L'estrema regione sud-orientale italiana è caratterizzata dalla presenza di un elevato numero di ... more L'estrema regione sud-orientale italiana è caratterizzata dalla presenza di un elevato numero di testimonianze megalitiche, concentrate prevalentemente nel settore centro-meridionale e riferibili ad un ampio arco temporale esteso dalla tarda preistoria sino alla piena età storica. I monumenti pugliesi sono stati generalmente distinti in tre principali categorie morfologiche: dolmen (probabili celle funerarie realizzate mediante l'impiego di lastre in pietra di grandi dimensioni), specchie (cumuli di pietrame di varia epoca e funzione) e menhir (monoliti infissi verticalmente nel terreno o nel banco di roccia) 1 . Le evidenze dolmeniche sono localizzate in diversi distretti del territorio considerato: le Murge, il comprensorio a Nord di Taranto, la fascia costiera del Barese e il basso Salento. Completamente isolato risulta, invece, il Dolmen di Torre Molinello, ubicato originariamente presso Vieste ( ) e distrutto nel 1981. Sebbene tali dolmen siano stati oggetto solo in rari casi di indagini archeologiche accurate e sistematiche, è possibile ipotizzarne una peculiare destinazione sepolcrale o cultuale 2 e un'attribuzione cronologica all'orizzonte di transizione tra la fine del III e la prima metà del II millennio a.C. (Bronzo Antico -Bronzo Medio) 3 . Molti studiosi sottolineano le marcate difformità planimetriche e dimensionali tra la tipologia del "dolmen a galleria", attestata quasi esclusivamente nella Puglia centrale, e quella del "dolmen semplice", diffusa unicamente nel Leccese (). Le strutture del primo gruppo, più imponenti di quelle salentine, sono caratterizzate dalla frequente copertura con accumuli ordinati di terra o pietrame e dalla presenza di un lungo corridoio d'accesso e di partizioni interne della camera sepolcrale riservata alla deposizione degli inumati 4 . Tra le più note, si possono citare: i D. Albarosa, Chianca ( e Frisari nel territorio di Bisceglie (fig.
L'estrema regione sud-orientale italiana è caratterizzata dalla presenza di un elevato numero di ... more L'estrema regione sud-orientale italiana è caratterizzata dalla presenza di un elevato numero di testimonianze megalitiche, concentrate prevalentemente nel settore centro-meridionale e riferibili ad un ampio arco temporale esteso dalla tarda preistoria sino alla piena età storica. I monumenti pugliesi sono stati generalmente distinti in tre principali categorie morfologiche: dolmen (probabili celle funerarie realizzate mediante l'impiego di lastre in pietra di grandi dimensioni), specchie (cumuli di pietrame di varia epoca e funzione) e menhir (monoliti infissi verticalmente nel terreno o nel banco di roccia) 1 . Le evidenze dolmeniche sono localizzate in diversi distretti del territorio considerato: le Murge, il comprensorio a Nord di Taranto, la fascia costiera del Barese e il basso Salento. Completamente isolato risulta, invece, il Dolmen di Torre Molinello, ubicato originariamente presso Vieste ( ) e distrutto nel 1981. Sebbene tali dolmen siano stati oggetto solo in rari casi di indagini archeologiche accurate e sistematiche, è possibile ipotizzarne una peculiare destinazione sepolcrale o cultuale 2 e un'attribuzione cronologica all'orizzonte di transizione tra la fine del III e la prima metà del II millennio a.C. (Bronzo Antico -Bronzo Medio) 3 . Molti studiosi sottolineano le marcate difformità planimetriche e dimensionali tra la tipologia del "dolmen a galleria", attestata quasi esclusivamente nella Puglia centrale, e quella del "dolmen semplice", diffusa unicamente nel Leccese (). Le strutture del primo gruppo, più imponenti di quelle salentine, sono caratterizzate dalla frequente copertura con accumuli ordinati di terra o pietrame e dalla presenza di un lungo corridoio d'accesso e di partizioni interne della camera sepolcrale riservata alla deposizione degli inumati 4 . Tra le più note, si possono citare: i D. Albarosa, Chianca ( e Frisari nel territorio di Bisceglie (fig.
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