Papers by Alfio Briguglia
La mediazione del tempo. Tempo cosmico e tempo dell'anima. Ogni settimana mi giunge notizia di de... more La mediazione del tempo. Tempo cosmico e tempo dell'anima. Ogni settimana mi giunge notizia di decine di articoli e saggi sul tempo. 1 Scrivere ancora sul tempo può apparire come una pretesa ingiustificata. Mi invita, però, a dire qualcosa il tema di questo numero della rivista: "La mediazione". Sono state esplorate la dimensione soggettiva e quella oggettiva del tempo, l'esperienza privata del tempo e quella del tempo condiviso della vita civile, il tempo della scienza e quello della coscienza… La riflessione sul tempo si conclude spesso con un nulla di fatto. A meno di ridurre paradossi e contraddizioni, veri o presunti, dentro l'alveo sicuro di una riduzione epistemologica, che poi diventa indebitamente riduzione ontologica. Questa elimina il problema insieme alla stessa realtà del tempo. Il fisico teorico Massimo Pauri 2 denuncia da tempo questa riduzione ontologica, lascito indebito del metodo scientifico moderno. A suo avviso al metodo scientifico sfuggono per principio due caratteristiche fondamentali del tempo: il presente astante e la transienza. Le teorie della fisica, d'altra parte, non riescono neanche a giustificare il dato di fatto della irreversibilità del tempo. Aristotele e Agostino sono indicati da P. Ricoeur come rappresentanti dei due estremi filosofici: tempo legato al movimento e tempo legato all'anima. A giudizio di P. Ricoeur non c'è passaggio possibile tra il tempo esperito dal soggetto, il tempo dell'anima, e il tempo oggettivo misurato, il tempo del cosmo. Il racconto imbriglia il tempo, lo disciplina, lo allunga o lo accorcia per dare senso ad una storia. Solo nella narrazione è possibile una mediazione tra i due estremi. 3 La montagna incantata di Thomas Mann è una lunga riflessione sul tempo. Il protagonista Hans Castorp va in visita dal cugino, in un sanatorio di montagna, per due settimane e vi rimarrà per anni. Nel sanatorio il tempo la fa da padrone ed è un tempo diverso da quello che l'ingegnere Castorp ha lasciato nella industriosa Amburgo. Diverse le attività, i ritmi, gli avvenimenti significativi, i vuoti e i pieni del tempo. Ad un tratto il protagonista sente di avere in mano la risposta alla domanda su che cosa è il tempo. «Taci! Oggi ho il pensiero acuto. Che cosa è mai il tempo?» domandò Castorp spingendo in fuori la punta del naso con tanta forza che diventò bianca ed esangue.
Il ruolo della storia della fisica nella formazione degli insegnanti
Nuove Frontiere della Scuola, 2019
Si può misurare la qualità? Si possono misurare le qualità sensibili? E' possibile, in particolar... more Si può misurare la qualità? Si possono misurare le qualità sensibili? E' possibile, in particolare, misurare il colore? Misurare significa individuare una grandezza, e quindi una quantità, associarle un numero, stabilire il suo margine di incertezza. Questo comporta la descrizione di un apparato sperimentale e di un metodo di misura. In genere la misura avviene nel contesto di una ipotesi teorica da sottoporre a verifica. Se tutto questo è possibile per il colore, il colore può essere annoverato tra le grandezze definibili all'interno di una scienza empirica. In realtà non di una sola. Perché il colore appartiene a più campi di indagine. Da una parte è associato ad una radiazione elettromagnetica, e quindi rientra tra le grandezze fisiche; dall'altra è una sensazione, risultato della stimolazione di recettori nella retina, che hanno una loro curva di sensibilità; e questo chiama in causa sia l'anatomia che la fisiologia. In quanto sensazione è anche oggetto di studio della psicologia. Mettere a punto una misura del colore, quindi, ha richiesto una ricerca su tre versanti: quello fisico sulla natura del vettore del colore e la natura delle superfici riflettenti o delle sorgenti, quello neurale del sistema visivo, dalla retina alla neocorteccia, quello psicologico del riconoscimento dei colori. C'è anche una faccia epistemologica dello studio del colore. Comprendere la sensazione di colore significa capire in che modo l'informazione che vien dai sensi ci metta realmente in comunicazione col mondo o ci chiuda nella nostra soggettività. Il colore è anche un capitolo del dossier mente-corpo. 1 Molte discipline si incrociano, così, nello studio del colore, facendone un campo di interesse pluridisciplinare. Se pensiamo, poi, alle arti pittoriche, comprendiamo come lo studio del colore possa essere anche un campo nel quale sperimentare quella trasversalità dei saperi che è stata sempre richiesta alle nostre scuole secondarie e raramente messa in atto. 2 Scopo di questo articolo non è fare uno studio della storia del colore, ma di mostrare come, considerato fin da Democrito pura sensazione soggettiva, sia diventato oggetto di una scienza sofisticata, riaprendo antiche questioni epistemologiche. 3 D'altra parte, le cosiddette "qualità oggettive", quelle misurabili, hanno, via via, vista messa in discussione dalla fisica del Novecento e dalle neuroscienze la loro presunta oggettività e inerenza necessaria a tutto ciò che è materiale. Una rivisitazione del tema "colore" invita a nuove riflessioni sul mondo in cui sensazioni e percezioni ci mettano o meno in relazione col mondo. Molti neuroscienziati insistono sul carattere illusorio delle nostre percezioni. A mio avviso è possibile argomentare diversamente. Il colore, in particolare, può essere considerato come un medium affidabile del nostro rapporto col mondo e non solo come uno stato della nostra mente. Su questo aprirò, prima delle conclusioni, una riflessione filosofica. 1 Al colore è associata la vexata quaestio dei qualia, termine introdotto nel 1929 da Clarence I. Lewis per indicare qualità come la "rossezza" o la "giallità", che sarebbero universali in quanto riconoscibili da una esperienza ad un'altra. I qualia sono per Lewis proprietà mentali, esperienze soggettive, ma che hanno un certo grado di oggettività legato alla comune struttura della biologia. Sono soggettivi, ma comuni a tutti gli aventi una stessa struttura biologica. Dietro i qualia si riaffaccia l'hard problem della relazione mente-corpo. Una sintesi del dibattito sui qualia si trova in S. Gozzano, La coscienza, Carocci, Roma, 2009. Una discussione critica sul concetto di quale si può trovare in H. Putnam Mente corpo mondo, il Mulino, Milano, 2003, trad. E. Sacchi Sgarbi, seconda postfazione, I «qualia» sono apparenze?, p.231. 2 Le scuole primarie sono didatticamente impegnate, anche se a livello elementare, nella trasversalità dei saperi, che si perde man mano che si sale verticalmente verso il diploma di scuola secondaria di secondo grado. Eppure i licei sono un ambiente istituzionalmente pluridisciplinare. Per molti è l'ultima occasione di confrontarsi con un sapere non ridotto a pensiero unico. 3 Non entrerò nei dettagli di una «scienza del colore», se non per quello che riguarda lo scopo di questo articolo. Chi volesse farsene un'idea più dettagliata può consultare uno dei tanti manuali di colorimetria. Ad esempio, AAVV (a cura di Claudio Oleari), Misurare il colore. Fisiologia della visione a colori. Fotometria. Colorimetria e norme internazionali, Hoepli, Milano, 2008.
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... Se Galileo, prudentemente si attiene al quomodo, Keplero cerca il quia. ... Innamorato del so... more ... Se Galileo, prudentemente si attiene al quomodo, Keplero cerca il quia. ... Innamorato del sole e della luce, delle proporzioni numeriche dei motivi geometrici va alla caccia di una deduzione del cosmo da nuovi e più saldi principi. Non propone ipote-si, cerca la verità! ...
Oggi siamo prossimi alla fine di un secolo in cui vi sono state molte buone intuizioni in filosof... more Oggi siamo prossimi alla fine di un secolo in cui vi sono state molte buone intuizioni in filosofia; ma allo steso tempo si è avuto un oblio senza pari delle intuizioni dei secoli e millenni precedenti" (H.Putnam, 1999) La coscienza: mistero e problema L'affermazione di H.Putman 1 , posta in epigrafe, torna particolarmente a proposito se vogliamo parlare di coscienza. Usciamo da un secolo nel quale varie forme di riduzionismo sono state considerate ovvie e nel quale è stato dichiarato "ingenuo" tutto ciò che i secoli precedenti avevano pensato sul concetto di natura, di materia, di mente, di conoscenza, di realtà, verità, significato, coscienza, … , finendo, così, per negare la consistenza di concetti e termini di uso comune, con i quali diamo senso alla nostra vita. Il mondo vissuto e il mondo pensato dai filosofi sono diventati realtà diverse e inconciliabili. Le intuizioni del senso comune sono state messe fuori gioco.
Il significato di una espressione.
A.M.Briguglia, per il gruppo di San Martino, sessione settembre 2014 1 MONDO, CONOSCENZA, V ERITÀ... more A.M.Briguglia, per il gruppo di San Martino, sessione settembre 2014 1 MONDO, CONOSCENZA, V ERITÀ IN TOMMASO D'AQUINO L'epistemologia di Tommaso è un equilibrio difficile tra due istanze:
Filosofia Linguistica Psicologia Intelligenza Artificiale Antropologia Neuroscienze Un incrocio d... more Filosofia Linguistica Psicologia Intelligenza Artificiale Antropologia Neuroscienze Un incrocio di discipline. L'esagono cognitivo (H.Gardner) Qual è il problema?
Gruppo di lavoro: "Le due culture". Figure e storie della fisica del novecento. L'incidenza della... more Gruppo di lavoro: "Le due culture". Figure e storie della fisica del novecento. L'incidenza della filosofia personale dello scienziato nel lavoro di ricerca.
Fino a qualche decennio fa la filosofia della scienza standard era quella legata alle posizioni n... more Fino a qualche decennio fa la filosofia della scienza standard era quella legata alle posizioni neoempiriste.
Fisica e/o filosofia. La scuola e le "due culture". Finalità del sistema dei Licei e didattica pl... more Fisica e/o filosofia. La scuola e le "due culture". Finalità del sistema dei Licei e didattica pluridisciplinare. La Relatività Speciale come opportunità didattica.
Questa è la mente, questo è il mentale, un contesto e uno spazio che condividiamo!" (A.G.Gargani).
Nel dibattito attuale il problema mente-corpo si può riassumere in due tipi di domande. 1. Se la ... more Nel dibattito attuale il problema mente-corpo si può riassumere in due tipi di domande. 1. Se la mente è una sostanza indipendente dal corpo, come sostiene la tradizione cartesiana, come è possib ile che interagisca col corpo? in che modo una realtà di tipo immateriale può interagire con una realtà materiale, retta dalle leggi della fis ica, senza contraddire queste ultime? 2. Se, invece, la mente non è qualcosa di diverso dal cervello, come sostiene la maggioranza dei ricercatori nel campo delle neuroscienze, in che modo si può rendere conto dell'esperienza della soggettività, della capacità di uscire dal sistema di alcune operazioni mentali, della intenzionalità che è caratteristica precipua del pensare, della attribuzione di responsabilità di una azione ad un soggetto 1 ?
Individuare simmetrie è una strategia epistemica che non riguarda solo le scienze empiriche e la ... more Individuare simmetrie è una strategia epistemica che non riguarda solo le scienze empiriche e la fisica in particolare. Unificare è operazione intellettuale fondamentale per conoscere il mondo e l'individuazione di simmetrie è un potente strumento di unificazione. Alle origini della scienza moderna la ricerca di simmetrie ha guidato personalità come Galileo e Keplero, ma in modi molto diversi, a seconda della loro sensibilità, dei gusti estetici, della loro cultura. Ambedue hanno trovato nella tradizione platonica una ispirazione. Il Timeo è una delle ultime opere di Platone, tentativo "ipotetico", come suggerisce il testo, di trovare attraverso la simmetria un principio unificatore dell'esperienza.
Conference Presentations by Alfio Briguglia
Due citazioni famose ci introducono subito nel bel mezzo della questione. Si tratta di due premi ... more Due citazioni famose ci introducono subito nel bel mezzo della questione. Si tratta di due premi Nobel: Francis Crick, lo scopritore, insieme a Watson nel 1953, della struttura elicoidale del DNA e Robert Laughlin, premio Nobel per la fisica nel 1998.
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