Mathieu Le Nain
Mathieu Le Nain, detto le chevalier (Laon, 1604 – Parigi, 20 aprile 1677), è stato un pittore francese.
Biografia
modificaFiglio di Etienne[1] e fratello di Antoine e Louis Le Nain, operò inizialmente nella sua città natale e, dal 1629[2] o 1630[3] al 1677, a Parigi[2].
A causa delle notevoli somiglianze negli stili pittorici dei tre fratelli e alla difficoltà nel distinguere le opere di uno o degli altri (loro stessi spesso firmarono con il solo cognome e spesso collaborarono sullo stesso dipinto), generalmente ci si riferisce a loro tre come una singola entità[3]. Le Nain, nominato pittore della città di Parigi nel 1633, e i suoi fratelli Louis e Antoine avevano un comune atelier in questa città e furono tra i fondatori dell'Académie royale de peinture et de sculpture nel 1648[3]. Sempre nel 1633 Mathieu fu nominato tenente della Compagnia borghese di Sieur du Ry e nel 1649 donò all'Accademia il dipinto Ritratto di Mazarino[4]. A partire dal 1652 si trovano parecchi documenti firmati da Mathieu relativi a merci, beni immobili ed altri affari[4]. Nel 1658 assunse il titolo di Sieur de la Jumelle, il nome della sua tenuta presso Laon[4]. Nel 1662 fu decorato con l'ordine di San Michele[5], onore a cui fu costretto a rinunciare nel 1666[4].
Quest' artista si dedicò principalmente alla pittura di genere e ritrattistica[2], anche di gruppo[3], ma realizzò anche dipinti a soggetto mitologico[5]. Inoltre, collaborò con i suoi fratelli alla realizzazione di dipinti di soggetto religioso[3]. Le sue opere, di stile più eclettico rispetto a quelle dei fratelli[3], presentano reminiscenze di Willem Duyster, Jan Olis e Hendrick Bloemaert[2], oltre che un evidente stampo caravaggesco, tanto che, nel XIX secolo, l'opera del Dumesnil de La Tour fu interamente attribuita ai fratelli Le Nain[5]. Brillante ed elegante, Mathieu smise presto di realizzare scene di genere in ambientazione rurale per dedicarsi piuttosto a ritrarre militari e giovani con cappello e risvolti di merletto, come ad esempio in Corpo di guardia (1643) o I giocatori di trictrac[5]. Caratteristica della sua produzione è l'intensità dello sguardo delle persone ritratte[5].
Subirono la sua influenza Pierre Montallier ed il Maestro delle beghine, mentre furono suoi seguaci Jean Michelin ed il Maestro dei giochi[2], nome che con tutta probabilità si riferisce ad un artista fiammingo risiedente a Parigi[4].
Opere
modifica- Allegoria della vittoria, olio su tela, 151 × 115 cm, 1635 circa, Museo del Louvre, Parigi[6]
- I bari, olio su tela, Musée des beaux-arts, Reims[7]
- Un litigio, olio su tela, 75,5 × 93 cm, 1640, National Museum of Wales, Cardiff[8]
- L'Annunciazione, olio su tavola, 104,5 x 87,3 cm, Musée Rolin, Autun[9]
- L'Adorazione dei Magi, dipinto, Musée Bossuet, Meaux[10]
Onorificenze
modificaNote
modifica- ^ Dictionnaire critique de biographie et d'histoire
- ^ a b c d e Rijksbureau voor Kunsthistorische Documentatie
- ^ a b c d e f The Web Gallery of Art
- ^ a b c d e France in the Golden Age
- ^ a b c d e Enciclopedia online Larousse
- ^ Allegoria della vittoria - Commons
- ^ I bari - Commons
- ^ Un litigio - Commons
- ^ L'Annunciazione - Commons
- ^ L'Adorazione dei Magi - Commons
Bibliografia
modifica- (EN) Emil Kren, Daniel Marx, "LE NAIN brothers", in The Web Gallery of Art, 2014. URL consultato il 27 ottobre 2014.
- (NL) "Mathieu Lenain (lI)", in Rijksbureau voor Kunsthistorische Documentatie, 2014. URL consultato il 27 ottobre 2014.
- (FR) "Le Nain", in Encyclopédie Larousse, 2014. URL consultato il 29 ottobre 2014.
- (FR) Augustine Jal, Dictionnaire critique de biographie et d'histoire, Parigi, Henri Plon, 1867, p.767-768. URL consultato il 31 ottobre 2014.
- (EN) Pierre Rosenberg, France in the Golden Age: Seventeenth-century French Paintings in American Collections, New York, The Metropolitan Museum of Art, 1982, pp. 268-269, ISBN 0-87099-295-3. URL consultato il 31 ottobre 2014.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mathieu Le Nain
Collegamenti esterni
modifica- Le Nain, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Mathieu Le Nain, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Mathieu Le Nain, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Mathieu Le Nain in Artnet, su artnet.com.
- (EN) Mathieu Le Nain in Artcyclopedia, su artcyclopedia.com.
- (FR) Mathieu Le Nain - Base Joconde, su culture.gouv.fr.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 74651904 · ISNI (EN) 0000 0000 8155 3563 · SBN NAPV047422 · CERL cnp00542176 · ULAN (EN) 500002528 · LCCN (EN) nr91006214 · GND (DE) 118914049 · BNE (ES) XX5522312 (data) · J9U (EN, HE) 987007294129605171 · CONOR.SI (SL) 205830755 |
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