Neoclassicismo e Romanticismo
Neoclassicismo e Romanticismo
Neoclassicismo e Romanticismo
Nella seconda metà del settecento si uniscono Illuminismo e Neoclassicismo: l’arte deve ispirarsi alla
ragione, a criteri classici di regolarità, di semplicità e armonia, e nello stesso tempo deve essere utile alla
società, impegnarsi in senso etico-civile.
Questa tendenza, dominante in Francia, stenta a imporsi in Germania e in Inghilterra, dove alla fine del
secolo prevale un movimento antilluministico e anticlassicistico che si pone come fondamenta della nascita
del Romanticismo.
Nell’illuminismo esistono dei punti che anticipano il Romanticismo ma bisogna considerare tre filoni diversi
per l’elaborazione teorica dell’arte:
1. L’estetica del Neoclassicismo: le idee estetiche trovano fondamenta negli scritti dell’archeologo e
storico dell’arte Winckelmann. Il concetto di imitazione viene rivisitato, l’arte è un’attività creativa
e non mimetica. Il bello artistico non si raggiunge riproducendo il bello naturale, ma realizzando
qualcosa di superiore dei singoli aspetti belli presenti in natura. Gli ideali di grazia e di armonia
devono accordarsi con una nobile semplicità e a una quieta grandiosità.
il neoclassicismo si presenta come arte moderna e non come semplice restaurazione del passato.
Il neoclassicismo è promosso dalla nascita dell’archeologia, con la scoperta dei resti di Pompei e
Ercolano, e questo determina il ritorno al gusto classico, inteso come espressione di un equilibrio di
cui l’uomo ha bisogno e che si può ritrovare nelle forme di governo di Sparta e Atene (esempi di
grandi civiltà).
2. Tendenze preromantiche: ci si avvia alla fondazione dell’estetica, e con essa, del concetto di
autonomia dell’arte. La teorizzazione più nuova è quella di Burke, egli pone al centro della
riflessione, associandoli tra loro, i concetti di bello e di sublime e percezioni soggettive di
sbigottimento, di inadeguatezza, ansia e paura.
Questi sentimenti sono letti in una chiave illuministica e nello stesso tempo vengono introdotti
nuovi temi come l’infinito, la morte, il selvaggio. Si apre così la possibilità di collegare il sublime alle
poetiche del notturno, della poesia sepolcrale, che si sviluppano in Inghilterra e avranno influenza
anche su Foscolo.
Un ragionamento analogo si può svolgere per il Neoclassicismo che sviluppa un sentimento
inquieto e nostalgico per la classicità e di rimpianto per un’epoca perduta e contrapposta al mondo
scientifico
La fondazione dell’estetica si ha con Kant, che rovescia la tematica dell’illuminismo. L’arte è vista da
lui nella sua libertà e autonomia, individuando il gusto estetico, che si realizza come reazione al
bello e al sublime, in una forma di piacere che non ha legami con la conoscenza.