Diocesi di Olba
Olba Sede vescovile titolare Dioecesis Olbiensis Patriarcato di Antiochia | |
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Mappa della diocesi civile d'Oriente (V secolo) | |
Vescovo titolare | sede vacante |
Istituita | XVIII secolo |
Stato | Turchia |
Diocesi soppressa di Olba | |
Suffraganea di | Seleucia |
Eretta | ? |
Soppressa | ? |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche | |
La diocesi di Olba (in latino Dioecesis Olbiensis) è una sede soppressa del patriarcato di Antiochia e una sede titolare della Chiesa cattolica.
Storia
Olba, identificabile con le rovine di Urua (o Oura) nei pressi di Silifke nell'odierna Turchia, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Isauria nella diocesi civile d'Oriente. Faceva parte del patriarcato di Antiochia ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Seleucia.
Sono diversi i vescovi conosciuti di questa sede. Eusebio prese parte al concilio di Costantinopoli del 381. Diaferonzio intervenne al concilio del 448 convocato a Costantinopoli dal patriarca Flaviano per condannare Eutiche; e si fece rappresentare al concilio di Calcedonia nel 451 dal metropolita Basilio di Seleucia. Paolo I sottoscrisse nel 458 la lettera dei vescovi dell'Isauria all'imperatore Leone I dopo la morte di Proterio di Alessandria. All'inizio del VI secolo sono noti due vescovi monofisiti: Paolo II, in difficili relazioni con il metropolita Solone di Seleucia e con Severo di Antiochia, che decise di sostituirlo con Teodoro. Infine un altro vescovo di nome Teodoro assistette al concilio ecumenico del 680 e fu tra i padri del concilio in Trullo del 691-692.
Nella Notitia episcopatuum del patriarcato di Antiochia della seconda metà del VI secolo, la diocesi è menzionata con il nome corrotto di Robe o Oroba, chiamata Oropus nelle traduzioni latine.[1] Per un certo periodo, dopo l'occupazione araba di Antiochia, l'Isauria fu annessa al patriarcato di Costantinopoli. La diocesi di Olba appare nelle Notitiae Episcopatuum di questo patriarcato nel IX, nel X e nel XIII secolo.[2]
Dal XVIII secolo Olba è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 18 settembre 1992.
Cronotassi
Vescovi greci
- Eusebio † (menzionato nel 381)
- Diaferonzio † (prima del 448 - dopo il 451)
- Paolo I † (menzionato nel 458)
- Paolo II † (prima metà del VI secolo) (vescovo monofisita)
- Teodoro I † (prima metà del VI secolo) (vescovo monofisita)
- Teodoro II † (prima del 680 - dopo il 692)
Vescovi titolari
- Louis-François-Alexandre de Jarente de Senas d'Orgeval † (11 dicembre 1780 - 28 maggio 1788 succeduto vescovo di Orléans)
- Antonio Luis Gaona, O.S.Iacobi † (11 agosto 1800 - 1804 deceduto)
- Vasco José a Domina Nostra de Bona Morte Lobo, C.R.S.A. † (26 giugno 1805 - 1º giugno 1822 deceduto)
- Francis Patrick Moran † (22 dicembre 1871 - 11 agosto 1872 succeduto vescovo di Ossory)
- Stephanus Junák † (23 novembre 1875 - 3 settembre 1879 deceduto)
- Bernard Hermann Koeckemann, SS.CC. † (17 maggio 1881 - 22 febbraio 1892 deceduto)
- Charles-François Lasne, C.M. † (15 febbraio 1911 - 23 giugno 1927 deceduto)
- Louis-Justin Gumy, O.F.M.Cap. † (9 gennaio 1934 - 27 aprile 1941 deceduto)
- Augustine Danglmayr † (24 aprile 1942 - 18 settembre 1992 deceduto)
Note
- ^ Echos d'Orient X, 1907, pp. 95 e 145.
- ^ (FR) Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, indice, p. 506 (Olba).
Bibliografia
- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig, 1931, p. 438
- (LA) Michel Le Quien, Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus, Parigi, 1740, Tomo II, coll. 1029-1032
- (FR) Robert Devreesse, Le Patriarcat d'Antioche depuis la paix de l'église jusqu’à la conquête arabe, Paris, 1945, p. 148
Voci correlate
Collegamenti esterni
- (EN) La sede titolare nel sito di www.catholic-hierarchy.org
- (EN) La sede titolare nel sito di www.gcatholic.org