Esaltazione di Gesù Cristo
L'Esaltazione di Gesù Cristo è una espressione proveniente dal Nuovo Testamento per indicare la "posizione" formale che Gesù Cristo risorto detiene presso Dio e rappresentare il ruolo salvifico che egli continua ad avere.[1] Secondo i cristiani, inoltre, nell'esaltazione di Gesù si realizzerebbe l'interpretazione messianica del salmo 110 [2], secondo cui il Messia, seduto alla destra del Signore, sarà il re e giudice della storia umana e il sommo sacerdote che purifica il popolo di Dio.[3]
Fondamenti neotestamentari
L'esaltazione di Gesù viene rappresentata negli scritti paolini come l'atto formale con cui Dio Padre "lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli" (Ef, 1,20ss). Per questa dignità Cristo è stato insediato come Signore nel cui nome ogni ginocchio si deve piegare "nei cieli, sulla terra e sotto terra" (Fil 2,9ss). Anche nella Lettera agli Ebrei l'esaltazione viene ripetutamente descritta come una intronizzazione. In particolare si dice di Cristo che "Dopo aver compiuto la purificazione dei peccati, sedette alla destra della Maestà nell'alto dei cieli".[4] L'ascesa al cielo di Gesù è paragonato dall'autore all'ingresso del sommo sacerdote nel Santo dei santi del Tempio per ottenere la purificazione dei peccati nel giorno dello Yom Kippur.[5]
Nell'Apocalisse di Giovanni, invece, l'Agnello immolato si trova in mezzo allo stesso trono di Dio ([6]), segno di una cristologia che identifica le persone divine. Già nel Vangelo di Giovanni, scritto prima dell'Apocalisse, si sottolinea l'importanza della passione e morte di Gesù, indicato fin dall'inizio da Giovanni Battista come l'agnello di Dio (Gv 1,29), infatti, "il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato" (1 Gv 1,7). Nel capitolo 12 di Giovanni l'esaltazione di Gesù nella gloria divina è associata all'innalzamento sulla croce (Gv 12, 32.34 Gv 12, 32.34[7]). La maggioranza dei teologi, invece, associa l'esaltazione alla Risurrezione e in questo senso la distingue dall'Ascensione, avvenuta 40 giorni dopo.
Gesù è la vittima espiatoria ma anche per Giovanni egli è il Sommo Sacerdote che presenta a Dio l'offerta espiatoria. Ciò spiegherebbe fra l'altro, secondo Eli Lizorkin-Eyzelberg, un dettaglio misterioso del vangelo di Giovanni: il fatto che egli si lasci toccare dai suoi discepoli solo otto giorni dopo la Risurrezione, quando Tommaso mette la mano nel suo costato. Secondo il libro dell'Esodo (Es 29,35), infatti, l'investitura del Sommo Sacerdote richiede sette giorni.[8]
Esaltazione o adozione?
L'esaltazione di Gesù viene da alcuni teologi interpretata in senso adozionista, cioè come una teoria teologica per cui l'uomo Gesù sarebbe diventato Dio solo dopo il sacrificio sulla croce. Tale teoria teologica si contrappone a quella dell'incarnazione di Gesù, per cui Gesù sarebbe una persona pre-esistente del Dio trinitario incarnatasi a Betlemme. Secondo Bart Ehrman i primi cristiani sarebbero stati adozionisti, come apparirebbe dal battesimo di Gesù nel Vangelo di Marco. Secondo altri teologi, invece, la divinità di Gesù era riconosciuta da molti cristiani sin dai primi decenni del cristianesimo, come testimoniato per esempio dalle epistole paoline.
Note
- ^ Herbert Vorgrimler, Nuovo Dizionario Teologico, EDB 2004, p.251.
- ^ Si veda Sal 110:1-4 Sal 110:1-4 per il testo della Diodati e della Riveduta, mentre Sal 109:1-4 Sal 109:1-4 per la traduzione CEI 2008.
- ^ L'attribuzione a Cristo della profezia veterotestamentaria segue anche dal suo ruolo universale di Sommo Sacerdote secondo l'ordine di Melchisedec in Ebrei 6:13-20.
- ^ Ebrei 1,1-3
- ^ Ebrei 9,11-12
- ^ Apocalisse 5,6
- ^ Gv 12, 32.34, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Why Couldn’t Mary Touch Jesus?, Israel Bible weekly, 18 Ottobre 2019.
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Bibliografia
- Bart Ehrman, How Jesus Became God: The Exaltation of a Jewish Preacher From Galilee, 2014
- Michael F. Bird, Craig A. Evans, Simon Gathercole, Charles E. Hill e Chris Tilling, How God Became Jesus: The Real Origins of Belief in Jesus' Divine Nature---A Response to Bart Ehrman, 2014.
Voci correlate