Giurisprudenza dei concetti
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Con giurisprudenza dei concetti (in tedesco Begriffsjurisprudenz) si intende una dottrina giuridica, opposta alla giurisprudenza degli interessi, considerata una sottoscuola del positivismo giuridico,[1][2] secondo la quale «l’elaborazione di concetti generali e astratti sulla base di norme valide solo perché esistenti, aventi in quanto tali la natura di dogma (dogmatica giuridica).[3][4] Gli esponenti principali furono Friedrich Carl von Savigny, Rudolf von Jhering e Georg Friedrich Puchta
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Costa, Alexandre Araújo, A Jurisprudência dos Conceitos, su arcos.org.br, Arcos. URL consultato il 17 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2021).
- ^ Pepino, Elsa Maria Lopes Ferreira, Graviorno, Gracimeri, Vieira Soeiro de Castro e Filgueira, Sofia Varejão, A importância da Jurisprudência dos Conceitos para a Metodologia Jurídica (PDF), su fdv.br, Revista Depoimentos, da Faculdade de Direito de Vitória. URL consultato il 17 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2012).
- ^ Dogmatica giuridica, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Fassò, 2020, pp. 180-183.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Guido Fassò, Ottocento e Novecento, in Carla Faralli (a cura di), Storia della filosofia del diritto, Roma, Laterza, 2020, ISBN 978-88-593-0061-8, SBN IT\ICCU\CFI\1026949.