Books by Gennaro Farinaro
L'indagine proposta intende chiarire, almeno in parte, il significato del quadro iconografico con... more L'indagine proposta intende chiarire, almeno in parte, il significato del quadro iconografico contenuto sul portale della chiesa di San Nicola di Presenzano, nonché i riferimenti artistici cui l'ignoto esecutore ha sicuramente attinto, nonché i caratteri della sua genesi.
Il contributo analizza le "carte componenti il progetto" per la costruzione della rotabile obblig... more Il contributo analizza le "carte componenti il progetto" per la costruzione della rotabile obbligatoria Tora - Conca, in Terra di Lavoro, redatte nel 1874, sulla scorta della Legge emanata nel 1868. Dal corpus dei documenti è stato possibile tracciare la complessa storia della sua realizzazione e soprattutto desumere una notevole mole di dati inerenti i materiali, i manufatti e i magisteri in uso nei cantieri stradali all'indomani dell'unità d'Italia.
Il contributo introduce elementi inediti di architettura gotica e catalana al repertorio di quell... more Il contributo introduce elementi inediti di architettura gotica e catalana al repertorio di quelli noti, presenti sull'areale del Roccamonfina, nell'Alto Casertano. Della casa "catalana" indagata, ubicata in loc. Peperuni di Marzano Appio (CE), si propone una prima lettura delle evidenze ed una serie di raffronti utili.
Breve analisi degli elementi che nel corso dei secoli hanno strutturato l'ossatura viaria nell'ar... more Breve analisi degli elementi che nel corso dei secoli hanno strutturato l'ossatura viaria nell'areale del Roccamonfina, in Terra di Lavoro, letti secondo una visione centripeta. Il contributo indaga, in particolare, il territorio posto a nord est della struttura vulcanica, storicamente segnato, al suo margine, dal passaggio del Via Latina.
Terra Laboris. Itinerari di ricerca, 25, Oct 2015
La precisa localizzazione geografica del Castrum Pilanum, di cui fa menzione Erchemperto nella su... more La precisa localizzazione geografica del Castrum Pilanum, di cui fa menzione Erchemperto nella sua Historia, è un mistero ancora insoluto che affascina, allo stesso modo, sia i ricercatori sia la gente comune. Certamente distinto dal Castrum Conchae (castello di Conca della Campania) e ubicato nelle sue vicinanze, esso è già stato oggetto di alcune indagini, i cui risultati hanno fornito, però, solo teorie poco convincenti e non sufficientemente documentate.
Nella primavera del 2009, dopo meditate valutazioni logistico-geografiche e storico-documentarie, uno degli autori del presente contributo (A.P.) effettuò un sopralluogo sulla cima 648 che domina, da Sud-Est, l’attuale abitato di Conca della Campania, scoprendovi un sito che sembra avere tutte le caratteristiche di una postazione difensiva e/o di avvistamento di epoca repubblicana rifunzionalizzata e reimpiegata nei secoli successivi. Essa, meglio di ogni altra finora nota, anche su base archeologica, sembra soddisfare le descrizioni dei cronisti medievali e avere le caratteristiche necessarie perché una postazione d’altura possa essere definita “castrum”. Naturalmente, sulla base del semplice rilievo di superficie, non è possibile affermare con certezza che esso sia realmente il Castrum Pilanum, ma si può certo dire, procedendo per esclusione, che è molto probabile che lo sia.
Una tale evidenza merita indagini più approfondite, anche in considerazione del fatto che il sito, per la sua magnifica posizione paesaggistica, potrebbe anche trasformarsi in un attrattore turistico-culturale di primaria importanza, prezioso per la valorizzazione di un territorio ricchissimo di natura e cultura come quello del Comune di Conca della Campania e dell’intero areale del Roccamonfina.
Il contributo si propone di offrire una prima visione d'insieme del vasto repertorio dei portali ... more Il contributo si propone di offrire una prima visione d'insieme del vasto repertorio dei portali in pietra vulcanica presenti sull'areale del Roccamonfina, con particolare attenzione al versante orientale. Il lavoro, benché abbia natura preliminare, è stato svolto ponendosi l'obiettivo di elaborare un primo quadro crono-tipologico finora mai tentato, basato sull'osservazione e l'analisi di centinaia di esemplari realizzati a partire dal tardo XIV secolo. Indagini che hanno consentito, tra l'altro, di segnalare alcuni portali in stile "catalano" ad oggi inediti.
La Taverna della Catena, oggi nel territorio di Vairano Patenora (CE), è nota essenzialmente qual... more La Taverna della Catena, oggi nel territorio di Vairano Patenora (CE), è nota essenzialmente quale luogo nei pressi del quale sarebbe avvenuto il 26 ottobre del 1860 il celebre incontro fra Garibaldi e Vittorio Emanuele II. Lo studio, per la prima volta, volge il suo interesse esclusivamente agli aspetti architettonici e topografici, cercando di focalizzarne il ruolo di cardine territoriale, desumibile dalla cartografia e dalle fonti storiche e di analizzarne i principali caratteri costruttivi.
Papers by Gennaro Farinaro
Fossil human footprints are among the rarest and most precious finds for the study of antiquity. ... more Fossil human footprints are among the rarest and most precious finds for the study of antiquity. Their value lies in their power to describe body structures, actions, and behaviours. Their rarity is because - almost always - they are preserved on deposits that have turned into soft rocks which are easily eroded by natural agents and damaged by human wrong actions and management. Considering human ichnites as any other archaeological find to be preserved is a common and really dangerous mistake. Therefore, in this contribution, after examining the main protection actions carried out in some of the most important ichnosites of the world, we propose also a solution for the protection and promotion of the "Ciampate del diavolo" palaeontological site ichnites. This solution seems to us to be the only and most suitable for the right preservation of this unique cultural asset.
The "Ciampate del diavolo" palaeontological site does not only preserves a large number... more The "Ciampate del diavolo" palaeontological site does not only preserves a large number of fossil human and animal footprints of prehistoric time, but also a fossil pathway of the same age, which has been proven to be the oldest known in the world so far. Its direction is still shown on the topographical maps currently in use and this fact testifies to an unequivocal persistence in settlement choices lasting for about 350 ka. These choices appear to be very much conditioned by the volcanic geomorphology of the area in which the important palaeontological site lies. In this report we briefly describe these characteristics, associating them with the main anthropic structures characterizing over the centuries its geo-historical evolution.
This supplementary paper provides graphical schemes of all the geometric constructions carried ou... more This supplementary paper provides graphical schemes of all the geometric constructions carried out to apply the selected mensural conventions to the fossil human footprints widely known as "Ciampate del diavolo" or "Devil's Trails" (Tora e Piccilli, Roccamonfina volcano, Central-Southern Italy). These graphical schemes help to complete the final dimensional dataset and provide further data very useful in any other morphometric and human gait-analysis comparations. Moreover, the dimensional values obtained through these geometric elaborations, if compared with those directly measured, clearly show how the high slope and the local geomorphology can afflict the actual dimensions and structure of footprints.
SMC. Sustainable mediterranean construction , 2019
summary in English of the paper: The fortified landscape of a border area. the case of Roccamonf... more summary in English of the paper: The fortified landscape of a border area. the case of Roccamonfina (Northern Campania - Italy): 75/82 - SMC. Sustainable mediterranean construction land culture, research and technology Focus on Recognizing and making known fortified landscapes. International congress 6th-7th June 2019, University of Naples Federico II, Special Issue N. One 2019, Luciano Editore, Napoli 1(1) (2019): 662
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Ethnogonica. Saggi di confine fra antropologia e archeologia (Collana Officium, 2), 2017
In copertina: "Backbone" (fotografia di Adolfo Panarello, © 2015 -Tutti i diritti riservati).
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Books by Gennaro Farinaro
Nella primavera del 2009, dopo meditate valutazioni logistico-geografiche e storico-documentarie, uno degli autori del presente contributo (A.P.) effettuò un sopralluogo sulla cima 648 che domina, da Sud-Est, l’attuale abitato di Conca della Campania, scoprendovi un sito che sembra avere tutte le caratteristiche di una postazione difensiva e/o di avvistamento di epoca repubblicana rifunzionalizzata e reimpiegata nei secoli successivi. Essa, meglio di ogni altra finora nota, anche su base archeologica, sembra soddisfare le descrizioni dei cronisti medievali e avere le caratteristiche necessarie perché una postazione d’altura possa essere definita “castrum”. Naturalmente, sulla base del semplice rilievo di superficie, non è possibile affermare con certezza che esso sia realmente il Castrum Pilanum, ma si può certo dire, procedendo per esclusione, che è molto probabile che lo sia.
Una tale evidenza merita indagini più approfondite, anche in considerazione del fatto che il sito, per la sua magnifica posizione paesaggistica, potrebbe anche trasformarsi in un attrattore turistico-culturale di primaria importanza, prezioso per la valorizzazione di un territorio ricchissimo di natura e cultura come quello del Comune di Conca della Campania e dell’intero areale del Roccamonfina.
Papers by Gennaro Farinaro
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Nella primavera del 2009, dopo meditate valutazioni logistico-geografiche e storico-documentarie, uno degli autori del presente contributo (A.P.) effettuò un sopralluogo sulla cima 648 che domina, da Sud-Est, l’attuale abitato di Conca della Campania, scoprendovi un sito che sembra avere tutte le caratteristiche di una postazione difensiva e/o di avvistamento di epoca repubblicana rifunzionalizzata e reimpiegata nei secoli successivi. Essa, meglio di ogni altra finora nota, anche su base archeologica, sembra soddisfare le descrizioni dei cronisti medievali e avere le caratteristiche necessarie perché una postazione d’altura possa essere definita “castrum”. Naturalmente, sulla base del semplice rilievo di superficie, non è possibile affermare con certezza che esso sia realmente il Castrum Pilanum, ma si può certo dire, procedendo per esclusione, che è molto probabile che lo sia.
Una tale evidenza merita indagini più approfondite, anche in considerazione del fatto che il sito, per la sua magnifica posizione paesaggistica, potrebbe anche trasformarsi in un attrattore turistico-culturale di primaria importanza, prezioso per la valorizzazione di un territorio ricchissimo di natura e cultura come quello del Comune di Conca della Campania e dell’intero areale del Roccamonfina.
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