Il Romanticismo

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IL ROMANTICISMO

Il termine Romanticismo deriva dall'espressione “romantic”: che nel 1600 descriveva gli ideali e le
ambientazioni dei romanzi cavallereschi.
Inseguito l’aggettivo “romantico” viene associato al fascino del mistero o di un passato lontano/ natura selvaggia.

Nei primi anni del 19esimo secolo “romantik” fu usata per la prima volta dal filosofo tedesco "Friedrich Schlegel”: per
definire la letteratura del primo 1800 in contrapposizione a quella del 1700.

Tematiche musicali e linee guida di Herder

Le tematiche musicali del Romanticismo sono preannunciate da Johann Gottfried Herder, che faceva parte dello “Sturm
und Drang”, un movimento culturale nato in Germania alla fine del 1700 e inizio 1800.

Queste tematiche musicali proposte da Herder sono riassumibili in 3 linee guida:

1) La musica è il linguaggio dei sentimenti, capace di farli emergere tutti pienamente dal profondo del cuore.

Questa linea guida è alla base del Romanticismo che rivendica il primato dei sentimenti sulla ragione, ponendo
l’accento sulla fantasia e l’immaginazione.
E la musica, unica capace di arrivare direttamente al cuore, diventa il mezzo migliore per esprimere le emozioni,
diventando la voce del cuore.

2) La poesia e la musica popolari sono un’autentica espressione delle passioni umane, per cui la musica moderna
deve rinnovarsi attraverso il recupero di canto e musica popolari.

Nel 1800 la musica colta si arricchirà con elementi tratti dalla musica popolare e con l’inserimento di ritmi di danze
(mazurke) o di melodie legate alle tradizioni popolari.
Uno dei primi ad adottare questo tipo di integrazione fu Chopin con le mazurke, che sono tra le espressioni più genuine
del folklore polacco. Lui conosceva molta musica folkloristica del suo paese perché passava i soggiorni estivi in campagna
nelle regioni della Polonia, ascoltando i canti dei contadini.

Sebbene la mazurka era già stata inserita nel repertorio della musica colta sin dal 1700, Chopin riesce a dare un valore
aggiunto all’integrazione tra musica colta e popolare.
Egli impreziosisce la musica folklorica con raffinate tecniche armoniche della musica professionale.
Così, il rinnovamento della musica attraverso il canto e la musica popolare auspicato da Herder, viene compiutamente
realizzato da Chopin nelle Mazurke.

3) L’unità delle arti.

Sull’esempio del teatro greco del V secolo a.C. (Eschilo, Sofocle e Euripide), in cui le tragedie erano rappresentate
attraverso la fusione di poesia + musica + canto + scenografia, in cui si dovevano unificarsi armoniosamente.

Nel Romanticismo sarà Wagner con la sua “Opera d’arte totale”, che per eccellenza porterà a compimento questa linea
guida di Herder.
Queste idee furono sviluppate da Herder nei suoi numerosi scritti. Quello importante è quello del 1773, il trattato “sull’indole
e l’arte tedesca” elaborato da Johann Wolfgang Von Goethe.
LE SPERIMENTAZIONI SONORE: IL PIANOFORTE E L’ORCHESTRA

La musica romantica ha una forte valenza emozionale, struggente, malinconica, impetuosa, travolgente, ma sempre
carica di pathos. Per rendere la forza e la varietà delle emozioni si sperimentano nuove sonorità, sia nel repertorio
pianistico che in quello orchestrale.

Orchestra: si assiste ad un potenziamento. Si aggiungono nuovi elementi come la tuba, l’ottavino, il corno inglese, il
clarinetto piccolo.

Pianoforte: è lo strumento ideale per i romantici perché può produrre dei suoni impossibili ad un violino, ad un flauto o
ad ogni strumento orchestrale. Permette ad un solo individuo di esprimere con i suoni le complesse e segrete
avventure del suo animo.

Un’altra novità romantica è la nascita della figura del virtuoso: l’esecutore capace di autentiche acrobazie sul suo
strumento.

A dare il via a questa moda fu Niccolò Paganini, famoso per i suoi funambolismi con l’archetto. Nella sua musica
possiamo trovare due componenti essenziali:
- la cantabilità: vivo senso melodico di tradizione italiana, non solo di derivazione operistica
- virtuosismo violinistico: famosi i suoi pizzicati con la mano sinistra anziché con la destra. Lui con la sinistra
pizzicava una nota e con la destra con l’arco ne faceva un’altra, questo si pensava fosse irrealizzabile.

es. “La Campanella”, che è il finale del “Secondo Concerto” per violino e orchestra, nel quale un campanello dialoga con
i suoni del violino, creando con gli archi una sorta di botta e risposta.

Quando la moda del virtuosismo passa dal violino al pianoforte, si ripete la stessa pratica dell’esecutore che è
anche compositore, anche Paganini lo era.
Il più famoso virtuoso di pianoforte è Franz Liszt. Il suo pianissimo fu definito “sinfonico” per la grandiosità
orchestrale del risultato sonoro.
Tutto nasceva da una tecnica esecutiva al limite delle possibilità umane: celebri in questo senso sono i suoi “Studi
Trascendentali”.

Ancora il pianoforte è il grande protagonista della musica di Chopin che dà voce alle più intime e delicate emozioni
dell’anima romantica, in pezzi per lo più brevi e condotti su ritmi di danza, come valzer e mazurke.

La figura del musicista nel 1800 e il Lied

Comunque nel 1800 l’altissimo tecnicismo richiesto agli esecutori rende necessaria una specializzazione
autonoma della composizione, per cui nasce la figura professionale del musicista che si dedica esclusivamente
all’attività esecutivo-concertistica, anche se non muore la figura del compositore-esecutore.

Inoltre il pianoforte il protagonista del Lied, genere musicale prediletto dagli autori tedeschi. La cui caratteristica è quella
di cantare storie sentimentali su melodie chiare e riconoscibili.

Il Lied è una romanza per canto e pianoforte, che usa come testi le poesie di autori famosi come Goethe, ma anche
filastrocche come la “canzone della Trota” di Schubert del 1817. (Il testo racconta di una storiella da niente e la musica
del pianoforte descrive il rapido guizzare del pesce, mentre la voce canta una melodia di sapore popolare).

Schubert scrisse più di 600 Lieder.

- Linee guida musicali di Herder


- Il virtuosismo nella musica romantica

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