Atti Convegni by isabella marchetta
C. Ebanista, M. Rotili (a cura di), Prima e dopo Alboino. Sulle tracce dei Longobardi. Atti del Convegno internazionale di studi (Cimitile-Nola-Santa Maria Capua Vetere, 14-15 giugno 2018), 2019
Al termine del lavoro di schedatura dell'intero nucleo di oggetti provenienti dalla necropoli di ... more Al termine del lavoro di schedatura dell'intero nucleo di oggetti provenienti dalla necropoli di Vicenne, si propongono le prime conclusioni sulle formule del rito funerario, lette nella loro dinamicità e con alcuni presupposti inediti.
Nel contempo, una panoramica di respiro europeo ha consentito di inserire il caso di studio molisano in un substrato allogeno, che, pur ancora discusso, va progressivamente chiarendosi con esempi, al di fuori della penisola, di stringente confronto.
I ritrovamenti dalle necropoli longobarde centro-europee e italiane di ambito longobardo e da alcuni sepolcreti àvari del bacino carpatico, analizzati con un approccio interpretativo multidisciplinare, rivelano paralleli di peculiare valore, circoscrivendo il senso del rituale.
Il tema allora esce dalla scia degli studi di matrice etnica e delinea una rinnovata idea di identità di gruppo, segnando ragionamenti sul concetto stesso di identità etnica che, evidentemente, devono farsi meno “blindati”, attingendo alle scienze sociali: il passaggio è dalla ritualità performante al simbolismo tribale inteso come legame di origini.
P. Pergola, S. Roascio, E. Dellù (a cura di), SIT TIBI TERRA GRAVIS Sepolture anomale tra età medievale e moderna Atti del Convegno Internazionale di Studi Albenga-SV (Palazzo Oddo, 14-16 ottobre 2016) , 2023
Graphic design and layout: Elena Dellù Cover: In the background picture of the Angel of Death who... more Graphic design and layout: Elena Dellù Cover: In the background picture of the Angel of Death who grabs the dying soul (from DI NOLA A. M. 2006, La Nera Signora. Antropologia della morte e del lutto, Roma); in the foreground prone burial found in San Calocero of Albenga in 2014 (Savona-Italy), (archaeological excavation under italian ministerial concession, Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Direzione Generale per le Antichità, prot. 3433 29/04/2014).
Nizzo V. (ed.), Antropologia e Archeologia dell'Amore, 2021
Progetto Grafico Giancarlo Giovine per la Fondazione Dià Cultura Tutti i diritti riservati. Nessu... more Progetto Grafico Giancarlo Giovine per la Fondazione Dià Cultura Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro, senza l'autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell'Editore. All rights reserved. No part of this publication may be reproduced, stored in a retrieval system, or transmitted in any form or by any means, electronic, mechanical, photocopying, recording or otherwise, without the prior permission of the publishers.
Tiziano Mannoni. Attualità e sviluppi di metodi e idee. Volume 2, 2021
Il rame e l'argento delle Colline Metallifere (alta val di Pecora) nel XIII secolo. Metodologie m... more Il rame e l'argento delle Colline Metallifere (alta val di Pecora) nel XIII secolo. Metodologie multidisciplinari per lo studio dei bacini di approvvigionamento e del ciclo di produzione dei solfuri misti
LII Convegno Internazionale della Ceramica sul tema Ceramica ligure e ceramica siciliana a confronto, (Savona-Genova, 11-12 Ottobre 2019), 2020
a cura di Umberto Moscatelli, Daniele Sacco, ricerche series maior 12, 2021
Il contributo, articolato in due parti, intende fornire un quadro preliminare dei dati di scavo p... more Il contributo, articolato in due parti, intende fornire un quadro preliminare dei dati di scavo pertinenti alla necropoli di Contrada Cavallino di Montecosaro (MC) in riferimento alla sua incidenza sulle dinamiche insediative tra età romana e tardoantica nell’area del basso Chienti. A tale inquadramento generale segue una riflessione avente a tema la ritualità funeraria applicata a questa necropoli. Si discutono infatti una serie di pratiche e rituali che accompagnano il vissuto della morte nelle fasi cruciali dell’elaborazione compiuta del pensiero cristiano, con una ricca gamma di reminiscenze e “riforme” tra IV e VI secolo. A testimonianza della molteplicità dei rituali connessi la deposizione del defunto nel cimitero no spaventoso revenant convive con le nude sepol¬ture entro il sudario, spartane nel loro credo di corpo dimora dell’anima, così come con un bambino in enchytrismòs convive con una sepoltura incinerata.
Poster redatto per la Giornata di studi "Landscape - Paesaggi culturali", promosso dalla Fondazione Dià Cultura. , 2019
Progetto Grafico Giancarlo Giovine per la Fondazione Dià Cultura Tutti i diritti riservati. Nessu... more Progetto Grafico Giancarlo Giovine per la Fondazione Dià Cultura Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro, senza l'autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell'Editore. All rights reserved. No part of this publication may be reproduced, stored in a retrieval system, or transmitted in any form or by any means, electronic, mechanical, photocopying, recording or otherwise, without the prior permission of the publishers.
Atti del L Convegno Internazionale della Ceramica sul tema Cinquant’anni di Studi sulla ceramica e il contributo del Centro Ligure per la Storia della Ceramica (Savona, 6-7 Ottobre 2017), 2018
M. Boccuzzi, P. Cordasco (a cura di) Civiltà a contatto nel Mezzogiorno normanno svevo: economia, società, istituzioni: atti delle ventunesime giornate normanno-sveve (Melfi, Castello federiciano, 13-14 ottobre 2014). Atti XXI Giornate Normanno-Sveve, 2018
A. Coscarella (a cura di), Il vetro in Italia: testimonianze, produzioni, commerci in età bassomedievale. Il vetro in Calabria: vecchie scoperte, nuove acquisizioni (Università della Calabria Aula Magna, 9-11 giugno 2011), XV Giornate di studio sul vetro AIHV, Rossano 2012, pp. 171-194.
«Archeologia Medievale. Numero monografico sul tema: Mondi rurali d’Italia: insediamenti, struttura sociale, economica. Secoli X-XIII», XXXVII (2010), pp. 185-191
Lo studio sulle forme dell'insediamento in Basilicata tra Tardantichità e Medioevo registra, dive... more Lo studio sulle forme dell'insediamento in Basilicata tra Tardantichità e Medioevo registra, diversamente dall'analisi delle fasi cronologiche più antiche, una sensibile lacuna per ciò che riguarda l'apporto archeologico. In tale panorama, un recente volume dedicato al Medioevo (Fonseca 2006a) ha considerato gli aspetti storici, religiosi, socio-economici e demografici, storico-artistici ed architettonici, partendo dal presupposto "fisiografico" di un contesto regionale, o per meglio dire territoriale dai confini geografici e culturali di difficile e complessa individuazione 1 . L'acquisizione dei dati e delle informazioni desunte da questo lavoro è stata accostata ai risultati di più recenti indagini legate a progetti di ricerca in corso 2 , per tentare di delineare un quadro d'insieme sulla evoluzione delle forme di insediamento e di sfruttamento territoriale tra X e XIII secolo. La preliminarietà di tale tentativo, unita alla relativa esiguità delle indagini, giustifica anche l'impostazione del lavoro che, ancora lontano dal configurarsi come una sintesi a tutti gli effetti, procederà per comparti, illustrando quanto noto sugli elementi "diagnostici" per le forme dell'insediamento e le sue trasformazioni, come i centri urbani, cui si accennerà brevemente, le campagne e i siti fortificati, relativamente ad alcuni comparti territoriali sui quali si sono concentrate le nostre ricerche. La cifra più strettamente archeologica offerta dall'analisi dei manufatti, è stata utilizzata per illustrare lo stato dell'arte sulle conoscenze relative alla circolazione della ceramica tra Altomedioevo e Medioevo nel contesto regionale, per il quale sono forti ancora le lacune, quantomeno per i dati provenienti da contesti indagati stratigraficamente, e limitato di conseguenza il panorama di riferimento. È nostra opinione che non sia ancora possibile definire quadri esaustivi sulla produzione, circolazione ed uso delle diverse classi rappresentate e pertanto delineare contesti sociali ed economici con strette periodizzazioni, tuttavia l'occasione di questo lavoro ci ha spronati ad iniziare un'analisi sistematica di tutto l'edito e, grazie alla disponibilità della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Basilicata 3 , la rilettura di nuclei di materiale proveniente da vecchi e nuovi contesti inediti. * Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali CNR -Scuola di Specializzazione in Archeologia Matera, UniBas. ** Specialista in archeologia tardoantica e medievale. 1 Sulla compresenza temporale e culturale dei due termini che definiscono la regione: "Lucania" e "Basilicata", v. Dalena 2006. Nella divisione amministrativa augustea la Lucania e l'attuale Calabria costituivano la "regio III: Lucania et Bruttii" e tale divisione venne mantenuta fino ad età tardoantica sotto Giustiniano, giungendo fino al periodo dell'invasione longobarda quando, nel Catalogus Provinciarum Italiae di Paolo Diacono vengono descritti i limiti geografici della sesta provincia Lucania e Bruttium. L'assetto politico amministrativo dell'antica provincia romana verrà smembrato solo in seguito alla divisio ducatus tra Radelchi e Siconolfo dell'894, con la costituzione dei gastaldati e l'assegnazione a Siconolfo della parte nord-occidentale della regione e, alla fine del X secolo, secondo Guillou (o inizi XI, secondo von Falkenhausen e Burgarella), con la costituzione del tema bizantino della Lucania, con centro amministrativo Tursi. Ciò contribuì a delineare una sostanziale dualità politica ed amministrativa, ma anche economica, della regione tra aree sotto il controllo longobardo e aree sotto il controllo bizantino. Tuttavia tale assetto appare, alla luce di una lettura integrata dei fenomeni insediativi nonché culturali, troppo schematico e rigido; esistono "aree" di più difficile individuazione, non facilmente o semplicemente "etichettabili" come longobarde o bizantine, sulle quali le ricerche in corso stanno tentando di fornire nuove interpretazioni. In seguito all'occupazione normanna, la regione venne divisa nei due Giustizierati di Salerno e di Basilicata, divisione che permane, anche se articolandosi maggiormente, fino ad età angioina.
Please cite this article in press as: S. Rella, et al., Provenancing of VI-VII century terra sigi... more Please cite this article in press as: S. Rella, et al., Provenancing of VI-VII century terra sigillata coming from Matera burial area by X-ray photoelectron spectroscopy, Journal of Cultural Heritage (2015), http://dx.Available online xxx
1 Per una breve sintesi sull'argomento si veda CEGLIA, MARCHETTA 2015. 2 Siti: Santa Lucia al Bra... more 1 Per una breve sintesi sull'argomento si veda CEGLIA, MARCHETTA 2015. 2 Siti: Santa Lucia al Bradano, Ponte San Giuliano, Ovile Dragone, sponda destra del medio Bradano; area urbana "Banca Italia", Picciano (Canale Santo Stefano e Porticella) in direzione Gravina di Puglia (BA); Timmari (Montagnola, Serrone e Mote Igino) e San Martino, sponda sinistra del medio Bradano. 131 Isabella Marchetta ELEMENTI VASCOLARI NEI CORREDI FUNERARI ALTOMEDIEVALI LUCANI (V-VII SECOLO): RIFLESSIONI SU MORFOLOGIE E CONSUETUDINI RITUALI.
In copertina: Lucerna di produzione locale (V-VI secolo) dalla catacomba di S. Severo a Napoli. A... more In copertina: Lucerna di produzione locale (V-VI secolo) dalla catacomba di S. Severo a Napoli. A pagina 1: Bottiglia di vetro (fine VI secolo) dalla necropoli di via Egiziaca a Napoli.
In copertina: Lucerna di produzione locale (V-VI secolo) dalla catacomba di S. Severo a Napoli. A... more In copertina: Lucerna di produzione locale (V-VI secolo) dalla catacomba di S. Severo a Napoli. A pagina 1: Bottiglia di vetro (fine VI secolo) dalla necropoli di via Egiziaca a Napoli.
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Atti Convegni by isabella marchetta
Nel contempo, una panoramica di respiro europeo ha consentito di inserire il caso di studio molisano in un substrato allogeno, che, pur ancora discusso, va progressivamente chiarendosi con esempi, al di fuori della penisola, di stringente confronto.
I ritrovamenti dalle necropoli longobarde centro-europee e italiane di ambito longobardo e da alcuni sepolcreti àvari del bacino carpatico, analizzati con un approccio interpretativo multidisciplinare, rivelano paralleli di peculiare valore, circoscrivendo il senso del rituale.
Il tema allora esce dalla scia degli studi di matrice etnica e delinea una rinnovata idea di identità di gruppo, segnando ragionamenti sul concetto stesso di identità etnica che, evidentemente, devono farsi meno “blindati”, attingendo alle scienze sociali: il passaggio è dalla ritualità performante al simbolismo tribale inteso come legame di origini.
Nel contempo, una panoramica di respiro europeo ha consentito di inserire il caso di studio molisano in un substrato allogeno, che, pur ancora discusso, va progressivamente chiarendosi con esempi, al di fuori della penisola, di stringente confronto.
I ritrovamenti dalle necropoli longobarde centro-europee e italiane di ambito longobardo e da alcuni sepolcreti àvari del bacino carpatico, analizzati con un approccio interpretativo multidisciplinare, rivelano paralleli di peculiare valore, circoscrivendo il senso del rituale.
Il tema allora esce dalla scia degli studi di matrice etnica e delinea una rinnovata idea di identità di gruppo, segnando ragionamenti sul concetto stesso di identità etnica che, evidentemente, devono farsi meno “blindati”, attingendo alle scienze sociali: il passaggio è dalla ritualità performante al simbolismo tribale inteso come legame di origini.
Si occupa del tema interessantissimo della rigenerazione delle periferie attraverso la narrazione dei cittadini di quelle stesse periferie, offrendo un tema che funge da elemento comune di memorie contemporanee e passate.
Il tema del 2018, volume dell'antologia entro cui è contenuto il mio racconto, è Umanità.
Nel libro, attraverso le narrazioni di vita di cantiere, si intrecciano i temi dell'archeologia emotiva e del nuovo concetto di divulgazione come condivisione.