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DIREZIONE INVESTIMENTI
DIREZIONE PROGRAMMI INVESTIMENTI
DIRETTRICE SUD - PROGETTO ADRIATICA
PROGETTAZIONE:
DIREZIONE TECNICA
PROGETTO DEFINITIVO
COMMESSA LOTTO FASE ENTE TIPO DOC. OPERA / DISCIPLINA PROGR. REV.
L I 00 01 D 05 RG MD 0 0 0 0 001 A
VENDITTI
RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
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INDICE
1. PREMESSA ................................................................................................... 4
2. CRONOLOGIA DEL PROGETTO E SUO ITER APPROVATIVO ................. 8
3. INQUADRAMENTO GENERALE DEL PROGETTO ..................................... 15
3.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE E DESCRIZIONE DEL
TRACCIATO .................................................................................................. 15
3.2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO ................................................................... 18
4. CRITERI E SCELTE PROGETTUALI............................................................ 20
4.1 SCELTE PROGETTUALI DETTATE DALLE PRESCRIZIONI CIPE ............ 20
4.2 SCELTE PROGETTUALI RELATIVE AL PIANO DI COMMITTENZA.......... 22
5. OGGETTO DEGLI INTERVENTI CONSEGUENTI ALLE SCELTE
PROGETTUALI ............................................................................................. 23
6. STUDIO IDROLOGICO ................................................................................. 25
7. SOVRASTRUTTURA FERROVIARIA ........................................................... 38
8. VIADOTTO .................................................................................................... 39
9. ASPETTI GEOTECNICI................................................................................. 47
10. OPERE CIVILI MINORI ................................................................................. 49
10.1 RILEVATI....................................................................................................... 49
10.2 TRINCEA ....................................................................................................... 49
10.3 OPERE DI TRASPARENZA .......................................................................... 50
10.4 SOTTOPASSO SCATOLARE ....................................................................... 56
10.5 OPERE DI PROTEZIONE PILE A14 ............................................................. 57
10.6 FOSSO CAPOTOSTA ................................................................................... 57
10.7 OPERA DI PROTEZIONE BRETELLA SS16/SP31 ...................................... 57
10.8 FOSSO PONTONICCHIO.............................................................................. 58
11. FASI ............................................................................................................... 58
12. SOPPRESSIONE DEL PL ............................................................................. 60
13. CANTIERIZZAZIONE .................................................................................... 62
14. INTERFERENZE CON I SOTTOSERVIZI ..................................................... 63
15. PROGETTAZIONE AMBIENTALE E INTERVENTI DI MITIGAZIONE
DELL’OPERA ................................................................................................ 66
LINEA PESCARA - BARI
RADDOPPIO DELLA TRATTA FERROVIARIA TERMOLI-LESINA: Lotto 1: Ripalta -
Lesina
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RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
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1. PREMESSA
Il Progetto del Raddoppio della tratta ferroviaria della Termoli – Lesina della Linea Pescara
– Bari è inserito, dall’anno 2001, fra le infrastrutture strategiche di interesse nazionale, ai
sensi della L. n. 443/2001 e con la successiva approvazione della Delibera CIPE del 21
dicembre 2001, n.121.
La direttrice Adriatica ha, infatti, un ruolo strategico nel sistema trasportistico italiano, sia
per il trasporto passeggeri, sia per il trasporto merci. Rilevante è la funzione di
connessione dei porti di Taranto, Brindisi, Bari e, attraverso la linea jonica, anche Gioia
Tauro, con gli interporti e gli scali del Nord Italia (Bologna e Verona) e le più importanti
piattaforme logistiche dell’Europa del Nord. I porti di Bari e Brindisi, in particolare, sono i
terminali marittimi occidentali del Corridoio Paneuropeo VIII che attraversa Albania,
Macedonia e Bulgaria fino al Mar Nero. È, dunque, di estrema evidenza il ruolo
potenziale che la Direttrice Adriatica potrà svolgere, nel prossimo futuro, come “ponte”
verso i Paesi del Sud-Est Europeo, integrandosi in rete con i collegamenti marittimi
attraverso il Mare Adriatico e il Mar Nero, e con la rete plurimodale del Nord-Europea e
dei Balcani.
LINEA PESCARA - BARI
RADDOPPIO DELLA TRATTA FERROVIARIA TERMOLI-LESINA: Lotto 1: Ripalta -
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L’attuale linea ferroviaria da tempo non è più in grado di soddisfare la domanda sempre
crescente di trasporto su ferro in quanto non è più nelle condizioni di sopportare il
conseguente incremento del numero di treni; la linea, pertanto, risulta assolutamente
insufficiente allo sviluppo sociale, economico, industriale dell’area, anche in
considerazione del fatto che il carico passeggeri risulta sempre molto elevato,
indipendentemente dal periodo dell’anno. La sua attuale saturazione non gioca a favore
della politica ormai diffusa di dirottare su ferro quote consistenti del traffico su gomma ed
in particolare del traffico merci.
La necessità di uniformare gli standard di esercizio della linea Pescara – Bari nella tratta
Termoli - Lesina, a quelli dell’intera direttrice adriatica e l’esigenza di ottenere la
maggiore riduzione possibile dei costi di esercizio, evidenziano l’importanza del progetto
del raddoppio della tratta in argomento al fine di raggiungere i seguenti obiettivi:
- aumento della velocità massima del tracciato e della capacità della linea;
- elevazione degli indici di qualità del servizio, in termini di regolarità del traffico e di
migliore adattabilità alla domanda di trasporto (risposta dinamica);
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In base alle informazioni desunte dai Piani di Bacino, le aree di valle prossime agli
apparati focivi di detti corsi d’acqua, soprattutto del Fiume Biferno e del Fiume Fortore,
interessate dall’attraverso della linea in progetto sono soggette ad elevato rischio
idraulico e non rari sono stati gli episodi di esondazione e allagamento, già con tempi di
ritorno piuttosto contenuti e frequenti. In tal senso, il progetto si pone quale obiettivo
quello dell’ottimizzazione delle relazioni con detto contesto idrografico, finalizzata al
superamento delle attuali condizioni di rischio che certamente possono interferire con
alcuni tratti dell’attuale percorso in rilevato. La previsione di realizzazione di nuovi
viadotti garantirà una maggiore trasparenza idraulica dell’opera, con diminuzione di
eventuali fenomeni di allagamento e contenimento delle piene.
Il progetto in esame, è relativo al raddoppio dell’intera tratta Termoli – Lesina suddivisa
in tre lotti funzionali :
• lotto 1 Ripalta - Lesina dalla progressiva 24+200 alla progressiva 31+044;
• lotto 2 Termoli - Campomarino dalla progressiva 0+000 alla progressiva 5+940;
• lotto 3 Campomarino - Ripalta dalla progressiva 5+940 alla progressiva 24+200.
Si specifica che le progressive di progetto considerando solo gli interventi infrastrutturali
(sede e opere civili) sono corrispondenti a pK(i) 464+268 (pK di progetto 24+200) e pK(f)
471+228 (pK di progetto 31+044), riferendosi alla suddivisione in lotti del progetto
preliminare e sviluppandosi per una lunghezza di 6.844 m. Considerando il complesso
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Il CIPE con Delibera 2/2015 in data 28/01/2015 (pubblicata sulla G.U. del 3/07/2015) ha
approvato, ai sensi e per gli effetti dell'art. 165 del decreto legislativo n. 163/2006 e
s.m.i. e dell'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327
e s.m.i., con prescrizioni e raccomandazioni, anche ai fini della attestazione della
compatibilità ambientale, della localizzazione urbanistica e della apposizione del vincolo
preordinato all'esproprio, il progetto preliminare dell'opera "Linea Pescara - Bari:
raddoppio della tratta Termoli - Lesina", prendendo atto delle risultanze dell'istruttoria
svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e in particolare sotto l'aspetto
tecnico evidenzia:
- “che la tratta a singolo binario Termoli - Lesina rappresenta il vero "collo di bottiglia"
dell'intera "Direttrice Adriatica" della rete ferroviaria, che impedisce incrementi di
traffico e comporta limitazioni alla circolazione ferroviaria, incidendo sugli effettivi tempi
di percorrenza;
- che il progetto del raddoppio della linea Pescara-Bari nella tratta Termoli-Lesina è
necessario per il potenziamento della "Direttrice Adriatica", che ha un ruolo
strategico sia per il trasporto passeggeri sia per il trasporto merci;
1) aumento della velocità massima del tracciato e della capacità della linea ;
2) elevazione degli indici di qualità del servizio, in termini di regolarità del traffico e di
migliore adattabilità della domanda di trasporto;
3) riduzione dei costi d'uso dell'infrastruttura e migliore coordinamento delle attività
di circolazione dei treni, nonché' di manutenzione delle infrastrutture stesse;
4) miglioramento dell'offerta conseguente alla riduzione dei tempi di percorrenza;
5) che l'opera, il cui progetto preliminare è ora all'esame, si sviluppa per circa 31 km
ed interessa i comuni di Termoli e Campomarino in Regione Molise ed i comuni
di Chieuti, Serracapriola e Lesina in Regione Puglia;
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Si pone in risalto che la Del. CIPE suddetta approva solo in linea tecnica, i lotti 2 "Termoli
- Campomarino" (dalla progressiva chilometrica 0+000 alla progressiva chilometrica
5+940) e lotto 3 "Campomarino - Ripalta" (dalla progressiva chilometrica 5+940 alla
progressiva chilometrica 24+200).
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Il progetto relativo al territorio pugliese fu sottoposto agli Enti competenti al rilascio delle
autorizzazioni necessarie sulla base del quadro vincolistico presente. Detto progetto
ottenne le prime necessarie autorizzazioni negli anni 1986-87 e proprio al 1987 risale la
maggior parte delle delibere regionali di approvazione delle Varianti ai PRG Comunali.
Nel 1992 FF.SS. approvò il progetto esecutivo e le ultime autorizzazioni furono rilasciate
dalla Regione Puglia (Assessorato Urbanistica e Giunta Regionale) fra la fine del 1992 e
la prima metà del 1993. Infine, fra il 1998 e il 2002 i Comuni di Chieuti, Serracapriola e
Lesina rilasciarono la conformità urbanistica del progetto.
Di tali studi e progetti furono realizzate, però, solo alcune delle opere previste tra cui,
nella tratta in esame, un tratto di linea a doppio binario in corrispondenza
dell’attraversamento del torrente Fortore e precisamente dalla nuova Stazione di Ripalta
e la vecchia Stazione di Ripalta Serracapriola, per uno sviluppo complessivo di circa 3
km.
Nell’anno 2001, con l’entrata in vigore della Legge n. 443/2001 e con la successiva
approvazione della Delibera CIPE del 21 dicembre 2001, n.121, il raddoppio della tratta
“Termoli – Lesina” della linea Pescara-Bari venne inserito fra le infrastrutture strategiche
di interesse nazionale e, pertanto, da allora divenne soggetto alle disposizioni della
cosiddetta “Legge Obiettivo”.
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Gli Enti Locali molisani, la Regione Molise, la Soprintendenza del Molise e il Ministero
per i Beni e le Attività Culturali espressero parere negativo. RFI – Rete Ferroviaria
Italiana prendendo atto delle problematiche evidenziate promosse la costituzione di
intese con dette Amministrazioni, al fine di poter efficacemente definire un nuovo
percorso comune e condiviso, volto alla valutazione della strategicità del progetto e alla
verifica delle condizioni di approvazione dello stesso. Successivamente (2004 – 2007)
furono sottoscritti protocolli d’intesa tra Regione Molise e RFI e tra la Presidenza del
Consiglio dei Ministri – Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione Molise,
RFI e, rispettivamente, il Comune di Termoli e il Comune di Campomarino
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In conclusione, nel periodo compreso tra Maggio e Dicembre 2011, è stato avviato
presso la Struttura Tecnica di Missione del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, un
tavolo tecnico con Rete Ferroviaria Italiana, i rappresentanti dei Ministeri per i Beni e le
Attività Culturali e per la Tutela del Territorio e del Mare, al fine di superare le criticità
dagli stessi precedentemente espresse nel corso della istruttoria VIA del Progetto
Preliminare avviata nel 2003 (cosiddetta “Soluzione 0”).
Nel corso di tale tavolo tecnico, è stata dapprima sviluppata una soluzione, denominata
“Soluzione C”, presentata da parte di RFI ai suddetti Ministeri nel Luglio 2011. Detta
soluzione prevede una variante rispetto al tracciato ipotizzato nella “soluzione 0” dalla
Località Vaccareccia fino a Marina di Fantina, in corrispondenza della piana del Torrente
Saccione, per poi porsi in affiancamento alla linea esistente fino a Lesina.
Durante l’incontro i rappresentanti dei Ministeri per i Beni e le Attività Culturali e per la
Tutela del Territorio e del Mare hanno richiesto un ulteriore sforzo progettuale, finalizzato
ad allungare quanto più possibile il tratto in affiancamento alla A14 e, di conseguenza,
l’allontanamento della sede ferroviaria dalla linea di costa.
Nel Novembre 2011 si è quindi tenuto un ulteriore incontro, nel corso del quale è stata
illustrata alle Amministrazioni un’ulteriore soluzione, denominata “Soluzione D” (cfr. fig.
5.1), sviluppata sulla base delle indicazioni sopra riassunte. L’ipotesi in questione
prevede una variante rispetto al tracciato ipotizzato nella “Soluzione 0” da poco a sud di
Lido di Campomarino fino alla Località TorreMozza, nei pressi dell’intersezione con la
S.S.16, per poi porsi in affiancamento alla linea esistente fino a Lesina.
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Si evidenzia, infine, che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con nota del Servizio
IV della Direzione Generale per il Paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte
contemporanea prot. n. 10789 dell’11.04.2012, sentite anche le soprintendenze
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L'avviso di avvenuto deposito del progetto presso le rispettive sedi della Regione
Puglia, della Regione Molise, del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e
del mare e del Ministero per i beni e le attività culturali è stato pubblicato in data 1°
marzo 2013, su un quotidiano a tiratura nazionale ("Sole 24 Ore") e due a diffusione
locale ("Tempo - edizione regione Molise" e "Il Nuovo Quotidiano di Puglia") , al fine
della consultazione da parte del pubblico e della presentazione di eventuali
osservazioni.
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LI00 01 D 05 RG MD0000 001 A 14 di 97
Il Ministero per i beni e le attività culturali ha espresso parere tecnico favorevole, con
prescrizioni, sul progetto all'esame che, con nota 17 giugno 2013, n. 16693.
Il CIPE con delibera 2/2015 del 28/01/2015 (pubblicata sulla G.U. del 3/07/2015) ha
approvato, ai sensi e per gli effetti dell'art. 165 del decreto legislativo n. 163/2006
e s.m.i. e dell'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n.
327, e s.m.i., con prescrizioni e raccomandazioni, anche ai fini della attestazione
della compatibilità ambientale, della localizzazione urbanistica e della apposizione del
vincolo preordinato all'esproprio, il progetto preliminare dell'opera "Linea Pescara -
Bari: raddoppio della tratta Termoli - Lesina".
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Il Lotto 01, Ripalta-Lesina, presenta uno sviluppo di 6844 m e interessa il solo territorio
pugliese nei comuni di Serracapriola e Lesina entrambi comuni della provincia di Foggia.
L’intervento sarà realizzato per fasi costruttive per permettere il mantenimento
dell’esercizio ferroviario e garantire le minime soggezioni possibili sia alla circolazione
ferroviaria sia alla circolazione stradale interferente.
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in considerazione della fasizzazione con cui verrà realizzato il raddoppio dell’intera tratta
(Termoli-Lesina) e visto che la SSE di Chieuti ricadrebbe in un lotto non oggetto di
lavorazioni in questa prima fase realizzativa (Lesina-Ripalta), la scelta è ricaduta
necessariamente su tale area. Tale SSE verrebbe a sostituire l’attuale SSE di Ripalta
(distante circa 3 km) che si trova in una zona a rischio esondazione. La potenza
necessaria ad alimentare tale SSE (alimentata in AT) è pari a circa 12 MW a raddoppio
completato sull’intera tratta. Qualora ci siano difficoltà, da parte di Terna a fornire tale
alimentazione in AT, verrà chiesta una fornitura in MT di potenza pari a 9,9 MW.
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essere:
• Regolamento (UE) N° 1301/2014 della Commissione del 18 novembre 2014
relativo alle specifiche tecniche di interoperabilità per il sottosistema “Energia” del
sistema ferroviario dell’Unione europea;
• Regolamento (UE) N° 1299/2014 della Commissione del 18 novembre 2014
relativo alle specifiche tecniche di interoperabilità per il sottosistema “infrastruttura”
del sistema ferroviario dell’Unione europea;
• Regolamento (UE) 2016/919 della Commissione del 27 maggio 2016 relativo alla
specifica tecnica di interoperabilità per i sottosistemi “Controllo – comando e
segnalamento” del sistema ferroviario nell’Unione Europea;
Ai sensi del capitolo 4.2.1 della STI Infrastruttura, saranno prese a riferimento, per la
verifica dei processi funzionali, le categorie di linea P2 per il traffico passeggeri ed F1 per
il traffico merci i cui parametri prestazionali sono indicati nella figura sotto riportata
(estratto da Regolamento (UE) N° 1299/2014).
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RADDOPPIO DELLA TRATTA FERROVIARIA TERMOLI-LESINA: Lotto 1: Ripalta -
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Il progetto definitivo è stato sviluppato sulla base del progetto preliminare e accoglie le
prescrizioni e gli aspetti migliorativi indicati dalla Delibera CIPE 2/2015, del Piano Stralcio
per l’Assetto Idrogeologico per il bacino interregionale dei Fiumi Trigno, Bifero e Minori,
Saccione e Fortore (PAI) e del Piano di gestione del rischio alluvioni del distretto
idrografico dell’Appennino Meridionale di recente emanazione.
Dallo studio idrologico e in particolare dallo studio bidimensionale, si verifica la necessità
di realizzare numerose opere di trasparenza idraulica. In particolare si prevedono la
realizzazione di un nuovo tombino a tre canne e di ulteriori 8 tombini idraulici per la
risoluzione idraulica del Fosso Olivella 2 (posto a inizio intervento). Necessaria
trasparenza idraulica per i moti di rigurgito da mare verso monte nella zona del Fosso
citato. Inoltre le opere di arginatura previste a monte della linea ferroviaria, che delimitano
l’area di golena del fiume Fortore, opere oggetto di realizzazione da parte di altra
committenza (Regione Puglia), cambiano le condizioni idrologiche pregresse della piana
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RADDOPPIO DELLA TRATTA FERROVIARIA TERMOLI-LESINA: Lotto 1: Ripalta -
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RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
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e inducono la necessità di opere di trasparenza ai due lati del viadotto esistente. Tali
opere di trasparenza sono prescritte dalla delibera CIPE (prescrizione n. 42:
“relativamente al lotto 1, e con particolare riferimento all'attraversamento del fiume
Fortore, il progetto verrà adeguato nello sviluppo della progettazione definitiva al
progetto PAI, prevedendo un aumento della luce libera mediante esecuzione di
fornici di adeguate dimensioni”) e sono state ubicate in modo da non compromettere le
condizioni statiche delle zone di transizione rilevato – viadotto esistente e la stessa
struttura del viadotto Fortore realizzato agli inizi degli anni ‘90. Pertanto si sono previsti 6
tombini in sinistra idraulica e 10 tombini in destra idraulica.
La cantierizzazione di tali opere di trasparenza, insieme alle opere propedeutiche di
consolidamento degli strati superficiali, avverrà al di sotto del rilevato esistente ed è stata
progettata con l’utilizzo di opere provvisionali che garantiranno, con la minima soggezione
alla circolazione permessa, l’esercizio della linea ferroviaria.
La cantierizzazione e quindi la realizzazione delle opere, avviene per fasi di lavoro
successive con spostamento della circolazione tra l’attuale binario e il futuro.
Il criterio utilizzato, nel progettare la cantierizzazione delle opere civili e della
sovrastruttura ferroviaria è quello della continuità della circolazione su di una linea
ferroviaria che, in particolar modo nel periodo estivo, vede il transito anche di treni
straordinari.
La prescrizione n. 5:”ridurre le interferenze con gli ATD e con i SIC e le aree protette
con: i) la delocalizzazione della SSE, prevedendo delle alternative localizzative; ii) la
valutazione della possibilità di interrare il nuovo elettrodotto da 150KV di
collegamento tra l'elettrodotto esistente e la citata SSE; …” ha indotto la ricerca di una
nuova collocazione di una sottostazione elettrica per l’alimentazione della linea di contatto.
La nuova localizzazione nei pressi dell’attuale ed esercente P.M. Ripalta ( Ripalta Nuova)
è stata individuata per esclusione e per opportunità, anche a seguito della nuovo contratto
RFI-Terna per il quale l’AT e di conseguenza tutti gli impianti ad essa destinata
rimangono di proprietà di Terna. Si realizzerà una nuova Sottostazione Elettrica che
sostituirà l’attuale SSE di Ripalta (Ripalta Vecchia), delocalizzata dall’ipotesi proposta nel
progetto preliminare. Tale scelta fa decadere la necessità di un nuovo elettrodotto da 150
kv di collegamento con l’elettrodotto esistente, essendo stata progettata prevedendo
un’alimentazione di 20 Kv.
LINEA PESCARA - BARI
RADDOPPIO DELLA TRATTA FERROVIARIA TERMOLI-LESINA: Lotto 1: Ripalta -
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RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
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RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
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In relazione alle scelte progettuali ad ai criteri con cui sono state operate, l’oggetto degli
interventi previsti nel presente progetto, ampiamente descritto nelle relazioni sopra
indicate, si può elencare indicativamente:
- Ponti e Viadotti:
• Viadotto Ripalta pk 2+565,39 a 3+740
- Sottovia:
• Sottovia al km 4+034.88
- Nuove viabilità
• Nuova viabilità per soppressione P.L. al km 28+237
- Interferenze idrauliche
• Adeguamento idraulico del tombino al km 0+253.74 Fosso Olivella 2
• Tombini di trasparenza Fosso Olivella 2
• Tombini di trasparenza sponda dx fiume Fortore
• Tombini di trasparenza sponda sx fiume Fortore
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RADDOPPIO DELLA TRATTA FERROVIARIA TERMOLI-LESINA: Lotto 1: Ripalta -
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RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
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RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
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6. Studio Idrologico
L’intervento progettuale proposto ricade all’interno del bacino del Fiume Fortore, il quale
viene attraversato dalla linea ferroviaria in prossimità della foce.
Il Fiume Fortore rappresenta il principale corso d'acqua intercettato dal tracciato
ferroviario in progetto alla progressiva 1+900 circa. Lungo il tratto oggetto di studio, la
linea interseca alcuni corsi d’acqua minori, come il Fosso Olivella 2 (alla progressiva
0+250), il Fosso Paradiso (alla progressiva 3+475), il Canale Capoposta (alla progressiva
5+743) e il Fosso Pontonicchio (alla progressiva 6+712), indicati Figura 5.
Fosso Olivella 2
Viadotto Ripalta
Linea Ferroviaria
esistente
Linea Ferroviaria di
Fosso Paradiso progetto
Fosso Pontonicchio
Fiume Fortore
Il Fiume Fortore, misurato l’ungo l’asse 106 km, ha una superficie del bacino di 1612 kmq,
ed è uno dei maggiori fiumi dell’Italia meridionale, attraversando ben tre regioni,
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RADDOPPIO DELLA TRATTA FERROVIARIA TERMOLI-LESINA: Lotto 1: Ripalta -
Lesina
RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
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Campania, Molise e Puglia. Nasce dal Monte Altieri (888 m smm) in località Grotta in
Valfortore (840 m smm) presso Montefalcone di Valfortore (BN). Sfocia nel Mare Adriatico
presso il lago di Lesina (FG) ovvero in località Ripalta a 55 km da Foggia. L’intero Bacino
idrografico bagna tre Province: Campobasso, Benevento e Foggia.
Nell'inverno il Fortore è soggetto a piene improvvise e irruenti, anche se in parte mitigate
dalla presenza della diga di Occhito.
Dal punto di vista orografico la linea ferroviaria di progetto impegna settori di territorio di
pianura posti a quote comprese tra il livello del mare e circa 25 m s.l.m. Morfologicamente,
l'area si caratterizza per la presenza di ampi settori pianeggianti o sub-pianeggianti
appartenenti alla fascia costiera adriatica ed alla piana alluvionale del F. Fortore.
Solo il tratto terminale, in destra Fortore, rientra in aree esterne a quelle delimitate
dall’Autorità di Bacino.
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LI00 01 D 05 RG MD0000 001 A 28 di 97
Figura7 – Ricostruzione dell’idrografia della zona di studio, con la suddivisione dei bacini.
Superficie
Manufatto di Lunghezza Hmax H0
Bacino Corso d’acqua Progressiva bacino
progetto asta [km] [m s.m.m.] [m s.m.m.]
[km2]
B Fosso Paradiso 3+475 Viadotto 3.8 6.16 65 5
Fosso Scatolare
D 5+992 1.2 2.05 65 25
Pontonicchio
Tabella 2 – Caratteristiche dei bacini dei corsi d’acqua minori.
Le simulazioni idrauliche hanno evidenziato alcuni punti di criticità per la linea ferroviaria,
di seguito elencate:
• In sinistra idraulica, tra le progressive 0+250 e 0+850 circa, i livelli idrici interessano il
piano del ferro della linea ferrovia esistente, da monte verso valle Fortore, sia per la
configurazione ante operam 1 che per la configurazione ante operam 2. In particolare
nel primo caso, in assenza degli interventi di sistemazione del corso d’acqua e delle
arginature, i livelli idrici massimi TR 300 anni si attestano attorno a 6.7 m smm,
mentre il piano del ferro esistente varia tra 6.3 e 6.7 m smm. Le massime velocità in
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questo settore di linea sono dell’ordine di 1 m/s (Figura 8). I livelli idrici stimati e le
massime velocità attese possono potenzialmente compromettere la stabilità del
rilevato ferroviario. Il tratto considerato comprende anche l’attraversamento Olivella 2,
manufatto che è stato soggetto ad un crollo durante la piena del 2005, si veda la foto
di Figura9.
Linea ferroviaria
esistente
Olivella 2
Figura 8 – Massime velocità, scavalco della linea esistente, sinistra Fortore – Ante operam 1 – TR300
Flusso
Figura9 – Evento 4-5 marzo 2005 – Collasso del rilevato ferroviario a fianco del tombino Olivella 2
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Risagomatura dell’alveo
Accanto a questo intervento, per compensare l’effetto di innalzamento del livello idrico
si prevede di aumentare la trasparenza idraulica del rilevato ferroviario nel tratto
compreso tra le arginature di prossima realizzazione. L’incremento di area utile al
deflusso sarà realizzato grazie all’inserimento di fornici di trasparenza. Le aperture
previste sono: 6 fornici di trasparenza in sinistra Fortore, di dimensioni minime 6 x 3
m, tra la pk 1+755.47 e la pk 1+830.20, con quota di scorrimento 8.00 m smm; 4
fornici di trasparenza in destra Fortore, di dimensioni 6 x 3 m, tra la pk 2+247.12 e la
pk 2+092.14, con quota di scorrimento 7.30 m smm; 6 fornici di trasparenza in destra
Fortore, di dimensioni 4 x 3 m, tra la pk 2+107.16 e la pk 2+382.38, con quota di
scorrimento 7.00 m smm Per favorire l’immissione di portata nei fornici verranno
realizzati due livellamenti del terreno al fine di garantire la continuità idraulica tra
monte e valle del rilevato ferroviario: in sinistra idraulica, a ridosso dell’imbocco di
monte dei fornici, fino alla quota di 8.00 m smm e in destra idraulica, a ridosso
dell’imbocco di monte dei fornici, fino alla quota di 7.00 m smm. La realizzazione di
fornici di trasparenza in adiacenza al ponte esistente sul Fortore è indicata come
intervento prioritario nel programma degli interventi previsti nell’ambito del PAI della
AdB Fortore e indicata tra le prescrizioni della delibera CIPE del gennaio 2015.
• All’altezza della stazione di Ripalta tra le chilometriche 2+650 e 3+400: per ogni tempo
di ritorno analizzato, le simulazioni mostrano che i livelli idrici interessano il piano del
ferro della linea ferroviaria esistente tra le chilometriche 2+650 e 3+400, in modo
particolare nelle configurazioni ante operam 1, in Figura 11, è riportato uno stralcio
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Linea ferroviaria
esistente
Stazione di Ripalta
Figura 11 – Massime velocità, scavalco della linea esistente, destra Fortore – Ante operam 1 – TR300
Flusso
Stazione di Ripalta
Figura 12 – Evento 4-5 marzo 2005 – Allagamento della stazione di Ripalta e tracimazione del rilevato.
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prevista la demolizione del rilevato ferroviario esistente nel segmento adiacente al viadotto
Ripalta, Figura 13.
Demolizione di parte
del rilevato esistente
Stazione di Ripalta
Viadotto Ripalta
Viadotto di
progetto
A14
SS16
Figura 14 – Massima estensione dell’allagamento e massimi livelli idrici – Post operam 1 – TR200
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Viadotto di
progetto
A14
SS16
Figura 15 – Massima estensione dell’allagamento e massimi livelli idrici – Post operam 2 – TR200
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Elementi di trasparenza
Figura 16 – Massime velocità in corrispondenza dei fornici, sinistra Fortore – Post operam 1 – TR300
Gli effetti dell’inserimento dei fornici di trasparenza di progetto in prossimità del ponte
esistente sul fiume Fortore sono particolarmente evidenti nella configurazione post
operam 2 (che vede implementate le arginature nelle aree golenali del Fiume Fortore).
Per la piena TR 300 anni, poco a monte del ponte ferroviario, i livelli si attestano attorno a
8.40 m smm nella configurazione post operam 1 in assenza di arginature (valore prossimo
allo stato ante operam 1), e sono prossimi a 9.30 m smm nella condizione post operam 2
(nella configurazione ante operam2 il livello massimo era di circa 9.75 m smm), mentre
l’intradosso del ponte ferroviario esistente posto poco più a valle è di circa 10.60 m smm. I
valori numerici evidenziano l’effetto positivo dei fornici previsti in progetto.
Le simulazioni numeriche mostrano per la piena TR 300 anni, in corrispondenza del ponte
ferroviario sul Fortore esistente, velocità massime dell’ordine di 1-2 m/s nella
configurazione post operam 1 e superiori a 2 m/s per la configurazione post operam 2.
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Elementi di trasparenza
Figura 17 – Velocità massime, ponte ferroviario sul Fortore – Post operam 1 – TR300
Elementi di trasparenza
Figura 18 – Velocità massime, ponte ferroviario sul Fortore – Post operam 2 – TR300
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i 9.47 m smm per la piena TR 200 anni e i 9.62 m smm per la piena TR 300 anni mentre
l’intradosso del ponte ferroviario esistente ha una quota minima di 10.57 m smm.
Viadotto di
progetto
Linea ferroviaria
esistente
SS16 A14
Figura 21 – Massima estensione dell’allagamento e massimi livelli idrici – Post Operam 2 Ideale – TR300
Elementi di trasparenza
Ponte ferroviario
Figura 22 – Velocità massime, ponte ferroviario sul Fortore – Post Operam 2 Ideale – TR300
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7. Sovrastruttura Ferroviaria
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Gli organi d’attacco saranno di tipo elastico e saranno forniti unitamente alla traversa
stessa essi risponderanno alle specifiche di fornitura di RFI.
Gli scambi saranno forniti compresa le serie di traversoni in CAVP e risponderanno
ovviamente a tutte le istruzioni tecniche e di fornitura emesse dalla stessa RFI e ai disegni
in esse richiamati. In esse sono disciplinati, inoltre, anche gli aspetti legati al montaggio e
ai vari.
In armonia con quanto previsto dall’impianto di sicurezza tutti i deviatoi sono centralizzati e
dotati di casse di manovra con fermascambiatura.
Le giunzioni isolanti incollate saranno fornite da RFI e saranno del tipo 60 UNI da m 6.00.
Conformemente a quanto previso da RFI, si utilizzeranno paraurti ad azione frenante
8. Viadotto
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insieme alle travi (precompressione con 1 cavo superiore da 9 trefoli da 0.6’’ e 1 cavo
inferiore da 7 trefoli da 0.6’’) e da una soletta in C.A. gettata in opera con una lunghezza
complessiva pari a 13.70 m si ci gravano 2 binari posti ad interasse pari a 4 m.
Lo schema di vincolo prevede 2 appoggi fissi centrali con dispositivo elastico per il
controllo della corsa e 2 appoggi laterali multidirezionali ad estremità dell’impalcato mentre
all’estremità opposta dello stesso 1 appoggio unidirezionale longitudinale e 3 appoggi
multidirezionali; sui piani di appoggio di pile e spalle sono previsti ritegni sismici trasversali
e dispositivi di fine-corsa longitudinali.
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elastico per il controllo della corsa e 2 appoggi laterali multidirezionali; per la spalla B, lo
schema di vincolo prevede 1 appoggio unidirezionale longitudinale centrale e 3 appoggi
laterali multidirezionali; sui piani di appoggio della spalla sono previsti ritegni sismici
trasversali.
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9. Aspetti Geotecnici
Tenendo conto delle unità geologiche sopra descritte e sulla base delle descrizione
riportate nei certificati dei sondaggi e sulla base di misure dirette dei valori di velocità di
propagazione delle onde di taglio nei primi 30 m di profondità Vs,30 , si evince la categoria
del sottosuolo slungo tutto il tracciato è piuttosto variabile, passando da una categoria C a
D ed anche analogamente a B; cautelativamente per il dimensionamento delle opere si
considera:
- Da inizio tracciato km 0+000 al km 2+300 si associa una categoria di sottosuolo
sismica C;
- Dal km 2+300 al km 3+100 si associa una categoria di sottosuolo sismica D; Come si
evince dalla seguente tabella e dalle successive due figure (Vs e cu da prove CPT), le
verticali di indagine CHIA33V15 e PEIA33V08 mostrano con la profondità valori di
velocità delle onde di taglio Vs e valori di resistenza in condizioni non drenata (cu) più
bassi delle verticali di indagine ubicate vicino. Quindi è lecito presupporre che la
categoria di sottosuolo D sia limitata alla zona della spalla, comunque cautelativamente
si considera la categoria di sottosuolo D per l’intervento di progressive indicato;
- Dal km 3+100 a fine tracciato al km 6+840, si associa una categoria di sottosuolo C.
Allo scopo di accertare la stabilità nei confronti della liquefazione, per il sito in esame sono
state effettuate delle verifiche che hanno consentito di determinare il potenziale di
liquefazione, parametro indicativo dell’estensione che il fenomeno può avere nei terreni. il
problema principale che si pone in fase di progettazione è la suscettibilità alla liquefazione
quando la falda freatica si trova in prossimità della superficie ed il terreno di fondazione
comprende strati estesi o lenti spesse di sabbie sciolte sotto falda, anche se contenenti
una frazione fine limoso-argillosa.
Gli strati in cui è evidenziato possibile rischio di liquefazione sono quelli caratterizzati da
valori del fattore di sicurezza a liquefazione FLS inferiore all’unità e per cui è stato
necessario valutare la possibile interferenza con le opere in progetto.
Per quanto riguarda il sondaggio DHIA33P01 che ha evidenziato valori puntuali di Nspt
con fattore di sicurezza alla liquefazione inferiore all’unità, si osserva che tale sondaggio è
posto tra due prove penetrometriche statiche CPT1 e CPT2, che non hanno confermato la
liquefazione nello strato di sabbia. Le prove penetrometriche statiche (CPT) forniscono
risultati in continuo con la profondità e sicuramente più attendibili per la verifica a
liquefazione rispetto alle puntuali prove SPT (di cui tra l’altro non sempre si dispone della
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analisi granulometrica del campione). Pertanto per il sondaggio DHIA33P01, dai risultati
delle prove CPT, si esclude il rischio di potenziale liquefazione.
Per il sondaggio S3, non si può escludere rischio di potenziale liquefazione. La prova
CPT3, vicina al sondaggio, ha escluso potenziale liquefazione, ma si è arrestata alla
profondità di 7 m circa e quindi non ci può dare informazioni sugli strati potenzialmente
liquefacibili del sondaggio S3 che sono più profondi: tra 9 e 12.4 m e tra 16 e 21.7 m di
profondità da p.c.. In questa zona il raddoppio in progetto è previsto sul rilevato esistente
che presenta altezza massima 5 m circa.
In corrispondenza di alcune pile del viadotto si è evidenziato un livello di spessore
massimo 1 m intorno a 9 m di profondità ed uno spessore più rilevante di terreno
potenzialmente liquefacibile, abbastanza profondo, tra i 16 ed i 20 m circa, confermato sia
da due prove SPT (sondaggi PCIA33V11, PCIA33V10), sia dalle prove penetrometriche
statiche PEIA33V07, PEIA33V06, PEIA33V04, PEIA33V02, PEIA33V01CPT. Per maggiori
dettagli vedasi gli elaborati di Profilo longitudinale (geotecnico) Tav. 1-4/4
(LI0001D78F6GE0005001-4)
Per quanto riguarda il tratto di rilevato ferroviario tra le progressive chilometriche 2+020 e
2+400, considerata la pericolosità sismica di base, è necessario intervenire per mitigare il
rischio di liquefazione, al fine di scongiurare eccessivi cedimenti del corpo del rilevato,
oltre al rischio concreto di danni diretti ai convogli in circolazione, ed ai problemi connessi
con una interruzione dell’esercizio prolungata, presumibilmente non compatibile con le
esigenze del servizio.
I livelli di terreno potenzialmente suscettibile di liquefazione e quindi da trattare sono
profondi: tra 9 e 12.4 m e tra 16 e 21.7 m di profondità da p.c.. In questa zona il raddoppio
in progetto è previsto sul rilevato esistente che presenta altezza massima 5 m circa.
L’intervento in progetto dovrà quindi interessare il terreno di questi due strati
potenzialmente liquefacibili, al di sotto del rilevato esistente, operando ai lati del rilevato
esistente, mantenendo in esercizio la linea ferroviaria esistente.
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10.1 Rilevati
La sezione tipo in rilevato è caratterizzata dal ballast avente spessore minimo sotto
traversa di 35 cm e pendenza dell’unghiatura 3 su 4; la testa del ballast dista 1.05 m
dall’interno della rotaia più vicina; al di sotto del ballast è posto uno strato di sub-ballast di
12 cm con pendenza trasversale a doppia falda al 3%. Un ulteriore strato di
supercompattato da 30 cm completa la sovrastruttura ferroviaria. Ai margini del ballast è
quindi disposto un sentiero pedonale di larghezza 50 cm. Le scarpate dei rilevati hanno
una pendenza 2 su 3; al di sopra dei 6 m di altezza viene inserita una banca di riposo
avente larghezza 2 m. Al piede dei rilevati, viene posto un fosso di guardia oltre il quale
viene inserito uno stradello avente larghezza netta di 3.00 m, sul margine del quale è
posta la recinzione ferroviaria
10.2 Trincea
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TOMBINI DI TRASPARENZA
Lungo il progetto sono previsti 24 fornici di trasparenza idraulica in corrispondenza del
rilevato ferroviario in prossimità del fosso Olivella 2 e del fiume Fortore. Tali tombini sono
necessari per garantire la sicurezza del corpo ferroviario assicurando un miglioramento
dell’interferenza delle opere ferroviarie esistenti e di progetto con il normale deflusso delle
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LI00 01 D 05 RG MD0000 001 A 52 di 97
acque nei tratti di linea in cui le simulazioni idrauliche hanno evidenziato maggiori criticità.
Tutti i tombini sono previsti a spinta sotto la linea in esercizio.
Tombini 3.00x2.00:
Sono 8 tombini scatolari da realizzarsi tra le pk 0+303 e 0+411, sono caratterizzati da una
dimensione interna di 3.00x2.00, con piedritti e soletta di copertura di spessore pari a 40
cm, soletta di fondazione pari a 50 cm. La lunghezza dello scatolare in fase finale,
comprensiva quindi anche dei lavori di completamento dopo l’ultimazione del varo, è pari a
circa 23 m.
Tombini 6.00x3.80:
Sono 4 tombini scatolari di dimensioni interne 6.00x3.80 da realizzarsi tra le pk 2+047 e
2+092 del tracciato di progetto del Lotto 1, mediante il sistema di varo a spinta.
Gli scatolari sono caratterizzati da una dimensione interna di 6.00x3.80, con piedritti e
soletta di copertura di spessore pari a 70 cm, e soletta di fonazione pari ad 80 cm. La
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lunghezza dello scatolare in fase finale, comprensiva quindi anche dei lavori di
completamento dopo l’ultimazione del varo, è pari a circa 30m.
RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
LI00 01 D 05 RG MD0000 001 A 54 di 97
RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
LI00 01 D 05 RG MD0000 001 A 55 di 97
- Tombini 4.00x3.75:
Sono 2 tombini scatolari di dimensioni interne 4.00x3.75 da realizzarsi tra le pk 2+167 e
2+182 del tracciato di progetto del Lotto 1.mediante il sistema di varo a spinta, con la linea
in esercizio.
Gli scatolari sono caratterizzati da una dimensione interna di 4.00x3.75, con piedritti e
soletta di copertura di spessore pari a 50 cm, e soletta di fondazione pari ad 60 cm. La
lunghezza dello scatolare in fase finale, comprensiva quindi anche dei lavori di
completamento dopo l’ultimazione del varo, è pari a circa 30m.
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RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
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RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
LI00 01 D 05 RG MD0000 001 A 57 di 97
Nel tratto di linea posto al di sotto dell’esistente viadotto dell’autostrada A14 è necessario
predisporre un’opera a protezione delle pile intermedie. L’opera prevista in questa fase
progettuale è un muro ad U la cui fondazione viene posta al di sotto della sede ferroviaria
definitiva. L’opera viene realizzata per fasi, per maggiori dettagli sulle fasi si rimanda
all’elaborato specifico.
Lo spessore dei piedritti di tale muro è di 0.70m in direzione ortogonale alla marcia del
treno e di 0.55m in direzione parallela (spessore ridotto a 0.50m in fase di calcolo per
tenere in conto dell’ingombro dell’impermeabilizzazione). La platea di fondazione presenta
spessore pari a 0.60m, ringrossata a 0.80m in corrispondenza dei muri con spessore
0.70m.
La distanza tra la quota del piano ferro e la quota di impatto dell’urto del treno è posta
come da normativa a 1.80m.
Nel tratto in cui la ferrovia passa al di sotto della bretella esistente SS16/SP31 è
necessaria la protezione della pila a valle della ferrovia, posta ad una distanza inferiore ai
15m.
L’opera di protezione consiste in un muro con configurazione in pianta a C, a protezione
della pila, fondato su micropali.
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RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
LI00 01 D 05 RG MD0000 001 A 58 di 97
Allo stato attuale il canale Pontonicchio attraversa il rilevato della linea ferroviaria per
mezzo di un vecchio tombino realizzato in muratura. La struttura del tombino presenta
problemi strutturali tali da sconsigliare il prolungamento del tombino esistente al di sotto
del binario di progetto e da prevedere la realizzazione di un nuovo attraversamento in
affiancamento all’esistente, una volta chiuso definitivamente il vecchio tombino mediante
intasamento con cls magro.
Il nuovo attraversamento sarà costituito da un tombino scatolare in c.a. di dimensioni
interne 6.00 x 3.00 m. Il nuovo manufatto sarà realizzato con la tecnica dello “spingitubo”.
11. Fasi
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LI00 01 D 05 RG MD0000 001 A 60 di 97
RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
LI00 01 D 05 RG MD0000 001 A 61 di 97
trasversale con piattaforma pavimentata di larghezza pari a 9.00 m (una corsia per verso
di marcia pari a 3.50 m e banchine laterali pari a 1.00 m).
Il tracciato è stato definito mediante un andamento plano-altimetrico compatibile con il
raccordo alla viabilità esistente, nonché con i vincoli derivanti dall’interferenza con la linea
ferroviaria di progetto. La successione geometrica è stata definita in conformità alle
prescrizioni contenute nelle “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle
strade” di cui al D.M. 05/11/2001. In particolare, i parametri degli elementi plano-altimetrici
sono stati dimensionati secondo la massima velocità dell’elemento desunta dal
diagramma di velocità. Sulla base del diagramma di velocità sono state verificate, inoltre,
le condizioni di visibilità.
Sono stati previsti, inoltre, gli allargamenti della carreggiata per iscrizione dei veicoli in
curva.
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13. Cantierizzazione
Le aree di cantiere sopra elencate svolgono ciascuna una funzione di supporto alle
lavorazioni, che può essere sintetizzata come di seguito per le diverse tipologie funzionali:
- cantiere base: area con funzione logistica attrezzata per alloggiare le maestranze e gli
impiegati che saranno impegnati nella realizzazione di tutte le opere oggetto
dell’intervento;
- cantiere operativo: area caratterizzata dalla presenza di tutte le strutture/impianti di
supporto all’esecuzione dei lavori sull’intero intervento;
- area tecnica: le aree tecniche costituiscono le aree di appoggio per la realizzazione di
un’opera d’arte puntuale e non comprendono generalmente impianti fissi di grandi
dimensioni;
LINEA PESCARA - BARI
RADDOPPIO DELLA TRATTA FERROVIARIA TERMOLI-LESINA: Lotto 1: Ripalta -
Lesina
RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
LI00 01 D 05 RG MD0000 001 A 63 di 97
Le interferenze della linea in progetto con i sottoservizi pubblici esistenti sono stati rilevati
visivamente tramite sopralluoghi e riportati nelle planimetrie di progetto delle interferenze
ovvero nei seguenti elaborati:
Inoltre sono stati interessati gli enti gestori delle interferenze sia tramite contatti formali
(lettere di invio del censimento delle interferenze relative al Progetto Definitivo del Viadotto
Ripalta del 2010 e Progetto Preliminare della Termoli- Lesina Lotto 1 del 2013) che
informali.
Si riporta di seguito l’elenco delle interferenze rilevate dal km 0+000,00 (coincidente con il
km 464+268 della linea storica) al km 6+844 (coincidente con il km 471+228 della linea
storica).
Nel presente progetto definitivo si prevede la risoluzione delle interferenze degli acquedotti
gestiti da Acquedotto Pugliese e dal Consorzio della Capitanata ad eccezione
LINEA PESCARA - BARI
RADDOPPIO DELLA TRATTA FERROVIARIA TERMOLI-LESINA: Lotto 1: Ripalta -
Lesina
RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
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RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
LI00 01 D 05 RG MD0000 001 A 65 di 97
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RADDOPPIO DELLA TRATTA FERROVIARIA TERMOLI-LESINA: Lotto 1: Ripalta -
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RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
LI00 01 D 05 RG MD0000 001 A 66 di 97
L’analisi degli aspetti ambientali connessi alla fase costruttiva delle opere è affrontata
nell’ambito del Progetto Ambientale della Cantierizzazione il quale contiene la valutazione
della significatività degli stessi e il conseguente dimensionamento degli interventi di
mitigazione da adottare in fase di realizzazione. A tal fine è stata studiata l’ubicazione del
cantiere, l’interferenza delle lavorazioni con i flussi di traffico locali, l’eventuale presenza di
ricettori sensibili e l’inserimento ambientale e paesaggistico della cantierizzazione e delle
opere di mitigazione temporanee.
LINEA PESCARA - BARI
RADDOPPIO DELLA TRATTA FERROVIARIA TERMOLI-LESINA: Lotto 1: Ripalta -
Lesina
RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
LI00 01 D 05 RG MD0000 001 A 67 di 97
Emissioni in atmosfera
Per tale componente è stata elaborata un’analisi numerica attraverso l’utilizzo di
modellistica diffusionale. La definizione delle misure da adottare per la mitigazione degli
impatti generati dalle polveri sui ricettori circostanti le aree di cantiere è stata basata sul
criterio di impedire il più possibile la fuoriuscita delle polveri dalle stesse aree ovvero, ove
ciò non riesca, di trattenerle al suolo impedendone il sollevamento tramite impiego di
processi di lavorazione ad umido e pulizia delle strade esterne impiegate dai mezzi di
cantiere. Tra i principali interventi di mitigazione specifici è stato previsto l’impianto di
LINEA PESCARA - BARI
RADDOPPIO DELLA TRATTA FERROVIARIA TERMOLI-LESINA: Lotto 1: Ripalta -
Lesina
RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
LI00 01 D 05 RG MD0000 001 A 68 di 97
lavaggio delle ruote degli automezzi, la bagnatura delle piste e delle aree di cantiere, la
spazzolatura della viabilità.
Rumore
Nell’analisi ambientale in fase di cantierizzazione per la componente rumore, è stata
applicata apposita modellistica previsionale, a valle della quale non si è ritenuto opportuno
prevedere specifici interventi di mitigazione diretti. Sono invece state previste misure di
contenimento dell'impatto acustico da adottare nelle situazioni operative più comuni, che
riguardano in particolar modo l’organizzazione del lavoro nel cantiere. In particolare, è
necessario garantire, in fase di programmazione delle attività di cantiere, che operino
macchinari ed impianti di minima rumorosità intrinseca.
Suolo e sottosuolo
Gli interventi di mitigazione previsti in relazione ai possibili impatti che potrebbero essere
generati relativamente alla componente suolo e sottosuolo sono l’impoverimento ed
alterazione del suolo fertile; ricorrere opportune misure di gestione e stoccaggio delle
sostanze inquinanti; seguire determinate prescrizioni per la prevenzione dello
sversamento di oli e idrocarburi; adottare specifiche prescrizioni per la gestione dei
prodotti di natura cementizia.
Vibrazioni
I potenziali impatti che potrebbero generarsi durante le attività in progetto, possono essere
essenzialmente ricondotti ai livelli vibrazionali indotti dalla fase di scavo e movimentazione
dei materiali e dalla dismissione e costruzione dei binari per la sistemazione della linea
ferroviaria. L’impatto vibrazionale nelle simulazioni numeriche è stato valutato in termini di
livello ponderato globale di accelerazione Lw,z, in campo libero, (definito in unità dB
secondo la normativa UNI 9614 per asse generico), per un confronto con i valori di
riferimento per il disturbo alle persone. L’Appaltatore dovrà approfondire, in fase di
progettazione esecutiva, l’entità dell’impatto previsto durante la fase di costruzione
LINEA PESCARA - BARI
RADDOPPIO DELLA TRATTA FERROVIARIA TERMOLI-LESINA: Lotto 1: Ripalta -
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RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
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lungo il percorso del tracciato di differenti tipologie di impianto svolge, oltre alla funzione
paesaggistico – percettiva, quella di intervento di consolidamento del contesto
vegetazionale di riferimento.
Il sistema delle opere a verde in progetto è articolato in quattro interventi tipologici:
- Intervento tipo A - Inerbimento aree intercluse.
Si prevede l’inerbimento per l’area interclusa in corrispondenza della strada alla km
468+795 LS, laddove il contesto paesistico del territorio non appare particolarmente
caratterizzato e si identifica per il suo scarso valore ecologico, con vegetazione artificiale o
incolti. Fermo restando sarà data priorità alla scelta di mantenere e/o ripristinare l’uso
agricolo dei lotti, previa verifica della possibilità di accesso agli stessi e del consenso della
proprietà interessata.
- Intervento tipo B - Trattamento a verde in prossimità delle scarpate di rilevati.
Al fine di attenuare la natura artificiale dell’opera si è ritenuto necessario schermare i
rilevati che hanno un forte impatto altimetrico sul territorio con le opere di mitigazione a
verde, che permetteranno così al tracciato, nei tratti interessati da questa tipologia
d’intervento, di ridurre il proprio impatto visivo, in particolar modo per le visuali a medio e
lungo campo, dove l’effetto di mimetismo cromatico apparirà più efficace.
La massa arbustiva, composta dalle seguenti specie arboree: Juniperus communis,
Arbutus unedo, Pistacia lentiscus, Phyllirea latifolia, Rosmarinum officinalis, permetterà di
non introdurre un elemento paesistico formale quantitativamente rilevante, tale da alterare
l’equilibrio consolidato tra i vari segni del paesaggio esistente.
- Intervento tipo C - Rinaturalizzazione spondale
L’intervento C è specifico per la vegetazione spondale del fiume “Fortore” ed interessa le
aree agricole a ridosso dei corsi d’acqua; la rinaturalizzazione di quest’area prevede la
piantumazione di essenze arboree igrofile (Populus alba, Salix alba, Salix purpurea,
Sambucus nigra).
Queste alberature divengono un elemento formale del paesaggio antropico con una
connotazione botanica che permette di legare i campi agricoli all’ecosistema spondale a
carattere naturale.
Si evidenzia che la scelta delle specie da impiantare e dei sesti d’impianto verranno
concordate con l’ente Parco, nel pieno rispetto del PPTR della Regione Puglia, nella
successiva fase di progettazione.
- Intervento tipo D - Ricucitura paesistica aree frammentate
L’intervento è stato ipotizzato per la caratterizzazione di aree soggette a forte
frammentazione paesistica. L’inserimento delle alberature assume, infatti, un importante
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RADDOPPIO DELLA TRATTA FERROVIARIA TERMOLI-LESINA: Lotto 1: Ripalta -
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RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
LI00 01 D 05 RG MD0000 001 A 73 di 97
valore formale capace di connotare, con il linguaggio del paesaggio rurale, questa
porzione di territorio. Si è prevista la piantumazione con un mosaico di Populus alba e
Ulmus minor.
- Intervento tipo E - Trattamento cromatico opere in calcestruzzo
A tali interventi, di matrice prettamente naturalistica, si accompagnano studi specifici sui
trattamenti cromatici e sulle finiture delle opere previste, che rileggono in forma omogenea
il linguaggio formale dei manufatti e concorrono a definire un’identità architettonica
comune, garantendo comunque massima relazione con gli elementi strutturanti del
contesto interessato dall’intervento.
RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
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Sia per l’alimentazione dei corpi illuminanti, che per la trasmissione dei segnali
provenienti dai pulsanti di attivazione, saranno utilizzati cavi del tipo FG7(O)R
0,6/1kV, posati all’interno delle canalizzazioni costituite da cunicoli in CLS a raso
oppure da tubi in PVC e pozzetti in CLS in corrispondenza degli attraversamenti
di binario.
Le caratteristiche di dettaglio del suddetto impianto sono visibili negli elaborati:
• LI0001D78P9LF0100001
• LI0001D78P9LF0200001
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18. IMPIANTI TE
Gli interventi TE del progetto definitivo in oggetto relativo alla nuova tratta Ripalta - Lesina
consistono essenzialmente nella:
1. Realizzazione di impianti TE provvisori per la risoluzione delle interferenze tra il
tracciato della LS ed il nuovo tracciato di progetto;
2. Realizzazione della nuova SSE di Ripalta, collegamento provvisorio degli
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precedenza
Anche l'impiantistica accessoria attinente la sicurezza o rispondente alle esigenze di
esercizio ricalca in generale la tradizionale normativa e risulta quindi aderente agli
standard vigenti.
Inoltre, per quanto riguarda il circuito di protezione, il presente progetto recepisce le più
recenti direttive di RFI in merito all’utilizzo di materiali innovativi; pertanto per la
realizzazione del circuito interpali e dei collegamenti indiretti di questo alle rotaie (sia in
piena linea che in stazione), è da prevedere l’uso di conduttore in Alluminio con anima in
acciaio di tipo TACSR nudo (per la linea aerea) oppure isolato (per i collegamenti alla
rotaia).
Per tutto quanto non espressamente specificato nella presente relazione si farà riferimento
al “Nuovo Capitolato Tecnico per l’esecuzione di lavori di rinnovo e adeguamento TE .Ed.
2014” e ai disegni in esso richiamati.
Alla data dei lavori relativi al presente intervento, la tratta in oggetto sarà gestita
dall’ACCM della linea Pescara – Foggia il cui Posto Centrale è posizionato a Bari
Lamasinata.
Quindi, a seguito del raddoppio, oggetto del presente appalto, si prevedono diversi
interventi a carattere tecnologico, alcuni dei quali si descrivono per completezza, ma che
dovranno essere gestiti necessariamente con Trattative Private Singole e quindi non
oggetto del presente appalto.
Si prevedono quindi a carico del presente appalto, tutti gli interventi relativi all’attrezzaggio
della linea con cavi e cunicoli a servizio delle fasi di armamento.
Inoltre a completamento degli interventi tecnologici sarà necessario:
- Riconfigurare il Posto Centrale ACCM Pescara – Foggia .
- Modificare nelle varie fasi, i PPACC di Lesina e Ripalta per la cabina e il piazzale
nonché, per estensione, anche del BAB a c.f. con emulazione RSC tipo 3/2 nella
tratta Lesina – Ripalta L’attrezzaggio tecnologico dovrà permettere la velocità di
200 Km/h e pertanto a livello codifica dovrà essere previsto anche il codice 270*.
Inoltre si prevede la sostituzione delle casse di manovre poste sui binari di corsa
delle stazioni di Lesina e Ripalta con altre del tipo “in traversa” per permettere la
velocità di 200 Km/h sul corretto tracciato.
- Riconfigurare il Posto Centrale SCCM e i sottosistemi dell’SCC di Bari Lamasinata
Riconfigurare l’SCMT nelle Stazioni di Lesina e Ripalta compresa la tratta tra le
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RADDOPPIO DELLA TRATTA FERROVIARIA TERMOLI-LESINA: Lotto 1: Ripalta -
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RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
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due stazioni.
Lungo la tratta oggetto dell’ intervento, sono posati dei cavi telefonici, uno di tipo ottico a
16 fibre e uno di tipo rame a 34 coppie.
Tali cavi garantiscono i collegamenti a servizio dei sistemi connessi al controllo della
circolazione ferroviaria (sistema SCC della Direttrice Adriatica con Posto Centrale a Bari
Lamasinata) oltre ai normali collegamenti per i sistemi di Telecomunicazione esistenti
(rete di trasporto SDH del sistema GSM-R, sistema di telefonia di servizio STSI, ecc.)
I lavori di raddoppio del tratto di linea Ripalta – Lesina, sia in affiancamento che in variante
di tracciato, inevitabilmente comporteranno la demolizione di alcuni tratti di cunicoli
esistenti in cui sono alloggiati i cavi telefonici in esercizio, oltre ad altre tipologie di cavo a
servizio degli impianti IS, TE, ecc..
Pertanto, con l’obbiettivo primario di mantenere e garantire il normale esercizio della
circolazione ferroviaria e dei servizi annessi, sono state previste le seguenti lavorazioni
- Realizzazione di impianti cavi principali a 32 fibre ottiche ed a 40 coppie di rame
nei tratti di raddoppio in affiancamento alla linea esistente o in variante di tracciato
al fini di garantire l’esercizio dei servizi/sistemi attualmente presenti sui cavi
esistenti della Direttrice Adriatica (rispettivamente a 16 f.o. e a 34 cp in rame),
- Realizzazione di un nuovo collegamento con un cavo a 16 f.o. tra la nuova SSE di
Ripalta e il fabbricato tecnologico dello stesso posto Movimento;
- Interfacciamento dei nuovi sistemi di Telecomunicazione con quelli già in esercizio
lungo la Direttrice Adriatica;
- Attività di orientamento delle antenne delle BTS del sistema proprietario GSM-R
per garantire il livello di copertura radioelettrica anche sulla nuova tratta in variante
del tracciato attuale,
Inoltre, in considerazione degli interventi previsti per gli Impianti della TE, è prevista la
posa di un nuovo cavo a 72 f.o. che trova attualmente alloggiamento sui sostegni della
Linea di Contatto.
Il cavo di proprietà del Gestore Pubblico Wind Infostrada, con la demolizione e rimozione
degli impianti esistenti, verrà definitivamente dismesso e in suo luogo verrà posato un
nuovo cavo della stessa capacità sui sostegni della TE, anch’essi di nuova posa.
L’intervento, comunque riguarderà solo la posa del cavo, mentre la realizzazione dei giunti
di collegamento tra il nuovo cavo con quelli esistenti, uno verso Pescara e l’altro verso
Bari, sarà a carico del Gestore Pubblico, in virtù del contratto di ospitalità in essere tra le
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RADDOPPIO DELLA TRATTA FERROVIARIA TERMOLI-LESINA: Lotto 1: Ripalta -
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21. Esercizio
Per questi servizi è stata studiata una possibile riorganizzazione che prevede:
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La riorganizzazione del servizio regionale permette alle località costiere di medie e piccole
dimensioni a sud di Ancona, non servite dai servizi a lunga percorrenza, di fruire di una
migliore accessibilità verso i principali centri. Ciò, anche riorganizzando l’interscambio tra
differenti servizi regionali oppure tra servizi regionali e a lunga percorrenza, sia ad
Ancona, origine e destinazione di servizi regionali e lunga percorrenza anche da/per
l’entroterra marchigiano, l’Umbria e Roma, sia a Foggia, località “ponte” tra i due canali di
traffico della Direttrice Adriatica e dell’Itinerario Napoli – Bari.
Nella seguente tabella è riportata la tipologia di materiale rotabile proposta per il nuovo
servizio sulle relazioni Pescara – Termoli (e viceversa) e Foggia – Termoli (e viceversa).
Per il nuovo servizio ipotizzato sulle relazioni Pescara – Termoli (e viceversa) e Foggia –
Termoli (e viceversa) si ipotizza l’utilizzo del materiale riportato nella seguente tabella.
22. Manutenzione
RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
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Tali attività In conformità al sistema di gestione della manutenzione (INRETE 2000) in uso
in Ferrovia, sono definita in:
● Manutenzione preventiva: si suddivide a sua volta in:
- Ciclica: eseguita ad intervalli predeterminati in accordo a criteri prescritti e volta a
ridurre la probabilità di guasto o la degradazione del funzionamento di un’entità.
La Manutenzione ciclica si articola in visite e ispezioni (Tipo I), verifiche e misure
di legge (Tipo L), verifiche e misure di manutenzione (Tipo V), attività cicliche
intrusive (Tipo S).
- Predittiva: (non ciclica TIPO T) effettuata a seguito della individuazione e della
misurazione di uno o più parametri e dell’estrapolazione, secondo i modelli
appropriati, del tempo residuo prima del guasto;
- Secondo condizione: (non ciclica TIPO T) subordinata al raggiungimento di un
valore limite predeterminato; (tale valore strumentale o visivo può essere
acquisito in maniera automatica o meno).
● Manutenzione correttiva:
- TIPO T (non ciclica) la manutenzione eseguita a seguito della rilevazione di
un’avaria e volta a riportare un’entità nello stato in cui essa possa eseguire una
funzione richiesta.
RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
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Nei settori di studio sono state quindi individuate e perimetrate nove unità geologiche, di
seguito
descritte dal basso verso l’alto stratigrafico (entro parentesi è indicato il relativo codice
identificativo assegnato nella cartografia e nei profili geologici).
Argille subappenninte (9)
Questa unità non affiora direttamente nei settori di stretto interesse progettuale, anche se
si rinviene estesamente al di sotto delle più recenti unità marine del substrato,
rappresentate dalle Sabbie di Serracapriola (8) e dai Conglomerati di Campomarino (7).
Sabbie di Serracapriola (8)
Come la precedente, anche questa unità non affiora direttamente nei settori di stretto
interesse progettuale; infatti, si rinviene in affioramento nei settori posti a nord-ovest
dell’area di intervento, in corrispondenza delle porzioni medio-basse dei rielevi collinari su
cui sorgono i centri abitati di Termoli e Campomarino.
Conglomerati di Campomarino (7)
La presente unità si rinviene, in tutta l’area di studio, in corrispondenza dei rilievi collinari
più estesi, anche se spesso risulta parzialmente ricoperta da terreni quaternari di genesi
alluvionale, marina ed eluvio-colluviale.
Si tratta di conglomerati poligenici ed etero metrici, ad elementi prevalentemente arenacei
e calcareo-marnosi da sub-angolosi ad arrotondati, con matrice sabbiosa e sabbioso-
limosa di colore grigio e giallastro, da scarsa ad abbondante. Localmente si rinvengono
sottili livelli di argille limose di colore verdastro e intercalazioni di sabbie grossolane di
colore grigio e giallastro, spesso a stratificazione incrociata. Questi terreni poggiano in
discordanza sui depositi plio-pleistocenici più antichi, mediante una base erosiva costituita
da canali generalmente ampi e poco profondi. Tale successione, composta da depositi di
ambiente fluvio-deltizio e di spiaggia, presenta uno spessore massimo di circa 40 m.
Depositi alluvionali terrazzati (6)
Questi terreni si rinvengono, localmente, in corrispondenza di ampie superfici terrazzate
elevate
di diversi metri rispetto ai fondovalle attuali, come lungo il fianco orientale del fondovalle
del F.Fortore.
Tale unità, riferibile al Pleistocene superiore, è costituita da tre distinte facies litologiche.
• litofacies ghiaioso-sabbiosa: riferibile a depositi di canale fluviale, argine e conoide
alluvionale, è formata da ghiaie poligeniche ed eterometriche, da sub-arrotondate
ad arrotondate, con abbondante matrice sabbiosa e sabbioso-limosa, oppure da
sabbie e sabbie limose, a stratificazione indistinta o incrociata, con locali ghiaie
LINEA PESCARA - BARI
RADDOPPIO DELLA TRATTA FERROVIARIA TERMOLI-LESINA: Lotto 1: Ripalta -
Lesina
RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
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RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
LI00 01 D 05 RG MD0000 001 A 85 di 97
Tale unità, riferibile al periodo Pleistocene superiore - Olocene, è ancora una volta
costituita da due differenti facies litologiche. La prima delle due, rappresentata da depositi
di spiaggia, cordone litoraneo e duna, è formata da ghiaie poligeniche ed eterometriche,
da arrotondate a molto arrotondate, con matrice sabbiosa e sabbioso-limosa da scarsa ad
abbondante, oppure da sabbie e sabbie limose, a stratificazione prevalentemente
incrociata, con abbondanti resti di lamellibranchi e locali ghiaie eterometriche, da
arrotondate a molto arrotondate.
La seconda facies, invece, è riferibile a depositi di palude salmastra e retro-barra e risulta
costituita da argille, argille limose e argille sabbiose, spesso ricche di sostanza organica,
con locali intercalazioni di limi, limi argillosi e limi sabbiosi.
Depositi alluvionali attuali (3)
Questi sedimenti si rinvengono lungo i fondovalle dei principali corsi d’acqua dell’area e, in
lembi di minore estensione, in corrispondenza dei corsi d’acqua secondari o dei loro
affluenti più importanti.
Tale unità è riferibile all’Olocene e risulta costituita, essenzialmente, da depositi di canale
fluviale e argine. Si tratta, quindi, di sabbie e sabbie limose, a stratificazione indistinta o
incrociata, con locali ghiaie eterometriche, da sub-arrotondate ad arrotondate, e
sporadiche intercalazioni di argille e argille limose.
Depositi costieri attuali (2)
Questi depositi non si rinvengono nell’area interessata dal tracciato in progetto ma
affiorano più a nord, in corrispondenza dei lotti 2 e 3 tra Ripalta e Termoli.
Si tratta, in particolare, di depositi in facies di spiaggia e cordone litoraneo, sempre riferibili
all’ultima parte dell’Olocene. Sono costituiti da sabbie e sabbie limose, a stratificazione
prevalentemente incrociata, con abbondanti resti di lamellibranchi e locali ghiaie
eterometriche.
Depositi eluvio-colluviali (1)
Tali terreni affiorano diffusamente nella porzione iniziale e terminale del tracciato in
progetto, in copertura delle unità geologiche precedentemente descritte, a meno di quelle
più recenti. Gli spessori più rilevanti, comunque, si registrano in corrispondenza della parte
medio-bassa dei rilievi collinari più estesi, generalmente caratterizzati dai Conglomerati di
Campomarino.
Le suddette coperture sono ascrivibili all’Olocene e risultano costituite da depositi di
versante e di alterazione del substrato, localmente associati a sedimenti antropici o
alluvionali. Si tratta di limi sabbiosi e sabbie limose, a struttura indistinta, con locali ghiaie
LINEA PESCARA - BARI
RADDOPPIO DELLA TRATTA FERROVIARIA TERMOLI-LESINA: Lotto 1: Ripalta -
Lesina
RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
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RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
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Nell’ambito dell’iter approvativo della Progettazione Preliminare del Raddoppio della Tratta
ferroviaria Termoli-Lesina, Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali – considerato anche
che le Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia e del Molise hanno espresso il
proprio parere di competenza rispettivamente con note prot. 5512 del 24/04/2013 e prot.
2.226 del 22/04/2013 - con nota prot. 16693 del 17/06/2013 ha impartito le seguenti
prescrizioni in merito allo sviluppo del Progetto Definitivo:
Prescrizioni di carattere archeologico, specifiche per la definizione del progetto
definitivo
1.“Prima della presentazione del progetto definitivo, la Società RFI S.p.A. dovrà prendere
opportuni contatti con la Soprintendenza per i beni archeologici della Puglia e con la
Soprintendenza per i beni archeologici del Molise, al fine di definire più precisamente le
aree che, in tale fase progettuale, rispettivamente dovranno essere sottoposte a preventivi
saggi archeologici secondo specifiche modalità. Tali aree sono indicativamente”:
Regione Puglia
- Aree “ad elevato rischio”
Lotto 1
PKm 24+200-24+450; PKm 25+250-25+350; PKm 27+450-27+500; PKm 28+650-
28+700; PKm 29+200-29+350; PKm 29+750- 30+050; PKm 30+ 700-31+040;
- Siti interessati da contesti in cui sono già rilevate presenze archeologiche:
Lotto 1, PKm 24+200-24+470, Sito 66 (Lotto 1 , PKm 29+95030+250)
RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
LI00 01 D 05 RG MD0000 001 A 88 di 97
Per gli aspetti di dettaglio relativi al suddetto progetto di indagini archeologiche si rimanda
agli elaborati specialistici (L0001D22RAH0002001A e L0001D22N6AH0002001A-4A)
25. Espropri
RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
LI00 01 D 05 RG MD0000 001 A 89 di 97
26. Allegati
RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
LI00 01 D 05 RG MD0000 001 A 90 di 97
RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
LI00 01 D 05 RG MD0000 001 A 91 di 97
Elenco Elaborati Progetto Definitivo Ripalta Lesina, lotto 01 della Termoli Lesina
FASE
REV.
COD. DOC. LOTTO ENTE TIP. DOC. OPERA/DISCIPLINA PROGR.
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21
Elab n° Generali
1 Relazione Generale L I 0 0 0 1 D 0 5 R G M D 0 0 0 0 0 0 1 A
2 Relazione di Rispondenza L I 0 0 0 1 D 0 5 R G M D 0 0 0 0 0 0 2 A
3 Dismissione della linea storica: relazione illustrativa L I 0 0 0 1 D 0 5 R O M D 0 0 0 0 0 0 3 A
4 Dismissione della linea storica: Planimetria d'insieme L I 0 0 0 1 D 0 5 P 6 M D 0 0 0 0 0 0 1 A
5 Quadro economico L I 0 0 0 1 D 0 5 L S M D 0 0 0 0 0 0 1 A
Espropri
6 Relazione giustificativa L I 0 0 0 1 D 4 3 R G A Q 0 0 0 0 0 0 1 A
7 Perizia della Spesa L I 0 0 0 1 D 4 3 E P A Q 0 0 0 0 0 0 1 A
8 Elenco Ditte Comune Lesina L I 0 0 0 1 D 4 3 E D A Q 0 0 0 0 0 0 2 A
9 Elenco Ditte Comune di serracapriola L I 0 0 0 1 D 4 3 E D A Q 0 0 0 0 0 0 1 A
10 Piani Particellari- Comune di Lesina L I 0 0 0 1 D 4 3 B D A Q 0 0 0 0 0 0 1 A
11 Piani Particellari- Comune di Serracapriola L I 0 0 0 1 D 4 3 B D A Q 0 0 0 0 0 0 2 A
Esercizio
12 Relazione Tecnica di Esercizio con allegati L I 0 0 0 1 D 1 6 R G E S 0 0 0 1 0 0 1 A
13 Programmazione lavori per macrofasi realizzative L I 0 0 0 1 D 1 6 R G E S 0 0 0 2 0 0 1 A
Sicurezza manutenzione ed interoperabilità
14 Schema aree tecnologie ed impianti L I 0 0 0 1 D 9 7 D X M D 0 0 0 0 0 0 1 A
15 Relazione di Manutenzione L I 0 0 0 1 D 9 7 R G E S 0 0 0 9 0 0 1 A
16 Relazione di analisi preliminare rispetto alle STI L I 0 0 0 1 D 9 7 R G M D 0 0 0 0 0 0 1 A
PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
17 Relazione contenente prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza L I 0 0 0 1 D 5 3 P U S Z 0 0 0 1 0 0 1 A
Geologia
GEOLOGIA, GEOMORFOLOGIA E IDROGEOLOGIA
18 Relazione geologica, geomorfologica, idrogeologica e geologico-tecnica - L I 0 0 0 1 D 6 9 R G G E 0 0 0 1 0 0 1 A
19 Carta e profilo geologico e geomorfologico tav. 1/2 1:5000 L I 0 0 0 1 D 6 9 L 5 G E 0 0 0 1 0 0 1 A
20 Carta e profilo geologico e geomorfologico tav. 2/2 1:5000 L I 0 0 0 1 D 6 9 L 5 G E 0 0 0 1 0 0 2 A
21 Carta e profilo idrogeologico tav. 1/2 1:5000 L I 0 0 0 1 D 6 9 L 5 G E 0 0 0 2 0 0 1 A
22 Carta e profilo idrogeologico tav. 2/2 1:5000 L I 0 0 0 1 D 6 9 L 5 G E 0 0 0 2 0 0 2 A
23 Carta della litologia di superficie e profilo geologico tecnico tav.1/5 1:2000 L I 0 0 0 1 D 6 9 L 6 G E 0 0 0 1 0 0 1 A
24 Carta della litologia di superficie e profilo geologico tecnico tav.2/5 1:2000 L I 0 0 0 1 D 6 9 L 6 G E 0 0 0 1 0 0 2 A
25 Carta della litologia di superficie e profilo geologico tecnico tav.3/5 1:2000 L I 0 0 0 1 D 6 9 L 6 G E 0 0 0 1 0 0 3 A
26 Carta della litologia di superficie e profilo geologico tecnico tav.4/5 1:2000 L I 0 0 0 1 D 6 9 L 6 G E 0 0 0 1 0 0 4 A
27 Carta della litologia di superficie e profilo geologico tecnico tav.5/5 1:2000 L I 0 0 0 1 D 6 9 L 6 G E 0 0 0 1 0 0 5 A
GEOFISICA SCALA
28 Rapporto Tecnico - L I 0 0 0 1 D 6 9 I G G E 0 0 0 5 0 0 1 A
29 Elaborati grafici - L I 0 0 0 1 D 6 9 I G G E 0 0 0 5 0 0 2 A
30 Indagini geognostiche 2009 (Prospezioni geofisiche in foro di sondaggio) - L I 0 0 0 1 D 6 9 I G G E 0 0 0 5 0 0 3 A
31 Indagini geognostiche 2009 (Prospezioni geoelettriche) CON ALLEGATI - L I 0 0 0 1 D 6 9 I G G E 0 0 0 5 0 0 4 A
INDAGINI DIRETTE SCALA
32 Indagini geognostiche e prove in situ. Relazione generale - L I 0 0 0 1 D 6 9 S G G E 0 0 0 1 0 0 1 A
33 Indagini geognostiche e prove in situ. Sondaggi - L I 0 0 0 1 D 6 9 S G G E 0 0 0 1 0 0 2 A
34 Indagini geognostiche e prove in situ. Pozzetti geognostici e prove cpt - L I 0 0 0 1 D 6 9 S G G E 0 0 0 1 0 0 3 A
35 Indagini geognostiche e prove in situ. Docum entazione fotografica - L I 0 0 0 1 D 6 9 S G G E 0 0 0 1 0 0 4 A
36 Indagini geognostiche 2009 (Stratigrafie sondaggi e prove penetrometriche) - L I 0 0 0 1 D 6 9 S G G E 0 0 0 1 0 0 5 A
37 Indagini geognostiche 2010 (Stratigrafie sondaggi) - L I 0 0 0 1 D 6 9 S G G E 0 0 0 1 0 0 6 A
LABORATORIO SCALA
38 Prove di laboratorio 1/2 - L I 0 0 0 1 D 6 9 P R G E 0 0 0 5 0 0 1 A
39 Prove di laboratorio 2/2 - L I 0 0 0 1 D 6 9 P R G E 0 0 0 5 0 0 2 A
40 Indagini geognostiche 2009 (Certificati delle prove geotecniche di laboratorio) L I 0 0 0 1 D 6 9 P R G E 0 0 0 5 0 0 3 A
PAI SCALA
41 Carta della pericolosità geom orfologica 1:5000 L I 0 0 0 1 D 6 9 G 5 G E 0 0 0 1 0 0 1 A
42 Carta della pericolosità idraulica 1:5000 L I 0 0 0 1 D 6 9 G 5 G E 0 0 0 1 0 0 2 A
Geotecnica
43 Relazione geotecnica L I 0 0 0 1 D 7 8 R H G E 0 0 0 5 0 0 1 A
44 Profilo longitudinale (geotecnico) - Tav 1 di 4 L I 0 0 0 1 D 7 8 F 6 G E 0 0 0 5 0 0 1 A
45 Profilo longitudinale (geotecnico) - Tav 2 di 4 L I 0 0 0 1 D 7 8 F 6 G E 0 0 0 5 0 0 2 A
46 Profilo longitudinale (geotecnico) - Tav 3 di 4 L I 0 0 0 1 D 7 8 F 6 G E 0 0 0 5 0 0 3 A
47 Profilo longitudinale (geotecnico) - Tav 4 di 4 L I 0 0 0 1 D 7 8 F 6 G E 0 0 0 5 0 0 4 A
48 Rilevati ferroviari - Relazione di stabilità e calcolo dei cedimenti L I 0 0 0 1 D 7 8 C L G E 0 0 0 5 0 0 1 A
49 Trincee ferroviarie - Relazione di stabilità L I 0 0 0 1 D 7 8 C L G E 0 0 0 5 0 0 2 A
50 Relazione degli interventi di mitigazione liquefazi one L I 0 0 0 1 D 7 8 C L G E 0 0 0 5 0 0 3 A
51 Rilevati - Sezioni tipo degli interventi di mitigazione liquefazione L I 0 0 0 1 D 7 8 W Z G E 0 0 0 5 0 0 1 A
52 Relazione geotecnica di calcolo delle fondazioni del viadotto L I 0 0 0 1 D 7 8 R H G E 0 0 0 5 0 0 2 A
B.O.E.
53 Relazione tecnico-descrittiva B.O.E. L I 0 0 0 1 D 7 8 R G B B 0 0 0 0 0 0 1 A
54 Planimetria di progetto con B.O.E - Tav 1 di 4 L I 0 0 0 1 D 7 8 P 6 B B 0 0 0 0 0 0 1 A
55 Planimetria di progetto con B.O.E - Tav 2 di 4 L I 0 0 0 1 D 7 8 P 6 B B 0 0 0 0 0 0 2 A
56 Planimetria di progetto con B.O.E. - Tav 3 di 4 L I 0 0 0 1 D 7 8 P 6 B B 0 0 0 0 0 0 3 A
57 Planimetria di progetto con B.O.E. - Tav 4 di 4 L I 0 0 0 1 D 7 8 P 6 B B 0 0 0 0 0 0 4 A
PLANIMETRIE DELLE AREE VINCOLATE
58 Planimetria contenente le aree impegnate e le relative fasce di rispetto - Tav. 1 di 4 L I 0 0 0 1 D 7 8 P 6 I F 0 0 0 0 0 0 1 A
59 Planimetria contenente le aree impegnate e le relative fasce di rispetto - Tav. 2 di 4 L I 0 0 0 1 D 7 8 P 6 I F 0 0 0 0 0 0 2 A
60 Planimetria contenente le aree impegnate e le relative fasce di rispetto - Tav. 3 di 4 L I 0 0 0 1 D 7 8 P 6 I F 0 0 0 0 0 0 3 A
61 Planimetria contenente le aree impegnate e le relative fasce di rispetto - Tav. 4 di 4 L I 0 0 0 1 D 7 8 P 6 I F 0 0 0 0 0 0 4 A
ELABORATI LINEE
62 Relazione tecnica di tracciato L I 0 0 0 1 D 7 8 R O I F 0 0 0 8 0 0 1 A
63 Corografia generale di progetto su cartografia L I 0 0 0 1 D 7 8 C 4 I F 0 0 0 0 0 0 1 A
64 Planimetria di progetto su cartografia - Tav. 1 di 2 L I 0 0 0 1 D 7 8 P 5 I F 0 0 0 1 0 0 1 A
65 Planimetria di progetto su cartografia - Tav. 2 di 2 L I 0 0 0 1 D 7 8 P 5 I F 0 0 0 1 0 0 2 A
66 Profilo longitudinale - Tav. 1 di 2 L I 0 0 0 1 D 7 8 F 5 I F 0 0 0 1 0 0 1 A
67 Profilo longitudinale - Tav. 2 di2 L I 0 0 0 1 D 7 8 F 5 I F 0 0 0 1 0 0 2 A
68 Planimetria di progetto - Tav. 1 di 4 L I 0 0 0 1 D 7 8 P 6 I F 0 0 0 1 0 0 1 A
69 Planimetria di progetto - Tav. 2 di 4 L I 0 0 0 1 D 7 8 P 6 I F 0 0 0 1 0 0 2 A
70 Planimetria di progetto - Tav. 3 di 4 L I 0 0 0 1 D 7 8 P 6 I F 0 0 0 1 0 0 3 A
71 Planimetria di progetto - Tav. 4 di 4 L I 0 0 0 1 D 7 8 P 6 I F 0 0 0 1 0 0 4 A
72 Variante Provvisoria - Planimetria di progetto L I 0 0 0 1 D 7 8 P 6 I F 0 0 0 1 0 0 5 A
73 Profilo longitudinale - Tav. 1 di 4 L I 0 0 0 1 D 7 8 F 6 I F 0 0 0 1 0 0 1 A
74 Profilo longitudinale - Tav. 2 di 4 L I 0 0 0 1 D 7 8 F 6 I F 0 0 0 1 0 0 2 A
LINEA PESCARA - BARI
RADDOPPIO DELLA TRATTA FERROVIARIA TERMOLI-LESINA: Lotto 1: Ripalta -
Lesina
RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
LI00 01 D 05 RG MD0000 001 A 92 di 97
RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
LI00 01 D 05 RG MD0000 001 A 93 di 97
RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
LI00 01 D 05 RG MD0000 001 A 94 di 97
Profilo idraulico e sezioni trasversali Tr 200 e 300 anni configurazione post operam 2 varie L I 0 0 0 1 D 1 1 F Z I D 0 0 0 2 0 0 4 A
Sistemazione idraulica Fosso Paradiso - planimetria, profilo e sezioni varie L I 0 0 0 1 D 1 1 P Z I D 0 0 0 2 0 1 0 A
Sistemazione idraulica Fosso Paradiso - planimetria, profilo e sezioni - deviazione provvisoria varie L I 0 0 0 1 D 1 1 P Z I D 0 0 0 2 0 1 1 A
Sistemazione idraulica Capoposta - planimetria, profilo e sezioni varie L I 0 0 0 1 D 1 1 P Z I D 0 0 0 2 0 1 2 A
Sistemazione idraulica Pontonicchio - planimetria, profilo e sezioni varie L I 0 0 0 1 D 1 1 P Z I D 0 0 0 2 0 1 3 A
Impianto di trattamento acque di prima pioggia varie L I 0 0 0 1 D 1 1 B Z I D 0 0 0 2 0 0 1 A
Planimetria smaltimento acque di piattaforma STRADALE varie L I 0 0 0 1 D 1 1 P 7 I D 0 0 0 2 0 0 1 A
Dettagli costruttivi drenaggio di piattaforma ferroviaria e stradale - Tav.3di3 varie L I 0 0 0 1 D 1 1 B Z I D 0 0 0 2 0 0 2 A
Tipologico opere di presidio idraulico - fondazioni in alveo e protezione dei rilevati 1/2 varie L I 0 0 0 1 D 1 1 B Z I D 0 0 0 2 0 0 3 A
Tipologico opere di presidio idraulico - fondazioni in alveo e protezione dei rilevati 2/2 varie L I 0 0 0 1 D 1 1 B Z I D 0 0 0 2 0 0 4 A
Planimetria smaltimento acque di piattaforma - Tav. 1 di 4 1:2000 L I 0 0 0 1 D 1 1 P 6 I D 0 0 0 2 0 0 1 A
Planimetria smaltimento acque di piattaforma - Tav. 2 di 4 1:2000 L I 0 0 0 1 D 1 1 P 6 I D 0 0 0 2 0 0 2 A
Planimetria smaltimento acque di piattaforma - Tav. 3 di 4 1:2000 L I 0 0 0 1 D 1 1 P 6 I D 0 0 0 2 0 0 3 A
Planimetria smaltimento acque di piattaforma - Tav. 4 di 4 1:2000 L I 0 0 0 1 D 1 1 P 6 I D 0 0 0 2 0 0 4 A
Computo metrico estimativo sistemazioni idrauliche 1:2000 L I 0 0 0 1 D 1 1 C M I D 0 0 0 0 0 0 1 A
ARCHEOLOGIA - PROGETTO DI INDAGINI ARCHEOLOGICHE
Progetto di indagini archeologiche. Relazione L I 0 0 0 1 D 2 2 R H A H 0 0 0 2 0 0 1 A
Progetto di indagini archeologiche. Aree 1-2. Ubicazione saggi archeologici 1-8 su planimetria di progetto 1:2000 L I 0 0 0 1 D 2 2 N 6 A H 0 0 0 2 0 0 1 A
Progetto di indagini archeologiche. Aree 3-5. Ubicazione saggi archeologici 9-12 su planimetria di progetto 1:2000 L I 0 0 0 1 D 2 2 N 6 A H 0 0 0 2 0 0 2 A
Progetto di indagini archeologiche. Aree 6-7. Ubicazione saggi archeologici 13-18 su planimetria di progetto 1:2000 L I 0 0 0 1 D 2 2 N 6 A H 0 0 0 2 0 0 3 A
Progetto di indagini archeologiche. Aree 8-9. Ubicazione saggi archeologici 19-22 su planimetria di progetto 1:2000 L I 0 0 0 1 D 2 2 N 6 A H 0 0 0 2 0 0 4 A
PROGETTO DELLA CANTIERIZZAZIONE
RELAZIONE DELLA CANTIERIZZAZIONE L I 0 0 0 1 D 5 3 R G C A 0 0 0 0 0 0 1 A
PROGRAMMA LAVORI L I 0 0 0 1 D 5 3 P H C A 0 0 0 0 0 0 1 A
COROGRAFIA GENERALE DELLA CANTIERIZZAZIONE L I 0 0 0 1 D 5 3 P 3 C A 0 0 0 0 0 0 1 A
PLANIMETRIA DI DETTAGLIO DELLA CANTIERIZZAZIONE TAV. 1/5 L I 0 0 0 1 D 5 3 P 6 C A 0 0 0 0 0 0 1 A
PLANIMETRIA DI DETTAGLIO DELLA CANTIERIZZAZIONE TAV. 2/5 L I 0 0 0 1 D 5 3 P 6 C A 0 0 0 0 0 0 1 A
PLANIMETRIA DI DETTAGLIO DELLA CANTIERIZZAZIONE TAV. 3/5 L I 0 0 0 1 D 5 3 P 6 C A 0 0 0 0 0 0 1 A
PLANIMETRIA DI DETTAGLIO DELLA CANTIERIZZAZIONE TAV. 4/5 L I 0 0 0 1 D 5 3 P 6 C A 0 0 0 0 0 0 1 A
PLANIMETRIA DI DETTAGLIO DELLA CANTIERIZZAZIONE TAV. 5/5 L I 0 0 0 1 D 5 3 P 6 C A 0 0 0 0 0 0 1 A
PROGETTO AMBIENTALE DELLA CANTIERIZZAZIONE
Relazione generale L I 0 0 0 1 D 6 9 R G C A 0 0 0 0 0 0 1 A
Planimetrie localizzazione interventi di mitigazione (1/4) L I 0 0 0 1 D 6 9 P 6 C A 0 0 0 0 0 0 1 A
Planimetrie localizzazione interventi di mitigazione (2/4) L I 0 0 0 1 D 6 9 P 6 C A 0 0 0 0 0 0 2 A
Planimetrie localizzazione interventi di mitigazione (3/4) L I 0 0 0 1 D 6 9 P 6 C A 0 0 0 0 0 0 3 A
Planimetrie localizzazione interventi di mitigazione (4/4) L I 0 0 0 1 D 6 9 P 6 C A 0 0 0 0 0 0 4 A
Computo metrico estimativo L I 0 0 0 1 D 6 9 S T C A 0 0 0 0 0 0 1 A
PROGETTO DELLE OPERE A VERDE E DI INSERIMENTO AMBIENTALE
Relazione tecnico descrittiva delle opere a verde L I 0 0 0 1 D 4 4 R G I A 0 0 0 0 0 0 1 A
Computo metrico estimativo L I 0 0 0 1 D 4 4 C M I A 0 0 0 0 0 0 1 A
Opere a verde di mitigazione lungo linea- Planimetria degli interventi per tratto di linea e sezioni 1/3 L I 0 0 0 1 D 4 4 P Z I A 0 0 0 0 0 0 1 A
Opere a verde di mitigazione lungo linea- Planimetria degli interventi per tratto di linea e sezioni 2/3 L I 0 0 0 1 D 4 4 P Z I A 0 0 0 0 0 0 2 A
Opere a verde di mitigazione lungo linea- Planimetria degli interventi per tratto di linea e sezioni 3/3 L I 0 0 0 1 D 4 4 P Z I A 0 0 0 0 0 0 3 A
PROGETTO CAVE E DISCARICHE, GESTIONE TERRE e MATERIALI DI RISULTA
Piano di Utilizzo dei materiali di scavo ai sensi del D.M. 161/2012 - Relazione generale L I 0 0 0 1 D 6 9 R G T A 0 0 0 0 0 0 1 A
Report indagini ambientali eseguite L I 0 0 0 1 D 6 9 R H T A 0 0 0 0 0 0 1 A
Relazione generale siti di approvvigionamento e smaltimento L I 0 0 0 1 D 6 9 R G C A 0 0 0 0 0 0 2 A
Corografia individuazione siti di approvvigionamento e smaltimento L I 0 0 0 1 D 6 9 C Z C A 0 0 0 0 0 0 1 A
PROGETTO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE
Relazione generale L I 0 0 0 1 D 6 9 R G A C 0 0 0 0 0 0 1 A
Planimetrie localizzazione punti di monitoraggio (1/4) L I 0 0 0 1 D 6 9 P 6 A C 0 0 0 0 0 0 1 A
Planimetrie localizzazione punti di monitoraggio (2/4) L I 0 0 0 1 D 6 9 P 6 A C 0 0 0 0 0 0 2 A
Planimetrie localizzazione punti di monitoraggio (3/4) L I 0 0 0 1 D 6 9 P 6 A C 0 0 0 0 0 0 3 A
Planimetrie localizzazione punti di monitoraggio (4/4) L I 0 0 0 1 D 6 9 P 6 A C 0 0 0 0 0 0 4 A
PROGETTO ACUSTICO e BARRIERE ANTIRUMORE
Relazione generale integrativa L I 0 0 0 1 D 2 2 R G I M 0 0 0 6 0 0 1 A
Rumore: Mappe di caratterizzazione del clima acustico ante operam - Periodo diurno (1/2) L I 0 0 0 1 D 2 2 N 5 I M 0 0 0 6 0 0 1 A
Rumore: Mappe di caratterizzazione del clima acustico ante operam - Periodo diurno (2/2) L I 0 0 0 1 D 2 2 N 5 I M 0 0 0 6 0 0 2 A
Rumore: Mappe di caratterizzazione del clima acustico ante operam - Periodo notturno (1/2) L I 0 0 0 1 D 2 2 N 5 I M 0 0 0 6 0 0 1 A
Rumore: Mappe di caratterizzazione del clima acustico ante operam - Periodo notturno (2/2) L I 0 0 0 1 D 2 2 N 5 I M 0 0 0 6 0 0 2 A
VERIFICA DI COMPATIBILITA' PAESAGGISTICA
Relazione paesaggistica L I 0 0 0 1 D 2 2 R G I M 0 0 0 7 0 0 1 A
Carta della struttura del paesaggio L I 0 0 0 1 D 2 2 N 4 I M 0 0 0 7 0 0 1 A
Carta della visualità L I 0 0 0 1 D 2 2 N 4 I M 0 0 0 7 0 0 2 A
Sistema dei vincoli paesaggistici e delle tutele L I 0 0 0 1 D 2 2 N 4 I M 0 0 0 7 0 0 3 A
Carta di sintesi delle problematiche paesaggistiche e localizzazione degli interventi di mitigazione L I 0 0 0 1 D 2 2 N 4 I M 0 0 0 7 0 0 4 A
Sottostazione Elettrica
SSE Ripalta - Relazione generale degli interventi SSE / telecomando dote L I 0 0 0 1 D 1 8 R O S E 0 0 0 0 0 0 1 A
SSE Ripalta - Fabbricato di SSE / Pianta piano terra L I 0 0 0 1 D 1 8 P B F A 0 1 0 0 0 0 1 A
SSE Ripalta - Fabbricato di SSE / Prospetti L I 0 0 0 1 D 1 8 P B F A 0 1 0 0 0 0 2 A
SSE Ripalta - Fabbricato ENEL - Pianta, prospetti, caratteristiche ambienti e tabella Infissi L I 0 0 0 1 D 1 8 P B F A 0 2 0 0 0 0 1 A
SSE Ripalta - Fabbricato di SSE - Disposizione apparecchiature (Layout) L I 0 0 0 1 D 1 8 P B S E 0 1 0 0 0 0 1 A
SSE Ripalta - Planimetria ubicazione Impianto e viabilità L I 0 0 0 1 D 1 8 P 7 S E 0 0 0 0 0 0 1 A
SSE Ripalta - Piazzale di SSE/Sistemazione area e viabilità L I 0 0 0 1 D 1 8 P 9 S E 0 0 0 0 0 0 3 A
SSE Ripalta - Piazzale di SSE/Disposizione apparecchiature (Layout) L I 0 0 0 1 D 1 8 P 9 S E 0 0 0 0 0 0 5 A
SSE Ripalta - Schema Elettrico Generale L I 0 0 0 1 D 1 8 D X S E 0 0 0 0 0 0 1 A
IMPIANTI TE
Relazione Tecnica Generale L I 0 0 0 1 D 7 8 R O L C 0 0 0 0 0 0 1 A
Relazione tecnica sulle modalità esecutive dei lavori L I 0 0 0 1 D 7 8 R O L C 0 0 0 0 0 0 2 A
Schema di alimentazione TE finale L I 0 0 0 1 D 7 8 D X L C 0 0 0 0 0 0 1 A
Schema di alimentazione TE per ciascuna fase provvisoria L I 0 0 0 1 D 7 8 D X L C 0 0 0 0 0 0 2 A
Sezioni significative TE L I 0 0 0 1 D 7 8 W B L C 0 0 0 0 0 0 1 A
Tipologico Messa a Terra Sostegni su Viadotto L I 0 0 0 1 D 7 8 W B L C 0 0 0 0 0 0 2 A
Computo metrico estimativo L I 0 0 0 1 D 7 8 E P L C 0 0 0 0 0 0 1 A
Perizia dei Materiali di fornitura RFI L I 0 0 0 1 D 7 8 E P L C 0 0 0 0 0 0 2 A
Distinta Materiali fornitura RFI L I 0 0 0 1 D 7 8 D M L C 0 0 0 0 0 0 1 A
Distinta materiali tolto d'opera L I 0 0 0 1 D 7 8 D M L C 0 0 0 0 0 0 2 A
WBS L I 0 0 0 1 D 7 8 W S L C 0 0 0 0 0 0 1 A
P.M. RIPALTA
Modifiche al Piano di elettrificazione e circuito di protezione finale L I 0 0 0 1 D 7 8 P 8 L C 0 1 0 0 0 0 1 A
Modifiche al Piano di elettrificazione e circuito di protezione fase 1 L I 0 0 0 1 D 7 8 P 8 L C 0 1 0 0 0 0 2 A
Modifiche al Piano di elettrificazione e circuito di protezione fase 2 L I 0 0 0 1 D 7 8 P 8 L C 0 1 0 0 0 0 3 A
Piano della segnaletica TE L I 0 0 0 1 D 7 8 P 8 L C 0 1 0 0 0 0 4 A
Piano canalizzazioni e cavi TE L I 0 0 0 1 D 7 8 P 8 L C 0 1 0 0 0 0 5 A
LINEA PESCARA - BARI
RADDOPPIO DELLA TRATTA FERROVIARIA TERMOLI-LESINA: Lotto 1: Ripalta -
Lesina
RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
LI00 01 D 05 RG MD0000 001 A 95 di 97
RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
LI00 01 D 05 RG MD0000 001 A 96 di 97
RELAZIONE GENERALE PROGETTO LOTTO FASE ENTE COD. DOC. PROG. REV. FOGLIO
LI00 01 D 05 RG MD0000 001 A 97 di 97