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Corpo nazionale dei vigili del fuoco: differenze tra le versioni

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=== Qualifiche ===
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Le qualifiche del personale sono invece state disciplinate da ultimo con e con decreto del [[Ministero dell'Interno]] del 10 febbario 2012.<ref>Pubblicato nella [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana]] - Serie Generale n. 50 del 29 febbraio 2012</ref>
Le qualifiche del personale sono state disciplinate con decreto del [[Ministero dell'Interno]] del 10 febbraio 2012.<ref>Pubblicato nella [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana]] - Serie Generale n. 50 del 29 febbraio 2012</ref>


=== Specializzazioni ===
=== Specializzazioni ===

Versione delle 18:36, 9 lug 2014

Corpo nazionale dei vigili del fuoco
Stemma araldico del Corpo nazionale dei vigili del fuoco
Descrizione generale
Attivo27 febbraio 1939 - oggi
NazioneItalia (bandiera) Italia
ServizioVigili del fuoco
Tipocorpo civile con funzioni di polizia
Compiticontrasto agli incendi
soccorso pubblico
soccorso tecnico
difesa civile
difesa N.B.C.
primo soccorso
polizia giudiziaria
Numero di emergenza115
Comando generalePiazza del Viminale, 1
Roma
SoprannomePompieri
PatronoSanta Barbara
MottoFlammas Domamus Donamus Corda
Domiamo le fiamme, doniamo i cuori
ColoriRosso
MascotteGrisù il draghetto
OperazioniDisastro del Vajont 9/10/1963

Terremoto del Friuli (6 maggio, l'11 e 15 settembre 1976)
Terremoto in Irpinia (1980)
Alluvione in Versilia (1996)
Terremoto Marche/Umbria (1997)
Terremoto del Molise (2002)
Terremoto d'Abruzzo (2009)
Alluvione di Messina(2009)
Incidente Viareggio (2009)
Terremoti dell'Emilia del 2012

Anniversari4 dicembre
Sito internethttp://www.vigilfuoco.it
Parte di
Reparti dipendenti
Comandanti
Ministro dell'internoAngelino Alfano
Capo dipartimentoAlberto Di Pace
Capo del CorpoAlfio Pini
Simboli
Logo con fregio
Voci di enti di soccorso presenti su Wikipedia

Il Corpo nazionale dei vigili del fuoco (in acrnimo CNVVF) è un corpo di sicurezza pubblica ad ordinamento civile della Repubblica italiana, con funzioni di polizia giudiziaria.[1]

Dipende dal Ministero dell'interno, in particolare dal Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, per mezzo del quale vengono espletati i compiti istituzionali previsti dalla legge.

Storia

La costituzione l'attività di Alberto Giombini

Lo stesso argomento in dettaglio: Alberto Giombini.

Lo scopo della sua creazione fu quello di garantire un adeguato soccorso a tutta la popolazione Italiana, dopo aver visto le difficoltà che si erano create nel terremoto calabro-siculo del 1908 in occasione del quale operarono insieme vari corpi di Civici Pompieri provenienti da numerose città italiane, ognuno con le proprie attrezzature,[senza fonte] insieme ai primi soccorsi prestati dal Regio Esercito italiano.

Fu così che durante il ventennio fascista venne affidato l'incarico di effetuare una riforma organica ad uno degli ex arditi della prima guerra mondiale, Alberto Giombini, viene chiamato dal Ministero dell'Interno, per coordinare la nascita di un unico corpo di vigili del fuoco in Italia. L'attività di Gombini fu fondamentale per la riorganizzazione del corpo, egli diventò inoltre il primo direttore della "Direzione generale servizi antincendi" (DGSA).

Allo scopo di uniformare la la materia, che non aveva mai avuto una disciplina unitario a livello nazionale, venne emanato il regio decreto legge 10 ottobre 1935-XIV, n. 2472[2] istituì il Corpo Pompieri, e posto alla diretta dipendenza del Ministero dell' interno, con organizzazione su base provinciale e distaccamenti nei centri più importanti.[3] Il successivo regio decreo legge 16 giugno 1938-XVI n. 1021[4] sostituì alla parola pompieri quelle di vigili del fuoco'[5] (parrebbe che ciò sia stato dovuto all'influenza di si vuole pensato da Gabriele D'Annunzio, peraltro la locuzione era comunemente in uso a Roma).[senza fonte] Il regio decreto-legge 27 febbraio 1939-XVII,[6] convertito in legge 22 maggio 1939-XVII, n.960, [7] abogò tutti i vari servizi pompieristici e le relative coordinazioni nazionali, nonché le varie organizzazioni provinciali.[8]

La seconda guerra mondiale

Lo stesso argomento in dettaglio: Battaglione Santa Barbara e Operazione C3.

Con l'istituzione del servizio antincendio comunale, ad opera della legge 27 dicembre 1941 n. 1570, il corpo subì un primo riordino, ed assunse la denominazione di corpo nazionale dei vigili del fuoco, e posto alle dirette dipendenza del Ministero dell'interno. Nel 1942 viene creato il Battaglione Santa Barbara e la creazione avviene in un momento particolare della guerra, quando cioè le sorti della guerra si ribaltano a favore degli anglo-americani, segnata da episodi quali la seconda battaglia difensiva del Don, e la seconda battaglia di El Alamein.

Nello stesso anno venne concepita l'idea dell'invasione di Malta, chiamata operazione C3; l'attacco avrebbe dovuto svolgersi a mezzo delle autoscale dei vigili del fuoco, montate su posamine che avrebbero dovuto raggiungere e circondare l'isola e poi, sviluppate le volate delle scale, far salire i soldati che avrebbero così invaso il territorio. Giombini, in gran segreto, chiese a tutti i corpi una lista di volontari per il suddetto battaglione e le richieste furono tanto numerose che si videro costretti ad effettuare una selezione rigidissima per il personale da arruolare: la richiesta minima parlava di personale con età anagrafica inferiore ai 42 anni.[senza fonte] In ottobre i selezionati si ritrovarono a Roma, non alloggiati presso la Scuole Centrali Antincendi a Capannelle, bensì attendati accanto nel terreno adiacente, ed il comando venne affidato l'ing. Osvaldo Piermarini. L'operazione militare, fu però di colpo abbandonata nello stesso mese di ottobre, il battaglione venne sciolto, ed ai primi di novembre, causa l'aumento dei bombardamenti anglo-americani sulle città italiane, gli uomini furono suddivisi in 5 centurie ed inviati nelle città maggiormente colpite dai bombardamenti delle forze alleate (Torino, Genova, Roma, Napoli, Milano) in aiuto ai vigili del fuoco dei comandi interessati. Le scale smontate furono restituite ai comandi ed il personale che aveva fatto parte del battaglione fu autorizzato a portare sulla divisa lo stemma della "S. Barbara", ebbe un diploma di appartenenza e l'amministrazione statale si riservò la prerogativa, in caso di necessità, di ricostituire lo stesso.[9]

Dal secondo dopoguerra ad oggi

Con la fine della seconda guerra mondiale il corpo venne ulteriormente riordinato e "smilitarizzato" con la legge 13 maggio 1961 n. 469, venendo nuovamente posto sotto le dirette dipendenze del Ministero dell'interno.

A partire dal secondo dopoguerra è inoltre stato impegnato in diverse iniziative umanitarie, come ad esempio nel 1989, da quando cioè ha ricevuto la nomina di "ambasciatore di buona volontà" da parte del Comitato italiano per l'Unicef. Tra le iniziative cui il corpo ha partecipato, c'è Yes for Children, per un manifesto dei diritti dell'infanzia.[senza fonte]

Organizzazione

Al vertice del corpo vi è il Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, presso il Ministero dell'Interno.
A capo del Dipartimento dei vigili del fuoco vi è invece un prefetto, nominato dal Ministro dell'Interno, che non appartiene ai ruoli del Corpo (ma alla carriera prefettizia) mentre il capo del C.N.VV.F. è un dirigente generale proveniente dal Corpo stesso. L'ordinamento del corpo è regolato dal d.lgs 8 marzo 2006 n. 139.

A livello territoriale il corpo è articolato in:

  • direzioni (regionali ed interregionali)
  • comandi provinciali (presenti in ogni capoluogo di provincia)
  • distaccamenti territoriali

Sono dislocati nelle 20 regioni italiane in oltre cento comandi provinciali con alle dipendenze un numero variabile di distaccamenti, situati prevalentemente nei comuni più estesi e popolati della provincia, nonché in comuni distanti dal capoluogo di provincia.

I comandi provinciali ed i distaccamenti sono organizzati secondo una serie di livelli che determinano il numero di personale ivi assegnato nonché la dotazione di attrezzature. Attualmente il livello S1 (sede di livello 1) è assegnato a vari comandi provinciali situati nei numerosi capoluoghi di provincia con meno di 100.000 abitanti (in Italia il capoluogo meno popolato dotato di un Comando provinciale è Isernia, con 22.000 abitanti), e corrisponde a 85-87 unità di personale; la sede più grande è il Comando provinciale di Roma, classificato come S13 e dotato di oltre 900 unità.

I distaccamenti permanenti del CNVVF sono classificati in 4 livelli:

  • distaccamento D1, dotato di 28 unità di personale e situato in molti centri, anche con poca popolazione. Generalmente è attrezzato con una o due APS, una ABP e un piccolo numero variabile di altri mezzi (autofurgone di soccorso, fuoristrada, automobile); garantisce per ogni turno una squadra di 7 vigili;
  • distaccamento D2, dotato di 36 unità di personale, garantisce per ogni turno una squadra di 9 vigili; distaccamenti classificati come D2b (48 unità) sono presenti attualmente a Barletta.
  • distaccamento D3, dotato di 52 unità di personale, attualmente situato in meno di dieci comuni italiani, ad esempio a Imola, garantisce per ogni turno una squadra di 13 vigili;
  • distaccamento D4, dotato di 80 unità di personale, attualmente presente a Viareggio, garantisce per ogni turno una squadra di 20 vigili.

Competenze

Le competenze, le funzioni e di compiti del corpo sono stabilite dal dal d.lgs 8 marzo 2006 n. 139. Il corpo esercita attività in materia di prevenzione incendi, soccorso pubblico e di difesa civile, oltre a tutte le attività assegnate al corpo da eventuali ed ulteriori leggi e e regolamenti; le competenze principali consistono nell'individuare le cause degli incendi e stabilire se si tratti di incendi dolosi, anche attraverso l'attività del Nucleo Investigativo Antincendi (N.I.A), ed operando anche se necessario in collaboraizone con le altre forze di polizia italiane. In particolare, nel caso degli incendi, la competenza riguarda anche quelli di tipo boschivo che possano mettere in pericolo persone o cose, invece negli altri casi riguardanti tale tipi di incendio è competente il Corpo forestale dello Stato.

Tra i compiti rientrano quindi la salvaguardia di persone, animali e beni, il soccorso tecnico urgente; inoltre il corpo si adopera per garantire la sicurezza dello stato in casi di emergenza, anche da aggressioni esterne. Il Ministero della Difesa prevede la stesura di un piano nazionale che definisce le minacce, quali: chimiche, batteriologiche, radioattive e nucleari.

Personale

Il personale operativo del CNVVF riveste la qualifica di agente o ufficiale di polizia giudiziaria e la qualifica di agente di pubblica sicurezza, [10] ed anche di polizia amministrativa e di prevenzione.

L'ordinamento dei ruoli del personaleza è regolato dal d.lgs 13 ottobre 2005 n. 217 del ("Ordinamento del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco"), emanato ai sensi della legge di delega 30 settembre 2004 n. 252.

Reclutamento

Dopo la sospensione delle chiamate al servizio militare di leva in Italia, il reclutamento del personale è aperto anche ai civili: essi devono superare parimenti un concorso pubblico bandito dal Ministero dell'Interno. Le norme sul reclutamento, avanzamento di carriera ed impiego dei vigili sono stabilite dal d.lgs 13 ottobre 2005 n. 217.[11]

Tra i requisiti richiesti visono limiti di età: 30 anni[12] e 37 anni per i vigili del fuoco volontari.[13] Ulteriori prescrizioni psico-fisiche sono previste dal decreto del Ministero dell'Interno 3 maggio 1993, n. 228[14] e dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 aprile 1993, n. 233.

Le norme sul reclutamento, avanzamento ed impiego del personale volontario invece sono regolate del DPR del 6 febbraio 2004 n. 76. ("Regolamento recante norme sul reclutamento, avanzamento ed impiego del personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.").[15]

Inoltre, una disciplina generale è contenuta nel d.lgs 15 marzo 2010 n. 66 ("Codice dell'ordinamento militare") che, oltre a prevedere disposizioni di carattere generale, contempla anche riserva in posti nei casi tassativamente indicati dalla legge.[16]

Classificazione

I vigili

I vigili sono delle seguenti tipologie:

  • VVA - vigile volontario ausiliario;
  • VVD - vigili volontari discontinui;
  • VVP - vigili del fuoco in servizio permanente.

I "vigili volontari ausiliari", categoria costituita dai militari di leva incorporati nel CNVVF detti "ausiliari"[17] si occupavano di compiti di logistica e supporto di vario tipo ma erano preclusi loro alcuni ruoli, come ad esempio l'accesso alla qualifica di centralinista di soccorso ma solo urbano o di autista in servizio di soccorso. Ad oggi la categoria è di fatto esaurita, poiché le chiamate al servizio militare di leva in Italia sono state sospese e limitate a particolari circostanze.[18]

I "vigili volontari discontinui", invece, sono distinti in due diverse categorie di appartenenza: ex militari di leva dopo il congedo hanno offerto la propria disponibilità a proseguire il rapporto con il Corpo oppure cittadini che hanno seguito un corso specifico, presso i comandi di appartenenza, con esito favorevole. Costoro prestano servizio o presso i comandi provinciali e i rispettivi distaccamenti permanenti oppure, e questo è il caso più particolare, presso specifici distaccamenti volontari. Nel primo caso, i volontari sono retribuiti alla stregua dei permanenti, anche se continuano ad essere utilizzati solo come figure di sostegno come, un tempo, lo erano i militari di leva. Essi possono essere richiamati in servizio per 20 giorni, fino ad un massimo di 8 richiami all'anno. Quando sono in servizio svolgono tutte le funzioni come un vigile del fuoco permanente; nei distaccamenti volontari, invece, essendo loro in forzata autogestione, ricoprono tutti ruoli tipici dei permanenti (a partire dal vigile semplice fino al funzionario di rango più elevato).[19] La retribuzione scatta solo ed esclusivamente se si verifica l'evento che determina il loro intervento ed è su base oraria.

I "vigili del fuoco in servizio permanente" sono invece tali dopo aver superato un concorso pubblico, per titoli ed esami, bandito dal Ministero dell'Interno.

A loro volta, i vigili permanenti si suddividono in VF, VFQ, VFE, VFC (vigile semplice, vigile qualificato, vigile esperto, vigile coordinatore).

Il personale amministrativo, tecnico e contabile (S.A.T.I.)

Pe svolgere adempimenti di natura amministrativa tecnica e contabile esiste apposito ruolo dle personale del corpo, che raccoglie il Personale del Settore Amministrativo Tecnico ed Informatico - SATI; la categoria è addetta ad incombenze di tipo amministrativo e logistico - mansioni in precedenza svolte dal personale ex-militare (ausiliario) retribuito con paga mensile - ma ha nessuna funzione operativa se non quella "amministrativa".

Il SATI è inquadrato nel ruolo non operativo ma può essere impiegato in supporto a strutture operative in località colpite da grave calamità pubblica o in altre situazioni di emergenza in cui il C.N.VV.F. sia chiamato a svolgere i propri compiti istituzionali. In tali situazioni coadiuva il personale operativo nello svolgimento delle proprie mansioni. L'inquadramento di queste figure professionali è differente rispetto agli altri corpi dello Stato in quanto i SATI sono dei vigili del fuoco a tutti gli effetti ma non compiono "interventi di soccorso tecnico urgente". I ruoli del personale SATI sono equivalenti a quelli del personale operativo, e le progressioni di carriera avvengono per concorso interno e sono contemplate relativamente alla categoria ruoli appositi dei funzionari (direttori amministrativi e informatici) e le varie figure degli operatori, assistenti, collaboratori e sostituti direttori sia amministrativi che informatici.

Essi si occupano del il rispetto delle regole contrattuali e regolamentari da parte dei dipendenti in materia di diritti dei lavoratori, gestiscono i capitoli di spesa, i pagamenti ai fornitori, i pagamenti degli stipendi, l'approvvigionamento di materiali e mezzi, le incombenze relative all'istruttoria amministrativa delle pratiche di prevenzione incendi, ecc.

Il settore tecnico-informatico, composto da una serie di figure professionali dotate di preparazione inerente all'informatica, l'elettrotecnica, le telecomunicazioni oltre a professionalità con caratteristiche di manualità come elettricisti, elettrauto, tornitori, falegnami, ecc. Esso prevede la figura di tecnici informatici presenti in ogni comando provinciale e negli uffici centrali, ove svolgono mansioni di amministratori di sistema (quindi gestiscono le reti interne dei vari Comandi provinciali e delle direzioni regionali e/o degli uffici centrali) o di analisti di sistema e programmatori (per sviluppare i software in dotazione al C.N.VV.F.).

Il personale occpa infine anche di telecomunicazioni: il personale addetto è inserito in un particolare ruolo specialistico, unitamente al personale operativo impiegato in tale settore.

Formazione

La formazione del personale appartenente ai vigili del fuoco si svolge lungo tutta la carriera, a partire dai corsi di ingresso all'atto dell'assunzione, fino ai corsi di passaggio di qualifica, di specializzazione e di aggiornamento. I corsi sono organizzati sia nelle strutture centrali che in quelle territoriali. Le strutture addestrative sono l'Istituto Superiore Antincendi (ISA) sita in Roma, la Scuole Centrale Antincendi di Capannelle, la Scuola di Formazione Operativa (SFO) di Montelibretti ; sul territorio operano invece i poli didattici territoriali di Dalmine, Varallo Sesia, Bologna, Senigallia, Papigno, Napoli, Bari, Lamezia Terme.

Il personale specialista viene formato in apposite scuole come ad esempio il Centro formazione volo di Roma Ciampino e il Centro nazionale addestramento sommozzatori di Roma Capannelle. Il personale preposto a particolari attività antincendio personale effettua un addestramento specifico di 6 mesi alla Scuola Centrale Antincendi di Roma Capannelle e alla Scuola di Formazione Operativa (SFO) di Montelibretti. Ogni comando provinciale organizza inoltre corsi di vario tipo come ad esempio quello per il rilascio delle patenti di guida ministeriali VF, quelli per apprendere le tecniche speleo-alpino-fluviali (SAF) o di primo soccorso sanitario (TPSS). Tutta l'attività è coordinata sia dalla Direzione centrale per la formazione che dalle direzioni regionali.

I vigili per essere abilitati alla conduzione dei mezzi di soccorso (autisti) devono conseguire conseguino il titolo mediante superamento di un corso al cui termine viene rilasciata una speciale patente ministeriale denominata per gradi (equivalente per categoria a quella civile)

Qualifiche

Lo stesso argomento in dettaglio: Qualifiche del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Le qualifiche del personale sono state disciplinate con decreto del Ministero dell'Interno del 10 febbraio 2012.[20]

Specializzazioni

All'interno del CNVVF esistono svariate specializzazioni. Personale addestrato per interventi particolari che, affiancato al personale operativo, copre tutte le tipologie di interventi.

N.I.A. (Nucleo investigativo antincendi)

È un organo di polizia giudiziaria, attivo in seno al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, che studia, ricerca e analizza le cause d'incendio, su propria iniziativa o su specifica richiesta da parte della autorità giudiziaria.

Nucleo Sommozzatori

Per le emergenze derivanti dal rischio acquatico, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco dispone dei Nuclei di Soccorso Subacqueo ed Acquatico, presenti sul territorio nazionale con 27 sedi, attive 24 ore su 24, ed oltre 400 operatori in grado di intervenire nelle varie situazioni di pericolo legate all'elemento acqua: dall'incendio a bordo o naufragio di navi alla presenza di rischi biologici, chimici e nucleari, dalla ricerca di persone in mare, laghi, fiumi e ambienti ipogei allagati,anche con l'utilizzo di sistemi integrati basati su tecnologia sonar, all'emergenza alluvionale. Peculiarità dei Sommozzatori dei vigili del fuoco è l'immersione anche in luoghi non convenzionali quali acquedotti, pozzi, reti fognarie ed acque nere.

Nucleo elicotteri

Sono presenti in numeri di 12 sul territorio nazionale assicurano un valido supporto aereo ai mezzi a terra per tutte le tipologie di interventi.

Nucleo speleo-alpino-fluviale

Lo stesso argomento in dettaglio: Nucleo speleo-alpino-fluviale.

Questa specializzazione è suddivisa in quattro livelli e prevede l'applicazione di tecniche di derivazione speleologica, alpinistica e fluviale, nell'ambito del soccorso tecnico urgente. La finalità consiste nell'espletamento di interventi caratterizzati dall'inadeguatezza di mezzi e tecniche tradizionali.

Il livello più alto, denominato SAF 2-B, comprende l'abilitazione di aerosoccorritore.

Nucleo cinofili

Il personale operativo del CNVVF dispone anche di reparti cinofili, effettuano interventi di ricerca di ogni genere, impiegati su tutto il territorio nazionale con l'ausilio di cani.

Nucleo T.A.S. (Topografia applicata al soccorso)

Ha la funzione di rendere fruibili ed integrabili i dati cartografici da e verso altri enti, con aggiornamento e condivisione dei dati in tempo reale e in differita.

Aeroportuali

Il personale che presiede alla sicurezza negli aeroporti nazionali. Sono dotati di particolari mezzi pesanti (idroschiuma polvere), dotati di cannoni che sparano acqua e schiuma nonché polvere in grande quantità.

Portuali

Sono specialisti nautici che si distinguono in comandanti d'altura, padroni marittimi e direttori di macchina, e sono dotati di unità navali per il soccorso in mare S.A.R., incendio a bordo delle navi e nei porti. Presenti sul territorio nazionale con 28 distaccamenti, più diversi presidi acquatici, attivi 24 ore su 24. Il personale è in continuo aggiornamento per rimanere al passo con le nuove tecnologie impiegate nel campo della nautica.

Nucleo NBCR (Nucleare-Biologico-Chimico-Radiologico)

Impegnato a operare nelle condizioni più difficili a causa della presenza di sostanze potenzialmente pericolose per la pubblica incolumità (contaminazione da radiazioni nucleari, attentati con armi non convenzionali, rilasci di sostanze pericolose come gas o carburanti a seguito di incidenti).

Radioriparatori

Si tratta di personale dedicato alla verifica del corretto funzionamento delle apparecchiature di comunicazione del CNVVF. Le comunicazioni sono di fondamentale importanza per l'operato quotidiano delle squadre impegnate sul territorio.

Va inoltre detto che il personale SAF (anche quelli fluviali) ed NBCR è normalmente, tranne che nei livelli apicali, personale operativo "standard", cioè quello che viene chiamato al 115.

Modalità operative

Vigili del fuoco alla parata del 2 giugno a Roma.
Vigili del fuoco al lavoro durante l'incidente ferroviario di Viareggio.
La caserma dei Vigili del fuoco ad Ancona

Il soccorso tecnico urgente è effettuato da squadre operative presenti in tutto il territorio nazionale. In ogni provincia è presente un comando provinciale che coordina l'attività di vari distaccamenti dislocati sul territorio, gli interventi possono essere affidati al personale perativo, sina in servizio permanente che volontario (quest'ultimo si distingue per la presenza di un baffo bianco sul distintivo di qualifica). I vigili operano generalmente sulle APS (autopompa serbatoio) e su altri mezzi che sono normalmente presenti nei distaccamenti (autoscala, autobotte,ecc). Le squadre sono formate generalmente da 5 o 6 persone.

A coordinare le attività di soccorso di una singola squadra vi è un capo squadra o, in sua sostituzione, un facente funzione, oppure il più alto in grado in quel momento. Questi gestisce gli uomini sullo scenario dell'evento e li coordina per ottimizzare le risorse e i tempi. Il vigile immediatamente di grado successivo (o comunque con la maggiore anzianità di servizio) è preposto a svolgere funzioni di vice del caposquadra in sua assenza o ogni qualvolta si renda necessario.

Al fianco dei vigili operano, in posizione gerarchicamente sovraordinata, una serie di figure professionali oggi appartenenti agli albi degli ingegneri e degli architetti, precedentemente diplomati (periti industriali e geometri) inquadrate nel Ruolo Tecnico Antincendi, che svolgono funzioni direttive e di coordinamento nell'ambito del soccorso e della gestione delle risorse.

L'intervento di soccorso dei vigili del fuoco è sempre gratuito 24 ore su 24, mentre sono a pagamento i servizi d'istituto (ad es.: vigilanze in locali di pubblico spettacolo, assistenza alle operazione rifornimento carburante di navi, aerei con passeggeri a bordo, ecc) ed i servizi di soccorso tecnico non urgente (per i quali esiste un tariffario ministeriale). Per il servizio di aperture porte che non presentino condizioni di pericolo o estrema necessità/urgenza la gratuità dipende da dove è ubicato l'immobile in quanto il tariffario viene applicato solo in alcune province.

Numeri telefonici per chiamate di soccorso

Ai sensi della legge 13 maggio 1985 n. 197 venne dedicato ed ativato un numero telefonico per le chiamate di soccorso, che è il 115, tuttavia può anche essere utilizzato il numero unico di emergenza 112.[21] Esso può essere usato in caso di bisogno, di "soccorso tecnico urgente" o per segnalare e/orichiedere interventi in caso di, incendi, incidenti (anche stradali), fughe di gas, allagamenti, presenza di materiali radioattivi e/o chimici, ma anche annidamenti pericolosi di insetti come vespe e calabroni o di rettili oppure recupero di animali vivi in situazione di difficoltà come gatti o cani incastrati, cavalli o bestiame in posizioni difficilmente raggiungibile).

Il numero è attivo e gratuito su tutto il territorio nazionale (fatto salvo gli interventi non urgenti e i compiti istituzionali), alle chiamate risponde il personale delle sale operative del comando provinciale di competenza che poi, a seconda della zona e della tipologia dell'incidente e dell'intervento, decide quali distaccamenti, squadre e mezzi inviare. Tali sale operative sono in stretto contatto con le altre centrali operative 112, 113, 117, 118, 1515, 1530 ed anche delle polizie locali; al fine di garantire un rapido intervento di tutti i mezzi di soccorso. Per questioni di polizia giudiziaria tutte le chiamate in arrivo al 115 sono registrate.

Regioni italiane che hanno propri corpi sostitutivi

Grazie all'autonomia attribuita dallo statuto speciale, Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige si sono avvalse di un'organizzazione autonoma dei servizi di soccorso tecnico urgente e protezione civile, adottando alcune varianti rispetto allo standard nazionale, ritenuto poco flessibile e a volte inefficiente. Le risorse economiche risparmiate grazie alla minore presenza di personale retribuito, prevalendo la componente volontaria, vengono impiegate per l'acquisto di automezzi ed attrezzature tecnologicamente avanzate. In questo modo, anche i piccoli centri abitati possono essere dotati di piccoli distaccamenti volontari, equipaggiati con gli automezzi di base.

Valle d'Aosta

Il Corpo valdostano dei vigili del fuoco, ai sensi della legge regionale 10 novembre 2009, n. 37 - Nuove disposizioni per l'organizzazione dei servizi antincendi della Regione Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste, è componente fondamentale e struttura operativa del sistema di protezione civile, ai sensi dell'articolo 11 della legge 24 febbraio 1992, n. 225 (Istituzione del servizio nazionale della protezione civile), e della legge regionale 18 gennaio 2001, n. 5 (Organizzazione delle attività regionali di protezione civile) e sostituisce, nel territorio regionale, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco e svolge le funzioni e i compiti allo stesso attribuiti. Il Corpo valdostano dei vigili del fuoco svolge inoltre le funzioni relative ai servizi antincendi aeroportuali, presso l'aeroporto regionale, secondo la normativa vigente in materia. Pertanto le funzioni e le competenze in materia antincendi facenti capo al Ministero dell'interno o al ministro dell'Interno sono attribuite, rispettivamente, all'amministrazione regionale e al presidente della Regione.

Inoltre in coordinamento con le analoghe strutture del Ministero dell'interno, il CVVVF assicura, nei limiti delle proprie competenze, la direzione tecnica dei soccorsi nell'ambito degli interventi di difesa civile.

Trentino-Alto Adige

La legge regionale 20 agosto 1954 n. 24 e successive modificazioni, jha istituito istituito il servizio antincendi nelle provincie autonome di Trento e Bolzano. Il servizio antincendi racchiude il Corpo permanente dei vigili del fuoco, che opera principalmente nel capoluogo provinciale, i corpi dei vigili del fuoco volontari, che operano nei comuni della provincia e che a loro volta sono organizzati attraverso l'Unione provinciale, nonché le squadre antincendi aziendali[22].

Divise storiche

Attrezzature

Attrezzature individuali

Le attrezzature individuali di ogni vigile del fuoco volontario o permanente che sia consistono in:

Divisa di soccorso-antincendio estiva

Si compone di un elmo protettivo, sottocasco ignifugo, completo antifiamma (giaccone con fregio identificativo più sovrapantalone, chiamati Nomex e Panta-Nomex), maglietta polo ignifuga, pantaloni estivi con rifrangenti, giacca estiva con rifrangenti, cintura, anfibi, guanti da intervento (antincendio, antitaglio, dielettrici…); in caso di grosse quantità di fumo, i vigili del fuoco possono indossare gli autorespiratori (bombola d'aria compressa respirabile caricata a 200 bar se in acciaio e 300 se in composito, tramite una tubazione detta frusta, che riduce la pressione a 8 bar al primo stadio e 1,5 bar al secondo stadio, che porta la miscela di aria respirabile ad una maschera a sovrappressione con un facciale che ricopre tutto il viso dell'operatore, viene permessa la respirazione. L'autoprotettore o autorespiratore ha un'autonomia media di circa 20-25 minuti (200 bar) o superiore (se a 300 bar); questi sono in ogni mezzo di soccorso dei vigili del fuoco (APS, AS, ABP).

Divisa di soccorso-antincendio invernale

Uguale a quella estiva con le seguenti varianti maglia ignifuga in sostituzione alla polo, pantaloni invernali, giacca invernale. Gli anfibi sono sempre gli stessi estate e inverno.

Uniforme per servizi d'istituto

E' composta da un berretto baseball con fregio, maglietta polo o maglia, pantaloni invernali o estivi, giacca, calzature basse di sicurezza, cintura. Inoltre ogni vigile del fuoco ha a disposizione un completo antipioggia che consiste in un pantavento e una giacca a vento.

Mezzi

Il Corpo nazionale dei vigili del fuoco possiede mezzi speciali per lo svolgimento di qualsiasi intervento di soccorso; nonché veicoli logistici e di supporto tecnico alle attività istituzionali. I principali mezzi di soccorso sono dislocati in ciascun comando e distaccamento, in numero adeguato alle esigenze del territorio di competenza.

L'acquisto dei veicoli da destinarsi ai vari comandi avviene attraverso bandi di gara ministeriali, i distaccamenti possono essere finanziati anche da enti locali o privati (tramite apposite onlus) e provvedere ad acquisti autonomi. Ad esempio, il distaccamento volontario di Carate Brianza ha acquistato una nuova APS in regime di autofinanziamento.

La dotazione tipica è la seguente:

  • Autogrù
  • Anfibi
  • Boschivi
  • Carro fiamma/Polisoccorso
  • Carro schiuma
  • Carro soccorso
  • Carro crolli/Puntelli
  • Carro bombole
  • Carro viveri
  • Fuoristrada
  • Movimento terra
  • Mezzi NBCR
  • Vetture di servizio
  • Veicoli logistici

Mezzi terrestri

Autobotte a pompa (APB)

Ha una grossa portata di acqua (circa 8000l, quantità che può variare in base al modello di autobotte), è equipaggiato con un'attrezzatura tecnica per estinzione incendi. Questi mezzi vengono impiegati soprattutto nei grossi incendi in supporto alle APS o negli incendi boschivi.

Autopomba a serbatoio (APS)

Viene comunemente utilizzata per la maggior parte degli interventi come gli incendi, incidenti stradali, soccorso a persone ecc. Questi mezzi sono caratterizzati da una buona attrezzatura specifica (manichette, scala a ganci e scala italiana, utensili idraulici, cuscini pneumatici di sollevamento, motosega, mototroncatrice ecc.) e da una discreta portata idrica. Negli anni 1990 uno dei mezzi più diffusi è stato l'Iveco Magirus Eurofire, mentre gli ultimi automezzi acquistati sono su base Iveco Stralis, Mitsubishi Canter e Volvo FL.

Autoscala

Veicolo utilizzato per raggiungere luoghi alti come piani di condomini, alberi ecc. I vigili del fuoco hanno in dotazione autoscale che possono raggiungere altezze che con gli automezzi più piccoli arrivano a 20 m fino ai 50 m degli automezzi più grandi.

Mezzi nautici

Esistono diverse tipologie di MBP (motobarche pompa) a seconda della categoria del porto e della tipologia di intervento. Dalla più grande e meno veloce (una velocità massima di 12 nodi) la serie 1100 dalla lunghezza di 30 metri e con una grande portata d'acqua, a quelle medie, tipo la serie 1000 o Raff, serie decisamente più veloce (dai 20 ai 30 nodi) e con una portata d'acqua inferiore, ai mezzi RIB od equivalenti, ovvero battelli pneumatici di 9 – 10 m che possono raggiungere anche 50 nodi ed hanno lo scopo di trasportare la squadra d'intervento direttamente sulle navi che necessitano soccorso o per partecipare al SAR.

  • Dislocazione nuclei portuali VVF:
  • I Classe (porti di rilevanza internazionale): Ancona, Augusta (SR), Cagliari, Genova, Gioia Tauro (RC), La Spezia, Livorno, Napoli, Ravenna, Savona, Taranto, Trieste, Venezia;
  • II Classe (porti di rilevanza nazionale): Bari, Brindisi, Catania, Civitavecchia (RM), Messina, Palermo, Porto Torres (SS);
  • III Classe (porti di rilevanza regionale e interregionale): Gaeta (LT), Trapani, Vibo Valentia Marina.

Mezzi aerei

Piaggio P-180 Avanti dei vigili del fuoco.
Un Agusta-Bell AB 47 G-2 nel 1973.

Il corpo dei VVF ha in dotazione quattro modelli di elicotteri disposti in undici elinuclei dislocati ad Alghero, Arezzo, Bari, Bologna, Catania, Genova, Pescara, Salerno, Torino, Varese, Venezia e al Centro aviazione di Roma Ciampino. I modelli attualmente in uso sono:

  • Agusta-Bell AB 412 utilizzato per il trasporto, soccorso, spegnimento incendi ecc.
  • Agusta-Bell AB 206 utilizzato dal corpo soprattutto per servizi di ricognizione (monitoraggio e controllo).
  • Agusta Westland A109, ultimo mezzo arrivato al corpo, destinato a sostituire gradatamente gli ormai vecchi e obsoleti AB 206.

Da ricordare la presenza di due aerei bimotore a turboelica Piaggio P180 Avanti|P180 (VF-181) Piaggio P180 Avanti II (VF-182) presso il Centro Aviazione di Roma Ciampino


I VVF hanno utilizzato un quindicina di elicotteri AB 204 ASW radiati dalla Marina Militare e "denavalizzati" dalla Agusta. Attualmente questi elicotteri sono stati quasi completamente radiati anche dai VVF. In precedenza i VVF hanno utilizzato pochi esemplari di AB 205 attualmente radiati. I primi elicotteri usati dai VVF sono stati gli AB-47G, seguiti dagli AB-47J, entrambe queste macchine sono da tempo radiate.

Inoltre ci sono altri mezzi dedicati alle varie specialità del corpo, quali mezzi dedicati ai sommozzatori, al personale S.A.F. o agli aeroportuali.

Tutti i mezzi in servizio presso il corpo hanno dispositivi di segnalazione visiva (lampeggiante blu) e sonora (sirena). Questa può essere a fischio (in disuso ma non rara da sentire, data la vetustà di alcuni mezzi in dotazione al corpo) o bitonale, in quanto questi mezzi sono veicoli d'emergenza.

Banda del Corpo nazionale dei vigili del fuoco

Banda del Corpo alla festa del 2 giugno.

Formata verso la fine degli anni trenta del XX secolo, attualmente la banda è composta da più di 60 componenti. Gli esecutori sono tutti diplomati nei conservatori ed istituti nazionali italiani e fanno tutti parte del personale operativo del corpo soprattutto tra le fila del personale volontario, svolgendo anche servizio nei vari comandi provinciali d'Italia. Attualmente il direttore della banda è il maestro Donato di Martile.

Bandiera d'istituto e di Stato

Il Corpo nazionale dei vigili del fuoco è dotato di una bandiera d'istituto, assegnata dalle autorità dello Stato nel febbraio del 2005. Essa è composta da un drappo, un puntale, un'asta, una fascia e una cordoniera. Il regolamento definitorio della stessa può essere visionato, oltre che dal sito istituzionale, anche dal sito del Ministero dell'Interno.

Nel maggio del 2009 è stata riconosciuta, dopo circa 70 anni di marineria, la Bandiera di Stato alle navi del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, che è stata consegnata direttamente al capo del Corpo Antonio Gambardella dall'ammiraglio della Marina Militare Dino Nascetti. Il senso di questo riconoscimento è che le amministrazioni dello Stato possono iscrivere il proprio naviglio nel citato registro. Esso comporta alcuni diritti, come per esempio l'equiparazione alle navi da guerra, godendo in alto mare della completa immunità dalla giurisdizione di qualunque Stato estero, che non sia quello italiano.

Su decreto del presidente della Repubblica, nel mese di novembre del 2009 è stato concesso al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, uno stemma araldico, poi visualizzato anche sul suo gonfalone; riporta un drago, col motto nazionale: Flammas domamus donamus corda ("domiamo le fiamme, doniamo i cuori"). È stato presentato in occasione della festività di santa Barbara (patrona del corpo nazionale), tenuta in modalità nazionale il 4 dicembre 2009 a Venezia.

Denominazione dei corpi volontari nelle lingue minoritarie d'Italia

Nelle regioni italiane che beneficiano di un regime di bilinguismo, la denominazione "pompieri volontari" è stata resa:

Preghiera del vigile del fuoco

Iddio, che illumini i cieli e colmi gli abissi,
arda nei nostri petti, perpetua,
la fiamma del sacrificio.

Fa più ardente della fiamma
il sangue che scorre nelle vene,
vermiglio come un canto di vittoria.

Quando la sirena urla per le vie della città,
ascolta il palpito dei nostri cuori
votati alla rinuncia.

Quando a gara con le aquile
verso Te saliamo,
ci sorregga la Tua mano piagata.

Quando l'incendio, irresistibile avvampa,
bruci il male che si annida nelle case degli uomini,
non la ricchezza che accresce la potenza della Patria.

Signore, siamo i portatori della Tua croce,
e il rischio è il nostro pane quotidiano.

Un giorno senza rischio non è vissuto,
poiché per noi credenti la morte è vita,
è luce: nel terrore dei crolli,
nel furore delle acque,
nell'inferno dei roghi.

La nostra vita è il fuoco,
la nostra fede è Dio
Per santa Barbara Martire.

Attività sportive

Il Corpo dei vigili del fuoco porta con sé una lunga tradizione sportiva, la cui gestione è affidata all'Ufficio per le attività sportive, posto alla diretta collaborazione del Capo del Dipartimento dei vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della difesa civile e del capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco - vice capo dipartimento vicario.

I compiti istituzionali dell’Ufficio sono i seguenti:

  • elaborare la pianificazione e la programmazione delle attività sportive agonistiche ed agonistiche/giovanili svolte dai gruppi sportivi del C.N.VV.F. e di quelle amatoriali svolte dal personale dipendente;
  • dirigere le rappresentative ufficiali del C.N.VV.F. nelle discipline sportive riconosciute;
  • organizzare e coordinare, in sinergia con i comandi provinciali VV.F., le manifestazioni sportive;
  • curare i rapporti con il CONI e le federazioni sportive nazionali, con gli Uffici sportivi di altri Corpi dello Stato e con le altre organizzazioni sportive nazionali ed internazionali;
  • predisporre per il capo dipartimento o per il vice capo vicario i provvedimenti di concessione di permessi per le attività sportive agli atleti, ai tecnici ed ai dirigenti sportivi.

Dal 1983, oltre a promuovere la partecipazione degli atleti VV.F. alle attività agonistiche federali, organizza ogni anno dei campionati nazionali riservati ai vigili del fuoco in servizio o in quiescenza, nelle seguenti discipline sportive:

  • arrampicata sportiva
  • beach volley
  • calcio
  • calcio a 5
  • ciclismo su strada
  • ciclismo grande e medio fondo
  • ciclismo a cronometro
  • ciclocross
  • corsa campestre
  • fondo su pista (atletica leggera)
  • lotta
  • maratona
  • mezza maratona
  • mountanbike
  • nuoto
  • nuoto per salvamento
  • pesistica
  • podismo
  • staffetta (podismo)
  • sci alpino e sci nordico
  • tennistavolo
  • tiro a volo
  • triathlon.

In attesa di dare vita al gruppo sportivo nazionale vigili del fuoco, che dovrebbe avvenire nel 2012, l'attività agonistica è svolta in sede locale, per opera dei gruppi sportivi dei comandi provinciali VV.F., aperti soprattutto ai giovani. Sul territorio si contano attualmente 32 gruppi dei vigili del fuoco attivi, polisportive dilettantistiche senza scopo di lucro, intitolate a vigili del fuoco deceduti, che, nel complesso, vedono impegnati circa 1000 atleti.

Le discipline svolte sono le seguenti:

  • canottaggio
  • ginnastica artistica
  • karate
  • lotta G.R. e S.L.
  • nuoto
  • nuoto per salvamento
  • pallavolo
  • pesistica
  • sport invernali
  • taekwondo.

Inoltre, allo scopo di diffondere l'immagine del Corpo nell'ambito di iniziative di cooperazione con gli altri corpi dello stato e per la raccolta di fondi nell'ambito di iniziative umanitarie e di beneficenza sono state costituite le seguenti rappresentative nazionali VV.F.:

  • calcio
  • ciclismo
  • podismo
  • rafting
  • rugby
  • tiro a volo
  • triathlon
  • vela.
VV.F. La Spezia - Campioni d'Italia 1944

Da segnalare, infine, che in piena seconda guerra mondiale la compagine del 42º Corpo dei vigili del fuoco della Spezia trionfò in un torneo calcistico disputato in condizioni al limite della sopportazione, in un'Italia divisa e tormentata dalla guerra. I vigili del fuoco liguri, il 16 luglio 1944, ebbero la meglio sul grande Torino all'Arena di Milano, città a quel tempo occupata dalle truppe tedesche. La vittoria è stata riconosciuta il 22 gennaio 2002, con l'assegnazione, da parte della FIGC, alla formazione spezzina, di una medaglia al valore sportivo per quello storico trionfo.

Musei dei dedicati

Onorificenze

Medaglie e decorazioni concesse dal Corpo

File:4Armata1GM.png Medaglia al merito di servizio del Corpo nazionale dei vigili del fuoco
Conferita a coloro "che si sono distinti per aver dato prova di particolare ardimento e di eccezionali capacità professionali nell'attuazione di azioni di soccorso rilevanti". (Regio decreto 16 marzo 1942, n.699)
File:BenemerenzaVVFF.png Medaglia di benemerenza del Corpo nazionale dei vigili del fuoco
Conferita a coloro che "hanno dato prova di particolare ardimento e di eccezionali capacità professionali nell'attuazione di interventi di soccorso, con azioni sinergiche". (Decreto Min.Interni 5 luglio 2007, n.148)
Croce di anzianità del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (15 anni) (Regio decreto 16 marzo 1942, n. 699)
Medaglia di lodevole servizio del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (Decreto Min.Interni 5 luglio 2007, n.148)

Decorazioni conferite alla bandiera del Corpo

Decorazioni conferite ai Comandi provinciali

  • n. 10 Medaglie d'oro al valor civile
  • n. 29 Medaglie d'argento al valor civile
  • n. 19 Medaglie bronzo al valor civile

Decorazioni individuali al valor militare

  • n. 7 Medaglie d'argento al valor militare
  • n. 33 Medaglie bronzo al valor militare
  • n. 96 Croci di guerra al valor militare

Decorazioni individuali al valor civile ed al merito civile

  • n. 44 Medaglie d'oro al valor civile ed al merito civile
  • n. 209 Medaglie d'argento al valor civile ed al merito civile
  • n. 415 Medaglie di bronzo al valor civile ed al merito civile
  • n. 656 Attestati di pubblica benemerenza al merito civile

Decorazioni individuali, attestati e medaglie di pubblica benemerenza

  • n. 23.306 Segnalazioni effettuate al d.P.C. Dato provvisorio al 21 ottobre 2010

Note

  1. ^ L'attività di vigilanza dal sito del Corpo nazionale dei vigili del fuoco
  2. ^ Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 165 dell'8 febbraio 1936 n. 325
  3. ^ Art. 1 regio decreto legge 10 ottobre 1935-XIV, n. 2472
  4. ^ Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 165 del 22 luglio 1938 n. 165
  5. ^ la locuzione venne adottata ufficialmente con l'articolo 1 del regio decreto-legge del 16 giugno 1938-XVI, n. 1021, per designare chi sino a quel momento era chiamato col termine "pompiere".
  6. ^ Pubblicato come supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 49 del 28 febbraio 1939-XVII
  7. ^ Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia del 13 luglio 1939, n. 162
  8. ^ Art. 71 comma 1 regio decreto-legge 27 febbraio 1939-XVII.
  9. ^ La storia del Battaglione Santa Barbara, da storiavvf.it giugno 2007
  10. ^ Art. 8 della legge 27 dicembre 1941 n. 1570: «ai fini della presente legge e nell'esercizio delle loro funzioni gli appartenenti al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, sia permanenti che volontari, sono agenti di pubblica sicurezza»
  11. ^ Art. 5 del d.lgs 13 ottobre 2005 n. 217.
  12. ^ Art. 11 comma 1 legge 5 dicembre 1988, n. 521
  13. ^ Art. 1 comma 7 10 agosto 2000, n. 246
  14. ^ Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana 16 luglio 1993, n. 165
  15. ^ L'art. 8 del d.lgs 8 marzo 2006 n. 139 al comma 2° demanda la statuizione delle modalità di reclutamento del personale volontario ad apposito regolamento da emanare. Lo stesso art. afferma che all'emanazione di tale regolamento continua a trovare applicazione il DPR 6 febbraio 2004 n. 76.
  16. ^ Vedasi ad esempio artt. 702 e 703 d.lgs 15 marzo 2010 n. 66
  17. ^ La possibilità di arrulare militari di leva nel corpo venne introdotta dalla legge 13 ottobre 1950, n. 913
  18. ^ Art. 1 comma 2 lett. f) legge 14 novembre 2000, n. 331; Art. 1929 d.lgs. 15 marzo 2010 n. 66
  19. ^ "chi sono i VV.F.V." dal sito ufficiale del Corpo
  20. ^ Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - Serie Generale n. 50 del 29 febbraio 2012
  21. ^ Il servizio, inrodotto in via sperimentale in Italia nel 2010 provvederà a smistare poi la chiamata
  22. ^ Il Servizio Antincendi nella Provincia Autonoma di Trento
  23. ^ D.P.C.M. 11 ottobre 2010,
  24. ^ Ai sensi dell'art. 5, comma 5, de D.P.C.M. 19 dicembre 2008: "comma 5. Oltre che nell'ipotesi di cui al comma 4, la I classe di eccellenza si può conseguire, per atti di eccezionale rilevanza compiuti nel corso interventi di protezione civile, in seguito a segnalazione del Capo del Dipartimento della protezione civile, equivalente a 25 eventi."

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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