Evangelisti

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INDICE

INTRODUZIONE

BREVE BIOGRAFIA

DARMSTADT

1. I PRIMI ANNI

2. PROIEZIONI SONORE

LA FORMA APERTA E LE SUE PROBLEMATICHE

1. BREVE INTRODUZIONE GENERALE

2. L APPROCCIO DI EVANGELISTI

3. SCRITTURE GRAFICHE E RELATIVE


PROBLEMATICHE ESECUTIVE

4. RANDOM OR NOT RANDOM

IL GRUPPO DI IMPROVVISAZIONE NUOVA CONSONANZA

1. ORIGINI E MEMBRI DEL GRUPPO

2. L INFLUENZA DELLA MUSICA INDIANA

3. METODOLOGIE DI LAVORO E RELATIVE


PROBLEMATICHE

CONCLUSIONI

BIBLIOGRAFIA

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INTRODUZIONE

Franco Evangelisti fu uno dei pi importanti musicisti italiani della

seconda met del 900: il suo contributo sia compositivo che teorico,

denotato da una profonda conoscenza e da una grande coscienza

critica dei fenomeni musicali e del pensiero a lui contemporaneo,

rappresenta per chiunque sia interessato un lume nel mare della

musica colta e della cultura del XX sec. e una proposta molto invitante

anche per il fare musica oggi.

In questa tesi si cercher, percorrendo alcune tappe del cammino

compositivo di Evangelisti dagli anni 50 agli anni 80, di capire le

reazioni e le soluzioni dellautore in merito alle vicende e alle

problematiche sorte nel corso del secolo passato nel mondo musicale

davanguardia, cercando inoltre di sottolineare quali di queste

potrebbero essere dei punti da cui partire per comporre musica nel

tempo odierno.

La mancanza di un lavoro sistematico e approfondito su questo autore,

ormai sconosciuto e linteresse personale nei confronti di questa

importante figura della musica italiana del secolo scorso mi hanno

spinto alla redazione di questa tesi.

Studi su Franco Evangelisti al giorno doggi non ve ne sono molti, la

musicologa Stefania Gianni ha realizzato alcuni articoli apparsi su

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delle riviste musicali: STEFANIA GIANNI, La determinazione

dell'indeterminato : la struttura e l'alea in Franco Evangelisti,

Nuova rivista musicale italiana : bimestrale di cultura e

informazione, XXVI, n. 2, 1992, p. 247-257; e STEFANIA

GIANNI, Franco Evangelisti e la poetica del silenzio, Musica/

Realt , XXI, n. 63, 2000, p. 115-124.

Nel corso della mia ricerca per quanto riguarda la produzione di

Evangelisti dagli anni 50 agli anni 70 mi sono avvalso da un lato dei

contributi teorici dellautore confrontandoli con gli scritti di altri

compositori, teorici e intellettuali, nei quali vengono trattati gli stessi

argomenti che sono stati presi in esame, e dallaltro delle partiture di

Evangelisti in maniera di poter vedere come dal lato pratico le

proposte avanzate nella teoria venissero realizzate. Per quanto

riguarda invece il lavoro allinterno del Gruppo di Improvvisazione

Nuova Consonanza mi sono avvalso degli scritti teorici e delle

interviste ai vari componenti del gruppo poich non sono presenti

partiture.

Dopo una breve biografia, si entrer nel capitolo dedicato agli anni

50: periodo in cui i maggiori compositori europei si trovarono ai

Ferienkurse di Darmstadt in Germania, culla della nuova avanguardia

musicale guidata in particolare dai giovani Boulez e Stockhausen.

Sono gli anni dello strutturalismo, lultimo pensiero forte nato in

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Europa e che in musica ebbe la sua massima espressione nella tecnica

compositiva del serialismo integrale di derivazione weberniana .

Si analizzer quindi Incontri di Fasce Sonore del 1953, un brano di

Evangelisti che, oltre a essere un lavoro molto rappresentativo del

comporre in quel periodo, anche uno dei primi pezzi creati con le

tecnologie elettroacustiche alle quali il compositore romano si dedic

durante tutta la sua carriera.

Nel terzo capitolo si tratter della forma aperta o forma in movimento:

aperta in quanto allinterno della composizione alcune scelte (ad

esempio disposizione formale, scelta dei valori temporali) o tutte sono

lasciate allesecutore, in movimento in quanto da esecuzione a

esecuzione la forma finale pu cambiare sempre. Verr brevemente

introdotta partendo dal lavoro e dagli scritti del compositore

americano John Cage, padre di questa rivoluzione, e anche dal

contributo di Umberto Eco che negli anni 60 fu a stretto contatto con

personalit quali Henry Pousseur e Bruno Maderna che hanno

lavorato molto con questa tecnica.

Si passer poi alla riflessione su questo tema da parte di Evangelisti:

nelle sue composizioni che vanno dagli anni 60 agli anni 70 vi un

frequente utilizzo dellalea controllata e nel suo lascito teorico mette a

fuoco la questione sia da un punto di vista compositivo che esecutivo.

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Si vedr in seguito la critica che il compositore romano mosse alle

forme aperte di tipo grafico in particolare per via dei problemi

esecutivi ad esse connesse quali la sbagliata interpretazione dei

simboli presenti nelle partiture da parte dellesecutore.

Si analizzer quindi la composizione Random or not Random per

orchestra del 1962.

Nel quarto capitolo ci si occuper del lavoro di Evangelisti e del

Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza dagli anni 70 agli

anni 80, esperienza unica a livello internazionale in quanto fu il

primo gruppo di improvvisazione ad essere formato solamente da

compositori. Bisogna ricordare che il compositore romano a partire

dagli anni 70 non si dedic pi alla composizione musicale scritta,

poich riteneva il fare musica in quella maniera esaurito, si dedicher

invece all improvvisazione in quanto riteneva questa pratica pi

spontanea, pi vitale e capace di portare a nuovi risultati sonori nuovi.

Si parler brevemente delle origini e dei membri del gruppo, del quale

fecero parte tra gli altri anche Domenico Guaccero, Franco Nonnis,

Roland Kayn, Ennio Morricone e poi si tratter della musica indiana,

in particolare delle sue pratiche improvvisative e dellinfluenza che

essa esercit in quella fase storica e sui componenti del gruppo. Poi ci

si soffermer sulle metodologie di lavoro e sulle relative

problematiche, entrando nel dettaglio su tematiche fondamentali

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dellimprovvisazione quali listante, il rapporto tra gli improvvisatori

nellesecuzione, il rapporto con il pubblico e la creazione di una

narrativit nellesecuzione e quindi nella composizione.

Nel ultimo capitolo vi sono le conclusioni e le possibili prospettive

che per un compositore si aprono dopo uno studio attento del lavoro di

Evangelisti e del Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza

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BIBLIOGRAFIA

BOULEZ PIERRE, Note di Apprendistato, Einaudi, 1968

CAGE JOHN, Silenzio, Schake Edizioni, 2010

CRESTI ANTONELLO, Solchi Sperimentali Italia. 50 anni di italiche


musiche altre, CRAC Edizioni, 2015

ECO UMBERTO, La Forma Aperta, Bompiani,1963

EVANGELISTI FRANCO, Dal Silenzio a un Nuovo Mondo Sonoro,


Semar, Roma, 1991.

EVANGELISTI FRANCO, Incontri di fasce sonore, Universal


Edition, 1957

EVANGELISTI FRANCO, intervento senza titolo e presentazione di


Incontri di Fasce Sonore, in "Biennale di Venezia", Venezia, XI,1961,
n. 44-45, pp. 31-33 e 44.

EVANGELISTI FRANCO, Nuova Consonanza nel mondo italiano


oggi, in "Il Marcatr", Milano, 1965, n. 16-18, pp. 231-232.

EVANGELISTI FRANCO, Random or not Random, Die Schactel,


1962

GIANNI STEFANIA, La determinazione dellindeterminato: la


struttura e l'alea in Franco Evangelisti,Nuova rivista musicale
italiana : bimestrale di cultura e informazione, XXVI, n. 2, 1992, p.
247-257.

GIANNI STEFANIA, Franco Evangelisti e la poetica del silenzio,


Musica/Realt , XXI, n. 63, 2000, p. 115-124.

TORTORA DANIELA, Nuova Consonanza Trentanni di musica


contemporanea in Italia (1959-1988),Lucca, LIM, 1990

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