Princìpi Dell'alimentazione e Della Nutrizione
Princìpi Dell'alimentazione e Della Nutrizione
Princìpi Dell'alimentazione e Della Nutrizione
Obiettivi:
Saper utilizzare correttamente il linguaggio specifico (alimentazione, nutrizione,
principi nutritivo e principi alimentari).
Saper elencare i principi alimentari e i relativi principi nutritivi.
Saper indicare le funzioni svolte da singoli alimenti.
Saper calcolare il fabbisogno calorico.
Contenuti:
Esigenze nutritive dellorganismo umano
Energia
I Carboidrati (glucidi) e la fibra alimentare
I Lipidi (grassi)
Le Proteine (protidi)
Le Vitamine
I Minerali
LAcqua
Bibliografia
http://www.albanesi.it/Alimentazione/Dtmenu.htm
http://www.poudzo.com/
Machado A., 2002. Principi di alimentazione. Casa editrice Poseidonia
Rodato S. e Gola I., 2003. Percorsi di alimentazione. Casa editrice Clitt
Castelli G. e Paradisi P., 2002. Principi di scienza dellalimentazione. Casa editrice
Le Monnier
http://www.sinu.it/larn
etroina
etroina
VITAMINE
minima
GLUCIDI
1%
MINERALI
4%
LIPIDI
17%
PROTIDI
19%
ACQUA
59%
Acqua
Lipidi
Protidi
Glucidi
etroina
PROTIDI
LIPIDI
1grammo fornisce
1grammo fornisce
4,1Kcalorie
9,3Kcalorie
1 Caloria = 1K caloria = 1.000 calorie
GLUCIDI
1grammo fornisce
4,1Kcalorie
Pertanto
L'unit di misura dell'energia la kilocaloria (kcal o Caloria), definita come la
quantit di calore necessario ad innalzare la temperatura di 1 kg di acqua
distillata da 14,5C a 15,5C.
L 'unita di energia internazionalmente accettata il joule. Per convertire l'energia
da kilocaloria a kilojoule si usa un fattore di 4,2 (1kcal uguale esattamente a
4,184kj)
Scegli laffermazione giusta.
La Kcaloria
il peso di 1 chilogrammo di un alimento
lunit di misura dellenergia fornita dai cibi allorganismo
il calore sviluppato dalla cottura di 1 chilogrammo di cibo
L'unica forma di energia che le cellule dell'organismo umano possono utilizzare
quella chimica, ed in particolare quella contenuta nei legami Carbonio-Carbonioldrogeno presenti in alcune sostanze alimentari (proteine, carboidrati, lipidi e
alcool, che infatti vengono definiti "principi alimentari energetici"). Generalmente
si considera pari a 4 kcalorie il valore energetico di 1g di proteine e carboidrati,
pari a 9 kcalorie il valore energetico di 1g di lipidi e pari a 7 kcalorie il valore
energetico di 1g di alcool (corrispondente a 5,6 kcalorie/ml).
Di tutta l'energia chimica introdotta nell'organismo con gli alimenti, solo una parte
pu venire utilizzata e trasformata in lavoro (meccanico, osmotico, chimico -cio
di sintesi- elettrico); il resto viene degradato in calore, che per le cellule non
sono in grado di utilizzare. Si calcola che l'organismo umano possa convertire in
lavoro meccanico solo il 25% dell'energia potenziale degli alimenti.
Il bisogno in energia di un individuo stato recentemente definito come "quella
quantit di energia ricavata dagli alimenti che controbilancia il dispendio
energetico totale, quando l'individuo ha una dimensione e una composizione
corporea e un livello di attivit fisica corrispondenti ad uno stato di buona salute a
lungo termine. Nel caso di bambini o di donne in gravidanza e allattamento, il
bisogno di energia comprende anche le necessit energetiche associate con la
deposizione di tessuti o la secrezione di latte.
etroina
Kcal/giorno
MB
MB
MB
MB
Femmine
10-17 anni
18-29 anni
30-59 anni
pi di 60 anni
=
=
=
=
(17,5
(15,3
(11,6
(12,3
*
*
*
*
peso)
peso)
peso)
peso)
+
+
+
+
651
678
879
609
NOTA BENE.
Le tabelle sopra riportate sono state redatte dalla Societ Italiana di Nutrizione Umana
(SINU), che unassociazione scientifica senza scopo di lucro fondata nel 1963 da alcuni studiosi
di fisiologia e di scienze dellalimentazione. Fonte: dati derivati dal rapporto FAO/WHO/UNU
(1985) e da Schofield et al. (1985). Nellanziano, i dati sono stati completati con studi italiani
(Ferro-Luzzi,1987).
kcal/giorno
kcal/ora
Attivit leggera
Attivit moderata
Attivit pesante
Adolescenti
Adulti
Maschi
Femmine
Maschi
Femmine
1,6
1,5
1,7
1,7
2,5
2,2
2,7
2,2
6,0
6,0
3,8
2,8
coefficiente per ora di attivit
NOTA BENE. I valori di IEI riportati si riferiscono esclusivamente alla parte della giornata
dedicata al lavoro. Essi tengono in considerazione le pause e gli intervalli nel lavoro, ma non
sono stati ponderati per considerare n la parte di giornata non dedicata al lavoro n, tanto meno,
le attivit dei fine settimana, vacanze estive, ecc. Fonte: Commission of the European
Communities, 1993
Per attivit leggera si intende studiare, guardare la TV, scrivere; per attivit
moderata si intende passeggiare, stirare, salire le scale; per attivit pesante si
intende fare sport, fare escursioni in montagna, correre.
Casalinghe,
impiegati,
personale
amministrativo
e
dirigenziale,
liberi
professionisti, tecnici e simili, svolgono attivit leggera.
Collaboratori domestici, personale di vendita e lavoratori del terziario svolgono
attivit moderata.
Lavoratori in agricoltura, allevamento, silvicoltura e pesca, manovali, operatori di
produzione e di attrezzature di trasporto e tutte le mansioni svolte in condizioni di
scarsa meccanicizzazione svolgono attivit pesante.
etroina
5 * 1,5 = 7,5
1 * 6,0 = 6,0
10 * 2,2 = 22,0
(7,5+6,0+22,0)=35,5
(16 * 1,7)*70,3 =
1912,84 [kcal/giorno]
etroina
Ricapitolando
Il DET (dispendio energetico totale) di un adulto in stato di riposo di circa 1
kilocaloria allora per chilogrammo di peso corporeo: quindi per una persona del
peso di 70 kg di circa 1.680 Kilocalorie giornaliere. Il quantitativo di cibo che
fornisce questo apporto energetico costituisce la razione alimentare di stretto
mantenimento.
Lenergia dei cibi ingeriti, eccedente a quella di stretto mantenimento, viene
utilizzata per svolgere varie attivit fisiche, cio per produrre lavoro muscolare
volontario ed utilizzabile. Questo consumo energetico chiamato metabolismo di
funzionamento, variabile a seconda del tipo di attivit.
etroina
Il valore esatto del fabbisogno energetico giornaliero, cio della quantit di calorie
di cui una persona ha bisogno ogni giorno per vivere, dipende da diversi fattori:
il tipo di vita che si conduce; chi fa una vita sedentari necessita di una
quantit minore di calorie rispetto a chi svolge una attivit fisica intensa o
un lavoro pesante;
let; il fabbisogno calorico minimo nei neonati, aumenta con linfanzia e
ladolescenza, per poi diminuire con laumentare dellet;
il sesso; dalla nascita allet adulta luomo ha un fabbisogno energetico
superiore a quello della donna, mentre col passare degli anni, durante la
vecchiaia, si hanno valori simili.
Et (anni)
1-3
4-6
7-9
10-12
13-15
16-17
18-29
30-59
pi di 60
Maschi (kcal/giorno)
1450
1850
2100
2250
2550
2800
3050
2900
2000
Femmine (Kcal/giorno)
1350
1650
1900
2000
2150
2200
2150
2150
1700
Come gi accennato, per l'essere umano non mangia soltanto per introdurre
energia; al contrario, mangia anche per introdurre i principi nutritivi contenuti
negli alimenti. Naturalmente, anche se il bisogno in energia prioritario in
nutrizione, resta estremamente importante la qualit delle fonti alimentari
energetiche, al fine di stabilire una corretta ripartizione fra i principi alimentari
energetici gi menzionati ed in particolare fra carboidrati, lipidi e proteine, che,
oltre a fornire energia, svolgono nell'organismo altre importanti funzioni
metaboliche.
etroina
10
etroina
11
sostanze organiche
lipidi
principi calorici
lipidi
etroina
12
etroina
13
etroina
14