quella italiana e quella francese, potranno integrarsi[3].
Per capire come, pu essere utile confrontare, al riguardo, alcuni tra i pi diffusi manuali
italiani: Marco Manzoni, Francesca Occhipinti, Storia. Scenari, documenti, metodi, Einaudi, Totino
2012 (ma ne esistono varie edizioni), cos come, dello stesso editore, Storia e identit, di Adriano
Prosperi, Paolo Viola, Gustavo Zagrebelski et al., 2012; Alberto De Bernardi, Scipione Guarracino,
Epoche, Bruno Mondadori, Milano 2012 (e le opere precedent pubblicate per lo stesso editorei, da
La conoscenza storica a La discussione storica ); Valerio Castronovo, MilleDuemila, La nuova
Italia, Firenze 2012.
I manuali presentano ampie narrazioni, ma anche schede cronologiche, cartine, fonti e testi
storiografici, capitoli di approfondimento dedicati a storia sociale, economica, politica,
culturale, di genere, incluse prospettive non eurocentriche. Un qualunque manuale francese,
invece, da Bordas a Nathan passando per Hatier e Hachette, presenta, in genere, nella
pagina sinistra una breve introduzione (gli eventi principali del periodo o della tematica presa
in considerazione) e, a destra, documenti di diverse tipologie, dal quadro, al diagramma, al
testo scritto, prevalentemente fonti. Rispetto ai manuali italiani, i testi sono pi brevi ma si
prevede un lavoro interpretativo e, per i dossier a doppia pagina, anche una sintesi finale (sul
modello della quarta prova). Qua e l, vengono affrontate le questioni di metodo, dallanalisi
di un quadro, a quella dei dati statistici per arrivare infine alle fonti.
Se dunque una distinzione di metodo c, essa consiste nelluso sistematico delle immagini,
delle fotografie, dei quadri, delle tabelle, dei diagrammi. Un manuale di storia italiano,
tranne alcune felici eccezioni, non scritto per aiutare a leggere storicamente unimmagine,
n per insegnare a decifrare (e valutare criticamente) una statistica (e, tendenzialmente, non
lo insegnano i docenti di storia). Ecco allora unutile integrazione. Dove non arriva il docente
di storia, pu essere utile chiedere aiuto al docente di filosofia (che sovente lo stesso) e a
quello di matematica, purch ci si intenda sulle finalit: lo sviluppo di un metodo critico, e
quindi di una serie di competenze di base. Quali?
2. COMPETENZE
Si tratta, come qualsiasi studente, qualora gli venissero poste le giuste domande, potrebbe
intuire, di una lista dei treni delle deportazioni[5]. Il fatto che il testo sia in tedesco
ovviamente risolvibile con una traduzione, ma come leggere le abbreviazioni? Qui occorrer
imparare a decifrarle, con laiuto del docente: se GBL Ost, RBD riguardano la direzione delle
ferrovie, Sdz (cio Sonderzge, ovvero treni speciali) un termine che, come tutti quelli
contenenti l'espressione speciale indica eufemisticamente il processo di distruzione nel
linguaggio nazista, fatto per camuffare e nascondere), mentre le altre sono riferimenti a
nomi di citt Psn (Poznan), Op (Opole), Dre (Dresden), o a campi di sterminio, come Au
(Auschwitz) o Th (Theresienstadt); altre ancora si riferiscono a popolazioni di deportati con i
treni, Pj (polnische Juden, cio ebrei polacchi), Vd ( Volksdeutsche, cio tedeschi etnici),
Po (Polen, cio polacchi). Infine, bisognerebbe chiedersi anche come mai allandata i treni
trasportino fino a 2.000 persone (chiamate Reisende, cio viaggiatori) ma al ritorno siano
vuoti.
evidente che per decifrare un documento occorrono numerosi strumenti, dalla conoscenza
della lingua all'uso di dizionari di abbreviazioni, ma che, soprattutto, per capire un
documento occorre formulare ipotesi interpretative e metterle alla prova, ma si tratta qui di
due diverse competenze logiche che devono essere messe in gioco[6].
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In secondo luogo, non solo come si legge una statistica (primo passo e condizione necessaria
per un cittadino), ma anche come si raccolgono i dati e come se ne valuta lattendibilit
(definizioni, domande, grappoli, percentuali di percentuali). E, non da ultimo, quali usi
(argomentativi, manipolatori) si fanno delle statistiche (in politica, in economia, in banca, in
medicina, in pedagogia)[7]? A titolo d'esempio, prendiamo i due diagrammi seguenti[8]:
Cosa rappresentano? Il fatturato dell'industria tessile della Repubblica federale tedesca tra
il 1985 e il 1989 in marchi occidentali. Solo che la figura di sinistra (tratta dal settimanale
economico Wirtschaftswoche) lo rappresenta come se fosse in caduta libera, fornendo per
l'anno 1989 solo una stima e per il 1990 una prognosi, mentre quella di destra fornita dal
centro di ricerca per l'economia del mercato tessile Gesamttextil, e presenta una
elaborazione dei dati. Il risultato non potrebbe essere pi divergente.
In terzo luogo, abbiamo parlato di immagini. Cosa vuol dire usare un quadro (e, per il
Novecento, fotografie o filmati) per le lezioni di storia[9]?
Come per ogni lingua, anche quella specifica delle immagini va appresa, e questo significa,
per le lezioni di storia, contestualizzarle, leggerle e decifrarle. Cosa pu voler dire un quadro
come Il massacro di San Bartolomeo (1576-1584), di Franois Dubois? neutro? Suggerisce
una ricostruzione degli eventi?
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Dubois pu dunque essere considerato una fonte, di parte ugonotta, una fonte
assolutamente non neutrale, ma che ci offre chiare indicazioni sul modo in cui si sono svolti
gli eventi e che utilizza testimonianze probabilmente, sappiamo, di Simon Goulart (1543-
1628), incontrato nellesilio ginevrino. sin troppo facile rintracciare le corrispondenti
immagini dei massacri commessi non solo sugli ma anche dagli ugonotti[10], e le medaglie
celebrative di Gregorio XIII, oltre a un quadro, celebrativo, come quello di Vasari, che
richiedono, a loro volta, contestualizzazione e interpretazione. Solo dopo si potr cercare una
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conclusione provvisoria di una delle nostre eredit culturali: le guerre di religione come
fenomeno europeo. Perch non vedere i conflitti religiosi in Germania, le persecuzioni degli
eretici italiani? Perch non leggere anche la Guerra civile inglese e la Glorious Revolution
come un fenomeno di questo tipo? E, parlando di eredit culturali, perch non partire da qui
per discutere dei dibattiti dellet moderna sulla tolleranza? Interni alle religioni riformate
come al cattolicesimo, studiando almeno lEditto di Nantes e vedendone le declinazioni in un
paio di costituzioni, confrontando la laicit francese con il nostro articolo 7 (e la garanzia
della libert religiosa)? Bastino questi pochi cenni, per una questione in realt vastissima: il
laboratorio di storia del progetto EsaBac va condotto anche cos, attraverso le immagini nel
tempo, attraverso uninterazione che colga le suggestioni della storia dellarte, presente
negli indirizzi liceali italiani, sfruttandole per per leggere storicamente, cio non
innocentemente, un quadro. Un quadro parla dal passato, se ne apprendiamo il linguaggio.
Del resto, non impossibile immaginare un percorso su arte e storia nel Rinascimento:
lettura di Dubois, di cui si detto, lettura della Scuola di Atene di Raffaello, prestando
attenzione allautocomprensione dellepoca come unepoca di neoplatonismo (ma si veda in
che senso, perch alla base della filosofia troviamo alcuni gradini, con tutta una serie di
personaggi, riconducibili al ruolo svolto dalle matematiche: dallaritmetica alla musica, dalla
geometria alla geografia e allastronomia)[11], lettura della Flagellazione di Cristo, di Piero
della Francesca, dove una storica bizantinista[12] riesce a leggere le trame di profonde
relazioni tra i dotti bizantini e la loro eredit in Occidente sullo sfondo dellavanzata
dellimpero ottomano (con lassedio e la caduta di Costantinopoli).
Cosa manca, infine? Lesercizio delle capacit argomentative. Se il progetto, in una certa
misura, le presuppone (per leggere i testi, per interpretarli, occorre formulare inferenze,
metterle alla prova, distinguere tra interpretazione e fatti, valutare dati in modo critico,
argomentare e controargomentare), di certo non ci d sufficienti indicazioni su come
svilupparle. Eppure sono presenti indicazioni ben precise, di tipo trasversale in altri decreti o
leggi[13]. Non il docente di storia lunico responsabile di queste palestre della mente, ma
certo che, grazie alla collaborazione tra docenti di lettere, di francese, di storia e di filosofia
(e per la logica si possono chiamare in causa anche i docenti di matematica), anche questa
competenza pu essere affrontata in modo adeguato[14].
Le richieste potrebbero sembrare eccessive, per un solo docente (che dispone talvolta di due
sole ore settimanali), ma sicuramente non lo se si lavora in quipe. Del resto, cosaltro
facciamo nelle nostre lezioni, se non questo? Decifriamo quadri e immagini, leggiamo (bene
o male) statistiche, interpretiamo testi sulla base delle affermazioni e degli argomenti in essi
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Tra i suggerimenti che possiamo fornire per individuare soluzioni vi sono i seguenti: 1.
considerare la possibilit di collaborare con i docenti del biennio, che da pochi anni si stanno
confrontando con il modello francese della lezione di storia/geografia (contrariamente a
quanto talvolta sostengono i docenti di lettere incaricati di questa cattedra, si tratta non di
una perdita bens di un incremento orario rispetto al passato). Il modello prevede
l'integrazione di almeno tre discipline (anche scienze), e permette di acquisire alcune
capacit necessarie: una visione spaziale, geologica, economica e globale degli eventi storici,
una comprensione diacronica di culture e continenti.
La rivoluzione va sfruttata sino in fondo, tuttavia, alcuni temi sembrano sovrapporsi a quelli
da svolgere nel triennio, occorre quindi interagire a livello di Dipartimento di storia e filosofia
(e lettere), onde evitare fastidiosi doppioni (il tempo a nostra disposizione gi limitato).
2) Il PROGRAMMA
Diciamo allora che l'obiettivo non tanto quello di formare una persona con una buona
cultura di base, come ci si aspetta leggendo i programmi italiani, quanto piuttosto un
cittadino europeo, alfabetizzato nella interpretazione di fonti iconografiche e testuali, e in
possesso di salde competenze argomentative. Solo se questo chiaro sin dall'inizio, e solo
se si condivide questa finalit, vale la pena di impegnarsi nel progetto. In caso contrario,
insoddisfazione, senso di inadeguatezza, incomprensioni con i colleghi e con genitori e
studenti (a causa delle eccessive aspettative di cui oggetto la disciplina) renderanno
difficoltosa l'interazione tra discenti e docenti.
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Solo in casi eccezionali abbiamo previsto un lavoro approfondito a casa, al di fuori dell'orario
di lezione, e questo non perch non lo riteniamo fondamentale, ma perch prendiamo in
considerazione la peggiore delle ipotesi (poco tempo a casa, poco tempo in classe). Chi ha
molto tempo (per esempio, due ore di storia in italiano e due di storia in francese alla
settimana) pu permettersi (quasi) tutto. Altrimenti bisogna partire dalla base certa di 2 ore
settimanali, cio 66 ore circa per ogni anno di corso, il che oggettivamente poco, come si
vedr dal tempo dedicato alle singole tematiche.
Prevediamo, in totale, due verifiche scritte di due ore ciascuna a quadrimestre, di diverse
tipologie, ma comunque o di sintesi o di interpretazione dei documenti (a parte gli eventuali
lavori a casa) e un numero imprecisato di ore di verifiche orali, comunque previste in Italia,
considerando almeno un voto per studente a quadrimestre. La verifica orale dovrebbe, viste
le limitazioni istituzionali, o essere svolta durante le ore di storia in italiano (se presenti),
oppure essere considerata parte della lezione (per esempio, prima di ogni nuova lezione,
valutare un paio di studenti con domande di ripasso, funzionali anche a fissare le
conoscenze). Non sembra restare invece tempo per interrogazioni fiume sui contenuti.
Anche da questo punto di vista, la didattica tradizionale (che spesso dedica alle interrogazioni
la maggior parte del tempo di lezione) risulta completamente stravolta, e i docenti devono
imparare a gestire questa situazione.
Quali sono dunque le eredit culturali[17] che stanno a fondamento di tale comprensione
della nostra contemporaneit? Per entrare in medias res si rimanda alla lettura per intero
dei temi da sviluppare per i tre anni del percorso esabac a www.vizavi-edu.it
Prima di entrare nel dettaglio dell'analisi, cerchiamo di intenderci sull'uso dei termini. Alcuni
docenti interpretano l'indicazione dell'allegato come se si dicesse: obbligatorio, ma se lo si
trattato precedentemente (cio al biennio, quando in Italia si affrontano la storia greca e
quella romana), lo si pu saltare. Invece, il testo dice esplicitamente che facoltativo se non
gi stato affrontato. Cio, se lo avete trattato prima non si pu pi tornare indietro, se
invece non lo avete trattato potete decidere se trattarlo in terza o meno. Probabilmente si
tratta di un'incongruenza logica, perch se lo si gi affrontato al biennio (scelta
consigliabile, come diremo subito dopo), non pu pi essere considerato facoltativo, e se
facoltativo inutile aggiungere se non precedentemente trattato. Comunque sia, per
semplificare diciamo che , pur essendo facoltativo, consigliato al biennio. Ora che il
progetto entrato a regime, le sezioni Esabac devono sapere in anticipo a cosa andranno
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incontro, quindi utile inserire uno o due moduli in lingua gi al biennio. Se si decide in tal
senso, quale miglior scelta del tema della cittadinanza, visto che nelle lezioni di storia
devono trovare spazio anche moduli di ecucazione alla cittadinanza (ex educazione civica)?
Le linee fondamentali della storia greca e quella romana dovrebbero essere gi state
acquisite grazie alle lezioni di storia e geografia (integrate in italiano), quindi un
approfondimento sul tema, con lavoro sulle fonti, non sar comunque un salto nel vuoto, e
potrebbe infondere una certa sicurezza per quello che sar il lavoro del triennio.
Nello specifico, per quanto riguarda l'Atene del V secolo prima della nostra era, si richiede di
trattare due questioni: a) la legge, i diritti e i doveri nella polis; b) cittadini e pratiche di
cittadinanza. Ma lo stesso richiesto per la storia di Roma tra il I e il II secolo della nostra
era, affrontando: a) il processo di romanizzazione; b) i principali aspetti della vita civile in una
citt dellimpero (fuori dalla penisola italiana).
Combinando le due eredit dell'antichit greco-romana abbiamo in effetti due modelli politici
ben definiti, quello democratico e quello imperiale, che segnano la nostra storia. Solo che il
rapporto tra queste due eredit pu riservarci delle sorprese. La fragile ma esemplare
democrazia ateniese (con i suoi alti e bassi e le sue crisi), prevede bens l'isegoria e
l'isonomia, ma solo di una parte delle persone, e cio i cittadini maschi, e non tutti i maschi
residenti erano cittadini a pieno diritto: ci oggi vicina solo come regola della maggioranza,
visto che decideva il demos[18], mentre invece la codificazione del diritto romano a segnare
la nostra storia medievale e moderna fino al Code Napoleon e al nostro Codice civile. D'altro
lato, entrambe le civilizzazioni hanno effetti di portata pressoch universale, ecco perch pu
essere utile vedere il processo di romanizzazione al di fuori dell'Italia, in particolare, nelle
loro differenze, i casi della Gallia e delle popolazioni germaniche, i cui miti si costruiscono
per eteropercezione, a partire dallo sguardo romano (da Vercingetorige ad Arminio). Ma non
possibile evitare di accennare alla successiva evoluzione dei rapporti tra la parte orientale
e occidentale dell'Impero, trascurando l'eredit bizantina, elemento portante dell'ascesa
delle citt marinare e del Rinascimento italiano (la fuga di dotti e libri dalla caduta di
Costantinopoli un altro elemento imprescindibile).
Il confronto per utile soprattutto per un altro motivo, molto pi contemporaneo di quello
che pu sembrare: l'attribuzione della cittadinanza avviene sulla base del sangue o della
residenza in un territorio? La risposta ateniese netta: solo i cittadini ateniesi trasmettono
la cittadinanza ateniese (ius sanguinis), mentre per l'Impero di Roma, dai primi patti con le
popolazioni del Lazio e quelle italiche, si sviluppa un modello di cittadinanza universale,
almeno potenzialmente basato sullo ius soli.
In comune, i due modelli hanno l'esclusione delle donne dalla piena cittadinanza e degli
schiavi dalla cittadinanza tout court. anche questa un'eredit (le eredit non sono solo
positive, a volte bisogna pagare debiti gravosi), superata solo in anni recenti (e mai
pienamente) nella storia europea. Un'ultima riflessione pu concernere una questione di
metodo storico: quali fonti utilizziamo? Opere letterarie (dalla poesia al teatro), opere d'arte,
testi filosofici, codici giuridici e, soprattutto, i testi degli storici antichi. Per quanto concerne
Erodoto e Tucidide, si ha a che fare con l'inizio della storiografia in quanto tale. Proprio qui,
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mentre iniziamo a entrare nel progetto Esabac, dobbbiamo iniziare a far capire agli studenti
come si lavora con le fonti, come si formulano le domande per cui cerchiamo una risposta, e
in che lingua (anche in senso metaforico) esse ci parlino.
Programmazione oraria
Se affrontato al biennio, si potrebbero progettare a) due moduli, uno per quadrimestre o uno
per anno, di 8 ore l'uno (quindi, due mesi di lezioni per modulo), prevedendo sia introduzioni
del docente che lavori di gruppo pi approfonditi, b) altrimenti (se, cio, il modulo viene
affrontato solo nel primo anno del triennio) il tempo andrebbe ridotto al massimo a quattro
ore totali, quindi un'ora doppia per ogni tema (per verificare le conoscenze storiche
pregresse tramite una lezione dialogata e due ore di esercitazione in classe sui testi, pi
un'ora all'inizio del modulo per verificare le conoscenze storiche pregresse richieste (e in
teoria gi acquisite). Ovviamente, vista la quantit di richieste che gravano sul docente di
storia Esabac, se non lo si svolto gi al biennio si potrebbe anche valutare l'opzione di
saltarlo del tutto.
Passiamo ora al secondo tema (e a un'ulteriore, importante eredit culturale), definito come
segue: Il Mediterraneo nel XII e XIII secolo: un crocevia di civilt. La richiesta si precisa:
occorre trattare a) i fondamenti religiosi (giudaismo, cattolicesimo, ortodossia, islamismo);
b) a scelta, scambi e flussi commerciali o influenze culturali; c) i confronti politici e
militari (anche qui, uno studio di caso a scelta).
Si tratta ancora una volta di eredit problematiche. Perch? Perch la storia delle relazioni
religiose una lunga storia di conflitti e prevaricazioni, ma anche di convivenza e di
tolleranza (sempre provvisoria e da riconquistare). Cos com' presentato nei programmi
ufficiali, il tema piuttosto vasto, ma ci nonostante incompleto. Per il contesto italiano non
possibile passare dall'antichit al XII secolo, con un salto di un millennio, occorrer quindi
ripensare la divisione del lavoro d'equipe tra i docenti o, almeno per la terza, svolgere una
parte (anche cospicua) del programma in italiano, anche con lezioni frontali e con ampie
sintesi, di modo che le basi culturali degli studenti non presentino lacune eccessive[19].
Il Medioevo pu in ogni caso essere ripreso da diverse prospettive. Nel momento in cui si
affronta un crocevia di culture, bisogna conoscere tali culture. Sar perci inevitabile una
ripresa (anche se solo a grandi linee) della storia medievale occidentale e della storia
dell'Impero romano d'Oriente (soprattutto, Bisanzio). Non porter certo via troppo tempo
affrontare in classe (o a casa) un capitolo di sintesi sul Medioevo in Occidente, diversi
manuali (precedentemente citati), del resto, ormai presentano una ripresa dei secolo non pi
bui in modo pi o meno stringato, con gli elementi fondamentali, di tipo culturale, politico,
religioso. Pi raro veder riservare uno spazio apposito al pur fondamentale Impero
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bizantino o all'espansione ottomana (si assume qui che il mondo arabo e musulmano sia
stato affrontato durante il biennio), ma comunque, che si tratti di un paragrafo o di un intero
capitolo[20], queste parti sono fondamentali per comprendere chi si incontra nel crocevia del
XII secolo, ma anche, com' ovvio, agli storici per capire l'Europa orientale post '89 e buona
parte della seconda met dell'Ottocento e del primo Novecento (la questione d'Oriente, le
guerre balcaniche, la pulizia etnica dal genocidio degli armeni da parte dei giovani turchi a
Szrebrenica, per finire con lo scambio di popolazioni tra Grecia e Turchia dopo il 1923). In
particolare, vale la pena di considerare i Balcani come un'eredit ottomana per l'Europa
contemporanea. L'eredit da intendersi qui come continuit e come una percezione, con
tutti gli stereotipi del caso; del resto, una dominazione di cinquecento anni lascia tracce
indelebili[21], e ancora oggi si discute se la Turchia, membro della Nato, possa o meno far
parte dell'Unione Europea, dando cos anche il via a una discussione sugli eventuali confini (e
limiti) del progetto comunitario.
Solo colmate queste lacune (o prevedendo di colmarle in seguito, dopo il fuoco sul XII secolo)
con una decisa prospettiva di lunga durata nella quale, se non si prevedono ore distinte
per il programma italiano, occorre prevedere[22]: i rapporti tra stato e religione; gli
ordinamenti imperiali; pace e guerra si pu in seguito affrontare il secondo tema previsto,
che ora vediamo da vicino.
Le relazioni culturali tra mondo musulmano e cristianit d'Oriente e d'Occidente (e con l'Asia
e l'Africa) dovrebbero essere un modello da applicare sulla lunga durata, in particolare per,
pu essere proficuo studiare il caso dell'Andalusia nei secoli VIII-XI o il caso della Sicilia
arabo-normanna (che non dimentica l'eredit classica della Magna Grecia), sicuramente
bisogner prendere in considerazione gli scambi commerciali e culturali (la scienza, la
navigazione, la musica e la poesia, la lingua stessa) legati ai traffici delle repubbliche
marinare italiane, soprattutto Genova e Venezia, tra Islam, mondo bizantino e mondo
occidentale. Del resto persino il tema dei conflitti non che uno degli elementi di questo
scambio, lungi dall'essere quello esclusivo (tranne, forse nella percezione contemporanea).
E veniamo all'ultimo punto in oggetto per questo secondo tema. Non ci sembra possibile
operare una scelta tra Riconquista, Crociate, Saladino. In realt anche in questo caso non
pu mancare una visione d'insieme degli scontri. Pensando agli studenti delle scuole
italiane, alla presenza di molti alunni musulmani, di egiziani copti in fuga dal
fondamentalismo islamico, di ragazze che portano il velo, alla sempre presente tensione tra
Israele e mondo musulmano, agli allievi provenienti dai Balcani o a quelli di origine ispanica,
non possiamo trascurare questi momenti, che sono eredit negative della fine del Medioevo
e che ci introducono direttamente nell'et moderna. Le immagini deformi dell'Europa
cristiana e del mondo arabo-musulmano nascono proprio in questi secoli di scontri,
condizionando la nostra contemporaneit (ancora Osama Bin Laden parlava dei crociati nei
suoi video di propaganda antioccidentale). Siccome ci proponiamo qui di fornire anche
qualche consiglio pratico, suggeriamo ricerche di gruppo sotto la supervisione del docente,
poi esposte in classe, sulle questioni proposte, di modo che uno specchio completo della
problematica sia affrontato, in forma di studio di caso, da tutta la classe. Per quanto riguarda
le fonti, oltre a quelle di parte cristiana (e non bisogna dimenticare, nella trattazione, la
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Crociata contro Costantinopoli del 1204, che manifesta la tendenza egemonica di Venezia nel
Mediterraneo orientale, n le conseguenze della caduta di quella che era stata la nuova
Roma), occorre selezionare anche quelle arabe[23].
Programmazione oraria
Possiamo dedicare al tema 9-10 ore di lezione, che corrispondono a un lavoro di due mesi
circa. Di fatto, presupponendo un lavoro di introduzione svolto autonomamente con le
indicazioni fornite dal docente, possiamo programmare un'ora sul Medioevo latino, un'ora
sul Medioevo greco-ortodosso, un'ora sugli arabi, un'ora sugli ottomani (con cenni agli
sviluppi posteriori), un'ora sull'ebraismo e quattro ore sulle relazioni di tipo commerciale,
militare (le Crociate ma anche, in seguito, la Reconquista spagnola), culturale, includendo
un approfondimento specifico sulla Sicilia, l'Andalusia, le citt marinare preparate tramite il
metodo del lavoro di gruppo (un tema, un gruppo), con esposizioni colletive e test finale di
due ore.
Il terzo tema, la terza eredit, concerne Umanesimo, Rinascimento e nuovi orizzonti: una
diversa visione delluomo e del mondo (DM 95/2013, all. 3). Il programma propone di
trattare in modo approfondito tre sotto-temi, di cui uno proprio il Rinascimento, il secondo
il nuovo mondo (dove si propone uno studio di caso concernente i viaggi di Cristoforo
Colombo) e il terzo la Riforma tra scissione e rinnovamento della cristianit.
Qui abbiamo in effetti tre nuclei della storia moderna e con ci tre eredit presenti nel
mondo contemporaneo. Come al solito, il programma non indica un percorso completo ma
solo alcuni punti che il docente pu trattare, molto liberamente, con lo studio di caso.
dai modelli educativi antichi (la riscoperta della lingua greca e il latino restituito, le arti
liberali) alla costruzione di stereotipi culturali come il Medioevo, alle strutture politiche per
arrivare infino alla rivoluzione della stampa (che avr un'enorme portata anche all'interno
del tema della riforma). Toccher poi ai singoli docenti approfondire le rispettive discipline in
modo coordinato. Nel caso del progetto Esabac sarebbe opportuno modificare anche i
programmi di storia dell'arte, al fine di cooperare nello stesso periodo di tempo, e cio
durante il terzo anno delle superiori; se fosse impossibile, occorre comunque definire in
modo sistematico chi fa che cosa e chiedere eventualmente al docente di arte
un'integrazione del programma di storia, per esempio le cronologie, gli stili, la rivoluzione
della prospettiva, il rapporto tra arte e scienza (il corpo umano e l'anatomia, la geometria e
la matematica nella pittura e nell'architettura ecc.) Ci fatto, sar possibile studiare un
artista, da Leonardo a Michelangelo o Piero della Francesca ecc., per definire nel dettaglio
quanto appreso nei suoi tratti generali. Chi preferisce l'uso di un metodo induttivo deve
prevedere una sproporzione nelle ore dedicate a questo tema. Personalmente, piuttosto che
lo studio di un singolo artista, riteniamo preferibile utilizzare invece quadri come fonti
storiche, riservando il rinascimento artistico alle colleghe di storia dell'arte: 1) La scuola di
Atene di Raffaello, che permette di vedere l'influenza del neoplatonismo nelle origini del
Rinascimento e di contestualizzare il ruolo della Roma papale nel prosieguo del fenomeno;
2) La flagellazione di Cristo, di Piero della Francesca, che permette, come gi detto, di
leggere la fitta trama di relazioni tra oriente e occidente; 3) il Massacro della notte di San
Bartolomeo, di Franois Dubois, profugo ugonotto che condanna i fatti proponendone una
interpretazione, ovviamente di parte, ma basata su fonti contemporanee. A quest'ultimo
documento iconografico proponiamo di contrapporre le celebrazioni che ebbero luogo in
Vaticano, di cui una volta tanto Wikipedia fornisce un resoconto adeguato, insieme alla
documentazione iconografica, dalle medaglie celebrative di Gregorio XIII al dipinto di Giorgio
Vasari che come quello di Dubois presenta la morte del leader di parte ugonotta, Gaspard de
Coligny, ma non la sua decapitazione ed evirazione post mortem n gli atti di violenza su
fanciulli e donne incinte, n attribuisce un ruolo centrale alla presunta responsabile finale
(insieme ai leader di parte cattolica, come i Guisa), e cio Caterina de' Medici.
Bench, in conclusione, si tratti di una scelta, le opzioni sembrano essere troppo vincolanti.
Conviene dunque andare al di l della lettera del programma e: a) ripensare le interazioni tra
le discipline in modo che sia possibile sgravare il docente di storia da una introduzione
generale difficile da realizzare in modo serio, vista l'ampiezza dei temi da trattare in terza; b)
ripensare le stesse indicazioni generali, che vincolano a uno studio di caso di un autore o di
un artista. Meglio sarebbe pensare a uno studio di tipo trasversale, come da noi suggerito,
che metta in evidenza l'uso del quadro come fonte storica o, eventualmente, approfondire il
tema della prospettiva e dei legami con la matematica o dell'anatomia. Un qualsiasi manuale
di storia pu aiutare nella scelta. Per uno studio di caso conviene per ricorrere al manuale
di storia dell'arte.
b) Modulo: Riforma
Proponiamo di trattare la Riforma prima dell'altro tema, riservato alle scoperte e alla
colonizzazione del Nuovo mondo, per due motivi: 1) meglio chiudere la prospettiva europea
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In questo modo l'eredit della Riforma apparir nella sua duplice veste di scissione della
cristianit (non la prima, tra l'altro) e occasione pi o meno perduta di rinnovamento.
In questo modulo, suggeriamo la lettura del famoso testo di Todorov sulla conquista
dell'America[24], la lettura dei testi dai diari di Colombo, di Corts, di testi maya e aztechi e
di immagini. Obiettivi: conoscere il tipo di relazione che si instaurata tra diverse
civilizzazioni, i moventi religiosi (l'evangelizzazione delle presunte Indie) ed economici (la
ricerca dell'oro per continuare la Reconquista, che a sua volta l'erede delle crociate), gli
scambi linguistici e la quasi scomparsa delle culture autoctone, gli scambi alimentari, che
rappresentano una rivoluzione anche per l'Europa, la distruzione degli indios (che stata a
pi riprese equiparata a un genocidio, causato da sfruttamento, sradicamento, guerre,
malattie). Oltre alla visione dei conquistatori, e alla storia delle scoperte geografiche,
conviene quindi prendere in considerazione la conquista e la dominazione del cosiddetto
Nuovo mondo, con le sue eredit per il mondo contemporaneo. Dalla visione dei vinti
all'America latina contemporanea.
Programmazione oraria
Ancora una volta, se il lavoro di comprensione delle eredit culturali deve essere fatto bene,
e se partiamo da una base di due ore settimanali, ci vogliono almeno 6 ore di lezione, quindi
un mese di lavoro, per ogni sottotema a) Umanesimo e Rinascimento; b) Riforma (e guerre
di religione); c) Nuovo mondo (scoperte e colonizzazione dell'America latina).
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Prevediamo un'introduzione cattedratica di due ore e 4 ore di lavoro sui documenti per ogni
tema ed, eventualmente, come sempre, in gruppi differenziati per l'esposizione ma con
finalit condivise.
Il totale sarebbe di 18 ore, a cui aggiungeremmo una verifica di due ore secondo il modello
dell'esame finale. Questo tema pu essere svolto a cavallo tra la prima e la seconda parte
dell'anno, riservando quindi a Rivoluzione ed et napoleonica la maggior parte del tempo
(fatti salvi i problemi di raccordo).
Dopo iniziano i veri problemi. Che ne del resto dell'et moderna fino alla Rivoluzione
francese? Nessuno dei docenti italiani consultati ritiene accettabile questo salto di secoli.
Molti decidono di affrontare a grandi linee la questione del colonialismo europeo di marca
spagnola e portoghese, e poi olandese e inglese sulla lunga durata (o di riprenderlo in
quarta, quando oggetto di trattazione diventer l'imperialismo), di considerare la Riforma e
le guerre di religione, non solo in Francia, come uno dei punti centrali dell'epoca, portandolo
sino alle soglie della contemporaneit, e quindi affrontando anche la guerra per
l'indipendenza olandese o il conflitto tra sovrano e parlamento in Inghilterra in questo
contesto. Se la prospettiva va poi portata sul 1789, inevitabilmente bisogna affrontare
tematiche di educazione civica (compito spettante anche e in primis al docente di filosofia),
cio, in concreto, di storia delle istituzioni e delle dichiarazioni dei diritti, quindi, ancora una
volta, non solo la Rivoluzione francese con le sue conseguenze, ma almeno anche quella
inglese e quella americana, con un cenno al conflitto tra Spagna e Inghilterra e tra Spagna e
Paesi Bassi, che sono parte a pieno diritto delle eredit dell'et moderna[25]. Su questo
punto, per quanto riguarda questo periodo, sarebbe stata necessaria una revisione dei
programmi. Non essendoci stata, ogni docente, nel suo contesto di classe, vi rimedier come
possibile: vuoi chiedendo l'intervento dei docenti di italiano e inglese, vuoi intervenendo con
una sintesi in italiano, vuoi chiedendo un lavoro autonomo agli studenti (con le difficolt cui
abbiamo accennato), ma di necessit dovr integrare i due programmi, come richiesto dal
Ministero. Una ipotesi di approfondimento potrebbe essere, lungo tutta l'et moderna, una
volta preso atto delle cronologie globali, un confronto tra documenti come la Magna Charta
Libertatum del 1215, le diverse petizioni o dichiarazioni inglesi fino al Bill of rights della
Glorious revolution (senza dimenticare, partendo dalle lezioni di filosofia, il ruolo dei Trattati
sul governo di Locke e dell'Esprit des Lois di Montesquieu), la Dichiarazione di indipendenza
delle colonie inglesi e le dichiarazioni dei diritti francesi, confrontando poi gli equilibri
costituzionali presenti nella costituzione degli Stati Uniti d'America, con il reciproco
equilibrio e controllo di legislativo ed esecutivo e il ruolo del giudice delle leggi (la Corte
Suprema), che, non a caso, mancando nella Francia del decennio rivoluzionario (dove la
volont gnrale del legislativo predomina sull'esecutivo rovesciando i rapporti dell'Ancien
Rgime grazie alla confusione della maggioranza uscita dalle elezioni con il potere
costituente e dove non esiste la garanzia della corte costituzionale), determinano, insieme
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Programmazione oraria
b) ai rapporti internazionali in Europa tra XV e XVII secolo, 2 ore di sintesi da parte del
docente;
c) alla Guerra civile inglese e alla Glorious Revolution, 3 ore di lezione, come sopra, divisa
tra spiegazione e attivit pratica;
d) alle colonie inglesi e alla nascita degli Stati Uniti, 3-5 ore di lezione, di cui: 2 ore di ripresa
degli eventi principali con riferimenti alle cause del conflitto e alla storia delle Colonie, 1 ora
di analisi della dichiarazione di indipendenza, 1-2 ore di analisi della Costituzione degli Stati
Uniti (mettendo in evidenza il modello federale, la divisione dei poteri, la garanzia dei diritti
dei cittadini, i problemi aperti, come il rapporto con le popolazioni indiane e la schiavit).
Comunque sia, a questo punto ci occupiamo di uno dei temi centrali del programma del terzo
anno, cos rilevante per la storia europea che spesso occupa la maggior parte della seconda
met dell'anno o, addirittura, viene affrontata solo in quarta. Partendo dal presupposto di
volerla affrontare in terza, e con il minimo di ore possibili, ecco quali punti sono da ritenersi
rilevanti.
Innanzitutto, la Rivoluzione va affrontata nella sua integralit, e non, come talvolta suggerito,
solo un anno in modo approfondito. Si tratta di capire la nostra eredit, e non solo di fare un
esercizio di interpretazione di documenti (pur rilevante) finalizzato all'esame e
all'alfabetizzazione nella lettura dei testi (a questo punto dell'anno, qualche cosa da questo
punto di vista si dovrebbe aver ottenuto).
1. La Francia in rivoluzione: date, immagini e simboli dal 1789 al 1804. Studio di tre eventi a
scelta in prospettiva [20 giugno 1789, 14 luglio 1789, 4 agosto 1789, 10 agosto 1792, 20
settembre 1792, 21 gennaio 1793, 27 luglio 1794 (9 Termidoro anno II), 9-10 novembre 1799
(18-19 Brumaio anno VIII), 2 dicembre 1804].
2. Gli effetti della Rivoluzione Francese in Italia (uno studio di caso: la Rivoluzione
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impero.
caso a scelta (la coscrizione obbligatoria, il sistema decimale, il Codice Civile, luniversit
imperiale, il Concordato).
Commentiamo innanzitutto il primo punto. Abbiamo a che fare essenzialmente con una
visione d'insieme e di alcuni punti da approfondire tramite studio di eventi (a scelta). La
rivoluzione va affrontata in misura integrale, ma con una visione d'insieme che tenga in
considerazione tutte le date rilevanti, il lavoro sulle immagini e sui simboli (che non possono
perci mancare) fino all'epoca napoleonica inoltrata. Quindi, con Rivoluzione francese si
intende anche, in parte, l'et napoleonica con le sue conseguenze. Sorprende che Napoleone
sia presente solo fino al 1804. Sicuramente, le fasi successive presentano pochi elementi
innovativi e possono essere ritenute un preludio alla fine dell'Impero, tuttavia, riteniamo che
vadano trattate nella visione d'insieme, inclusi i momenti finali, eventualmente come
introduzione alla parte di programma dedicata a Congresso di Vienna e moti. Qui non il
caso di seguire il programma troppo alla lettera. Sappiamo che cosa obbligatorio,
consideriamo di aggiungervi un raccordo, anche se in italiano.
Per venire infine agli approfondimenti da dedicare alla Rivoluzione, va rilevato che il
programma indica date precise da cui scegliere, in riferimento alle quali, cio, scegliere i
documenti, testuali e iconografici, su cui lavorare, senza avere l'ambizione di approfondirli
tutti. Tre date possono non sembrare sufficienti, ma in effetti la Rivoluzione da affrontare
nella sua integralit, salvo gli approfondimenti. Ancora una volta, se il docente fa, in francese
o in italiano, la sua lezione frontale (o dialogata) sulla Rivoluzione, e se gli studenti mostrano
di aver acquisito una buona sinossi degli eventi, delle strutture istituzionali, delle simbologie
ecc., il lavoro sui documenti, che pu essere affrontato anche in piccoli gruppi per poi essere
esposto in classe con l'aiuto del docente, non altro che un'applicazione del metodo.
Il terzo punto fondamentale, per capire come con la Rivoluzione nascano modelli
istituzionali che sono alla base delle coordinate politiche del mondo attuale. La distinzione
tra le tre esperienze politiche per incompleta. Certo, monarchia costituzionale, repubblica
democratica e impero sono centrali, tuttavia, lo sono solo se consideriamo i motivi del
fallimento dei primi due, legati alla guerra, all'economia, ma anche al rifiuto del principio
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della divisione dei poteri, all'ossessione nei confronti dell'esecutivo assolutista, al principio
dell'onnipotenza del legislativo o, peggio, alla confusione della maggioranza col potere
costituente. La repubblica democratica tale solo di nome (o solo per il principio della
maggioranza), se consideriamo che proprio il sistema messo in piedi prevede, nelle sue
diverse fasi, numerose violazioni dei diritti pur proclamati ma non garantiti. Sono proprio le
debolezze interne di questo particolare modello democratico (anche se non della democrazia
tout court) che, uniti alla guerra continua, portano al rovesciamento del regime.
L'ultimo punto concerne le conseguenze di pi ampia portata a livello europeo, intese anche
nei loro limiti, dalla reazione alla nascita del nazionalismo tedesco nei Discorsi di Fichte, con
il loro rifiuto della cultura illuminista e della stessa degenerata lingua francese (perch
priva di radici). Gli approfondimenti sono duplici, e sembrano considerare periodo
rivoluzionario ed esperienza napoleonica come un tutto. La scelta ha i suoi vantaggi, perch
in effetti la realizzazione, per esempio, del Codice Civile un'esigenza dei rivoluzionari
messa in pratica da Napoleone. Sia la coscrizione obbligatoria che il sistema decimale, la
riforma delle universit o il Codice civile hanno una portata non solo europea, anche se il
loro impatto sul mondo inglese (e resta) limitato. Un approfondimento che tenga dunque in
considerazione, per esempio, brani del Codice Civile nella loro formulazione francese e
italiana potrebbe essere la scelta ideale, che riguardi il ruolo uomo-donna o il diritto di
famiglia. Un tema come quello del Concordato potrebbe essere poi funzionale allo studio dei
rapporti tra Stato e Chiesa in Italia e Francia dal punto di vista della lunga durata. per
dubbio che si riesca davvero a trattare questi ultimi punti durante il terzo anno (e in effetti
diversi colleghi affermano di considerare la Rivoluzione come il primo tema della classe
successiva, cui ora ci volgiamo.
Programmazione oraria
Al tema della Rivoluzione (il quarto) attribuiamo 20 ore di lezione totali, di cui una parte di
sintesi o problematizzazione (da parte dell'insegnante) e una parte di lavoro sui materiali
(suddividendo in modo ineguale i diversi sottotemi: 10 ore al lavoro sul decennio
rivoluzionario, di cui almeno 3 di presentazione sintetica e almeno 6 di lavoro sui documenti;
2-3 ore all'esportazione della rivoluzione in Italia; 4 ore sulle strutture istituzionali (con
approfondimenti e confronti), 3-4 ore sulle eredit della rivoluzione in Europa (e sulle
eredit napoleoniche).
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Premessa
Il secondo anno quello che crea meno difficolt al docente italiano, si tratta infatti di
tematiche ormai ben consolidate, per le quali, oltre alla prospettiva italiana, da tempo
integrata in quella europea, basta aggiungere, dove opportuno, la storia francese e
considerare alcune tematiche dalla prospettiva della lunga durata. Oggetto di studio sar il
mondo contemporaneo, inteso in un senso piuttosto ampio (dall'eredit della Rivoluzione alle
memorie della Seconda guerra mondiale), fermo restando il fatto che l'oggetto mondo
contemporaneo, come noto, trattato nell'arco degli ultimi due anni di corso, la seconda
met del secolo scorso essendo riservata all'utimo. Le 66 ore disponibili in questo quarto
anno sono tuttavia poche, se si pretende di affrontare troppe tematiche di dettaglio. Qui,
ancor pi che altrove, occorrer saper usare bene la forbice. Ancora una volta, proviamo a
fare una proposta di partizione oraria e alcune osservazioni sulle linee guida imprescindibili.
In seguito, occorrer soffermare lo sguardo in modo approfondito sul 1848 (LEuropa della
primavera dei popoli: i risvegli nazionali tra speranze e disillusioni ), a livello europeo
(includendo quindi anche il mondo tedesco), per poi approfondire le vicende italiane e
francesi, che non smetteranno pi di intrecciarsi. Gli approfondimenti, con studio di caso,
sono come sempre abbastanza liberi, ma suggeriamo di dedicarli piuttosto allo studio del
bonapartismo e del Risorgimento, per ovvi motivi legati alla storia nazionale (accetteremmo
quindi solo parzialmente le proposte ministeriali: uno scrittore in azione: Lamartine,
Mazzini; un filosofo giornalista: Karl Marx; un parlamentare riformatore: Victor
Schoelcher, e solo in quanto funzionali a questa prospettiva).
Questo modulo dedicato ai processi che conducono alle unit nazionali (di Italia e
Germania) e allo sviluppo dei nazionalismi. In questo caso i suggerimenti ministeriali sono
ovvi, in quanto in tutti i programmi e in tutti i manuali la seconda met del XIX secolo
presenta almeno: 1. la questione delle aspirazioni all'indipendenza nazionale e la loro
degenerazione nel nazionalismo; 2. la formazione del Regno d'Italia e l'unit tedesca (che
secondo noi quasi obbligatorio presentare in parallelo, anche quando non richiesto dal
programma, altrimenti si rischia di non avere alcuna idea sulla successiva storia tedesca ed
europea). I suggerimenti ministeriali entrano persino nel dettaglio, suggerendo di
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confrontare due cartine dell'Europa, una della met del XIX secolo e laltra del 1914. Il
suggerimento valido, anche se, oggettivamente, qui un po' fuori luogo, si tratta infati di
uno strumento per avere una visione d'insieme delle dinamiche del periodo, non certo di un
tema obbligatorio. Del resto, non certo l'unico caso in cui un docente farebbe ricorso alle
cartine, che si suppongono sempre presenti, insieme a documenti testuali e immagini.
Comunque sia, ci che manca invece una prospettiva sul fenomeno che Mosse chiamava
nazionalizzazione delle masse, cio, pi che le aspirazioni nazionali, ci che conta, qui, la
costruzione delle identit nazionali. Le identit nazionali erano, e sono cio, qualcosa di
artificiale, a partire almeno dalla Rivoluzione francese. Artificiale non ha qui una
connotazione necessariamente negativa, suggerisce per che il periodo che porter l'Europa
e il mondo a una serie di guerre distruttive (e al fenomeno del razzismo, sia esso di
sfruttamento o di sterminio, strettamente legato a quello del nazionalismo) va analizzato con
uno sguardo disincantato. Persino le storie nazionali inserite nei programmi dovrebbero
sottolineare questo lato, a cominciare dalla imposizione di una uniformit nazionale (di tipo
anche linguistico) negli anni della Rivoluzione e dell'Unit d'Italia per arrivare alla scuola
dell'obbligo. In fondo, anche un impero multinazionale (come quello austro-ungarico, ma
anche ottomano) e poliglotta avrebbe potuto attuare un meccanismo di identificazione, che
per in quest'epoca si rivela strutturalmente pi debole, e la Prima guerra mondiale scrive la
parola fine, sancendo la vittoria di una delle due alternative. Per un cambiamento di
prospettiva occorrer aspettare l'ONU e l'Unione europea.
Tema 2 Francia e Italia dalla met del XIX secolo alla Prima guerra mondiale
Francia: dalla Seconda Repubblica (1848) al 1879; dalla ricerca di un regime politico
allinsediamento della Repubblica (1879-1914). Italia: lesperienza liberale e la questione
sociale (1870 -1914).
Anche questo secondo tema presente in ogni manuale italiano (e almeno la storia della
Francia non manca su quelli francesi). Semmai occorre che gli studenti, cos come per il
Risorgimento, integrino, in francese la parte manualistica. Suggeriamo pertanto l'acquisto
del volume di Jean -Dominique Durand, L'Italie de 1815 nos jours, Hachette, Paris 1999.
Non eccezionale, ma fornisce alcune basi in francese, e pu servire anche al docente
perplesso. In mancanza di documenti in francese sulla storia italiana, e in considerazione del
fatto che il programma italiano e quello francese vanno integrati, possibile svolgere in
italiano le lezioni sulla storia d'Italia (documenti inclusi), riservando al francese il momento
del riepilogo.
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2-3 ore sull'eredit della Rivoluzione (moti, inquadramento generale incluso il 1848); 2 ore
sull'evoluzione interna alla Francia; 2-3 ore sull'unit di Italia e Germania; 1-2 ore di lezione
frontale, eventualmente 2 di documenti, sulla nazionalizzazione delle masse nel rapporto
con gli imperi multinazionali; 4 ore da dedicare alla storia dell'Italia e della Francia nella
seconda met del secolo fino alla Prima guerra mondiale. All'esame delle istituzioni vanno
riservate 2 ore di confronto, con ricerche sui diversi sistemi. Il totale di 13-15 ore per il
primo e il secondo tema.
Tema 3 I progressi della civilt nellet industriale dal XIX secolo al 1939
Per quanto riguarda l'osservazione circa la prospettiva di lungo termine ( la longue dure),
sottolineiamo che, allora, occorre considerare non il XIX bens il XVIII secolo. La prospettiva
italiana considera la rivoluzione industriale a partire dalla sua prima manifestazione, quella
inglese, a partire (circa) dal 1770, e sarebbe utile affrontare i primi arrivati (gli inglesi) e i
secondi arrivati (Francia, Belgio), per esaminare anche quali trasformazioni economiche e
sociali l'industrializzazione abbia poi portato nei cosiddetti late comers (a cominciare
dall'Italia, ma in una certa misura anche Germania e Giappone). Assumeremmo quindi qui
una prospettiva non solo a lungo termine ma anche comparatista. Ovviamente, gli anni trenta
del Novecento sono inclusi perch permetterebbero di considerare non solo economie
improntate sull'industria pesante (la corsa agli armamenti in vista della Seconda guerra
mondiale nella Germania nazista) ma anche un modello non capitalista, quello sovietico, e un
modello capitalista non solo industriale ma anche speculativo, quello americano.
In questa parte occorre considerare sia le relazioni internazionali sia l'et dell'imperialismo,
vista per in una prospettiva a lungo termine, che includa anche le colonizzazioni di fasi
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precedenti e successive, quindi almeno tutto l'Ottocento, per arrivare alla fase di massima
espansione prima della fine del predominio europeo. La formulazione del tema per
problematica, in quanto i fenomeni di costruzione di imperi non sono un'esclusiva europea
(anche se, per il periodo preso in esame, basta limitarsi a citare il caso di Stati Uniti e
Giappone). opportuno studiare i meccanismi istituzionali, culturali e sociali che legittimano
l'espansione europea, in particolare le diverse forme di razzismo (cui si gi accennato).
Alla prima parte dedichiamo 7-8 ore, alla seconda 5-6, per un totale di 12-14 ore, di cui
almeno la met sono impostati sulle conoscenze, trattandosi di due temi ad ampio raggio.
Tra le questioni imprescindibili, oltre alle cause e alle fasi, occorre trattare almeno le
seguenti: la politica bismarckiana dell'equilibrio e la rottura di Guglielmo II, con la creazione
di due macroalleanze contrapposte e dei loro meccanismi, gli appelli alla pace, lo scontro tra
gli interventisti e i neutralisti in Italia, il contrasto tra il Patto di Londra e i 14 punti Wilson.
Tra le conseguenze, occorre che emergano le seguenti: crollo di quattro imperi, trattati di
pace incompiuti e mai veramente accettati, rivoluzioni in corso, fine della stabilit economica
e sociale, nascita di stati traballanti, problema delle minoranze non risolto, Societ delle
Nazioni inadeguata e rifiutata, in tempi diversi, da USA, URSS, Germania e Italia. Sulla scia di
questa problematica, occorre introdurre un'analisi (ovviamente, tramite cartine) delle
relazioni internazionali dalla pace di Versailles, Saint-Germain, Trianon e Svres al 1
settembre 1939.
Programmazione oraria
Il modulo, per forza di cose, va trattato pi velocemente di quanto non si sia abituati, si
dedicheranno quindi al massimo 4 ore alla Prima guerra mondiale, di cui 1 per le premesse
(che devono in realt gi essere note a partire da quanto svolto nei moduli precedenti, 1 per
le fasi e 2 per le conseguenze. Riserviamo, in aggiunta, 2 ore per l'analisi dei documenti
come i trattati di pace, il Patto di Londra e i 14 punti di Wilson. 2 ore, infine, per la richiesta
lettura di articoli d'epoca con lo scontro tra neutralisti e interventisti (ma aggiungeremmo
fotografie e caricature, nonch la letteratura, dall'interventismo futurista alle poesie di
Ungaretti). Il totale del modulo ammonta cos a 8 ore.
104/208
(uno studio di caso: la grande crisi della Francia degli anni 30).
Cosa dobbiamo sapere? Innanzi tutto quali siano le conseguenze di lunga durata della
guerra, e come il sistema liberale abbia subito una eclissi, in parte prima, in parte dopo la
crisi del '29, ma dal punto di vista economico occorre considerare, a livello contestuale, le
questioni legate all'indebitamento pubblico e al disordine monetario, la questione
dell'inflazione, la contrazione degli scambi e le restrizioni all'immigrazione, le leggi contro
gli stranieri indesiderati che vengono approvate nella quasi totalit dei paesi occidentali.
La prima democrazia a entrare in crisi, in Europa, sicuramente quella tedesca, che pure
sino alla crisi del '29 aveva dimostrato notevoli progressi (l'era Stresemann). La Repubblica
di Weimar dovrebbe essere presentata nelle sue strutture essenziali e nei suoi precari
equilibri politici e istituzionali, mettendo in evidenza direttamente grazie a quali falle
all'interno delle istituzioni il nazismo riesca a prendere il potere. Per quanto riguarda gli
Stati Uniti, non pu mancare un'attenta analisi della legislazione di tipo keynesiano messa in
pratica da Roosevelt, nei suoi successi e nei suoi limiti, strategia che inaugura un nuovo
modello economico, quello interventista, con applicazioni in diversi paesi europei.
La crisi delle monarchie costituzionali come l'Italia, delle Repubbliche presidenziali come
quella tedesca, ma anche la difficile gestione della cosa pubblica in Francia e Spagna, fino
alle stretegie dei fronti popolari e alla guerra civile spagnola del 1936-39, vanno considerate
da un punto di vista comparatistico, con eventuali approfondimenti di gruppo e, comunque,
una trattazione esaustiva della Francia che, pur sperimentando una perdita di credibilit
delle istituzioni parlamentari, si risolleva con la politica delle riforme (accordi di Matignon,
abbandono della quaranta ore lavorative ecc.). In considerazione del fatto che nel modulo
seguente affrontiamo nazismo, comunismo e fascismo, limitiamo in questo le considerazioni
agli sviluppi francesi, spagnoli e statunitensi.
Programmazione oraria
fascismo, nazismo, stalinismo (uno studio di caso: le particolarit dellavvento del fascismo
in Italia).
N.B: Si analizzer in particolare il fascismo italiano per poi passare alle caratteristiche
specifiche degli altri due regimi.
In questo caso, non ci sembra di dover ottemperare alle richieste. Lo studio approfondito del
nazionalsocialismo e del comunismo sovietico insieme all'esperienza del fascismo italiano,
resta imprescindibile per una comprensione del periodo, cos come, per la questione delle
democrazie in crisi, quello della Repubblica di Weimar e degli Stati Uniti (vedi il modulo
precedente). Qui, per, ci scontriamo con un problema di tempo, che potrebbe spingere (e di
fatto, spesso spinge) a trattare parte di questo modulo nell'anno seguente.
Il biennio rosso in Italia. La fine della leadership liberale. La genesi del movimento fascista.
La presa del potere. Nel 1922 Il delitto Matteotti e l'Aventino. La costruzione dello Stato
fascista (organizzazione del potere, rapporto con la monarchia) tramite le Leggi
fascistissime (1925-26). Rapporto tra Stato e partito, disciplina dei rapporti tra capitale e
lavoro: il modello corporativo. Plebiscito del 1929 e rapporti con la Chiesa cattolica (almeno: i
Patti lateranensi del 1929). La repressione dell'antifascismo e l'organizzazione del consenso
(in particolare, irreggimentazione e indottrinamento tramite le organizzazioni giovanili,
organizzazione del tempo libero) .Riforma scolastica, giuramento dei docenti universitari. Se
non precedentemente affrontato, economia interventista (battaglia del grano, quota
novanta per la lira, stato banchiere e imprenditore tramite IMI e IRI, autachia, politiche
demografiche). Svolte nella politica estera e antisemitismo di Stato (analisi di: Manifesto per
la difesa della razza, leggi razziali del 1938, se possibile, visione di pagine e testi della rivista
La difesa della razza[26]).
Del nazionalsocialismo?
Programmazione oraria
All'et dei totalitarismi occorre dedicare dalle 22 alle 25 ore di lezione. Non diciamo di pi,
perch occorrere tenere in considerazione le verifiche e le interrogazioni nell'ambito delle
66 ore curricolari. Ecco una proposta:
10 ore per una visione d'insieme dei fenomeni, dalle relazioni internazionali (1-2 ore) al
modello di totalitarismo (2), dalle crisi interne alle democrazie (1 ora a Weimar, 1 all'Italia, 1
alla Germania, 1 dedicata all'evoluzione della politica interna francese) alle conseguenze
della crisi economica sulla politica interna. Il resto lavoro di dettaglio su: 1) Fascismo,
nazismo, comunismo, Democrazie. Secondo il suggerimento, si pu anche partire dal
fascismo, dedicandogli 5 ore di lavoro sui documenti, ma il resto fa riservato comunque al
nazismo e al comunismo (4-5 ore per il nazismo, almeno 3-4 per il comunismo, con due ore
di verifica). Con questo, siamo gi arrivati a toccare un totale di 55-62 ore
(13/15+12/14+8+22/25), prossimo al limite annuale.
Il programma, al di l dell'ovvio, e cio che si debbano trattare le diverse fasi della guerra,
sottolinea come nel quinto anno siano in realt da riprenderne le eredit (e le memorie)
divise. Per le fasi della guerra, e per le cause, sar utile un intervento del docente (anche di
alcune ore). Sulla scia degli orientamenti pi recenti, al centro sembrano esserci due
elementi, distinti tramite lo studio di caso: la politica di sterminio (1) e la politica di
occupazione nazista (2). Alla prima non si potr non dedicare un adeguato numero di ore, con
comprensione dei meccanismi psicologici, delle misure legislative e delle eredit
dell'antisemitismo, considerando per anche il sistema concentrazionario nella sua
integralit (cio, le diverse categorie di vittime). Per quanto riguarda il secondo elemento, il
Ministero ha gi precisato che lo studio di caso deve essere di tipo comparatistico, quindi la
Francia e l'Italia. Sar dunque opportuno utilizzare documenti in francese per la Francia e in
107/208
Aggiungeremmo, se non fosse ovvio, che uno sguardo comparato sul fenomeno della
resistenza europea (almeno italiana, francese, tedesca, ebraica) imprescindibile. Inoltre,
da questo punto di vista si potrebbe anche considerare il ruolo dei giusti, di coloro cio,
che, a rischio della vita, hanno aiutato i perseguitati.
Precisiamo anche che, spesso, i temi inclusi nel periodo tra la fine della Prima guerra
mondiale e il 1945 viene trattato comunque in italiano nell'ultimo anno di corso (anzich in
quarta), riservando alla parte in francese la seconda met del Novecento[27]. Questo,
naturalmente, possibile se si hanno pi di due ore nell'ultimo anno[28]. dove sar
opportuno considerare pi
spazio per una parte di programma in italiano almeno per il periodo tra la fine della prima
guerra mondiale al 1945, risolvendo cos la questione dell'integrazione nel senso che una
parte del programma sar in italiano e il resto (la seconda met del Novecento) in francese.
Programmazione oraria
PROGRAMMA DI QUINTA
Come si vede, ancora una volta abbiamo a che fare con temi piuttosto generali. Bench il DM
95/2013 li precisi, questo avviene tuttavia in modo ancora meno approfondito di quanto non si
faccia per i temi degli anni precedenti. dunque particolarmente importante che i docenti
concordino su ci che effettivamente essenziale sapere (per la composition) e su una
buona base di documenti che saranno oggetto di interpretazione in questo ultimo anno, visto
che l'esame si svolge su temi (per quanto ampi) e documenti (per quanto vari) che non sono
poi infiniti. Rispetto ai due anni precedenti, la prospettiva non solo binazionale (franco-
italiana) ed europea ma anche mondiale. Anzi, possiamo dire che la prima volta che il
mondo fa capolino nei programmi. Per la Francia, dove le lezioni prevedono l'insegnamento
della storia e della geografia, le macroaree geografiche sarebbero comunque note; per
l'Italia, invece, il biennio di storia e geografia non fornisce, per ora, pi di un'infarinatura al
riguardo (l'evoluzione della riforma e l'aggiornamento della manualistica potrebbero per
riservarci qualche sorpresa).
Affrontiamo dunque ora nel dettaglio i temi e cerchiamo di indicare ci che i discenti
comunque dovrebbero sapere (o ci che opportuno che il docente affronti o chieda di
imparare). Non in vista del tanto denigrato nozionismo, ma in vista dell'esame, che
comunque richiede un sapere di tipo moderatamente enciclopedico sul mondo
contemporaneo.
TEMA 5: IL MONDO
Se partiamo dal DM95/2013, usando un ordine diverso rispetto a quello proposto dal
Ministero, possiamo definire 5 diversi moduli per affrontare i contenuti previsti nella
tematica n 5:
diversificazione.
Proponiamo quindi di affrontare per primo il tema delle relazioni internazionali dal 1945 al
1991, cio la nascita di un mondo bipolare e la Guerra fredda[29]. Tuttavia, com' evidente, il
fenomeno e il concetto[30] di Terzo Mondo sono strettamente legati alla (vera o presunta, ma
di certo riduttiva) divisione in due sfere d'influenza; quindi opportuno far emergere diverse
prospettive sul fenomeno mettendo in evidenza come decolonizzazione e contestazioni si
intreccino alla Guerra Fredda (e, aggiungiamo, alla storia economica e alla storia
dell'Europa). Il programma non deve essere cio affrontato in modo lineare, con una netta
successione cronologica, se non all'interno dei singoli sottotemi, ma piuttosto secondo un
processo a spirale, di approfondimento progressivo, dai fenomeni mondiali, a quelli europei,
109/208
Veniamo in seguito al tema: storia dell'Europa dal 1946. Perch il 1946? Probabilmente
perch segna davvero la fine della guerra e delinea alcune vie senza ritorno in direzione di
un'Europa unita (dapprima, solo a ovest) sebbene, per il momento, in modo ancora confuso
(e, comunque, gi il Manifesto di Ventotene segnava un passo importante in questa direzione,
anche se un passo federalista e non funzionalista o gradualista). Ma il tema concerne la
storia dell'Europa divisa, la storia della ricostruzione economica (al di qua della cortina di
ferro) o la storia della costruzione di un'Europa unita? Ovviamente, bisogna affrontare
ognuno di questi punti. Suggeriamo per di considerare per questo tema l'ultima opzione,
inserendo invece la storia dell'Europa, in particolare di quella orientale, all'interno del
confronto Est-Ovest e accennando man mano alle trasformazioni economiche.
- Onu. Trattare la nascita dellOrganizzazione delle Nazioni Unite (auspicata sin dalla Carta
Atlantica del 1941, vede la luce attraverso uno Statuto di 111 articoli creato a San Francisco il
26 giugno 1945, a cui aderiscono 51 Stati) e la sua struttura istituzionale. Esistono materiali
adeguati sui vari manuali, tuttavia si pu proporre agli studenti una breve ricerca sulla storia
delle istituzioni, sulle peculiarit (punti di forza e debolezze strutturali del governo del
mondo). Ruolo dell'Assemblea generale, del Segretario, del Consiglio di sicurezza,
composto da quindici membri di cui 5 permanenti con diritto di veto (facolt di impedire
ladozione di risoluzioni contrarie ai loro interessi): USA, Unione Sovietica (Russia dal 1991),
Cina (fino agli anni settanta Taiwan), Francia e Inghilterra, delle agenzie specializzate
(Unicef, Fao, Unesco ecc.) Occorre che gli studenti sappiano consultare in francese il sito
delle Nazioni Unite.
- Tensioni tra i vincitori della guerra in occasione delle conferenze di pace. Nascita delle
sfere di influenza. Discorso di Churchill del 1946 (nascita del termine cortina di ferro).
Discorso del presidente americano Truman al Congresso americano nel marzo del 1947
(dove si enuncia la politica del contenimento, in base alla quale gli Stati Uniti
interverranno in tutto il mondo per difendere i popoli liberi che restistono ai tentativi di
asservimento). Il piano Marshall (o European Recovery Program, 1948) e lOrganizzazione
europea di cooperazione economica (OECE, incaricata di gestire gli aiuti). Rifiuto degli aiuti da
parte dellUnione Sovietica e dei suoi satelliti. 1947: nascita del Kominform (che sostituisce
la Terza internazionale). Nel 1949 vede la luce il Consiglio di mutuo aiuto economico
(COMECON), di cui fanno parte Unione Sovietica, Bulgaria, Ungheria, Polonia, Romania e
Cecoslovacchia, poi tutti gli altri paesi europei di area comunista, Cuba e la Mongolia. La
sovietizzazione dellEuropa orientale cos accelerata.
- Mentre in Europa occidentale si sviluppa il sistema del Welfare State, e lUnione Sovietica
vede nuove deportazioni di massa delle minoranze, processi farsa e campagne
propagandistiche (non solo larvatamente antisemite) contro il cosmopolitismo, in Europa
orientale lUrss impone le democrazie popolari. Unico paese comunista a restare al di
fuori della sfera di influenza sovietica la Jugoslavia di Tito, che, considerata deviante,
verr isolata, svolgendo per almeno temporaneamente il ruolo di leader dei paesi non
allineati (qui il tema della decolonizzazione si intreccia con la questione della Guerra
Fredda).
- Negli anni della deterrenza nucleare si assiste alla rinascita del Giappone (trasformatosi in
una monarchia parlamentare), alla guerra di Corea (1950, anchessa divisa in due Stati lungo
il 38 parallelo), alla nascita della Cina di Mao Zedong (1949)[32] che pone fine a una
lunghissima guerra civile, intervallata dalloccupazione giapponese, alla salita al potere di
Nikita Kruscv, che, inaugurando il processo di destalinizzazione tramite il Rapporto
segreto letto al XX congresso del PCUS, favorisce involontariamente la rivolta di Berlino Est
(1953) e la rivolta in Ungheria (1956), con le repressioni che le seguiranno.
- Non trascurare di prendere coscienza del ruolo dell'ideologia: negli Stati Uniti, londata di
anticomunismo d alla luce la Commissione per la repressione delle attivit antiamericane,
strumento con cui il senatore Joseph McCarthy dar la caccia alle streghe rosse. Un
confronto con i metodi inquisitori dei processi condotti nel mondo comunista, e la parziale
lettura del rapporto segreto presentato al XX congresso del Pcus (dove Kruscv rivela i
crimini dello stalinismo e ne denuncia il culto della personalit) imprescindibile.
- Anni sessanta. Negli anni sessanta i due blocchi coesistono in modo pi o meno pacifico e
non si intromettono nelle reciproche sfere di influenza. Tuttavia, si aprono due crisi: Cuba
(1962) e Vietnam (vedi decolonizzazione), dove gli Stati Uniti si sostituiscono alla Francia per
venire anch'essi sconfitti. Il boom economico e la rivoluzione dei consumi determinano un
predominio del mondo occidentale che si concretizzer negli anni ottanta. Nel 1961 viene
costruito il Muro di Berlino, destinato a impedire la fuga dei tedeschi orientali verso Berlino
Ovest. Contestualmente, per, si formano movimenti di protesta tra i giovani, dapprima negli
Stati Uniti (1964) e poi in tutta Europa (1968), inclusa la protesta femminile. Assenza di un
sessantotto orientale: lintervento sovietico reprime nel sangue la Primavera di Praga.
- Dagli anni settanta agli anni ottanta. Mentre lEuropa occidentale diventa sempre pi
integrata e Spagna, Grecia e Portogallo si liberano della dittatura, gli anni settanta portano il
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terrorismo (Irlanda del Nord, Paesi Baschi, Italia e Germania) e la crisi petrolifera,
determinata da un intervento dellOpec nel contesto della guerra del Kippur (1973) tra Egitto
e Israele. La crescita dellinstabilit monetaria e le difficolt economiche portano alla fine
del Welfare State.
- Alla fine degli anni settanta lintervento sovietico in Afghanistan segna in parte la fine
dellUnione Sovietica, perch il sostegno americano (con Reagan presidente) ai ribelli
islamici e gli interventi di questultimo in America centrale, nonch una nuova corsa al
riarmo fanno implodere leconomia sovietica e dei paesi satelliti; il ritardo accumulato
determiner, alla fine, il crollo del comunismo.
Programmazione oraria
Per il percorso sono consigliabili circa 10 ore, di cui almeno 8 sui documenti. meglio
adottare dapprima una prospettiva mondiale (con riferimento a USA e URSS), poi vedere la
divisione dell'Europa e infine approfondire le rivolte dell'Europa orientale (ben documentate
su diversi manuali. A Francia e Italia, cos come all'Europa occidentale, sono dedicati
approfondimenti specifici.
Negli anni tra il 1945 e il 1975, alle relazioni della Guerra fredda si sovrappone il fenomeno
della decolonizzazione, prima dellAsia e poi dellAfrica. Ecco cosa opportuno trattare.
- Asia. Oltre alla Cina comunista, lIndia diventa indipendente nel 1947, ma il suo territorio
diviso in due, in quanto nasce uno Stato musulmano, il Pakistan (diviso a sua volta in
orientale, che diventer poi Bangladesh, e occidentale). In Indocina, durante la guerra, Ho-
Chi-Min aveva creato il Viet-Minh, Lega per la liberazione del Vietnam. Al momento
dellindipendenza si creeranno un Vietnam del Nord e uno del Sud (divisi lungo il 17
parallelo), questultimo sotto il controllo francese. La sconfitta dei francesi a Dien Bien Phu
spinger gli americani a prenderne il posto, per impedire che un altro territorio passasse al
comunismo. Tutto il Sud-Est asiatico si libera tra gli anni quaranta e cinquanta, con
leccezione del Vietnam, che si vedr riconosciuto solo negli anni settanta.
- Africa. Cenni sulla lotta per lindipendenza dellAlgeria (1954-1962), che determinar la fine
della Quarta repubblica in Francia e la salita al potere del generale De Gaulle. Gli accordi di
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- Bandung. Nasce nel 1955 il movimento dei paesi non allineati. Affrontare il senso e la
fortuna del movimento. Su ogni manuale sono contenuti alcuni brevi brani selezionati e
numerose immagini o dati.
- L'America latina, se non trattata nell'ambito della Guerra Fredda, introduce anche agli anni
settanta (modulo seguente). Trattare almeno Cile e Argentina.
Programmazione oraria
Con questo sottotema si intende, per forza di cose, non la continuazione della Guerra Fredda
ma la destabilizzazione delle relazioni internazionali (cos come si trova sui manuali francesi
secondo il vecchio programma), e cio, da un lato la guerra del Kippur, che per opportuno
inserire in una trattazione a s stante della questione mediorientale, (almeno) fino alla fine
degli anni ottanta (ma il conflitto Iran-Iraq potrebbe poi confluire nella prima e nella seconda
guerra del Golfo con il coinvolgimento dell'ONU e (in prima linea) degli Stati Uniti (oltre la
prospettiva della Guerra Fredda), dall'altro la rivoluzione islamica in Iran (le cui conseguenze
continuano a farsi sentire, rappresentando l'Iran un elemento di instabilit per tutta l'area),
senza trascurare le dittature dell'America latina (almeno quella cilena e quella argentina),
che hanno un doppio volto, quello specifico dell'area e quello generico di arena della Guerra
Fredda (ma in tal caso sono, ancora una volta, un elemento proprio dello scontro tra le due
superpotenze o del lungo e instabile processo di decolonizzazione), n il genocidio
cambogiano, per tornare alle ulteriori conseguenze sicuramente provocate, anche se
indirettamente da questo scontro.
Programmazione oraria
Sul Medio Oriente cf. Giovanni Codovini, Storia del conflitto arabo israeliano palestinese,
Bruno Mondadori, Milano ora Geopolitica del conflitto arabo, israeliano, palestinese, 2009,
con documenti e cartine in rete: http://www.brunomondadori.com/scheda_opera.php?
ID=3196
[1] Le origini della costruzione europea : la guerra, la crisi del sistema degli Stati europei e le
mutate condizioni internazionali; il dibattito tra federalisti e funzionalisti (anche: unionisti) e
la vittoria di questi ultimi; il progetto del Consiglio dEuropa come compromesso tra
federalisti e unionisti: Assemblea consultiva aperta a tutti i paesi europei con sede a
Strasburgo, affiancata dai ministri degli Esteri, e suo ruolo di tutela dei diritti umani, in
particolare attraverso la Convenzione europea dei diritti umani (1950).
[2] La nascita delle Comunit economiche europee : La Comunit europea del carbone e
dellacciaio (CECA 1950-51) i paesi fondatori (Francia, Germania, Italia, Benelux); I trattati di
roma del 1957, nascita della Comunit europea dellenergia atomica ( EURATOM) e della
Comunit economica europea (CEE). Lobiettivo del mercato unico e la liberalizzazione degli
scambi. Non pi metodo delle conferenze intergovernative n autorit sovranazionali (come
la CECA) bens metodo comunitario, cio esecutivo bipolare, formato dal Consiglio dei
ministri (presieduto a turno da ciascuno degli Stati membri) e da due commissioni, una per la
Cee e una per lEuratom. Mentre il Consiglio detiene il potere legislativo, che permette di
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[3] La proposta di una Comunit europea di difesa (CED, 1952), che avrebbe visto sei divisioni
di un unico esercito europeo: nellarticolo 38 del Trattato Ced era prevista la possibilit di far
nascere un esecutivo comunitario o ununione politica. La bocciatura del parlamento
francese (1954) fece fallire il progetto e lintegrazione militare della Germania avvenne
nellambito della NATO (1955).
[4] La nascita del Parlamento europeo (1958), con 142 membri designati dai parlamenti
nazionali secondo il peso demografico di ciascuno Stato e con funzioni prevalentemente
consultive. Insieme a Commissione, Consiglio dei ministri e Corte di giustizia (che ha il
compito di dirimere le controversie tra gli Stati), inizia a rappresentare un ulteriore organo
istituzionale. [5] La Politica agricola comune (PAC, 1962) e le sue conseguenze.
[6] Anni sessanta, settanta e ottanta tra crisi e rilancio . La politica della sedia vuota di
Charles De Gaulle e lannosa questione del voto (allunanimit o a maggioranza qualificata).
Conseguenza: rigidit dei meccanismi istituzionali. Il veto francese allingresso della Gran
Bretagna (1963-1967). Lunione sul piano internazionale: il GATT (Accordo generale sulle
tariffe e sul commercio, 1964). LUnione doganale del 1968 (rinuncia da parte degli Stati
aderenti a imporre dazi per i paesi della comunit e tariffe esterne comuni nei confronti di
paesi terzi). Allargamenti: a) ladesione di Gran Bretagna, Danimarca e Irlanda (1973) dopo la
fine dellera De Gaulle; b) ladesione di tre ex dittature e paesi del Sud (Grecia 1981, Spagna e
Portogallo 1986) e la necessit di misure per garantire un riequilibrio; lelezione diretta del
parlamento europeo (1976) e le prime elezioni a suffragio universale del parlamento di
Strasburgo. La nascita del Consiglio europeo (1974, convocato tre volte lanno, che riunisce i
capi di Stato e di governo dei paesi membri con il compito di delineare le politiche
comunitarie. La creazione di un Sistema monetario europeo ( SME, 1979) e nascita della
European Currency Unit (ECU), che sarebbe diventata il punto di riferimento per la
convergenza delleconomia (convergenza sulla base della valuta di riferimento reale, il
marco tedesco). LAtto unico europeo del 1986 fa coesistere in un unico testo normativo
disposizioni relative alla cooperazione economica e disposizioni relative alla cooperazione
politica (politiche sociali, ricerca e sviluppo, tutela dellambiente), stabilendo per il 1993 il
completamento del mercato comune. La svolta: in seno agli organismi comunitari, per la
prima volta e in pochi e limitati casi, contemplato il voto a maggioranza qualificata.
[7] Gli anni ottanta e novanta. La nascita dellUnione europea ( UE). La realizzazione di un
mercato comune interno rimette in discussione alcune decisioni politiche: la circolazione dei
lavoratori e delle merci implica il riconoscimento dei titoli professionali e dei diritti di
cittadinanza. Labbattimento dei controlli alle frontiere, rende necessarie decisioni comuni in
materia di sicurezza, immigrazione, lotta alla droga, alla criminalit organizzata, al
terrorismo. La fine della Guerra Fredda impone un ripensamento del bipolarismo. Il 1
novembre 1993 entra in vigore il Trattato di Maastricht, approvato per referendum (Francia e
Danimarca) o dal parlamento dei singoli Stati. Gli obiettivi sono: 1) una cittadinanza
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dellUnione; 2) ununione economica e monetaria che comporti a termine una moneta unica;
3) una politica estera e di sicurezza comune; 4) una stretta cooperazione nel settore della
giustizia e degli affari interni. In particolare, per lingresso nella moneta unica, si prevede il
rispetto di cinque parametri, che ancora oggi sono oggetto di discussione (e che fanno
temere per lingresso dellItalia): 1) Rispetto dei limiti di fluttuazione di ciascuna moneta
nazionale per almeno due anni allinterno di una banda da +0 a 2,25% senza che intervenga
nel frattempo nessuna svalutazione; 2) tasso di inflazione non superiore all1,5% in pi della
media dei tre Stati con linflazione pi bassa; deficit di bilancio inferiore a 3% del PIL; debito
pubblico inferiore al 60% del PIL; tasso di interesse a lungo non superiore al 2% in pi
rispetto a quello dei tre paesi col pi basso tasso dinflazione. Le misure miravano a rendere
convergenti le situazioni finanziarie e le economie dei paesi candidati. A Maastricht nasce
anche lUnione europea, perch il Trattato prevede ununione economia e monetaria ma
anche ununione politica. cos che allindomani del Trattato si ha limpressione che si sia
andati oltre gli obiettivi iniziali. Nel 1995 entreranno nellUnione anche Finlandia, Austria e
Svezia e dal primo gennaio 1999 le monete dei dodici paesi aderenti alleuro adotteranno
cambi fissi tra loro, fino a che, tre anni dopo, entrer in circolazione la nuova moneta,
sostituendo le monete nazionali. La Banca centrale europea ( BCE) si occupa da allora della
politica monetaria della UE e ha sostituito le banche nazionali. Sempre nel 1995 entra in
vigore la Convenzione di Schengen, che prevedeva la libera circolazione dei cittadini
dellUnione attraverso i suoi confini, grazie allabolizione di ogni controllo alle frontiere
(laccordo riguarda i seguenti paesi: Francia, Germania, Lussemburgo, Olanda, Belgio, Italia,
Spagna, Portogallo, Grecia, Danimarca, Finlandia, Svezia, Norvegia e Islanda, quindi anche
non non appartenenti alla UE).
[8] Tra euroforia e crisi. Il Trattato di Amsterdam del 2 ottobre 1997 e quello di Nizza del 9
dicembre 2000 (la cui Carta dei diritti fondamentali entrer a far parte del Progetto di
Costituzione) rafforzeranno i poteri del Parlamento, senza per risolvere la questione del
voto a maggioranza qualificato e i problemi legati allallargamento allEst europeo previsto
per il 2004 (effettivamente realizzatosi, ha visto lingresso di dieci nuovi membri, Repubblica
Ceca, Cipro, nella sua parte greca, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovacchia,
Slovenia, Ungheria, portando i membri a 25, cui poi si aggiungeranno, nel 2007, Romania e
Bulgaria). Nel 2001 spetter alla Convenzione europea (su mandato del Consiglio europeo di
Laeken) formulare una proposta per una Costituzione federale (approvata nel 2004). Il
momento eccezionale si perder per negli interessi particolari di alcuni paesi (in primis
Spagna e Polonia, che richiedevano un incremento del numero di parlamentari e un nuovo
sistema di calcolo delle minoranze di blocco), per poi vedere il fallimento del referendum in
Francia e Olanda, linterruzione delle ratifiche e, infine, un ripiegamento sul pi tradizionale
sistema del Trattato (cio un atto tra Stati sovrani), a Lisbona. Lentrata in vigore del Trattato
prevede ora, su alcune questioni, la possibilit di decisioni con la duplice maggioranza
qualificata (della popolazione e degli Stati) allinterno del Consiglio europeo e il criterio delle
cooperazioni rafforzate tra i paesi che decidono di attuarle. Cenni sulla crisi economica e il
caso greco: basta una politica monetaria o si rende necessario un governo europeo
delleconomia?
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[9] Per chiarire la struttura e il funzionamento dellUnione, vanno brevemente presi in esame
i principali organi di governo: il Parlamento; il Consiglio europeo; il Consiglio dei ministri; la
Commissione; la Corte di giustizia e la corte dei conti. Cenni al principio della cooperazione
rafforzata, che permette di superare lunanimit.
Programmazione e suggerimenti
Data la centralit del tema, almeno 4 ore alla storia delle istituzioni e otto per un accurato
lavoro sui testi e per la ricerca di documentazione in rete.
Bibliografia di riferimento in italiano per queste lezioni: AA.VV. Dentro la storia, vol. 3B,
Firenze-Messina 2007, cap. 20 (discenti); Mammarella, Cacace, Europa Unita, Firenze-
Messina 2003. Sul Trattato di Lisbona vedi Jacques Ziller, Il nuovo trattato europeo, Il
Mulino, Bologna 2007.
Sitografia
http://europa.eu/documentation/index_fr.htm
http://www.cvce.eu/
Ancora una volta, anche questo tema composito, e include pi di una questione. Oltre alle
grandi linee dell'economia, occorre affrontare, in primo luogo, la terza rivoluzione
industriale, in secondo luogo la rivoluzione informatica, in terzo luogo l'economia
globalizzata degli ultimi decenni.
- in Economia, toccare i punti seguenti: gli accordi di Bretton Woods (1944) per fondare un
sistema economica e monetario internazionale su capitalismo, libero mercato e
cooperazione. Creazione del Fondo Monetario Internazionale ( FMI), che mira ad assicurare la
stabilit dei cambi e soprattutto a prestare denaro ai paesi indifficolt, e della Banca
internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo (o Banca mondiale). Accordi di Ginevra ( GATT,
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General Agreement on Tariffs and Trade), aventi come finalit l'espansione dellarea del
libero scambio. A livello europeo: dal Piano Marshall alla CEE e all'Unione economica e
monetaria; dagli anni del boom economico alla crisi petrolifera degli anni settanta, toccando
le trasformazioni degli anni ottanta e novanta (una su tutte, l'Organizzazione mondiale del
commercio, nata nel 1995) sino alle premesse della crisi dei mutui sub-prime, del credito e
del debito pubblico. La motivazione sempre la stessa: l'economia, da una prospettiva di
lunga durata, arriva sino all'oggi, e la trattazione serve a muoversi come cittadini che
riescono a capire ci che sta loro intorno, ecco perch questo punto, come quello dell'Unione
europea, a cui dedicato uno spazio specifico, risulta fondamentale.
- Dal punto di vista del metodo occorre lavorare soprattutto sulle tabelle che confrontano i
tassi di crescita nell'arco dei diversi decenni del secolo, quindi, l'analisi e l'interpretazione
delle statistiche.
Programmazione oraria
[modulo 1] Istituzioni (il nuovo regime repubblicano) e le grandi fasi della vita politica.
[modulo 3] Societ e cultura (movimenti ideologici, evoluzione della popolazione, dello stile
[1] Dalla resistenza alla Repubblica. Dallunit antifascista (CLN) al governo dellItalia. Le
diverse ideologie e le divergenti visioni politiche dei partiti di massa. Cenni su partiti minori e
sindacati. I problemi del dopoguerra. Il ripudio del fascismo con contestuale fine delle
epurazioni. Il primo governo De Gasperi. 2 giugno 1946: il referendum istituzionale e le
elezioni per lassemblea costituente. La fine dellunit antifascista e il secondo governo De
Gasperi. Il Trattato di pace e la questione di Trieste. La politica dei blocchi e gli aiuti del piano
Marshall.
[2] Le elezioni politiche del 1948 e le forti contrapposizioni ideologiche . Il trionfo della DC.
Lepoca del centrismo e la ricostruzione economica. Le caute riforme, la politica estera
europeista e il Patto Atlantico. La cosiddetta legge truffa del 1953 e il suo fallimento: un
sistema elettorale maggioritario sui generis (il 60,4% dei voti a chi raggiungeva la
maggioranza assoluta).
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[3] Anni cinquanta e sessanta Dal centrismo alle nuove aperture politiche. Aldo Moro, la fine
dellisolamento del Psi di Nenni e gli anni del centro-sinistra. Il boom economico, lo sviluppo
industriale, le migrazioni interne, la motorizzazione di massa e la speculazione edilizia.
Mutamenti sociali e dei costumi, rivoluzione dei consumi e mass-media. Le riforme del
centro-sinistra e la fine del riformismo per i timori di uno spostamento a sinistra.
Lintervento statale in economia e la lottizzazione. La cassa per il mezzogiorno e le cattedrali
nel deserto.
[5] Anni settanta tra terrorismo, riformismo e compromesso storico. Il golpismo di destra
(Piano Solo del 1964, Gladio, De Lorenzo e Segni, le paure legate alla dittatura dei colonnelli
in Grecia), il terrorismo nero e il terrorismo rosso. Un confronto contestuale e analisi di
alcuni casi (12 dicembre 1969: Piazza Fontana, Milano; 1974: Piazza della Loggia, Brescia e
treno Italicus; 2 agosto 1980, la strage alla stazione di Bologna; il ruolo delle Brigate rosse,
dei Nucle armati proletari, di Prima linea e lattacco contro il riformismo, anche di sinistra,
lo Stato e i giornalisti). La crisi economica e la sfiducia verso il sistema dei partiti
(consociativismo e fenomeno delle tangenti). Le battaglie della societ civile e del movimento
delle donne: 1974, referendum sul divorzio (Legge Baslini-Fortuna del 1970), lo Statuto dei
lavoratori (1970), la riforma del diritto di famiglia (1975). Enrico Berlinguer propone un
compromesso storico tra i due maggiori partiti, trovando un interlocutore in Aldo Moro,
fino al rapimento di questultimo (16 marzo 1978) e alla sua morte. In seguito, legge
sullequo canone, creazione del Sistema sanitario nazionale, chiusura degli ospedali
psichiatrici (legge 180, grazie alla battaglia dello psichiatra Franco Basaglia), legge che
legalizza linterruzione di gravidanza, stroncando la piaga dellaborto clandestino (e vittoria
dei no al referendum abrogativo nel 1981). Letture consigliate: articoli dei quotidiani
dell'epoca sulle tematiche calde.
[6] Gli anni ottanta e novanta: profonde trasformazioni economiche, instabilit politica e
pericolo per le istituzioni. I socialisti di Craxi alla guida dellItalia: lotta allinflazione,
riduzione della scala mobile, revisione del concordato e dellinsegnamento della religione
(1984). Gli sperperi della partitocrazia: crescita a dismisura del debito pubblico (nel 1987
giunto al 92% del PIL) e fallimento delle riforme istituzionali. La comparsa del fenomeno
delle leghe regionali e (dopo il disastro di Chernobil, 1986) dei verdi. La caduta del Muro di
Berlino (9 novembre 1989), gli attacchi della mafia (tra gli altri, gli omicidi di Falcone e
Borsellino, 23 maggio e 19 luglio 1992, a Capaci e Palermo) e della camorra, il caso P2 e la
piaga di Tangentopoli (scoperta dalloperazione mani pulite, che segna il protagonismo
assoluto della magistratura) sconvolgono radicalmente il panorama politico: scompare il
Partito socialista, la Democrazia cristiana cambia nome e poi subisce una serie di scissioni,
cos come il Partito comunista, divenuto Partito democratico della sinistra (1991, con la
segreteria Occhetto) e poi Democratici di sinistra, mentre contemporaneamente subisca la
scissione del Partito della rifondazione comunista; compare un nuovo partito, Forza Italia,
che vincer le elezioni attraverso una coalizione con Alleanza nazionale, partito erede
dellMSI (Movimento sociale italiano), a sua volta erede del fascismo della Repubblica di
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Sal ma ora convertito alla democrazia, e la Lega Lombarda poi Lega Nord, che raccoglie i
voti delle leghe regionali dellItalia settentrionale. Una commissione bicamerale si insedia
nel 1992 senza riuscire a risolvere i gravi problemi istituzionali ed economici, ma la svolta
arriva grazie al referendum elettorale del 1993, che trasforma la legge elettorale del Senato
facendola diventare maggioritaria. I partiti riescono poi a cambiare anche la legge della
camera (mantenendo per un 25% di quota proporzionale). Questa semplice modifica riesce
a rendere lItalia una repubblica bipolare (o quasi, perch si tratta di un biplarismo di
coalizione, infatti lalleanza, non il partito, che prende pi voti a ottenere il seggio,
contribuendo alla frammentazione). In ogni caso la nuova legge elettorale segna il passaggio
(incompiuto e precario) alla cosiddetta seconda Repubblica. Tangentopoli (con i politici
della prima Repubblica indagati), i nuovi partiti, le scissioni e la crisi economica e
finanziaria spingono il presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, che succede al
dimissionario Cossiga, a sciogliere le camere e indire nuove elezioni, poi vinte dal Polo delle
libert (Forza Italia, Alleanza Nazionale, la Lega Nord e il Centro cristiano democratico, uno
degli eredi dellex DC). Il nuovo bipolarismo fallisce per la prova. Pochi mesi dopo aver vinto
le elezioni del 1994, il nuovo presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, gi sotto attacco per
il conflitto dinteressi economici e mediatici, una volta indagato (e presentatosi come vittima
di un complotto giudiziario) costretto alle dimissioni in seguito a una crisi di governo aperta
dalla Lega Nord di Bossi. Il governo tecnico di Lamberto Dini, gi ministro del Tesoro del
governo di Silvio Berlusconi e i successivi governi di centro-sinistra o dellUlivo (guidati da
Romano Prodi, Massimo DAlema e Giuliano Amato a partire dal 1996) risolveranno il
compito pi difficile: portare lItalia nelleuro rispettando (quasi tutti) i parametri di
Maastricht, grazie alla riduzione del deficit di bilancio (ottenuta tramite tagli alle spese
pubbliche e interventi fiscali).
[7] La storia della Costituzione italiana e la sua crisi. 1) Introduzione ai principi fondamentali:
sovranit popolare, libert dellindividuo e delle formazioni sociali, uguaglianza, lavoro,
internazionalizzazione del diritto. 2) Il compromesso tra liberali, cattolici, socialisti e
comunisti. 3) La divisione dei poteri (o ripartizione delle competenze). 4) Garanzie
costituzionali (gli artt. 138-139 e il concetto di costituzione rigida, cio con procedura
aggravata per essere modificata, il ruolo della Corte costituzionale quale custode della
Costituzione, il ruolo di garanzia del capo dello Stato). 5) LItalia federale: dalla nascita delle
regioni negli anni settanta al decentramento. La riforma del Titolo V della Parte Seconda
della Costituzione repubblicana (con la coalizione di centro-sinistra, 2001). Un federalismo
abbozzato ma senza camera delle regioni (o senato federale) e senza regolamenti esecutivi.
Il fallimento del progetto di riforma costituzionale del centro-destra. 6) La storia del sistema
elettorale: dal proporzionale al maggioritario al proporzionale con premio di maggioranza
ma senza voto al candidato. Il trionfo delle segreterie di partito e la personalizzazione della
politica. Le crisi interne alle coalizioni e le trasformazioni dei partiti. La crisi della
Costituzione, lo stallo, l'ingovernabilit. Occorre anche un'analisi del sistema elettorale
proporzionale con premio di maggioranza unico alla camera e regionale al senato.
Soprannominato Porcellum, porta all'ingovernabilit nel 2013. Questo punto, ovviamente,
riguarda in particolare la necessaria educazione alla cittadinanza.
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Programmazione oraria
Al tema vanno dedicate 12 ore, ma opportuno che gli studenti approfondiscano anche
autonomamente alcuni temi su suggerimento del docente.
agli anni 70; i grandi cambiamenti, dalla crisi economica degli anni 70 ai giorni
nostri).
a) Istituzioni:
b) Economia:
Gli anni del boom economico (Le Trentes Glorieuses) nel contesto europeo e in un confronto
serrato con l'economia in Italia; la crisi degli anni settanta in Francia e le trasformazioni
attuali (in particolare, il ruolo del mercato unico, dell'euro, del budget europeo).
La famiglia francese dal 1945 a oggi, dal quoziente familiare (diminuzione progressiva delle
imposte) e dalla pianificazione familiare (1956) ai PACS (1999), passando per le leggi a tutela
della maternit (1966), la Loi Neuwirth sulla contraccezione (1967), il congedo parentale
(1977), l'interruzione di gravidanza (Loi Veil, 1975), l'assimilazione dei figli naturali e dei figli
legittimi (1972), la riforma del divorzio (1975), l'eguaglianza dei coniugi nei confronti dei figli
e all'interno della famiglia (1970, 1985), le misure economiche come l'allocation parentale
(1946, 1948, 1981).
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Un dossier sul 1968, in parallelo con l'Italia e, se possibile, con analoghi fenomeni europei o
occidentali, sarebbe opportuno, sia per le trasformazioni culturali che per i risvolti politici.
Laicit dello Stato, ruolo del cattolicesimo, presenza ebraica e diffusione a macchia d'olio
dell'islam. Tra fallimento dell'assimilazionismo e degrado delle banlieues.
Programmazione oraria
In definitiva, al tema andr dedicato lo stesso tempo riservato alla storia d'Italia (circa 12
ore). Con questo, si arrivati a una sessantina di ore. Il resto del tempo (almeno sei ore)
dovr essere utilizzato per le verifiche.
Sarebbe utile un confronto di due ore con le politiche italiane, se possibile con uno studio
degli effetti demografici delle riforme sociali. Esiste una correlazione tra misure e crescita o
calo demografico? Cf. Dossier Hachette 2004, pp. 352-3.
CONCLUSIONI
Per agevolare il lavoro sui programmi bisogna operare su diversi livelli. Innanzi tutto,
bisogna risolvere il problema dell'esame. Quali sono gli obiettivi dell'esame di
maturit/baccalaureato? Che relazione c' con i programmi ufficiali? Al di l di soluzioni
estemporanee (evitare di svolgere il saggio breve della prima prova, non svolgere la terza
prova di storia, visto che c gi la quarta), occorre ricordare che, in realt, il modello ormai
consolidato della prima prova dellEsame di Stato non molto diverso da quello francese:
lavoro sui testi e sulle immagini. Semmai, il problema riuscire a far interagire i docenti di
lettere e storia affinch le competenze necessarie a svolgere questo tipo di prova siano
acquisite e potenziate lungo il corso di tutto il triennio. E questo vale tanto per il saggio breve
di argomento storico/economico quanto per il tema storico, non diverso dalla composition
francese. Se un problema di ore di lavoro, occorre prendere sul serio lesigenza del lavoro
di quipe e, nellapprovazione del progetto da parte del Collegio docenti delle singole scuole,
prendere in considerazione la possibilit di incrementare il numero di ore di storia, di modo
che anche la parte italiana del programma sia trattata adeguatamente[34].
[1] La questione particolarmente sentita dai docenti italiani, che devono integrare il programma
italiano con quello francese, sia dal punto di vista dei contenuti che da quello del reperimento dei materiali di
lavoro.
[2] Questa operazione quella che pi pesa ai docenti italiani, abituati a manuali molto dettagliati, con una
presentazione narrativa degli eventi e dei periodi storici quanto pi completa possibile, forniti di apparati
cronologici, corredati di fonti e testi piuttosto ampi, anche storiografici.
[3] Si confronti, al riguardo, Francesca Traina, Didattica e metodologie: Francia e Italia a confronto . Studio
realizzato nel quadro del nuovo dispositivo educativo Esabac (http://www.vizavi-
edu.it/uploads/vizavi_italie_didattica%20e%20metodologie%20esabac%201_traina.pdf). Il testo pu fornire spunti
interessanti, anche se la distinzione tra metodo storicistico (italiano) e metodo cartesiano (francese) presenta
aspetti caricaturali. Per questioni di metodo, e per interessanti suggerimenti didattici, cf. il gi citato Sergio
Luzzatto (a cura di), Prima lezione di metodo storico, Laterza, Roma-Bari, 2010.
[4] Tratto da Raul Hilberg, Die Quellen des Holocaust. Entschlsseln und interpretieren , Frankfurt am
Main 2002
[5] La didascalia dice: Un orario ferroviario delle ferrovie tedesche, datato 16 gennaio 1943, con validit
dal 20 gennaio 1943.
[6] Competenze, cio, non di logica deduttiva bens induttiva e abduttiva. Al riguardo, cf. il nostro Logica e
argomentazione. Un prontuario, Mimesis, Milano 2008; Valentina Pisanty e Alessandro Zijno, Semiotica, Mc Graw
Hill, Milano 2009.
[7] In generale, sul modo in cui si valutano le statistiche cf. il gi citato Gilardoni 2008; sulla manipolazione
dei diagrammi (e dei numeri), cf. invece Walter Krmer, Le bugie della statistica, tr. it. di A. Gilardoni e M.
Rimoldi, Milano 2009.
[8] Immagini tratte da: Walter Krmer, Le bugie della statistica, Mimesis, Milano 2009, ed. it. c/di Andrea
Gilardoni.
[9] I manuali italiani di storia per il biennio riportano molte immagini, ma queste sono per lo pi usate
come illustrazione, e non come fonti da interpretare. Non contribuiscono cio allacquisizione di una competenza
necessaria per il lavoro dello storico. Lo stesso discorso non vale per per tutti i manuali del trienno, come
dimostrano i gi citati Manzoni e Occhipinti e Castronovo.
[10] La nostra fonte : Zuwanderungsland Deutschland, Die Hugenotten , c/di Sabine Beneke e Hans
Ottomeyer, Edition Minerva, Wolfsratheusen 2005.
[11] Per approfondire cf. Giovanni Reale, La scuola di Atene di Raffaello, Bompiani, Milano: 2005.
[12] Cf. Silvia Ronchey, L'enigma di Piero, L'ultimo bizantino e la crociata fantasma nella rivelazione di un
grande quadro, Rizzoli, Milano 2006.
[13] Al riguardo, cf. Miriam Franchella, Andrea Gilardoni, Per una nuova didattica. L'argomentazione a
scuola: la normativa in vigore e una proposta di curricolo, in : Adelino Cattani, Manuele De Conti (c/di), Didattiva,
dibattito, fallacie. E altri campi dell'argomentazioe, Loffredo editore, Napoli 2012: 25-40; nello specifico del
saggio breve, invece, cf. Gilardoni 2009, op. cit.
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[15] Si prendano come esempio due brani, uno di Truman e uno di Jdanov, presenti su tutti i manuali
francesi (cf., per esempio, Peter Geiss, Guillaume Le Quintrec, Histoire/Geschichte degli editori Nathan/Klett, ma
anche Guillaume Bourel, Marielle Chevallier, Histoire, di Hatier), dove un sistema, quello comunista, una
dittatura, e laltro, quello capitalista/liberale, imperialista. Ma potremmo prendere lo scontro
(argomentativo e giuridico, oltre che religioso, economico e militare) tra il Parlamento inglese e il Carlo I, o
vedere lopposizione tra Lutero e i romanisti (cio, gli autori di diritto canonico) sulle opere, trattando due
temi che rappresentano invece le eredit del Rinascimento e dellet moderna.
[16] Soprattutto, in questo senso, i vari manuali di Alberto De Bernardi e Scipione Guarracino per le edizioni
scolastiche Bruno Mondadori, ma anche il gi citato MilleDuemila, di Valerio Castronovo
[17] Termine curiosamente presente anche nel preambolo, poi cancellato dalla versione definitiva per
l'opposizione dei Paesi che non si riconoscono nell'Illuminismo e nella Rivoluzione, del Trattato che istituisce una
costituzione per l'Europa (http://ue.eu.int/igcpdf/it/04/cg00/cg00087.it04.pdf), poi non ratificato a causa della
bocciatura francese e olandese. Il problema delle eredit della storia europea sembra essere particolarmente
sentito a livello nazionale.
[18] Vale forse la pena di ricordare che nello stesso progetto di Preambolo poi eliminato si riportava una
citazione (mutila) da un discorso di Pericle, nel quale l'uomo politico non esaltava semplicemente, come invece
sembrava ai membri della convenzione europea, la scelta del termine democrazia, ma la difendeva, dicendo che,
sebbene il sistema di governo si chiamasse democrazia perch vigeva la regola del governo della maggioranza,
ci nonostante non si trattava di un sistema violento. Ecco il testo poi cancellato (in greco e nelle lingue
nazionali): La nostra Costituzione [...] si chiama democrazia perch il potere non nelle mani di pochi, ma dei
pi (Tucidide II, 37).
[19] Se pensiamo di poter trascurare tutto questo, dobbiamo prepararci alle reazioni dei genitori che ci
accusano di lasciare nell'ignoranza i loro figli e alle rimostranze degli stessi studenti che vogliono sapere, e con
sapere intendono i contenuti. Se l'indirizzo della nostra sezione Esabac non a tempo pieno, possiamo anche
chiedere un serio lavoro extra scolastico ai discenti, con studio autonomo e verifiche sui contenuti da parte del
docente. In un caso come quello del Convitto Nazionale Setti Carraro Della Chiesa di Milano (a tempo pieno), dove
prestiamo servizio come esperti esterni, il tempo per lo studio e per gli approfondimenti per tutte le discipline
sarebbe limitato alle ore serali o al fine settimana, la richiesta di lavoro autonomo (pur suggerita come ovvia
durante i corsi di formazione docenti) risulterebbe pertanto improponibile e non potrebbe che rappresentare
l'estrema ratio. Queste osservazioni non riguardano dunque propriamente il programma Esabac, bens la
gestione dell'anno pi problematico, dove la differenza tra i programmi davvero abissale e ingestibile.
[20] Come, per esempio, nel gi citato testo di Prosperi, Viola, Zagrebelski.
[21] Per approfondire la questione, e anche per fornire materiale utile agli studenti, suggeriamo la lettura
di Marija Todorova, Balcani, eredit ottomana, pubblicato sul Sole-24 ore del 10 febbraio 2013 come estratto di
un testo presente sul numero 114 di Lettera internazionale, attualmente in libreria, dedicato a: Europa,
Balcani, Regione Adri-mediterranea.
[23] Nel caso non fossero presenti sui manuali francesi (ma ci sono), si potrebbe comunque ricorrere a
quelli italiani o, per chi volesse ampliare un po' il discorso, all'antologia Storici arabi delle crociate, c/di F.
Gabrieli, Einaudi, Torino 2007, Les Croisades vues par les Arabes, c/di Amin Maalouf, J'ai Lu, Paris 1999.
[24] Tzvetan Todorov, La conqute de l'Amrique : la question de l'autre , d. du Seuil, Paris 1982.
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[25] Si potrebbe forse chiedere agli studenti di affrontare da soli queste parti, ma in realt occorre una
guida da parte dell'insegnante, almeno nel momento della verifica, visto che anche i manuali in francese lasciano
a desiderare, al riguardo. Del resto, questo argomento pu rappresentare un boomerang, perch al limite
potremmo chiedere loro di studiarsi da soli qualsiasi cosa, rendendo del tutto superfluo il docente. In verit
avanzato come ultima ratio di fronte alla constatazione della pochezza delle forze dei docenti e della scarsit di
ore di lezione.
[26] Cf. Valentina Pisanty, La difesa della razza. Antologia 1938-1943, Bompiani, Milano 2006.
[27] Si rispetta cos la richiesta ministeriale di integrare i due programmi. Una soluzione (in parte) simile
stata da noi adottata presso il Liceo classico europeo del Convitto nazionale Setti Carraro Dalla Chiesa, dove noi ci
occupiamo della storia in francese (come esperti esterni), alternandoci con un docente di ruolo che, invece,
svolge il programma in italiano: i nostri argomenti si integrano ma non si sovrappongono. Parimenti, nella stessa
scuola, presso il Liceo linguistico, esistono una cattedra di storia e filosofia e una cattedra di storia in francese (di
due ore). La seconda la soluzione preferibile, e sarebbe stato meglio se il Ministero l'avesse imposta per
decreto alle scuole che partecipano al progetto, come conditio sine qua non.
[28] Purtroppo la riforma ha per esempio ridotto il monte ore settimanale da tre a due nei licei scientifici,
entrando in palese contraddizione con le esigenze di un progetto come l'Esabac, sicch resta solo l'opzione
dell'autonomia delle singole istituzioni scolastiche.
[29] Quindi, anche temi specifici come l'Onu e il diritto internazionale, il Fondo Monetario internazionale e la
storia economica ecc.
[32] Non prevista dai programmi, la conoscenza di quanto avviene nell'Asia del XXI secolo dovrebbe per,
prima o poi, farne parte; del resto, se si osservano i manuali (e i programmi francesi) stampati in seguito
all'approvazione del progetto ESABAC, si constata come essi siano gi diversi e, quindi, in parte non pi adatti ai
percorsi previsti dal DM 95/2013. Una riflessione da parte del Ministero, ma almeno da parte dei docenti, al
riguardo pi che doverosa.
[33] Sul tema dell'antisionismo (e dell'islamofobia), per una buona presa di coscienza della questione pu
essere opportuno svolgere una ricerca sulle vignette (antiebraiche dei paesi islamici, almeno antisioniste in Italia
e Francia) e sulle caricature contro le popolazioni e la religione islamica. L'obiettivo , ovviamente, quello di
studiare le strategie e le mosse retoriche con cui si attacca l'avversario fino a disumanizzarlo o animalizzarlo o
hitlerizzarlo (disegnandolo cio con il ciuffo e i baffetti onde imporre una implicita identificazione con il mostro),
rendendo emotivamente impossibile qualsiasi prospettiva che non sia la distruzione reciproca.
[34] Questa, del resto, la soluzione per cui ha optato il Convitto Nazionale Setti Carraro Dalla Chiesa di
Milano.
[35] A titolo indicativo, sulle specifiche difficolta` nell'uso delle fonti tratte dalla rete, cf. Miguel Gotor,
sL'isola di Wikipedia. Una fonte elettronicat, in Sergio Luzzatto (a cura di), Prima lezione di metodo storico ,
Laterza, Roma-Bari, 2010: 183-202.
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Lpreuve dhistoire de la filire EsaBac demande des connaissances, mais elle rclame
aussi de la rflexion et de la mthode. En effet, les sujets sont problmatiss, cest--dire
quils posent un problme historique affronter travers des documents selon le choix des
preuves.
Il faut donc prparer les lves aux deux preuves prvues par lexamen; cest--dire ltude
dun ensemble documentaire et la composition dhistoire. Chaque preuve requiert une pr-
paration spcifique.
En ce qui concerne ltude dun ensemble documentaire, les lves doivent tre capables
dans un premier temps de reconnatre la nature des documents historiques proposs; puis
travailler sur les documents, savoir : relever toutes les informations utiles au traitement
de la rponse, identifier le ou les espaces concerns par les informations fournies par les
documents, replacer les vnements dans leur contexte historique (politique, conomique,
social, culturel, religieux, etc.). Afin de dvelopper l'esprit critique de l'lve, il est indispen-
sable de l'habituer le plus tt possible la comparaison de deux documents, et successive-
ment la thmatique. Aprs avoir identifi l'metteur, les destinataires, le lieu, la date, le
contenu, il faut insister sur la porte historique du document. Au moment de l'laboration de
la rponse claire et concise, il faut absolument viter la paraphrase des documents, mais ex-
pliquer de faon autonome le concept.
En ce qui concerne la composition, l'lve doit absolument annoncer le plan dans l'introduc-
tion et il peut le mettre en vidence avec des tirets. L'introduction ne doit pas tre longue. La
disposition graphique de la composition doit tre claire : bien distinguer en passant une ligne
l'introduction, les paragraphes et la conclusion. Il n'est pas ncessaire de raconter tout ce
que l'lve connat, mais seulement le ncessaire. La rponse doit en effet tre de 600 mots
environ. Voyons plus en dtail, le contenu des trois parties de l'preuve :
2. Dveloppement : l'argumentation doit tre soutenue par les documents qu'il faut ci-
ter, mais surtout analyser d'un point de vue critique, en les mettant en relation selon
la problmatique pose. Ne pas oublier de sparer les paragraphes en passant une
ligne.
Dans une section de DNL, la langue est vhiculaire, c'est--dire que le franais sert de sup-
port la matire enseigne, mais n'est pas prioritaire. Toutefois, les lves doivent tre ca -
pables d'utiliser les notions et le vocabulaire de l'histoire dans la langue franaise
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Au cours du biennio, il faut habituer les lves l'approche des documents de tout type : on
travaillera donc en gnral sur un choix limit de documents. Il sagit dentraner les lves
reconnatre la nature du document : les textes de rfrence contemporaine d'une poque,
les commentaires, tmoignages, jugements ports sur un vnement, une poque, le docu-
ment iconographique, le document statistique, le document cartographique.
Les lves doivent lire le titre, l'auteur, la date, reconnatre le destinataire. Ensuite, on passe
la lecture attentive du document : reprer les mots-cls, les mots de sens inconnus, les
temps employs. Se poser plusieurs questions: Qui? O? Quand? Comment? Pourquoi?
Les lves doivent utiliser un cahier de brouillon sur lequel prendre des notes. Le travail
principal est de relever les ides du document, les classer, et si possible identifier le plan (la
structure du document). Les lves doivent avoir une approche pratique du texte : ils doivent
le surligner, le manipuler.
Ce n'est qu' partir de la Quarta qu'il faut introduire les deux typologies d'preuves en vue
de l'examen et donc prparer les lves l'analyse d'tude d'ensemble documentaire et la
composition. Il faut donc travailler dsormais sur un ensemble de documents analyser
contextuellement. Mais l'lve devrait dj avoir acquis la mthodologie au cours des annes
prcdentes. La dmarche propose ne peut devenir un automatisme pour l'lve qu'aprs
un apprentissage conduit pas pas par le professeur.
L'tude critique de documents historiques portant sur un mme vnement peut tre mene
en trois temps:
i. Identifier l'vnement :
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Aujourdhui, de plus en plus, les technologies prennent de limportance dans nos vies. Nous
sommes maintenant habitus travailler avec elles. Par consquent la didactique de la L2
tient compte des possibilits que les TICE nous offrent. Il sagit dailleurs de sadapter au
progrs et aux moyens utiliss par les nouvelles gnrations de manire quotidienne. Les
TICE nous permettent de mieux motiver les lves en travaillant sur les archives, les docu-
ments audio, audio-visuels et bien organiser le travail.
Exemple de leon-type :
Tout dabord, projeter une vido, un documentaire, un film. Ce type de support est
considr comme un dclencheur pour introduire la thmatique.
Pendant la vision, il est important de temps en temps de faire des pauses pour sas-
surer dune complte comprhension, pour solliciter des commentaires et une cri-
tique de la part des lves
Pour les lves du biennio , il sera suffisant de contrler la comprhension tra-
vers des exercices simples : phrases complter, questions choix multiple,
vrai/faux, exercices dappariements, carte complter, dfinition donnerpuisque
les deux premires annes sont centres sur la comprhension et le vocabulaire
spcifique.
Les lves du triennio laboreront une composition ou une tude dun ensemble
documentaire sur le thme trait.
Exemple du triennio :
Humanisme et Renaissance
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http://www.youtube.com/watch?v=5uwqDk88QO0
Droulement de la leon :
Il convient de rappeler en prambule quil ne sagit ici que de prsenter une autre approche
de lhistoire, diffrente de la pratique didactique italienne usuelle, mais qui ne prtend
naturellement en aucune manire tre meilleure, suprieure ou plus efficace. Les atouts
des lves italiens, en matire de capacit de mmorisation et de travail, ainsi que leur
aisance loral, doivent rester le socle de la mthodologie de lhistoire en section EsaBac,
au service du double objectif linguistique et historique :
Lire, crire, comprendre loral, parler : ces quatre objectifs de la matrise dune langue,
peuvent tre atteints en rpartissant les tches de la manire suivante :
- la lecture (du livre, des documents, du cahier de notes) est une activit qui, parce quelle
prend du temps, doit tre pratique par llve, le plus souvent possible, la maison, avant
de venir en classe.
Les exercices crits dentranement progressif aux preuves EsaBac seront faits le plus
souvent possible en classe (en temps limit), mais des entranements crits la maison
(prparation des documents, brves rponses aux questions du manuel, plan de dissertation
ou de rponse organise) sont aussi souhaitables, en tenant compte de la charge de travail
des lves.
Les connaissances contenues dans le programme ne constituent pas tant une finalit quun
instrument au service de la rflexion. Llaboration dune problmatique est au cur de
lapproche didactique de lEsaBac, que ce soit dans la construction des cours ou dans
lentranement aux preuves de ltude dun ensemble documentaire et de la composition.
Apprendre llve sinterroger, se poser des questions, lamener slectionner les
connaissances, en privilgiant la rflexion et la synthse permettent datteindre non
seulement lobjectif de formation mthodologique historique mais aussi de contribuer
lobjectif de formation civique au cur du projet EsaBac.
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Lobjectif de ces fiches, distribues aux lves au dbut de chaque chapitre, est de leur
faciliter la comprhension du sens de la leon, de les guider dans la prise de notes pour
complter le manuel, de leur permettre de comprendre la problmatique gnrale du
chapitre qui constitue le fil conducteur de ltude mene dans les leons successives. Cette
problmatique, traite de manire organise, et hirarchise, grce au plan du cours, initie
progressivement llve aux exigences intellectuelles et rhtoriques de largumentation, et
les habitue aux objectifs des preuves de lEsaBac, la rponse organise de ltude dun
ensemble documentaire et la composition.
La fiche annonce aussi les documents du manuel que llve devra lire et qui pourront
ventuellement tre tudis en classe. Le cours sappuie en effet systmatiquement sur les
documents proposs par le manuel, mais lutilisation de ces manuels franais dhistoire,
dont lintrt rside principalement dans la richesse des ensembles documentaires
proposs, nest pas ais. Il importe donc de guider les lves en slectionnant les
documents choisis par lenseignant, en expliquant ce choix aux lves.
- deux textes de Napolon III sur la politique conomique du II Empire, manuel Histoire
1, Hachette (dir. Lambin, d.2007) : doc 1, p.120 et doc 2, p.124
- deux textes de Bismarck sur lunit allemande : mme ouvrage, doc 6 p.175
- deux textes de Churchill sur la guerre froide : manuel Histoire Terminales, Hachette
(dir. Lambin, d.2008) : doc 5 p.33 et doc. 1 p.110
Pour une pratique efficace de cet entranement ltude de documents, il est recommand,
systmatiquement de faire lire aux lves les documents lavance chez eux. En classe, seul
le document choisi par le professeur (indiqu dans la fiche) est tudi, en prenant garde au
risque de distraction, de feuilletage du manuel par les lves, en raison de la trs grande
abondance de documents dans les manuels franais.
De mme, on expliquera aux lves que le texte du livre (la leon) nest quun support du
cours du professeur, qui peut tre lu chez soi, dans lidal mme deux fois, une premire fois
avant la leon, pour dcouvrir le thme dans ses grandes lignes et se familiariser avec le
vocabulaire franais et historique qui sera employ, puis surtout aprs la sance en classe, en
synthse ou complment du cours, partir des notes prises dans le cahier. Ce texte des
manuels parat aux lves (et aux enseignants) souvent trs simplifi, par rapport la plus
grande densit des manuels italiens, mais on peut rappeler quils correspondent une
mthodologie diffrente, et que par ailleurs cette relative simplicit est prcieuse pour
surmonter la difficult de la langue trangre.
Entre 1939 et 1945, lEurope a t une des grandes zones daffrontement de la 2 guerre
mondiale. Quel bilan du conflit peut-on tablir ?
- Sur le plan humain et matriel, limpact de la guerre a t trs lourd.
- Face cette situation, lEurope cherche se reconstruire rapidement.
- Mais des tensions apparaissent qui annoncent la division de lEurope dans la guerre
froide.
Lampleur des pertes humaines est impressionnante : lEurope compte 35 M de
morts sur 50 60M, dont plus de 20M en URSS. Ce sont en majorit des civils, victimes
des bombardements, et de lextermination nazie, en particulier plus de 6M de juifs (dont la
moiti polonais). Des millions de personnes ont aussi t dplacs pendant et la fin de la
guerre, notamment des Allemands fuyant lArme rouge.
Les pertes conomiques concernent les villes europennes parfois entirement
dtruites (Berlin, Dresde) mais aussi lappareil productif (usines) et tous les moyens de
communication.
Une reconstruction simpose : la reprise dmographique du baby boom est rapide,
la volont de surmonter le choc moral de la dcouverte des camps dextermination aboutit
au procs de Nuremberg qui juge les responsables nazis des crimes contre lhumani-
t .
Les gouvernements europens cherchent aussi mobiliser la population pour la
reconstruction conomique et sociale (scurit sociale, essor de lEtat providence).
Sur le plan diplomatique, lEurope participe galement la reconstruction dun
monde nouveau qui affirme travers lONU la volont dune scurit collective et la d-
fense des droits de lhomme : sur les 5 membres permanents du conseil de scurit de
lONU, trois sont europens (URSS, GB, France).
Mais des tensions apparaissent trs vite qui annoncent la division durable de lEu-
rope en deux : ds 1945, Churchill sinquite de lattitude de lURSS dans les territoires li-
brs par lArme Rouge et dnonce un rideau de fer qui coupe lEurope en deux. Malgr
les confrences de Yalta et de Potsdam, aucun accord nest trouv entre les Allis pro-
pos de lAllemagne qui reste ainsi divise. Moins de deux ans aprs la fin de la guerre,
lEurope est au cur de la guerre froide symbolise en 1947 par la doctrine Truman, le
plan Marshall et la doctrine Jdanov.
La Seconde guerre mondiale a accentu le dclin de lEurope amorc par le pre-
mier conflit mondial.
(379 mots)
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2) tude dun ensemble documentaire sur lanne 1947, dbut de la guerre froide + corrig
de la rponse organise, construit partir des documents du livre de Terminales, Hachette,
documents 1 5 p.110-111
Premire partie
Analysez l'ensemble documentaire et rpondez aux questions:
1) Quelle est lvolution de la situation en Europe entre 1945 et 1947 ?(documents 1, 2, 3)
2) En quoi ces documents marquent-ils la fin de la Grande Alliance ? (documents 1et 3)
3) Quels sont les objectifs du Plan Marshall et les ractions loffre amricaine ? (docu
ments 3,4,5)
Deuxime partie
A l'aide des rponses aux questions, des informations contenues dans les documents et
de vos connaissances, rdigez une rponse organise au sujet: Lanne 1947 marque-t-
elle le dbut de la guerre froide ? (300 mots environ)
La Grande Alliance pendant la 2 guerre mondiale entre les Etats-Unis et lUnion so-
vitique a permis ces pays de triompher ensemble en 1945. Pourtant, deux ans plus tard,
la guerre froide a commenc et oppose les anciens allis, dsormais la tte de deux
camps ennemis. Quand et pourquoi la guerre froide a-t-elle prcisment commenc ?
- 1947 a t lanne dcisive de cette rupture
- mais en ralit lvolution a t progressive, de la mfiance ds 1945 la rupture en
1947
financire massive (12 Milliards de $) accepte par les seuls pays dEurope de lOuest,
pour leur reconstruction.
La dimension idologique de la guerre froide est illustre par la doctrine Jdanov
lautomne 1947, qui dnonce limprialisme amricain et aboutit la formation du Komin-
form, coordonnant les partis communistes europens.
En ralit lvolution vers la Guerre Froide est progressive : depuis 1945, la mfiance na
cess de se renforcer entre les deux Grands.
Le discours de Fulton prononc par lancien premier ministre anglais Churchill of-
ficialise lexpression rideau de fer et met en garde lopinion amricaine contre la me-
nace sovitique en Europe. Ds mai 1945 Churchill avait, dans un tlgramme secret, pr-
venu Truman du danger dun rideau de fer coupant lEurope en deux.
La puissance sovitique en Europe inquite les Amricains: non seulement lURSS
a annex de nombreux territoires, mais elle a aussi favoris linstallation de gouverne-
ments communistes dans les pays occups/librs par lArme Rouge.
LAllemagne est lillustration de cette mfiance installe trs tt, entre la confrence de
Yalta (fvrier 1945) et celle de Potsdam (juillet 1945) : le pays et Berlin restent diviss en
quatre zones doccupation, et est de fait coup en deux : aucun trait de paix na pu tre
sign, faute dun accord entre Occidentaux et Sovitiques.
La rupture de 1947, qui ne se limite pas lEurope, annonce les crises et tensions
des annes suivantes : blocus de Berlin (1948), cration de lOTAN (1949), guerre de Core
(1950). Elle dessine la carte du monde essentiellement bipolaire jusquen 1989-1991.
(408 mots)
Ces exemples correspondent aux types de sujets des preuves EsaBac des sessions 2011 et
2012, dont la liste est rappele dans le dernier document distribu, les sujets complets tant
disponibles sur le site de Vizavi. Pour rappel, voir ci-dessous :
La question qui se pose demble est celle de lintrt pour les lves de faire de lhis-
toire en franais, de la finalit de cet enseignement. Pourquoi lhistoire en franais ? Pour
lamlioration de la langue ou celle de la connaissance de la discipline ? Est-ce la langue qui
aide construire des concepts historiques ou lhistoire qui participe la construction de
comptences linguistiques ?
Grce lenseignement bilingue, les lves sont en contact avec une langue qui nest plus
seulement un objet dapprentissage mais aussi un outil de transmission du savoir. La langue
trangre devient langue denseignement et cette utilisation permet aux apprenants dlar-
gir leur rpertoire discursif et dacqurir ainsi des comptences spcifiques dans la langue
concerne.
En ce qui concerne la discipline historique, les avantages du recours plus dune langue
sont multiples. Dabord, cest la langue du pays dont on tudie lhistoire qui est la plus apte
transmettre lhistoire de ce pays, lire les documents dans la langue originale est toujours un
enrichissement car le choix des mots est important et peut-tre significatif (par exemple
pour un discours politique). De plus, souvent, la traduction exacte nest pas possible et les
nuances sont importantes. Sinterroger sur ces nuances, sur les traductions, la signification
dun mot peut avoir des effets aussi bnfiques sur la discipline, sur la construction des
concepts, qui en histoire, peuvent tre fortement connots culturellement. Le terme rvo-
lution , par exemple, na sans doute pas le mme arrire-plan connotatif pour un franais
que le terme rivoluzione pour un italien. La recherche dun synonyme, dune traduction
claire donc et permet dapprofondir certains concepts.
Dun autre ct, il faut aussi matriser cet outil quest la langue pour optimiser et permettre
la transmission des savoirs. Cest l que linquitude des professeurs dhistoire est, semble-
t-il, la plus forte. Ceux-ci doutent, en effet, de la possibilit de fournir une approche suffi -
samment approfondie et complte aux lves et ont peur daller vers un appauvrissement
des savoirs cause dune mauvaise matrise de loutil de transmission aussi bien des pro-
fesseurs que des lves.
Or ce manque de matrise comporte galement des avantages : dans la rflexion faite par
les enseignants sur les moyens langagiers et discursifs fournir aux lves pour quils
russissent leur tche disciplinaire 2 permettant de mettre en vidence des fonctionne-
ments qui passeraient inaperus en utilisant litalien - le franais agissant ici comme une
loupe ; une rflexion suscite galement chez les lves qui, devant utiliser une langue avec
laquelle ils sont moins laise, sinterrogeront plus facilement sur le sens des mots et des
expressions et sur les attentes des consignes. On peut penser aussi que le professeur dhis-
toire, qui devra manier la langue trangre pour transmettre les savoirs, simplifiera son
140/208
Il ne sagit donc pas de savoir quel lment prside lautre, la langue ou la discipline mais
plutt de voir cette spcificit de lenseignement dune DNL comme une construction simul-
tane et parallle de comptences, qui va vers un enrichissement mutuel des savoirs et sa-
voir-faire dans la langue et la discipline. Une interdpendance dont il faut essayer danalyser
les mcanismes pour adapter au mieux son enseignement ce double apprentissage.
Lenseignement dune DNL fait appel deux types de discours : le discours constitutif et le
discours rgulatif. Le premier articule les contenus de la discipline et de lactivit didactique
correspondante. Dans ce discours, la langue joue un rle de langue-objet de lenseigne-
ment/apprentissage. Le deuxime structure et rgle les activits didactiques. La langue est
alors utilise comme une langue outil au service de lapprentissage . (Voir aussi l'annexe.)
***
Le discours rgulatif est le discours propre lactivit didactique et plus ou moins commun
lensemble des disciplines. Ce discours peut tre dclin en objectifs communicatifs qui
sont autant de comptences pragmatiques et cognitives que lenseignant de DNL devra
acqurir pour faire classe.
Par exemple, lenseignant de DNL et plus particulirement dhistoire doit tre capable de :
- dvelopper un expos de manire claire et mthodique en en soulignant les points
significatifs* .
- prsenter et organiser le commentaire linguistique dun document iconographique*
(tableau, carte, graphique, schma)
- synthtiser une srie dinformations loral laide dun schma
- mener un dialogue pdagogique (vrifier la comprhension, poser/rpondre des
questions, valuer les rponses, donner un feedback, expliquer/prciser un terme, une
consigne)
Le discours constitutif est le discours propre la discipline historique, mais les deux
discours sont troitement lis. Pour faire cours, le professeur fera appel aux types de
discours, cest--dire des comptences langagires gnrales lies lobjectif :
Prsenter un expos (prpar) la classe , mais aussi des comptences langagires
plus spcifiques lies des objectifs tels que :
- Faire ltat des lieux dune situation historique, comparer deux situations (verbes dtat,
comparaison, champ lexical de la description)
- Comprendre la biographie, faire le portrait dun personnage historique (pass compos,
prsent de narration, articulateurs de temps)
- Relater des vnements passs, rsumer un vnement historique (pass compos/pass
simple, prsent de narration, articulateurs de temps)
- Dcrire un mode de vie, une poque (imparfait)
- Prsenter et dfinir des mouvements, religieux, idologiques, politiques (nominalisation,
suffixes isme/-iste/-tion, -ude lexique religieux, politique)
141/208
***
Il sagira donc, partir de linventaire des savoirs historiques et savoir-faire historiens, ainsi
que des diffrentes situations scolaires de communication historique, didentifier des l-
ments linguistiques quil faut systmatiser dans la classe pour enseigner au mieux les
formes de discours correspondantes.
Dans une classe dhistoire, les apprenants sont mis en contact ou doivent acqurir lexp-
rience de diffrents genres de discours (journalistiques, didactiques, encyclopdiques)
dont on peut relever des rgularits tant du point de vue de la structure que du contenu. On
ne travaillera pas de la mme faon suivant la nature des activits qui vont sappuyer sur ces
textes, le degr de matrise attendu pour chacun deux ou les activits de communication
langagire impliques (comprhension, production ou interaction, orale/crite).
Linventaire de ces activits (qui ne se veut pas exhaustif) et des genres de discours corres -
pondants, associ celui des comptences disciplinaires, permet didentifier des comp-
tences langagires spcifiques adaptes un enseignement de lhistoire, destin trans-
mettre des savoirs et des savoir-faire historiques (cf. travaux du conseil de lEurope 5). Ces
comptences peuvent tre dcrites laide des descripteurs du CECR (labors pour les
langues trangres) et correspondent, pour la plupart, ceux du B2. En effet, on considre
que les lves, en arrivant dans la filire Esabac ont un niveau B1 cest--dire quils sont ca -
pables de raconter mais linterprtation, labstraction, largumentation viennent avec le ni -
veau B2.
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Lenseignement de lhistoire comme DNL doit la fois accompagner lacquisition des com-
ptences langagires B2 et tre accompagn par cette acquisition. Il sagit dune progres-
sion parallle : la progression disciplinaire et la progression linguistique sont indissociables
lune de lautre. Il va sen dire que le professeur dhistoire ne va pas se transformer en pro-
fesseur de langue mais tant conscient des mcanismes qui entrent en jeu dans lenseigne-
ment/apprentissage de lhistoire en langue trangre, il peut adapter son enseignement la
progression linguistique des lves. De mme, cette prise de conscience peut galement
permettre une meilleure collaboration avec le professeur de langue qui pourra travailler en
parallle avec le professeur dhistoire sur certains genres discursifs propres la discipline.
1 Daniel Coste, Coup dil sur des regards croiss. Education bilingue et formation plurilingue en Valle
dAoste, in Education et Socits Plurilingues n17-dcembre 2004, p.26
2 La place du professeur de langue dans lenseignement bilingue, M.Cavalli disponible ladresse :
http://www.academia.edu/729941/La_place_du_professeur_de_langue_dans_lenseignement_bilingue
3 Idem
4 Elments pour une description des comptences linguistiques en langue de scolarisation ncessaires lap -
prentissage/enseignement de lhistoire (fin de la scolarit obligatoire). Une dmarche et des points de rfrence
(2010)
http://www.coe.int/t/dg4/linguistic/Source/Source2010_ForumGeneva/1_LIS-History2010_fr.pdf
5 idem
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En France, lvaluation en histoire est trs varie mais presque exclusivement crite. Durant
le lyce, lvaluation peut tre formative (exercices sur documents en classe et la maison)
mais reste l encore majoritairement sommative arrivant en fin de leon. Le baccalaurat
valide un parcours de trois annes o llve est cens apprendre commenter et synthti-
ser un ensemble documentaire (du moins jusqu la rforme du baccalaurat de 2012) et
raliser une composition. Pour mieux comprendre ce parcours, il est intressant de se de-
mander quel est le bagage mthodologique de llve la fin du collge. Nous verrons quil
nest pas fondamentalement diffrent de celui dun lve italien, ce qui peut relativiser la dif-
ficult du parcours EsaBac sur le plan mthodologique. Un lve franais de seconde est en
effet gnralement peu familiaris avec la prise de notes, a du mal dvelopper ses r-
ponses (gnralement limites deux ou trois phrases). Si llve a dj t habitu aux no-
tions de problmatique et de plan, rares sont ceux capables de les construire par eux-
mmes. Toutefois, le cours dhistoire au collge a dj habitu les lves travailler sur des
documents et raliser une petite synthse structure (paragraphe argument). Durant les
trois annes du lyce, llve doit donc apprendre commenter un document historique,
raliser une rponse organise (synthse de documents) et une composition. Dans la plupart
des cas, lvaluation en classe de seconde porte essentiellement sur la technique du com-
mentaire de documents (prsentation dun document historique, mise en relation des docu-
ments avec les connaissances, critique des documents, mise en relation de plusieurs docu-
ments, synthse) tandis que la composition est gnralement introduite en classe de pre -
mire (mais les lves ont dj abord les notions de problmatique et de plan dans le cadre
du cours lui-mme problmatis et structur et travers la rponse organise).
Vers une intgration des deux approches dans le cadre de lhistoire EsaBac
Dans le cadre du parcours triennal EsaBac, il est demand aux professeurs dintgrer le
programme dhistoire DNL au programme de storia (nous rappelons quen France le pro-
gramme EsaBac se substitue au programme national). Cela vaut galement pour lvaluation
puisquil faudrait arriver dans lidal une synthse entre valuations italienne et fran-
aise . Nous avons vu que lvaluation italienne repose essentiellement sur lacquisition de
connaissances alors que le modle franais tend renforcer sans cesse davantage lacquisi-
tion de comptences notamment dans le cadre du livret personnel de comptences (qui suit
144/208
les lves de lcole primaire la fin du collge, pour aller plus loin : http://eduscol.educa-
tion.fr/pid25572-cid49889/livret-personnel-de-competences.html) associant troitement ac-
quisition de connaissances et de comptences. Transpos lhistoire EsaBac, il sagit en fait
de dcomposer les diffrentes oprations intellectuelles menes par les lves dans le
cadre du cours dhistoire en autant de comptences acqurir : dfinir une problmatique,
savoir organiser son argumentation, savoir mettre en relation plusieurs documents, etc. On
attendra enfin une capacit de rflexion personnelle de la part de llve capable de prendre
une distance critique lgard des documents historiques et de saffranchir, dans lidal,
dune simple rptition du cours de son professeur.
Lvaluation doit donc sinscrire dans la progression mthodologique prvue par le profes-
seur. Lacquisition des mthodes et des comptences de lhistoire EsaBac devrait se faire
progressivement et chaque thme du programme devrait dans lidal introduire ou faire tra-
vailler un certain nombre de comptences. Ds lors, lvaluation finale du chapitre cherche-
ra valuer outre les connaissances du chapitre, les comptences travailles durant la le-
on (analyse dune uvre dart durant le chapitre sur Humanisme et Renaissance, analyse
dun document statistique durant la leon sur lindustrialisation par exemples,). Dans cette
optique, il peut tre judicieux dans un souci dintgration de lEsaBac au cours de storia
dvaluer en italien des connaissances du cours de storia mais en faisant travailler les lves
sur des comptences EsaBac (nous rappelons quune problmatique ou un plan bien que
franais peuvent tre formuls en italien sur des thmes du cours de storia !). Limpor-
tant reste de confronter les lves le plus souvent possible aux exercices de type EsaBac,
aussi bien lors du travail en classe (tude de documents, exposs), que par le travail la
maison ou encore les devoirs sur table afin de matriser les comptences values lors de
lpreuve finale.
Lors de la prparation de son sujet crit, le professeur doit donc veiller faire travailler dif -
frentes comptences et alterner les exercices de types commentaire de documents (un ou
plusieurs documents de diffrentes natures), rponse organise et plus tard, partir de la 2 e
anne, composition. Lors de la correction, il est important de valoriser ce qui est bon plutt
que de pointer les erreurs car, est-il ncessaire de le rappeler, composer dans une langue
trangre en suivant une mthodologie nouvelle, est un exercice particulirement difficile
pour les lves. Les professeurs peuvent sinspirer pour leurs grilles dvaluation de celles
disponibles sur le site Vizavi qui proposent des versions simplifies et plus souples que la
grille officielle de correction de lEsaBac. Il est conseill de garder quatre critres impor-
tants dans lvaluation : matrise du vocabulaire disciplinaire en franais, connaissances fac-
tuelles, comptences et capacit de rflexion personnelle, cette dernire ntant pas tou-
jours travaille selon la nature de lexercice. Au professeur de dterminer son barme selon
les exercices proposs mais ces quatre critres devraient plus ou moins squilibrer dans la
grille de points.
Dans le cadre du cours dhistoire intgr la storia, il est important de varier les types
dvaluation. Variation qui vaut galement entre valuations orale et crite. Si la quarta pro-
va dhistoire est crite, il nest pas inintressant de continuer valuer oralement les lves.
Lvaluation orale des connaissances est videmment utile pour sa souplesse mais gale-
ment parce que dans le cadre dun enseignement CLIL/EMILE, il est ncessaire de faire tra-
vailler les lves sur les capacits dexpression/comprhension orales et de communication.
Lexpos avec diaporama informatique de type powerpoint peut tre un exercice particuli-
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rement judicieux car il amne llve travailler la fois la capacit dexpression crite (sur
le diaporama) et orale (lexpos) mais galement les mthodes de lEsaBac si lon veille
exiger problmatisation et plan structur.
Nous rappelons que les directives officielles de lEsaBac ne prvoient pas un travail spci-
fique sur la langue par le professeur dhistoire en franais qui doit se concentrer sur une
valuation disciplinaire (vocabulaire, connaissances, comptences). Pour autant, en tant que
professeur CLIL/EMILE, le professeur dhistoire (dailleurs bien souvent expert de langue
maternelle) doit videmment profiter des travaux crits et oraux pour, si ce nest valuer la
langue, du moins favoriser la pratique de la langue et revenir avec les lves sur leurs er-
reurs grammaticales, orthographiques ou syntaxiques. Notons en outre que la grille dva-
luation officielle de correction de lpreuve dhistoire EsaBac contient litem Matriser lex-
pression crite en franais qui lgitime une attention la qualit formelle du devoir des
lves (matrise de la syntaxe, respect des rgles de prsentation : sauts de ligne, majus-
cules, connecteurs logiques, etc.) ainsi que sa capacit sexprimer en Franais. Lobjectif
vis par le parcours EsaBac est, rappelons-le, le niveau B2 du CECRL.
Lpreuve dhistoire EsaBac est, il faut le reconnatre, difficile pour les lves qui, dans un
cas, doivent rpondre des questions et rdiger une rponse organise ou, dans lautre cas,
rdiger une composition sur une sujet dhistoire large, le tout en moins de deux heures.
Lvaluateur ne peut donc pas esprer lexhaustivit mme si lexprience a montr que plu-
sieurs lves italiens ont brill aux premires sessions de lEsaBac. Rappelons que lvalua-
tion de la quarta prova EsaBac se fait sur 15 partir de la moyenne des deux notes sur 15
obtenues en littrature (preuves crite et orale) et histoire. Par consquent, remarquons
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quune note infrieure 5 sur 15 dans lune ou lautre matire entranerait une disqualifica-
tion automatique du candidat pour le baccalaurat. Autrement dit, sauf vouloir annihiler les
chances dun candidat, le correcteur devra osciller entre 5 et 15 sachant quune note trs
basse (5 ou 6) dans lune ou lautre matire obligera llve exceller dans lautre.
Limportant est de valoriser les lves qui sont parvenus offrir une rflexion cohrente, or-
ganise et appuye par des connaissances et un vocabulaire historique prcis. Il sagit dune
synthse et on ne pourra pas reprocher llve davoir omis de dvelopper certains
exemples ou occult certains faits. Si le professeur de franais participe la correction de
lpreuve dhistoire, il est galement important de lui rappeler que la langue nest pas ici
prioritaire et que le correcteur doit dabord se focaliser sur les critres disciplinaires de
lhistoire. Pour autant, on ne saurait attribuer un diplme franais un lve incapable de
satisfaire aux comptences crites dfinies par le niveau B2 du CECRL.
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III. Interdisciplinarit
Chi ha una formazione storica conosce in profondit il valore delle radici e del fare memoria.
E' in quest'ottica che le riflessioni qui proposte prendono avvio dagli anni di sperimentazione
del progetto pilota Esabac, al fine di rievocarne tutto lo spirito di apertura e innovazione: essi
sono stati ricchissimi e indimenticabili per i docenti e i dirigenti, italiani e francesi, che hanno
avuto la fortuna di venirne coinvolti.
Dal 2004 al 2011 costanti sono stati gli incontri organizzati in diverse localit delle zone
transfrontaliere, fin dal principio maggiormente interessate [1]. Tali giornate di studio hanno
permesso, innanzitutto, la conoscenza reciproca e dei propri sistemi scolastici. Questa prima
fase ha comportato un lungo lavoro di confronto, svoltosi in un clima di curiosit e ascolto.
La formazione di quipes, che perlopi hanno raggiunto in breve una forte intesa [2], ha
aiutato i partecipanti a mettere a fuoco la consonanza degli obiettivi didattici,
immediatamente condivisi al di l delle diverse tradizioni pedagogiche: i percorsi storici
affrontati nelle scuole francesi e in quelle italiane s'incrociano spontaneamente a partire
dalle competenze comuni da sviluppare e da tenere presenti ai fini della valutazione. In
entrambe le situazioni, infatti, di fondamentale importanza risulta imparare a leggere un
documento storico di tipologia varia (un testo, un'iconografia o altro); il fine di potervi
ricavare tutte le informazioni possibili per poi confrontare il documento stesso con altri,
mobilitando le proprie conoscenze. Queste competenze sono state enucleate, allo stesso
tempo, come base e punto d'arrivo da affinare durante il percorso scolastico, con la guida di
alcune domande puntuali e stimolanti: ad esse lo studente avrebbe dovuto imparare a
rispondere per iscritto in modo strutturato, sviluppando uno schema che gli avrebbe
richiesto di mettere in campo rigorose strategie argomentative. La costante esposizione alla
lingua altra, francese o italiana, avrebbe consentito all'allievo di migliorare le competenze
linguistiche, secondo i livelli indicati con rigore dal CECR (quadro comune europeo di
riferimento per le lingue).
Una volta stabiliti con chiarezza gli esiti attesi dal percorso, le quipes di lavoro hanno
discusso a lungo le modalit di valutazione del loro raggiungimento nel momento delle
verifiche finali, al Baccalaurat e all'Esame di Stato: ci si proponeva di elaborare delle prove
sperimentali che sintetizzassero le caratteristiche comuni delle prove d'esame
tradizionalmente somministrate. E' stata cos evidenziata la somiglianza tra il corpus di
documenti forniti per il saggio breve presente in Italia tra le possibili tipologie di prima
prova e le commentaire d'un ensemble documentaire, strutturato attraverso domande che
guidano lo studente nell'analisi di una problematica su cui deve saper costruire una sintesi
critica. Allo stesso modo, non sfuggita la somiglianza tra il tradizionale tema storico e la
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A partire dalle due piste enucleate sono quindi state costruite delle verifiche pilota, in
seguito riprese con soddisfazione dei gruppi di lavoro sperimentatori dal progetto Esabac
nella sua veste ufficiale, siglata con l'atteso accordo tra il Ministero francese dell'Education
nationale e il Ministero italiano dell'Istruzione, dell'Universit e della Ricerca (MIUR).
A questo punto del confronto, si evidenziata la necessit di un attento esame dei rispettivi
programmi ministeriali: lo scopo era quello di enucleare le tematiche comuni, per ciascun
anno di corso, da studiare congiuntamente nelle classi di livello simile
Proprio la ricerca delle tematiche comuni ha posto le quipes sperimentatrici di fronte alle
prime difficolt: i periodi storici oggetto di studio sono suddivisi in modo diverso in Italia e in
Francia e risultano fortemente sfasati nei diversi anni di corso [4]. Inoltre, il programma
francese insiste di pi sui fondamenti del mondo contemporaneo e della geopolitica del XX
secolo, in stretto connubio con linsegnamento della geografia da parte dello stesso docente
di storia. In Italia il programma focalizzato sulla contemporaneit solo nell'anno
terminale[5] e, perlomeno nei licei tradizionali (classico e scientifico), affrontato nel
triennio finale accanto allo sviluppo storico delle dottrine filosofiche, mentre nei numerosi
nuovi licei (linguistico, scientifico-tecnologico, delle scienze umane) abbinato
all'insegnamento della letteratura italiana.
La scelta dei Ministeri d'incentrare la prova Esabac sul periodo 1945-oggi ha obbligato i
docenti italiani a rivedere e snellire la loro programmazione soprattutto nella classe
terminale. E se questa necessit ha, da un lato, indubbiamente comportato un passo
imprescindibile nell'ottica dello svecchiamento dei programmi e della necessaria centralit
dello studio del Novecento, dall'altro ha invischiato i docenti italiani in un ingorgo da lavoro
che rischia di mettere a repentaglio la serenit necessaria per affrontare l'ultimo
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impegnativo anno di corso, nella sua intensit totalizzante. Tuttavia i vantaggi rappresentati
dalla possibilit di sperimentare in Italia e in Francia percorsi paralleli e non per forza
identici, nel rispetto delle esigenze peculiari sono maggiori dei nodi problematici, legati in
particolare alla flessibilit richiesta ai docenti italiani per ricalibrare il piano di lavoro
annuale, in modo da dedicare un congruo numero di ore al progetto Esabac accanto allo
svolgimento del tradizionale programma italiano: i loro allievi devono affrontare all'Esame di
Stato oltre alla quarta prova Esabac pure il colloquio che verte in buona parte su
conoscenze di tipo storico, quando non anche le domande di storia nella terza prova.
Va comunque sottolineata l'avvenuta svolta verso una maggiore attenzione per lo studio della
seconda met del Novecento che, sebbene caldeggiato a pi riprese anche dal Ministero
italiano[6], nei fatti era relegato al periodo finale dell'ultimo anno scolastico, a ridosso
dell'Esame. Il progetto Esabac quindi giunto a colmare un vuoto reale, e tanto pi grave per
quegli studenti che, scegliendo di proseguire gli studi universitari in facolt scientifiche, non
avrebbero pi avuto grosse occasioni per confrontarsi con rigore con lo studio della storia
contemporanea dell'Europa e le indispensabili aperture alla mondialit.
In Italia lutilizzo dei documenti pi limitato nella pratica pedagogica, sebbene questa
contempli sempre pi piste di didattica laboratoriale che implicano l'analisi dei documenti,
da tempo diffusi in tutti i manuali. Certo che in Italia l'insegnamento della storia
concepito pi come racconto e la trasmissione del sapere scientifico da parte del docente
avviene ancora attraverso lezioni frontali dialogiche, ampie e ricche.
Inoltre pu essere positivo anche per la didattica francese rivalutare il ruolo delle prove orali
accanto alle assai pi diffuse prove scritte: le interrogazioni permettono un confronto
immediato tra il docente e il discente sulla rielaborazione individuale degli apprendimenti e
fa s che gli allievi modulino le abilit argomentative e linguistiche orali. Esse rappresentano
ancora un obiettivo fondamentale dell'insegnamento in Italia, e certo una difficolt in pi per
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l'insegnante Esabac che deve continuare a lavorare in vista di competenze non contemplate
dalle attuali prove unicamente scritte previste dal progetto Esabac per la DNL storia.
Questo l'assioma di partenza, forse pi evidente nella fase sperimentale quando cospicui
investimenti di risorse umane, ma anche finanziarie, hanno permesso di organizzare
frequenti scambi tra colleghi dei due Paesi partners. Il confronto sui programmi, sui
manuali, sulle metodologie, sui criteri di valutazione non coercitivi ma formulati con
trasparenza e che non penalizzino eccessivamente, ma incoraggino l'allievo a confidare nelle
sue capacit , insomma i continui scambi di idee e materiali hanno aperto per tutti orizzonti
di lavoro nuovi con le classi sulla storia dell'altro.
Uno degli esiti pi elevati di tutto il percorso Esabac sono le tipologie di prove di verifica in
parte nuove, e quindi delle tecniche di scrittura applicate alla storia: esse sono state
sperimentate con un certo successo negli Esami di Stato e al Baccalaurat a partire
dall'anno scolastico 2010-2011.
I risultati ottenuti hanno nella maggioranza dei casi messo in luce, malgrado il ristretto lasso
di tempo concesso ai candidati, [9] la qualit degli apprendimenti acquisiti, la capacit di
andare oltre la semplice trascrizione dei dati ricavati dai documenti per una
reinterpretazione critica degli stessi. In particolare, colpisce il livello delle competenze
linguistiche raggiunte dalla maggior parte degli studenti al termine del percorso Esabac:
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essi le hanno utilizzate per sintetizzare saperi complessi attraverso un uso veicolare della
L2, nella consapevolezza che la vera competenza da sviluppare la comunicazione, e non di
per s la pura grammatica, e dopo aver acquisito negli anni il linguaggio specifico della
disciplina.
La soddisfazione che ne derivata ha premiato gli sforzi dei tanti studenti e docenti coinvolti
in questo dialogo dai chiari risvolti interculturali. Entrambi si sono attrezzati con grande
impegno. I docenti, in assenza di riconoscimenti professionali e spesso anche remunerativi,
non solo hanno cercato di dominare con equilibrio la mole di conoscenze richieste da
programmi sempre pi articolati, che necessiterebbero tra l'altro di una pi proficua
collaborazione tra le diverse discipline d'insegnamento , ma hanno anche cercato di
migliorare le competenze linguistiche, indispensabili per offrire lezioni di storia in una
dimensione bilingue aperta alle sollecitazioni internazionali. La DNL affrontata in un
ambiente bilingue ha infatti l'enorme responsabilit di formare un'identit europea
sfaccettata, capace di riconoscere e denunciare gli stereotipi, aperta all'alterit e alla
sempre pi necessaria dimensione interculturale, data la notevole mobilit internazionale
legata anche alla prosecuzione degli studi all'estero e alla ricerca spasmodica del lavoro.
Per continuare la riflessione avviata, voglio riportare una profonda analisi di Tzvetan Todorov
che, letta alla luce delle problematiche e degli atout evidenziati, pu aprire un'ulteriore e
feconda pista di lavoro per il futuro del progetto Esabac:
Si lon voulait crire une histoire identique pour tous les Europens, on serait oblig
den supprimer toute source de dsaccord ; le rsultat serait une histoire pieuse qui
dissimule tout ce qui fche, en accord avec les exigences du politiquement
correct du moment.
Si en revanche on tentait dcrire une histoire gnrale , les Franais (ou les
Italiens, n.d.r.) ne se contenteraient pas dtudier leur histoire en se plaant
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exclusivement leur propre point de vue mais tiendraient compte du regard port
sur ces mmes vnements par les Allemands, ou les Anglais, ou les Espagnols ou
les Algriens, ou les Vietnamiens. Ils dcouvriraient alors que leur peuple na pas
toujours jou les rles avantageux du hros et de la victime, et chapperaient par l
la tentation manichenne de voir bien et mal rpartis de chaque ct dune
frontire. Cest cette attitude prcisment que les Europens de demain pourraient
avoir en commun, et chrir comme leur plus prcieux hritage.
La capacit dintgrer les diffrences sans les faire disparatre distingue lEurope dautres
grands ensembles politiques mondiaux.[10]
[1] La Valle d'Aosta e la Haute-Savoie hanno siglato gi a partire dal 1994 una convenzione, in seguito
periodicamente rinnovata, che ha permesso di realizzare una notevole variet di progetti di
collaborazione, nel quadro del programma europeo Interreg Alcotra volto a sviluppare dinamiche
transfrontaliere ed europee.
[2] Vorrei ringraziare di cuore in particolare Mme Claude Heraudet, docente agrge d'histoire/go
presso le Lyce International de Grenoble: grazie alla sua professionalit e passione il gruppo di
lavoro in DNL Storia ha raggiunto immediatamente livelli di dibattito e di scambio altamente formativi
per tutti i partecipanti. Desidero inoltre ringraziare sentitamente M. Claude Springer, professore
dapprima presso il Dpartement de linguistique applique et de didactique des langues vivantes
dell'universit Marc Bloch di Strasburgo e in seguito presso l'universit di Aix-en-Provence: le sue
continue sollecitazioni mi hanno spinta a formarmi in maniera rigorosa accogliendo le molteplici
proposte provenienti, in particolare, dall'ineguagliabile CIEP di Svres, noto centro pedagogico
internazionale molto attento alle problematiche dell'insegnamento e della valutazione in contesti
bilingui.
[3] Tale convegno, dedicato allinsegnamento della storia in francese, si svolto presso il CIEP di
Svres dal 31 marzo al 3 aprile 2009.
[4] Gli studenti italiani il terzo anno affrontano lo studio del Basso Medioevo e dell'et moderna fino
alle soglie del Settecento, mentre gli allievi francesi partono dall'antichit (a cui gli studenti italiani
hanno gi dedicato il biennio iniziale) e giungono fino al 1850. In Italia il quarto anno di corso
dedicato ai secoli XVIII e XIX, mentre in Francia la classe premire giunge fino allo studio della
Seconda Guerra mondiale.
[6] A partire dall'anno scolastico 1997/98, entrato in vigore il decreto n. 682 del 4.11.1996 voluto dal
Ministro alla Pubblica Istruzione Berlinguer circa le disposizioni relative alla suddivisione annuale del
programma di storia: si insiste sulla necessit di dedicare l'intero ultimo anno di corso allo studio del
XX secolo.
[7] Agli occhi dei docenti italiani questa diffidenza dei colleghi francesi nei confronti della storiografia
una stranezza incomprensibile, considerato anche il ricchissimo e assai variegato apporto di
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imprescindibili chiavi di lettura dei fenomeni storici da parte di prestigiose scuole storiografiche
francesi note a livello internazionale.
[8] Un urgente problema su cui molti Collegi docenti in Italia si sono trovati a dover prendere
posizione, al fine di creare le condizioni reali per la realizzazione del progetto Esabac, ha riguardato in
primis il problema del quadro orario settimanale: in molte istituzioni le ore di storia sono state portate
a tre, utilizzando il 20% del monte orario annuale in base alla legge dell'autonomia scolastica.
[9] In sede d'esame vengono concesse due sole ore per affrontare la prova Esabac di storia, peraltro
al termine della precedente prova di letteratura francese e dopo un intervallo di trenta minuti.
[10] Tzvetan Todorov, Lesprit des Lumires, Paris, Laffont, 2006, p.138.
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Une squence doit tre construite autour dune thmatique, en articulant un ensemble
dtapes ncessaires (les sances), rparties dans le temps, pour atteindre lobjectif fix.
Finalits :
Faire prendre conscience des ralits socioculturelles du pass et du prsent.
Permettre aux lves un dialogue cohrent avec les autres disciplines enseignes, en
particulier litalien, lhistoire, lhistoire de lart, les autres langues trangres
Les lves seront amens approfondir les formes dexpression travailles jusque-l, tant
crites quorales, afin de matriser les comptences suivantes :
Exposer par loral et par lcrit linterprtation dun texte;
Exposer par oral et par crit un jugement argument;
Rdiger un essai bref, une rflexion personnelle.
Destinataires: lves de cinquime anne (terminale).
Matriel: documents audio-visuels, iconographiques, les manuels, articles, textes lit-
traires
Dure : 6 sances
Activits :
a) Vision de lextrait tir du film GERMINAL de Claude Berri (les ouvriers en grve);
b) Analyse du document iconographique IL QUARTO STATO (1901) de Giuseppe Pellizza da
Volpedo ;
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Aide lexicale :
LHISTOIRE: passionnante, mouvante, palpitante, ennuyeuse, amusante, compli-
que.
LES PERSONNAGES : attachants, touchants, complexes, drles.
LE STYLE : fluide, nglig, lourd, original, raffin, pur, rythm, lgant.
LES DCORS : magnifiques, somptueux, simples, essentiels dpouills.
LE JEU DES ACTEURS : superbe, excellent, mauvais, excessif, superficiel, impec-
cable, parfait.
1. Pendant la deuxime vision, des pauses nous permettront, travers des questions,
de guider les lves dcouvrir les informations les plus dtailles sur les thmes,
les personnages, lpoque, le contexte, le lieu de laction Tout ceci pour solliciter
des rflexions de leur part, leur interprtation et leur raction.
o Quels sont les risques que reprsente le travail la mine de charbon?
o Que se passe-t-il lors de la premire journe de grve?
o Selon vous, est-ce que ce genre de situation existe encore dans le monde?
o Quel est le rle des syndicats dans le roman/le film ?
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2. Ensuite, les lves sont invits argumenter loral au sujet du thme abords (utili-
sation des connecteurs logiques)
De plus, le programme dans les deux disciplines permet de crer des ponts avec
toutes les autres disciplines des humanits et mme avec les sciences ou les matires
plus professionnelles lorsquil sagit de lEsaBac en ITC par exemple. Les enseignants dhis-
toire DNL - professeur de storia et/ou conversateur - peuvent relier les thmatiques du
programme des trois annes une ou plusieurs disciplines la fois. La varit des supports
utilisables dans les cours dhistoire EsaBac constitue un atout pour cette pratique. Nous
pouvons imaginer par exemple un projet interdisciplinaire autour du thme 2 de Terza,
consacr la mditerrane aux XIIme et XIIIme sicles : un carrefour de civilisation / les
influences culturelles . Les supports documentaires tels que les crits issus de la littra-
ture ou de la gographie arabe, connus le plus souvent travers leurs versions traduites de
larabe au grec peuvent permettre un travail sur les sources originales avant une exploita -
tion littraire et historique plus fine en histoire DNL et en langue franaise. De mme, lap-
proche artistique et architecturale des monuments pour cette squence tels que les mo-
saques, fresques, lments du patrimoine (glises, palais, fontaine) est source dhistoire
mais galement dhistoire de lart. Les enseignants des deux disciplines peuvent aborder ces
documents iconographiques en complmentarit. Linterdisciplinarit qui permet une
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meilleure comprhension des objets dtude pour llve, prend tout son sens lorsquil sagit
de comprendre la multi-culturalit dune poque.
Sance 4 : Dcouverte de Palerme au XIIe siclesur les traces dal Idrissi le gographe
Cartes gographiques et descriptions textuelles : la cathdrale de Palerme et la stle qua-
drilingue de la Zisa
(Histoire DNL - Storia dellarte)
Sance 5 : Expliciter le langage des murs pour mieux comprendre la cour des rois nor-
mands - Mosaques de la chapelle Palatine, de la Martorana et de Monreale
(Sance lettres-classiques / histoire DNL)
Modules complmentaires :
TICE : Parcours argument sur la Gographie dAl Idrissi en ligne sur le site de la
BNF
Devoirs valuations : Posie et histoire : Ibn Hamdis, deux pomes extraits de
Poeti arabi di sicilia, 2009
Ralisation dun travail dcriture crative en trois langues (franais, sicilien et ita-
lien) pour un spectacle thtral Un impero nel sole .
* http://www.vizavi-edu.it/uploads/fiches/vizavi_italie_la-sicile-un-carrefour-des-civilisa-
tions_alambert_1.zip
Il arrive que les enseignants soient dconcerts par la diffrence de scansion chrono-
logique entre le programme dhistoire EsaBac et celui des autres disciplines. Cela ne doit
pas nuire pour autant lapproche interdisciplinaire : en effet, nul besoin de raliser les s-
quences interdisciplinaires au mme moment en cours dhistoire et en cours de littrature
pour quelles prennent tout leur sens aux yeux des lves ; un projet thmatique pourra ainsi
se dcliner tout au long de lanne ou mme des trois annes Si les lves ont tudi la
Premire Guerre Mondiale en histoire DLN en Quarta, cela leur permettra de comprendre
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Enfin, pratiquer linterdisciplinarit, ce nest pas seulement voquer des liens trans-
versaux entre les disciplines, cest galement croiser les approches interdisciplinaires dans
une sance de cours fonde sur lanalyse de textes littraires en histoire, de tableaux de
peinture en franais, ou de textes historiques en franais. Certains supports se prtent une
analyse double. Le conversateur qui cherche toujours faire progresser llve dans
lapprentissage de la langue franaise peut veiller cette forme danalyse novatrice et trs
efficace : la langue se travaille tous les instants. Lorsque par exemple lenseignant pro-
pose un dossier dans lequel on trouve des textes historiques narratifs, il a tendance nutili-
ser que la partie informative de ce document, en enlevant la dimension narrative, alors quil
faudrait sintresser galement celle-ci. Aussi la squence didactique en histoire peut-elle
tre centre sur les procds de narrativisation, et cette approche intgre nen sera que
plus constructive. Llve acquiert et dveloppe alors des comptences de lecteur-scripteur.
Travailler sur un extrait de luvre dAim Csaire dans une sance dhistoire DNL peut tre
un moyen de comprendre la fois les mfaits de la colonisation et la lutte pour la dcoloni-
sation ; mais cest tout autant une faon de se plonger dans la comprhension de son sens
rel, travers un travail sur la langue issue du mouvement de la Ngritude.
De mme, ltude de documents issus de la vie quotidienne doit faire lobjet dun
questionnement interdisciplinaire rflchi. Pour les sources de la priode "Antique" des
deux premiers thmes du programme, il faut sintresser aux rouages de lnonciation, au
contexte de lcriture mme, qui doivent tre analyss. A partir de documents reprsentant
des stles antiques, il faut se demander quel peut tre lintrt de faire parler des morts et
aussi qui lon fait parler sur ces stles. A travers ces mots gravs sur les stles, on dpasse
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les renseignements historiques pour apprendre la fois sur les croyances de ceux qui les
craient et sur les personnages quelles faisaient revivreEn Quarta, une squence interdis-
ciplinaire "Rcit et Histoire" 2 peut permettre de travailler sur un corpus de textes de Sten-
dhal Paestum Rome, Naples et Florence (1826), pour travailler trois points essentiels :
les diffrents temps du rcit, le reprage dune criture stendhalienne (tude des raccourcis
et des traits dhumour) et un rcit historique ancr dans la ralit locale mais vu par un
Franais. Ce texte littraire permet une lecture historique des vnements italiens travers
les yeux de Stendhal, crivain franais. Un texte littraire italien pourrait permettre de croi-
ser les regards sur ces mmes vnements. En prolongement de cette tude, lanalyse du
tableau de Gioacchino Toma, Luisa Sanfelice in carcere, prsent au muse Capodimonte de
Naples pourrait tre travaill. Cette tude littraire ouvre sur la thmatique du programme
dhistoire : Un nouvel univers politique n de la Rvolution franaise , Les effets de la Rvolu-
tion franaise en Italie (une tude de cas: la rvolution de Naples, 1799).
1 Lcriture durant lexil de la Lgende des sicles permet de comprendre le gnie visionnaire de Victor Hugo qui
disait : Jai voulu peindre lhumanit successivement et simultanment sous tous ses aspects : histoire, fable,
philosophie, religion, science.
2 Ralise en formation Naples et propose sur le site VIZAVI en mars 2012.
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Tout dabord il se retrouve ou devrait se retrouver dans les classes et non plus dans les
laboratoires multimdia ou dans les salles de confrence du lyce. Il fait donc partie de la vie
quotidienne de la classe. De plus, le TBI redonne la position naturelle lenseignant et aux
lves puisquil ny a plus dobstacles (lordinateur et lcran) qui sinterposent entre prof-
lves ; il est au contraire une invitation plus concrte pour les lves (qui ont un contact
plus facile avec les technologies) participer activement au tableau et donc interagir avec
lordinateur par le moyen du TBI.
Mme avec un emploi de dbutant, le premier avantage immdiat du TBI est vident : on
crit avec un stylet ou avec le doigt, on efface, on change de couleur et de dimensions le
texte, on surligne, mais surtout on peut sauvegarder tout ce quon a crit au tableau. On
pourra alors faire transfrer le fichier mmoris sur une cl USB pour les lves absents ou
pour ceux qui dsirent rviser la leon. De faon trs simple, on peut exporter le fichier du
logiciel du TBI vers un format plus commun comme le PDF ou le PowerPoint.
En outre, on peut projeter les nouveaux manuels numriques et utiliser dans les pages du
livre projetes les instruments dcriture et de mise en relief. Mais on peut galement
exploiter les exercices interactifs que tous ces livres normalement proposent comme
matriel didactique supplmentaire.
Dans un usage un peu plus avanc, on peut utiliser tous les instruments graphiques les plus
communs et aussi partager le fichier produit sur le TBI sur nimporte quel blog, site internet,
groupe Facebook ou plus simplement en archive de document en ligne de "Google" o les
lves peuvent le retrouver et le tlcharger.
Le deuxime avantage pour lenseignant est de pouvoir prparer non plus seulement les
contenus dune leon mais aussi la prsentation quil va en faire ses lves. En effet,
toutes les marques de TBI offrent une vaste gamme de projeteurs "spot", de "rideaux" qui
servent mettre en vidence une partie du tableau pour concentrer lattention de la classe
sur un ou plusieurs dtails.
Enfin le TBI permet la cration trs simple de multimdia. On peut ajouter un fond (lignes,
tableaux, plateaux de jeu, photos, ou simplement un fond de couleur), mettre du texte
(import, copi-coll partir dun fichier Word ou saisis directement (outil texte), insrer
des images (images tlcharges ou scannes, cliparts, photos, captures dcran,),
intgrer du son et de la vido (les formats les plus courants sont supports par la plupart
des TBI), crer des liens avec dautres fichiers ou programmes sur votre ordinateur, ou avec
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des sites Internet, organiser des tests ou des activits de remise en ordre ou dassociation.
Et tout cela avec une facilit demploi surprenante. Les tutoriels daide lutilisation des
diverses fonctionnalits du TBI sont en ligne (ex : Come funziona la LIM e come integrarla
nelle lezioni in classe sur www.youtube.com ).
Le TBI est par consquent un outil extrmement polyvalent qui remplace et regroupe
avantageusement plusieurs instruments comme le tableau blanc classique, le
magntophone, le magntoscope, le rtroprojecteur et mme le duo ordinateur &
vidoprojecteur.
***
Discipline : Langue & Littrature
Auteur(s) : Franois Villon (Paris XVesicle) et CeccoAngiolieri (Sienne XIVesicle)
Niveau: 3^EsaBac (Seconde franaise)
Titre : Pi nero di una morasi fosse fuoco arderei l mondo
Thmatique : la rvolte individuelle entre ralisme et ironie froce
Dure : 4 heures de cours
Texte(s) et/ou document(s) iconographique (s) :
Cecco Angiolieri S fosse foco
Franois Villon La ballade des pendus
Audio-Vido : Fabrizio De Andr S fosse foco
Audio-Vido : LittleNemo La ballade des pendus
Audio-Vido : Fabrizio De Andr La ballata degli impiccati
Audio-Vido: Georges Brassens Ballade des Dames du temps jadis
Objectifs :
Savoirs : la vie du peuple pendant la Renaissance, la satire de lamour courtois, lHy-
pothse (grammaire)
Savoir-faire : commentaire dirig de pomes/de chansons, rechercher informations,
images, vidos sur Internet pour une recherche dirige (webquest)
Mots clefs : pendu, toise, chair, pies, corbeaux, les neiges dantan ( adapter selon la
classe)
Liens Internet utiles/ressources documentaires :
Site Smart-Notebook en ligne : http://express.smarttech.com trs important !!! sur
ce site il est possible de visionner le document notebook ( (matriel didactique)
Pi nero di una morasi fosse fuoco arderei l mondo) sans besoin dinstaller le lo-
giciel Smart Notebook, il faut tout simplement attendre quelques minutes le charge-
ment du fichier sur le site.
Cadre historique et biographique: gabrielelaporta.wordpress.com ; www.barbes.it ;
www.wikipedia.fr
Documents vido/audio : www.youtube.com ;
- Tches proposes:
1. Activits pour "rchauffer" et pour attirer lattention sur le sujet : il vous est
jamais arriv de vous disputer avec vos parents ? il vous arrive de vous sentir
en rvolte contre vos parents, le lyce, les profs, de vouloir dnoncer les
fautes et lhypocrisie de la socit ? ( adapter selon la classe)
2. Courte introduction la vie des crivains et lecture et comprhension globale
de : "Quartain" et puis de La ballade des penduset de "Ballade des Dames
du temps jadis"de Franois Villon.
3. Recherche en classe (sil y a un accs internet, au cas chant lenseignant
fourni le matriel quil a tlcharg en avance) des morceaux audio-vido
4. Individuation des thmes principaux chez les deux crivains dans leurs vies et
dans leurs pomes.
5. coute de : S fosse foco de F.De Andr et puis de: La ballade des pendus
des LittleNemo.
6. Reprage des mots-cl qui renvoient au ralisme descriptif ("la Ballade des
Pendus"), la rvolte et lexclusion sociale ("S fosse foco" et "Quartain" )
et lironie contre la socit contemporaine ("Ballade des Dames du temps
jadis")
7. Rcriture collective et recontextualisation dune strophe de "S fosse foco"
en franais (en utilisant les hypothses de 2edgr)
bilingue
Mathieu WEEGER
Les sous-rubriques sont pour la plupart visibles sur la page daccueil, notamment les fiches
pdagogiques et les fiches pratiques en histoire et en littrature mises en valeur sous
larticle de Une.
De la thorie la pratique
165/208
Le site propose la fois des lments danalyse thorique et des aides pratiques. Outre les
textes officiels (programmes, dcrets, compte-rendu de runions), deux rapports peuvent
alimenter la rflexion : le rapport de didactique compare de Francesca Traina, retraant les
origines historiques et philosophiques - franaises et italiennes- des mthodes
pdagogiques ; et le rapport de Natalia Leclerc sur les aspects mthodologiques et
linguistiques de lenseignement de la littrature en section bilingue. L'internaute retrouvera
galement la version numrique complte de ce guide pratique EsaBac dont la Rassegna
dell'Istruzione publie certains articles, et auquel ont particip une vingtaine d'enseignants
franais et italiens.
Au-del de ces lments dobservation et danalyse thorique, lintrt dun tel site repose
essentiellement sur la mise en commun des documents pour la classe, quil sagisse de
fiches pratiques (cest--dire mthodologiques) ou de fiches pdagogiques adaptes
directement un usage en classe. Nombreux ont ainsi t les enseignants partager leurs
corpus littraires ou historiques ou encore leurs squences ou units didactiques . A
cette fin, des fiches modles sont proposes, telles que la fiche interdisciplinaire sur
futurisme et nationalisme ralise par Monica Debbia (Milan) et Frdric Taboin (Naples)
l'issue du sminaire Former des concepteurs de ressources numriques pour
lenseignement bilingue qui sest droul au CIEP de Svres en mai 2011
(http://www.vizavi-edu.it/uploads/fiches/vizavi_italie_ciep_futurisme%20et
%20guerre_debbia_taboin.doc)
Autre bnfice de cette mutualisation : la possibilit pour tous les enseignants dtre au
courant des activits menes par leurs collgues ; aussi les liens vers les blogs des
enseignants (http://www.vizavi-edu.it/fr/ressources/multimedia/liens-utiles/85-blogs.html)
ou encore les chroniques du bilingue permettent-ils de valoriser les actions
pdagogiques novatrices (thtre, francophonie, cinma, etc.) ainsi que les bonnes
pratiques de chacun.
De Vizavi la Toile
Enfin, le site Vizavi peut servir de tremplin vers de nombreuses autres ressources
disponibles sur internet. Dans la rubrique liens utiles sont indiqus nombreux sites
internet spcialiss, italiens ou franais. A titre dexemple, mentionnons les sites ddis au
bilingue Emilangues (http://www.emilangues.education.fr/) et Le fil du bilingue
(http://lefildubilingue.org/) ou encore le site italien de lacadmie de Grenoble :
http://www.ac-grenoble.fr/italien/
A chacun ds maintenant de sapproprier cet outil quest Vizavi, de le faire vivre et voluer
afin quil continue de rpondre aux attentes et besoins des professeurs des sections EsaBac
en Italie.
167/208
1. Sites institutionnels
Le site officiel du Ministre de lEducation nationale pour lenseignement des lettres
- http://eduscol.education.fr/lettres
Le portail de lenseignement des lettres en France
- http://www.weblettres.net/
Bibliothque numrique
- http://gallica.bnf.fr/
Documents officiels et ressources pdagogiques sur des sites acadmiques
- http://pedagogie.ac-amiens.fr/lettres/lycee/default.htm
- http://www.lettres.ac-versailles.fr/spip.php?rubrique513
La cl USB de lducation nationale pour les nouveaux professeurs de lettres
(consultable en ligne)
- http://www2.ac-lyon.fr/enseigne/lettres/spip.php?article77
Cours gratuits en lyce (programmes scolaires franais) par le CNED :
- http://www.academie-en-ligne.fr/default.aspx
3. Etude de limage
Les dossiers pdagogiques de la Bibliothque Nationale de France
- http://classes.bnf.fr/
- http://expositions.bnf.fr/
Histoire de lart
- http://www.panoramadelart.com/
- http://www.histoiredesarts.culture.fr/
- http://www.louvre.fr/
- http://collection.centrepompidou.fr/
http://www.culture.gouv.fr/documentation/joconde/fr/pres.htm
Thtre
- http://www.tv5.org/cms/chaine-francophone/Langue-Francaise/Tous-les-
dossiers/p-7455-Theatre-en-scene-s-.htm
- http://eduscol.education.fr/theatre
- http://educ.theatre-contemporain.net/
Cinma
- http://www.bifi.fr/public/index.php
- http://www.weblettres.net/sommaire.php?
entree=26&rubrique=89&sousrub=311
Photographie
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- http://www.photo.rmn.fr/
- http://www.museedelaphoto.fr/mod_webcms/content.php?CID=LQ1007C
4. Revues en ligne
Site du Centre National de Documentation Pdagogique (CNDP)
- http://www2.cndp.fr/accueil.htm
- http://www.cndp.fr/presence-litterature/
Les ressources gratuites en ligne de la NRP (Nouvelle Revue Pdagogique)
- http://nathan-cms.customers.artful.net/nathan/revues/nrp/site-lycee/res -
sources-gratuites-revue/
II. Histoire*
(* Cette sitographie a t tablie par Benjamin Rzepka)
1. Sites institutionnels
MILANGUES : Le site daccompagnement pour les sections europennes ou de
langues orientales . Peu de ressources dans la rubrique DNL histoire en italien
(Ressources pdagogiques), mais les fiches sont standardises et trs pratiques.
Exemple : Les dbuts de la Guerre Froide en Italie (1947-1955)
LE FIL DU BILINGUE : Le site des sections bilingues francophones dans le monde .
Une sitographie utile et illustre est propose ainsi que des lments de rflexion sur
lenseignement de lhistoire dans les sections bilingues.
DUSCOL : le ministre de l'ducation propose des informations officielles et pda-
gogiques pour les enseignements secondaire . Ressources pour le programme
franais du lyce.
On y trouve aussi des ressources TICE pour enseigner avec le numrique : Des
pratiques et des suggestions de mise en uvre des TICE travers chaque thme de
programme des diffrentes classes du lyce . Ce site rfrence des suggestions de
mise en uvre pdagogique des divers sites acadmiques, en fonction des diffrents
thmes du programme franais. Exemples : Il Risorgimento italiano ; Timgad, un lieu
d'intgration par la romanisation et la citoyennet
DUCASOURCES : ducasources est la base des ressources numriques en ligne
slectionnes et dcrites par le SCRN.
4. Recueils de texte
CLIOTEXTE : un catalogue de textes utiles lenseignement de lhistoire . Les
textes sont classs par priodes et par thmes (de lAntiquit nos jours et quelques
lments dpistmologie). Les textes sont en vrac dans chaque dossier et sont de
taille trs variable. Exemple : La Premire Guerre mondiale : de 1914 1917
GALLICA : Consultation d'une partie des collections numrises de la Bibliothque
nationale de France .
5. Ressources iconographiques
HISTOIRE PAR L'IMAGE : LHistoire par limage explore lHistoire de France tra-
vers les collections des muses et les documents d'archives. Ce site est trs pra-
tique et trs utile pour analyser de nombreux documents iconographiques. Exemple :
La bataille de Castiglione, 5 aot 1796
THE WEB GALLERY OF ART : The Web Gallery of Art est un muse virtuel et une
base de donnes exceptionnelle en histoire de lart. ce jour, le site propose plus de
18000 reproductions en peinture et en sculpture europennes pour une priode allant
de 1100 environ 1850. De nombreux commentaires des uvres sont prsents, mais
seulement en anglais. Pistes dexploitation sur Le Labo des Clionautes n2
SITE PDAGOGIQUE DE LA BIBLIOTHQUE NATIONALE DE FRANCE (BNF) : Dossiers
et ressources pdagogiques classs par thme (ressources principalement en his-
toire mdivale). Exemples : Esprit(s) de Mai 68 ; L'enfance au Moyen-ge
LA COULEUR DES LARMES : LES PEINTRES DEVANT LA PREMIERE GUERRE MON -
DIALE : Ce site, sous lgide du mmorial de Caen et sous le patronage de lUnes-
co, propose au travers dune exposition de 110 peintures le regard de 54 peintres de
tous les camps sur la Grande Guerre. Une prsentation dtaille des uvres par Phi-
lippe Dagen, historien de lart, Commissaire de lexposition, replace lartiste et son
uvre dans leur contexte. (commentaire des Clionautes). Exemple : Le champ de
bataille vu par Otto Dix
QANTARA : base de donnes consultable sur Internet et proposant une vision
transversale du patrimoine culturel mditerranen .
EUROPEANA : Europeana propose des ides et des sources et relie 6 millions
dobjets numriques .
6. Ressources vido
JALONS POUR L'HISTOIRE DU TEMPS PRESENT (INA) : site payant trs bien
ralis. N dun partenariat entre lInstitut National de l'Audiovisuel et le ministre
de l'ducation nationale, le site Jalons pour lHistoire du Temps prsent a t conu
pour lenseignement de lhistoire du XXe sicle. La richesse du fonds permet aussi
un usage en ducation civique, en gographie et dans les dmarches
interdisciplinaires. La qualit de loutil favorise un usage facile avec les lves .
Prsentations du site : Prsentation de Jalons sur le site "duscol" ; Jalons pour
l'histoire du temps prsent : une banque de donnes audiovisuelles au service de
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7. Sites de professeurs
LES CLIONAUTES : (pages lyce : http://www.lycee.clionautes.org/ ). Mise en
commun de cours et dactivits classs en fonction des thmes du programme.
Exemple : tude dun ensemble documentaire - Quel est le bilan de la Rvolution et
de lEmpire ?
o Le Labo, la revue des Clionautes : cette revue propose des approches pda-
gogiques thmatiques autour des Tic et de lenseignement de lhistoire et de
la gographie . La revue se prsente sous la forme de plusieurs documents
Calameo ou pdf tlchargeables, organiss par type de source, toujours
accompagns de propositions de mise en uvre pdagogique. Exemples :
Les dbuts de la Vme Rpublique travers 2 affiches lectorales ; La dcolo-
nisation franaise en Afrique : utilisation de deux extraits vido des "Jalons"
de l'INA
LA DURANCE : La Durance est le bulletin d'informations et de liaison des profes-
seurs d'histoire, de gographie et d'ducation civique de l'acadmie d'Aix-Marseille.
Il est labor par un Comit ditorial compos d'enseignants de collge, de lyce g-
nral et de trois IA-IPR. Il est diffus environ une fois par mois .
guerre nationale fut tout autant un conflit de cultures quune guerre territoriale au
cours duquel on se battit pour imposer des langages et des reprsentations . Res-
sources organises par type de source (affiches, cartes postales) ou par thmes.
Exemple : LAllemand bouc missaire
ESPACE PDAGOGIQUE DU CENTRE DHISTOIRE DE LA RSISTANCE ET DE LA D -
PORTATION de Lyon, et plus prcisment quelques dossiers pdagogiques sur des
thmes dexpositions du muse, trs consistants. Exemple : Chantons sous lOccupa-
tion.
Le site contient quelques tmoignages vido de personnes ayant vcu cette priode.
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b. Le contexte
Une image narrive jamais seule, elle sinscrit dans un contexte et une ligne de nombreuses
autres images. Cest le moment de resituer votre document iconographique. L encore la
lgende peut vous aider :
quel lien avec lactualit sociale, politique, artistique... ?
dans quel mouvement pictural sinscrit-il ?
quels sont ses objets dinspiration ?
2 tude de limage
De la mme faon quil nest pas souhaitable dtudier des lments stylistiques pour eux-
mmes et quil sagit de chercher quel sens ils donnent au texte, on ne pourra se contenter
dtudier des lments iconographiques sans en donner une interprtation. Se cantonner
une pure tude formelle serait vain.
Il sagit dinterprter limage selon votre propre ressenti. Cest le moment dmettre des
hypothses quant au lieu et la priode reprsents ( ne pas confondre avec celle
laquelle limage a t conue) mais aussi de relever les symboles (lumire christique, lune
mlancolique...). Limage peut renvoyer une information ou une ide mais cest aussi une
motion, une sensation ... Il ny a pas de rgle en la matire, le plus simple tant de partir
des impressions les plus communes (codes sociaux et codes de linconscient collectif).... :
- ces buildings suggrent quil sagit probablement dune photo de la ville de New
York...
- les perruques indiquent que lpoque reprsente est vraisemblablement le 17 me
sicle
.
- cette couleur froide a une connotation pjorative.
- le personnage au centre, en premier-plan... semble tre le personnage principal.
... jusqu aux plus intimes (codes personnels) :
- telle courbe vous voque la sensualit, tel angle la brutalit.
Lapproche analytique : ce que limage cherche nous dire (ou ne pas nous dire !)
Cette approche ncessite de faire appel votre esprit danalyse. Limage veut-elle nous
raconter une histoire, nous mouvoir, nous amuser, nous convaincre, nous rvolter, nous
informer... ?
- image narrative qui raconte ou descriptive qui donne voir (image documentaire, image
illustrative, peinture raliste...)
- image engage qui dfend une opinion (photo journalisme, affiche de propagande...)
- image pidictique qui loue ou qui blme (caricature, affiche publicitaire...)
Vous pouvez faire rsonner les lments de cette tape avec les lments de
prsentation en rapprochant, par exemple, votre analyse son contexte (au mouvement
artistique, aux vnements historiques, aux anecdotes de la vie de lauteur...).
3 Conclusion
Cest le moment douvrir votre tude sur dautres uvres (iconographiques mais aussi
littraires, musicales....) qui vous semblent pertinentes et ventuellement de donner une
opinion personnelle (toujours argumente).
1) Noter l'essentiel.
Attention, les abrviations sont strictement interdites dans les devoirs remis un
professeur.
Mais il faut veiller rester comprhensible (pour soi-mme, et pour ses amis) : ne pas tout abrger,
ne pas trop abrger (surtout au dbut), laborer peu peu son propre systme d'abrviations.
On peut commencer par supprimer tout ce qui est inutile :
- la plupart des articles
- des adjectifs ou adverbes
- certains verbes (tre, avoir, faire, que l'on peut remplacer par : ou par = )
- les rptitions
- tous les exemples (1 ou 2 suffisent)
- les anecdotes
- les prnoms ( condition de les noter la 1re fois)
- On peut aussi supprimer ce que l'on peut retrouver facilement dans le manuel (par exemple des
localisations : liste des villes ; ou des dfinitions).
Utiliser des abrviations et symboles dj connus :
- les flches :
* : ide d'augmentation, de croissance, de dveloppement
* : ide de diminution, de dcroissance, de dclin
* => : ide de consquence (entrane, implique)
* : ide de cause (vient de, s'explique par)
- les abrviations gographiques : N, S, E, W, C (centre), GB, USA (utilisables aussi comme adjectifs :
l'industrie US, le commerce GB), Fce, It., All., Eur.
- les monnaies : $, ,
3) Prsentation
- aller la ligne souvent, sauter des lignes, faire des paragraphes personnels
- mettre des tirets, des astrisques, des points
- souligner ou surligner, encadrer
176/208
- utiliser des couleurs (titres bien en rouge, mots importants en rouge ou vert)
- noter trs soigneusement en marge les pages du livre concernant le cours (pour retrouver
facilement un nom, une date, un chiffre)
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LA PROVA DI LETTERATURA
2) le consegne agli allievi sono calibrate sul livello di competenza B2. In linea di massima,
rispettata la seguente scansione:
- saggio breve
1) tema da trattare sulla base di 5 testi di appoggio di qualsiasi periodo storico (3 in francese,
1 in italiano preso dal programma di letteratura condiviso e accompagnato dalla traduzione
in francese, 1 documento iconografico).
2) il candidato dovr scrivere, sulla base del tema scelto e dei documenti di appoggio un
saggio breve di circa 600 parole
LA PROVA DI STORIA
La composizione di storia
- tema di circa 600 parole sul programma dellultimo anno (dal 1945 ad oggi, secondo il
programma ESABAC),. Di norma vanno esclusi temi relativi agli ultimi dieci anni, ma
tuttavia possibile che un argomento abbracci un lungo periodo fino ai nostri giorni. Il titolo
formulato in francese. Possono essere forniti, eventualmente, elementi di supporto (tavole
cronologiche, dati statistici) sempre in francese.
Lo Studio e lanalisi di un insieme di documenti:
Il professore valuta:
Il professore valuta:
ESSAI
COMMENTAIRE
La composizione
Il professore valuta:
- la comprensione dellargomento;
- la padronanza delle conoscenze relative ai nuclei fondanti del programma,
privilegiando un approccio sintetico;
- la capacit di organizzare una scaletta o una tesi coerente con la traccia;
- la pertinenza degli esempi e dei grafici (schemi ecc.). Questi ultimi
valorizzeranno il voto finale;
- la padronanza dellespressione scritta.
Il professore valuta:
* Ricordiamo che questa tiplogia di prova si compone di due parti (risposta a domande sullinsieme di
documenti; breve redazione di una risposta in riferimento al tema) Sebbene il voto sia globale ed
escluda lelaborazione di uno schema di valutazione dettagliato, si dovr tener conto della natura
estremamente diversa dei due esercizi. Si consiglia al professore di considerare, per il voto finale,
unincidenza del 40% per quanto riguarda il questionario e del 60% per la redazione di una risposta in
riferimento al tema.
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STORIA : Griglia per la correzione della prova di storia del Baccalaurat-Esame di Stato:
criteri comuni
Voto del compito nel sistema francese Voto del compito nel sistema italiano
/20 /15
II. METODO
1 Formulare una problematica in funzione dellargomento
2 Strutturare una risposta
3 Reperire le informazioni
4 Gerarchizzare informazioni e conoscenze
5 Mettere in relazione le informazioni
6 Contestualizzare le informazioni del/dei documento/i
7 Restituire le informazioni del/dei documento/i
8 Padroneggiare lespressione scritta
III. RIFLESSIONE
1 Comprendere largomento o gli argomenti
2 Comprendere gli esercizi richiesti
3 Comprendere le istruzioni
4 Organizzare la riflessione coerentemente con la problematica
dellargomento
5 Valutare i punti di vista espressi nel/i documento/i
6 Dar prova di spirito critico
7 Interpretare un documento
8 Interpretare un corpus/insieme di documenti
*In funzione del tema trattato dal candidato, saranno precisati gli item da valutare in via obbligatoria obbligatoria
Pour chacun des actes de parole formuls sous forme dobjectifs et sous-objectifs, il est
possible didentifier les ressources linguistiques ncessaires leur ralisation en partant
dexemple dnoncs. Le tableau ci-dessous nest quune bauche du travail dun formateur,
sorte dinventaire de ce que le professeur devra matriser pour enseigner.
Exemple avec deux objectifs : l'un dordre gnral faisant partie des descripteurs du B2 et
lautre plus spcifique lenseignement de lhistoire et plus prcis.
1) Analyse du sujet :
Le sujet de composition propos aux lves prparant l'EsaBac lors de la session 2011 est
classique et assez large. Il est essentiel d'aller puiser des connaissances dans diffrents
chapitres abords en cours.
Une analyse approfondie du sujet et une tude pointue des termes employs dans l'nonc
sont fortement conseilles. Une dfinition trs prcise des limites du sujet est indispensable
afin d'viter l'cueil du hors-sujet. Les espaces gographiques et chronologiques sont trs
clairs. Le continent europen doit tre le champ d'tude de ce devoir. En aucune faon, le
candidat ne devait voquer les crises annexes telles que la crise de Cuba en Amrique ou la
guerre du Vietnam. En second lieu, les bornes chronologiques sont dfinir clairement.
Fixer 1947 comme date de dpart de l'tude exclut l'vocation des accords de paix de Yalta et
de Postdam. Ceux-ci peuvent cependant tre voqus rapidement dans le cadre de
l'introduction mais le fait de dvelopper une rflexion sur ces thmes serait peru comme
une erreur majeure. La seconde limite temporelle s'avre tre la date charnire de 1989, qui
fut marque par la remise en cause des rgimes communistes de l'Est et par la chute du
mur le 9 novembre 1989.
2) L'introduction
L'introduction doit tre structure en trois parties selon les standards de cet
exercice. L'on peut ainsi voquer rapidement les offensives combines de l'arme rouge et
des forces allies occidentales sous commandement tasunien qui ont contribu la chute
du rgime nazi. Les accords, et principalement ceux de Postdam doivent ensuite tre mis en
avant et en relation avec le discours de Churchill Fulton. Le partage territorial est ainsi
abord et permet de justifier la date charnire de 1947 (plan Marshall ? refus par lURSS ?)
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3) Dveloppement du plan :
Plan thmatique :
I Une Europe divise :
1) gographiquement
Mise en place du rideau de fer qui s'abat de Stettin Trieste.
1949 : cration et occupation par les allis occidentaux et les sovitiques de deux
Allemagnes rivales.
Partage de la ville symbolique de Berlin
2) politiquement et idologiquement (doctrine Truman /doctrine Jdanov)
Dveloppement de la doctrine Truman propose l'Europe entire et rplique
sovitique avec la doctrine Jdanov.
Cration en 1949 de l'OTAN et raction du camp sovitique avec le Pacte de Varsovie
en 1955
3) conomiquement (le libralisme et le communisme)
Proposition du plan Marshall et propagation du modle capitaliste en Europe
occidentale.
Tentative du CAEM (COMECON) et modle communiste l'Est du rideau de fer.
Mise en place de la C.E.E.
4) La conclusion :
Le candidat doit dans sa conclusion apporter une rponse sa problmatique en pointant le
fait que la Guerre Froide eut des consquences multiples sur le continent europen. Celui-ci
en fut ainsi boulevers d'un point de vue politique, militaire, culturel mais galement
conomique. Il tait en dernier lieu possible d'voquer la chute du mur en expliquant que le
monde rentrait alors dans une nouvelle donne marque par la fin du conflit entre le bloc
sovitique et l'Ouest.
II tude d'un ensemble documentaire : Le Plan Marshall, une aide conomique ou une
arme politique?
1) L'analyse du sujet
Les candidats avaient le choix avec un second sujet et donc un autre type d'preuve :
l'tude d'un ensemble documentaire.
Il est l encore indispensable d'tudier attentivement l'intitul propos. L'aprs guerre et le
contexte de la lutte larve entre les tats-Unis et le bloc sovitique furent galement
abords dans cette seconde partie mais une chelle diffrente puisqu'il s'agissait de traiter
du Plan Marshall. L'intitul tait problmatis et appelait le candidat s'interroger sur la
nature de l'aide fournie l'Europe lors de l'aprs-guerre. tait-ce un soutien conomique ou
une arme politique ? Il n'est pas vident pour un lve composant dans sa langue maternelle
de construire une problmatique en tant que telle. Cet exercice est encore plus difficile pour
un candidat italien, qui rappelons le, dispose d'un temps de travail infrieur celui allou
son homologue franais. Il est indispensable de le guider et de l'aider au maximum. En
tudiant correctement le sujet propos, la mise en place d'une structure tait propose et
facilitait l'exercice que constitue la rponse organise. Il faut concevoir cette preuve
comme un tout. Une pratique rgulire de l'tude d'un ensemble documentaire est
essentielle pour acqurir des automatismes. Il faut savoir chercher les lments qui vont
permettre de gagner du temps lors des trois tapes abordes, savoir l''tude du sujet,
l'analyse des documents et des questions annexes et enfin la rdaction.
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Il est fortement conseill au candidat de relever, sur une feuille de brouillon, les indices et
les aides la structuration reprs lors de la mise en place du sujet.
L'lve doit absolument garder l'esprit que les documents et le questionnement propos
ont t choisis et tablis avec beaucoup de soin par le jury. Ils permettent de mettre en place
le plan de la rponse organise et doivent tre mis en relation avec la problmatique initiale.
Si le plan propos par le sujet (I. Causes ; II. Consquences ; III. Enjeux) pouvait tre accept,
on pouvait galement accepter un plan chronologique : I. 1945 : la fin de la puissance euro-
penne ; II.1945-1954 : les indpendances des colonies asiatiques ; III. 1954-annes 1970 :
les indpendances des colonies africaines.
I. Du point de vue des causes, llve devait rappeler que la dcolonisation rsulte de la
conjonction de diffrents facteurs :
II. Il fallait galement montrer la diversit des formes prises par la dcolonisation en
variant les exemples :
B. Ngocie : GB avec lInde (1947), France avec le Maroc et la Tunisie (1956). Dans le
cas dun blocage venant des peuples coloniss eux-mmes, comme en Palestine, la
puissance coloniale peut alors se tourner vers lONU (plan de partage de la
Palestine).
A. Enjeu pour la puissance coloniale : perte du statut de grande puissance pour le R-U
et la France relgues au rang de puissances moyennes. Ce dclassement pousse
ces pays rorienter leur politique trangre (alignement sur les E-U pour le R-U,
projet de puissance dans le cadre de la construction europenne dans le cas de la
France). Sur le plan conomique, la perte des empires naffecte pas de manire auto-
matique les conomies europennes portes par les Trente glorieuses et parce que
le maintien du contrle imprial constituait un cot important. Enfin limpact sur la
politique intrieure peut tre dcisif comme le montre la crise dAlger lorigine de
la chute de la IVe Rpublique en France.
B. Enjeu pour lancienne colonie : quel modle conomique adopter dans un projet de
dveloppement (socialiste, conomie de march). Quel lien maintenir avec lancienne
mtropole : rupture totale (Algrie, Vietnam, Guine) ou au contraire maintien de
liens dans un cadre officiel (Commonwealth, Organisation internationale de la Fran-
cophonie, accords militaires) ou officieux ( Franafrique ).
Les documents mettent en lumire trois types dimpact sur les populations civiles. La 2nde
Guerre mondiale fut une guerre totale dont la caractristique fut de faire autant de victimes
civiles que militaires. En France et en Allemagne mais aussi en Pologne du fait de lextermi -
nation des juifs polonais, les victimes civiles dpassent mme les victimes militaires. Le
deuxime impact est conomique. En raison des bombardements et des combats sur le sol
europen, les destructions matrielles sont normes : 70% des usines sovitiques dtruites,
83% des locomotives franaises. Un problme immense de logements se pose du fait des
bombardements sur les villes europennes telles Coventry, Dresde ou Caen presque enti-
rement dtruites. Enfin, limpact moral est norme. La guerre remet en cause les fonde-
ments mmes de la civilisation europenne qui a plong dans la barbarie : destruction du
patrimoine historique et culturel (Dresde, Londres, Berlin, Leningrad) et surtout guerre ra-
ciale dans le cadre de la Shoah et ses 6 millions dhommes assassins.
2) Relevez les dcisions prises concernant lEurope lors de la confrence de Yalta en les
classant et en les expliquant (documents 1 et 2).
La confrence de Yalta en Ukraine a runi en fvrier 1945 les dirigeants allis Staline, Roo-
sevelt et Churchill afin de prparer laprs-guerre en Europe alors que la victoire sur lAlle -
magne est une question de semaines. La premire dcision est de diviser lAllemagne en
quatre zones doccupation, une quatrime zone tant propose la France. Il sagit en effet
de dmilitariser lAllemagne afin de prvenir toute volont de revanche. Les accords de Yal-
ta prvoient aussi une dnazification de lAllemagne et de traduire en justice tous les cri-
minels de guerre et les chtier rapidement . Lhorreur sans prcdent de loccupation na-
zie a donn naissance au concept de crime contre lhumanit Il sagit donc de pour-
suivre les dirigeants ayant viol les conventions de Genve et de la Haye par les violences
commises contre les prisonniers de guerre et les populations civiles notamment juives et
tziganes. Les Allis prvoient enfin de dmocratiser lEurope en permettant aux peuples li-
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brs de se donner les institutions dmocratiques de leurs choix par le biais dlections
libres.
3) D'aprs les documents 1 et 4, sur quelles bases politiques se reconstruit l'Europe aprs la
guerre?
La confrence de Yalta sappuie sur plusieurs principes politiques. Tout dabord, le principe
de coopration internationale. Le communiqu final parle ainsi de collaboration troite et
permanente de tous les peuples pacifiques afin de faire respecter le droit international et
prvenir la guerre (principe de scurit collective). La cration dune organisation inter-
nationale gnrale pour la sauvegarde de la paix et de la scurit est prvue afin de rem-
placer la Socit des Nations qui a chou prvenir la guerre. Le deuxime principe affich
est celui de la dmocratie puisque les Allis affirment leur commune volont d effacer les
derniers vestiges du nazisme et du fascisme . Le droit lautodtermination des peuples
proclam dans la charte de lAtlantique fondant pendant la guerre lalliance entre les Etats-
Unis et la Grande-Bretagne est rappel. Toutefois, les Mmoires de guerre du gnral de
Gaulle soulignent les divisions officieuses du camp alli. Le prsident Truman avait admis
que la rivalit du monde libre et du monde sovitique dominait tout dsormais . Se profile
ainsi la logique bipolaire et la rivalit entre tats-Unis et URSS qui organiseront le monde
durant la Guerre froide.
(323 mots)
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Analisi di un testo
Dopo avere letto il testo rispondete alle domande e elaborate una riflessione personale sul
tema proposto.
mile Zola : Au bonheur des dames (1883)
Et Mouret regardait toujours son peuple de femmes au milieu de ces flamboiements. Les
ombres noires s'enlevaient avec vigueur sur les fonds ples. De longs remous brisaient la
cohue, la fivre de cette journe de grande vente passait comme un vertige, roulant la
houle dsordonne des ttes. On commenait sortir, le saccage des toffes jonchait les
comptoirs, l'or sonnait dans les caisses, tandis que la clientle, dpouille, viole, s'en
allait moiti dfaite, avec la volupt assouvie et la sourde honte d'un dsir content au
fond d'un htel louche. C'tait lui qui les possdait de la sorte, qui les tenait sa merci, par
son entassement continu de marchandises, par sa baisse des prix et ses rendus, sa
galanterie et sa rclame. Il avait conquis les mres elles-mmes, il rgnait sur toutes avec
la brutalit d'un despote, dont le caprice ruinait des mnages. Sa cration apportait une
religion nouvelle, les glises que dsertait peu peu la foi chancelante taient remplaces
par son bazar, dans les mes inoccupes dsormais. La femme venait passer chez lui les
heures vides, les heures frissonnantes et inquites qu'elle vivait jadis au fond des
chapelles: dpense ncessaire de passion nerveuse, lutte renaissante d'un dieu contre le
mari, culte sans cesse renouvel du corps avec l'au-del divin de la beaut. S'il avait ferm
ses portes, il y aurait eu un soulvement sur le pav, le cri perdu des dvotes auxquelles
on supprimerait le confessionnal et l'autel.
COMPREHENSION
1. Dans ce texte qui voque les soldes dans un grand magasin, relevez et
analysez le champ lexical du dsir.
Le champ lexical du dsir quprouvent les femmes envers les marchandises du
grand magasin se retrouve tout au long de cet extrait : les expressions fivre (l.3),
vertige (l.3), volupt assouvie (l.6), dsir content (l.6) et passion nerveuse
(l.14) renvoient aux sensations corporelles, bien plus quaux sentiments, ressenties par les
clientes du Bonheur des Dames .
Il est question ici de dsir coupable ( sourde honte , l.6) comme si la consommation
commerciale sapparentait la consommation sexuelle, ainsi que le sous-entend la
mtaphore de l htel louche (l.7). Tout se passe comme si lachat de marchandises tait
de lordre de la transgression, voire de la perversion, dont la jouissance tait proportionnelle
linterdit moral dont il est frapp. Acheter, cest succomber au dsir et donc, selon Zola,
tromper son mari ( lutte () contre le mari , l.14-15).
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INTERPRETATION
La vision quoffre ce texte de lunivers fminin est extrmement violente : les femmes
sont prsentes comme vnales, superstitieuses, domines par leurs instincts et non leur
raison, prtes se soumettre pour de simples apparences chatoyantes : au milieu de ses
flamboiements (l.1) . De plus, ce peuple (l.1) est irrationnel et lui-mme violent, prt au
saccage des toffes (l.4) et lmeute ( soulvement sur le pav , cri perdu , l.16).
Les marchandises sont le nouveau veau dor de ces femmes, pour reprendre une
rfrence biblique clbre. Cette image de femme faible et sensuelle, dEve corrompue
autant que corruptrice, dispose abandonner la fois son mari et son Dieu pour des bouts
de tissu, est une image extrmement strotype. Au lecteur daujourdhui, cette
prsentation caricaturale de lunivers fminin pourrait mme sembler misogyne.
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Le registre de ce texte peut nous sembler pique, dans le sens o les images de
conqute et de combat renvoient lune des caractristiques essentielles de lpope. Zola
sinspire souvent dans ses romans de ce genre littraire, dont La Chanson de Roland est
larchtype pour la littrature franaise. Dans cet extrait, la fonction du registre pique est
de traduire la puissance du combat qui se joue : dune part lutte entre Mouret et les femmes,
dautre part joute entre les femmes elles-mmes pour lacquisition des marchandises ( de
longs remous brisaient la cohue , l.2-3). L'antithse entre flamboiements (l.1) et
ombres noires (l.2) accentue encore latmosphre inquitante de cette scne de pillage
sans piti, de bataille la vie la mort.
Ainsi, comme lcrit Zola dans une lettre de 1885 : J'ai l'hypertrophie du dtail vrai,
le saut dans les toiles sur le tremplin de l'observation exacte. La vrit monte d'un coup
d'aile jusqu'au symbole. Si le registre pique est de lordre de lhyperbole et de
lamplification, son objectif est en ralit de mieux exprimer une forme de vrit.
REFLEXION PERSONNELLE
Zola est un des premiers crivains pressentir dans la socit de son temps l'avnement du
culte de la consommation. Dveloppez une rflexion personnelle sur ce thme, en faisant
ventuellement rfrence dautres uvres littraires que vous avez lues (300 mots
environ).
Heureux qui, comme Ulysse, a fait un beau voyage , estime Du Bellay, qui chante
pourtant la nostalgie pour son pays natal. La tentation de lailleurs est en effet une
constante, que le voyage soit rellement effectu ou quil se fasse en imagination. Quatre
potes chantent le voyage et son rapport la posie : Du Bellay, quoique nostalgique, sest
enrichi lors de son sjour Rome. De mme, lUlysse de Dante, dans La Divine comdie, veut
augmenter son savoir par le voyage. Dans Ma Bohme , Rimbaud lie lactivit de pote et
lerrance, tandis que Baudelaire se sent ltroit et souhaite partir Anywhere out of the
world . Enfin le document iconographique, qui illustre les Voyages extraordinaires de Jules
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Verne, montre que lon peut senrichir par la lecture de ses romans. Nous nous demande-
rons donc ce que le voyage apporte lhomme et en particulier au pote. Nous verrons
dabord en quoi il enrichit le voyageur, puis nous intresserons lart comme voyage imagi-
naire.
Les documents prsentent tout dabord les bnfices du voyage pour lhomme. Le
premier dentre eux est lenrichissement intellectuel. Les romans de Jules Verne ont une
porte didactique, dont tmoignent les cartes gographiques. Le voyage augmente les
connaissances de lhomme, qui dcouvre larchitecture des palais romains , leur
marbre dur , le Tibre et le Mont Palatin. Du Bellay dcouvre Rome et accrot son horizon
gographique. De mme, libr de Circ, Ulysse souhaite acqurir la connaissance du
monde , et celle-ci nest pas seulement encyclopdique : le voyage permet de mieux
connatre lhomme et donc se rapprocher de la vertu . Le voyage est une ouverture inesti-
mable pour lesprit humain.
Mais il permet galement de dcouvrir de nouvelles sensations et de nouveaux senti-
ments. Fuyant ltroitesse dun univers conformiste, le jeune Rimbaud prouve livresse et
linsouciance du libre vagabondage. tre ciel ouvert dans la nature lui permet de se revigo-
rer grce aux gouttes / De rose [s]on front (v. 10-11). Dans Anywhere out of the
world , le pote propose son me diffrentes destinations, censes amliorer son bien-
tre et lutter contre son spleen. La chaleur de Lisbonne la ragaillardirai[t] , la Hollande la
calmerait. Mme le voyage de Du Bellay qui le remplit de mlancolie lui permet dprouver
un nouveau sentiment, la nostalgie. Ainsi, lexprience physique et motionnelle du voyageur
se voit elle aussi augmente.
COMPRHENSION
1-Sur quelle figure gomtrique se construit le pome ?
Ce pome se construit autour de la figure gomtrique du cercle ou de lovale, par
une numration dlments qui dsignent mtaphoriquement les yeux de la femme aime,
et qui se rapportent tous la forme circulaire de lil. Certains mots y font explicitement
allusion ( courbe , tour , rond ). Dautres, plus implicitement, lvoquent par la forme
de lobjet quils dsignent : cur , aurole , berceau , feuille , ailes ,
bateaux .
INTERPRETATION
1-Comment le pote relie-t-il le regard de la femme la nature et au cosmos ?
Les mtaphores qui dsignent les yeux de la femme aime lient par analogie son
regard des images inattendues, qui djouent les lois de la logique, et qui font merger par
le jeu des associations dides, des images nouvelles.
Ainsi, les yeux sont compars des lments de la nature : feuilles , mousse de
rose (v.6), roseau du vent , parfums (v.7), ailes , sources , clos ,
paille . Ils sont aussi compars des lments du cosmos : temps (v.4), le monde
(v.8), ciel , mer (v.9), aurores (v.11), astres (v.12). Lnumration sachve
dailleurs sur une expression qui rsume et englobe tout : le monde entier (v.14).
De mme, le regard de la femme engendre la prsence des lments : air ( vent
v.7), eau ( sources v.10), terre ( feuilles v.6), feu ( astres v.12). Des expressions
mettent en relation plusieurs lments ( Bateaux chargs du ciel et de la mer v.14).
Enfin, la beaut du monde est lie au plaisir sensuel et sensoriel qui saisit la nature.
Tous les sens sont prsents (la vue : vu (v.5) ; loue : bruit (v.10) ; lodorat :
parfums (v.15) ; le toucher : mousse ).
Les yeux de la femme aime sont donc lintermdiaire entre le pote et la totalit du
monde, laccs un monde unifi. Par consquent, la nature se trouve transfigure, recre
potiquement. La posie, grce la relation amoureuse, est donc union des contraires,
synthse des lments contradictoires, intersection des lments, recration dun ordre
harmonique du monde, point suprme , selon lexpression de Breton, de la qute
surraliste.
2-En quoi peut-on parler dun loge amoureux ? Dmontrez que la forme et le contenu
de ce pome se font cho cette fin.
Le pome est construit sur lnumration des mtaphores qui qualifient positivement
les yeux de la femme aime. Eluard sinscrit ainsi dans la tradition potique du blason, court
pome destin louer la beaut dun lment du corps de ltre aim. La femme apparat
donc comme une muse, et le pome comme hymne sa gloire.
La forme rgulire du pome (trois quintils), la forme circulaire et close (chos entre
le premier et le dernier vers), traduisent lide de perfection. De mme, lharmonie est
prsente travers les sonorits : le vers 1 prsente des sonorits symtriques : lallitration
en [k] ( courbe / cur ) et lassonance en [ou] ( courbe / tour ).
REFLEXION PERSONNELLE
En voquant ltre aim, souvent les potes sadressent en mme temps lhumanit.
Dveloppez ce thme en vous appuyant aussi sur dautres uvres potiques que vous avez
lues (300 mots environ).
Arguments Exemples
Toucher les motions du lecteur pour Thme de la fuite du temps :
atteindre luniversel. Ronsard, Lamartine
Clbration de la femme conduit une Le genre du blason :
reprsentation idale, une beaut parfaite. Marot, Eluard, Breton
Grce lamour de la femme perue comme Lamour dans la thorie noplatonicienne
un guide, accs un monde idal. la Renaissance. Les potes de la Pliade : Du
Bellay, LOlive.
Baudelaire, Parfum exotique
Eluard et les surralistes, Dali lamour fou
Exercice rdig
Victor Hugo, dans la prface des Contemplations, prsente son recueil comme les
Mmoires dune me , constitues de toutes ses impressions, de toutes ses ralits. De
tous ses fantmes aussi, puisque le recueil est ddi la fille tant aime quil a perdue,
Lopoldine. Mais il avertit le lecteur : quand je vous parle de moi, je vous parle de vous .
Ainsi, en quoi peut-on dire quen voquant ltre aim, cest lhumanit entire que les
potes sadressent ?
Tout dabord, par son exprience personnelle, le pote peut atteindre et traduire des
motions universelles. Un topos de la posie amoureuse est par exemple lvocation de la
fuite du temps, qui parle tous. Ainsi, Ronsard, la Renaissance, dans les Sonnets pour
Hlne, reprend le thme du carpe diem : Vivez si men croyez, nattendez demain /
Cueillez ds aujourdhui les roses de la vie . De mme, Lamartine, dans Les Mditations
potiques, voque la beaut des moments damour passs au bord dun lac, que lon
souhaiterait voir sarrter, se fixer.
De plus, la clbration de la femme permet datteindre une beaut idale et donc
universelle. Ainsi, le genre du blason tmoigne de la place accorde la clbration de la
beaut. Clment Marot au XVIe sicle invente ce genre potique, qui sera repris par Paul
Eluard dans La courbe de tes yeux ou Andr Breton dans Union libre pour faire
lloge de la beaut de la femme aime.
Enfin, la femme aime, perue comme une muse, peut guider le pote, et sa suite
le lecteur, vers un monde suprieur. Dans la conception noplatonicienne des potes de la
Pliade, lamour et donc la femme aime, permettent daccder au monde suprieur des
Ides. LOlive de Du Bellay sappuie sur cette conception. De mme, Baudelaire, dans
Parfum exotique , montre que la femme aime peut entraner la rverie du pote et le
guider vers la recration dun monde paradisiaque, incarnation de lIdal. Les artistes
surralistes prsenteront galement la femme aime comme un guide qui permet de
percevoir une essence suprieure du monde. Dans La courbe de tes yeux , Paul Eluard
montre le pouvoir crateur des yeux de la femme aime. Au nom de cet amour fou , selon
lexpression de Breton, Dali, dans ses tableaux, clbre Gala comme la muse inspiratrice.
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Essai bref (deux propositions de corrig par Natalia LECLERC et Yoan FONTAINE)
Sujet : A la croise des arts : peindre avec les mots, crire avec la peinture
I-Peindre avec les mots : crer une uvre picturale avec le langage comme matriau
1-la peinture comme source dinspiration pour une criture spatiale
Exemple : Apollinaire
2-La littrature comme source dinspiration picturale : les mots comme lments
expressifs du tableau
Exemple : Severini
II-Ecrire avec la peinture : crer une uvre littraire avec la peinture comme matriau
1-le thme de la peinture dans la littrature
Exemple : Balzac, Proust
2-Les ressources visuels du langage : images, mtaphores, pouvoir de
cration/recration
Exemple : Marinetti, Balzac
Conclusion
- Rponse la problmatique
- Ouverture : la littrature et la musique
DEVOIR REDIG
Dans lantiquit, Horace montrait que le pote, par la force visuelle du langage et des
images, pouvait donner une reprsentation du rel aussi forte quune peinture : ut pictura
poesis . Cette influence rciproque entre les deux arts est au centre du corpus, constitu
dun extrait du Chef duvre inconnu de Balzac, de Calligrammes dApollinaire, de La
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Lartiste peut crer une uvre picturale fonde sur le principe de limitation de la
ralit, la mimesis, par la reprsentation et limitation des lignes et des formes, mais en
utilisant le langage comme ressource picturale.
Tout dabord, la posie peut se faire dessin, utiliser les ressources graphiques
inspires de la peinture, pour imiter la rel. Apollinaire, avec les Calligrammes rompt une
barrire entre littrature et peinture, en jouant sur la reprsentation graphique, spatiale, du
pome dans la page. Dans Du coton dans les oreilles , la mise en page et le jeu
typographique (disposition des lettres et des mots, taille des caractres, paisseur des
lettres) concourent amplifier lexpressivit du texte. Ainsi, lide de bruit que les mots
explosifs et omgaphone vhiculent se trouve renforce par la taille des caractres et
les majuscules ( VIF / OMEGAPHONE ) ainsi que par les signes de ponctuation. La
violence vhicule par le lexique ( guerre , points dimpacts , crache le feu ), trouve
un prolongement dans la disposition des mots sur la page, formant des colonnes obliques
qui peuvent suggrer la violence dun bombardement par leur forme : canons, projectiles, ou
fumes. Le calligramme enrichit donc le niveau de signification potique des mots, du
rythme, par le travail plastique qui, loin dtre un ornement, concourt pleinement au sens du
pome, sa force expressive.
Dautre part, le processus inverse peut avoir lieu. La littrature peut tre utilise
comme source dinspiration picturale : les mots deviennent des lments expressifs du
tableau. Ce processus cratif est luvre dans le tableau de Gino Severini, pour exprimer
la violence de la guerre. Il prolonge lexpressivit du dessin par les mots. La violence de
lclat est rendue par la multiplicit des lignes qui fragmentent la reprsentation, lclatent
en une multitude de sections. La juxtaposition des couleurs contribue suggrer la force de
destruction du canon. Le langage crit renforce le langage pictural en donnant entendre la
violence, par les onomatopes ( BBBOUMM ) ou le champ lexical ( ventrement ,
soulvement , anantissement ). De mme, des notations sensorielles
( soulvement , vibrations ) se mlent aux motions ( anxit ). La disposition des
mots elle-mme suggre la violence, suivant des lignes divergentes comme autant de
trajectoires partant du canon.
Cependant, la littrature peut aussi mettre profit les ressources de la peinture pour
senrichir de significations. La peinture devient un matriau de la cration littraire.
Tout dabord, la peinture est un thme qui peut irriguer la cration littraire. Balzac,
dans le Chef duvre inconnu, met en scne des personnages de peintres. Le thme de la
peinture est galement prsent dans lextrait de La Prisonnire, de Marcel Proust. Lpisode
montre linfluence de la peinture sur lart du romancier puisque Proust livre dans cet
pisode son propre art potique : lcriture, comme la peinture, doit se faire en passant
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En conclusion, les artistes nourrissent tous leur art en dpassant les frontires qui le
sparent des autres arts, afin daller plus loin dans lexpression, dans la reprsentation de la
ralit. La littrature entretient galement des relations troites avec dautres arts. La
musique, par exemple, qui sest largement inspire duvres littraires, comme le
Prlude laprs-midi dun faune de Debussy inspir dun pome de Mallarm, a nourri
la littrature et la posie : De la musique avant toute chose , demandait ainsi Verlaine,
dans son Art potique .
(970 mots)
Le poids des mots, le choc des photos , annonce un clbre magazine franais. Il
suggre pourtant que les mots comme les images sont une force pour qui sait les manier, et
quils ont des fonctions similaires. Le corpus prsente deux extraits narratifs qui font inter-
venir la peinture : dans Le Chef duvre inconnu, Balzac raconte la qute de lidal esth-
tique par Frenhofer, que nous rencontrons dans l incipit, en mme temps que le jeune Pous-
sin. La mort de Bergotte, dans La Prisonnire, est aussi un morceau danthologie concernant
la force de la peinture. Proust y a rendu clbre le petit pan de mur jaune de Vermeer. Le
corpus prsente deux documents mlant criture et image : un calligramme dApollinaire et
Canon en action de Severini. Enfin, le Manifeste pour le futurisme de Marinetti prne la force
des images. Nous verrons donc comment lcriture et la peinture vont au-del de leur fonc-
tion premire, et montrerons que la peinture parle, tandis que lcriture cre des images
mentales.
La peinture, bien quen deux dimensions et statique, imite la ralit et peut mme
imiter le vivant. Laspect singulier de Frenhofer frappe Poussin, au point que, aprs un por-
trait dtaill, le narrateur achve de le dcrire en le comparant une toile de Rem-
208/208
brandt , comme si la rfrence limage tait plus expressive que la description verbale. Le
tableau de Severini, lui, est dautant plus choquant que des mots font parler la peinture, et
notamment les onomatopes ( Boum ) ou les mots violents ( ventrement , anantis-
sement ). La peinture parle par elle-mme, mais les mots peuvent venir la commenter et
en accentuer le sens.
En effet, la peinture peut avoir un effet foudroyant : la vision du Vermeer, qui apparat
Bergotte plus clatant que les autres peintres, tue lcrivain. Comme le canon, la pein-
ture frappe le spectateur. Les mots mis en valeur dans le calligramme ont une force de d-
nonciation plus forte : la guerre avec ses explosifs , ses impact[s] , son feu et sa f-
rocit apparat dans toute son horreur.
Mais si la vision est un sens par lequel lhomme accde immdiatement au monde, la
peinture nest pas le seul moyen de frapper les esprits. En effet, lcriture produit elle aussi
des images, qui sont alors mentales, mais nen sont pas moins puissantes. Par son portrait
de Frenhofer, le narrateur balzacien fait apparatre le vieil homme lesprit du lecteur. Mais
plus encore, en interpelant ce dernier par lusage de la deuxime personne, elle lui fait
mettre Frenhofer en mouvement : Vous eussiez dit une toile de Rembrandt marchant si-
lencieusement . La description que Bergotte lit de la toile de Vermeer a elle aussi une effi-
cacit palpable : grce larticle du critique, il remarqua pour la premire fois [...] .
Lcriture fait voir. Par dautres moyens, lcriture telle que la dfend Marinetti a aussi cette
fonction : en fuyant les images-clichs , et en en crant de nouvelles, la posie donne ac-
cs au rel et non sa version dcolor[e] . Lcriture permet donc de reprsenter effica-
cement le rel.
Elle permet galement de crer de nouvelles images et doffrir une reprsentation du
monde renouvele. Ainsi, Marinetti propose galement des images dotes dune force ahu-
rissante , qui dvoileront lhomme ce que ses sens ou sa raison ne le conduisent pas se
reprsenter. Lobjet que constitue le calligramme est une ralit nouvelle, mlant le visuel
et le verbal. Les mots dvoilent aussi une ralit terrifiante, et peut-tre extrieure notre
monde : le portrait de Frenhofer est diabolique , et en ce sens, se rattache au fantastique.
Terrifiante aussi est la rvlation quaffronte Bergotte, lorsque le Vermeer le met face lin-
suffisance de sa propre criture.
Ainsi, les textes montrent lenrichissement que provoque le croisement des modes
de reprsentation. Mis au service de la peinture, les mots font parler cette dernire, qui
gagne en paisseur et en force. Mise au service de lcriture, la peinture apporte des images
dont limmdiatet vient nuancer la mdiatet des mots. La littrature fantastique a large-
ment exploit le motif de la peinture : Le Portrait de Dorian Gray dOscar Wilde ou encore Le
Portrait de Gogol montrent la puissance que peut acqurir une image.
(716 mots)