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Rimozione di un crogiolo rotto

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Il dipinto Rimozione di un crogiolo rotto (in francese, Enlèvement d'un creuset brisé) è opera del pittore Constantin Meunier.

Rimozione di un crogiolo rotto
AutoreConstantin Meunier
Data1884
Tecnicaolio
Dimensioni132×240 cm
UbicazioneBruxelles Museo reale delle belle arti del Belgio (Museo Constantin Meunier)[1]

Storia e descrizione

La scena rappresentata in questo dipinto si svolgeva (e probabilmente si svolge ancora), in particolari circostanze, nella storica vetreria di Val Saint-Lambert, che è situata non lontano da Liegi: quindi quest'opera d'arte rappresenta anche un documento sul lavoro degli operai, in un determinato tipo di fabbrica. Proposto al Salon di Bruxelles del 1884, il dipinto attrasse l'attenzione del critico d'arte Max Waller, che per la relazione alla mostra ne stese questa descrizione: "Gli operai, attaccati alla pesante massa incandescente, hanno un aspetto tragico da ciclopi. Essi lavorano con i muscoli tesi, con le mani serrate, con i visi grondanti e, nel chiaroscuro, formano come un grappolo di forza e di fatica.[2]

Di questa tela esistono due versioni, dipinte a poche settimane l'una dall'altra. In una lettera, spedita a Georg Treu, Constantin Meunier descrisse il faticoso lavoro in quella vetreria. "Il vetro è fuso in grandi crogioli di terra refrattaria e sottoposto all'azione di intenso calore in un forno. Può accadere, in dato un momento, che si formi una fenditura nel crogiolo e allora il vetro liquefatto si spande sul fuoco e bisogna subito sostituire il crogiolo rotto. Interviene allora un gruppo di operai specializzati che rimuovono il crogiolo incandescente, con l'aiuto di un carrello di ferro.[3]

Per lo sforzo, potente ed equilibrato, cui sono sottoposti questi operai, il dipinto fa pensare quasi ad un gruppo scultoreo. Le linee, i chiaroscuri, il movimento, la splendente fonte di luce sono realizzati a discapito del cromatismo, elemento meno importante per questo artista. Per realizzare il dipinto Constantin Meunier fece molti disegni e schizzi, alcuni probabilmente ripresi dal vero.[4]

Esposizioni

  • 1884, Exposition Triennale - Salon de 1884, Bruxelles, (n. 608)
  • 1885, Exposition triennale - Salon de 1885, Anversa, (n. 253)
  • 1909, Constantin Meunier, Lovanio, (n. 421)
  • 1928, Exposition Constantin Meunier, Bruxelles (n. 41)
  • 1932, Les maîtres de la Societé libre des beaux-arts, Bruxelles[5]
  • 1933, Le visage de Liège, Liegi (n. 1933)
  • 1991-1992, Il lavoro dell'uomo da Goya a Kandinskij, Braccio di Carlo Magno, Città del Vaticano[6]

Note

  1. ^ Firmato in basso a destra. Inventario n. 10.000/17
  2. ^ (FR) Max Waller, Le Salon de Bruxelles, Bruxelles, 1884, p. 29.
  3. ^ (DE) Georg Treu, Constantin Meunier, Dresda, 1898, p. 17.
  4. ^ Morello,  p. 224.
  5. ^ Les maîtres,  n. 199.
  6. ^ Morello,  p. 224-225, n. 60.

Bibliografia

  • (FR) Les maîtres de la Societé libre des beaux-arts: exposition rétrospective: Palais des beaux-arts de Bruxelles, 12 novembre-4 décembre 1932, Bruxelles, Societé des grandes rétrospectives, 1932, SBN IT\ICCU\VEA\0783241.
  • (FR) Constantin Meunier, George Minne: dessins et sculpture: 9 mai-6 juillet 1969, Bruxelles, Musées Royaux des Beaux-Arts de Belgique, SBN IT\ICCU\SBL\0692876.
  • (DE) Neue Gesellschaft fur Bildende Kunst, Berlin, Schiebel, 1971, SBN IT\ICCU\RML\0380850.
  • Giuseppe Morello (a cura di), Il lavoro dell'uomo da Goya a Kandinskij, Milano, Fabbri Editori, 1991, SBN IT\ICCU\RAV\0179129.
  • (FR) Francisca Vandepitte (a cura di), Constantin Meunier: 1831-1905, Tielt-Bruxelles, Lannoo-Musées royaux des Beaux-Arts de Belgique, 2014, SBN IT\ICCU\RMS\2668390.

Voci correlate