Real Audiencia del Messico
Real Audiencia del Messico | |
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Stato | Impero spagnolo |
Tipo | Real Audiencia |
Istituito | 13 dicembre 1527 |
Sede | Città del Messico |
La Real Audiencia de México (in italiano Real Audiencia del Messico) era una Real Audiencia della corona spagnola nel Regno del Messico. Fu istituita tramite decreto reale il 13 dicembre 1527, ed aveva sede a Città del Messico.
Precedenti
[modifica | modifica wikitesto]Hernán Cortés decise di istituire un governo nella città di Coyoacán, a sud del lago di Texcoco, per il fatto che Tenochtitlán era in rovina dopo la sua caduta. Da qui governò con il titolo di capitano generale e Justicia Mayor. Sempre da Coyoacán organizzò numerose spedizioni di conquista con l'obbiettivo di sottomettere i popoli indigeni delle varie regioni che, in seguito, avrebbero formato il vicereame della Nuova Spagna.
La prima Real Audiencia del Messico fu creata nel 1528, e guidata dal corrotto Nuño Beltrán de Guzmán, al quale si oppose il primo arcivescovo di Città del Messico, Juan de Zumárraga. Quattro anni dopo, nel 1532, venne creato il vicereame della Nuova Spagna, anche se il primo viceré, Antonio de Mendoza, arrivò in Messico solo nel 1535. Il viceré ricevette il potere esecutivo di governo dall'Audiencia, e ne fu il primo presidente. Nel decennio che seguì, dato l'alto numero di civiltà conquistate, fu creata una seconda audiencia a Guadalajara.
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]La legge III (Audiencia y Chancillería Real de México en la Nueva España) del titolo XV (De las Audiencias y Chancillerias Reales de las Indias) del libro II della Recopilación de Leyes de las Indias del 1680 (che conteneva i decreti del 29 novembre 1527, 13 dicembre 1527, 12 luglio 1530, 22 aprile 1548, 17 novembre 1553 e 19 gennaio 1560) descriveva i confini e le funzioni della Audiencia.[1]
«A Città del Messico-Tenuxtitlan, capitale delle Provincie della Nuova Spagna, deve risiedere un'altra delle nostre Audiencia Reali e Cancellerie, con un nostro viceré-governatore-capitano generale ed un nostro tenente, che ne sarà il presidente; otto giudici civilisti [oidores]; quattro penalisti [alcaldes del crimen]; e due avvocati della corona [fiscales], uno civilista e l'altro penalista; un ufficiale giudiziario [alguacil mayor]; un tenente del Gran Cancelliere; e gli altri ministri ed ufficiali necessari, che avranno giurisdizione sulle province propriamente chiamate della Nuova Spagna, comprese quelle di Yucatán, Cozumel e Tabasco; e dalla costa del Mare Settentrionale e del Golfo del Messico alla punta della Florida; e dal Mare Meridionale dove inizia il distretto della Audiencia del Guatemala alla Audiencia di Galicia [Guadalajara] come descritto nelle leggi di questo titolo, dividendole tra orientali ed occidentali; con il Mare Settentrionale e la provincia della Florida a nord e con il Mare Meridionale a sud»
La legge XLVII dello stesso libro e titolo è il decreto di Filippo III di Spagna del 30 gennaio 1600, che affermava che in caso di sede vacante del viceré, l'Audiencia del Messico avrebbe funto da viceré ad interim, governando direttamente le province della Nuova Spagna e sovrintendendo all'area della Audiencia di Guadalajara per questioni amministrative.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Spain, Recopilación de las Leyes de Indias. Titulo Quince. De las Audiencias y Chancillerias Reales de las Indias (PDF), Madrid, 1680. URL consultato il 29 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2014). Archiviato il 29 giugno 2014 in Internet Archive.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pilar Arregui Zamorano, La Audiencia de México según los visitadores (siglos XVI y XVII), México: Universidad Nacional Autónoma de México. Instituto de Investigaciones Jurídicas, 1981, ISBN 968-5801-96-7.
- Ethelia Ruiz Medrano, Gobierno y sociedad en Nueva España: segunda audiencia y Antonio de Mendoza, Zamora (Michoacán, México): Gobierno del Estado de Michoacán, El Colegio de Michoacán, 1991, ISBN 968-7230-69-X.