EBow
EBow è il nome commerciale di un dispositivo elettronico per chitarra prodotto a Los Angeles, California dalla Heet Sound Products.
Il nome EBow è l'abbreviazione di energy bow (o electronic bow) cioè "archetto elettronico"[1]
Funzionamento
modificaL'EBow contiene un circuito elettronico, alimentato da una batteria da 9V alloggiata nell'impugnatura, il quale produce un campo elettromagnetico che a sua volta induce una vibrazione continua nella corda che si trovi nel suo raggio d'azione: ciò consente all'esecutore un sustain illimitato, tale ad esempio da emulare il suono di strumenti ad arco (da cui il nome) o a fiato, e facilita alcune tecniche esecutive sulla tastiera della chitarra, in special modo il legato e il glissando.
L'EBow funziona su qualunque chitarra con corde metalliche, anche su chitarre folk prive di amplificazione; non è indicato invece per le chitarre classiche e altri strumenti che montano corde in nylon, come ad esempio l'ukulele.
Modalità d'uso
modificaIl dispositivo è concepito per far vibrare una sola corda alla volta, poggiandolo sulle due corde ad essa adiacenti, grazie ad appositi rilievi scanalati posti alla base della scocca e disegnati in modo da lasciar libera di vibrare la corda che si trovi nel mezzo. L'impiego dell'EBow sulla chitarra elettrica, grazie all'interazione con i pick-up, consente un'ampia gamma tonale e una varietà di tecniche esecutive. Ad esempio, il suo avvicinamento o allontanamento dal magnete – muovendolo longitudinalmente alle corde – consentono un discreto margine di controllo sull'intensità dell'innesco elettromagnetico e quindi sulla dinamica dell'esecuzione.[2]
L'EBow è disegnato in modo da permettere all'esecutore di passare agevolmente e rapidamente da una corda all'altra, senza staccarlo dalle corde stesse, con moto trasversale analogo a quello dell'archetto su uno strumento ad arco.[2] In presenza di magneti, la risposta delle corde è quasi istantanea; tuttavia, per ridurre al minimo l'interruzione di suono nel passaggio da una corda all'altra è necessario che nel movimento il dispositivo si trovi proprio sopra al pick-up, che è l'area di massima risposta. Tale posizione consente arpeggi anche molto veloci, simili alla tecnica dello sweep-picking o, di nuovo, agli arpeggi eseguiti sugli strumenti ad arco.[2] Altri effetti espressivi facilitati dall'EBow sono lo staccato e il reverse (cioè un suono che imita quello di una chitarra su un nastro riprodotto alla rovescia) ma entrambi riguardano più la manualità dell'esecuzione che la tecnologia in sé.[2]
L'uso dell'EBow sulla prima e sull'ultima corda può richiedere accorgimenti specifici, anzitutto perché in tali casi il dispositivo ha una sola corda adiacente su cui poggiare, anziché due; inoltre la corda più acuta, essendo la più sottile, è anche la più difficile da far vibrare, mentre la più grave, per le ragioni opposte, risponde molto più rapidamente.[2] In particolare, l'uso sulla corda più acuta può richiedere una lieve inclinazione dell'EBow mediante rotazione del polso, per avvicinare il dispositivo alla corda e preservare così l'effetto del campo magnetico.[2]
Storia
modifical'EBow fu ideato dallo statunitense Greg Heet, che lo brevettò nel 1969; il prototipo originariamente era montato all'interno della chitarra. Il primo modello portatile risale invece al 1974 e venne commercializzato dallo stesso Heet tramite la sua ditta, la Heet Sound Products, che lo presentò al NAMM di Chicago nel 1976.[1] Stando al racconto dell'inventore stesso, il suo primo cliente fu Jerry Garcia dei Grateful Dead, che ne acquistò tre esemplari.[1] Da allora, il dispositivo subì pochissime modifiche tecniche e praticamente nessuna nel design:
- nel 1983, con il secondo modello, fu aggiunto un interruttore di accensione e spegnimento;
- il terzo modello, prodotto nel 1989, produceva un innesco elettromagnetico più rapido e più potente;[1]
- nel 1998 fu presentato il PlusEBow (che nella pronuncia inglese richiama la parola placebo),[1] dotato di un secondo interruttore denominato: Fundamental/Harmonic che, invertendo la fase del campo magnetico, consentiva di commutare fra la nota fondamentale e la relativa armonica (nello specifico, l'ottava superiore) con effetto simile a quello del feedback.[1]
L'EBow fu utilizzato nel corso degli anni da molti artisti di fama internazionale, tra cui David Gilmour, Adrian Belew, Eddie Vedder, Stone Gossard e Mike McCready dei Pearl Jam, Martin Lee Gore dei Depeche Mode, David Bowie, R.E.M., Radiohead, Sigur Rós, Coldplay, The Edge degli U2, Smashing Pumpkins, Steve Hackett, Brian May dei Queen e Metallica.[3]
Note
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su E-bow
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su ebow.com.
- Elenco di artisti che hanno usato l'EBow, su ebow.securesites.net (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2014).
- Animazioni: guide all'uso dell'EBow, su ebow.com.