Felice di Borbone-Parma

principe consorte di Lussemburgo

Felice Vincenzo Maria di Borbone-Parma (Schwarzau am Steinfeld, 28 ottobre 1893Fischbach, 8 aprile 1970) è stato un principe spagnolo naturalizzato lussemburghese fu principe consorte di Lussemburgo come marito di Carlotta di Lussemburgo, granduchessa dal 1919 fino alla sua abdicazione nel 1964.

Felice di Borbone-Parma
Felice di Borbone-Parma in un ritratto fotografico d'epoca
Principe consorte di Lussemburgo
Stemma
Stemma
In carica6 novembre 1919 –
12 novembre 1964
PredecessoreMaria Anna di Braganza
SuccessoreGiuseppina Carlotta del Belgio
Nome completotedesco: Félix Marie Vincent
italiano: Felice Maria Vincenzo
TrattamentoSua Altezza Reale
NascitaSchwarzau am Steinfeld, 28 ottobre 1893
MorteFischbach, 8 aprile 1970 (76 anni)
Casa realeCasato di Borbone-Parma
PadreRoberto I di Parma
MadreMaria Antonia di Braganza
ConsorteCarlotta di Lussemburgo
FigliGiovanni
Elisabetta
Maria Adelaide
Maria Gabriella
Carlo
Alice
ReligioneCattolicesimo

Biografia

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Giovinezza

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Felice era il diciottesimo figlio, nonché ottavo maschio, di Roberto I di Parma e della seconda moglie, Maria Antonia di Braganza [1]; il padre era stato Duca di Parma dal 1854 al 1859, quando il ducato venne annesso ai Savoia, la madre invece era l'ultima figlia del re Michele I del Portogallo. Fra i vari fratelli di Felice vi erano la Principessa Maria Luisa di Bulgaria, l'Imperatrice Zita d'Austria e Luigi, sposato nel 1939 con Maria Francesca di Savoia. Il principe parmense era primo cugino della regina Elisabetta del Belgio, di Pietro Ferdinando di Toscana, Elisabetta Amelia di Liechtenstein e del Duca di Madrid.

Nonostante la perdita del trono di Roberto I, la famiglia parmense godettero di una notevole ricchezza, vivendo fra le dimore di Schwarzau am Steinfeld, luogo di nascita di Felice, nei pressi di Vienna, a Villa Pianore nel nord-ovest in Italia e in Francia, presso il Castello di Chambord. Con la morte del padre Roberto, avvenuta nel 1907, i figli maschi ebbero alcune problematiche nel contendersi il patrimonio, difatti i principi Sisto e Saverio, nati dal secondo matrimonio dell'ex duca di Parma, persero la causa, Felice rimase così con modeste prospettive [2].

Durante la battaglia di Caporetto, il Principe Felipe accompagnò il cognato Carlo I d'Austria che, ritornando da un viaggio a Trieste, visitò le truppe austriache impegnate sul fronte italiano; durante l'attraversata di un torrente, l'auto su cui viaggiava l'imperatore rimase bloccata e così l'autista e l'aiutante di campo cercarono di disincagliarla ma furono intrappolati dalla corrente e vedendo ciò, Felice, aiutato da diversi autisti, si gettò in acqua e salvò questi e riuscì a riportare l'Imperatore a riva [3]. Il Principe prestò servizio nei dragoni austriaci come tenente e capitano, per poi dimettersi dal suo incarico nel novembre 1918, quando l'Austria-Ungheria si sciolse.

Matrimonio

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Il 6 novembre 1919 Felice di Parma sposò la Granduchessa Carlotta di Lussemburgo, sua prima cugina materna; poco tempo prima delle nozze fu nominato dalla futura sposa quale Principe di Lussemburgo con decreto granducale, mentre con il matrimonio acquisì il titolo di Principe consorte di Lussemburgo. A differenza di alcuni consorti europei, come il Principe Filippo, Felice né adottò il cognome dinastico della moglie, ovvero Nassau, né rinunciò al proprio titolo e nome di Principe di Borbone-Parma; tutt'oggi, grazie a Felice, la famiglia granducale gode del trattamento di Altezza Reale. Felice e Carlotta si stabilirono nel Castello di Berg. La coppia ebbe sei figli:

Principe di Lussemburgo

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Principe Felipe di Lussemburgo.

Felice, principe consorte di Lussemburgo divenne Presidente della Croce Rossa fra il 1923 e 1932 e di nuovo fra il 1945 e il 1969. Venne nominato Colonnello dei reggimenti volontari lussemburghesi, nel 1920, e Ispettore generale dell'Esercito di Lussemburgo, carica che ricoprì dal 1945 al 1967.

Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale, il Lussemburgo venne invaso dalla Germania nazista e così la famiglia granducale dovette abbandonare il paese poco prima dell'arrivo delle truppe tedesche, stabilendosi prima in Francia, fino a quando venne a sua volta conquistata da Hitler, per poi, una volta ottenuto il permesso, si recarono in Portogallo, nel giugno 1940, ma successivamente si stabilirono a New York ed infine in Canada [4].

Ultimi anni e morte

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Nel 1945 la famiglia tornò in Lussemburgo. Carlotta abdicò nel 1964 e a succederle fu il figlio Giovanni, Granduca di Lussemburgo. Felice di Borbone-Parma morì l'8 aprile 1970 al Castello di Fiscbach, dove si era stabilito dopo l'abdicazione della moglie. Le sue spoglie riposano nella cripta della famiglia granducale sotto la Cattedrale di Notre-Dame.

Discendenza

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Dal matrimonio tra Felice e Carlotta di Lussemburgo nacquero sei figli:

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Carlo Ludovico di Borbone Ludovico I di Etruria  
 
Maria Luisa di Borbone-Spagna  
Carlo III di Parma  
Maria Teresa di Savoia Vittorio Emanuele I di Savoia  
 
Maria Teresa d'Austria-Este  
Roberto I di Parma  
Carlo di Borbone-Francia Carlo X di Francia  
 
Maria Teresa di Savoia  
Luisa Maria di Borbone-Francia  
Carolina di Borbone-Due Sicilie Francesco I delle Due Sicilie  
 
Maria Clementina d'Asburgo  
Felice di Borbone-Parma  
Giovanni VI del Portogallo Pietro III del Portogallo  
 
Maria I del Portogallo  
Michele del Portogallo  
Carlotta Gioacchina di Borbone-Spagna Carlo IV di Spagna  
 
Maria Luisa di Borbone-Parma  
Maria Antonia di Braganza  
Costantino di Löwenstein-Wertheim-Rosenberg Carlo Tommaso di Löwenstein-Wertheim-Rosenberg  
 
Sofia di Windisch-Grätz  
Adelaide di Löwenstein-Wertheim-Rosenberg  
Agnese di Hohenlohe-Langenburg Carlo Ludovico I di Hohenlohe-Langenburg  
 
Amalia Enrichetta di Solms-Baruth  
 

Onorificenze

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Onorificenze parmensi

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Onorificenze lussemburghesi

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Onorificenze straniere

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  1. ^ Felix of Parma's family, su unofficialroyalty.com.
  2. ^ Death of Duke Roberto I, su bing.com.
  3. ^ Arthur Polzer-Hoditz, The Emperor Karl, traduzione di D. F. Tait, Houghton Mifflin Company, 1930, pp. 371–372.
  4. ^ Philippe Bernier Arcand, L'exil québécois du gouvernement du Luxembourg (PDF), in Histoire Québec, vol. 15, n. 3, 2010, pp. 19–26. Ospitato su Erudit.
  5. ^ [1]
  6. ^ https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Charlotte,_Grand_Duchess_of_Luxembourg?uselang=it#/media/File:Bezoek_Luxemburgs_groot-hertogelijk_paar._Derde_dag._Haarlem_(Diner),_Bestanddeelnr_907-8120.jpg
  7. ^ [2]
  8. ^ Albanian Royal Court

Altri progetti

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Controllo di autoritàVIAF (EN304920899 · ISNI (EN0000 0000 5573 2672 · BAV 495/201256 · GND (DE136926630 · BNE (ESXX5188679 (data) · BNF (FRcb170892893 (data)