Visualizza wikitesto di Assedio di Brescia (1238)

{{conflitto
|Tipo = Battaglia
|Nome del conflitto = Assedio di Brescia
|Parte_di = delle battaglie tra [[Guelfi e Ghibellini]]
|Immagine = 
|Didascalia = 
|Data = 11 luglio - 7 ottobre [[1238]]
|Luogo = [[Brescia]]
|Esito = Vittoria guelfa
|Schieramento1 = {{simbolo|Armoiries Saint-Empire monocéphale.svg|18}}[[Sacro Romano Impero]]
|Schieramento2 = {{simbolo|Coat of arms Holy See.svg|18}} [[Guelfi]] [[brescia]]ni<br />([[Lega Lombarda]])
|Comandante1 = [[Federico II di Svevia]]
|Comandante2 = [[Oberto de Iniquitate]]<ref>{{Cita|Grillo|p. 9}}.</ref><ref>{{Cita|Marelli|p. 4}}.</ref>
|Effettivi1 = 
|Effettivi2 = 
|Perdite1 = 
|Perdite2 = 
}}
{{Campagnabox Guelfi e Ghibellini}}

L''''Assedio di Brescia,''' avvenuto tra il [[luglio]] del [[1238]] e l'[[ottobre]] dello stesso anno,<ref>{{Cita|Antonio Fappani (a cura di)|[[Enciclopedia bresciana]]|Enciclopedia bresciana-1|titolo=ASSEDI}}</ref><ref>{{Cita|Grillo|p. 11}}.</ref> è stata un'operazione militare voluta e organizzata dall'[[imperatore del Sacro Romano Impero]], [[Federico II di Svevia]], ai danni della stessa città di Brescia. L'evento rientra nell'ambito più ampio degli scontri tra le città della [[Seconda Lega Lombarda]] e l'autorità imperiale.<ref>{{Cita|Grillo|p. 4}}.</ref>

== Antefatti ==
{{Vedi anche|Battaglia di Cortenuova}}
Dopo la vittoria dell'anno precedente nella [[battaglia di Cortenuova]], l'imperatore [[Federico II di Svevia]] cercò di ottenere la resa incondizionata della città di [[Milano]] e dei suoi alleati. Infatti, dopo la grande sconfitta subita a [[Cortenuova]], la [[Lega Lombarda]] era formata da sole quattro città: [[Milano]], [[Bologna]], [[Piacenza]] e, appunto, [[Brescia]]. Radunato il suo esercito a [[Verona]] nell'[[aprile]] del 1238, decise di assediare la città guelfa che più si stava espandendo in quegli anni, infatti Brescia stava vivendo una forte crescita demografica, come conseguenze seguirono l'inurbamento delle campagne e un secondo allargamento della [[Quadre di Brescia|cerchia muraria cittadina]]. Una lettera scritta a fine giugno dall'imperatore evidenziò le speranze di una rapida caduta della città.<ref name=":0" /><ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/brescia_%28Federiciana%29/|titolo=BRESCIA in "Federiciana"}}</ref>

== Le forze in campo ==

=== Gli imperiali ===
L'[[Esercito del Sacro Romano Impero|esercito imperiale]] poteva contare su almeno quindicimila uomini, probabilmente durante l'assedio vennero impiegati gli [[Elefante da guerra|elefanti]].<ref name=":2">{{Cita web|url=https://bresciagenealogia.wordpress.com/2020/04/18/stupor-mundi-battuto-dai-bresciani-1238/|titolo=Stupor Mundi battuto dai bresciani}}</ref>

=== I bresciani ===
Brescia oppose agli assedianti i propri cittadini adatti alla guerra, i quali ammontavano a qualche migliaio di uomini.

== La battaglia ==

=== La prima fase dell'assedio ===
L'imperatore Federico iniziò l'assedio l'[[11 luglio]] 1238. Durante l'assedio, i bresciani condussero [[Sortita|sortite]] e [[Raid|incursioni]], ottenendo spesso buoni risultati.

Mentre l'esercito teutonico stava assediando Brescia, altre forze imperiali combattevano i comuni [[Guelfi e ghibellini|guelfi]].

Lo ''Stupor Mundi'' capì che sarebbe servito un maggior numero di forze, al punto da chiamare diversi uomini destinati ad assediare la metropoli ambrosiana; le truppe chiamate a suo supporto il [[24 agosto]] si scontrarono con i piacentini, che stavano compiendo un'incursione sul [[Contado di Cremona|contado cremonese]], sconfiggendoli.<ref name=":2" />

=== I due assalti di settembre ===
A inizio settembre, gli assedianti mossero un massiccio assalto, proteggendo le [[Arma d'assedio|macchine da guerra]] con i corpi dei prigionieri bresciani. Questi ultimi replicarono, legando alle mura i prigionieri teutonici, ottenuti grazie ai positivi esiti delle sortite. Fu proprio un prigioniero reimpiegato a favore degli assediati, l'abile Calamandrino, a risultare decisivo: con le macchine bresciane riuscì ad annientare le torri d'assalto degli assedianti, costretti a porre fine all'assalto. Federico tentò di trattare una [[Cessate il fuoco|tregua]], ovviamente i bresciani rifiutarono e l'assedio proseguì. A fine mese, approfittando di una tempesta che aveva distrutto parte delle difese cittadine, l'imperatore mosse un secondo assalto, respinto dai Bresciani.<ref name=":2" />

=== L'ultimo attacco e la rottura dell'assedio ===
[[Giovedì]] [[7 ottobre]], Federico mandò all'assalto coloro che più odiavano i Bresciani: i [[Bergamo|Bergamaschi]]. Questi ultimi, grazie a una macchina d'assedio, riuscirono a passare il fossato cittadino. Tuttavia, non andarono oltre in quanto i difensori scacciarono gli assalitori, incendiando la loro macchina da guerra.

Così, all'inizio di ottobre lo ''Stupor Mundi'' si trovò costretto a revocare l'assedio, dando fuoco alle macchine e ritirandosi con il bestiame ammalato verso [[Palazzolo sull'Oglio|Palazzolo]] e [[Soncino]].<ref name=":0">{{Cita|Van Cleve|pp. 414-416}}.</ref><ref name=":1" /><ref name=":2" />

== Conseguenze ==
{{Vedi anche|Battaglia di Parma (XIII secolo)}}
Le conseguenze per l'esercito imperiale furono catastrofiche: i vantaggi ottenuti con il successo di Cortenuova si dissolsero. La risposta bresciana agli assedianti rinvigorì la Lega; in [[novembre]], entrarono a far parte di quest'ultima [[Repubblica di Genova|Genova]] e [[Repubblica di Venezia|Venezia]]. Dieci anni dopo, nel [[1248]] a [[Parma]] Federico subì la [[Battaglia di Parma (XIII secolo)|batosta definitiva]], che lo costrinse a ridimensionare i suoi obiettivi in Italia.<ref name=":2" />

== Note ==
<references/>

== Bibliografia ==

* {{cita testo|autore=|curatore=Antonio Fappani|voce=ASSEDI|titolo=|enciclopedia=[[Enciclopedia bresciana]]|editore=[[La Voce del Popolo (settimanale di Brescia)|La Voce del Popolo]]|volume=1|cid=Enciclopedia bresciana-1|oclc=955711985|sbn=IT\ICCU\MIL\0272979|città=Brescia|data=|anno=1974|url=http://www.enciclopediabresciana.it/enciclopedia/index.php?title=ASSEDI}}
*{{Cita libro|autore=Thomas Curtis Van Cleve|titolo=The emperor Frederick II of Hohenstaufen : Immutator mundi|anno=1972|editore=The Clarendon Press|città=Oxford|lingua=Inglese|cid=Van Cleve|oclc=469139106}}
*{{Cita libro|curatore=Giancarlo Andenna|titolo=Brescia|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/brescia_%28Federiciana%29/|collana=[[Enciclopedia fridericiana|Federiciana]]|anno=2005|cid=Andenna}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Paolo Grillo|anno=2007|titolo=Velut leena rugiens. Brescia assediata da Federico II (luglio-ottobre 1238)|rivista=Reti Medievali Rivista|volume=VIII|numero=7|url=http://www.rmoa.unina.it/1925/1/127-328-1-PB.pdf|cid=Grillo|ISSN=1593-2214}}
*{{Cita libro|autore=Alessandro Marelli|titolo=A.D. 1238 Federico II e l'assedio di Brescia|url=http://www.confraternitaleone.com/wordpress/wp-content/uploads/2014/06/4-annus-domini-1238-di-ale-1.pdf|formato=PDF|collana=Il Ruggito|anno=2009|editore=Confraternita del Leone|cid=Marelli|ISBN=978-88-906545-8-9|SBN=IT\ICCU\LO1\1749019|accesso=11 giugno 2021|dataarchivio=11 giugno 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210611161234/http://www.confraternitaleone.com/wordpress/wp-content/uploads/2014/06/4-annus-domini-1238-di-ale-1.pdf|urlmorto=sì}}
* {{Cita libro|autore=Giacomo Malvezzi|titolo=Le cronache medievali|curatore=Gabriele Archetti|traduttore=Irma Bonini Valetti|città=Roma|editore=Studium|anno=2016|ISBN=978-88-382-4439-1}}

== Collegamenti esterni ==

* {{Cita web|url=https://bresciagenealogia.wordpress.com/2020/04/18/stupor-mundi-battuto-dai-bresciani-1238/|titolo=Stupor Mundi battuto dai bresciani (1238)|accesso=27 luglio 2021}}
{{Portale|Brescia|guerra|medioevo}}

[[Categoria:Storia di Brescia|Assedio di Brescia]]
[[Categoria:Battaglie tra guelfi e ghibellini|Assedio di Brescia]]
[[Categoria:Federico II di Svevia|Assedio di Brescia]]
[[Categoria:Guerra nel 1238]]