Untitled
Untitled
Untitled
1. TRATTATO DI OTTICA.
2. “LE METEORE”.
3. LA GEOMETRIA.
1. STORIA AUTOBIOGRAFICA
2. LOGICA
3. MORALE
4. METAFISICA
5. ESPOSIZIONE SCIENTIFICA
6. APPELLO AL PUBBLICO
Ogni uomo ha capacità di usare Buon Senso perché é innata (quindi anche uguale
per tutti).
Elemento di modernità.
Caratteristica proto – illuministica.
Perché la ragione deve essere usata correttamente, e Cartesio “insegna” questo col
discorso sul metodo.
Ognuno é dotato di ragione in quanto uomo.
Metodo: E’ necessario per fornire delle “regole” per applicare ragione in modo
corretto.
Cartesio abbandona idea del “saggio” che ha più ragione degli altri.
Il metodo non é una cosa che si può insegnare, perché tutti noi possediamo la
ragione.
Cartesio condivide con tutti uomini (non solo quelli colti) il suo percorso di
conoscenza.
Cartesio presenta:
Punti importanti:
1. Carattere universalistico.
2. Carattere proto – illuministico.
3. Ruolo dell’istanza soggettiva (é scritto in prima persona).
Conoscenza: Deve essere governata dai singoli soggetti ognuno responsabile delle
proprie azioni.
Dice che guardare troppo al passato fa restare ignoranti del mondo presente in cui
viviamo.
E’ relegata ad ambito della fede, quindi, per essere compresa ha bisogno di altro
(non della ragione).
Poi parla di Filosofia: “Reputa quasi falso tutto ciò che non é verosimile”.
Poi Cartesio parla delle altre scienze (dopo aver parlato di teologia e filosofia)
da metodo razionale.
Cartesio decide di indagare solo sulla “scienza che può trovare in se stesso”
spunta autoriflessiva (che fa nascere filosofia moderna).
Principi primi derivano da autoriflessione, ma poi vanno confrontati con ciò che
accade nel mondo, fuori di me.
Parte seconda “discorso sul metodo” contiene una “logica” (può essere considerata
parte più importante) vengono spiegati i principi del
metodo.
Importanza di essere in una situazione non turbata dalle passioni (per indagare la
scienza) idea della “neutralità del sapere”: le passioni ostacolano ricerca scientifica.
Cartesio riflette da solo: per prima cosa critica la formazione che ha ricevuto;
sostiene che raggiungerà risultati migliori pensando da solo.
Quando eravamo bambini obbediamo a precettori / maestri
Cartesio vuole disfarsi di tutte le “credenze” che ha incontrato nella sua vita, per
crearne di nuove basate solo sul metodo razionale.
Cartesio poi dice che l’unica persona di cui può fidarsi é se stesso.
Ruolo istruzione non deve dare “contenuti già pronti, ma ci insegna a usare Buon
Senso”.
Filosofia: non può essere presa come punto di partenza del sapere perché ci dà una
serie di teorie non resistenti al dubbio.
impostazione cartesiana.
Poi Cartesio parla della altre scienze (dopo aver parlato di teologia e filosofia).
Derivano da filosofia
razionale. scientifica.
Cartesio decide di indagare solo sulla “scienza che può trovare in se stesso”
Principi primi derivano da autoriflessione, ma poi vanno confrontati con ciò che
accade nel mondo, fuori di me.
Lezione 21
Importanza di essere in una situazione non turbata dalle passioni (per indagare la
scienza) idea della “neutralità del sapere” le passioni ostacolano ricerca scientifica.
Cartesio vuole disfarsi di tutte le “credenze” che ha incontrato nella sua vita, per
crearne di nuove basate solo sul metodo razionale.
Cartesio poi dice che l’unica persona di cui può fidarsi é se stesso.
HA NATURA IMMEDIATA.
PRIMA NORMA MORALE (E’ UNA “MASSIMA”) OBBEDIRE ALLE REGOLE DEL
PROPRIO PAESE, E OSSERVARE LA RELIGIONE.
CHE SI PERDE NELLA FORESTA E CERCA DI ANDARE SEMPRE DRITTO PER RITROVARE
LA STRADA.
DOTTRINA MORALE CHE SOSTIENE QUESTA TESI: SI COMPIE IL MALE SOLO A CAUSA
DELL’IGNORANZA.
Concluso il commento sul discorso sul metodo 4^ e ultima norma Cartesio pone un
ponte tra due posizioni metodologiche quello teoretico e quello morale Cartesio
evidenzia una gerarchia tra ambito teoretico e ambito pratico la superiorità della
riflessione sulla prassi della ragione sulle emozioni del giudizio sulle azioni permette
di costruire un ponte tra dominio delle azioni e dominio dei giudizi Perché Cartesio
con questa norma riprende una posizione etica chiamata intellettualismo etico che
come tesi fondamentale che per compiere delle Buone Azioni delle azioni giuste è
sufficiente e necessario conoscere guadagnare una conoscenza che ci consente di
agire in modo consequenziale
E’ sufficiente giudicare bene, avere una conoscenza adeguata, per agire in modo
adeguato e corretto.
Che siamo chiamati a compiere è sul qui e ora, siamo chiamati ad agire prima di
aver completato in via ordinata e rigorosa tutto il percorso della conoscenza che
dovrebbe permetterci di guadagnare dei giudizi evidenti su chi fondare delle azioni
corrette. Pertanto poiché sussiste una differenza di temporalità tra queste
dimensioni, abbiamo una temporalità che può essere definita quasi assente nel
campo dei giudizi nel senso che il raggiungimento dell’evidenza per quanto concerne
i nostri giudizi conoscitivi, non ha delle costruzioni di carattere temporale.
CAPITOLO 7
La morale provvisoria si compone delle tre massime della lezione del 30 Marzo la 4^
massima ponendo la conoscenza a fondamento, fonda le prime 3 massime in ambito
morale valgono le 3 / 4 massime che devono valere finché non vengono più messe
in discussione, per tutte le altre opinioni che non siano né teologico / religiose è
necessario un esercizio metodico della ragione che si esplica nella messa al lavoro
del Dubbio.
Nozione di Dubbio: con il Dubbio non imita gli scettici che dubitano unicamente per
dubitare; il Dubbio va eliminato nelle nostri azioni e nelle nostre decisioni e la
massima della coerenza serve a eliminare l’effetto paralizzante del Dubbio in ambito
pratico. In ambito teoretico il Dubbio.
3 MARZO 2023
Filosofia moderna
I sensi ci danno delle conoscenze che non resistono al dubbio (es: illusioni ottiche,
allucinazioni)
Cartesio introduce idea del sogno per attivare la modalità del dubbio.
10 MARZO 2023
FILOSOFIA MODERNA
METAFISICA: Branca sapere filosofico che ricerca i principi primi (evidenti) che sono
punto di partenza per tutti tipi di sapere.
Anche matematica viene messa in dubbio con metafora del genio maligno
METAFISICA: Unico sapere che resiste al dubbio per prima cosa Cartesio dirige il
dubbio sulla conoscenza sensibile (cioè la percezione).
TEMA DEL SOGNO: Quando sogniamo non distinguiamo ciò che è vero / ciò che è
falso.
Esercizio del dubbio serve per trovare la vera conoscenza (cioè quella indubitabile
che resiste anche al genio maligno e al tema del sogno).
Cartesio scopre che l’unica cosa di cui non può dubitare è che sta pensando.
Non posso dubitare di mia attività cognitiva io posso essere sicuro di essere
qualcosa
E’ un’intuizione.
La ragione umana si autofonda: da qui possiamo partire per fondare gli altri saperi.
LEZIONE 30: Dal cogito all’esistenza di Dio scoperta del cogito soggetto pensante
è alla base di ogni forma di conoscenza.
Soggetto senza mondo (posso dubitare di esistenza del mondo ma non della mia
esistenza).
pensiero
Cogito è conoscenza chiara ed indubitabile. Quindi può fondare anche gli altri saperi.
(Per poter fondare esistenza di altre forme di sapere a Cartesio serve dimostrare
esistenza di Dio)
Se unica certezza è che io esisto come faccio a sapere se ci sono altre conoscenze
certe?
Esiste un’istanza (= Dio) che garantisce esistenza di tutte le cose esterne a me.
Dio: ha funzione epistemologica (cioè Cartesio lo usa per fondare tutto il sapere).
FILOSOFIA MODERNA
POI INTRODUCE TEMA DEL SOGNO: LA NOSTRA ESISTENZA POTREBBE ESSERE SOLO
UN SOGNO.
IO POSSO DUBITARE CHE LA MIA VITA SIA UN SOGNO, MA NON POSSO DUBITARE
DEL FATTO CHE STO DUBITANDO.
PER ESSERE SICURI CHE IL MONDO (FUORI DI ME) ESISTE CARTESIO HA BISOGNO DI
DIMOSTRARE ESISTENZA DI DIO.
IDEA DI PERFEZIONE.
DEVE PARTIRE DAL COGITO, CHE PERO’ GARANTISCE SOLO L’ESISTENZA MENTALE.
DIO: ISTANZA TERZA CHE GARANTISCE ESISTENZA DI TUTTO CIO’ CHE ESULA
ESISTENZA MENTALE DEL SOGGETTO.
PROVA ONTOLOGICA
(IDEA DELLA MENTE COME “TABULA RASA” CHE POI “RIEMPIAMO” DI CONTENUTI
PRESIDA).
(SECONDO CARTESIO).
SENZA ESISTENZA DI DIO NON ABBIAMO CRITERI PER DISTINGUERE COSE VERE /
COSE FALSE.
“FUORI DI NOI”.
LA RAGIONE CI DICE CHE TUTTE LE FORME DI SAPERE HANNO UNA “PARTE VERA”
TUTTA REALTA’ FISICA PUO’ ESSERE INTESA COME AZIONE DI PARTICELLE CHE SI
SCONTRANO.
RAGIONE (SPIRITO)
1. LINGUAGGIO (MULTIFUNZIONALE)
2. INTENZIONALITA’
PER CARTESIO IN QUESTO MOMENTO CREDE CHE GLI ANIMALI NON HANNO
UN’ANIMA (POI CAMBIERA’ IDEA).
ANIMA: E’ RAZIONALE, E NON DERIVA DELLA MATERIA, QUINDI PER PARLARNE NON
POSSO USARE LINGUAGGIO DELLA METAFISICA.
LA RAGIONE E’ INNATA.
CARTESIO SPIEGA CHE NON HA PUBBLICATO UN LIBRO (“IL MONDO”) CHE PARLAVA
DI COSE SCIENTIFICHE PERCHE’ HA PAURA CHE GLI SUCCEDA COME A GALILEO (CHE
ERA STATO PROCESSATO). NON NOMINA GALILEO PER NON ESSERE ASSOCIATO A
LUI.
FILOSOFIA MODERNA
NELLA SESTA PARTE DEL METODO CARTESIO CITA GALILEO SENZA CHIAMARLO PER
NOME.
DICE CHE NON CONDIVIDE LE SUE TEORIE (TESI ELIOCENTRICA) MA NON E’ VERO.