Cabrera (famiglia)

I Cabrera - talvolta indicati anche nella forma italianizzata Caprera[1] - furono una casa feudale catalana, fondata nell'XI secolo. Tra le più potenti ed influenti famiglie della Corona d'Aragona, possedettero i titoli di Visconte di Cabrera, Visconte di Àger, Conte di Modica, Conte di Osona e Conte di Urgell.

Cabrera
D'oro, alla capra di nero saliente, e la bordatura merlata dello stesso.
FondatoreGausfredo di Cabrera
Data di fondazioneXI secolo
Data di estinzione1526
Etniacatalana
Rami cadettiCabrera-Urgell (estinto nel 1314)

La fondazione del casato viene fatta risalire all'XI secolo, ed attribuita ad un Gausfredo († 1017), cavaliere di origine germanica, figlio di Vitale[2], che nel 1002 risulta essere il primo signore documentato del castello di Cabrera[3][4], nella comarca catalana di Osona.

A Gausfredo succedette il figlio Gueraldo I († 1050), che nel 1033 sposò Ermessenda di Montsoriu, XI viscontessa di Girona e figlia di Amato, e lo rese padre di Ponzio I.[5] Primo visconte di Girona del suo casato, Ponzio I († 1105) sposò Letgarda di Tost, figlia di Arnau, visconte di Àger, da cui ebbe quattro figli; il primogenito fu Gueraldo II († 1132), XIII visconte di Girona, che dal nonno materno ereditò la Viscontea di Àger. Vassallo dei Conti di Barcellona e dei Conti di Urgell, militò nell'esercito cristiano guidato dal re Alfonso I di Aragona nelle guerre contro i musulmani, tra cui la vittoriosa battaglia di Balaguer del 1106.[5][6]

Ponzio II di Cabrera, XIII visconte di Girona († 1145), figlio di Gueraldo II, fu maggiordomo del re Alfonso VII di León, che lo creò Conte di Zamora.[6] Fu suo successore il figlio Gueraldo III († 1180), che nel 1145 cambiò la denominazione della Viscontea di Girona in quella di Viscontea di Cabrera[7]; fu trovatore in lingua occitana e fondò il monastero di Santa Maria de Roca-rossa. Dalla moglie Berengaria di Queralt, figlia di Berengario, conte di Queralt, ebbe i figli Ponzio e Arsenda, quest'ultima moglie del conte Ermengol VI di Urgell.

Ponzio di Cabrera e Queralt, terzo nel nome e II visconte di Cabrera († 1199), sposò la cugina Marchesa di Urgell, figlia di Ermengol, da cui ebbe i figli Gueraldo e Ponzio. Il primogenito Gueraldo, III visconte di Cabrera († 1228), nel 1213 si impossessò della Contea di Urgell, usurpata ai danni della cugina, la contessa Aurembiaix di Urgell. Sposato con la nobildonna Eilo Pérez de Castro, figlia di Pietro, signore di Paredes, ebbe cinque figli, tra cui Ponzio e Gueraldo, con il primo che gli succedette nel titolo di Conte di Urgell, e il secondo in quello di Visconte di Cabrera.

I Cabrera persero il possesso della Contea di Urgell nel 1314, dopo la morte del Conte Ermengardo X, il quale per testamento dispose il suo passaggio alla nobildonna Teresa di Entenza, nipote di Eleonora d'Urgell sorellastra del padre il Conte Alvaro († 1267), che fu moglie del re Alfonso IV di Aragona, ed attraverso questa unione la contea passò in dote agli Aragona.

Con Gueraldo V († 1242), continuò la linea dei Visconti di Cabrera che acquisirono il possesso di altri feudi, come la signoria di Montclús, e a metà XIII secolo fondarono la località di Hostalric, di cui furono signori.[8] Sposato con Raimonda di Moncada dei signori di Tortosa, ebbe quattro figli, tra cui Gueraldo, X visconte di Cabrera († 1278), e Raimondo; quest'ultimo fu milite al servizio del re Giacomo II d'Aragona nelle Guerre del Vespro in Sicilia, dove morì in battaglia nel 1298 durante l'assedio di Siracusa.[9]

Gueraldo VI ebbe una sola figlia femmina, Marchesa († 1328), attraverso la quale la Viscontea di Cabrera passò per via matrimoniale al conte Ponce V di Empúries, suo marito. Morto il Conte di Empúries nel 1313 senza lasciare eredi, i feudi della famiglia Cabrera furono ereditati dalla vedova, alla quale dopo la morte succedette il cugino Bernardo, figlio di Raimondo.[8]

Bernardo di Cabrera e Montclús, XI visconte di Cabrera († 1332), prese parte alla Conquista aragonese della Sardegna del 1323-26. Sposato alla nobildonna andalusa Elionor di Aguilar e Cardona, ebbe da costei tre figli, e di questi il figlio ed erede maschio fu Bernardo II. Bernardo di Cabrera e Aguilar, XII visconte di Cabrera (1298-1364), servì il re Pietro IV di Aragona detto il Cerimonioso, nelle spedizioni aragonesi in Sardegna e Castiglia, e per i suoi servigi il sovrano aragonese gli concedette la Viscontea di Bas e lo creò I conte di Osona nel 1356.[8] Consigliere del Re Pietro, fu vittima di una congiura organizzata dai nobili aragonesi che lo fecero accusare di tradimento, e perciò condannato alla decapitazione e alla confisca dei beni, nel 1364.[10] Il patrimonio confiscato al visconte Bernardo II di Cabrera, venne recuperato nel 1372 dal nipote Bernardo IV, che ne ottenne la restituzione per ravvedimento del Re d'Aragona, il quale riconobbe l'errore commesso.[11]

Bernardo di Cabrera e Foix, XIII visconte di Cabrera (1350-1423), fu il più illustre dei membri del suo casato. Fedele servitore della Corona d'Aragona, ebbe un ruolo attivo nella sottomissione della Sicilia, la cui nobiltà non riconosceva Martino di Luna, consorte della regina Maria di Sicilia, quale suo sovrano. Nel 1392, Martino fu incoronato Re di Sicilia, e il Cabrera fu premiato da questi dapprima con la nomina a Grande ammiraglio del Regno, e successivamente con l'investitura della Contea di Modica, il feudo più ricco ed importante di Sicilia, con amplissimi poteri mediante la formula Sicut Ego in Regno Meo, et Tu in Comitato Tuo. Divenuto il più potente feudatario dell'isola, dopo la morte del Re Martino nel 1410, tentò di impadronirsi del Regno di Sicilia - di cui era divenuto Gran giustiziere - cercando di spodestare dal trono Bianca di Navarra, seconda moglie di Martino. Sposato in prime nozze con la nobildonna Timbora d'Aragona e Arenós, e in seconde nozze con Cecilia d'Aragona e Monferrato dei conti di Urgell, ebbe quattro figli. Morto di peste nel 1423, gli succedette nei titoli e nei beni il primogenito Bernardo Giovanni (1400-1466), che fu capitano generale dell'armata catalana nella spedizione aragonese nel Regno di Napoli del 1436. Sposato con la nobildonna Violante di Prades e Aragona dei signori di Caccamo, ebbe quattro figli, tra cui Giovanni, XV visconte di Cabrera e XI conte di Modica (1425-1474), che nel 1461 fu capitano generale dell'esercito della Corona d'Aragona nelle battaglie contro la Francia.[12]

I Cabrera si estinsero in linea maschile con Giovanni di Cabrera e Ximénez, figlio del predetto Conte Giovanni, al quale succedette ancora in tenera età nel possesso dei suoi Stati, e che morì nel 1477. Gli succedettero la sorella maggiore Anna (1459-1526), e la figlia del suo fratellastro Giovanni, anch'ella di nome Anna (1510-1565), che fu moglie dell'ammiraglio Luis Enríquez y Téllez-Girón, duca di Medina de Rioseco, ed attraverso questa unione, tutti i beni feudali della famiglia passarono agli Enriquez.[13]

Genealogia

modifica
Signori di Cabrera e Visconti di Girona
 Gausfredo, signore di Cabrera († 1017)
NN
 
 
 Gueraldo I, signore di Cabrera († 1050)
Ermessenda di Montsoriu, viscontessa di Girona
 
    
 Ponzio, visconte di Girona e signore di Cabrera († 1105)
I Beatrice (?), II Letgarda di Tost
Siccarda
Alemando, signore di Cervelló
Ermessenda
Bernardo
 
   
 II Gueraldo II, visconte di Girona e di Àger e signore di Cabrera(† 1132)
I Elvira (?), II Stefania (?)
II Ponzio
II Pietro, canonico di Vic
 
     
 II Ponzio II, visconte di Girona e di Àger e signore di Cabrera(† 1145)
I Sancia (?), II Maria Fernandez di Traba (?)
II Arsenda
Ermengol VI di Urgell
II Gueraldo, signore di Montsonís e Ventoses
II Bernardo Gueraldo
II Pietro
 
     
I Gueraldo III, I visconte di Cabrera († 1180)
Berengaria di Queralt
I Beatrice
I Ferdinando Ponzio il maggiore
I Sancia († 1176)
Vela Gutiérrez, conte
II Ferdinando Ponzio il minore
Stefania López
Visconti di Cabrera e Conti di Modica
 I Gueraldo III, I visconte di Cabrera († 1180)
Berengaria di Queralt
 
 
 Ponzio III, II visconte di Cabrera († 1199)
Marchesa di Urgell
 
  
 Gueraldo IV, III visconte di Cabrera e conte di Urgell († 1228)
Eilo Pérez de Castro
Ponzio († 1205)
 
     
 Ponzio IV, conte di Urgell (1216-1243)
I Aurembiaix di Moncada, II Maria Gonzales Giron
 Gueraldo V, IV visconte di Cabrera († 1242)
Raimonda di Moncada
Alemanda
Guglielmo, signore di Cervelló
Rodrigo Ponzio, signore di Cigales, Mucientes e Santa Olalla († 1259)
Rodrigo, signore di Viacampo e Benavarri
  
     
 (Cabrera di Urgell)
Gueraldo VI, V visconte di Cabrera († 1278)
Sancia di Santa Eugènia de Berga
Raimondo, barone di Montclús († 1298)
Alamanda di Montclús
Margherita
Dionigi di Szepes
Gueralda
Guglielmo, barone di Montclús
  
  
 Marchesa, VI viscontessa di Cabrera († 1328)
Ponzio, conte di Empúries
Bernardo I, VII visconte di Cabrera († 1332)
Eleonora Yáñez de Aguilar
 
 
 Bernardo II, VIII visconte di Cabrera (1298-1364)
Timbora di Fenollet
 
  
 Ponzio IV († 1349)
Timbora di Fenollet
Bernardo III, IX visconte di Cabrera († 1368)
Margherita di Foix
 
     
 Bernardo III, IX visconte di Cabrera e conte di Modica (1350-1423)
I Timbora d'Aragona-Prades e Arenós, II Cecilia d'Aragona e Monferrato
Giovanna
Pietro d'Aragona, barone di Entenza
Ponzio
Costanza, badessa del monastero di Valldonzella (1364-1437)
Margherita
 
    
 I Bernardo Giovanni, X visconte di Cabrera e conte di Modica (1400-1466)
Violante di Prades e Aragona
I Timbora
Giovanni Fernández di Híjar
I Eleonora
Gilberto Centelles
I Sancia Gimena
Arcimbaldo di Foix-Grailly
 
    
 Giovanni, XI visconte di Cabrera e conte di Modica (1425-1474)
Giovanna Ximenes de Foix
Giacomo († 1467)
Bernardo († 1467)
Isabella († 1504)
Giovanni Raimondo Folch III de Cardona
 
   
Giovanni, XII visconte di Cabrera e conte di Modica († 1477)
Anna, XIII viscontessa di Cabrera e contessa di Modica (1459-1526)
Isabella

Armoriale

modifica

Lo stemma della famiglia Cabrera ha come simbolo una capra di colore nero su un campo d'oro, introdotto nel 1223 dal visconte Gueraldo IV di Cabrera.[14] Da lui derivò il ramo dei Conti di Urgell che modificò il proprio blasone con l'aggiunta dello scaccato d'oro e nero.[14]

  1. ^ NOBILIARIO DI SICILIA da Capra a Carbonaro, su bibliotecacentraleregionesiciliana.it. URL consultato il 19 marzo 2019.
  2. ^ J. Marqués Casanovas, Casals de Girona, vol. 4, Ajuntament de Girona, 2010, p. 24.
  3. ^ (ES) S. Sobrequés, Els comptes i els vescomtes fins al regnat de Pere el Catòlic, in Els barons de Catalunya, Història de Catalunya. Biografies catalanes, Vicens Vives, 1961, p. 44.
  4. ^ (ES) E. Fernández-Xesta y Vázquez, Los primitivos vizcondes del Condado de Girona, in Anales de la Real Academia Matritense de Heráldica y Genealogía (1994-1995), vol. 3, Real Academia Matritense de Heráldica y Genealogía, 1996, p. 62.
  5. ^ a b Fernández, p. 228.
  6. ^ a b Martínez Giralt, p. 32.
  7. ^ (CA) M. T. Ferrer i Mallol, Les relacions del comtat de Barcelona i de la Corona catalanoaragonesa amb els estat italians en el siegles XI-XII, in Tractats i negociacions diplomàtiques de Catalunya i de la Corona catalanoaragonesa a l'edat mitjana, vol. 1, Institut d'Estudis Catalans, 2009, p. 193.
  8. ^ a b c Martínez Giralt, p. 34.
  9. ^ (CA) J. M. Pons Guri, El castell de Montpalau. Pervivència de la jurisdicció d'un castell abandonat, in Acta historica et archaeologica mediaevalia, n. 25, Universitat de Barcelona, 2003, p. 526.
  10. ^ (CA) A. Martínez Giralt, L'agitat retir monàstic del vescomte Bernat II de Cabrera, in Quaderns de la Selva, n. 20, Centre d'estudis selvatans, 2008, pp. 44-45.
  11. ^ Martínez Giralt, p. 35.
  12. ^ F. Emanuele Gaetani, marchese di Villabianca, Della Sicilia nobile. Parte II, Libro IV, Palermo, Stamperia Santi Apostoli, 1757, p. 34.
  13. ^ Villabianca, pp. 34-35.
  14. ^ a b (CA) Ernesto Fernández-Xesta y Vázquez, Nacimiento de unas armas heráldicas catalanas: el caso del escudo del linaje de Cabrera, in Paratge, n. 22, Societat Catalana de Genealogia, Heràldica, Sigil·lografia, Vexil·lologia i Nobiliària, 2009, pp. 227-234.

Bibliografia

modifica
  • (ES) V. Coma Soley, Los Vizcondes de Cabrera. Condes Soberanos de Urgel, Condes de Módica y Osona, Vizcondes de Gerona, Bas, Ager y Montsoriu, Barcellona, Librería Balmés, 1968.
  • (CA) E. Llach i Palmada, N. Puig i Amat, L'arxiu del Vescomtat de Cabrera i Bas, Comtat d'Osona i de Mòdica, in Quaderns de la Selva, n. 17, Santa Coloma de Farners, Centre d'estudis selvatans, 2005.
  • M. Vindigni, I Cabrera, Conti di Modica tra Catalogna e Sicilia: 1392-1480, Torino, Graphot, 2008.
  • (ES) E. Fernández-Xesta y Vázquez, Nacimiento de unas armas heráldicas catalanas: el caso del escudo del linaje de Cabrera, in Paratge: quaderns d'estudis de genealogia, heràldica, sigil·lografia i nobiliària, n. 22, Madrid, Equipo Sirius, 2009.
  • (CA) A. Martínez Giralt, Parentela aristocràtica, domini i projecció sociopolítica els vescomtes de Cabrera entre 1199 i 1423, Girona, Universitat de Girona, 2015.

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN10950209 · GND (DE130359688