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Liverpool Football Club

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Disambiguazione – "Liverpool F.C." rimanda qui. Se stai cercando la squadra uruguayana, vedi Liverpool Fútbol Club.
Liverpool Football Club
Calcio
File:Liverpool FC logo.png
The Reds; The Scousers
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Coppa est.
Colori sociali Rosso
InnoYou'll Never Walk Alone
R. Rodgers - O. Hammerstein
Dati societari
CittàLiverpool
NazioneRegno Unito (bandiera) Regno Unito
ConfederazioneUEFA
Federazione Football Association
CampionatoFA Premier League
Fondazione1892
PresidenteInghilterra (bandiera) Martin Broughton
AllenatoreSpagna (bandiera) Rafael Benitez
StadioAnfield
(45.362 posti)
Sito webwww.liverpoolfc.tv
Palmarès
10 Premiership inglesiPremiership inglesePremiership inglesePremiership inglesePremiership inglesePremiership inglesePremiership inglesePremiership inglesePremiership inglese FA CupFA CupFA CupFA CupFA CupFA CupFA Cup Coppa di LegaCoppa di LegaCoppa di LegaCoppa di LegaCoppa di LegaCoppa di LegaCoppa di Lega 10 Community ShieldCommunity ShieldCommunity ShieldCommunity ShieldCommunity ShieldCommunity Shield Coppa dei CampioniCoppa dei CampioniCoppa dei CampioniCoppa dei CampioniCoppa dei Campioni Coppa UEFACoppa UEFACoppa UEFA Supercoppa europeaSupercoppa europeaSupercoppa europea
Titoli d'Inghilterra18
Coppe d'Inghilterra7
Coppe di Lega inglesi7
Charity/Community Shield15
Trofei internazionali5 Coppe dei Campioni/Champions League
3 Coppe UEFA/Europa League
3 Supercoppe UEFA
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

Il Liverpool Football Club o, più comunemente, Liverpool F.C. o anche solo Liverpool, è un club calcistico avente sede nell’omonima città britannica; milita nella FA Premier League, della quale è stata uno dei fondatori, ed è affiliato alla Football Association.

È il club più titolato d’Inghilterra (con 58 trofei ufficiali, contro i 57 del [↓↑ fuori crono]) e uno dei più titolati del mondo, avendo vinto - tra l’altro - 18 titoli nazionali (record condiviso con il [↓↑ fuori crono]) e 5 titoli di campione d’Europa: 4 Coppe dei Campioni e 1 Champions League, nome assunto dalla Coppa dei Campioni nel 1992.

Il Liverpool fu coinvolto in due delle pagine più funeste della storia del calcio europeo: nel 1985 a Bruxelles (Belgio), quando 39 persone rimasero uccise per via degli incidenti allo stadio Heysel causati dagli hooligan inglesi[1] e nel 1989 a Sheffield, quando 96 persone perirono per il crollo di una tribuna allo Stadio Hillsborough.

Il Liverpool è stato membro fondatore del G-14, associazione di club calcistici europei consorziatisi per ottenere una tutela comune dei diritti sportivi, legali e televisivi di fronte all’UEFA e alla FIFA.

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del Liverpool Football Club.

La storia del Liverpool è legata alle vicende di Anfield, lo stadio di casa del club. Originariamente lo stadio era utilizzato dall’Everton, altro club professionistico di Liverpool, nato nel 1878 e tra i fondatori della Lega Calcio inglese. Quando l’Everton giudicò troppo alto il canone d’affitto dell’impianto, decise di lasciarlo per trasferirsi a Goodison Park.[2][3] L’usufruttuario del terreno, John Houlding, decise quindi di fondare un nuovo club calcistico che registrò alla Camera di Commercio di Londra come Everton FC and Athletic Ground plc, abbreviato in Everton Athletic (in ragione del fatto che l’originale Everton non aveva ancora una ragione sociale formalmente registrata); tuttavia, il Consiglio Calcistico (il prodromo della Lega Calcio) non accettò di iscrivere la nuova squadra finché avesse tenuto quel nome[4] e, di conseguenza, il 15 marzo 1892 il neonato club fu battezzato Liverpool Association Football Club e, poco dopo, solo Liverpool Football Club.

Il club vinse il Lancashire League nella sua prima stagione, e riuscì con successo a iscriversi al campionato di Second Division nella stagione successiva. La squadra vinse il campionato al primo tentativo venendo promossa in First Division, la massima serie di allora. Nel 1900-1901 vinse il suo primo titolo, successo bissato nel 1905-1906. Nel 1914 il club raggiunse per la prima volta nella sua storia la finale di FA Cup perdendola per 1-0 contro il Burnley.[5] La squadra non lasciò grande impronta di sé nel periodo tra le due guerre, se si eccettua il biennio sportivo 1921-1923, che vide il Liverpool vincere la sua prima serie di titoli consecutivi. Quei due titoli furono tuttavia il prologo al periodo più infruttuoso della storia dei Reds: quasi un quarto di secolo, interrotto solo dopo la fine della guerra, nel 1947. Il titolo vinto nel 1947,[6] il quinto, sembrò aver ridato lustro al club, ma fu un trionfo isolato. Nel 1950 il club perse la finale della Coppa d'Inghilterra[7] e due anni più tardi registrò il record di 61.905 spettatori in occasione del quinto turno della stessa manifestazione contro il Wolverhampton Wanderers[8] Una serie di campionati fallimentari portarono il Liverpool sempre più in basso, finché nel 1954 giunse la retrocessione in Seconda Divisione dopo 61 anni di massima serie.[9] Il quinquennio successivo fu il più basso della storia del club, con la squadra fuori dal grande giro e l'onta di un pesante 1-9 subìto a opera del Birmingham City nel dicembre 1954, e l'umiliazione dell'eliminazione nei quarti di finale della Coppa d'Inghilterra nel 1957 ad opera del Southend United. Unica consolazione fu la vittoria per 4-0 sui rivali cittadini dell'Everton nel corso della Coppa d'Inghilterra 1954-1955.

Quando nel 1959 lo scozzese Bill Shankly fu chiamato a prendere in mano il Liverpool, la squadra proveniva, come detto, da uno dei punti più bassi della sua storia. In tre stagioni, Shankly riuscì a riportare i Reds in Prima Divisione e costruì la base per i successi futuri: nel 1963-1964 arrivò addirittura il sesto titolo di campione d'Inghilterra, il primo dopo diciassette anni, e l'anno successivo il Liverpool arrivò fino alla semifinale di Coppa dei Campioni. Il 1965 fu anche l'anno della prima Coppa d'Inghilterra, ottenuta battendo 2-1 a Wembley il Leeds United. Ad essa seguì, l'anno successivo (1966) il settimo titolo inglese e la terza consecutiva Charity Shield. Furono in totale 15 gli anni di Bill Shankly alla guida del Liverpool: prima di ritirarsi (1974) lasciò alla squadra l'ottavo titolo nazionale (1973) e, prima di questo, soprattutto la Coppa UEFA 1972-1973, che apriva la strada del club al dominio continentale.

A prendere il posto di Shankly fu il suo vice Bob Paisley,[10] sempre al fianco del tecnico scozzese nei suoi quindici anni alla guida della squadra. Grazie anche all’ossatura predisposta da Bill Shankly, Paisley poté disporre di una squadra formata da elementi di sicuro valore come il portiere Clemence, i difensori Neal e Alan Kennedy, i centrocampisti Case, Hughes e McDermott, gli attaccanti Ray Kennedy, Toshack e, su tutti, la classe di Kevin Keegan, uno dei migliori talenti espressi dal calcio inglese. Dopo aver portato a casa l’accoppiata titolo nazionale (il nono) e Coppa UEFA (la seconda in quattro anni) nel 1976, il Liverpool giunse alla finale di Roma della Coppa dei Campioni l’anno successivo, contro il Borussia Mönchengladbach, già battuta nella finale di Coppa UEFA del 1973. I Reds vinsero 3-1 e si laurearono campioni d’Europa per la prima volta, successo che replicarono l’anno successivo nella finale di Wembley contro i belgi del Bruges. Keegan, dopo questi successi, lasciò il Liverpool nel 1977 per andare a giocare in Germania, nell’Amburgo, e il suo posto fu preso dall'estroso scozzese Kenny Dalglish detto King, e la squadra continuò a mietere successi: fino al 1983, l’anno del suo ritiro, Paisley vinse ancora un’altra Coppa dei Campioni (a Parigi nel 1981 contro il Real Madrid, grazie alla quale è tuttora l’unico tecnico di club a essersi laureato tre volte campione d'Europa), tre titoli nazionali, tre Coppe di Lega consecutive e una Supercoppa d’Europa.

File:Neal goal 1984.jpg
1984, Roma: Phil Neal segna il goal del vantaggio nella finale di Coppa dei Campioni Liverpool-Roma

Anche con Joe Fagan, subentrato a Paisley,[11] il Liverpool non smise di vincere: nel 1984 arrivò il quindicesimo titolo nazionale e, soprattutto, la quarta Coppa dei Campioni, vinta ancora una volta allo Stadio Olimpico, questa volta contro la squadra che in quello stadio era normalmente di casa, la Roma: dopo l’addio di Ray Clemence, il Liverpool s’era affidato a un portiere africano spericolato e guascone, lo zimbabwese Bruce Grobbelaar, ex combattente e giramondo (aveva giocato al calcio in Sudafrica e in Canada). Per la prima volta nella sua storia la finale di Coppa dei Campioni fu decisa ai calci di rigore (dopo un tiratissimo pareggio per 1-1 siglato da Neal e Pruzzo), e in quel frangente fu determinante l’atteggiamento clownesco di Grobbelaar, che indusse Conti e Graziani a sbagliare i loro tiri e a far volare la Coppa in Inghilterra per la quarta volta in otto stagioni, performance seconda solo alle cinque Coppe consecutive del Real Madrid dal 1956 al 1960. In quell'anno il Liverpool vinse anche la League Cup diventando la prima squadra inglese a vincere tre trofei in una stagione.[12] Sfortunatamente per il Liverpool, ai successi in campo internazionale corrispondeva anche un elevato tasso delinquenziale di molti dei suoi tifosi (i famigerati hooligans), autori di autentici raid teppistici di inusitata violenza sia in Inghilterra che in giro per l'Europa. Anche nel 1984-1985 il Liverpool raggiunse la finale, e trovò per il secondo anno di fila un'italiana, la Juventus. Gli incidenti che precedettero la partita costarono, tra tifosi italiani, francesi, belgi e irlandesi, 39 morti, il bando quinquennale di tutte le squadre inglesi dalle competizioni europee eccettuato lo stesso Liverpool per il quale il bando fu di sei stagioni,[13] e la fine del ciclo continentale dei Reds. Fagan si ritirò dopo la partita che, per la cronaca, vide la squadra inglese sconfitta per 0-1 (gol di Platini su rigore).[14]

Lo stesso argomento in dettaglio: Strage dell'Heysel.

In quel momento difficile, Kenny Dalglish assunse l'incarico di giocatore-allenatore:[15] nonostante la squadra fosse rimasta fuori dall'Europa, in campo nazionale era ancora la più forte, e vinse altri tre campionati, nel 1986, nel 1988 e nel 1990. I successi domestici, però vennero offuscati dall'ennesimo disastro, quello dell'Hillsborough Stadium, a Sheffield, dove, a causa di gravissimi errori organizzativi e logistici, 96 persone rimasero uccise.[16]

Lo stesso argomento in dettaglio: Strage di Hillsborough.

A guidare il club, dopo Dalglish, altre due glorie dei Reds: prima Ronnie Moran, poi Graeme Souness, entrambi campioni d'Europa a Roma nel 1984. La prima uscita europea del Liverpool si arrestò nei quarti di finale della Coppa UEFA 1991-1992 contro il Genoa in quella che verrà ricordata come la prima sconfitta casalinga del Liverpool contro una squadra italiana, ma paradossalmente quello fu l'inizio dell'uscita dal lungo tunnel iniziato la notte dello stadio Heysel. La Coppa d'Inghilterra del 1992 e quella di Lega del 1995 segnarono la ripresa di un cammino che poi, sotto la guida prima di Roy Evans (1991-1998) e poi di Gérard Houllier (dal 1998), avrebbe riportato il club alla ribalta. L'affidamento del club a un tecnico francese suscitò sulle prime un certo scetticismo. Gérard Houllier, che peraltro si era sempre dichiarato tifoso del Liverpool fin da giovane, aveva al suo attivo al momento dell'ingaggio solo una Coppa di Francia nel 1995, anche se era stato il vice allenatore della nazionale francese campione del mondo 1998, guidata da Aimé Jacquet. Dalla sua, però Houllier aveva una grande pazienza e la capacità di adattare i giocatori al suo credo tattico, cosa questa che gli fece avere successo quasi subito. Assunto all'inizio per affiancare Roy Evans, il tecnico inglese non tollerò a lungo la doppia conduzione tecnica e nel 1999 questi lasciò Houllier da solo alla guida della squadra.

L'esplosione di Houllier si ebbe nella stagione 2000-2001: giunto terzo nel suo girone di Champions' League, il Liverpool fu dirottato sulla Coppa UEFA e lì la squadra iniziò un cammino lento ma sicuro verso la finale. La rocambolesca finale contro il Deportivo Alavés fu vinta 5-4 al golden goal e, nel settembre di quello stesso anno, giunse anche la Supercoppa d'Europa contro i campioni continentali del Bayern Monaco, che chiuse la tripletta stagionale che comprendeva anche la Coppa di Lega.[17] Nel 2003 arrivò un'altra Coppa di Lega ma nel 2004, dopo un periodo di turbolenza e di malintesi con la tifoseria, Houllier e il Liverpool decisero di separarsi.

La squadra presa in mano dallo spagnolo Rafael "Rafa" Benitez non andò oltre un quinto posto in campionato, ma in Europa vinse la Champions League dopo una difficile rimonta dallo 0-3 al 3-3 in finale contro il Milan, che permise agli inglesi di vincere il trofeo ai rigori.[18] Qualche mese più tardi la Supercoppa UEFA vinta contro il CSKA Mosca (anch'essa di proprietà di Roman Abramović come il Chelsea) fece coppia con il massimo trofeo europeo. La quinta Coppa valse al Liverpool il multiple-winner badge dell'UEFA Champions League, oltre al diritto di tenere definitivamente l'originale del trofeo nella propria bacheca, sebbene, paradossalmente, non garantì l'automatica qualificazione all'edizione successiva, come avveniva con la vecchia Coppa dei Campioni. La questione fu successivamente risolta con una deroga speciale dell'UEFA valida solo per quel caso eccezionale[19].

Robbie Fowler, con i Reds ha vinto 5 trofei

Nella stagione 2005-06 il Liverpool vinse la Coppa d’Inghilterra (in finale contro il West Ham) e, nell'agosto 2006, la Community Shield (dal 2002 nuovo nome della coppa precedentemente nota come Charity Shield) battendo il Chelsea per 2-1. Nella stagione 2006-2007 raggiunse la finale della UEFA Champions League 2006-2007, disputata il 23 maggio 2007 allo Stadio Olimpico di Atene (Grecia) e persa contro il Milan per 1-2 (doppietta di Inzaghi e rete di Dirk Kuyt).[20]

Il 6 febbraio 2007 gli industriali delle telecomunicazioni statunitensi George Gillett (proprietario della squadra canadese di hockey su ghiaccio dei Montréal Canadiens) e Tom Hicks (proprietario della squadra di baseball dei Texas Rangers) acquistarono la maggioranza del club con un investimento complessivo di 470 milioni di sterline (720 milioni di euro).[21] Sotto la nuova presidenza, nella stagione 2007-08 il Liverpool raggiunse le semifinali di Champions League, dove venne eliminata dal Chelsea, mentre in campionato non andò oltre un quarto posto dietro Manchester, Chelsea e Arsenal. Nella stagione successiva arrivò seconda in campionato mentre in Champions venne eliminato ai quarti sempre dal Chelsea. La mattina del 17 aprile 2010 venne ufficializzata la messa in vendita del club dopo la notizia dell'addio dei due proprietari americani Gillet e Hicks; Martin Brougthon, già presidente della British Airways, diventò advisor della società indebitata per quasi 300 milioni di euro.[22]

Cronistoria

Lo stesso argomento in dettaglio: Stagioni sportive del Liverpool Football Club.
Cronistoria del Liverpool F.C.
  • 1892, 15 marzo: Viene fondato il Liverpool Association Football Club che, poco dopo, cambia nome in Liverpool Football Club
  • 1892-93 - Lancashire League: vincitore
  • 1893-94 - Second division: vincitore
  • 1894-95 - First division: 13° posto.
  • 1895-96 - Second division: vincitore
  • 1896-97 - First division: 5° posto.
  • 1897-98 - First division: 9° posto.
  • 1898-99 - First division: 2° posto.
  • 1899-1900 - First division: 10° posto.





  • 1960-61 - Second division: 3° posto.


  • 1990-91 - First division: 2° posto; Charity Shield: vincitore, 13° titolo.
  • 1991-92 - FA Premier League: 2° posto; Coppa d’Inghilterra: vincitore, 5° titolo.
  • 1992-93 - FA Premier League: 6° posto;
  • 1993-94 - FA Premier League: 6° posto;
  • 1994-95 - FA Premier League: 8° posto; Coppa di Lega: vincitore, 5° titolo.
  • 1995-96 - FA Premier League: 4° posto;
  • 1996-97 - FA Premier League: 3° posto;
  • 1997-98 - FA Premier League: 4° posto;
  • 1998-99 - FA Premier League: 3° posto;
  • 1999-2000 - FA Premier League: 7° posto;

  • 2000-01 - FA Premier League: 3° posto; Coppa d’Inghilterra: vincitore, 6° titolo. Coppa di Lega: vincitore, 6° titolo. File:UEFA - UEFA Cup.svg Coppa UEFA: vincitore, 3° titolo. File:UEFA - Super Cup.svg Supercoppa UEFA: vincitore, 2° titolo.
  • 2001-02 - FA Premier League: 4° posto; Charity Shield: vincitore, 14° titolo.
  • 2002-03 - FA Premier League: 5° posto; Coppa di Lega: vincitore, 7° titolo.
  • 2003-04 - FA Premier League: 4° posto;
  • 2004-05 - FA Premier League: 5° posto; File:UEFA - Champions League.svg Champions League: vincitore, 5° titolo. File:UEFA - Super Cup.svg Supercoppa UEFA: vincitore, 3° titolo.
  • 2005-06 - FA Premier League: 3° posto; Coppa d’Inghilterra: vincitore, 7° titolo.
  • 2006-07 - FA Premier League: 3° posto; Community Shield: vincitore, 15° titolo.
  • 2007-08 - FA Premier League: 4° posto.
  • 2008-09 - FA Premier League: 2° posto.
  • 2009-10 - FA Premier League: 7° posto.

Colori sociali, simbolo e inno ufficiale

I due Liver Bird sul municipio di Liverpool
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
I colori originari del Liverpool (1892–1894)

I colori originari della squadra erano gli stessi dell’Everton, bianco e blu. Tuttavia, già dal 1894, si decise di adottare il colore civico della città di Liverpool, il rosso (da qui il tradizionale soprannome di reds).[4] Nel 1901, inoltre, fu adottato come stemma il Liver Bird, l’uccello mitologico riprodotto in due statue bronzee che campeggiano sulle due torri del municipio della città.[4] Secondo alcuni tale uccello potrebbe essere la raffigurazione di un essere mitologico come un grifone o una fenice; altri, in maniera più prosaica, vedono nel simbolo un semplice cormorano.

Fino agli anni sessanta le maglie rosse si appaiavano ai calzini bianchi e i colori si invertivano secondo necessità in caso di incontri fuori casa. Nel 1964 Bill Shankly decise di adottare una tenuta completamente rossa, che da allora non è più cambiata.[23]

Maglie da casa del Liverpool Football Club nel corso della sua storia
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Dal 1892 al 1896
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Dal 1896 al 1907
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Dal 1907 al 1910
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Dal 1910 al 1933
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Dal 1959 al 1964
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Dal 1964 al 1982
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Maglia attuale

Diverso il caso delle tenute da trasferta: tradizionalmente bianche con i pantaloncini neri, si sono spesso alternate ad altre completamente gialle.[24] Nel 1987, tuttavia, fu introdotta una tenuta grigio argento, dismessa per il centenario del club nel 1992, allorché si adottò una tenuta verde con pantaloncini bianchi. Comunque, sia la tenuta grigia che quella verde non incontrarono mai il gradimento del pubblico e furono abbandonate.

Attualmente, il Liverpool dispone di due tenute da trasferta, una grigia chiara per gli incontri di campionato, e un’altra grigia scura con calzoncini neri per le partite di Champions League.

Le maglie da trasferta del Liverpool Football Club nel corso della sua storia
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Dal 1892 al 1897
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Dal 1900 al 1908
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Dal 1929 al 1954
Dal 1964 al 1969
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Dal 1957 al 1964
Dal 1976 al 1982
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Dal 1982 al 1985
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Dal 1987 al 1991
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Maglia attuale

Lo stemma attuale del Liverpool raffigura il tradizionale Liver Bird dentro uno scudo. Il tutto è sormontato da una stilizzazione dell’ingresso di Anfield dedicato a Bill Shankly e la scritta You’ll Never Walk Alone (Non camminerete mai soli), che è anche il titolo dell’inno ufficiale. Le fiamme ai lati dello scudo sono a ricordo delle vittime della citata strage di Hillsborough.[25]

Stadio

Lo stesso argomento in dettaglio: Anfield e Stanley Park Stadium.
Esterno del Kop

Il campo ufficiale di gioco per le gare interne del Liverpool è Anfield fin dalla sua fondazione nel 1892. Anfield venne edificato nel 1884 su un terreno adiacente al Stanley Park, e venne originariamente utilizzato dall’Everton.[26] Quest’ultima squadra lasciò lo stadio nel 1892 dopo una disputa sull’affitto avuta con il proprietario dell’Anfield, John Houlding, che decise di fondare una nuova squadra che giocasse in questo stadio. Lo stadio aveva una capienza di 20.000 posti, anche se solo 100 spettatori assistettero alla prima partita del Liverpool all’Anfield.[27]

Nel 1906 una sezione dello stadio venne ridenominata Spion Kop[28]. Il nome Kop viene dal luogo di una battaglia - persa dai britannici - della seconda guerra Anglo-Boera. Nel corso di tale battaglia, che ebbe luogo nel 1900 in Sudafrica presso la cima di Spion Kop, morirono molti soldati provenienti proprio da Liverpool e inquadrati nel reggimento di fanteria del Lancashire.[29][30] Nel suo periodo di massima capienza, il Kop poteva ospitare 28.000 spettatori[31] (in piedi) ed era una delle tribune più capienti del mondo: era in grado di ospitare più persone di quanto potessero farlo alcuni stadi.[29] La sezione venne considerabilmente ridotta di capienza a causa delle misure di sicurezza adottate in seguito al disastro di Hillsborough. Venne complatamente ricostruito nel 1994, e attualmente ha una ridotta capienza di 12.390 spettatori.[27]

Il Kop dopo la ricostruzione del 1994. La foto mostra il Liverpool in una partita contro gli israeliani del Maccabi Haifa l'8 Agosto 2006.

L’Anfield Road si trova dalla parte opposta del Kop, e ospita i tifosi della squadra in trasferta. Ricostruito nel 1998 con una capienza di 9.074, è la sezione più recente dell’Anfield. Le due sezioni adiacenti sono il Main Stand, con una capienza di 12.227 spettatori, e il Centenary Stand, che può ospitare fino a 11.762 spettatori. Il Main Stand è la sezione più antica dell’Anfield, e rimase per lo più intoccata dopo i lavori del 1973. Ospita gli spogliatoi dei calciatori e il box del direttore. Il Centenary Stand era in precedenza noto come Kemlyn Road Stand fino a quando venne ricostruito in occasione del centenario del club nel 1992. La capienza dello stadio è di 45.276 posti. È stato valutato come uno stadio a quattro stelle come qualità dalla UEFA.[32]

È prevista la prossima costruzione di uno stadio nuovo in Stanley Park, nella zona dove si iniziò a giocare a calcio a Liverpool, che verrà chiamato New Anfield. Recentemente Rick Parry, alta figura all'interno dell'organigramma del club, ha dichiarato che al momento la presidenza è impegnata a mantenere la squadra ad alti livelli, e si dedicherà al nuovo stadio solamente quando i bilanci del club saranno fortemente attivi. Una sola cosa è sicura: il nuovo impianto a Stanley Park non sarà condiviso con i rivali cittadini dell'Everton.[33]

Il Liverpool football club nella cultura popolare

In quanto uno dei maggiori club di successo nella storia del calcio inglese, il Liverpool si è spesso distinto non solo in ambito calcistico ma anche nella cultura brittanica. Il club fece la sua apparizione nella prima edizione del programma BBC Match of the Day, che mostrava le scene più importanti della partita Liverpool-Arsenal del 22 agosto 1964. Il club fu anche l'argomento della prima trasmissione tv a colori, la telecronaca in diretta dell'incontro Liverpool-West Ham United.[34] I fan del Liverpool vengono citati nella canzone dei Pink Floyd "Fearless", in cui vengono cantati pezzi della canzone "You'll Never Walk Alone".[35] Il Liverpool fece uscire una canzone chiamata "Anfield Rap" nel 1988. E' stato l'inno del club per la finale di FA Cup 1988 contro il Wimbledon, e viene cantata da John Barnes e altri calciatori della squadra.[36]

Un documentario sul disastro di Hillsborough scritto da Jimmy McGovern venne trasmesso nel 1996. In esso appare Christopher Eccleston nel ruolo di Trevor Hicks, sulla cui storia è incentrata la trama del filmato. Hicks, che ha perso due figlie adolescenti nel disastro, partecipò a una campagna per stadi più sicuri e contribuì a formare il Hillsborough Families Support Group.[37] Il club compare nel film The 51st State (o Formula 51). Felix DeSouza (Robert Carlyle) è un fan della squadra e l'ultima scena del film è ambientata allo stadio nel corso di un match tra Liverpool e Manchester United.[38] Il club appare anche in un programma televisivo per bambini chiamato Scully; la trama riguarda un ragazzino, Francis Scully, che svolge un provino per entrare nel Liverpool. Nel programma appaiono famosi giocatori del Liverpool dell'epoca come Kenny Dalglish.[39]

Rosa 2009-2010

Lo stesso argomento in dettaglio: Liverpool Football Club 2009-2010.

Aggiornata al 2 febbraio 2010.[40]

N. Ruolo Calciatore
Brasile (bandiera) P Diego Cavalieri
Inghilterra (bandiera) D Glen Johnson
Italia (bandiera) C Alberto Aquilani
Danimarca (bandiera) D Daniel Agger
Inghilterra (bandiera) C Steven Gerrard (capitano)
Spagna (bandiera) A Fernando Torres
Spagna (bandiera) C Albert Riera
Brasile (bandiera) D Fábio Aurélio
Israele (bandiera) A Yossi Benayoun
Grecia (bandiera) D Sotirios Kyrgiakos
Argentina (bandiera) C Maxi Rodríguez
Paesi Bassi (bandiera) A Dirk Kuyt
Paesi Bassi (bandiera) A Ryan Babel
Argentina (bandiera) C Javier Mascherano
Brasile (bandiera) C Lucas Leiva
Argentina (bandiera) D Emiliano Insúa
N. Ruolo Calciatore
Inghilterra (bandiera) D Jamie Carragher (vice capitano)
Francia (bandiera) A David N'Gog
Spagna (bandiera) P José Manuel Reina
Svizzera (bandiera) D Philipp Degen
Francia (bandiera) C Damien Plessis
Marocco (bandiera) A Nabil El Zhar
Inghilterra (bandiera) D Martin Kelly
Inghilterra (bandiera) D Steven Irwin
Slovacchia (bandiera) D Martin Škrtel
Spagna (bandiera) D Daniel Sánchez Ayala
Danimarca (bandiera) P Martin Hansen
Inghilterra (bandiera) P David Martin
Inghilterra (bandiera) C David Amoo
Spagna (bandiera) A Daniel Pacheco
Argentina (bandiera) C Gerardo Bruna

Staff tecnico

Allenatore: Spagna (bandiera) Rafael Benítez
Vice allenatore: Inghilterra (bandiera) Sammy Lee
Assistente allenatore: Argentina (bandiera) Mauricio Pellegrino
Allenatore dei portieri: Spagna (bandiera) Xavi Valero

Rose delle stagioni precedenti

Template:Liverpool storico

Le Signore del Liverpool

Lo stesso argomento in dettaglio: Liverpool F.C. Ladies.

Dal 1994 il Liverpool ha una sezione femminile che attualmente gioca nell'equivalente maschile della Seconda Divisione, anche se nella stagione 2004-2005 la squadra ha militato in Prima Divisione Nazionale. Il miglior risultato a tutt'oggi raggiunto dalla squadra sono le tre finali consecutive di Coppa d'Inghilterra dal 1993 al 1995.

Tifosi

I tifosi del Liverpool sono chiamati comunemente Reds - dal colore totalmente rosso della tenuta di gioco della squadra - o Scousers ma la frangia più appariscente e appassionata del tifo prende il nome di Kop, dal nome della curva omonima dello stadio di Anfield.[41]

Secondo le note di colore della tifoseria locale, i tifosi del Kop possono «risucchiare la palla in rete»[42] quando il Liverpool attacca verso la porta sotto tale curva, a sottolineare l'entusiasmo con il quale i fan sostengono senza sosta la loro squadra. Un minuto prima del triplice fischio finale, dagli spalti parte l'inno della squadra, "You'll Never Walk Alone", che tradotto dall'inglese significa "Voi non camminerete mai da soli", come a confermare la fedeltà dei tifosi verso i giocatori e la squadra.

Rivalità e gemellaggi

Le principali rivalità del Liverpool sono:

Una rivalità molto sentita dai tifosi del Liverpool è senza dubbio quella con i Red Devils del Manchester United. Queste sono le due squadre più titolate d'Inghilterra, sia all'interno dei confini nazionali, sia a livello internazionale. La rivalità, già fortissima per questi motivi, è accentuata ancora di più dal fatto che le città di Liverpool e Manchester distano solo un centinaio di chilometri l'una dall'altra.[43] Proprio per questo le partite tra questi due club sono paragonabili ai Derby d'Italia tra Juventus e Inter, e prendono il nome di Derby d'Inghilterra.

Altra forte rivalità è quella con i concittadini dell'Everton, nonostante le partite tra queste squadre siano comunque definite derby amichevoli,[44] perché a Liverpool sono molte le famiglie che possono annoverare sia un tifoso dei Reds sia un tifoso dei Toffees. Di più recente nascita è l'antipatia verso il Chelsea. La rivalità nasce sia in campo nazionale, sia in campo europeo: infatti i Blues sono entrati nell'elite del calcio inglese dal 2003, quando il magnate russo Roman Abramovič ha acquistato il club londinese. I continui scontri in campionato e in Champions League hanno acuito questa rivalità, che adesso è una delle più sentite dai tifosi dei Reds, che cantano a squarciagola durante le partite contro il Chelsea "...you ain't got no history!", "...voi non avete una storia!", come a sottolineare che non si diventa il club più titolato del paese in pochi anni.[45]

I gemellaggi più sentiti dai tifosi del Liverpool sono:

L'amicizia più forte è senza dubbio quella con i tedeschi del Borussia Mönchengladbach, nonostante alcune delle più scottanti sconfitte europee della squadra tedesca siano state causate dai Reds: i tifosi sono uniti da un solido rapporto, tanto che You'll never walk alone viene spesso cantata durante le partite casalinghe del Borussia. In occasione della finale della Coppa dei Campioni 1976-1977 e delle semifinali dell'edizione successiva i fan delle due squadre strinsero un'intensa amicizia. Le due tifoserie iniziarono ad incontrarsi annualmente per disputare un incontro amichevole e festeggiare assieme e dal 1992 centinaia di supporter del Borussia cominciarono ad approfittare della pausa invernale del campionato tedesco per raggiungere Liverpool e assistere ad un incontro di Premier League all'Anfield Road assieme agli amici inglesi. Più tardi anche tra molti tifosi dei reds divenne consuetudine organizzare ad ogni stagione una trasferta a Mönchengladbach, la più importante delle quali è avvenuta nel 2007 in occasione delle grandi celebrazioni per il trentennale del gemellaggio. A testimonianza di quanto profondo sia il legame tra i sostenitori dei due club l'iniziativa che nel 1992 portò i tifosi del Borussia a raccogliere donazioni per più di 20.000 marchi tedeschi (oltre 10.000 euro) che furono devoluti a sostegno delle famiglie delle vittime della strage di Hillsborough.[48] L'altro grande legame è quello con gli scozzesi del Celtic. Il motivo di questa "alleanza" è l'introduzione nel mondo del calcio dell'inno You'll Never Walk Alone, erroneamente attribuito ai tifosi dei reds, ma in realtà introdotto dai tifosi della squadra di Glasgow. Nelle partite tra questi due club, il coro è cantato a squarciagola da entrambe le tifoserie, creando un'atmosfera veramente unica. A partire dall'occasione del doppio incontro di Champions League nella stagione 2009-2010, i tifosi dei Reds hanno accettato ufficialmente la proposta di gemellaggio con i tifosi della Fiorentina, per motivi di stima reciproca e passione verso la propria squadra.

Allenatori

Allenatori del Liverpool[49]

Presenze nelle coppe europee

Palmarès

Competizioni nazionali

1900-01, 1905-06, 1921-22, 1922-23, 1946-47, 1963-64, 1965-66, 1972-1973, 1975-76, 1976-77, 1978-79, 1979-80, 1981-82, 1982-83, 1983-84, 1985-86, 1987-88, 1989-90
1964-65, 1973-74, 1985-86, 1988-89, 1991-92, 2000-01, 2005-06
1980-81, 1981-82, 1982-83, 1983-84, 1994-95, 2000-01, 2002-03
1964, 1965, 1966, 1974, 1976, 1977, 1979, 1980, 1982, 1986, 1988, 1989, 1990, 2001, 2006

Competizioni internazionali

1976-77, 1977-78, 1980-81, 1983-84, 2004-05
1972-73, 1975-76, 2000-01
1977, 2001, 2005

Premi ai giocatori

Michael Owen: 2001
Ian Rush 1983-1984

Statistiche e Record

Lo stesso argomento in dettaglio: Record e statistiche del Liverpool Football Club.

La prima partita in assoluto del Liverpool fu una vittoria per 8–0 contro l'Higher Walton (Lancashire League).[50] Ian Callaghan detiene il record delle presenze in tutte le competizioni ufficiali, avendo giocato 857 partite in 19 stagioni dal 1958 al 1978;[51] detiene anche il record delle presenze in campionato (640).[52] Considerando solo la squadra attuale, Jamie Carragher ha il maggior numero di presenze; all'inizio del 2010 ha disputato la sua 600^ partita in maglia del Liverpool.[53]

Il giocatore che detiene il record dei gol in assoluto è invece Ian Rush, che segnò 346 gol tra il 1980 e il 1987 e tra il 1988 al 1996.[52] Rush detiene inoltre il record del maggior numero di reti segnate in una stagione (ben 47 nel 1983–84). Nonostante ciò Rush non riuscì a sorpassare Roger Hunt, che detiene tuttora il record del numero di gol in campionato (245).[54] Nella stagione 1961–62, Hunt segnò 41 gol, che è tuttora un record per quanto concerne unicamente il campionato.[55] Gordon Hodgson, terzo nella graduatoria dei maggiori goleador del club con 240 gol,[56] detiene il record delle triplette realizzate, 17.[52] Cinque giocatori detengono il record del maggior numero di gol realizzati in una partita, cinque: John Miller, Andy McGuigan, John Evans, Ian Rush e Robbie Fowler.[57] Fowler detiene anche il record della tripletta più veloce nella storia del club e della Premier League: segnò tre reti in quattro minuti e 32 secondi contro l'Arsenal nella stagione 1994–95.[58] Steven Gerrard è il giocatore che ha segnato il maggior numero di reti nelle coppe europee con il Liverpool, ben 29.[52]

La vittoria con il maggior numero di reti di scarto del Liverpool fu l' 11–0 contro il Strømsgodset IF nel 1974.[52] La vittoria per 10–1 contro il Rotherham Town nel 1896 è tuttora la vittoria più larga in campionato[55] Questo record venne eguaiato quando il Crystal Palace venne battuto per 9–0 a Anfield nel 1989.[59] La sconfitta più pesante del Liverpool, per 1–9, giunse contro il Birmingham City nel 1954.[52] La vittoria del Liverpool per 8–0 contro il Beşiktaş J.K. nella Champions League fu la vittoria più larga della storia della competizione.[60][61]

Note

  1. ^ Il 29 maggio 1985, prima della finale di Coppa dei Campioni contro la Juventus, numerosi tifosi italiani si accalcarono su un muretto contenitivo degli spalti di un settore dello stadio Heysel (oggi “Re Baldovino”) per sfuggire alla carica di alcuni hooligan al seguito del Liverpool. Il muro cedette e i tifosi caddero sul sottostante lastricato da un’altezza di circa 10 metri. Persero la vita 32 italiani, 4 belgi, 2 francesi e 1 irlandese (Fonte: [1]). A seguito di quell’episodio - ricordato ancor oggi come strage dell'Heysel - le squadre inglesi subìrono un bando di cinque stagioni dalle Coppe Europee e il Liverpool, in particolare, di sei (Fonte: The Heysel disaster, BBC, 29 May 2000. URL consultato il 7 December 2008.).
  2. ^ Liversedge, 8
  3. ^ Tuttora lo stadio di casa dell’Everton
  4. ^ a b c Liverpool Football Club is formed, su liverpoolfc.tv. URL consultato il 26-4-2010.
  5. ^ Liversedge, 14
  6. ^ Liversedge, 19-21
  7. ^ Ponting 1998, 12-13
  8. ^ (EN) Records - Attendance, su liverpoolfc.tv. URL consultato il 23-4-2010.
  9. ^ (EN) Sam Wallace, Patience is wearing thin at Liverpool, The Daily Telegraph, 26-12-2002. URL consultato il 26-4-2010.
  10. ^ Stephen F. Kelly, The Boot Room Boys: Inside the Anfield Boot Room, Londra, 1999, p. 86, ISBN 0002189070.
  11. ^ (EN) The legacy of the boot room, su news.bbc.co.uk, BBC Sport, 21-12-2001. URL consultato il 26-4-2010.
  12. ^ Richard Cox, Dave Russell, Wray Vamplew, Encyclopedia of British football, Routledge, 2002, p. 90, ISBN 0714652490.
  13. ^ The Heysel disaster, BBC, 29 May 2000. URL consultato il 7 December 2008.
  14. ^ (EN) Joe Fagan, su liverpoolfc.tv. URL consultato il 26-4-2010.
  15. ^ (EN) Kenny Dalglish, su liverpoolfc.tv. URL consultato il 26-4-2010.
  16. ^ (EN) 1989: Football fans crushed at Hillsborough, su news.bbc.co.uk, BBC. URL consultato il 26-4-2010.
  17. ^ (EN) Houllier acclaims Euro triumph, su news.bbc.co.uk, BBC Sport, 16-5-2001. URL consultato il 24-3-2007.
  18. ^ (EN) AC Milan 3-3 Liverpool (aet), su news.bbc.co.uk, BBC Sport, 25-5-2005. URL consultato il 15-4-2007.
  19. ^ Nella stagione 2004-05 le prime quattro classificate furono Chelsea (campione), Manchester United, Arsenal ed Everton, la rivale cittadina del Liverpool, il quale si piazzò a sua volta quinto. In un primo momento la Football Association considerò l'ipotesi di iscrivere il Liverpool proprio al posto dell'Everton, cosa questa che avrebbe creato seri problemi in città. A quel punto la squadra gallese del Total Network Solutions, qualificatasi per i preliminari di Champions' League, si offrì di farsi da parte, garantendo al Liverpool la partecipazione ai preliminari (l'UEFA infatti ammette alla competizione solo le squadre che si qualifichino tramite la classifica dei propri campionati nazionali, a differenza della vecchia Coppa dei Campioni, che vedeva la detentrice qualificata di diritto). Una deroga valida solo per quel caso permise invece agli inglesi di partecipare alla competizione partendo dal primo turno di qualificazione, dove singolarmente trovarono proprio i gallesi del TNS che si erano offerti di lasciar loro il posto (Fonte: [2])
  20. ^ (EN) Phil McNulty, AC Milan 2-1 Liverpool, su news.bbc.co.uk, BBC Sport, 23-5-2007. URL consultato il 23-5-2007.
  21. ^ Calcio, i tifosi del Liverpool lanciano il take-over sul club
  22. ^ "GB: Quasi 300 MLN di debiti, Liverpool in vendila", La Repubblica
  23. ^ Shankly: the hero who let me down, Autobiografia di Ian St. John serializzata sul The Times, 9-11-2005. URL consultato il 12-9-2006.
  24. ^ (EN) Liverpool away kit history, su http://www.historicalkits.co.uk.
  25. ^ (EN) Liverpool, su historicalkits.co.uk. URL consultato il 26-4-2010.
  26. ^ (EN) Paul Wilson, Where should Everton move? That's easy — to Anfield, The Guardian, 17-12-2006. URL consultato il 7-3-2007.
  27. ^ a b (EN) Anfield, su lfchistory.net.
  28. ^ Mike Chapple, 100 years of the Kop, su highbeam.com, Liverpool Daily Post, 25-8-2006. URL consultato il 17-12-2007.
  29. ^ a b (EN) James Pearce, How Kop tuned into glory days, Liverpool Echo, 23-8-2006.
  30. ^ Anche altri stadi, come St. Andrews a Birmingham o l'Hillsborough Stadium a Sheffield, hanno una curva o una tribuna chiamata Kop, ma tale denominazione non è ufficiale.
  31. ^ (EN) Anfield giants never walk alone, su fifa.com, FIFA, 11-6-2008. URL consultato il 14-11-2008.
  32. ^ (EN) Stadia List (PDF), su pictures.footymad.net, UEFA. URL consultato il 2-5-2008. Formato sconosciuto: PDF (aiuto)
  33. ^ [3]
  34. ^ Kelly, You'll Never Walk Alone, p. 188.
  35. ^ The Hillsborough Tragedy, su bbc.co.uk, BBC, 16 June 2000. URL consultato il 23 December 2008.
  36. ^ Footballer Barnes for rap return, su news.bbc.co.uk, BBC, 3 March 2006. URL consultato il 2 December 2008.
  37. ^ Hillsborough's Sad Legacy, BBC, 14 April 1999. URL consultato il 23 December 2008.
  38. ^ The 51st State (2001), su imdb.com, Internet Movie Database. URL consultato il 2 December 2008.
  39. ^ Scully, su imdb.com, Internet Movie Database. URL consultato il 3 December 2008.
  40. ^ (EN) First Team, su liverpoolfc.tv. URL consultato il 26-4-2010.
  41. ^ (EN) Anfield giants never walk alone, su fifa.com, FIFA, 11-6-2008. URL consultato il 14-11-2008.
  42. ^ The Kop is still sucking the ball in the net
  43. ^ (EN) Rohrer Finlo, Scouse v Manc, su news.bbc.co.uk, BBC, 21-8-2007. URL consultato il 3-4-2008.
  44. ^ Liverpool and Everton no longer play the friendly derby
  45. ^ Chelsea boss looking to get one hand on the title
  46. ^ Viola, gemellaggio con Liverpool, su ansa.it, ANSA, 25-9-2009. URL consultato il 26-4-2010.
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  49. ^ Managers, in lfcHistory.net. URL consultato il 29 settembre 2007.
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  51. ^ Hargraves, p. 53.
  52. ^ a b c d e f LFC records, su liverpoolfc.tv, Liverpool F.C.. URL consultato il 1º December 2008.
  53. ^ Ian Herbert, Jamie Carragher: No going back for Liverpool's working-class hero, in The Independent, Associated Press, 9 February 2008. URL consultato il 23 December 2008.
  54. ^ Hargraves, p. 70.
  55. ^ a b Rollin, pp. 232–233.
  56. ^ Liversedge, p. 160.
  57. ^ All Hat-tricks in Official Matches, su lfchistory.net, LFCHistory. URL consultato il 7 March 2007.
  58. ^ The hat-trick Hall of Fame, su news.bbc.co.uk, BBC Sport, 25 February 2004. URL consultato il 10 March 2007.
  59. ^ Liverpool 9-0 Crystal Palace, su lfchistory.net, LFCHistory. URL consultato l'8 March 2007.
  60. ^ Liverpool 8-0 Besiktas, su news.bbc.co.uk, BBC Sport, 6 November 2007. URL consultato il 9 January 2008.
  61. ^ Benitez revels in record victory, su news.bbc.co.uk, BBC Sport, 6 November 2007. URL consultato il 3 January 2009.

Bibliografia

  • Matthew Graham, Liverpool, Hamlyn Publishing Group Ltd, 1985, ISBN 0-600-50254-6.
  • Stan Liversedge, Liverpool: The Official Centenary History, Hamlyn Publishing Group Ltd, 1991, ISBN 0-600-57308-7.
  • Ivan Ponting, Liverpool In Europe, Guinness Publishing, 1992, ISBN 0-85112-569-7.
  • Ivan Ponting, Liverpool Player by Player, Hamlyn Publishing Group Ltd, 1998, ISBN 0-600-59493-9.

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