Andrej Kiska
Andrej Kiska (Poprad, 2 febbraio 1963) è un imprenditore e politico slovacco, Presidente della Slovacchia dal 2014 al 2019[1].
Andrej Kiska | |
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4º Presidente della Repubblica Slovacca | |
Durata mandato | 15 giugno 2014 – 15 giugno 2019 |
Capo del governo | Robert Fico Peter Pellegrini |
Predecessore | Ivan Gašparovič |
Successore | Zuzana Čaputová |
Dati generali | |
Partito politico | Indipendente |
Titolo di studio | Laurea in microelettronica |
Università | Slovenská technická univerzita di Bratislava |
Professione | Imprenditore |
Firma |
Biografia
modificaSi è laureato in microelettronica[2] alla Slovenská technická univerzita di Bratislava. È sposato con Martina Kisková ed ha quattro figli Andrej, Natália, Veronika e Viktor.
Ha cominciato la sua carriera lavorativa come progettista per la società Naftoprojekt del suo paese natale.[2] In seguito si è trasferito negli Stati Uniti d'America per un breve periodo.[2] Al suo rientro in Slovacchia ha cominciato ad operare nel settore del lusso e dei preziosi.[2]
Ha fondato due società di credito nel 1996, poi cedute nel 2005 a una banca[1], per mezzo delle quali ha ottenuto il successo economico divenendo un imprenditore milionario.[3] Con parte del denaro ricavato ha dato vita alla Fondazione Angelo buono (Dobrý anjel) impegnata nel fornire sostegno finanziario alle famiglie con bambini ammalati di cancro.[2]
Europeista[2], in vista delle elezioni presidenziali del 2014 ha deciso di candidarsi come indipendente, anche se è stato ritenuto vicino a Scientology, nonostante le ripetute smentite.[4] Al primo turno, al quale hanno partecipato 13 candidati, è risultato secondo con il 24% circa delle preferenze, superato dal socialista Robert Fico, presidente del consiglio in carica, che ha ottenuto il 28% dei voti.[5] Il deputato conservatore indipendente Radoslav Prochazka è arrivato terzo con il 21,3% dei voti.[5] Al secondo turno è risultato eletto: è divenuto pertanto il quarto presidente della Slovacchia eletto a suffragio universale, dal giorno della separazione della Repubblica Ceca.
Nel marzo 2018 è chiamato ad assumere decisioni riguardanti la fine del Governo Fico III, conseguente all'omicidio del giornalista slovacco Ján Kuciak e della sua compagna.[6] Kuciak è stato ucciso il 22 febbraio 2018 dalla 'Ndrangheta mentre stava conducendo una serie di indagini riguardanti casi di corruzione e truffe intorno ai fondi strutturali dell’Unione Europea, per il sito di notizie slovacco Aktuality.[6] Kuciak aveva sostentuto nel suo ultimo scritto, pubblicato postumo, l'esistenza di rapporti tra la 'Ndrangheta calabrese e alcuni membri del Governo Fico.[7] In seguito al duplice assassinio, si sono dimessi in successione: il ministro della Cultura Marek Maďarič, il ministro dell'Interno Robert Kaliňák (travolto dalle proteste di piazza e accusato di aver mentito sui rapporti del Governo con i criminali della 'Ndrangheta, sospettati, arrestati e poi rilasciati, di avere avuto un ruolo nell'omicidio Kuciak[8]), ed il primo ministro Robert Fico.[6][7] Quest'ultimo si è visto costretto a rassegnare le dimissioni dopo che, Most-Híd, uno dei tre partiti di maggioranza, aveva annunciato di voler richiedere nuove elezioni nel caso in cui non vi fosse stato un rimpasto di governo.
Il 16 marzo 2018 affida a Peter Pellegrini, vice primo ministro del Governo Fico III, l'incarico di formare un nuovo Governo[9] L'opposizione critica la scelta poiché la figura di Peter Pellegrini viene considerata troppo vicina a Robert Fico. Sorgono proteste di piazza che invocano nuove elezioni.[10]
Il 20 marzo 2018 respinge la richiesta del primo mistro designato di formare un nuovo Governo, formulando specifiche riserve sulla proposta dei ministri.[11] Quindi chiede a Pellegrini di proporre una nuova lista di nomine di membri del governo.[11]
Il 22 marzo 2018 approva la lista di ministri proposta da Peter Pellegrini e lo nomina primo ministro.[12] L'incarico di ministro dell’Interno del Governo Pellegrini è stato affidato a Tomáš Drucker, politicamente indipendente, scelto dal Pellegrini per la sua imparzialità, con lo scopo (richiesto dal presidente Kiska) di garantire la regolarità dell'indagine sulla morte di Ján Kuciak.[12]
Rinuncia a un secondo mandato, e sostiene la candidatura di Zuzana Čaputová.
Nel 2019 è entrato a fare parte del partito Per il Popolo.
Onorificenze
modificaOnorificenze slovacche
modificaOnorificenze straniere
modificaNote
modifica- ^ a b Il manager filantropo Kiska nuovo presidente della Slovacchia. Fico ammette sconfitta, la Repubblica.it, 30 marzo 2014.
- ^ a b c d e f Slovacchia, Kiska eletto presidente, La Stampa.it, 30 marzo 2014.
- ^ Slovacchia: ballottaggio presidenziale fra Fico e Kiska, Euronews.com, 29 marzo 2014. URL consultato il 30 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2014).
- ^ Slovacchia, presidenziali: Fico avanti ma servirà il ballottaggio, Euronews.it, 16 marzo 2014. URL consultato il 30 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2014).
- ^ a b Slovacchia, presidenziali: si va al ballottaggio Fico-Kiska il 29 marzo, La Presse.it, 16 marzo 2014. URL consultato il 30 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2014).
- ^ a b c L’omicidio del giornalista slovacco Ján Kuciak, in Il Post.it, 27 febbraio 2018.
- ^ a b Il primo ministro slovacco Robert Fico si dimetterà in seguito all’omicidio del giornalista Ján Kuciak, in Il Post.it, 14 marzo 2018.
- ^ Omicidio giornalista Kuciak, ministro Interno si dimette travolto dalle proteste, in Repubblica.it, 12 marzo 2018.
- ^ Slovacchia, Pellegrini sarà premier dopo dimissioni di Fico, in RaiNews.it, 16 marzo 2017.
- ^ Le proteste in Slovacchia per chiedere nuove elezioni, in Il Post.it, 17 marzo 2017.
- ^ a b Peter Pellegrini è il nuovo primo ministro slovacco, in Il Post.it, 22 marzo 2017.
- ^ https://www.prezident.sk/en/
- ^ https://www.president.ee/en/estonia/decorations/bearer/19319/andrej-kiska/
- ^ Gala Dinner
- ^ Tabella degli insigniti
Altri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Andrej Kiska
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Andrej Kiska
Collegamenti esterni
modifica- Kiska, Andrej, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Andrej Kiska, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 310519841 · ISNI (EN) 0000 0004 3657 4583 · LCCN (EN) n2014043621 · GND (DE) 1125412976 |
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