Ferrario
Ferrario
Ferrario
Caratteristiche generali
I presupposti
nel quadro normativo Europeo e
Nazionale
Avv. Alberto A. Ferrario
alberto.ferrario@fatax.it
1
INDICE GENERALE
Caratteristiche generali
Natura dell’imposta
Principi di applicazione
3
CONSIDERAZIONI GENERALI
L'Iva è un’imposta comunitaria.
L’IVA nasce come un’imposta europea sin dalla sua prima introduzione
attraverso le due direttive n. 67/227/CEE e n. 67/228/CEE dell’11.4.1967,
destinata, all’epoca, alla ristretta Comunità nascente dal Trattato di Roma
del 1957, costituita da soli 6 Stati membri (la c.d. “Europa dei 6”):
Repubblica federale tedesca, Francia, Italia, Belgio, Olanda e
Lussemburgo.
Dopo il primo periodo di introduzione, durato circa dieci anni, la
normativa IVA comunitaria è stata modificata con l’intento di far
convergere le disposizioni degli Stati membri verso i principi indicati
nella direttiva n. 77/388/CEE del 17.5.1977 (c.d. VI direttiva). Con tale
provvedimento è stato ridotto il margine di discrezionalità
precedentemente riconosciuto agli Stati membri in sede di recepimento
della normativa comunitaria e sono state, altresì, introdotte nuove
regole di applicazione del tributo uniformi per tutto il territorio
comunitario, individuando i principi fondamentali ed immutabili
dell’imposta anche in materia di esenzioni. 4
CONSIDERAZIONI GENERALI
7
CARATTERISTICHE - NATURA DELL’IMPOSTA
IVA come imposta generale sul consumo, che si applica alle attività
commerciali che comportano la produzione e la distribuzione di beni e la
prestazione di servizi. L’imposta è calcolata in funzione del valore
aggiunto ai beni e ai servizi in ogni fase della produzione e del circuito di
distribuzione. L’IVA, in definitiva, è a carico del consumatore finale sotto
forma di percentuale applicata al prezzo finale del bene o servizio.
10
NATURA DELL’IMPOSTA – SOGGETTI COINVOLTI
11
NATURA DELL’IMPOSTA – SOGGETTI COINVOLTI
SINTESI APPLICATIVA
Imposta sul consumo, in quanto colpisce il consumo di beni e
servizi;
Imposta che grava sul consumatore finale in proporzione del
prezzo finale del bene ed è neutrale rispetto al numero di
passaggi. L'IVA, pertanto, non influisce sul prezzo finale dei beni e
non interferisce con l'organizzazione delle imprese
Imposta neutrale, in quanto gli operatori economici (esercenti
attività di impresa, arte o professione) recuperano l'imposta
assolta sugli acquisti (pagata ai fornitori in via di rivalsa)
acquisendo un credito verso lo Stato e recuperano l'imposta
dovuta allo Stato grazie al diritto di rivalsa verso coloro che
acquistano i suoi beni o servizi.
il consumatore finale non avendo la detrazione non recupera
l'imposta pagata e rimane così definitivamente inciso dal prelievo.
12
NATURA DELL’IMPOSTA – SOGGETTI COINVOLTI
SINTESI APPLICATIVA
Contribuente di fatto: sopporta il peso economico del
tributo ma non è tenuto, in quanto non è soggetto
passivo, agli obblighi strumentali e agli adempimenti
previsti dalla legge
SINTESI APPLICATIVA
La nozione di soggetto passivo assume rilevanza in termini
di pre-requisito anche dei presupposti applicativi
Art. 9 Direttiva 2006/112 identifica il soggetto passivo
come colui che esercita in modo indipendente e in
qualsiasi luogo, un’attività economica,
indipendentemente dallo scopo o dai risultati
Quindi se il prestatore di un servizio non è un soggetto
passivo non rileva neppure indagare se lo sia il cliente (ad
es. ai fini della territorialità)
14
OPERAZIONI IVA E FUORI CAMPO IVA
Operazioni IVA
1. rientrano nella disciplina dell’imposta
2. sono soggette agli obblighi formali di registrazione, di
fatturazione e di dichiarazione
3. partecipano alla quantificazione del volume d’affari si
suddividono in: imponibili, non imponibili, esenti
PRESUPPOSTI
CONSIDERAZIONI GENERALI
16
I PRESUPPOSTI – CONSIDERAZIONI GENERALI
18
PRESUPPOSTI
19
PRESUPPOSTI
20
PRESUPPOSTI
21
I SINGOLI PRESUPPOSTI
PRESUPPOSTO OGGETTIVO
CESSIONI DI BENI
PRESTAZIONI DI SERVIZI
22
PRESUPPOSTO OGGETTIVO
23
PRESUPPOSTO OGGETTIVO
27
PRESUPPOSTO OGGETTIVO
28
PRESUPPOSTO OGGETTIVO
29
PRESUPPOSTO OGGETTIVO
30
PRESUPPOSTO OGGETTIVO
PRESUPPOSTO SOGGETTIVO
ESERCIZIO DI IMPRESA
ARTI E PROFESSIONI
33
PRESUPPOSTO SOGGETTIVO
CARATTERI GENERALI DEL PRESUPPOSTO SOGGETTIVO
Le operazioni IVA devono essere realizzate nell’esercizio di
attività di impresa, arte o professione.
Tale requisito recepisce quello di “attività economica” previsto
in ambito comunitario, secondo il quale sono soggetti passivi
IVA coloro che esercitano “in modo indipendente” una attività
economica in qualunque luogo e quali ne siano lo scopo e i
risultati
35
PRESUPPOSTO SOGGETTIVO
CARATTERI GENERALI DEL PRESUPPOSTO SOGGETTIVO
Secondo l’ordinamento comunitario non costituiscono
attività economica
1. l’acquisto o la detenzione di quote societarie o di
obbligazioni non strumentali all’attività di impresa;
2. le holding che detengono esclusivamente partecipazioni
in altre imprese;
3. l’attività delle holding di mera vendita di azioni e titoli.
36
PRESUPPOSTO SOGGETTIVO
A) IMPRESA (ART. 4 D.P.R. 633/72)
Nozione sostanziale: esercizio per professione abituale
ancorché non esclusiva delle attività commerciali o
agricole di cui agli art. 2195 e 2135 c.c., anche se non
organizzate in forma di impresa.
Nozione formale: esercizio di attività organizzate in forma
di impresa, dirette alla prestazione di servizi che non
rientrano nel 2195 c.c. Sono soggetti IVA:
le società commerciali
gli enti pubblici e privati che hanno per oggetto esclusivo
o principale lo svolgimento di attività agricole o
commerciali
37
PRESUPPOSTO SOGGETTIVO
B) ARTE E PROFESSIONE (ART. 5 D.P.R. 633/72)
38
I SINGOLI PRESUPPOSTI
PRESUPPOSTO TERRITORIALE
39
PRESUPPOSTO TERRITORIALE
(ART. 7-7 SEPTIES D.P.R. 633/72)
Specifici criteri in base ai quali determinare la localizzazione
e la tassazione nel territorio dello Stato delle cessioni di beni
e delle prestazioni di servizi (modifiche per la localizzazione
dei servizi - D.Lgs. n.18/2010 che ha recepito la direttiva
2008/8/CE del 12.2.2008)
41
PRESUPPOSTO TERRITORIALE
TERRITORIALITA’ CESSIONE DI BENI
Criteri specifici
1. luogo di partenza del trasporto: cessioni a bordo
delle navi, di aerei e di treni per trasporti intra –
CE;
2. Domicilio o residenza nel territorio dello Stato del
soggetto passivo rivenditore: cessioni di gas
naturale e di energia elettrica mediante sistemi di
distribuzione.
42
PRESUPPOSTO TERRITORIALE
TERRITORIALITA’ PRESTAZIONE DI SERVIZI
Criteri generali
49
PRESUPPOSTO TERRITORIALE
PRESUPPOSTO INTRA-UE
Cessioni di beni tra soggetti appartenenti a diversi paesi
UE
50
PRESUPPOSTO TERRITORIALE
PRESUPPOSTO INTRA-UE
Cessioni di beni tra soggetti appartenenti a diversi paesi UE
Cessione a consumatore finale
1. imponibile la cessione con l’aliquota del paese UE del
cedente;
2. il cedente applica e versa l’IVA nello stato di
appartenenza;
3. previsione di regimi derogatori finalizzati ad evitare
la concentrazione degli acquisiti nei paesi che hanno
le aliquote più basse; tale disciplina valuta il
territorio comunitario come un “unico grande
mercato”, che non conosce i confini nazionali.
51
PRESUPPOSTO TERRITORIALE
PRESUPPOSTO INTRA-UE
Cessioni di beni tra soggetti appartenenti a diversi paesi UE
Cessione a soggetto IVA (imponibile l’acquisto intra-
comunitario)
Requisiti dell’ acquisto intra-comunitario:
1. il cedente ed il cessionario devono essere due soggetti
IVA negli Stati di residenza;
2. l’operazione deve essere onerosa e deve comportare il
trasferimento del diritto di proprietà o di altro diritto
reale di godimento sul bene;
3. il bene deve partire da uno Stato membro e giungere in
altro Stato membro.
Applicazione dell’IVA con meccanismo del reverse charge
52
I SINGOLI PRESUPPOSTI
PRESUPPOSTO TEMPORALE
53
PRESUPPOSTO TERRITORIALE
MOMENTO IMPOSITIVO
1. momento al verificarsi del quale l’operazione assume
rilevanza ai fini IVA
2. mette in moto l’intero “sistema IVA”
3. rileva contestualmente per tutti i soggetti coinvolti nel
meccanismo impositivo
4. definito anche “effettuazione delle operazioni”
55
PRESUPPOSTO TERRITORIALE
MOMENTO IMPOSITIVO
Cessione di beni
mobili: consegna o spedizione del bene
immobili: stipula dell’atto traslativo
deroghe: art. 6, comma 2, D.P.R. n. 633/1972
Prestazioni di servizi
pagamento del corrispettivo
deroghe: art. 6, comma 3, D.P.R. n. 633/1972
Acquisti intra – CE
momento consegna dei beni nel territorio dello Stato
momento di arrivo nel territorio dello Stato: in caso di trasposto
con mezzi del cessionario
56
PRESUPPOSTO TERRITORIALE
MOMENTO IMPOSITIVO
Cessione di beni. Il secondo periodo del comma 1 dell’art. 6
dispone che «Tuttavia le cessioni i cui effetti traslativi o costitutivi si
producono posteriormente (…) si considerano effettuate nel
momento in cui si producono tali effetti».
Vendita con riserva di gradimento (art. 1520 c.c.)
Vendita a prova (art. 1521 c.c.)
Vendita su campione e su tipo di campione (art. 1522 c.c.)
Vendita di cosa futura e vendita di cose generiche le quali
rilevano ai fini IVA rispettivamente quando la cosa viene ad
esistenza e quando le cose vengono individuate (art. 1465 c.c.)
57
PRESUPPOSTO TERRITORIALE
MOMENTO IMPOSITIVO
Cessione di beni
Deroghe: art. 6, comma 2, D.P.R. n. 633/1972:
a) per le cessioni di beni per atto della pubblica autorità e per le
cessioni periodiche o continuative di beni in esecuzione di
contratti di somministrazione, all'atto del pagamento del
corrispettivo
b) per i passaggi dal committente al commissionario, di cui al n. 3)
dell'art. 2, all'atto della vendita dei beni da parte del
commissionario;
58
PRESUPPOSTO TERRITORIALE
MOMENTO IMPOSITIVO – CESSIONI DI BENI
Deroghe: art. 6, comma 2, D.P.R. n. 633/1972:
c) per la destinazione al consumo personale o familiare
dell'imprenditore e ad altre finalità estranee all'esercizio
dell'impresa, di cui al n. 5) dell'art. 2, all'atto del prelievo dei beni
d) per le cessioni di beni inerenti a contratti estimatori, all'atto
della rivendita a terzi ovvero, per i beni non restituiti, alla
scadenza del termine convenuto tra le parti e comunque dopo il
decorso di un anno dalla consegna o spedizione;
d) bis) per le assegnazioni in proprietà di case di abitazione fatte ai
soci da cooperative edilizie a proprietà divisa, alla data del rogito
notarile
59
PRESUPPOSTO TERRITORIALE
MOMENTO IMPOSITIVO – PRESTAZIONI DI SERVIZI
Prestazioni di servizi
criterio generale : pagamento del corrispettivo
deroghe: art. 6, comma 3, D.P.R. n. 633/1972
1. la prima parte del secondo periodo del comma 3 prevede che le
prestazioni «indicate nell'articolo 3, terzo comma, primo periodo»,
cioè le prestazioni di valore superiore a €50 e per le quali l’IVA
afferente i beni e i servizi relativi alla loro esecuzione è detraibile:
effettuate per l’uso personale o familiare dell’imprenditore (ad
esempio l’albergatore che fa dormire in una camera del suo hotel
suo figlio); oppure
rese gratuitamente per finalità estranee all’esercizio dell’impresa
(ad esempio l’albergatore che fa dormire in una camera del suo
hotel la sua amica)
sono effettuate nel momento in cui sono rese, poiché in questi casi non vi è
un pagamento del corrispettivo
60
PRESUPPOSTO TERRITORIALE
MOMENTO IMPOSITIVO – PRESTAZIONI DI SERVIZI
Prestazioni di servizi
Criterio generale : pagamento del corrispettivo
deroghe: art. 6, comma 3, D.P.R. n. 633/1972
61
PRESUPPOSTO TERRITORIALE
MOMENTO IMPOSITIVO – PRESTAZIONI DI SERVIZI
Prestazioni di servizi
Criterio generale : pagamento del corrispettivo
65
PRESUPPOSTO TERRITORIALE
MOMENTO IMPOSITIVO – ARTICOLO 6, COMMA 4 D.P.R. 633/72
Art. 6, comma 4 considera l’operazione comunque effettuata, in tutto o in
parte, se prima degli eventi individuati nei primi tre commi o
indipendentemente da questi:
a) Viene emessa fattura o
b) Viene pagato il corrispettivo
Il momento b), ossia il pagamento del corrispettivo, anticipa il momento di
effettuazione:
delle cessioni di beni (tranne le assegnazioni in proprietà di case di
abitazione a soci da cooperative edilizie a proprietà divisa e le cessioni e
gli acquisti intraUE, per i quali prima della consegna rileva solo la
fatturazione) e
delle prestazioni di servizi «generiche» ex art.7-ter), che si considerano
effettuate con la loro ultimazione o, appunto, dal loro pagamento prima
dell’ultimazione
66
PRESUPPOSTO TERRITORIALE
MOMENTO IMPOSITIVO
Al verificarsi del momento impositivo nasce
l’obbligo di rivalsa del cedente / prestatore
il diritto di detrazione del cessionario / committente
l’obbligo di emissione della fattura
l’obbligo di versare l’imposta all’Erario (anche “esigibilità”) In
alcune ipotesi è differita l’esigibilità
67
I PRESUPPOSTI
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
68
RAPPORTI TRA PRESUPPOSTI
Rapporto c.d. orizzontale: coordinamento tra i presupposti
69
RAPPORTI TRA PRESUPPOSTI
Ai presupposti soggettivo, oggettivo e territoriali si aggiunge il
presupposto temporale che che individua un momento
convenzionale cui il legislatore fa riferimento per determinare
quando le operazioni, rilevanti sotto il profilo oggettivo e
soggettivo, iniziano ad avere rilevanza nell’ambito del sistema
Sino a che non si manifesta questa rilevanza, l’operazione vive in
una sorta di limbo: cioè, pur essendo già formata giuridicamente,
non produce alcun effetto tributario.
Il presupposto temporale è, dunque, il momento perfezionante dei
presupposti fondamentali (oggettivo, soggettivo e territoriale).
Secondo alcuni «presupposto temporale» non sarebbe quindi un
presupposto autonomo ma si configurerebbe come un requisito che
integra e rende rilevanti ai fini IVA gli altri presupposti
70
RAPPORTI TRA PRESUPPOSTI
Sulle importazioni invece l’IVA si applica per il solo fatto oggettivo
dell’introduzione dei beni provenienti da Paesi estranei all’Unione
Europea nel territorio nazionale, a prescindere dalla natura del
soggetto che vi provvede (e dunque anche se questi sia un privato
consumatore) e dalla sottostante causa.
In caso di importazioni, quindi, non rilevano, nella sostanza, il
presupposto soggettivo ed oggettivo, mentre quello territoriale è
«semplificato» all’ingresso nel territorio. Il requisito temporale,
anch’esso, nella sostanza non rileva in quanto l’esigibilità dell’IVA –
e l’effettuazione dell’operazione – sussistono, a prescindere da altri
fattori, al momento dell’introduzione dei beni nel territorio
doganale.
71
RAPPORTI TRA PRESUPPOSTI
Rapporto c.d. verticale: preminenza dei presupposti
Nel senso che se non sussiste un dato presupposto è del tutto
inutile indagare l’eventuale sussistenza degli altri
• Al primo posto il requisito oggettivo, quale elemento centrale e
scriminante dell’applicazione degli ulteriori requisiti
• La centralità del requisito oggettivo, ben individuato dalla norma
interna nel rapporto con i criteri di effettuazione (art. 6) e di
territorialità (art. 7 e ss.), viene in rilievo anche per il requisito
soggettivo, non tanto dagli artt. 4 e 5 del DPR 633/72, ove il profilo
dell’operatore è tratteggiato in via autonoma e scollegata dal profilo
oggettivo, privilegiando un taglio squisitamente formalistico,
quanto dalla norma comunitaria (art. 9 e ss. direttiva n.
2006/112/CE), nella quale la definizione del soggetto passivo è
apertamente influenzata dalla natura “economica” degli atti che
esso pone in essere.
72
RAPPORTI TRA PRESUPPOSTI
Rapporto c.d. verticale: preminenza dei presupposti
L’art. 2 della Direttiva 2006/112/CE definisce l’operazione
economica, come condizione pregiudiziale per il suo ingresso nel
sistema dell’IVA
73