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... il futuro ha il cuore antico

MEDICAL SYSTEMS SpA

Point Of Care Testing (POCT)

Guida Pratica

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IMMULITE

ISSN 1128-0441

... il futuro ha il cuore antico

MEDICAL SYSTEMS SpA

Guida Pratica IMMULITE


Anno 12, Numero 24 Editore Medical Systems S.p.A. Via Rio Torbido, 40 16165 Genova (Italy) Tel. (010) 83401 Numero Verde 800 801005 Telefax (010) 803498 - 809070 - 803363 E-mail: fulvia.tosello@medicalsystems.it Internet URL: http://www.medicalsystems.it Direttore Responsabile Sergio Rassu E-mail: sergiorassu@libero.it Redazione Maria Speranza Giola Direzione Scientifica Angelo Maggio Direzione Marketing Fabio Lorenzotti Stampa Tipolitografia Nuova ATA Via Gelasio Adamoli, 281 16138 Genova Tel. 010 513120 - Fax 010 503320 info@nuovaata.com www.nuovaata.com Registrazione Tribunale di Genova n. 43/96 del 16/10/1996 Iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) n 1188 Prezzo del singolo fascicolo: 5 (IVA inclusa). Finito di stampare: Giugno 2007 La Medical Systems pubblica anche le seguenti riviste: Journal of Clinical Ligand Assay (Ed. Italiana), Caleidoscopio, Caleidoscopio letterario, Caleidoscopio Illustrato, Giornale dellAssociazione per lAutomazione del Laboratorio (Ed. Italiana), Pandora, Tribuna Biologica e Medica, Guida Pratica Immulite: Una citt per Noi. ************************* In copertina: Scuola Medica Miniatura

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Indice

Indice Editoriale Ls storia delle analisi decentrate Termini e Definizioni Il Razionale del POCT Crisi professionale degli operatori Settori di Attivazione Le caratteristiche strumentali e operative Il Controllo della Qualit dei Dati Analisi dei reali bisogni di Attivazione LAddestramento degli Operatori Il Problema della Responsabilit Medico-Legale Conclusioni Bibliografia Tecnologia IMMULITE

Editoriale

Secondo la norma ISO 22870:2006 il POCT pu essere definito come il dosaggio eseguito al letto del paziente o vicino al luogo di degenza il cui esito porti alla possibilit di incidere sulle decisioni cliniche. Molto deve essere costruito a livello culturale e legislativo su questo tema. Non esiste infatti in Italia una legislazione n linee guida governative ed assente anche un sistema per la Verifica Esterna della Qualit (VEQ). Il ruolo che il laboratorio ha in questo campo di notevole interesse ed importanza in quanto il Direttore del Laboratorio (o suo delegato) dovrebbe assicurare che gli obiettivi di qualit dei POCT siano stabiliti e misurabili; che la pianificazione del sistema di gestione di qualit e gli obiettivi di qualit siano gestiti in accordo con le specifiche richieste ed infine che l'integrit del sistema di gestione di qualit sia mantenuta quando questo venga rielaborato ed implementato. La conoscenza di queste tematiche non pu essere trascurata visto che il POCT si sta diffondendo con un tasso di crescita che arriva al 15% ogni anno nei paesi occidentali, L'AACC stima che nel 2008 approssimativamente il 50% dei dosaggi clinici verr effettuata al di fuori del Laboratorio Centrale. L'Autore che abbiamo invitato per preparare questa interessante Guida il dottor De Santis Antonio che pi volte ha scritto interessanti revisioni sull'argomento. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Universit degli Studi di Bari h a conseguito la specializzazione in Patologia Generale e successivamente quella in Igiene e Medina Preventiva presso l'Uni-

Editoriale

versit degli Studi di Bari. Ha quindi conseguito l'idoneit Nazionale alle funzioni di Primario. Il dottor De Santis ha effettuato diversi stage di aggiornamento all'estero: presso il Laboratorio di Microbiologia della Thorax Clinic in Heidelberg (Germania), presso il Laboratorio di Microbiologia del St Andrews Hospital in Londra (Inghilterra) ed infine presso il Dipartimento dei Laboratori Clinici e Microbiologici dell'Universit di Birmingham (Inghilterra). E' autore di vari articoli su riviste nazionali e internazionali relative alla Medicina di Laboratorio, alla Biochimica Clinica e alla Microbiologia ed stato ripetutamente invitato come Relatore o Moderatore in varie conferenze nel campo della Microbiologia dei Micobatteri e di altri argomenti di Medicina di Laboratorio. E' Socio AMCLI (Societ Italiana di Microbiologia Clinica), socio dell'ESCMID (European Society of Clinical Microbiology and Infectious Disease) e dell'AIPaCMem (Ass. Patologia Clinica e Med. Molecolare). Attualmente Direttore del Laboratorio di Analisi Chimico Cliniche e Microbiologiche del P.O. San Paolo AUSL BA/4 di Bari.

Sergio Rassu

Antonio De Santis

Presidio Ospedaliero Regionale San Paolo - Bari Laboratorio di Analisi Chimico-Cliniche e Microbiologiche

Point Of Care Testing (POCT)

Il pensiero di Mahatma La storia delle analisi Gandhi decentrate


Laboratori Centralizzati e POCT Gli ultimi venti anni sono stati protagonisti di una straordinaria rivoluzione culturale e tecnologica nella diagnostica di base del Laboratorio clinico, in quanto si assistito all'evolversi di una sorta di dicotomia schizofrenica nello sviluppo tecnologico. Infatti, mentre nei grandi e medi ospedali si andavano sviluppando Laboratori Centralizzati con analizzatori multipli collegati su catene robotizzate ad altissima produttivit, in molte terapie intensive e nei reparti di diagnosi specialistica si andava, invece, consolidando l'utilizzo di piccoli analizzatori con ridotta produttivit analitica, facili da usare e da trasportare. Si trattava di strumentazioni in grado di eseguire, al letto del paziente, test analitici di qualit comparabile a quello dei Laboratori Centralizzati con il vantaggio di essere gestiti da personale non di Laboratorio. Questo nuovo tipo di attivit analitica, eseguita laddove il paziente era curato, definiva concettualmente il cosidetto POCT (Point Of Care Testing).

Il pensiero di Mahatma La storia delle analisi Gandhi decentrate


Laboratori Centralizzati e POCT In realt non si trattato di una vera e propria novit in campo sanitario, in quanto il Laboratorio gi agli inizi del secolo scorso, si praticava al letto del paziente con metodologie magari molto semplici rispetto a quelle attuali, in un contesto clinico che configurava le prove di patologia clinica come utili elementi della semeiotica medica. Si trattato, quindi, di un ritorno alle origini piuttosto che di una idea innovativa in campo sanitario.

Il pensiero di Mahatma La storia delle analisi Gandhi decentrate


Il problema Il problema attuale del POCT, oggi, complicato dall'essere inserito in un contesto sanitario fortemente burocratizzato e con infinite implicazioni medico legali, nel quale deve produrre test di elevata qualit in una sede che al di fuori del Laboratorio consolidato. Il mondo dell'industria diagnostica, ovviamente, non rimasto insensibile a questo nuovo bisogno sanitario e ha percepito in questo ambito la possibilit di un interessante ritorno economico, per cui mentre da una parte non ha rinunciato a progettare e innovare le tecnologie per i grandi Laboratori Centralizzati ad elevata produttivit, dall'altra ha sviluppato, in modo intensivo, tec-

Il pensiero di Mahatma La storia delle analisi Gandhi decentrate


Il problema nologie per piccole strumentazioni, per lo pi modulari, in grado di eseguire test analitici a bassa produttivit da utilizzare proprio nei POCT.

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Termini e definizioni

La sede Il POCT, quindi, l'espressione di un'attivit analitica limitata generalmente ad un numero ristretto di esami, ed eseguita su sistemi strumentali semplici, modulari e gestiti da personale non di laboratorio. In realt, oggi, il POCT in grado di poter effettuare una variet sempre pi grande di esami clinici che spaziano da analiti molto semplici come ad esempio il glucosio o i parametri dell'equilibrio acido-base fino a determinazioni analitiche ben pi raffinate come ad esempio i marcatori di danno miocardio, esami di chimica clinica o alcuni test coagulativi. Questi piccoli laboratori decentrati sono attivati in genere presso il luogo di cura del paziente, soprattutto in quelle sedi che agiscono nell'area della Medicina Critica, come ad esempio, le Unit di Pronto Soccorso, i Dipartimenti di emergenza, le Terapie intensive e sub-intensive, le Sale Operatorie e altre strutture che abbiano simili caratteristiche. In realt, come verr meglio precisato in seguito, essi possono trovare anche altre utili posizionamenti in ambienti sanitari esterni alla realt ospedaliera.

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Termini e definizioni

Sinonimi Nella letteratura corrente vengono usati molti sinonimi per identificare queste strutture di laboratorio decentrate: a) NearPatient Testing; b) Bed Site Testing; c) Extra-Laboratory Testing; d) Decentralized Testing; e) Physician's Office Testing. I termini pi utilizzati sono comunque Near-Patient Testing (NPT), molto diffuso nel mondo anglosassone ed europeo, e PointOf-Care Testing (POCT) che, sulla scorta anche dell'opinione di autorevoli studiosi della materia come C.P. Price, si , oggi, fortemente radicalizzato anche nella cultura europea indicando tutte quelle realt nelle quali un esame di laboratorio viene eseguito nella sede fisica dove il paziente curato e comunque al di fuori dei Laboratori Centralizzati.

POCT point of care testing NPT near patient testing BST bed side testing

Extra laboratory testing Decentralized testing Physicians office testing

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Il Razionale del POCT

Nelle prime fasi del suo sviluppo, l'attivazione di un POCT ha trovato una sua giustificazione nella riduzione dei tempi di risposta clinica, vale a dire nella riduzione del TAT (Turn Around Time) analitico soprattutto nell'area della Medicina Critica. In questo ambito, infatti, molte decisioni cliniche devono essere assunte in tempi rapidi sulla base di parametri emato chimici certi e pronti per essere interpretati. Pertanto TAT molto bassi, inferiori ai 5 minuti, hanno rappresentato il vero punto di forza dei POCT rispetto ai Laboratori Centrali, i quali, per quanto siano organizzati con procedure certificate per la massima rapidit esecutiva o per quanto siano supportati da un trasporto pneumatico dei campioni, non riescono ad avere la stessa rapidit analitica. Questa relativa lentezza del TAT da parte dei Laboratori Centrali dipende da fattori logistici facilmente intuibili e praticamente insormontabili rappresentati dal tempo necessario per il trasporto e la identificazione

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Il Razionale del POCT

del campione, per la sua centrifugazione, nonch per il tempo necessario per l'analisi e per l'invio della risposta al reparto di provenienza. Queste procedure, tipiche del Laboratorio Centrale, se pure fortemente compattate, non possono comunque garantire TAT per esami urgenti inferiori a 20-30 minuti, pertanto nell'ambito della Medicina Critica l'attivazione del POCT rimane una soluzione valida e auspicabile.

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Il Razionale del POCT

I limiti Tuttavia a proposito del vantaggio che la riduzione del TAT, ottenuta con la creazione di un POCT, possa avere nel influenzare l'esito clinico nella gestione del paziente bisogna fare una seria riflessione. Infatti, diversi dati di letteratura rilevano che la diminuzione del TAT, da sola, non ha una grande influenza sulla gestione globale del malato in quanto tale gestione dipende anche da altre variabili diverse dal Laboratorio quali, ad esempio l'ECG, gli esami radiologici, altri tipi di consulenze specialistiche, per cui nella valutazione dei criteri di attivazione del POCT va tenuto opportunamente conto di questo limite. Deve essere sempre valutata la possibilit, in un corretto rapporto costobeneficio, di utilizzare i fondi di un eventuale POCT per il miglioramento delle procedure di urgenza del Laboratorio Centrale.

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Il Razionale del POCT

I vantaggi Tuttavia, nonostante questi possibili limiti sulla validit delle analisi decentrate, i vantaggi dell'utilizzo di questi sistemi sono molteplici e possono essere cos riassunti : - una maggiore semplificazione burocratica della richiesta d'esami - una diminuzione della quantit di sangue che viene prelevato dal paziente - l'assenza di una fase di centrifugazione - una significativa limitazione dell'errore pre e post analitico in quanto l'esame viene eseguito direttamente al letto del paziente e quindi in condizioni di assenza di ipotetici scambi di campioni - l'utilizzo di personale non di Laboratorio - un decongestionamento dell'attivit in urgenza del Laboratorio Centrale La domanda di POCT che oggi, cos frequentemente viene dai reparti, soprattutto dalle Unit Operative ad alta specializzazione e dai reparti che operano nell'area della Medicina Critica trova, quindi, una sua ragionevole collocazione ed ipotizzabile che questa domanda sar destinata in futuro ad avere un ruolo sempre pi preminente.

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Crisi professionale degli operatori


La crisi Nel periodo iniziale di attivazione dei POCT, intorno alla met degli anni '90, soprattutto negli ospedali, si andata consolidando una forte reazione di rifiuto da parte dei professionisti del laboratorio che vedevano nella strutturazione di queste analisi decentrate un pericoloso ostacolo alla propria identit professionale, oltre naturalmente al pericolo di una crisi occupazionale che avrebbe in futuro destabilizzato il mondo del laboratorio clinico. Negli USA, infatti, che rappresentano in qualche modo il palcoscenico privilegiato dal quale i fenomeni scientifici tendono ad avere poi una diffusione mondiale, lo sviluppo delle tecnologie per analisi decentrate aveva gi portato alla chiusura di molti tradizionali laboratori ospedalieri, con attivit analitiche che si erano trasferite all'interno dei reparti. La motivazione razionale di questo cambiamento era attribuita alla rapidit di risposta e ad una maggiore semplificazione operativa delle procedure analitiche. Per lungo tempo, quindi, gli operatori di Laboratorio hanno vissuto questo disagio professionale, del quale si era fatto autorevole interprete anche il mondo delle Societ Scientifiche di Laboratorio.

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Crisi professionale degli operatori


Lopportunit Soltanto verso la fine degli anni '90 il fenomeno ha cominciato ad attenuarsi, quando si potuto verificare sul campo che queste attivit analitiche decentrate potevano diventare una opportunit per il Laboratorio piuttosto che un problema. Infatti, i POCT potevano essere organizzati come Laboratori periferici collegati e controllati per via informatica dal Laboratorio Centrale e potevano quindi consentire una sorta di espansione virtuale dello stesso Laboratorio laddove il malato era fisicamente presente.

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Settori di Attivazione

Le ragioni per lattivazione Le ragioni che giustificano l'attivazione di un POCT in alcune Unit Operative porta a considerare due parametri fondamentali, il primo di tipo ospedaliero rappresentato essenzialmente dalle richieste della Medicina Critica, il secondo di tipo strutturale determinato dalle dislocazioni territoriali dell'Azienda Sanitaria. Per quanto riguarda il primo parametro, quello relativo alle richieste della Medicina Critica, l'attivazione di un POCT consente una migliore gestione di quei pazienti critici che necessitano di una diagnostica differenziale immediata eseguendo test, con TAT dell'ordine di pochi minuti, che hanno un forte impatto clinico e decisionale (ad es. marcatori cardiaci nel caso di pazienti con dolore toracico). Le sedi pi opportune per questo tipo di POCT sono rappresentate soprattutto dai Servizi di Pronto Soccorso e dalle Medicina di Urgenza. Sempre nell'ambito della Medicina Critica il POCT pu risultare importante anche per monitorare pazienti che presentano un notevole squilibrio clinico metabolico come ad

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Settori di Attivazione

Le ragioni per lattivazione esempio accade nelle Unit di Terapia Intensiva, nelle Rianimazioni e nelle Unit di Trapianto d'Organo. In questi casi ci si trova dinanzi ad una particolare instabilit clinica dei pazienti che possono andare incontro a condizioni di grave insufficienze metaboliche determinate dalle variazioni rapide di alcuni parametri bioumorali. Pertanto, diventa necessario monitorare questi parametri biochimici vitali in modo ripetitivo durante la giornata con risposte rapide e tali da consentire modulazioni terapeutiche in tempo reale. (es.: variazioni dell'equilibrio acido-base e del pH nelle forti insufficienze respiratorie, oppure il dosaggio ripetuto della lattacidemia nei trapiantati di fegato). La seconda condizione che giustifica l'attivazione di un POCT , come stato gi detto, di tipo strutturale, legata cio alla particolare distribuzione territoriale delle varie Unit Operative dell'Azienda Sanitaria. In molti casi, infatti, le singole strutture sanitarie risultano isolate e distribuite sul territorio, lontane dal Laboratorio Centrale e senza la possibilit di un trasporto rapido dei campioni, in queste situazioni l'attivazione di un POCT rappresenta una necessit pi che una possibilit e diventa la soluzione ottimale per la organizzazione aziendale. Comunque va sempre sottolineato che l'attivazione di un POCT non deve servire per coprire alcuni problemi organizzative dei Laboratori Centrali, la cui organizzazione se incentivata e migliorata potrebbe meglio soddisfare le necessit analitiche delle strutture sanitarie del territorio.

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Le caratteristiche strumentali e operative

I primi sistemi diagnostici per il POCT sono stati introdotti gi verso la fine degli anni '80 e inizi anni '90, quando cominciava ad essere evidente che riduzioni dei TAT al di sotto dei 5 minuti in alcuni test di laboratorio cosidetti vitali davano indubbi vantaggi terapeutici. Successivamente l'industria del diagnostico, sulla scorta di questi risultati, ha concentrato con pi impegno i suoi sforzi nello sviluppo del Point Of Care perfezionando tecnologie che hanno reso possibile la miniaturizzazione di dispositivi per analisi in vivo e la progettazione di biosensori elettrochimici e ottici in grado di misurare rapidamente elettroliti e componenti importanti del metabolismo intermedio.

1) Primo risultato nel tempo di 1 minuto o meno 2) Strumenti portatili con reagenti in cartucce 3) Protocollo operativo a uno o due step 4) Capacit di eseguire le analisi direttamente da un campione di sangue intero 5) Semplice manualit da eseguire anche da un operatore non addestrato 6) Menu di test flessibile 7) Accuratezza e Precisione sovrapponibile a quello del Laboratorio centrale 8) Calibrazione Interna e Controllo di Qualit 9) Conservazione dei reagenti a temperatura ambiente 10) Produzione automatica dei risultati con possibilit di archiviazione e trasmissione dati 11) Strumentazione poco costosa 12) Servizio di assistenza tecnica tramite sostituzione 13) Capacit di registrare le operazioni e di tracciare le attivit svolte

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Le caratteristiche strumentali e operative

E' importante sottolineare che esiste una notevole differenza concettuale fra i sistemi diagnostici tradizionale presenti nei Laboratori centralizzati e i sistemi diagnostici del POCT. Questi ultimi, infatti, hanno la caratteristica di essere a bassa produttivit, di eseguire in genere un solo esame alla volta, di utilizzare come campione sangue intero, e di avere un men di analisi piuttosto ridotto e limitato in genere a quei test specifici che rispondono alle esigenze della Unit Operativa. Gli strumenti del POCT sono in genere modulari, richiedono una manutenzione minima e spesso non prevedono addirittura possibilit di riparazione, sono dotati, inoltre, di reagenti che in molti casi possono

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Le caratteristiche strumentali e operative


Caratteristiche POCT essere tenuti a temperatura ambiente. Nella tabella seguente sono illustrate a titolo puramente indicativo le caratteristiche che una postazione POCT dovrebbe avere per soddisfare le richieste della Unit Operativa nella quale allocato : 1) - Primo risultato nel tempo di 1 minuto o meno 2) - Strumenti portatili con reagenti in cartucce 3) - Protocollo operativo a uno o due step 4) - Capacit di eseguire le analisi direttamente da un campione di sangue intero 5) - Semplice manualit da eseguire anche da un operatore non addestrato 6) - Menu di test flessibile 7) - Accuratezza e Precisione sovrapponibile a quello del Laboratorio centrale 8) - Calibrazione Interna e Controllo di Qualit 9) - Conservazione dei reagenti a temperatura ambiente 10) - Produzione automatica dei risultati con possibilit di archiviazione e trasmissione dati 11) - Strumentazione poco costosa 12) - Servizio di assistenza tecnica tramite sostituzione 13) - Capacit di registrare le operazioni e di tracciare le attivit svolte

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Le caratteristiche strumentali e operative


Tecnologie POCT

Le tecnologie analitiche pi comuni utilizzate nelle strumentazioni dei sistemi POCT sono indicate in tabella 1) - Sensori Elettrochimici e ottici a - Sistemi ad elettrodi Iono Selettivi (ISE) b - Sistemi ad elettrodi substrato-specifici (SSE) c - Sensori a conduttanza elettrica (ECS) d - Sensori ottici analita-specifici (ASOS) 2) - Reagenti allo stato secco e in cartucce di precisione ----> Dry chemestry 3) - Tecnologie per i sistemi di coagulazione POCT 4) - Tecnologie per analisi immunologiche rapide 5) - Ossimetria ad impulsi non invasiva (come tecnologia del futuro)

Le tecnologie pi comuni utilizzate nei sistemi POCT 1) Sensori Elettrochimici e ottici a Sistemi ad elettrodi Iono Selettivi (ISE) b Sistemi ad elettrodi substrato-specifici (SSE) c Sensori a conduttanza elettrica (ECS) d Sensori ottici analita-specifici (ASOS) 2) Reagenti allo stato secco e in cartucce di precisione a - Dry chemestry 3) Tecnologie per i sistemi di coagulazione POCT 4) Tecnologie per analisi immunologiche rapide 5) Ossimetria ad impulsi non invasiva (come tecnologia del futuro)

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Il Controllo della Qualit dei Dati


La legislazione

In Italia, nella gran parte delle strutture sanitarie dove si pensa di attivare un POCT, il responsabile del Laboratorio Centrale interviene con la sua consulenza diretta all'interno di un gruppo operativo multi disciplinare nel quale sono presenti alcuni esponenti della Direzione Sanitaria e i responsabili della Unit Operativa nella quale il POCT deve essere attivato. In questo caso quindi, il Laboratorio Centrale assume una responsabilit diretta nella gestione del POCT organizzandone tutti gli aspetti procedurali che comprendono la definizione delle varie fasi operative compresa quella preanalitica, analitica e postanalitica. Il Laboratorio inoltre, si fa carico anche del controllo e dell'assicurazione di qualit delle analisi prodotte, nonch dell'addestramento del personale infermieristico e medico le cui unit saranno poi di fatto gli utilizzatori della strumentazione analitica.

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Il Controllo della Qualit dei Dati


La legislazione Attualmente dunque il Laboratorio Centralizzato gioca un ruolo molto importante nell'attivazione di un POCT in quanto organizzatore e gestore di un laboratorio decentrato presso il luogo di cura del malato, pertanto la qualit analitica delle analisi prodotte deve essere garantita dalle stesse procedure presenti nel Laboratorio Centrale. Questo concetto di importanza fondamentale per la garanzia e la sicurezza di qualit delle analisi decentrate esplicitato in modo chiaro anche dalla legge CLIA '88, che regolamenta negli USA tutta l'attivit dei Laboratori clinici e che sottolinea in modo chiaro la necessit dell'adozione di regole comuni per la qualit che siano valide nel Laboratorio Centralizzato e nelle strutture decentrate. Le procedure che regolano la qualit analitica nel POCT devono essere adottate sulla base di alcuni presupposti essenziali quali la scelta di sistemi diagnostici che rispondano ad obiettivi clinici ben definiti, l'utilizzo di procedure operative scritte ed una assidua partecipazione ai programmi di controllo di qualit interno (CQI) ed esterno (VEQ).

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Il Controllo della Qualit dei Dati


I documenti accreditati I documenti accreditati che meglio affrontano questi problemi del controllo di qualit nei POCT sono l'ISO 15189 e i Criteri Essenziali dell'EC4 che sono poi i documenti fondamentali per la certificazione dell'attivit dei Laboratori Analisi. E' importante sottolineare che esistono diverse procedure che consentono un controllo diretto della strumentazione e dei relativi dispositivi di lettura, ma non sempre questi controlli sono eseguiti regolarmente per la loro scarsa affidabilit. In realt le uniche modalit che possono garantire una maggiore fiducia analitica degli esami prodotti dal POCT sono il Controllo di Qualit Interno (CQI), con la relativa elaborazione di carte di controllo e la partecipazione a programmi di Valutazione Esterne di Qualit (VEQ). Ovviamente queste operazioni di controllo possono essere eseguite direttamente dagli operatori medici o infermieristici del POCT ma possono essere anche interpretati e analizzati, per via informatica, dal Laboratorio centrale che pu valutare i risultati e confermarne l'affidabilit. In casi particolari lo stesso Laboratorio Centrale pu decidere, sulla base di ragionevoli variazioni delle deviazioni standard delle carte di controllo, di interrompere l'attivit analitica del POCT e di proporre una revisione di tutte le procedure analitiche.

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Analisi dei reali bisogni di Attivazione

Oggi si assiste ad una certa pressione nella richiesta di attivazione di POCT da parte di Reparti e Strutture sanitarie decentrate, probabilmente anche sotto la spinta delle aziende produttrici di strumentazioni. E' chiaro che in queste situazioni diventa importante valutare la reale necessit di spostare il punto di analisi presso i reparti di degenza piuttosto che attivare al meglio le procedure di urgenza del Laboratorio centralizzato. In molti casi va sottolineato che non sempre il POCT migliora la cura del paziente nel suo luogo di degenza. Esistono, infatti, diverse situazioni per le quali gli stessi clinici preferiscono utilizzare il Laboratorio centrale , nel quale fra l'altro hanno una fiducia analitica maggiore, piuttosto che attivare il POCT con tutti gli oneri e i rischi medico legali che ne derivano. Pertanto, se la struttura sanitaria ben collegata con il Laboratorio Centrale o direttamente o tramite un servizio di posta pneumatica, o se il reparto

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Analisi dei reali bisogni di Attivazione

stesso non ha una necessit di esami che abbiano un TAT inferiore ai 5 minuti, o ancora se gli operatori del reparto non hanno assolutamente tempo per dedicarsi alla esecuzione di queste analisi decentrate, allora la soluzione del Laboratorio Centrale diventa preferibile. D'altra parte esistono, invece, condizioni opposte a quelle adesso elencate nella quali soprattutto la lontananza del Laboratorio Centrale dai reparti, e la mancanza di un servizio di posta pneumatica portano a valutare come soluzione pi logica l'attivazione di un POCT. In generale dunque la valutazione dell'attivazione di un POCT rappresenta il giusto compromesso fra situazioni diversificate che devono essere attentamente valutate in una ottica di costo beneficio tenendo conto anche della logica strutturale della istituzione sanitaria, nel senso che in genere nei monoblocchi ospedalieri preferibile contare sulla organizzazione delle procedure di urgenza del Laboratorio Centrale, mentre nelle organizzazioni sanitarie distribuite in edifici sparsi in vaste aree preferibile l'utilizzo di un POCT. Rimane comunque importante un concetto fondamentale espresso anche da autorevoli esponenti di questa materia come Price che limitano l'uso del POCT soprattutto a quelle Unit Operative della Medicina Critica che necessitano di risposte analitiche immediate e tali da modulare le condotte terapeutiche.

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LAddestramento degli Operatori


Lerrore analitico Come noto nelle normali attivit analitiche di ogni Laboratorio Centralizzato esiste ed documentata da diversi lavori scientifici, una probabilit di errori la cui frequenza valutata intorno al 1%. Questa probabilit di errore la somma di innumerevoli errori che possono verificarsi trasversalmente in tutte le varie fasi del processo analitico e che viene costantemente gestita dal Laboratorio Centrale mediante la sua organizzazione e i suoi controlli. Le analisi decentrate sono gestire come noto da personale non di Laboratorio, cio da personale infermieristico o laureato che deve impegnarsi direttamente nella esecuzione del test e deve interpretarli con tutte le precauzioni e le cautele necessarie. Ovviamente l'utilizzo del POCT da parte di personale non di Laboratorio aumenta il rischio ipotetico di un eventuale errore analitico e bench non ci siano studi sulla valutazione di questo tipo di rischio ipotizzabile che la probabilit di errore nel POCT sia maggiore che nel Laboratorio Centrale. Un problema di fondo nell'ambito delle analisi decentrate rimane, pertanto, la formazione del personale.

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LAddestramento degli Operatori


La formazione La formazione del personale del POCT deve prevedere un training di aggiornamento per due o pi operatori della Unit Operativa nella quale il POCT allocato, e un programma di formazione continua con aggiornamenti sulle innovazioni delle metodologie condotto dal personale del Laboratorio Centrale. L'addestramento del personale rappresenta forse, nell'ambito dell'attivazione di un POCT, la parte pi complessa da gestire, primo per l'onere economico che comporta in quanto il personale deve essere staccato dalla sua normale attivit e formato per l'uso delle analisi decentrate e secondo perch esiste tuttora una naturale diffidenza, soprattutto da parte dei medici, nell'accettare questo tipo di incarico che pone responsabilit medico legali che non sempre si disposti ad assumere. Pertanto, ancora oggi la formazione rappresenta un ostacolo complesso e difficile da gestire anche perch non esistono ancora programmi ben consolidati di training del personale medico e infermieristico e molto

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LAddestramento degli Operatori


La formazione dell'attivit di formazione demandata all'esperienza didattica e culturale delle varie realt sanitarie. Quali siano le finalit di un programma di formazione del personale dedicato al POCT rappresenta un ulteriore problema in quanto il programma stesso dipende dalla complessit dei test elaborati dal POCT. L'esecuzione di una glicemia, infatti, pone sicuramente meno problemi della esecuzione di una emogasanalisi o della determinazione di marcatori cardiaci, senza contare il valore clinico diagnostico che queste determinazioni hanno in condizioni di emergenza.

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LAddestramento degli Operatori


Le linee guida Le linee guida contenute nel documento ISO 22870 in associazione con le norme di certificazione ISO 15189 rappresentano un valido aiuto per la messa in opera di tutte quelle procedure utili alla formazione del personale e alla organizzazione gerarchica delle figure non di Laboratorio presenti nel POCT. Secondo queste norme ISO di certificazione al termine del training il personale formato dovrebbe essere in grado di dimostrare una buona conoscenza pratica della strumentazione da utilizzare, della teoria sulla quale si basa la misurazione, degli aspetti preanalitici, della utilit clinica del test e dei suoi limiti, dell'uso dei reagenti e della loro conservazione nonch delle procedure di controllo e di sicurezza della qualit analitica. La formazione del personale rappresenta dunque, come facile immaginare, un problema serio nell'attivazione di un POCT e in mancanza di una cultura e di una legislazione consolidata pu diventare, in molti casi, un motivo di rinuncia alla sua attivazione

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Il problema della Responsabilit Medico-Legale

Anche se prodotti al di fuori della sua sede, i risultati analitici forniti dalle strumentazioni decentrate rimangono sotto la responsabilit del Laboratorio Analisi con tutte le possibili implicazioni mediche e legali e il fondamento giuridico di questa affermazione si ritrova in una normativa consolidata e neanche troppo lontana negli anni che fa riferimento ad un DGR 7/3313 del 2001 della Regione Lombardia che in una sua parte cos recita: ..all'interno delle strutture di ricovero e cura la responsabilit di tutte le altre attivit di Medicina di Laboratorio, svolte anche in sedi logisticamente decentrate dallo S.P.C (Servizio di Patologia Clinica)., da attribuire al Dirigente di un S.P.C., che pu utilizzare personale da Lui dipendente anche solo funzionalmente;. Il problema in realt molto pi complesso di quanto possa apparire da questa semplice definizione, in quanto nella attivazione di un POCT si incrociano professionalit molto diverse fra loro e competenze ope-

..allinterno delle strutture di ricovero e cura la responsabilit di tutte le altre attivit di Medicina di Laboratorio, svolte anche in sedi logisticamente decentrate dallo S.P.C (Servizio di Patologia Clinica)., da attribuire al Dirigente di un S.P.C., che pu utilizzare personale da Lui dipendente anche solo funzionalmente;.

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Il problema della Responsabilit Medico-Legale

rative che non sono state ancora normate in modo chiaro e inequivocabile. Finora solo alcune regioni, in Italia, si sono fatte carico del problema e ognuno ha cercato di risolverlo in un modo consono alla propria cultura del lavoro. Il problema della responsabilit medico legale rimane, comunque, un tema molto controverso e non solo in Italia. L'orientamento finora prevalente della Magistratura in caso di cattiva pratica di laboratorio all'interno del POCT di individuare nel Medico curante dell'Unit Operativa nella quale il POCT presente, il principale responsabile della gestione clinica del paziente. Nel caso in cui il POCT venga installato senza riconoscimenti ufficiali di responsabilit deliberati con appositi atti amministrativi, la responsabilit in via gerarchica appartiene al responsabile del Reparto che ha installato il POCT, al responsabile del Laboratorio se ufficialmente investito di tale responsabilit, alla Direzione Sanitaria e infine alla Direzione Generale della AUSL. La responsabilit tecnica dovrebbe invece ricadere sull'esecutore materiale delle analisi e sul suo superiore

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Il problema della Responsabilit Medico-Legale


Considerazioni conclusive La letteratura nazionale e internazionale ricca di lavori scientifici sul POCT, sulle sue problematiche in termini di organizzazione e di attivazione e su tutto quanto appartiene al complesso universo delle analisi decentrate. Molte di queste problematiche sono state evidenziate in modo abbastanza analitico in questo manuale ma naturalmente numerosi aspetti che attengono soprattutto alle specifiche commerciali e tecniche delle strumentazioni modulari sono state volutamente trascurate. Si ritiene, in aggiunta a quanto stato detto, di suggerire un sito web che contiene importanti argomenti di consultazione del POCT e pu costituire un modo abbastanza rapido per aggiornarsi sulle novit soprattutto commerciali del mondo delle analisi decentrate. Il sito web : www.pointofcare.net.

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Conclusioni

L'attivazione di un POCT all'interno di una organizzazione sanitaria deve richiedere una seria riflessione sulla sua reale utilit, non solo per i costi che tale intervento pu comportare ma anche per l'effettiva ricaduta clinico diagnostica che esso pu avere nell'ambito della Medicina Critica. Questo anche per evitare situazioni paradossali nelle quali alcuni esami di emergenza sono eseguiti nel POCT e contemporaneamente commissionati al Laboratorio Centrale per avere assicurazioni su quanto eseguito. Procedure anomale di questo genere non sono rare e si verificano chiaramente quando le procedure del POCT non sono state eseguite secondo quelle linee guida della buona pratica di Laboratorio che consentono un controllo accurato del processo analitico. Oggi, in una valutazione molto pratica e ragionevole della loro collocazione i POCT possono essere considerati come un valore aggiunto molto importante per una Medicina di Laboratorio eseguita al letto del paziente in una prospettiva che li vede sicuramente

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Conclusioni

destinati ad ulteriori ed innovativi sviluppi tecnologici. Non va dimenticato, inoltre, che il collegamento informatico che i vari POCT hanno con il Laboratorio Centrale determina una sorta di espansione virtuale dello stesso Laboratorio Centrale che pu raggiungere ogni angolo del territorio sanitario vicino al luogo di cura del paziente.

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Bibliografia

- International Organization for Standardization (ISO), Quality Management in the Medical Laboratory (ISO/FDIS 15189). ISO, Geneva - Jansen RPT., Blaton V., Burnett D., Huisman W., Queralto J., Zerah S., Allman B., Additional Essenzial Criteria for Quality System of Medical Laboratories. Clin Chem Lab Med 1998;35:249-52) - Maclin, W.C. Mahoney. Point Of Care Testing Technology, Journal od Clinical Ligand Assay 1995 - Scott MG. Faster is better, it's rarely that simple. Clin Chem 2000;46:441-2 - Price CP, Hicks JM. Point of Care Testing. AACC Press, Washington 1998 - Plebani M. Carraro P. Mistakes in a stat laboratory: types and frequency. Clin Chem 1997;43:1348-1351 - Kost GJ, Ehrmeyer SS. The Laboratory clinical Interface. Point of Care Testing. Chest 1999.

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Tecnologia IMMULITE Caratteristiche e Peculiarit

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Tecnologia IMMULITE

Tecnologia IMMULITE Caratteristiche e Peculiarit

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Tecnologia IMMULITE Caratteristiche e Peculiarit

Gli strumenti Immulite e Immulite 2000 si differenziano fra di loro per le caratteristiche hardware e software ma hanno in comune una tecnologia caratterizzata da:
Chemiluminescenza ad elevate prestazioni

La reazione chemiluminescente alla base della tecnologia Immulite generata dallinterazione tra il reagente marcato con fosfatasi alcalina e il substrato adamantil dioxetano fosfato. L anione instabile prodotto dalla reazione determina unemissione di luce, la cui intensit tale per cui sono sufficienti solo pochissime moli di marcato (10-21) per generare un segnale discriminabile. Il segnale luminoso prodotto a seguito della reazione enzimatica , inoltre, prolungato nel tempo e permette di eseguire un numero piu elevato di letture rispetto alle emissioni di tipo flash.
Luminescenza IMMULITE amplificata dallenzima

Luminescenza Convenzionale

Sul segnale costante possibile eseguire un numero elevato di letture, con maggiore accuratezza.

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Tecnologia IMMULITE

La reazione IMMULITE emette un segnale luminoso prolungato, invece del flash di luce, caratteristico di altre metodiche in chemiluminescenza.

Tecnologia IMMULITE Caratteristiche e Peculiarit

Adamantil dioxetano fosfato stabile

Adamantil dioxetano anione instabile

Principio di luminescenza attivata dalla fosfatasi alcalina attraverso idrolisi dellestere fosfato di adamantilidioxetano
Lavaggio automatico delle sferette per centrifugazione

Leliminazione dellaspecifico un aspetto critico di tutti i sistemi di dosaggio immunometrici. La Diagnostic Product Corporation ha brevettato un sistema di lavaggio che consente di ottenere una separazione efficace con un residuo aspecifico inferiore a sole due parti per miliardo. Il lavaggio si basa su una rotazione ad alta velocit del tubo di reazione sul suo asse longitudinale che provoca la fuoriuscita del liquido di lavaggio per effetto della forza centrifuga. NellImmulite il liquido che fuoriesce si raccoglie in una camera disposta coassialmente al tubo di reazione gi contenente la sferetta. NellImmulite 2000 la sferetta viene invece dispensata dallo strumento in cuvette monouso; la camera coassiale, residente sullo strumento, nella fase di lavaggio si va ad ingranare con la cuvetta di reazione permettendo, per effetto della forza centrifuga, la fuoriuscita del liquido.
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Tecnologia IMMULITE Caratteristiche e Peculiarit

Cinetica di reazione ottimale

La tendenza ad automatizzare sempre pi ha indotto i produttori di sistemi ad abbreviare i tempi di incubazione a discapito dellequilibrio di reazione. I sistemi Immulite hanno raggiunto un compromesso ideale tra livelli di automazione e tempi delle incubazioni, che pur brevi, consentono il raggiungimento di un equilibrio ottimale. Inoltre, Immulite esegue incubazioni ad agitazione intermittente a differenza dellImmulite 2000 in cui lagitazione continua. Il tempo di incubazione varia a seconda del tipo di analita. Nei dosaggi ad un ciclo lincubazione di 30 minuti mentre in quelli a 2 cicli di 60 minuti.
Attenuazione del segnale luminoso

Linsieme delle caratteristiche sopra descritte spiegano perch gli analiti dei sistemi Immulite sono dotati di sensibilit elevata e ampio range dinamico non paragonabili ai sistemi pi comuni disponibili sul mercato 47

Tecnologia IMMULITE

Un filtro di attenuazione attivato dallo strumento a seconda dellintensit del segnale, funzione della concentrazione dellanalita e del tipo di dosaggio, con il vantaggio di aumentare il range dinamico e di evitare fenomeni di saturazione del fotomoltiplicatore.

Tecnologia IMMULITE Caratteristiche e Peculiarit

Scheda tecnica dellIMMULITE 2000

Strumento da pavimento Accesso Random o batch Provetta primaria o secondaria con o senza codice a barre Pre e Post-diluizioni automatiche Dosaggi urgenti senza limiti di campioni o di test Accesso continuo a campioni, reagenti e sferette Test riflessi (test a cascata) Rilevazioni di coaguli Fino a 200 test/ora 35 minuti per il primo risultato 1000 test senza intervento delloperatore 24 dosaggi residenti 4800 dosaggi a bordo Numero illimitato di test per campione Refrigerazione reagenti a bordo e deumidificazione sferette Video da 17 con touchscreen Controllo di qualita on-line con regole di Westgard e grafico Levey-Jennings Monitoraggio automatico reagenti e consumabili Telediagnosi Tutorial multimediale ed help in linea Interfacciamento LIS/LAS

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Tecnologia IMMULITE Caratteristiche e Peculiarit

Scheda tecnica dellIMMULITE

Strumento da banco Accesso random o batch Dosaggi urgenti senza limiti di campioni o test Accesso continuo a campioni o reagenti Sensore di livello Fino a 120 test/ora 40 minuti per il primo risultato primo risultato in 15 minuti per marcatori cardiaci e PTH intraoperatorio 12 dosaggi residenti Reagenti refrigerati a bordo Telediagnosi Tutorial multimediale ed help in linea Interfacciamento LIS/LAS

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Tecnologia IMMULITE

Volumi Pubblicati

Guida Pratica IMMULITE

Guida Pratica IMMULITE 1. LAutomazione in Oncologia. Gennaio 1996. Ristampa: Settembre 1997. 2. LAutomazione nellInfertilit. Giugno 1996. Ristampa: Settembre 1999. 3. LAutomazione nella Patologia Tiroidea. Novembre 1996. Ristampa: Settembre 1999. 4. LAutomazione in Allergologia. Febbraio 1997. 5. LAutomazione nellEpatite B. Giugno 1997. 6. LAutomazione nellOsteoporosi. Gennaio 1998. 7. LAutomazione nellInfarto Acuto del Miocardio. Luglio 1998. 8. LAutomazione nel TORCH. Ottobre 1999. 9 LAutomazione nellIpo-Ipertiroidismo. Novembre 1999 10. Il Sistema Qualit (I parte). Maggio 2000. 11. LAutomazione nella fase pre-analitica. Settembre 2001. 12. Il Sistema Qualit (II parte). Dicembre 2001. 13. Malattie autoimmuni in epatologia e gastroenterologia. Luglio 2002. 14. Lautomazione in Allergologia (2). Settembre 2002 15. Indagini microbiologiche dirette: la fase preanalitica. Gennaio 2003.

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Volumi Pubblicati

Guida Pratica IMMULITE 16. Ospitalit in Ospedale. Maggio 2003. 17. Le Norme ISO 9000 applicate al settore sanitario. Settembre 2004. 18. Lautomazione ed i Marcatori tumorali. Dicembre 2004. 19. Lautomazione nellepatite B. Aprile 2005. 20. Lautomazione nellinfarto acuto del miocardio. Agosto 2005. 21. Lautomazione nellosteoporosi. Ottobre 2005. 22. La Norma UNI EN ISO 19011 Linee guida per gli audit del sistema di Gestione per la Qualit. Gennaio 2006. 23. Automazione nel dosaggio dellOmocisteina. Ottobre 2006. Guida Pratica UNA CITTA PER NOI 1. Roma per Noi: il Celio. Settembre 1998. 2. Bologna per Noi. Aprile 1999. 3. Genova per Noi. Marzo 2000. 4. Roma per Noi: Ostia antica. 2000. 5. Torino per Noi: voci dai castelli. Marzo 2002 6. Roma per Noi: San Saba. Dicembre 2003. 7. Milano per Noi: La citt navigabile. Giugno 2004. 8. Roma per Noi: Testaccio. Aprile 2006. 9. Napoli per Noi: la collina incantata. Dicembre 2006. 51

IMMULITE
Allergia - IgE Totali - AlaTOP Allergy Screening - Allergy Food Panel FP5E - ECP (Proteina Cationica degli Eosinofili) Anemia - Ferritina - Vitamina B12 - Acido Folico - Eritropoietina D.O.A. - Cannabinoidi - Metaboliti della Nicoti Farmaci - Digossina - Digitossina - Teofillina - Fenitoina - Carbamazepine - Acido Valproico - Fenobarbitale Metabolismo surrenalico - Cortisolo - ACTH Metabolismo osseo - PTH Intatto - Turbo PTH intatto (Intraoperatorio) - Pyrilinks-D - Osteocalcina - Calcitonina Dosaggi Veterinari - TSH Canino - T4 Canino - TSH Ratto Ormoni riproduttivi - DHEA-SO4 - Estradiolo - Progesterone - Testosterone - SHBG - LH - FSH - Prolattina - HCG (Total BetaHCG) - Free Beta HCG - Turbo HCG - Estriolo non coniugato - PAPP-A - Androstenedione Marcatori tumorali - AFP - CEA - BR-MA (CA 15.3) - GI-MA (CA 19.9) - OM-MA (CA 125) - PAP - PSA - PSA 3 Generazione - Free PSA - TPS - NMP22 Tiroide - TSH 3 Generazione - TSH Rapido - T3 Totale - T4 Totale - FT4 - FT3 - T-Uptake - TBG - Tireoglobulina - Anti-Tg - Anti-TPO Sierologia - Toxoplasma IgM - Toxoplasma IgM a cattura - Toxoplasma IgG - Rubella IgG - Rubella IgM - CMV-IgG - CMV IgM - Helicobacter pylori IgG - Herpes 1 & 2 IgG Epatite - HBeAg - HBsAg (approvazione ministeriale n. 18581) - Anti-HBc - Anti-HBs - Anti-HBc IgM Citochine - IL-1 - IL-2R - IL-6 - Il-8 - IL-10 - TNF Markers cardiaci - CK-MB - Turbo CK-MB - Mioglobina - Turbo Mioglobina - Omocisteina - Troponina I - Turbo Troponina I - TURBO NT-proBNP - TURBO D-Dimero Metabolismo Glucidico - C-Peptide - Insulina - Albumina Altri Analiti - Beta-2 Microglobulina - Proteina C Reattiva - hGH - IGF-1 - IGFBP3 - Gastrina Di prossima disponibilit - dsDNA - ANA Screen - Anti-HBe - HAV Total - HAV IgM Aggiornato a Settembre 2006

IMMULITE 2000
Tiroide - FT4 - FT3 - TSH 3 Generazione - T3 Totale - T4 Totale - T-Uptake - Tireoglobulina - TSH Rapido - TSH Canino - T4 Canino - TBG - Anti-TG - Anti-tTG IgA - Anti-TPO Ormoni riproduttivi - DHEA-SO4 - Estradiolo - LH - FSH - HCG (Total HCG) - Free Beta HCG - Progesterone - Testosterone - Prolattina - SHBG - Androstenedione - Estriolo non coniugato - PAPP - A Marcatori tumorali - AFP - CEA - Free PSA - PSA - PSA 3 Generazione - PAP - OM-MA (CA 125) - BR-MA (CA 15.3) - GI-MA (CA 19.9) - Gastrina Anemia - Ferritina - Vitamina B12 - Acido Folico - Eritropoietina Metabolismo osseo - PTH Intatto - Pyrilinks-D - Calcitonina - Osteocalcina Metabolismo surrenalico - ACTH - Cortisolo Sierologia - Helicobacter pylori IgG - Toxo IgG - Toxo IgM a Cattura - Rubella IgG - Rubella IgM - CMV IgG - CMV IgM - Herpes I & II IgG Epatite - Anti-HBc - Anti-HBs - Anti-HBc IgM - HBsAg - HAV IgM - HAV Totale
Commerciabile secondo la Direttiva Europea Diagnostici in Vitro 98/79/CE

- HBsAg Test di Conferma Diabete - C-Peptide - Insulina - Albumina Farmaci - Acido Valproico - Carbamazepine - Fenitoina - Fenobarbitale - Tobramicina - Digossina - Digitossina - Teofillina - Metaboliti della Nicotina - Vancomicina Altri Analiti - B2 Microglobulina - Proteina C Reattiva - IL-6 - IL-2R Crescita - hGH - IGF-1 - IGFBP-3 Marcatori cardiaci - Omocisteina - Troponina I - CK-MB - Mioglobina - NT-proBNP - D-Dimero Allergia - IgE Totali - IgE Specifiche - IgG allergene Specifiche - AlaTOP Allergy Screen - ECP Di prossima disponibilit - ds DNA - ANA Screen - Gliadina IgA e IgG

Aggiornato a Dicembre 2006

IMMULITE 2000
Epiteli E1 Epitelio di gatto E2 Epitelio di cane E3 Forfora di cavallo E4 Forfora di bovino E5 Forfora di cane E6 Epitelio di cavia E70 Piuma doca E71 Epitelio di topo E81 Epitelio di pecora E82 Epitelio di coniglio E83 Epitelio di maiale E84 Epitelio di criceto Polveri H1 Polvere di casa (Greer Labs) H2 Polvere di casa (Hollister-Stier H3 Polvere di casa (Bencard) Alimenti F1 Bianco duovo F2 Latte F3 Pesce (merluzzo) F4 Grano F5 Segale F6 Orzo F7 Avena F8 Granotuco F9 Riso Integrale F10 Seme di Sesamo F11 Grano Saraceno F12 Pisello F13 Seme di Soia F14 Seme di Soia F17 Nocciola F20 Mandorla F23 Granchio Comune F24 Gambero F25 Pomodoro F26 Maiale F27 Bue F31 Carota F33 Arancia F35 Patata F36 Noce di Cocco F40 Tonno F41 Salmone F44 Fragola F45 Lievito (Saccharomices c.) F49 Mela F75 Tuorlo dUovo F76 Alfa-lattoalbumina F77 Beta-Lattoglobulina F78 Caseina F79 Glutine F80 Aragosta F81 Formaggio dolce F83 Pollo F84 Kiwi F85 Sedano F89 Senape F91 Mango F92 Banana F96 Avocado F201 Noce di pecan Graminacee G1 Paleino odoroso G2 Erba canina G3 Erba mazzolina G4 Paleo dei prati G5 Logliarello G6 Codolina G7 Canna di palude G8 Gramigna dei prati G10 Cannarecchia G12 Segale G13 Bambagiona G15 Grano G17 Panico distico Veleni I1 Ape I3 Giallone I4 Vespa I6 Giallone I70 Solenopsis invicta Acari D1 Dermatophagoides p. D2 Dermatophagoides f. D3 Dermatophagoides m. D70 Acarus siro D71 Lepidoglypus destructor D72 Tyrophagus p. Miceti M1 Penicillum notatum M2 Cladosporium herbarum M3 Aspergillus fumigatus M4 Mucor racemosus M5 Candida albicans M6 Alternaria tenuis M8 Helminthosporium halodes M9 Fusarium moniliforme M10 Stemphylium botryosum M11 Rhizopus nigricans M70 Pityrosporum orbiculare Occupazionali K82 Lattice Alberi T1 Acero T2 Ontano bianco T3 Betulla T4 Nocciolo T5 Faggio T6 Ginepro T7 Quercia T8 Olmo Americano T9 Olivo T11 Platano T14 Pioppo T15 Faggio T16 Pino silvestre T17 Cryptomeria japonica T23 Cipresso mediterraneo Erbe W1 Ambrosia comune W2Ambrosia occidentale W4 Falsa ambrosia W5 Assenzio maggiore W6 Assenzio selvatico W8 Dente di leone W9 Lanciuola W10 Farinaccio selvatico W11 Erba cali W12 Verga doro W14 Amaranto W19 Parietaria officinalis W20 Ortica comune W21 Parietaria judaica Pannelli EP1 Epiteli 1 FP5 Alimenti 5 GP1 Graminacee 1 GP3 Graminacee 3 HP1 Polveri 1 IP6 Inalanti 6 IP7 Inalanti 7 MP1 Miceti 1 TP5 Alberi 5 TP6 Alberi 6 TP9 Alberi 9 WP3 Erbe 3 AlaTOP Gli allergeni in neretto sono disponibili

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SEDE LEGALE Via Rio Torbido, 40 - 16165 Genova Telefono (010) 83401 Fax (010) 808362

CENTRO CONGRESSI Hotel Torre Cambiaso Via Scarpanto - 16165 Genova Telefono (010) 665055-Fax (010) 6973022

CENTRO CONGRESSI Hotel Villa Tacchi Via Dante, 11 - 35010 Gazzo Padovano (PD) Telefono & Fax (049) 9426068

CENTRO CONGRESSI Talice-Radicati Piazza Concilizione, 12 - 15011 Acqui Terme (AL) Tel (0144) 328611 Fax (0144) 328601

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