Papers by Filippo Focardi
Modern Italy
This article consists of interviews with five world experts on the memory of Fascism. Taking the ... more This article consists of interviews with five world experts on the memory of Fascism. Taking the centenary of the March on Rome as an opportunity to rethink the development of Italian collective memory, the five interviewees were asked to reflect on different aspects of the Italian memory of Fascism, addressing the dominant conceptualisations, limits, and transformations of the discourses used to narrate Fascism in Italian culture. The result of these conversations, which touch upon issues related to the memory of the Resistance, the Second World War, the Holocaust, and colonialism, is a rich overview of the main trends and current trajectories of Italian memory culture, which can help us imagine the future directions of the Italian memory of Fascism and enhance interventions in this field by memory scholars and memory activists.
Social History, 2017
As with many aspects of the study of the Third Reich, the subject of visual culture is one throug... more As with many aspects of the study of the Third Reich, the subject of visual culture is one through which many of the old clichés that we imagine we have jettisoned still echo far more profoundly that we like to think. Even the most thoughtful of work can still resort to describing a picture, a postcard or a photograph that in almost all other contexts would
Italia Filippo Focardi La memoria della Shoah in Italia. Un profilo dal dopoguerra ad oggi Premes... more Italia Filippo Focardi La memoria della Shoah in Italia. Un profilo dal dopoguerra ad oggi Premessa: la persecuzione antisemita del fascismo e il coinvolgimento italiano nella Shoah Per affrontare il tema della memoria italiana dell'antisemitismo fascista e della Shoah dal 1945 ad oggi, è necessario prima richiamare, almeno nelle sue linee essenziali, la storia della persecuzione antisemita intrapresa a partire dalla seconda metà degli anni Trenta dall'Italia fascista. Tracciare le coordinate storiche di questa vicenda consente di mettere a fuoco un aspetto significativo che è stato rilevato dallo studioso britannico Robert Gordon, e cioè la «strana interazione di centralità e marginalità» 1 che caratterizza il rapporto fra l'Italia e la Shoah: se da una parte infatti l'Italia di Mussolini, quale modello di Stato fascista per la Germania hitleriana e suo principale alleato, ebbe «un ruolo di genitura e di collaborazione nel genocidio», dall'altra essa «fu un compagno di viaggio incerto, a tratti persino ostruzionista» 2 del Terzo Reich. Lo dimostra ad esempio l'atteggiamento delle autorità italiane che nelle zone di occupazione in Francia e nei Balcani durante la seconda guerra mondiale protessero migliaia di ebrei dalla furia eliminazionista dei camerati tedeschi. 3 Il comportamento
En tant que puissance occupante, l’Italie a été responsable durant le régime fasciste de nombreux... more En tant que puissance occupante, l’Italie a été responsable durant le régime fasciste de nombreux crimes de guerre, que ce soit avant le second conflit mondial en Libye, en Somalie et en Éthiopie (Del Boca 2005 : 145-227 ; Labanca 2007), ou au cours de la guerre en Albanie, en Grèce (Santarelli 2002, 2004a, 2004b), en Yougoslavie et en Union Soviétique (Schlemmer 2005, 2009) ; les mauvais traitements et les sévices qualifiables de crimes de guerre ont été fréquents y compris dans la France mé..
MONDO CONTEMPORANEO, 2016
La Resistenza aveva dato all’Italia la possibilita di avere riferimenti politici, giuridici, mora... more La Resistenza aveva dato all’Italia la possibilita di avere riferimenti politici, giuridici, morali per una nuova cittadinanza. Senza quella esperienza una nazione sarebbe rimasta priva della possibilita di intraprendere autonomamente un proprio nuovo cammino. Ma l’eredita lasciata non fu priva di polemiche, di contese, di imbarazzi, di improvvise "riscoperte" della sua ricca consistenza. Il libro di Philip Cooke qui analizzato attraversa la vita repubblicana individuandone i vari momenti e i vari contesti, da quello culturale a quello politico, ponendo di volta in volta sotto analisi i motivi di unione e di contrasto, il tentativo di porre sotto silenzio o ridimensionare un’eredita diventata ingombrante durante la Guerra Fredda, cosi come la tentazione di afferrare quell’esperienza facendone una bandiera di parte. L’uso pubblico (e politico) della Resistenza, che ricorre in molte delle pagine di Cooke, mostra come alla sua base solo di rado sia stata la storiografia a guidarne una piu aderente ed efficace narrazione per la formazione di un senso comune. L'intervento ospita i contributi di Agostino Bistarelli, Marco De Nicolo, Filippo Focardi, e un’"autocritica" di Cooke. The Resistance gave Italy political, juridical and moral thoughts to refer to in order to create a new citizenship. Without that experience an entire nation would probably be unable to embark on its new and autonomous course. The legacy of the Resistance, however, included polemics, disputes and confusion, as well as the sudden "revival" of its fundamental principles. Philip Cooke’s book goes through republican life, pointing out some of its most significant phases and considering its various contexts, from the cultural to the political one. He analyses unity and diversity in Italy’s Republican history, as well as the reasons why during the Cold War some people took the legacy of the Resistance as burdensome and tried to reduce it, while others tried to turn that experience into a flag for their own party. The way the Resistance has been exploited in public (and political) debate, as explained in different parts of Cooke’s book, shows how the historiography of the Resistance has only rarely guided the public opinion in a genuine and effective interpretation of that phenomenon. This section includes contributions by Agostino Bistarelli, Marco De Nicolo Filippo Focardi and Philip Cooke.
Negli ultimi anni si è assistito in Italia e in Europa a un crescendo di atti di antisemitismo, x... more Negli ultimi anni si è assistito in Italia e in Europa a un crescendo di atti di antisemitismo, xenofobia e razzismo contro gli immigrati, spesso accompagnati dall’ostentazione di gesti e simboli del fascismo. Un forte legame sembra tenere assieme le numerose forme ed espressioni di un risorgente antisemitismo con la diffusione di pregiudizi razzisti e manifestazioni di ostilità verso gli stranieri. I contributi di questo volume analizzano le culture, le legislazioni e le politiche antisemite sviluppate in Italia e in Europa fra le due guerre mondiali e offrono una riflessione di lungo periodo sul loro retaggio fino ai razzismi che attraversano oggi le nostre società
Historikerkommissionen und historische Konfliktbewältigung, 2017
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Papers by Filippo Focardi
A partire dai materiali raccolti, il volume propone una riflessione sulla figura e il ruolo del testimone, sulle interazioni fra memorie individuali, familiari, locali e memoria pubblica nazionale relativa alla seconda guerra mondiale.
Le ombre del passato approfondisce, in chiave comparativa, il caso della Polonia e dell’Italia, prendendo in considerazione il tema della memoria pubblica del genocidio degli ebrei: i saggi che compongono il volume, opera di qualificati studiosi, ne indagano le complesse problematiche storiche, politiche e giuridiche.
Dal confronto emergono importanti differenze; ma si evince anche una comune difficoltà nel rapportarsi in maniera trasparente a un passato che è in grado di incrinare ogni mitologia nazionalista e di vanificare ogni tentativo culturale e politico di edulcorare la verità storica.
https://www.cambridge.org/core/journals/modern-italy/article/past-present-and-future-of-the-italian-memory-of-fascism-interviews-with-luisa-passerini-filippo-focardi-john-foot-robert-gordon-and-philip-cooke/4036021098851038C3971535B0516ED9