Processo Di Acquisizione Di Seconda Lingua
Processo Di Acquisizione Di Seconda Lingua
Processo Di Acquisizione Di Seconda Lingua
L2
-ogni lingua appresa dopo la L1
-lingua target, lingua d’arrivo (ciljni jezik L2...L straniera LS (imparata fuori dalla comunità dei
parlanti))
INTERLINGUA lingua d’arrivo
-varietà di lingua d’arrivo parlata da un apprendente
-vero e proprio sistema linguistico le cui regole in parte coincidono con quelle della L2, in parte
sono riducibili a L1, in parte indipendenti da entrambe
Monolinguismo – bilinguismo
-bilinguismo equilibrato – non equilibrato
-simultaneo – consecutivo
-verticale-orizzontale
cro, ingl, ital, spagn -- croato standard, zagabrese ↑
-precoce(entro 7 – 11 anni) – tarditivo
-plurilinguismo (multilingual speakers)
-input ≠ output non riusciamo ad apprendere tutto che sentiamo
INPUT – materiale lingusctico a cui è esposto l’apprendente
INTAKE – quella parte dell’input ...
Input comprensibile
La Second Language Acquisition Theory di Krashen afferma che la lingua viene acquisita
esponendo l'allievo ad un input, purché questo sia reso comprensibile e si situi nella corretta
posizione lungo l'asse dell'ordine naturale [>] di acquisizione, cioè immediatamente dopo l'input
che fino a quel momento è stato acquisito. L'input può essere orale, scritto o audiovisivo.
Input vs Intake
"Input" indica quanto viene offerto e reso comprensibile all'allievo, "intake" quella parte
dell'input che l'allievo dovrebbe aver acquisito alla fine di un'unità didattica.
Tradizionalmente, soprattutto nell'insegnamento delle lingue a bambini a principianti, si tendeva
a far coincidere input e intake, mentre oggi ci sono approcci, quali quello lessicale che
prevedono un input molto maggiore dell'intake atteso.
ovladavanje: usvajanje i učenje ; inim jezikom – onaj koji nije materinjski, bilo koji OVIJ
ovladavanje inim jezikom
-motivazione affettivo
ruolo del feedback
chiedere aiuto, studiare con regolarità
FATTORI INTERNI caratteristiche di L2
L1 e altre lingue
ESTERNI
-individuali età, sesso
-cognitiviattitudine, stili cognitivi, stili di apprendimento, intelligenza, consapevolezza
linguistica
-affettivipersonalità, ansietà, motivazione, autostima, stili atribuzionali
-sociale
analisi contrastiva –’50 – ‘60
Chomsky (LAD) e psicologia cognitiva
analisi degli errori – ‘60
interlingua –‘70
-influenza di varie lingue
-fasi di sviluppo, variabilità
-fossicalizzazione...ecc. Questo e Marco. (è); la pronuncia delle doppie
Il termine si usa in glottodidattica per indicare errori che vengono ripetuti costantemente, per cui
l'errore si fissa e diviene particolarmente difficile da superare.
Analisi contrastiva ’40 – ’50 (Lado)
-teorie comportamentistiche + linguistica
-previsioni sulle aeree- maggiori difficoltà (Filipovic)
-mente- tabula rasa
-formazione di abitudini linguistiche ; stimolo-risposta-rinforzo
-imitazione del modello, ripetizioni (drill)
L1= ostacolo, interferenze
Caratteristiche dell’interlingua
-interferenze di L1, L2 – ipotesi proprie, L3, L4
-strategie di comunicazione, semplificazione, sovraestensione delle regole, omissione, code
switching, analogia
E' un continuum di sistemi linguistici provvisori, personali, parziali che si creano nella mente di
chi apprende una lingua seconda o straniera.
Si tratta di competenze caratterizzate dall'interferenza della lingua materna, che tuttavia si riduce
progressivamente.
Gli errori di un allievo risultano utili per scoprire se la sua interlingua coincide con quella
prevista a quello stadio dello studio di una lingua. Secondo alcune teorie, mentre la padronanza
linguistica è propria della lingua materna ed etnica, nello studio di lingue seconde, straniere e
classiche non si può avere altro risultato che un'interlingua, per quanto di ottima qualità.
INTERLINGUA
-L1 > L2
-sistema di regole precise
-fossicalizzazione
-L1, L2, L3, L4 (ha elementi di tutte le altre lingue che conosciamo)
-strategie di comunicazione
Proggetto della Fondazione Europea per la scienza- partecipanti: immigrati, acq. spontanea
Principi universali
-cognitivamente più naturali :
-l’indicativo è più facile da apprendere del congiuntivo
-il singolare è più facile del plurale
-il presente è più facile del passato o della forma profressiva
SEQUENZE DI APPRENDIMENTO
1) fase prebasica
-poche parole L2, gesti e contesto, L1 presente, stile nominale “2 amico”
2) fase basica
-frasi con un verbo, uso sovraesteso dei termini, forma base
3) fase post-basica
-verbo flesso, accordo sintattico, subordinate
Tipologia di transfer
-transfer O-elusione- strutture inesistenti nella L1 (articolo, congiuntivo)
-giapponesi cinesi- producono meno frasi relative in inglese
-Quando?
Distanze reali- linguistiche
Distanze percepite- psicotipologia
(Kellerman) come apprendenti percepiscono le lingue più o meno lontane
Transfer dell’insegnamento
-esempio: condizionale prima del futuro; insegnare il passato remoto troppo presto
Variabilità dell’interlingua
-variabilità sistematica:
-dipende dai fattori linguistici: un’, una
-dipende dai fattori extralinguistici: la mia casa è quella gialla
Catasto: l’edificio è situato/ubicato al numero civico 24
variazione libera: in casa/a casa
variabilità sistematica
-3 fattori che causano maggiori variazioni sistematiche nell’interlingua
1)contesto linguistico, es. pronuncia corretta d z (zio, avanzato)
2)contesto sociale-mancano ricerche
3)tipo di compito- discorsi orali preparati in precedenza, elaborato scritto
ELLIS
-l’interlingua implica 3 processi di base:
-l’acquisizione di nuove forme linguistiche
-la progressiva organizzazione tra forme e
-l’eliminazione di forme ridondanti
Conclusione:
-l’interlingua= labirinto
-requisizione di L2 puù avanzare nella direzione giusta
COMPETENZA COMUNICATIVA
-dagli anni ’60 – ricerche sopra il livello della frase isolata
-studio di pratiche comunicative
-Hymes(anni ‘70) – competenza comunicativa
permette di usare efficacemente e appropriamente le produzioni linguistiche all’interno di
precisi contesti sociali
STRATEGIE DI ELUSIONE
Riduzione formale
evita certe parole, certe forme, costruzioni sintattiche
es. congiuntivi: se facevi così, era meglio
Riduzione funzionale
Si evitano ad. es. narrazioni al passato, frasi ipotetiche, discussioni sul proprio parere
STRATEGIE DI CONSEGUIMENTO
obiettivo comunicativo viene mantenuto nonostante problemi di esprimersi
Varie PARAFRASI:
descrizioni- sgabello(barski stolac)
descrivere funzione dell’oggetto- cacciavite
indicazioni topografiche - altalena (c’è nei parchi gioco)
proprietà – marmellata – si fa con frutta e zucchero
ricorso alle parole semanticamente simili (filling the gap)- Palla giocattolo – palloncino,
paprica riempita
paragoni, esempi (patate, carote, piselli – per dire verdura)
coniare parole nuove- il rotondamento dello stadio per curva dello stadio
Forestierizzazione: *ramstecca
NEGOZIAZIONE DI SIGNIFICATO
Nativi e non nativi / insegnante e apprendente
RICHIESTE di SPIEGAZIONI/ CHIARIMENTI- Non ho capito, cosa vuoi dire? Cosa,
questo qua?
RIPETIZIONI (verifiche di comprensione, si ripete la parola)
CONFERME FATICHE (sì, sì)
INCOMPRENSIONI
FRAINTENDIMENTI (!!!ascolto) –prevedere parole che potrebbero causare
fraintendimenti
A: Quando arriverò a Parigi dormirò un intero giorno. Sono così stanco.
B: Cosa?
A: Dormirò un intero giorno.
B: Un’ora al giorno?
A: Sì.
B: Perché?
A: Perché sono stanco.
Motivi:
estrinseci (esterni) “bastoni e carote”
intrinseci (interni),(culturali)– motivazione basata sul piacere, certi libri, insegnanti,
lezioni, interesse per la cultura, voglia di successo
Obiettivo:
strumentali: lavoro,trasloco
integrativi: integrarsi nella comunità di parlanti nativi, assimilare meglio la loro cultura
Tipi di motivazione:
MOTIVAZIONE STRUMENTALE
A lungo (lavoro) / breve termine (test)
MOTIVAZIONE INTEGRATIVA specifica / generale (“lingua franca”)
MOTIVAZIONE INTRINSECA generale / legata al testo / alla situazione
dell’apprendimento
MOTIVAZIONE ESTRINSECA
Ricerche
Gardner& MacIntrye –motivazione o qualche aspetto degli atteggiamenti linguistici
sono significativamente correlati col successo
Non sempre i voti migliori portano alla motivazione maggiore o al maggior successo
Gardner & Lambert (’70) Canada- distinzione strumentale e integrativa
integrativi – maggior successo PERO’ una non esclude l’altra – dipende dal
CONTESTO (strumentale può essere molto importante . es. Filippini)
Clement, Dörnyei (‘90)
Gli ungheresi
poche possibilità di integrarsi con anglofoni – la strumentale è più forte;
Hanno più successo coloro che vogliono conoscere meglio la cultura e le persone
anglosassoni
Sottofattori, esterni e interni
Insegnanti, lezioni, manuali, novità, complessità
Livello di autonomia dell’apprendente- motivazione intrinseca, stile attribuzionale,
Consapevolezza dei propri bisogni, saper porsi obiettivi realizzabili
ansietà
Modello socio-educativo di Gardner
The Attitude Motivation Test Battery (AMTB) –Gardner et ali. 1997
Orientamento strumentale / integrativo
Atteggiamenti degli apprendenti verso la comunità L2
Contesto dello studio: parlanti nativi, cultura L2, contesto formale, insegnante, interesse
per lingue straniere…
Risultati
Montreal / 3 stati USA
Studenti francesi e inglesi/ francese/inglese
Fattori del successo:
intelligenza e l’attitudine linguistica
Atteggiamenti e motivazione
App. del francese > valore integrativo e strumentale della conoscenza della cultura
francese
Atteggiamento più positivo verso la sub cultura francese, ma dominante è quella
americana
Motivazione, interesse per la lingua, l’influsso dei genitori = uguali in 2 gruppi
Motivazione integrativa > successo nell’apprendimento
Atteggiamenti verso la cultura e i madrelingua > successo
Integrativi > più attivi > successo
L’attitudine linguistica e motivazione integrativa > successo
Ricerca croata qualitativa (Mihaljevic-Djigunovic, '98)
N= 570 (elementari, medie, adulti)
Inglese
Variabili: abilità,motivazione, voglia di studiare, insegnante, lezioni, impegno, successo
Tipologie:
Utilitario – comunicativo
Affettivo – (elementari)
Integrativo (elementari)
Inglese – “lingua mondiale”
Cultura generale
Affiliazione (lingua franca)
Utilità nel futuro
Utilità nel presente
Il “dovere” (voti, genitori)
Motivo affettivo “una bella lingua”
Motivo integrativo (USA, Canada, Australia…)
Lezioni (competenza dell’insegnante, manuali)
Mancanza di motivazione:
Utilità
Caratteristiche individuali (pigrizia)
Aspetto affettivo (grammatica difficile)
Lezioni (obbligatorio)
In conclusione:
Utilità e comunicazione, affettività, integratività
Demotivante: lezioni e difficoltà nell’apprendimento
Modello di Dörnyei (2005, 2006…)
Inglese in Ungheria = lingua franca
L2 Motivational Self- System
Il sé ideale della L2 (ideal L2 self)
Il sé possibile (ought to self)
Il sé indesiderato
L’uso strumentale di L2 (utilità)
L’uso socioculturale passivo (interesse per le lingue)
L’uso socioculturale comunicativo (comunicazione)
Motivazione strumentale e la voglia di successo > forte influsso per l’apprendimento fino
al livello intermedio
Per il livello avanzato – motivazione integrativa, intrinseca
Motivazione = processo dinamico
Cosa aiuta?
immagine positiva di se stesso ; visualizzazione
2) Stili attribuzionali
Sono le modalità in cui un individuo spiega a se stesso e agli altri i motivi del proprio
successo o insuccesso
Ricerche
3 fasi dello sviluppo degli stili attribuzionali:
Egocentrica
Oggettiva
Normativa
Da 7 anni- differenziano difficoltà e abilità
Da 11 anni- diff. abilità, impegno e la fortuna
A 12 anni – diff. abilità e fortuna
Adolescenti: abilità è la possibilità di migliorare grazie al proprio impegno fino al limite
delle proprie abilità, che dipende dalla difficoltà dell’esercizio. (v. Ushioda)
Fino all’età di 13 anni: abilità come possibilità
Genere:
Alunni- successo: abilità
- insuccesso: mancanza d’impegno
Alunne – successo: fortuna
- insuccesso: mancanza di abilità
Finlandia: alunne: successo: esercizio interessante, emozioni
Alunni: insuccesso: esercizio poco interessante, emozioni
3) Ansietà di lingua
Anni ’80- ’90
stato di ansietà nel dover USARE la L2
Componenti:
APPRENSIONE COMUNICATIVA – comunicazione in generale, faccia a faccia
ANSIETÀ SOCIALE – dall’essere osservati e giudicati
l’AUTOSTIMA (> autostima> migliori risultati in L2) –l’IO linguistico (formatosi
nell’infanzia e legato alle esperienze in L1) alcool e valium
Fattori -cause dell’ansietà, risultati delle ricerche
l’ansietà sociale
l’espressione orale senza tempo di pianificare il proprio enunciato
insegnanti - poca pazienza
azioni più ansiogene: tutta la classe, relazione, role-play, rispondere alle domande
dell’insegnante
meno ansiogene – lavoro a coppie, a piccoli gruppi
la più ansiogena- scrivere alla lavagna il proprio lavoro, (esporre davanti al pubblico)
ansietà nel parlare in L2 non è legata all’ansietà generale (Horwitz, multicompetenza dei
plurilingui)
persone molto ansiose che si sentono a proprio agio comunicando in L2 e viceversa
ansietà legata ai scarsi risultati ma ci sono anche studenti molto ansiosi con buoni risultati
ansietà diminuisce col tempo e con maggiore competenza, ma è presente anche con
apprendenti molto avanzati
Ansietà e 4 abilità
Ansietà dell’ascolto “avrò capito bene”? – studenti croati, più ansietà dell’ascolto che
dell’ansietà L2 in generale
Ansietà della lettura (ortografia, lettere e suoni); correlata con l’ansietà di L2, prontezza di
rischiare
Ansietà di scrittura (correlata con l’ansietà L2, ma non con altre ansietà o il successo)
Ricerche croate, Mihaljević – Djigunović, 2002; N= 392, elementari, medie, adulti
Cause:
L’uso dell’inglese in classe
Valutazione
Autopercezione negativa
Caratteristiche dell’inglese
L’uso dell’inglese fuori dalla classe
Errori
Insegnanti
Comprensione
4) Attitudine linguistica
“essere portati / negati per le lingue” – maggiore/ minore predisposizione /attitudine verso
l’apprendimento linguistico
Carroll & Sapon (1959) MLAT – Modern Language Aptitude Test
Pimsleur (’66) – LAB – Language Aptitude Battery
Nuove ricerche Skehan (QI), Gardner, Carroll
MLAT test – sottocomponenti
abilità di discriminazione fonologica
sensibilità grammaticale
abilità di apprendimento linguistico induttivo – scoprire relazioni grammaticali, funzione
di morfemi
memoria associativa- capacità di memorizzare strutture nuove, specie il lessico
numerali in kurdo ; ba, baba, dee, tu(20)
memoria associativa ; Maya – english
risultati
studi: statisticamente – correlazioni tra MLAT e successo a scuola
L’attitudine > buon predittivo del successo in L2
attitudine è innata o acquisita? Entrambi
residuo dello sviluppo precoce di L1 ma anche legato a indicatori sociali (istruzione dei
genitori, classe sociale, contesto)
fattori educativi,
come i genitori preparano i bambini per la scuola
La si può cambiare? È fissa
analitico
-scompongono il compito in unità
-più portati per la grammatica
globale
-affrontano tutto insieme
-migliori nella pragmatica o comunicazione
analitico
-costruttori di regole
-bravi nel scoprire le regole di L2
-prima devono comprendere le regole precise e poi formano le frasi
mnemotecnico
-raccoglitori di dati
-bravi a memorizzare scorevolezza, frasi lunghe
-anche se non grammaticalmente corrette
Stili di apprendimento
-insieme di comportamenti caratteristici al livello affettivo e fisiologico – indicatori ai come
apprendente capisce, interagisce e risponde nell'ambiente linguistico
-visivo -auditivo -tattile -cinestetico
-lettura, schemi graffici
-ascolto, lezioni materiali audio
-sperimenti coinvolti nella situazione(role play, lavoro di gruppo)
-modelli laboratori, usano le mani, disegno movimento
RICERCHE trasculturali
-applicazione pratica
-metodi di istruzione possono cambiare lo stile di apprendimento
-esempio: chiedere come gli piace apprendere: ascoltando l'insegnante, costruendo qcsa,
disegnando, muovendosi..
-variare l'attività
Strategie di apprendimento
-teoria cognitiva nel SLA
-un tipo di consapevolezza metalinguistica: chi impara la L2 di soltio è in grado di ripartire le
strategie che usa
(O'Halley e Chanot, anni 90)_ „pensieri o comportamenti speciali che gli individui usano per
aiutarsi a comprendere, imparare o ritenere nuove informazioni“
Gruppi di strategie di apprendimento:
METACOGNITIVE affrontare il compito, pianificazione del tempo e risorse, valutazione;
diretta, selettiva
COGNITIVEmodi di comprendere e memorizzare, ripetizioni per automatizzare abilità
SOCIALI E AFFETTIVEinterlocutore/autoincoraggiamento, comunicative/di
compensazione
Strategie COGNITIVE
-elaborazione delle conoscenze precedenti
-collegare nuove informazioni e quelle vecchie mediante ASSOCIAZIONI e ANALOGIE
-compiere inferenze- usare il contesto per indovinare il significato delle espressioni nuove
Transfer linguistico
-visualizzazione
rappresentazione acustica- immagine mentale del suono della parola o della frase
-deduzione/induzione- applicare o inventare la regola
SOCIALI E AFFETTIVE
-chiedere chiaramenti- spiegazioni o conferme
-cooperazione
(parlare tra sé- ridurre l'ansia)
Ricerche empiriche
-il profilo di BUON APPRENDENTE
-approccio attivo, sono autoosservarsi, prestare attenzione alla forma linguistica e ai contenuti
comuniativi, sono in grado di valutare e analizzare i compiti e li affrontano attivando le strategie
-correlazioni uso di strategie- successo nell'apprendimento di L2(non forti ma presenti)
-varietà di strategie, non maggior numero
Insegnare la grammatica
-focus on form è utile? meaning forma o contenuto
-problema del disegno di ricerca
-effetto insegnante; metodo è insegnante
-grammatica esplicita o implicita
-implicito- senza esplicitazione delle regole
-esplicito-spiegazione e l'applicazione delle regole ed esempi
-feedback dell'interlocutore; quelli spinti ad autocorreggersi erano migliori
Tecniche ed approcci
-test d'ingresso
di stili apprendimento
di strategie
di motivazione
-attività diverse-per tutti gli stili
-insegnare le strategie
Effetto sulla motivazione intrinseca
-libri più colorati, contenuti emozionanti, umoristici, culturalmente impegnati
-livelli di novità e complessità delle attività svolte
-attività troppo routinarie e facili generano noia
-se sono troppo innovative e complesse- causano ansia e demotivazione
FATTORI ESTERNI - INPUT, INTERAZIONE, SOCIALIZAZZIONE
INPUT E COMPRESIONE
-lezioni semplificate- maggior percentuale di apprendenti ha appreso MA non tutte le modifiche sono
utili
-ricerche: fattore velocità
Quantità dell'input (one/gg)
-più input> più acquisizione?
-strategie linguistico-cognitive sono trasferibili da una llingua ad altra
-programma full inversion (CLIL-content language integration learning)
-principio del ghiaccioio
Frequenza di strutture ling. nell'input
-vengono acquisite per prima le parole udite più frequentemente (solo il lessico)
-l'ordine naturale di acquisizione dei morfemi
-non confermato: molto frequente ma incorporato tardi
Conclusione: apprendimento- processo dinamico tra l'input e i processi cognitivi
Comprensibilità dell'input
-chiusi in camera con una registrazione in L2?
Klein: l'input deve essere composto da informazioni situazionali, non linguistiche
-parallele- col tempo cala questa necessità
-disegni e foto nei manuali
Ricerca di Wong e Filmore
-fattore l'input (40% non ha imparato inglese in infanzia?); insegnante bilingue, ripetizioni, riti in
classe, parlato dell'insegnante adeguato al livello
Ricerche di Swan
-scarsi risultati nelle classi full-immersion; cause: scarsa possibilità dell'output, insegnante
monopolizzava la maggior parte del tempo
Interazione e comprensione
-si impara a conversare, interagire verbalmente, da queste interazioni si sviluppano strutture
sintattiche
-contrario alla visione grammatico-centrica che dice che prima si imparano le parole e le regole
grammaticali e poi si applicano nelle conversazioni
Interazione-sperimentazione(Pica)
-l'input uguale, 3 gruppi
-negoziatori, osservatori, ascoltatori-> comprensione leggermente migliori(N); A e O identica
-l'interazione input ottimale sia per chi partecipa che per chi è spettatore esterno
Interazione e focus on form (focalizzazione alla forma linguistica)
-focus on form- conforto cognitivo, considerato un elemento fondamentale nell'acquisizione delle
lingue
-interazione favorisce focus on form
-parlamolo con nativi ->mettere alla prova le proprie ipotesi
-feedback
-qualcosa che non va
-dotare la discrepanza con la riformulazione del nativo
-75% automodificazini
-nello sforzo di negoziare il significato, gli apprendenti vengono spinti a cercare attivamente, di
formulare le versioni più corrette dei loro enunciati
-lavoro di gruppo o di coppia
-il dover negoziare le espressioni problematiche porta in genere a un avvicinamento alle norme della
L2
-correzione tra pari
(focalizzazione al significato) meaning
-comprensione globale
-meno attenzione a correggere i propri enunciati
-quando siamo più orientati alla norma o al significato