Acustica PDF
Acustica PDF
Acustica PDF
Parametri percettivi
Ciò che noi udiamo dipende da diversi fattori che già conosciamo. Stiamo parlando
dell’intensità (volume) che si misura in dB, dell’altezza che dipende dalle frequenze
che si misurano in Hz, e del timbro che dipende dal numero di armoniche di cui un
suono è composto.
In realtà l’intensità del suono che noi percepiamo non è l’unico elemento che
determina la sensibilità a tale suono, ma quest’ultima è strettamente legata anche alla
frequenza di appartenenza. Infatti, a parità di dB, una sinusoide sui 100 Hz sarà
percepita di meno rispetto a una sinusoide a 3000 Hz. Questo perché la fascia di
frequenze a cui il nostro orecchio è più sensibile è quella tra i 2000 Hz e i 5000 Hz.
Lo scienziato Fletcher Munson ha ideato un diagramma (foto sotto) che rappresenta
proprio la differenza di percezione tra suoni di diversa frequenza. Sull’asse delle X
sono espresse le frequenze da 20 Hz a 20000 Hz, sull’asse delle Y invece vi sono
diversi valori in dB da -10 a 140. Al centro del diagramma vi sono dele curve che
rappresentano il valore dei foni. I foni sono da considerare un’unità di misura che
mette in relazione proprio dB e Hz. Infatti, i foni rappresentano la nostra sensibilità
alle diverse frequenze a parità di dB. Più la curva è bassa più la soglia di sensibilità è
alta (di conseguenza diminuisce la capacità di sopportazione di tale suono). Si può
dunque constatare come proprio tra i 2000 Hz e i 5000 Hz ci sia una maggiore
sensibilità.
https://www.youtube.com/watch?v=qNf9nzvnd1k
Equalizzazione
Con equalizzazione, nel campo del trattamento dei segnali audio, si indica
l'operazione di livellamento delle varie parti dello spettro di frequenze che
compongono un segnale audio.
L'equalizzazione è una tecnica di trattamento dei segnali audio e rappresenta il
procedimento di filtraggio a cui è sottoposto un segnale audio per variarne il
contenuto timbrico e si effettua con un apparecchio detto equalizzatore, che può
essere di vari tipi, sia analogici che digitali.
In natura, l'intensità dei suoni può coprire un intervallo molto ampio fra il livello
appena udibile ed il massimo sopportabile dall'udito. L'estensione fra questi due limiti
si chiama dinamica e rappresenta l'ambito entro il quale è necessario far confluire
tutte le informazioni acustiche per evitare che vadano perdute.
Un compressore di dinamica è un apparato elettronico che esegue una sorta di
controllo automatico del volume: in presenza di un segnale basso, ne amplifica il
livello, mentre con segnali molto forti lo riduce. Non è facile però operare con un
contenuto musicale mantenendone vive le espressività volute dall'esecutore; il
materiale musicale (esecuzione dal vivo o registrazione), se soggetto ad eccessiva
compressione, apparirà artefatto, mancante di ariosità ed espressività, prevedibile e
noioso e pertanto è necessario operare in maniera da ridurre al minimo questi effetti
collaterali.
I principali parametri di un compressore sono:
Gate
l Gate, noto anche con il nome di Noise Gate rientra nel macro-gruppo dei processori
di dinamica (come compressori e limiter ad esempio).
Si tratta infatti di un processore in grado di far passare un segnale di ingresso verso
l’uscita solo se l’ampiezza di quest’ultimo è maggiore di una soglia preimpostata.
Questo potente processore trova ampio utilizzo nel campo della produzione musicale
e della post-produzione.
Il nome di Noise Gate in effetti è molto azzeccato poiché identifica subito la funzione
principale di questo notevole strumento, ovvero, rimuovere suoni di fondo
indesiderati.
Infatti, viene spesso impiegato nella pulizia di dialoghi, parti ritmiche e, nei casi più
estremi, anche su strumenti melodici.
Per comprendere al meglio il funzionamento del Gate, basti pensare ad un grande
cancello (appunto dal nome) che viene aperto solo se un segnale è sufficientemente
forte, tutto ciò che non supera quel dato valore rimarrà chiuso fuori dal cancello, e
sarà quindi non udibile.
Il limiter è uno strumento viene utilizzato come una sorta di “protezione” per evitare
che picchi molto ampi e improvvisi possano danneggiare attrezzature, o, in fase di
produzione, è molto utilizzato per “contenere” la dinamica all’interno di un mix o di
un master.
Il Limiter è uno strumento non molto complesso e presenta i seguenti parametri:
Input Gain – Questo parametro regola il volume di ingresso del segnale prima che
questo venga limitato.
Lockahead – Si tratta di un parametro che regola la velocità di risposta del Limiter ai
picchi. Tempi più brevi permettono di ottenere una maggiore compressione, quindi
un amalgama generale del mix; tuttavia, aumenta il rischio di ottenere anche
distorsioni indesiderate.
Release – Questo parametro determina la velocità di conclusione dell’intervento del
Limiter.
Ceiling (Output) – Questo parametro è il più importante all’interno del Limiter.
Determina il valore massimo di uscita del Limiter stesso. Aumentando l’Input Gain e
regolando il Ceiling potrai ottenere un aumento del volume RMS (Root Mean Square
cioè il volume medio di una traccia) tenendo comunque il livello di picco limitato
(appunto dal Ceiling).