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Eni S.p.A.

Divisione Refining & Marketing

Eni S.p.A.
Raffineria di Taranto

AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE


-Relazione sui vincoli territoriali,ambientali e urbanistici-

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INDICE:
1. INTRODUZIONE
2. CONSIDERAZIONI GENERALI SUL SITO
3. COMUNE DI TARANTO
a. PREMESSA

b. PRINCIPALI ZONE URBANISTICHE

4. AREE RICADENTI NELLA CINTA DOGANALE


• ALLEGATO : STRALCIO PIANO REGOLATORE DI TARANTO
5. AREE RICADENTI ALL’ESTERNO DELLA CINTA DOGANALE
6. VINCOLI DI CARATTERE PESISTICO
• ALLEGATO 2: STRALCIO PIANO REGOLATORE DI TARANTO fg.1
• ALLEGATO 2: STRALCIO PIANO REGOLATORE DI TARANTO fg.2

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INTRODUZIONE
La presente relazione intende illustrare le realtà territoriali in cui sorge il complesso
industriale della Soc. Eni S.p.A. denominata Raffineria di Taranto Divisione Refining &
Marketing.
A tal proposito, saranno oggetto di analisi tutte le zone del territorio distinte per carattere
ambientale,grado di urbanizzazione,destinazione d’uso con particolare interesse
ambientale e eventuali particolari zone geomorfologiche.
Per individuare le aree omogenee adiacenti allo cinta doganale dello stabilimento si è
provveduto alla stesura di elaborati grafici consistenti nella sovrapposizione della
planimetria generale dello stabilimento alle tavole del PRG.
Le aree prese in esame nella presente relazione sono esclusivamente quelle comprese
nel raggio di 500 ml dalla recinzione dello stabilimento.
La presente relazione sarà articolata in due parti,la prima analizzerà la destinazione d’uso
dei terreni presenti all’interno della cinta doganale della Raffineria, la seconda analizzerà i
terreni esterni,di proprietà della Raffineria,che ricadono all’interno dei 500 mt.

CONSIDERAZIONI GENERALI SUL SITO

La Raffineria della Soc. Eni S.p.A Divisione Refining & Marketing , è situata nell’area
industriale ad occidente della città di Taranto.
Nell’area interna alla cinta doganale,sono collocate oltre alla Raffineria,la centrale
termoelettrica della Soc. ENIPOWER S.p.A., la stazione di arrivo dell’oleodotto
proveniente dalla Val d’Agri di proprietà ENI S.p.A. –Divisione Exploration & Production.
La superficie totale in carico alla Raffineria di Taranto è mq. 2.738.936 di cui circa mq.
1.850.000 ricadenti in area recintata corrispondenti all’area di stabilimento.
La Raffineria nel suo insieme , confina ad Ovest con aree dell’impianto siderurgico della
Soc. Ilva S.p.A., a Nord con lo stabilimento della Soc. Agip Gas , ad Est con strada
consortile che collega la S.S. 106 con la S.S. 7 Appia.
La proprietà è attraversata dalla Statale Jonica 106 e delle linee ferroviarie Bari-Taranto e
Taranto - Metaponto.

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La Statale Jonica 106, divide in due parti la Raffineria,nella parte Nord che ricopre una
superficie di mq. 838.382 si trovano gli impianti di processo,servizi,edifici,e strutture per la
spedizione dei prodotti petroliferi via terra; nella parte Sud che ricopre una superficie di
mq. 991.660 e si trovano serbatoi,impianti di miscelazione e strutture per la spedizione dei
prodotti petroliferi via mare.
I terreni esterni alla Raffineria anche non confinanti tra di loro coprono una superficie
complessiva di mq. 919.394.
Tali terreni sono interessati dagli attraversamenti ferroviari Taranto-Metaponto e Taranto-
Bari,dalla S.S. 106 Jonica, confinano a nord e a ovest con proprietà Ilva S.p.A. ad est con
strade consortili, a sud con aree demaniali.
Sono altresì di pertinenza della Raffineria le seguenti aree in concessione demaniale:
Pontile Petroli per mq.25.876 concessione demaniale n° 14/967 del 11.08.1967;
Tubazione sottomarina per mq. 7.630 concessione demaniale n° n° 15/67 del
30.11.1967 e 17/67 del 30.11.1970;
Scarichi a mare (A-B-C) per mq. 325 concessione demaniale n°16/67 del 03.08.1970.

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COMUNE DI TARANTO

PREMESSA
Le aree del territorio comunale di Taranto,sono regolamentate dal Piano Regolatore
Generale vigente approvato con Delibera Giunta Regionale n. 614 del 20 marzo 1978, e
dalle Norme di Attuazione approvate dalla Regione Puglia in data 20/03/1978..

Allo stato attuale il Comune di Taranto risulta sprovvisto di un “Piano di Zonizzazione


Acustica” redatto ai sensi della Legge 447/95, anche se ne è prevista la realizzazione
secondo quanto previsto dalla Legge della Regione Puglia del 12 febbraio 2002, n. 3.

• Piano Urbanistico Territoriale Tematico per il Paesaggio (PUTT/p)

Il Piano Urbanistico Territoriale Tematico per il Paesaggio (PUTT/p) è stato approvato con
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1748 del 15/12/2000, in vigore dal 11/01/2001, e
in adempimento a quanto disposto dalla legge 08/08/85 n. 431 e dalla legge regionale n.
56 del 31/05/80.

È questo lo strumento principale con cui la Regione governa il suo territorio per
consentirne uno sviluppo controllato in tutte le sue componenti, configurandosi non solo
come piano paesaggistico, ma anche urbanistico territoriale e di pianificazione generale.

Il Piano disciplina i processi di trasformazione fisica e l’uso del territorio allo scopo di
tutelare l’identità storica e culturale dello stesso, rendere compatibile la qualità del
paesaggio, delle sue componenti strutturanti con il suo uso sociale, promuovere la tutela e
la valorizzazione delle risorse disponibili.

Il campo di applicazione del PUTT/p è limitato alle categorie dei beni paesistici di cui:
all’art.1 della Legge n.1497/39, al comma 5 dell’art.82 del DPR del 24 luglio 1977 n. 616
(come integrato dalla Legge n. 431/85), all’art.1 della Legge n. 431/85, con le ulteriori
articolazioni e specificazioni (relazionate alle caratteristiche del territorio regionale)
individuate nel PUTT/p stesso.
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In particolare il Piano Urbanistico Territoriale Tematico per il Paesaggio, perimetra gli
ambiti territoriali estesi (ATE), con riferimento a cinque livelli di valore paesaggistico-
ambientale

PRINCIPALI ZONE URBANISTICHE

Il Piano Regolatore Generale,è suddiviso in zone,ciascuna zona,è regolamentata dalle


Norme di Attuazione che disciplinano i criteri urbanistici e sono un agevole strumento di
consultazione per quanti operano nel settore.
Le zone citate sono così descritte:
GRUPPO “A” ZONE A VERDE O PER IL RISPETTO DEGLI STANDARDS;
GRUPPO “B” ZONE DI INTERESSE E SERVIZI COLLETTIVI;
GRUPPO “C” ZONE PER LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE SECONDARIE E TERZIARIE;
GRUPPO “D” ZONE RESIDENZIALI;

AREE RICADENTI ALL’INTERNO DELLA CINTA DOGANALE

In base alla zonizzazione del PRG le aree interne alla cinta doganale ricadono in “Zona
industriale – C1”per circa il 95% della superficie di stabilimento,il restante 5% ricade in
area “Verde per l’industria – A 13”,è presente anche una fascia adibita a “Verde di rispetto
A-8”
Adiacente all’area della Raffineria si trovano una zona ferroviaria (ferrovia Taranto – Bari e
Taranto - Metaponto), una zona per servizi di interesse pubblico e collettivo.
All’interno dell’area industriale, in prossimità della Raffineria ( Vedi Allegato 1), sono inoltre
presenti altri stabilimenti industriali tra cui i più importanti sono:
1 Polo Siderurgico Ilva;
2 In.Ca.Gal.Sud.;
3 Cementir.
Si precisa che le aree più prossime all’insediamento industriale destinate ad abitazioni
sono situate a circa 2 km in direzione est.

Zona C1 “Aree industriali”

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Le aree che ricadono nella tipologia C1 sono zone omogenee per attività produttive
secondarie e terziarie.
Tutte le aree comprese all’interno della cinta doganale ricadono in zona C 1, esclusa una
fascia posta a Nord-Ovest della Raffineria evidenziata nell’allegato 1 che ricade in zona di
verde per l’industria.

Zona A 13 “Verde per l’industria”


Le aree che ricadono nella tipologia A13 sono zone predisposte per dar luogo agli
adempimenti di cui all’art. 5 del D.M. 1444 del 02 aprile 1968. .
All’interno della Raffineria ricade un’area,ubicata a Nord-Ovest che è destinata a Verde
per l’industria.

Zona A 1 “Verde di rispetto”


Entro i limiti delle zone o delle aree di rispetto,è vietata qualsiasi costruzione per garantire
la formazione di distacchi a vario titolo.
Le Aree ricadenti sotto questo vincolo sono quelle adiacenti alla Statale Jonica 106.

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ALLEGATO 1: STRALCIO PIANO REGOLATORE DI TARANTO

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AREE RICADENTI ALL’ESTERNO DELLA CINTA DOGANALE

In base alla zonizzazione del PRG le aree esterne alla cinta doganale poste ad Ovest e a
Sud della Raffineria , di proprietà Eni Raffineria di Taranto Divisione Refining & Marketing
come evidenziato nell’allegato 2 hanno la seguente destinazione d’uso:

• Zone a Parco Territoriale “A 8”;


• Zone per aree di interesse collettivo “B 1“;
• Zone per servizi d’interesse pubblico“B 2“;
• Zona ferroviaria “ B 3”

Zone adibite a “Parco Territoriale A 8”


Le aree che ricadono nella tipologia A 8 sono aree libere o interessate da vegetazione di
basso e alto fusto,destinate a costituire un insieme organico d’interesse ecologico,
paesaggistico, naturale, ambientale all’interno del quale è vietato edificare ed è vietata
qualsiasi trasformazione dei luoghi e delle colture.
Le aree ricadenti sotto questo vincolo sono quelle poste a nord-ovest della cinta doganale
della Raffineria lungo la ferrovia Taranto-Bari.

Zone adibite a “Area di interesse collettivo “-IC- altre aree di interesse


collettivo” B 1

Entro i limiti di questa zona, sono realizzabili le attrezzature d’interesse collettivo


appartenenti alle categorie ammesse.
Le aree ricadenti sotto questo vincolo sono quelle poste a nord-ovest della cinta doganale
della Raffineria.

Zone adibite a “ servizi d’interesse pubblico “-PA- porto marittimo


passeggeri” B 2
Sono realizzabili i servizi d’interesse pubblico appartenenti alla categorie B2.10 – PORTO
– attrezzature, edifici e spazi liberi organizzati a disposizione del traffico marittimo e delle

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attività ammesse nell’area portuale. La struttura del porto e la destinazione d’uso delle
aree portuali quali risultano in linea di massima individuate nella planimetria della Variante
Generale, debbono essere ulteriormente previste in un piano particolareggiato redatto dal
Comune ovvero in un progetto globale di esecuzione, redatto dall’Ente preposto alla
Gestione del Porto, da convenzionare a norma della Legge 6/8/1967 n. 765. – Tuttavia il
porto deve rispondere ai requisiti e prevedere solo le seguenti destinazioni d’uso:
- sistema portuale integrato dentro e ad occidente della rada;
- dotazione di aree da garantire la plurifunzionalità della infrastruttura portuale in rapporto
alle vocazioni industriali, agricole e terziarie del territorio jonico e alle interdipendenze
interprovinciali e regionali;
- destinazione delle aree alle sole attività portuali e in particolare possono esservi installate
le attrezzature e gli impianti relativi alle sole seguenti attività e all’immagazzinamento
delle relative merci;

a) imbarco e sbarco passeggeri (cerchio contenente le lettere PA)


b) industrie cantieristiche e riparazioni navali (cerchio contenente le lettere PG)

Il dimensionamento e la individuazione delle aree portuali a terra e risultanti da colmata a


mare debbono soddisfare le suddette destinazioni d’uso e salvaguardare i valori ecologici
e paesaggistici del territorio.
Le aree ricadenti sotto questo vincolo sono quelle poste a Sud della cinta doganale.

• Zone ferroviaria “B 3”
Questa zona vincola tutte le aree destinate a infrastrutture ferroviarie. In essa possono
trovar sede tutti gli edifici e le attrezzature connessi ed attinenti al traffico ferroviario per
viaggiatori e merci, alle riparazioni dei veicoli e delle attrezzature, ad deposito delle merci.
Le aree ricadenti sotto questo vincolo sono quelle poste a Ovest della Raffineria per la
linea Taranto-Bari e a Sud per la linea Taranto-Metaponto.

-2-
VINCOLI DI CARATTERE PESISTICO

Vincolo paesistico Non esiste vincolo di tipo paesistico per le aree


prese in esame .

Vincolo Idrogeologico Non esiste vincolo di tipo idrogeologico per le


aree prese in esame ai sensi dell’Art. 1 del Regio
Decreto del 30.12.1923 n°3267 .

Documentazione di riferimento

Per la verifica della sussistenza dei vincoli di tipo Paesistico e Idrogeologico, è stata consultata la seguente
Documentazione ufficiale,emessa dagli enti preposti.

Vincolo Paesistico : Elaborato n° 3a. 493114 Tav.15 emesso dal COMUNE DI TARANTO “Marzo 2002”
Elaborato n° 4 Tav. 7 emesso dal COMUNE DI TARANTO “Marzo 2002”

Vincolo Idrogeologico Elaborato emesso dalla Amministrazione provinciale

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Allegato 2

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