Fagiolo Presentazione
Fagiolo Presentazione
Fagiolo Presentazione
Classe: Dicotyledonae
Ordine: Leguminosae
Famiglia: Papilionaceae
Tribù: Genisteae
Specie: Phaseolus vulgaris L.
Origine e diffusione
Leguminosa da granella appartenenti al genere Phaseolus.
Il fagiolo per antonomasia è il fagiolo comune o Phaseolus vulgaris L.
Coltivazione:
Nel mondo oltre 25 milioni di ettari, per un totale di 18 milioni di
tonnellate.
Al 2° posto per importanza a livello mondiale, dopo la soia, tra le leguminose.
Origine:
America meridionale (Perù, Colombia).
Diffusione: Asia (Mediterraneo). In Europa il maggiore produttore è la Spagna,
seguita da Portogallo, Italia e Grecia.
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Fagioli Cannellini e Borlotti - Phaseolus vulgaris L.
Caratteri botanici
Varietà nane e rampicanti. I fagioli nani sono i più adatti alla coltura di pieno
campo. I rampicanti si prestano bene alla coltura ortense dove la raccolta è
scalare e manuale.
Le prime foglie sono semplici, le altre trifogliate con foglioline cuoriformi.
I fiori sono riuniti a grappoli in numero da 4 a 10 all’ascella delle foglie, e sono
di colore per lo più bianco.
Il frutto è un legume pendulo, pluriseminato (con più semi), di forma,
colore e dimensioni assai variabili: compressi o cilindrici, verdi o gialli, lunghi
da 60 a 220 mm, diritti o incurvati.
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Fagioli mangiatutto (fagiolini) - Phaseolus vulgaris L.
Esigenze ambientali
Il terreno più adatto al fagiolo è quello sciolto, fresco, fertile; esso non
deve essere troppo calcareo, altrimenti i semi che si ottengono sono duri e di
difficile cottura per l’ispessimento del tegumento.
Il fagiolo si adatta ai terreni pesanti, purché questi non siano soggetti a
formare crosta.
Intollerante ai terreni con anche minima salinità.
Varietà
Enorme variabilità genetica della specie.
Isolate innumerevoli varietà, dotate di adattamento alle condizioni locali ma
soprattutto delle caratteristiche morfologiche e organolettiche gradite ai
consumatori.
Recenti programmi di selezione con i seguenti obiettivi:
- Aumento della produttività e della regolarità di produzione (—>resistenza alle
avversità);
- Adattamento della pianta alle tecniche di coltivazione e trasformazione (—
>portamento e maturazione).
Tecnica colturale
Semina
La semina del fagiolo si può fare su un lungo arco di tempo: da aprile alla fine
di luglio- primi di agosto.
Per granella secca le ultime semine possibili con le varietà più precoci sono
quelle di metà giugno.
Le quantità di seme variano molto secondo la densità desiderata, la
dimensione dei semi e lo stato di preparazione del letto di semina: in genere si
va da 100 a 200 Kg di seme per ettaro.
La profondità di semina ottimale è di 40-60 mm in terreni a grana media, fino
a 60-80 mm in terreni sciolti. Il seme deve essere sempre conciato.
La concimazione del fagiolo deve basarsi sul fosforo e se scarseggia sul
potassio.
Cure colturali
Utile rullatura dopo la semina.
Indispensabile controllo delle infestanti con sarchiatura o diserbo.
Irrigazione, se necessaria è indispensabile.
Raccolta e utilizzazione
Nella piccola coltura -> raccolta a mano scalare per il fresco
Nella grande coltura -> meccanizzazione purché le piante siano nane e a
maturazione contemporanea.
Fagiolini -> macchine raccoglitrici (pettinatrici); fagioli da seme fresco ->
m a c c h i n e p e t t i n a t r i c i - s g r a n a t r i c i s e m ove n t i ; f a g i o l i s e c c h i - >
mietitrebbiatrici.
Avversità e parassiti
- Antracnosi: è una malattia molto grave che può attaccare l’ipocotile delle
giovani piante, le foglie e i baccelli.
- Mosaico comune
- Ruggine
- Muffa grigia
- Batteriosi ad alone
Parassiti animali
- Afidi
- Ragnetto rosso
- Tonchio