Avverbi e Preposizioni Semplici

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Nella grammatica italiana alcune parole possono svolgere la funzione di avverbio e di preposizione ad

esempio, fuori , dentro, sopra, sotto, vicino, lontano , ecc.

Per distinguere gli avverbi di luogo dalle preposizioni dobbiamo analizzare la frase.

E' un avverbio di luogo: se modifica il significato del verbo.

Adesso vediamo la definizione degli avverbi di luogo:

I / Gli avverbi di luogo: ci permettono di indicare il posto in cui ci siamo o in cui andiamo dal
quale veniamo.

*Sono parti del discorso che nella frase indicano il luogo in cui si svolge l'azione, o in cui si trova
qualcosa/ qualcuno, e ovviamente rispondono alla domanda: Dove ? vediamo i principali :

1/ QUI/ QUA: si riferiscono a un luogo vicino a chi parla (o allo stesso luogo in cui si trova chi parla)

Esempi: Qua in estate ci sono sempre molti turisti.

Qui: Mio fratello non abita qui.

Esistono anche altre forme composte di qui e qua che danno a questi avverbi un significato più
preciso: quassù, quaggiù, qui sopra, qua sopra, qua/qui sotto, qua/qui dentro.

Esempi: Quassù in montagna il clima è più fresco.

Vieni a sederti qui vicino, cosi possiamo parlare.

Qua dentro ci sono tanti alunni

2/ Li/ Là: si riferiscono a un luogo che è lontano da chi parla:

Domani vado là per visitare la mostra

Partiamo domani per Roma, Sandro è gia li.

Anche per li/là esistono forme composte: lassiù , laggiù, là/li sopra, là/li sotto, là/li vicino, li/là fuori.

Esempi: Quando arriviamo laggiù possiamo riposare un po'

I tuoi libri sono là sopra, su quello scaffale.

3/ Via : indica genericamente l'allontanamento da un luogo, per esempio: Maria non è qui, è andata via

*Voglio andare via dell'Algeria.

4/ Altrove: (in un altro posto): qui non mi sento a mio agio (comodità) voglio essere altrove.

5/ Lontano: la mia amica abita lontano. non andare lontano.

6/ Vicino: vieni più vicino, non sento niente. il museo è qui vicino

7/ Attorno/ intorno: ho un giardino molto grande, con tanti alberi intorno

8/ Davanti: quella è la mia casa e il parco si trova proprio davanti.


9/ Dietro: guarda l'albero! dietro c'è la mia auto. il tavolo è dietro.

10/ Sopra: mio fratello non vive qui, abita sopra., sopra il tavolo ci sono lo zaino e la bottiglia.

11/ Su: non sei ancora salito in casa, vieni subito su

12/ Sotto: se il gatto non è sul divano deve essere nascosto. sotto il tavolo ci la palla.

13/ Giù: puoi andare giù ad aprire al postino.

14/ Fuori: esci fuori, non puoi stare qui.

15/ Accanto: li c'è la posra e accanto c'è il supermercato.

16/ Attraverso: non possiamo girare intorno al prato, dobbiamo passare attraverso.

17/ Ovunque: tengo molto alla sicurezza: ho installato telecamere ovunque.

18/ Dentro: metti la camicia dentro la valigia.

19/ Accanto: stammi accanto.

II/Le Preposizioni avverbiali: alcuni avverbi di luogo possono essere usati anche con
funzione di preposizione. In questo caso sono seguiti da un oggetto (pronome o sostantivo) o con
l'aggiunta di una preposizione semplice.

La mia amica abita lontano da me.

Vieni più vicino a me, non sento.

Il parco si trova proprio davanti a casa mia

Esci fuori da questo posto non puoi stare qui.

Il supermercato si trova accanto a la posta.

Il gatto è a destra di la poltrona.

Il gatto è a sinistra di la poltrona.

Il gatto deve essere nascosto sotto il divano.

La porta è aperta, andiamo dentro la stanza.

Mio fratello abita sopra di me

III/ Locuzioni avverbiali di luogo: le locuzioni avverbiali sono formati da una


preposizione semplice seguita da un avverbio di luogo e svolgono nella frase la funzione di un
avverbio di luogo.

Alcune delle locuzioni più comuni sono: da lontano, da vicino, all'indietro, di qua, di là,
di sopra, di sotto, di fuori, di dentro.

La casa illuminata si vede anche da lontano. / Se cammini all'indietro rischi di cadere.

Qui fa troppo freddo andiamo di là in cucina./ I giocattoli vecchi sono tutti di sopra in soffitta.

Passate da questa parte, per di qua.


Le Preposizioni Semplici:(In, Con, Su, Per, Tra/Fra)
Le preposizioni sono parole molto piccole ma molto importanti che si utilizzano nel discorso per
esprimere possesso, luogo, tempo, movimento, azione, unione, separazione.

I/ In si usa per:
1*Per esprimere stato o movimento verso un luogo, con nomi di nazioni, regioni, negozi locali, vie o
piazze, ambienti, Esempi :

Vivo in Italia / Vado in Algeria, vivo in Algeria.

Lavoro in biblioteca / vado a studiare in biblioteca.

Abitiamo in città / andiamo a vivere in campagna

Sono in vacanza / Vado in vacanza.

2*Per esprimere stato in un luogo chiuso, Esempi:

Ci sono molte panchine in quel parco.

Vivono in una casa vicina al liceo.

Ha in mano una penna.

3* Indicare un mezzo di trasporto:

Vado a lavorare in treno.

Andiamo a Roma in aereo

Andiamo all'aeroporto in taxi.

4* Indicare un materiale, una materia, o un argomento:

Voglio comprare un tavolo in vetro.

Tu sei molto bravo in geografia.

Vuole prendere la laurea in fisica.

5* Esprimere tempo, con mesi e stagioni:

In agosto fa sempre caldo.

In inverno nevica sempre.

II/ Con si usa per:


1* Si usa principalmente per esprimere campagnia / unione.

Abito con i miei genitori / Mangio sempre la pizza con le olive.

Bevo una tazza di tè con un po' zucchero.


2* un modo, una modalità di fare qualcosa

Studia con grande impegno / ricordo con precisione la sua foto.

3* un mezzo, uno strumento per fare qualcosa :

Prova ad aprire la porta con la chiave.

Con la gentilezza si ottiene tutto.

4* un momento, una situazione :

*Con il caldo si beve di più *Con il passare degli anni la società si cambia.

III/ Su : si usa per esprimere


1/ Movimento verso l'alto :

Devi salire su la scala

2/ Per esprimere uno stato in luogo (sopra qualcosa)

I tuoi vestiti sono su il tuo letto.

Su il tavolo ci sono i tuoi libri ./ In questo momento mi trovo su il trono.

3/ Argomento:

*Preparo la mia tesi su Alessandro manzoni (nome completo Alessandro Francesco Tommaso


Antonio Manzoni (Milano, 7 marzo 1785 – Milano, 22 maggio 1873), è stato
uno scrittore, poeta e drammaturgo italiano.)

* Ho letto un libro in cui si parla sull'origine della lingua italiana.

4/ * Un valore approssimativo di età, tempo, prezzo, peso.

*Ho visto una ragazza su i venti anni. / La mia camicia si costa su quaranta euro.

5/ Per indicare una parte di gruppo.

Due persone su dieci soffrono di mal di testa. / Nove volte su dieci si dimentica di fare l'esercizio .

IV/ Per
1* Esprimere il fino, il motivo, il destinatario di un'azione :

Parlo a bassa voce per non disturbare. / Compro un regalo per te./ Vado al liceo per studiare.

2* Indicare il luogo finale di un percorso, una destinazione.

Il treno per Bari è in ritardo

3* Dare un indicazione di tempo generica approssimativa :

Per le cinque sono da te./ Per pasqua( festa religiosa italiana) vengo in Italia.

Ogni giovane deve studiare per il suo futuro.


4* Indicare movimento all'interno di un luogo specifico:

Mi piace passeggiare per i boshi

5* Con il verbo stare per indicare un'azione : L'aereo sta per atterrare. / Sta per scoppiare un
temporale.

V/ Tra / Fra: sono uguali nell'uso.


1/ Per indicare una parte di un gruppo: Fra di voi c'è qualcuno che parla il tedesco? / Tra tutte le città
italiane, mi piace Firenze

2/ Per indicare una posizione in mezzo a due o più elementi: Vedo un cervo fra questi alberi. / La mia
casa si trova tra la farmacia e la biblioteca.

3/ Per indicare scadenza, un periodo di tempo : Fra un mese finisce la scuola./ Ci vediamo tra due
giorni / Puoi richiamarmi tra dieci minuti ?

4/ Esprimere un paragone : Fra Giulia e Stefania, è Giulia la più studiosa / C'è un enorme differenza
tra le vecchie lavatrici e quelle nuove.

N.B: per evitare la ripetizione poco gradevole di suoni uguali dobbiamo scegliere tra o fra per
esempio: un incontro tra fratelli (non fra fratelli) /torno a casa fra tre giorni (non tra tre giorni)

Le preposizioni articolate
Quando le preposizioni semplici (a, da, di, in, su) precedono un sostantivo che ha l'articolo
determinativo ( il, lo, l',la, i, gli, le) in alcuni casi la preposizione e l'articolo si uniscono a formare una
parola unica, la sua classe grammaticale: la preposizione articolata.

Esempio : voglio bere un po' di acqua, di = una preposizione semplice

Voglio bere un po' dell'acqua, dell' = preposizione articolata formata da di+l' = dell'

NB: le preposizioni semplici: Con, Per, Tra e Fra restano separate dall'articolo e non formano una
preposizione articolata.
Alcuni esempi:
Questa è la casa dei miei genitori / Chiedi ai tuoi amici di venire domani.
I tuoi libri sono nello scatolone in cucina / Prova ad aprire l'armadio col (o con il) cacciavite
Non puoi sederti sulle scalinate del museo/ Questo regalo è per il tuo bambino.
Tra le due possibilità, scelgo la più veloce.
Prova a cercare fra gli scaffali dei libri.

L'uso delle preposizioni semplici e articolati

1. Usiamo le preposizioni senza l'articolo determinativo, con i nomi continenti, stati, regioni.
Per esempio:
Tranne Vado negli Stati Uniti a Natale. (→ Stati Uniti è plurale)
Vado in Francia a Natale. (→ Francia è singolare)
Chi viene in Europa ha la possibilità di visitare molti paesi ricchi di storia
Mi piace vivere in Portogallo per un po' di tempo
In Emilia Romagna il tasso di disoccupazione è molto basso.
Usiamo in con l'articolo determinativo per indicare una posizione
*Nel tuo zaino ci sono troppi libri
*Nella macelleria di Piazza Garibaldi si puo comprare dell'ottimo carne.
*Ogni domenica alle ore 10 vado alla messa nella chiesa di Sant'Antonio.
*Ma in questi esempi non si l'articolo determinativo con in :
Stasera Sandra e io andiamo in pizzeria
I francobolli si comprano in posta o in tabbaccheria.
*Anche con nomi di piazze , vie e parti della casa
Esempi: Abito in via dei pini /In Piazza del Duomo a Parma ci sono opere artistiche
Con le parti della casa:
Gianni è sceso in garage a pulire la bicicletta. / Preferisco mangiare con gli amici in soggiorno, perché
in cucina c'è poco spazio
Nei bagni inglesi normalmente non c'è il bidè
Con le seguenti espressioni non si usa l'articolo determinativo con la preposizione
In centro, In periferia, In campagna, In montagna.
ATTENZIONE! Per esprimere la provenienza o il ritorno da uno Stato (quindi con verbi come
“venire”, “tornare”, “ritornare”, ecc.) usiamo sempre le preposizioni articolate.
Per esempio: Vengo dall’ Italia. Sono appena tornato dalla Francia. 
2. Usiamo inoltre le preposizioni articolate quando il sostantivo che segue è determinato, specifico e
non generico
Per esempio: Vivo nell’ Italia del Sud. (→ sto specificando la zona dell’Italia in cui sto andando)
Vado alla scuola di mia figlia. (→ voglio specificare in quale scuola sto andando)
MA utilizziamo le preposizioni semplici per parlare di qualcosa in generale
Per esempio: Vivo in Italia. (→ generico)
Vado a scuola. (→ non è importante precisare in quale scuola)
3. Si usano generalmente le preposizioni articolate anche davanti a nomi “geografici” di mari, fiumi,
laghi, montagne…
Per esempio: Vado in vacanza sulle Alpi. Faccio una crociera nel Mediterraneo. Mi bagno nel fiume
Po.
MA bisogna usare le preposizioni semplici con i nomi di città
Per esempio: Vado a Bologna. Parto per Parigi. Torno da Milano.
E bisogna usare le preposizioni semplici anche prima dei nomi e dei cognomi
Per esempio: Il regalo è per Giovanni. Il libro è di Rossi.
– Dell’, all’, dall’, nell’, sull’ davanti a nomi femminili e maschili singolari che cominciano per
vocale
– Della, alla, dalla, nella, sulla davanti a nomi femminili singolari che iniziano per consonante
Del, al, dal, nel, sul davanti a nomi maschili singolari e dei, ai, dai, nei, sui davanti a nomi maschili
plurali, tranne se il sostantivo comincia per z- e y- oppure s + consonante o anche gn-, ps-. In questi
casi utilizzeremo al singolare dello, allo, dallo, nello e sullo e al plurale degli, agli, dagli, negli, sugli.

 Esercizi : Unisci le preposizioni semplici con l'articolo determinativo e forma le preposizioni


articolate.
Le notizie .....................telegiornale
Ho chiesto un consiglio .........................zio / I negozi aprono.....................Lunedi...........Sabato
Vittoria è andata a dormire..................amica/Perché non vai............vicini a chiedere un po' di zucchero
...................pacco ci sono dei libri. / cerca ..............tasche dei pantaloni
Il gatto è ................. letto / Sono rimasto a mangiare a casa ...........miei amici.
I vestiti .....................attrice / Credo che i ragazzi sono andati..............stadio.
E'tornata a casa ..................due
Le case devono essere lontane ...................... aeroporto
Le calze di lana sono................ stivali
La conferenza è ......................arte moderna.
Le spiagge .....................adricatico sono la nostra meta preferita
Bambini venite, è l'ora .......................merenda!
Roberto è andato a mangiare.................sorella
Non bussare tanto..................appartamento non c'è nessuno
Ho lasciato le chiavi ....................tavolo della cucina
Quello che fai non importa ...................altri
Se non trovi la camicia prova a cercare.....................armadi.
Sono arrivati ieri......................Grecia
Mi puoi prestare ..................... soldi? sono rimasto al verde
I verbi modali (o servili) sono volere, potere, dovere e anche sapere e solere quando
significano essere capace di, essere in grado di.
CARATTERISTICHE
Le caratteristiche che li accomunano sono:

 essere seguiti direttamente (cioè senza una preposizione) da un verbo all’infinito: posso


venire, voglio studiare, devo riposare;
 l’identità di soggetto tra il verbo modale e l’infinito, cioè il soggetto del verbo modale è lo
stesso dell’infinito che lo segue;

SIGNIFICATO
I verbi dovere e potere possono avere diverse sfumature di significato.
Il verbo potere può:

 presentare i fatti come possibili col significato di avere la possibilità di, essere capace di,
essere in grado d, il permesso, la possibilità di fare qualcosa: . Puoi uscire, stasera. Possiamo
giocare?

Il verbo dovere può:

 presentare i fatti come probabili (è possibile, è probabile) e quindi assegnare all’infinito un


significato di forte probabilità:  “Che ore sono?” “Devono essere ( = quasi certamente sono) le
sette”.

 indicare un obbligo o una necessità e quindi significare avere l’obbligo di, avere bisogno di:
dovete rispettare la legge; i bambini piccoli devono ( = hanno bisogno di) dormire molto;

Il verbo sapere:

 ha un valore modale quando è seguito direttamente da un infinito e indica la capacità o la


particolare abilità di compiere l’azione espressa dall’infinito stesso ( = essere capace di): non so
nuotare; sa giocare bene a scacchi;
 quando invece è seguito da di + infinito significa conoscere, riconoscere: so ( = riconosco) di
avere sbagliato.

 il verbo Volere significa: avere il desiderio di fare qualcosa.
es:
Voglio bere un tè freddo!
Vuoi fare l'esercizio?
Gli avverbi di tempo più usati nella lingua italiana sono: ora, adesso, ormai, prima, dopo, sempre,
spesso, talora, ancora, tuttora, già, mai, presto, tardi, oggi, domani, dopo domani stamani,
recentemente, successivamente.
Nel nostro nuovo post studieremo un argomento molto interessante e utile: gli avverbi di tempo, che
indicano la circostanza o il periodo di svolgimento di una determinata azione, espressa da un verbo, un
aggettivo o un altro avverbio.
Adesso fate molta attenzione agli esempi! Ricordatevi, però, che questi avverbi hanno svariati valori a
seconda del contesto in cui vengo adoperati, alcuni di loro sono anche sinonimi:

a) ora – ora è mezzogiorno; ora non posso portarti al cinema.


b) adesso/ allora: – adesso dobbiamo uscire; sono arrivato adesso da Roma.
d) prima – indica l'anteriorità di un'azione rispetto ad un altra esempio prima di andare a lavorare,
devo fare la spesa.
e) dopo – indica la posteriorità di un'azione rispetto ad un'altra esempio: faccio l'esercizio e dopo vado
al liceo.
f) sempre – le cose vanno sempre meglio; sei sempre in ritardo.
g) spesso – mi telefona molto spesso; spesso i miei amici mi vengono a trovare.
i) già – fa freddo già da parecchi giorni; Paolo è già andato via.
l) mai – quando mi vede, non mi saluta mai; tu sei un bugiardo non hai mai detto la verità.
m) presto – torno presto; si alza sempre molto presto.
n) tardi – meglio tardi che mai (prov.); non mi piace andare a letto tardi. sei in ritardo.
Avent'ieri : indica il giorno prima di ieri per esempio: Avant'ieri sono andato al mare
Ieri: indica il giorno precedente a quello in cui ci troviamo, per esempio: Ieri sono andato al mare.
o) oggi – dov’è il giornale di oggi; oggi vado dal parrucchiere
p) domani – indica il successivo a quello in cui ci troviamo ho una visita medica domani mattina;/
* domani arrivano i libri che ho ordinato.
Dopodomani indica il secondo giorno successivo a quello in cui ci troviamo, per esempio:
dopodomani è domenica
q) stamani – Indica la mattina del giorno in cui ci troviamo. Si usa per il presente oppure passato o sia
il futuro esempio: Stamattina compro la carne.
Stasera: Indica la sera del giorno in cui troviamo. si usa per presente, futuro, passato, esempio Stasera
vado a mangiare la pizza.
Subito: l'insegnante è entrato subito.
Ultimamente: ultimamente il tempo è cambiato
Talvolta: talvolta ripasso le mie lezioni.

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