Lezzeno

comune italiano

Lèzzeno (Lescen[4] in dialetto comasco, AFI: /ˈlɛʃeŋ/) è un comune italiano di 2 006 abitanti della provincia di Como in Lombardia.

Lezzeno
comune
Lezzeno – Stemma
Lezzeno – Veduta
Lezzeno – Veduta
Veduta aerea di parte del Comune di Lezzeno
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Como
Amministrazione
SindacoMaurizio Boleso (Lega) dal 27-5-2019 (2º mandato dal 9-6-2024)
Territorio
Coordinate45°57′N 9°12′E
Altitudine202 m s.l.m.
Superficie20,7 km²
Abitanti2 006[1] (30-11-2020)
Densità96,91 ab./km²
Comuni confinantiArgegno, Bellagio, Colonno, Nesso, Sala Comacina, Tremezzina, Veleso, Zelbio
Altre informazioni
Cod. postale22025
Prefisso031
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT013126
Cod. catastaleE569
TargaCO
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 356 GG[3]
Nome abitantilezzenesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Lezzeno
Lezzeno
Lezzeno – Mappa
Lezzeno – Mappa
Posizione del comune di Lezzeno nella provincia di Como
Sito istituzionale

Il territorio lezzenese era già frequentato in epoca romana, come attestato dal ritrovamento di una lapide tombale del I-II secolo.[5]

Durante la guerra decennale, Lezzeno ospitava parte delle fortificazioni che costituivano il sistema difensivo dell'Isola Comacina, schierata dalla parte di Milano: una rocca, in località Castello, e una torre collocata sulla punta di Cavagnola.[5][6]

Gli annessi agli Statuti di Como del 1335 riportano il “comune de Lezino plebis Insule” come la località che, all'interno della pieve di Isola, aveva il compito della manutenzione del tratto di via Regina compreso tra il "ponte de Camozia in sursum" fino al "pontem de Colono".[7]

Anche da un punto di vista ecclesiale, Lezzeno dipese a lungo dalla pieve di Isola, entro la quale svolgeva le funzioni di viceparrocchia[8] e dalla quale si staccò nel 1780, quando la chiesa dei Santi Quirico e Giulitta venne elevata a sede di una parrocchia autonoma dal vescovo di Como Giambattista Muggiasca.

Sempre inserito nella stessa pieve, nel XVI secolo Lezzeno risulta parte del "feudo d'Isola", a sua volta compreso in quel "feudo di Colico" concesso dapprima ad Antonio Maria Quadrio (1555) e poi alla famiglia Alberti.[7] Nel 1640 il duca di Milano Filippo IV concesse Lezzeno e il resto della pieve d'Isola all'abate comasco Marco Gallio e, in seguito, ai suoi familiari.[7] All'estinzione dell'ultimo erede dei Gallio, nel 1686 il feudo ritornò alla Regia Camera del Ducato di Milano[7].

Inserito nella stessa pieve fino al termine del XVIII secolo, nel 1751 Lezzeno era soggetto a un pagamento quindecennale per l'avvenuta redenzone dall'infeudazione e si componeva di due comunità separate:

  • Lezzeno Superiore, comprensivo di Villa, Casate, Cendraro, Sosanna, Rozzo[7];
  • Lezzeno inferiore, che includeva le località di Bagnana, Carsolina, Ponisio, Pescaredo, Calvasino, Sormazanna e Carvagnana[7].

Simboli

modifica

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 giugno 1994.[9]

«Troncato di argento e di azzurro, al torrione di rosso, mattonato di nero, finestrato di uno dello stesso, privo di merli, rovinato a sinistra, attraversante. Ornamenti esteriori da Comune.»

Nello scudo sono raffigurati i ruderi del torrione di località Castello, al di sopra della frazione di Rozzo, i resti di una delle numerose torri erette lungo la sponda del lago per avvistare navi nemiche; la rocca faceva parte del sistema difensivo dell'Isola Comacina, prospiciente il paese. Lo smalto azzurro rievoca il lago, il metallo argenteo la roccia delle montagne che sovrastano l'abitato.

Monumenti e luoghi d'interesse

modifica
 
L'oratorio di S. Marta e, alle spalle, la parrocchiale dei SS. Quirico e Giulitta

Architetture religiose

modifica

La parrocchia di Lezzeno, dedicata ai santi Quirico e Giulitta, si estende sulla ex-statale lariana lungo circa sette chilometri[5] e comprende numerose architetture religiose dislocate in ben 17 frazioni disseminate lungo la statale stessa.

Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta

modifica
  Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta (Lezzeno).

Tra i luoghi di culto ricordiamo la chiesa parrocchiale dedicata ai santi Quirico e Giulitta: risale forse intorno al 1490-1520. Venne poi ampliata nel XVI secolo[10] e la facciata attuale, preceduta da un protiro a pianta rettangolare[10], attuale risale al 1929. Il campanile, datato 1856, ospita una lapide tombale romana del I-II secolo, rinvenuta all'interno del territorio comunale lezzenese.[5]

All'interno della chiesa, il presbiterio e la cappella di San Francesco comprendono rispettivamente opere pittoriche e decorazioni realizzate da Giulio Quaglio[10].

Oratorio di Santa Marta

modifica
  Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Santa Marta (Lezzeno).

Accanto alla parrocchiale sorge l'oratorio dedicato a santa Marta (sec. XIV)[11] ristrutturato di recente: sono visibili due affreschi ai lati dell'altare — Deposizione e Annunciazione (sec. XV) — e delle decorazioni in gesso sulla volta dell'altare stesso (sec. XVII). Inoltre il paliotto dell'altare, in scagliola, sempre del XVII secolo e infine le due panche in noce, una delle quali è datata 1619.

 
La chiesa della Santissima Trinità

Chiesa della Santissima Trinità

modifica
 
Chiesa di Santa Maria delle Grazie

Un'altra chiesa recentemente restaurata è quella dedicata alla Santissima Trinità: sorge in località Casacca e la si raggiunge tramite una scalinata che parte dalla frazione di Calvasino ed è adorna, ai lati, di cappellette affrescate con le stazioni di Via Crucis (1908). La chiesa della Santissima Trinità, sulla parete di fondo, presenta un dipinto databile verso il XVI secolo.


Chiesa della Madonna dei Ceppi

modifica

Un'altra chiesetta è situata ai piedi della montagna ed è dedicata alla Madonna dei Ceppi. Non presenta alcun aspetto artistico importante, salvo la statua in marmo della Madonna con il Bambino, che pare risalire al XV secolo. Il gruppo alpini di Lezzeno si fa carico della manutenzione di questa chiesetta.

 
Chiesa della Madonna dei Ceppi
 
Chiesa di Sant'Antonio
  • Chiesa di Sant'Antonio, presente in località Sormazzana almeno dalla seconda metà del Seicento.[12]
 
Chiesa di San Giuseppe
  • Chiesa di San Giuseppe, a pianta centrale ottagonale dotata di abside poligonale.[13] L'edificio è stato realizzato negli anni 1677-1678 direttamente sulle rive del Lario a Pescaù, sulla via per Rozzo.[13]
  • Chiesa di Santa Maria delle Grazie, presente in località Bagnana almeno dalla fine dell'Ottocento.[14]
 
Riflesso della chiesa di San Rocco
 
Torre di Rozzo

Architetture militari

modifica

Aree naturali

modifica
  • Sasso del Calvarone (o Sasso del Diavolo), mastodontico masso erratico evocativo del Calvario[18]
  • Scogliera dei Sassi Grosgalli[5]
  • Grotta dei Bulberi (o delle Carpe)[5]

Società

modifica

Evoluzione demografica

modifica

Demografia pre-unitaria

modifica
  • 1751: 730 abitanti[7]
  • 1771: 655 abitanti[19]
  • 1799: 690 abitanti[20]
  • 1805: 779 abitanti[20]
  • 1809: 721 abitanti[20]
  • 1853: 1 189 abitanti[21]

Demografia post-unitaria

modifica

Abitanti censiti[22]

Istituzioni, enti e associazioni

modifica

Tra le attività ludico-ricreative e culturali spiccano: il Centro Ricreativo e Bocciodromo Comunale; il museo storico della nautica e motonautica di Eugenio Molinari, situato presso gli omonimi cantieri, la Cartofila, l'A.C. Lezzeno, il Trekking Lezzeno, la Canottieri "La Sportiva"; il Corpo Musicale, fondato nel 1807 e oggi forte di 50 elementi, il Gruppo Alpini Lezzeno.

È tutt'oggi funzionante la Casa di Riposo per Anziani "Villa Citterio", in località Pescaù.

Geografia antropica

modifica
 
La frazione di Sossana

Frazioni

modifica
 
Lungolago e chiesa di San Giuseppe a Pescau

Lezzeno è suddivisa in 17 frazioni, qui sotto elencate da Ovest ad Est:

  • Cavagnola
  • Carvagnana
  • Crotto
  • Sormazzana
  • Calvasino
  • Pescaù
  • Ponisio
  • Carzolina
  • Bagnana
  • Chiesa
  • Rozzo
  • Sossana
  • Sostra
  • Cendraro
  • Morbia
  • Villa
  • Casate

Economia

modifica

L'economia era un tempo caratterizzata da tante piccole e floride attività artigianali per le quali è nota la sobrietà e l'operosità dei Lezzenesi stessi. Oggi risulta notevolmente ridimensionata dalla crisi economica, che ha colpito in particolar modo le attività della lavorazione del filo di ferro.

Sono presenti inoltre officine meccaniche e pollivendoli ambulanti (i cd. "girarrosti"), varie attività professionali, scuole di sci nautico. In espansione l'attività turistica ricettiva.

È presente una banca propria, fondata nel 1963: Banca di Credito Cooperativo di Lezzeno.

Amministrazione

modifica

Lezzeno è gemellato con Turate.

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2020 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 353, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ a b c d e f Borghese, p. 259.
  6. ^ a b Belloni et al., p. 26.
  7. ^ a b c d e f g Comune di Lezzeno, sec. XIV - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 6 maggio 2020.
  8. ^ Parrocchia dei Santi Quirico e Giulitta, sec. XVIII - [1989] – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 6 maggio 2020.
  9. ^ Lezzeno, su Archivio Centrale dello Stato.
  10. ^ a b c Chiesa dei SS. Quirico e Giulitta - complesso, Piazza Roma - Lezzeno (CO), su Architetture – Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 6 maggio 2020.
  11. ^ Chiesa di S. Marta, Piazza Roma - Lezzeno (CO), su Architetture – Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 6 maggio 2020.
  12. ^ Chiesa di S. Antonio - complesso, Via per Sormazzana - Lezzeno (CO), su Architetture – Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 6 maggio 2020.
  13. ^ a b Chiesa di S. Giuseppe, Via per Rozzo - Lezzeno (CO), su Architetture – Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 6 maggio 2020.
  14. ^ Chiesa di S. Maria delle Grazie, Frazione Bagnana - Lezzeno (CO), su Architetture – Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 6 maggio 2020.
  15. ^ SIUSA - Parrocchia dei SS. Quirico e Giulitta in Lezzeno, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 25 novembre 2020.
  16. ^ Torre di Rozzo, su triangololariano.it. URL consultato il 25 novembre 2020.
  17. ^ Belloni et al., p. 27.
  18. ^ Bartolini, p. 209.
  19. ^ Comune di Lezzeno, 1757 - 1797 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 6 maggio 2020.
  20. ^ a b c Comune di Lezzeno, 1798 - 1815 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 6 maggio 2020.
  21. ^ Comune di Lezzeno, 1816 - 1859 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 6 maggio 2020.
  22. ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28 dicembre 2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Bibliografia

modifica
  • Annalisa Borghese, Lezzeno, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992, p. 259.
  • Luigi Mario Belloni, Renato Besana e Oleg Zastrow, Castelli basiliche e ville - Tesori architettonici lariani nel tempo, a cura di Alberto Longatti, Como - Lecco, La Provincia S.p.A. Editoriale, 1991, p. 26.
  • Rino Cammilleri, Tutti i giorni con Maria, calendario delle apparizioni, Milano, Edizioni Ares, 2020, ISBN 978-88-815-59-367.
  • Franco Bartolini, I segreti del Lago di Como e del suo territorio, Cermenate, New Press Edizioni, 2016 [2006].

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN241891396
  Portale Lombardia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Lombardia