Toscana: Autorizzazioni e Vigilanza Sul Trasporto Sanitario
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per lo sviluppo ed il collaudo di nuovi metodi o prodotti la seguente legge:
e per i quali è prevista una utilizzazione di durata non
superiore a due anni. SOMMARIO
5. Il sistema ospedaliero di emergenza è composto 1. La Giunta regionale, entro novanta giorni dall’en-
dalle aziende sanitarie. Il sistema ospedaliero di emer- trata in vigore del regolamento attuativo di cui all’artico-
genza svolge le seguenti funzioni: lo 76 undecies, effettua la ricognizione delle associazioni
a) pronto soccorso, come intervento diagnostico-te- di volontariato autorizzate ai sensi della l.r. 25/2001 che
rapeutico di urgenza, accertamento diagnostico, clinico, svolgono l’attività di trasporto sanitario di emergen-
strumentale e di laboratorio, stabilizzazione del paziente za urgenza sul territorio regionale e le inserisce in un
ed eventuale trasporto protetto; apposito elenco, previo assenso e relativa dichiarazione
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sostitutiva circa il possesso dei requisiti indicati dal rego- ma di emergenza urgenza territoriale, da nominare entro
lamento di cui all’articolo 76 undecies. novanta giorni dall’entrata in vigore del regolamento
attuativo di cui all’ articolo 76 undecies, costituita da:
2. Sono inoltre inseriti nell’elenco, a seguito di speci- a) l’assessore regionale competente, o suo delegato;
fico accordo con il comitato regionale toscano della CRI, b) i coordinatori dei comitati di area vasta di cui
i comitati del medesimo ente. all’articolo 9, comma 4, o loro delegati;
c) il responsabile dell’Osservatorio permanente del
3. L’elenco regionale di cui al comma 1, è aggiornato sistema di emergenza urgenza, o suo delegato;
con periodicità annuale secondo modalità definite dal d) il responsabile del coordinamento regionale delle
regolamento di cui all’articolo 76 undecies. centrali operative 118, o suo delegato;
e) i legali rappresentanti, o loro delegati, dei due
4. Le associazioni di volontariato e i comitati della organismi regionali maggiormente rappresentativi delle
CRI inseriti nell’elenco regionale sono soggetti a perio- associazioni di volontariato di cui all’articolo 76 ter,
diche verifiche da parte della commissione di vigilanza comma 3, sulla base dei seguenti criteri:
di cui all’articolo 5 della l.r. 25/2001 finalizzate ad accer- 1) rappresentanza di associazioni che esercitano l’at-
tare la presenza ed il mantenimento dei requisiti.”. tività nel territorio di almeno sette aziende unità sanitarie
locali;
Art. 6 2) numero di associazioni rappresentate;
Inserimento dell’articolo 76 sexies nella l.r. 40/2005 f) dal legale rappresentante del comitato regionale
della CRI o suo delegato.
1. Dopo l’articolo 76 quinquies della l.r. 40/2005, è
inserito il seguente: 2. La Conferenza regionale permanente, in particola-
“Art. 76 sexies re, definisce le linee di indirizzo per la programmazione
Programmazione ed organizzazione dei servizi aziendale, per l’elaborazione dei piani annuali attuativi
locali, per la ripartizione delle risorse fra le singole
1. La programmazione dell’attività di trasporto sani- aziende sanitarie e per le azioni di monitoraggio degli
tario di emergenza urgenza territoriale è effettuata dalle obiettivi.
aziende sanitarie, previo confronto a livello di area vasta,
sulla base delle linee di indirizzo definite dalla Conferen- 3. Le modalità di funzionamento della Conferenza
za regionale permanente di cui all’articolo 76 septies. regionale permanente sono disciplinate da apposito rego-
lamento adottato dalla Conferenza medesima, a maggio-
2. L’organizzazione dei servizi è definita annualmen- ranza dei suoi componenti.
te mediante il piano attuativo ed operativo locale che
definisce, in particolare, i protocolli tecnici di gestione 4. Ai componenti della Conferenza regionale perma-
del servizio, i criteri per l’assegnazione del budget alle nente non competono indennità di presenza o di carica.
associazioni da parte di ciascuna azienda sanitaria, non-
ché le azioni di razionalizzazione ed appropriatezza per 5. La Conferenza regionale permanente è aggiornata
il rispetto del budget. nella sua composizione ogni due anni.”.
1. Dopo l’articolo 76 sexies della l.r. 40/2005, è inse- 1. Al fine di garantire la integrazione dei soggetti
rito il seguente: all’interno del sistema e il necessario coordinamento
“Art. 76 septies della programmazione e gestione dei servizi, è costituito,
Conferenza regionale permanente entro centoventi giorni dall’entrata in vigore del regola-
mento di cui all’articolo 76 undieces, presso ogni azienda
1. E’ istituita la Conferenza regionale permanente con unità sanitaria locale, un comitato di coordinamento per
compiti di indirizzo, coordinamento e verifica del siste- il trasporto sanitario di emergenza urgenza composto:
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a) dal direttore sanitario dell’azienda unità sanitaria Art. 9
locale, o suo delegato; Inserimento dell’articolo 76 novies nella l.r. 40/2005
b) dal direttore del dipartimento di emergenza urgen-
za, o suo delegato; 1. Dopo l’articolo 76 octies della l.r. 40/2005, è inse-
c) dal direttore della centrale operativa 118, o suo rito il seguente:
delegato; “Art. 76 novies
d) dal direttore sanitario delle aziende ospedaliere, Sistema budgetario delle attività di trasporto
o suo delegato, negli ambiti territoriali in cui insistono sanitario di emergenza urgenza territoriale
le stesse;
e) dai direttori delle società della salute o, laddove 1. I criteri per la formulazione di un sistema bud-
non attivate, dai responsabili delle zone-distretto, o loro getario relativo alle attività di trasporto sanitario di
delegati; emergenza urgenza territoriale sono definiti mediante il
f) da due membri, o loro delegati, designati dagli regolamento di cui all’articolo 76 undecies.
organismi regionali maggiormente rappresentativi delle
associazioni di volontariato, secondo i criteri di cui 2. Il sistema budgetario è strutturato sulla base dei
all’articolo 76 septies, comma 1, lettera e); diversi livelli di attività e del relativo fabbisogno sanita-
g) negli ambiti territoriali delle aziende unità sanita- rio e tiene conto delle caratteristiche della popolazione
rie locali nei quali hanno sede operativa più di sessanta assistita e dell’ambito territoriale di riferimento. In
associazioni di cui all’articolo 76 ter, comma 3, da un particolare, sono previsti specifici indici di correzione
membro ulteriore designato dall’organismo maggior- riferiti ai comuni insulari, ai comuni montani ed ai
mente rappresentativo delle associazioni aventi sede comuni disagiati di cui alla legge regionale 27 luglio
operativa nel territorio dell’azienda unità sanitaria locale 2004, n. 39 (Norme a favore dei comuni montani e dei
e non aderenti agli organismi di cui alla lettera f), laddo- piccoli comuni in situazione di disagio. Modifiche alla
ve esistente, sulla base del numero di interventi realizzati legge regionale 7 maggio 1985, n. 57 “Finanziamenti
nell’anno solare precedente la costituzione o il rinnovo per la redazione e l’attuazione di piani di recupero del
del comitato. patrimonio edilizio esistente”. Modifiche alla legge
h) da un membro designato dal comitato regionale regionale 2 novembre 1999, n. 58 “Norme sulla tutela
della CRI, o suo delegato. dell’artigianato artistico e tradizionale toscano e dispo-
sizioni in materia di oneri contributivi per gli apprendi-
2. Il comitato di coordinamento svolge le seguenti sti artigiani”).
funzioni:
a) approva il piano attuativo ed operativo locale, di 3. I soggetti del sistema inoltrano alle aziende
cui all’articolo 76 sexies, comma 2, proposto dal diretto- sanitarie di riferimento, attraverso report periodici, le
re della centrale operativa 118, sulla base della program- necessarie informazioni sull’attuazione del budget asse-
mazione aziendale e degli indirizzi della Conferenza gnato, relativamente ai risultati raggiunti ed alle risorse
regionale permanente; utilizzate.”.
b) definisce i criteri di assegnazione del budget alle
associazioni, da parte di ciascuna azienda sanitaria; Art. 10
c) mette in atto le necessarie azioni di razionalizza- Inserimento dell’articolo 76 decies nella l.r. 40/2005
zione, innovazione ed appropriatezza degli interventi
per l’ottimizzazione del sistema ed il rispetto del bud- 1. Dopo l’articolo 76 novies della l.r. 40/2005, è
get, nonché le necessarie azioni di monitoraggio degli inserito il seguente:
obiettivi. “Art. 76 decies
Monitoraggio e valutazione
3. Le modalità di funzionamento del comitato di
coordinamento sono disciplinate da apposito regolamen- 1. La Giunta regionale effettua la valutazione ed
to adottato dallo stesso, a maggioranza dei suoi com- il monitoraggio dell’attività di trasporto sanitario di
ponenti, redatto sulla base di linee guida definite dalla emergenza urgenza all’interno del rapporto annuale e
Conferenza regionale permanente. della relazione sanitaria aziendale di cui all’articolo 20,
comma 1, lettere a) e b).
4. Ai componenti del comitato di coordinamento non
competono indennità di presenza o di carica; 2. Degli esiti dell’attività di cui al comma 1, è dato
conto al Consiglio regionale nell’ambito della relazione
5. Il comitato di coordinamento è aggiornato nella sanitaria regionale di cui all’articolo 20, comma 1, let-
sua composizione ogni due anni.”. tera d).”.
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Art. 11 nazionale, in possesso dei requisiti previsti dalla presente
Inserimento dell’articolo 76 undecies nella l.r. 40/2005 legge.”.