Lillo Gullo

poeta, aforista, giornalista, scrittore e saggista italiano

«Certi pomeriggi / è troppo il blu del cielo / per una persona sola.»

«Poi, all'imbrunire, la grande magia: / una luce stremata / si arrampicava sui muri di calce / e dal tetto più alto / cantava la sua ultima rosa.»

Lillo Gullo, all'anagrafe Calogero Giovanni Gullo (Aliminusa, 24 giugno 1952), è un poeta, aforista, giornalista e saggista italiano. Laureato in Sociologia all'Università di Trento, ha lavorato in Rai come regista e poi come giornalista. Ha collaborato alla realizzazione del TG Ragazzi. Nel 1999 ha vinto il Premio di Poesia Montale.

Lillo Gullo

Biografia

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Siciliano di Aliminusa, Lillo Gullo vive a Trento. Ha collaborato con i quotidiani l'Unità,[1] Alto Adige, L'Ora[2]e con i periodici Verifiche, La Città Futura e Quaderni Siciliani. Ha scritto saggi su Karl Popper, Tullio Pericoli, Robert Bosisio,[3] Franz Lenhart, Paolo Vallorz, Remo Wolf, Tex Willer.[4] Sue liriche sono state pubblicate sul Corriere della Sera[5] e su diverse antologie poetiche.

Approfondimenti

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Nel 1977 ha pubblicato con il fratello Tano Gullo Aliminusa. Strada, donna, religiosità, un saggio socio-antropologico i cui capitoli sulle donne in Sicilia sono stati rielaborati dal regista Maurizio Rotundi in forma di documentario trasmesso in prima serata su Rai Uno.[6][7]

Assieme ad Angelo Leonardi ha ideato e diretto per l'editore Ottaviano di Milano Musicomix, una collana di fumetti sui big del Jazz e del Rock. Il volume su Charlie Parker è diventato un "fumetto in tv"[8] mentre quello su Gato Barbieri, in seguito alla querela per diffamazione presentata dal sassofonista argentino, ha acceso un caso giornalistico nazionale.[9][10] La sentenza del Tribunale di Milano ha dato ragione agli autori, riconoscendo al fumetto la dignità di mezzo espressivo non limitato alle narrazioni di fantasia.[11]

Nel 1984 e nel 1985 ha seguito per il quotidiano L'Ora il Campionato di calcio di Serie A[12] e le partite degli Azzurri[13].

In Rai, nel 1986 è stato nel team dei registi che hanno diretto le riprese del Maxiprocesso alla mafia[14]nell'aula bunker allestita nel carcere Ucciardone di Palermo. Per Rai Tre ha curato la regia dei programmi L'Orecchiocchio,[15][16]Concertone e In Tournée.[17][18]

Sul finire degli anni Ottanta, dopo aver lasciato la regia per il giornalismo,[19]ha collaborato con Tiziana Ferrario e Filippo Gaudenzi alla realizzazione del TG Ragazzi, trasmissione di Rai Uno vincitrice nel 1998 del Telegatto.[20][21][22]

Per la Rai ha intervistato numerosi personaggi, tra cui Giulio Andreotti,[23]Mauro Rostagno[24] ed Ettore Sottsass.[25]

Nel 1999, con la silloge Il disertore, è stato tra i vincitori del Premio Internazionale Eugenio Montale, sezione inediti.

Nel 2002 Alda Merini ha dedicato a lui e alla moglie Flora Graiff la lirica Amore pubblicata dal Pulcinoelefante e poi ristampata dagli editori Manni ed Einaudi.[26]

Nel 2008 ha partecipato ai Parallel Events to Manifesta 7, Biennale Europea di Arte Contemporanea, con Beati. On the road in the room, mostra di suoi aforismi e fotopastelli di Flora Graiff, a cura di Luca Beatrice, Castel Toblino (TN), Cappella di Sant'Antonio.[27]

Sue poesie sono esposte nella collezione permanente del Bosco dei Poeti a Dolcè (VR) [28]

Dal 2010 è in pensione.[29]

Stile e poetica

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Secondo la critica, gli elementi che connotano lo stile poetico di Gullo sono la musicalità, la brevità del verso, il disincanto, l'ironia e il lessico estroso.

Maria Luisa Spaziani: «Una metrica leggera di eccezionale grazia e musicalità convoglia sentite e comunicative visioni di "piaceri terrestri" eppure "celesti"».[30]
Pietro Citati: «Ha molto talento: sia verbale che ritmico».[31]
Daniele Piccini: «Fra le voci qui proposte almeno due meritano di essere segnalate: quella di Lillo Gullo, felice e sonora, e quella, risoluta e originale di Paola Mastrocola».[32]
Alessandro Dell'Aira: «Lillo Gullo ha portato con sé, in trincea, un bagaglio di antropologo che gli consente di intendere la sensualità di un piatto di fichi neri assaporati d'estate al paese su una terrazza sospesa tra cielo e mare».[33]
Giuseppe Conte: «Il suo lirismo si stempera spesso in ironia e l'ironia si addolcisce di malinconia».[31]
Paolo Ruffilli: «Il demone aforistico ha fatto scoprire a Gullo quanta volontà definitoria riposasse dentro di lui e, messosi a servizio della sua vena lirica, gli ha consentito di dare forma di poesia ai tratti e ai contorni solitamente sfuggenti di cose, di atmosfere, di idee, di sensazioni».[34]
Maurizio Cucchi: «Lillo Gullo, giornalista siciliano che vive nel Trentino, non è un esordiente in poesia. Ricordo che nel '99 fu tra i vincitori del premio Montale e che la sua raccolta Il disertore è stata pubblicata da Crocetti nell'antologia 7 poeti del premio Montale. In ogni caso questo di Gullo è un raffinatissimo, piccolo libro di versi in cui molto, per immagine o per definizione, si può trovare della vita di ognuno, nei suoi movimenti di passaggio o di improvvisa, magica sospensione, e ha anche il pregio di essere felicemente leggibile».[35]
Francesca De Sanctis: «Ha ragione Squarotti quando scrive che Gullo è un "poeta raffinatissimo, suasivo, giocoso e ironico, avventuroso e amoroso, ma, in fondo, con il ritmo agile, e profondo al tempo stesso, della 'divina malinconia' del cuore". La sua stessa idea di poesia è racchiusa in Appunti per una poesia democratica in cui racconta episodi esemplari di vita. [...] Versi brevi, che racchiudono una riflessione profonda sullo scorrere del tempo e delle occasioni di una vita. In una parola: poesia».[36]
Giovanni Tesio: «Diario minimo di due estati in una ("Estate, molle stagione | di cocomeri e baci"), le poesie di Gullo si traducono in una sorta di elogio della stasi e della lentezza, dell'inerzia e del torpore. Un io negato (o meglio "sgovernato") che muove passi di lumaca catturando "calmeria di ozi" e "largheria di vedute". Ma soprattutto una cifra ironica e lieve. Giochi di lettera e di parola, rime argute, lessico estroso, musicalità metastasiana per un canto che "scarroccia" tra dolcezza e volubilità».[37]
Salvatore Silvano Nigro: «La memoria è pittorica. Più vicina a Rembrandt che a Guttuso: Penzolanti da uncini in metallo cromato | i quarti della bestia che fu un intero | trasmettono a chi guarda un brivido | al pari della lama del carnezziere | che ne asporta esatte porzioni. E parla un lessico, che ha l'aroma arcano di un dialetto omerico, e non disdegna la rimemorazione più recente».[38]
Renzo M. Grosselli: «Una poesia che è fatta soprattutto di parole, ma quando trovi il rigo della malinconia, nel ricordo o nel dolore definitivo della vita, allora il verso di Gullo si fa roncola che toglie il fiato al pensiero. E l'affanna».[39]
Gesualdo Bufalino: «Caro Gullo, è una lieta sorpresa saperLa poeta. E di umorosa bravura, con una propria e ben intonata voce (al di là dei fugaci e veniali imprestiti) fra passione e disincanto».[40]
Elena Fontana: «Prima che le memorie si sfrangino in luminosi o corrucciati lembi di pensiero, rincorre fragranze d'amore e di sogno... Ascolta l'eco di canti e rumori che la brezza del mare disperde. Mescola il pittoresco degli uomini con quello della natura, creando ritratti inediti di levantina festosità».[41]
Fabio Simonelli: «In Cerimonie della calura Lillo Gullo unisce un registro efficace e lucido come una rasoiata a un immaginario desueto e stranito, a volte gonfio di ironia, a volte amaro come il fiele».[42]
Giampiero Cinque: «Gullo aforista-poeta sfiora ma non tocca. Più che la sentenza che marchia a fuoco o il motto che aspira alla proverbialità, gli si addice l'allusione e il non detto. In un mondo che affoga nelle parole, la parsimonia del linguaggio è necessaria: Imbrattare un foglio candido: | scrivere, in fondo, | è il gesto di un vandalo».[43]
Salvatore Ferlita: «Un'arietta, quella che soffia tra le pagine di Gullo, in grado di far vibrare tutte quante le corde dell’esistenza, portandosi dietro la felicità soave come pure una perdurante malinconia. Ne viene fuori un "repertorio" seppiato di "fatti", tenuto assieme da una sorta di collante ironico, di sapienza graffiante: deterrente fondamentale, in questi casi, in grado di tenere a bada gli smottamenti improvvisi del cuore».[44]
Giorgio Bárberi Squarotti: «Come rapido è il testo, così il metro è breve, sempre sorretto da una suasosa musica che alacre suona e dice attesa, gioia, avventura, riflessione, soprattutto emozioni d'amore. Penso a componimenti esemplari, come Pani e baci, tre quartine veloci e armoniose che inventano con ilare ironia tutta una sequenza di metafore e di similitudini preziose e bizzarre per raccontare un’immaginazione d’amore, di grazia e di festosità unica: Porta briglie d'oro | e mani di mestolo: | ho mari da versare | (con cavallucci e coralli). | Porta mollette | e un canestro di vento: | ho cieli da stendere | (con rondini e con stelle). | Porta labbra di rose | e un pugnello di farina: | è la provvista degli amanti | (pani pochi, baci tanti)».[45]

Pubblicazioni

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  • Conoscenza e impegno: le proposte del razionalismo critico, Verifiche, anno III, n. 2, Trento, giugno 1974
  • (con Tano Gullo), Comandiera o subalterna?, in Quaderni Siciliani, Palermo, nn. 9-10, ottobre-dicembre 1974
  • Popper e lo storicismo, Verifiche, anno IV, nn. 3-4, Trento, 1975
  • (con Tano Gullo), Aliminusa. Strada, donna, religiosità. Prospettive socio-antropologiche della cultura contadina, Roma, Savelli Editore, 1977
  • (con Nello Ajello, Tommaso Chiaretti, Oreste del Buono, Giulia Massari, Emanuele Pirella, Arturo Carlo Quintavalle, Lietta Tornabuoni, Luigi Vaccari), Pericoli – Pirella, premessa di Giulio Carlo Argan, saggio introduttivo di Arturo Carlo Quintavalle, Feltrinelli, Milano, 1978
  • Profumi trentini nell'America di Galep, in I cinquant'anni di Tex Omaggio ad Aurelio Galleppini, a cura di Roberto Festi, presentazione di Sergio Bonelli, Trento, Comune di Trento, 1999
  • (con Roberto Festi), I colori delle Dolomiti nei manifesti di Franz Joseph Lenhart, Trento-Bolzano, Banca di Trento e Bolzano, 2000
  • (con Roberto Festi), Adolf Vallazza - Paolo Vallorz, Disegni, Trento-Bolzano, Banca di Trento e Bolzano, 2003
  • Galep e il Trentino, in Tex Willer. Settant'anni a cavallo della storia italiana, Milano, Sergio Bonelli Editore, 2019 ISBN 978-88-6961-402-6

Fumetti

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  • (con Angelo Leonardi), Gato Barbieri, disegni di Fabio Visintin, interventi di Giorgio Gaslini e Umberto Santucci, Milano, Ottaviano Editore, 1979
  • (con Angelo Leonardi), Rolling Stones, disegni di Max Longo, Milano, Ottaviano Editore, 1979
  • (con Angelo Leonardi), Charlie Parker, disegni di Gaspare e Gaetano Cassaro, prefazione di Carlos Sampayo, Parigi, Desiba, 1980

Televisione

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Premi e riconoscimenti

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  1. ^ Lillo Gullo, Plusvalore in «balloon», l'Unità, 31 dicembre 1975
  2. ^ Lillo Gullo, «Trento, amore antico»: l'ultima intervista di Rostagno in Tv, L'Ora, 26 settembre 1989
  3. ^ Come Wenders scoprì Bosisio, Alto Adige, 23 febbraio 1999.
  4. ^ TGR Rai servizio di Lillo Gullo: "Il West di Tex Willer è il Trentino", intervista a Galep. URL consultato il 31 dicembre 2023.
  5. ^ Lillo Gullo, L'imbuto, Corriere della Sera, 11 aprile 2002
  6. ^ Le "padrone" del paese, Radiocorriere TV, 27 febbraio – 5 marzo 1977.
  7. ^ Gianni Rodari, Vita di "stradalinghe", Paese Sera, 11 novembre 1977.
  8. ^ Un graffio nell'anima, TV3, ore 22.50, Radiocorriere TV, 15 febbraio 1981.
  9. ^ Arrigo Polillo, Ma il gran Gato si è offeso, Il Giorno, 6 marzo 1979.
  10. ^ Il fumetto incriminato, Prima Comunicazione, 6 marzo 1979.
  11. ^ Gianni Brunoro: «Per la prima volta nella storia giuridica italiana viene riconosciuto ai fumetti un importante diritto civile, quello di occuparsi di personaggi pubblici anche dal punto di vista biografico». Citato in C'è il diritto al "fumetto", immagine privata e pubblica, L'Eco di Padova, 15 marzo 1979.
  12. ^ Tango nel fango, L'Ora, 8 gennaio 1985.
  13. ^ Sempre più stinto l'azzurro mundial, L'Ora, 9 aprile 1984.
  14. ^ Mafia: maxiprocesso; regista Rai, era clima surreale - Sicilia, su Agenzia ANSA, 10 febbraio 2016. URL consultato il 31 dicembre 2023.
  15. ^ Sigla Bormio estate 1983, Rai Tre, presenta Isabel Russinova, regia di Lillo Gullo. URL consultato il 31 dicembre 2023.
  16. ^ L'Orecchiocchio, Tv Sorrisi e Canzoni, 25 febbraio 1983.
  17. ^ Concertone anteprima, Ciao 2001, 8 novembre 1985.
  18. ^ È un Concertone per Tina Turner, la Repubblica, 1 dicembre 1985.
  19. ^ Albo dei Giornalisti del Trentino-Alto Adige/Südtirol, su odgtaa.it, aggiornato al 15 gennaio 2022. URL consultato il 12 febbraio 2022.
  20. ^ Maria G. Buonanno, Un Tg a merenda, TV Sette, 18/24 gennaio 1998.
  21. ^ Notizie a ritmo di rap. Al via su RaiUno il "TG ragazzi", TV Sorrisi e Canzoni, 18/24 gennaio 1998.
  22. ^ Danilo Fenner, L'amico del TG ragazzi (cover story), Poster Giovani, Trento, ottobre 1998.
  23. ^ TG2 RAI Lillo Gullo intervista il senatore Giulio Andreotti - 1.V.1996. URL consultato il 31 dicembre 2023.
  24. ^ TGR RAI - Lillo Gullo intervista Mauro Rostagno 28.2.1988. URL consultato il 31 dicembre 2023.
  25. ^ TGR RAI - Lillo Gullo intervista Ettore Sottsass 20.5.1992. URL consultato il 31 dicembre 2023.
  26. ^ Alda Merini, Clinica dell'abbandono, Torino, Einaudi, 2003, ISBN 88-06-14749-8.
  27. ^ Manifesta 7, Beati. On the road in the room, aforismi di Lillo Gullo e fotopastelli di Flora Graiff, mostra a cura di Luca Beatrice, Castel Toblino, Cappella Sant'Antonio di Padova, 2008.
  28. ^ Bosco dei Poeti, Dolcè (VR)
  29. ^ Luca Marognoli, La Rai perde i suoi volti storici. Cinque mezzibusti pensionati in due anni: ieri l'ultimo tg per Gullo, Trentino, 28 luglio 2018.
  30. ^ Dalla prefazione a Lillo Gullo, Il disertore, in 7 Poeti del Premio Montale, Crocetti Editore, 2000, p. 8.
  31. ^ a b Citato in Gigi Zoppello, Lillo Gullo, il giornalista poeta del Tg regionale, l'Adige, 7 giugno 2000.
  32. ^ Da Le voci nuove del "Premio Montale", Letture, n. 570, ottobre 2000.
  33. ^ Da Lillo Gullo, versi color Guttuso, Alto Adige, 29 dicembre 2000.
  34. ^ Dalla prefazione a Lillo Gullo, Pensieri di legno, xilografie di Remo Wolf, Nicolodi, 2002, p. 7.
  35. ^ Da Lillo Gullo, la concisione trasforma la parola in poesia, La Stampa, 27 dicembre 2002.
  36. ^ Da Due estati di divina malinconia, l'Unità, 11 novembre 2004.
  37. ^ Da Lillo Gullo, Elogio della stasi e della lentezza, dell'inerzia, La Stampa-Tuttolibri, 10 settembre 2005.
  38. ^ Dalla prefazione a Lillo Gullo, Cerimonie della calura, Nicolodi, 2007, p. 6.
  39. ^ Da Siculo, remoto, caldo Gullo, l'Adige, 20 giugno 2007.
  40. ^ Citato in Lillo Gullo, dalla Rai alle rime. Il poeta che piaceva a Bufalino, Corriere del Trentino, 4 luglio 2007.
  41. ^ Da Parole vaporose, nuove immagini poetiche di Lillo Gullo, vita trentina, 15 luglio 2007.
  42. ^ Da I libri di poesia, Poesia, Anno XX, N. 219, settembre 2007.
  43. ^ Da Novità in libreria, Giornale di Sicilia, 22 marzo 2008.
  44. ^ Citato in Salvatore Ferlita, L’ironia soave dei versi di Gullo, La Repubblica di Palermo, 14 aprile 2013.
  45. ^ Da La parola poetica che inventa la vita, prefazione a Lillo Gullo, Lo scialo dei fatti, LietoColle, 2012, p. 7.

Bibliografia

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  • Marialivia Serini, E se Aliminusa fosse New York?, L'Espresso, Roma, 29 maggio 1977
  • Marcello Sorgi, Una strada, un paese, L'Ora, Palermo, 6 luglio 1977
  • Tullio Pericoli ed Emanuele Pirella, Aliminusa, Corriere della Sera, Milano, 11 settembre 1977
  • Gianni Rodari, Vita di “stradalinghe”, Paese Sera, Roma, 11 novembre 1977
  • Alberto M. Sobrero, Piccola comunità, l'Unità, Roma, 4 gennaio 1978
  • Massimo Buda, Una comunità "consumistica", La Città Futura, Roma, 11 gennaio 1978
  • Arrigo Polillo, Jazz / Raccontate a fumetti le vite dei big, ma il gran Gato si è offeso, Il Giorno, 6 marzo 1979
  • Il fumetto incriminato, Prima Comunicazione, Milano, 6 marzo 1979
  • Renzo Arbore, Musica a fumetti, Radiocorriere TV, Roma, 11 marzo 1979
  • Gianni Brunoro, C'è il diritto al "fumetto", immagine privata e pubblica, L'Eco di Padova, 15 marzo 1979
  • Gianni Brunoro, Musica a strisce, Il Guerin Sportivo, Roma, 21 marzo 1979
  • Luigi Maria Lombardi Satriani, La strada come spazio scenico popolare, Avanti!, Milano, 20 maggio 1979
  • Oreste Del Buono, Tex Willer, 50 anni ben portati, L'Espresso, Roma, 2 aprile 1998
  • Poesia: Lillo Gullo, Astolfo, Edizioni dell'Orso, Alessandria, 1999/2
  • Mauro Geraci, Quei vicoli cambiati dalla camorra, Il Messaggero, Roma, 27 agosto 2000
  • Giovanni Tesio, Come sono maturi i sette "giovani" poeti del “Montale”, La Stampa, Torino, 14 ottobre 2000
  • Daniele Piccini, Le voci nuove del "Premio Montale", Letture, Milano, ottobre 2000
  • La Poesia: Pugnali di luce di Lillo Gullo, Corriere della Sera, Milano, 13 marzo 2001
  • Giuseppe Colangelo, 7 Poeti del Premio Montale, Poesia, Crocetti, Milano, giugno 2001
  • La Poesia: L'imbuto di Lillo Gullo, Corriere della Sera, Milano, 11 aprile 2002
  • Otto poeti, Resine, Marco Sabatelli Editore, Genova, ottobre-dicembre 2002
  • Maurizio Cucchi, Lillo Gullo, la concisione trasforma la parola in poesia, La Stampa, Torino, 27 dicembre 2002
  • Fabio Simonelli, I libri di poesia, Poesia, Crocetti, Milano, marzo 2003
  • Maurizio Cucchi, Scuola di poesia, Specchio della Stampa, Torino, 26 luglio 2003
  • Alessandro Dell'Aira, Lillo Gullo – stare incagliato dentro l'estate. In versi, Trentino, Trento, 20 giugno 2004
  • Francesca De Sanctis, Due estati di divina malinconia, l'Unità, Roma, 11 novembre 2004
  • Lillo Gullo: poesie inedite, Colophon, Belluno, gennaio 2005
  • Gianni Riotta, Il profumo della pomelia, Io Donna, Milano, 3 settembre 2005
  • Giovanni Tesio, Lillo Gullo, Elogio della stasi e della lentezza, dell'inerzia, La Stampa, Torino, 10 settembre 2005
  • Giuseppe Colangelo, San Valentino con due poesie. La festa degli innamorati e un raffinato cantore, l'Adige, Trento, 14 febbraio 2006
  • Renzo M. Grosselli, Siculo, remoto, caldo Gullo, l'Adige, Trento, 20 giugno 2007
  • Elena Fontana, Parole vaporose, nuove immagini poetiche di Lillo Gullo, vita trentina, Trento, 15 luglio 2007
  • Enrico Grandesso, Il Mediterraneo cantato da Lillo Gullo miniaturista, Avvenire, Roma, 18 luglio 2008
  • Salvatore Ferlita, Il ritorno della poesia, ecco i big e gli emergenti, la Repubblica, Palermo, 20 gennaio 2009
  • Salvatore Ferlita, L'ironia soave dei versi di Gullo, la Repubblica, Palermo, 14 aprile 2013

Voci correlate

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