Arcidiocesi di Lepanto

L'arcidiocesi di Lepanto (in latino: Archidioecesis Naupactensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Lepanto
Sede arcivescovile titolare
Archidioecesis Naupactensis
Chiesa latina
Sede titolare di Lepanto
Il porto di Lepanto oggi
Arcivescovo titolaresede vacante
IstituitaXIV secolo
StatoGrecia
Arcidiocesi soppressa di Lepanto
ErettaI secolo
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche
La battaglia di Lepanto in un dipinto di Paolo Veronese.

Indicata in greco anche con il nome di Naupaktos (Ναύπακτος), essa era anticamente una sede metropolitana dell'Epiro, documentata nelle Notitiae Episcopatuum del patriacato di Costantinopoli fino al XV secolo.[1]

La diocesi fu eretta forse già nel I secolo. Il primo vescovo noto è tuttavia Callicrate, presente al concilio di Efeso del 431. Altri vescovi noti prima del 1054 sono: Ireneo, che partecipò al concilio di Calcedonia nel 451; Antonio, che prese parte al Concilio di Costantinopoli dell'879-880 che riabilitò il patriarca Fozio;[2] Eustrazio, il cui nome è stato restituito dalla scoperta del suo sigillo databile al X secolo;[3] e un vescovo anonimo, documentato nel 1026.[4]

La sede di Naupacto fu dipendente dal Papa come patriarca dell'Occidente sino al 733 e suffraganea dell'arcidiocesi di Nicopoli. Con la caduta in disgrazia di Nicopoli e contestualmente al passaggio della provincia ecclesiastica al Patriarcato di Costantinopoli, la diocesi fu elevata al rango di metropolia. La Notitia Episcopatuum composta all'epoca dell'imperatore Leone VI (inizio X secolo) attribuisce a Naupacto otto sedi suffraganee: Bonizza, Aeto, Acheloo, Roga, Giannina,[5] Fotice, Adrianopoli e Butrinto.[6] Sotto l'imperatore Manuele Comneno fu aggiunta anche la sede di Chimera;[7] le suffraganee poi furono ridotte a quattro alla fine del XV secolo.

Nel Medioevo la città divenne nota in Occidente con il nome di Lepanto. Con questo nome fu eretta un'arcidiocesi di rito latino, che durò fino alla caduta della dominazione veneziana alla fine del Quattrocento. Nei pressi della città si svolse, nel 1571, la famosa battaglia di Lepanto.

Dal XIV secolo Lepanto è annoverata tra le sedi arcivescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 25 settembre 1977.

Cronotassi dei vescovi

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Vescovi e arcivescovi greci

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  • Callicrate † (menzionato nel 431)
  • Ireneo † (menzionato nel 451)
  • Antonio † (menzionato nell'879)
  • Eustrazio † (X secolo)[8]
  • Anonimo † (menzionato nel 1026)

Arcivescovi latini

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  • Rostaing de Candole, O.P. † (14 settembre 1307 - dopo il 1327 deceduto)
  • Iurefortis, O.P. † (24 agosto 1329 - ?)
  • Giovanni † (? deceduto)
  • Eustachio di Ancona, O.F.M. † (26 giugno 1345 - ? deceduto)
  • Bertrand Mercier, O.P. † (25 maggio 1349 - ? deceduto)
  • Hermann von Siebelerben, O.T. † (3 giugno 1353 - ? deceduto)
  • Donato di Benevento, O.E.S.A. † (5 aprile 1367 - 3 settembre 1371 nominato vescovo di Bisarcio)
  • Giovanni di San Giovanni, O.F.M. † (20 ottobre 1371 - ? deceduto)
  • Giovanni di Pizolpassis, O.E.S.A. † (9 marzo 1373 - ? deceduto)
  • Juan Ruiz, O.E.S.A. † (7 agosto 1382 - ?)
  • Giovanni di Montelupone, O.F.M. † (1393 - ?)
  • Luchino di Guidobono, O.F.M. † (1396 - ?)
  • Benedetto di Arpino, O.F.M. † (1402 - ?)
  • Giovanni † (? deceduto)
  • Gregorio † (1456 - ? deceduto)
    • Nicola Protimo † (4 agosto 1464 - ? deceduto) (amministratore apostolico)
  • Felice de Lazzari † (16 maggio 1483 - ?)
  • Marco Saracco[9] † (prima del 1498 - dopo il 1513 deceduto)
  • Gerolamo Messi † (23 agosto 1518 - ? privato)
  • Antonio de Avila † (18 settembre 1518 - ? deceduto)

Arcivescovi titolari

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  1. ^ Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, indice p. 504, voce Naupaktos.
  2. ^ (DE) Antonios, Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit online, nº 20482.
  3. ^ (DE) Eustratios, Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit online, nº 21892.
  4. ^ (DE) Anonymus, Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit online, nº 32006.
  5. ^ Alcuni autori concordano con lo storico Procopio di Cesarea e identificano Giannina con l'antica Eurea, i cui abitanti erano stati trasferiti da Giustiniano I nella nuova sede di Giannina tra il 527 ed il 528. Cfr. v. Giannina, in Enciclopedia Treccani.
  6. ^ (ELFR) Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, pp. 284-285, nnº 575-583.
  7. ^ Parthey, "Hieroclis Synecdemus", Berlin, 1866, p. 121
  8. ^ (FR) Gustave Léon Schlumberger, Sigillographie de l'empire byzantin, 1884, p. 175.
  9. ^ Sanudo, Diarii, XXV, 607.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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