Álvaro Santos Cejudo
Beato Álvaro Santos Cejudo | |
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Laico e martire | |
Nascita | Daimiel, 19 febbraio 1880 |
Morte | Alcázar de San Juan, 17 settembre 1936 (56 anni) |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | Roma, 28 ottobre 2007 da papa Benedetto XVI |
Santuario principale | Chiesa della Santissima Trinità di Alcázar de San Juan |
Ricorrenza | 6 novembre (memoria di tutti i martiri spagnoli del XX secolo) |
Álvaro Santos Cejudo (Daimiel, 19 febbraio 1880 – Alcázar de San Juan, 17 settembre 1936) è stato un terziario trinitario spagnolo, fucilato dai repubblicani durante la guerra civile spagnola. Venne beatificato insieme agli altri martiri della guerra civile spagnola da papa Benedetto XVI nel 2007.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Álvaro Santos Cejudo nasce il 19 febbraio 1880 a Daimiel. Fratello marista delle scuole per otto anni, deve abbandonare la congregazione per problemi famigliari. Anni dopo sposa María Rubio Márquez, diventando padre di sette figli, alcuni dei quali morti in tenera età. Lavorò nella Rete Nazionale delle Ferrovie (RENFE). Fu adoratore notturno, un fervente cattolico praticante, per questo gli anticlericali gli furono ostili.[1]
Il 2 agosto 1936 uno dei suoi compagni, avendo saputo che Álvaro si recava tutti i giorni alla messa e che aveva due figlie suore, pensò di ucciderlo, ma gli altri ferrovieri glielo impedirono. Viene comunque arrestato e condotto nel carcere di Santa Cruz de Mudela, dove incontrò tre sacerdoti e cinque fratelli de La Salle. La notte del 17 settembre lo portarono al cimitero di Alcázar de San Juan e lo fucilarono.[1]
Culto
[modifica | modifica wikitesto]Álvaro Santos Cejudo fu beatificato il 28 ottobre 2007, a Roma, su mandato di papa Benedetto XVI, in una cerimonia presieduta dal cardinale José Saraiva Martins, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, insieme ai 498 martiri spagnoli, uccisi "in odium fidei" durante la guerra civile spagnola.[2]
La Chiesa cattolica ha concesso la memoria liturgica dei martiri spagnoli del XX secolo il giorno 6 novembre. All'interno della chiesa della Santissima Trinità di Alcázar si trova la capella dove riposano le spoglie mortali di Álvaro Santos Cejudo, insieme a quelle dei martiri trinitari Ermenegildo dell'Assunta e compagni.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- María Encarnación González Rodríguez, ed. Beatificación de 498 mártires del siglo XX en España. Roma, 28 de octubre de 2007 Madrid: Edice, 2008. ISBN 978-84-7141-670-4.
- Pedro Aliaga Asensio, Entre palmas y olivos. Mártires trinitarios de Jaén y Cuenca con un apéndice sobre el beato Álvaro Santos Cejudo. Córdoba-Madrid., 2007.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Beati spagnoli
- Spagnoli del XX secolo
- Nati nel 1880
- Morti nel 1936
- Nati il 19 febbraio
- Morti il 17 settembre
- Nati a Daimiel
- Morti ad Alcázar de San Juan
- Beati trinitari
- Persone giustiziate per fucilazione
- Martiri cattolici
- Vittime della persecuzione religiosa durante la guerra civile spagnola
- Beati proclamati da Benedetto XVI
- Religiosi spagnoli